TALI INDICAZIONI SONO DIVENTATE LINEE GUIDA RICONOSCIUTE A LIVELLO NAZIONALE E INTERNAZIONALE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "TALI INDICAZIONI SONO DIVENTATE LINEE GUIDA RICONOSCIUTE A LIVELLO NAZIONALE E INTERNAZIONALE"

Transcript

1 FINO AGLI ANNI 70 E 80 IL PAZIENTE ERA UNA PERSONA MALATA, ALLA QUALE NON VENIVA QUASI MAI SPIEGATA LA DIAGNOSI, CHE ACCETTAVA LE DECISIONI MEDICHE, CONCORDATE AL MASSIMO CON I FAMIGLIARI (TEMPI DEL SILENZIO, DEL NASCONDERE ) SUCCESSIVAMENTE, INTORNO AGLI ANNI 90/ 2000, SONO STATE SCRITTE E UTILIZZATE COME TRACCIA INDICAZIONI PRATICHE SU COME PROCEDERE NELLA COMUNICAZIONE DELLA DIAGNOSI DI TUMORE. TALI INDICAZIONI SONO DIVENTATE LINEE GUIDA RICONOSCIUTE A LIVELLO NAZIONALE E INTERNAZIONALE AI GIORNI NOSTRI IL PAZIENTE E' UNA PERSONA MALATA, CHE SA DI AVERE IL DIRITTO DI CONOSCERE TUTTO DELLA SUA MALATTIA E ALLA QUALE BASTA UN CLIC PER AVERE OGNI TIPO DI INFORMAZIONE (TEMPI DELL INFORMAZIONE, DEL POTER SCEGLIERE )

2 SPESSO L'ESITO DELLA DIAGNOSI VIENE INTUITO DAL PAZIENTE PRIMA DELLA COMUNICAZIONE. A UN MEDICO PUO' SUCCEDERE DI CONFRONTARSI CON PAZIENTI CHE SANNO GIA TUTTO DELLA MALATTIA E DELLE TERAPIE INDICATE. GIUNGONO AL COLLOQUIO TECNICAMENTE PREPARATI, MA UMANAMENTE SONO ALLA RICERCA DI FIDUCIA, DI UN CHIARO SCAMBIO DI PENSIERI, DI CONFERME, DI CONCORDARE UN PERCORSO, DI INDICAZIONI SU COME GESTIRE LE INFORMAZIONI CHE POSSIEDONO... INSOMMA, SENTONO IL BISOGNO DI COMUNICARE. IL MEDICO DIVENTA, CONSAPEVOLMENTE O NO, IL CATALIZZATORE DI TUTTI QUESTI ASPETTI ED E' LA PERSONA CHE IN QUEL MOMENTO DEVE CERCARE DI FAVORIRE UN EQUILIBRIO GENERALE.

3 IO SO' GIA TUTTO DA INTERNET SPERIAMO CHE MI SPIEGHI MEGLIO... IO NON CI HO CAPITO NIENTE!!! QUESTO QUI USA PAROLE TROPPO DIFFICILI!!! CHISSA' SE POI CI SEGUIRA' LUI??? SPERIAMO CHE SIA BRAVO!!!!

4 QUESTO COMPITO PUO' PROVOCARE NEL MEDICO LA SENSAZIONE DI ESSERE IN UN CONTESTO COMPLICATO, CON DINAMICHE CHE VARIANO IN BASE ALLE PERSONE CHE IN QUEL FRANGENTE LO ASCOLTANO. OGNI MEDICO (IN QUANTO ESSERE UMANO) PERCEPISCE QUESTA SITUAZIONE IN MODO MOLTO PERSONALE, A VOLTE DIPENDENTE ANCHE DAL PROPRIO STATO D ANIMO. OGNI MEDICO (IN QUANTO MEDICO) DEVE IMPARARE E CONOSCERE COME MANTENERE UNA CERTA STABILITA TRA IL DARE LA SEMPLICE INFORMAZIONE E IL RISCHIO DI SCIVOLARE IN UNA COMUNICAZIONE TROPPO INFLUENZATA DALLE PROPRIE EMOZIONI.

5 DEVE ASSUMERE UN RUOLO TECNICO INFORMATIVO INFORMAZIONI PRECISE SU DIAGNOSI PROGNOSI CURA

6 DEVE AVERE UN RUOLO INTERPRETATIVO, ESSERE CONSIGLIERE/CONSULENTE CAPACITÀ DI COMPRENSIONE SENSIBILITA REATTIVITA' EMOTIVA EMPATIA

7 DEVE DIVENTARE UNA GUIDA PRUDENTE NEL COMUNICARE LE DIAGNOSI PIU' GRAVI E INFAUSTE USARE TERMINI NON TRAUMATIZZANTI E COMPRENSIBILI NON DEVE ESCLUDERE ELEMENTI DI SPERANZA RISPETTARE LA DOCUMENTATA VOLONTÀ DEL PAZIENTE DI NON SAPERE O CHE SIA INFORMATA UN 'ALTRA PERSONA

8 DEVE AGIRE COME UN TUTOR IN GRADO DI... COORDINARE, SORVEGLIARE, PROTEGGERE.

9 IL MEDICO DEVE SENTIRSI CALMO SENZA FRETTA DISPONIBILE CONCENTRATO

10 DEVE POTER INCONTRARE IL PAZIENTE IN UN LUOGO ACCOGLIENTE LUMINOSO SILENZIOSO

11 SAREBBE BELLO RIUSCIRE AD ESSERE CONTEMPORANEAMENTE TUTTI QUESTI PERSONAGGI, COME NEI FILM, CON TANTO DI COPIONE E SCENOGRAFIA PERFETTI POTER SVILUPPARE E CONTENERE DENTRO DI NOI OGNI CARATTERISTICA NECESSARIA E NELLA GIUSTA QUANTITA PER SEMBRARE IRREPRENSIBILI E SICURI DI SE'...

12 MA QUESTO PUO NON ACCADERE A CAUSA DI MOLTI FATTORI FATTORE TEMPO FARE IL MEDICO A VOLTE E' PIU' DIFFICILE CHE ESSERLO... SENTIRE LA VOLONTA' DI FARE IL MEGLIO NON SEMPRE COINCIDE CON IL TEMPO NECESSARIO PER REALIZZARE APPIENO QUESTO INTENTO... LA CALMA, L ESCLUSIVITA, LA CONCENTRAZIONE SONO REQUISITI FONDAMENTALI ORMAI DA DIFENDERE STRENUAMENTE IN QUANTO SONO COSTANTEMENTE MINACCIATI DALLA SENSAZIONE DI FRETTA, DI DISTRAZIONE E DI STRESS...

13 FATTORE LUOGO ANCORA OGGI CI ACCADE DI DOVER COMUNICARE UNA DIAGNOSI IN UN CONTESTO MENO ACCOGLIENTE DI UN AMBULATORIO DEDICATO (PRONTO SOCCORSO, CORSIE, DEGENZA, SALE DI ATTESA, ECC.) E...IN ALCUNI CASI, L AMBULATORIO E UN LUOGO DESOLATO, TRASCURATO E POCO OSPITALE

14 FATTORE CARENZA DI PERSONALE ESSERE TROPPO POCHI E UNA CONDIZIONE MOLTO COMUNE IL RAPPORTO MEDICO/PAZIENTE DIVENTA SPROPORZIONATO LA PERCEZIONE DI STRESS AUMENTA CON LA DIFFICOLTA' DI SEGUIRE IN MODO ADEGUATO I PAZIENTI NOTI E QUELLI CHE DEVONO ESSERE PRESI IN CARICO EX NOVO

15 FATTORE UMANO SIAMO STANCHI TEMIAMO DI NON CAPIRE ABBIAMO PAURA DI PROVOCARE SOFFERENZA E DI SOFFRIRE

16 DISTACCATI FRUSTRATI O ARRABBIATI CI SENTIAMO SOLI

17 PREOCCUPATI COINVOLTI VORREMMO FUGGIRE

18 IL FATTORE PAZIENTE NOI CONOSCIAMO LA MALATTIA, MA NON IL MALATO L'INCONTRO CON IL PZ E' PARI ALL'INCONTRO TRA DUE ESTRANEI IL MEDICO SI CHIEDE QUANTO IL PZ SAPPIA E QUANDO POTER INZIARE AD INFORMARLO PERCEPISCE CHE IL SUO COMPITO E' ANCHE QUELLO TROVARE UN MODO PER ATTENUARE LO SHOCK DEL PZ CHE HA DI FRONTE LA MANCANZA DI FAMILIARITA RICHIEDE DA PARTE DEL MEDICO UNA CERTA QUANTITA DI EMPATIA CHE NON E ESATTAMENTE UGUALE PER TUTTI. QUESTO PUO' GENERARE UN SENSO DI INADEGUATEZZA PROFESSIONALE E UMANA

19 CONCLUSIONI LA COMUNICAZIONE DELLA DIAGNOSI DI TUMORE E' UN COMPITO DIFFICILE (non e solo un dialogo fatto di parole)... E L INCONTRO CHE PUO' DETERMINARE L'INIZIO DI UN RAPPORTO COSTRUTTIVO CHE SARA' LA BASE PER IL PERCORSO DI CURA E' L INCONTRO IN CUI TUTTO QUESTO PUO' NON ACCADERE...

20 CONCLUSIONI TUTTE LE EMOZIONI,LE SENSAZIONI, LE PERCEZIONI CHE PROVIAMO DURANTE LA COMUNICAZIONE DELLA DIAGNOSI SONO CIO CHE RENDE REALE IL NOSTRO SAPERE, LA NOSTRA PROFESSIONALITA, LA NOSTRA CONVINZIONE DEL LAVORO CHE CI SIAMO SCELTI MA, EFFETTIVAMENTE, POSSONO ESSERE ANCHE OSTACOLI CHE CI ALLONTANANO DA QUEST ULTIMO, FACENDOCI SENTIRE FREDDI, DISTACCATI, INDIFFERENTI

21 CONCLUSIONI SAPPIAMO CHE LA FORMAZIONE DEL MEDICO NON DEVE TRALASCIARE L IMPORTANZA DEGLI ASPETTI RELAZIONALI CON I PAZIENTI. LE LINEE GUIDA, LA LETTERATURA, SONO UN OTTIMO PUNTO DI PARTENZA PER IDENTIFICARE LE STRATEGIE COMUNICATIVE E COMPORTAMENTALI PIÙ UTILI. MA LA CONOSCENZA SPESSO NON E TUTTO LA PERCEZIONE PUO' DIVENTARE UN SOSTEGNO OPPURE UN INTRALCIO.

22 CONCLUSIONI PER UNA INFORMAZIONE CORRETTA ED ESAUSTIVA E NECESSARIO UN APPROPRIATO SFORZO PERSONALE BASATO ANCHE SULLA SENSIBILITA', CORAGGIO ED ESPERIENZA PURTROPPO QUESTO SFORZO NON AVVIENE SEMPRE IN MODO SPONTANEO E IMMEDIATO E SPESSO CI SONO OSTACOLI CHE NON NE PERMETTONO UNA PIENA RELIZZAZIONE.

CORSO di Laurea Magistrale Professioni sanitarie D.M.270 I ANNO II semestre - A.A. 2016/2017 METODOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE. Docente: Stefano Tugnoli

CORSO di Laurea Magistrale Professioni sanitarie D.M.270 I ANNO II semestre - A.A. 2016/2017 METODOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE. Docente: Stefano Tugnoli CORSO di Laurea Magistrale Professioni sanitarie D.M.270 I ANNO II semestre - A.A. 2016/2017 METODOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE Docente: Stefano Tugnoli LEZ. 4 14/6/2017 LA COMUNICAZIONE NEL CONTESTO CLINICO

Dettagli

Corso Integrato Scienze Umane - Medical Humanities

Corso Integrato Scienze Umane - Medical Humanities Corso Integrato Scienze Umane - Medical Humanities PSICOLOGIA GENERALE Docente. Stefano Tugnoli LEZIONE 3 25/10/17 DALLA COMUNICAZIONE ALLA RELAZIONE IL COLLOQUIO CLINICO IL COLLOQUIO CLINICO Tecnica di

Dettagli

LA COMUNICAZIONE IN MEDICINA

LA COMUNICAZIONE IN MEDICINA Villa IDA: Dignità di vita & luoghi di cura LA COMUNICAZIONE IN MEDICINA Comunicazione, linguaggio e guarigione Enrico Larghero COMUNICAZIONE Comunicare significa inviare, trasmettere, trasferire, notificare,

Dettagli

Corso Integrato SCIENZE UMANE

Corso Integrato SCIENZE UMANE Corso Integrato SCIENZE UMANE PSICOLOGIA GENERALE Docente. Stefano Tugnoli LEZIONE 4-5 4-8/11/16 DALLA COMUNICAZIONE ALLA RELAZIONE IL COLLOQUIO CLINICO IL COLLOQUIO CLINICO Tecnica di osservazione e studio

Dettagli

LA COMUNICAZIONE DELLA TERMINALITA NELLA MEDICINA DI FAMIGLIA

LA COMUNICAZIONE DELLA TERMINALITA NELLA MEDICINA DI FAMIGLIA LA COMUNICAZIONE DELLA TERMINALITA NELLA MEDICINA DI FAMIGLIA Alberto Marsilio Medico di Famiglia Mira Venezia- Gruppo di studio SIGG LA CURA NELLA FASE TERMINALE DELLA VITA In Italia ogni anno ci sono

Dettagli

DOCENTE ALLENATORE EMOTIVO. Luciana Milani

DOCENTE ALLENATORE EMOTIVO. Luciana Milani DOCENTE ALLENATORE EMOTIVO Luciana Milani RELAZIONE EDUCATIVA APPRENDIMENTO GESTIONE GRUPPO CLASSE SONO IN UNA INTER-AZIONE RECIPROCA E SONO INSCINDIBILI. EDUCARE AL SILENZIO Il silenzio diventa il contenitore

Dettagli

Il senso del counselling in pediatria. di Raffaele Arigliani

Il senso del counselling in pediatria. di Raffaele Arigliani Il senso del counselling in pediatria di Raffaele Arigliani Bisogni percepiti dai Pediatri: area del disagio 60 50 40 30 20 10 0 Problematiche psicorelazionali Setting Incertezze diagn.- terap. Apprendimento

Dettagli

UNIVA Piemonte Valle d Aosta ANTONINO M. COTRONEO, MD

UNIVA Piemonte Valle d Aosta ANTONINO M. COTRONEO, MD UNIVA Piemonte Valle d Aosta ANTONINO M. COTRONEO, MD n. 2 Incontri annuali Corsi formazione PDTA antipsicotici Cura pazienti in Struttura Residenziale Comunicazione della diagnosi L INFORMAZIONE AL PAZIENTE

Dettagli

COMUNICARE LA DIAGNOSI ALL INTERNO DEI PROGRAMMI DI SCREENING DELLA REGIONE PIEMONTE: STRATEGIE RELAZIONALI PER AFFRONTARE LE CRITICITÁ

COMUNICARE LA DIAGNOSI ALL INTERNO DEI PROGRAMMI DI SCREENING DELLA REGIONE PIEMONTE: STRATEGIE RELAZIONALI PER AFFRONTARE LE CRITICITÁ COMUNICARE LA DIAGNOSI ALL INTERNO DEI PROGRAMMI DI SCREENING DELLA REGIONE PIEMONTE: STRATEGIE RELAZIONALI PER AFFRONTARE LE CRITICITÁ DOTT.SSA MANUELA NEGRO SCREENING CITOLOGICO MAMMOGRAFICO COLORETTALE

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA - EDUCAZIONE FISICA

SCUOLA PRIMARIA - EDUCAZIONE FISICA SCUOLA PRIMARIA - EDUCAZIONE FISICA CLASSE PRIMA 1.IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO 2.LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITA COMUNICATIVO- ESPRESSIVA E RELAZIONALE 3.SALUTE E Percezione

Dettagli

SCIENZE UMANE MODULO DI PSICOLOGIA LEZIONE 4 26/10/15. (Tugnoli, 2015)

SCIENZE UMANE MODULO DI PSICOLOGIA LEZIONE 4 26/10/15. (Tugnoli, 2015) SCIENZE UMANE MODULO DI PSICOLOGIA LEZIONE 4 26/10/15 DIMENSIONI DEL COLLOQUIO (Iandolo, 1979) DIMENSIONE SPAZIALE - ambulatorio; ospedale; domicilio - al letto del malato; vis a vis Silenzio Ambiente

Dettagli

Leggere dentro noi stessi. Riconoscere le nostre emozioni e quelle degi altri. Governare le tensioni, gestire lo stress.

Leggere dentro noi stessi. Riconoscere le nostre emozioni e quelle degi altri. Governare le tensioni, gestire lo stress. Leggere dentro noi stessi Riconoscere le nostre emozioni e quelle degi altri Governare le tensioni, gestire lo stress. Analizzare e valutare le situazioni Prendere decisioni Risolvere problemi Affrontare

Dettagli

Il colloquio professionale nella relazione d aiutod

Il colloquio professionale nella relazione d aiutod Il colloquio professionale nella relazione d aiutod Colorno, Febbraio 2014 M. Grazia Loss La relazione di aiuto Per relazione di aiuto si intende la capacità di dare vita ad una relazione umana, in modo

Dettagli

Importanza della relazione

Importanza della relazione Importanza della relazione La relazione e il legame tra due o più persone Ogni relazione e relativa al contesto nel quale si svolge A garantire i legami e la volontà reciproca di mantenerli e farli crescere

Dettagli

PRINCIPI CHE REGOLANO LA COMUNICAZIONE

PRINCIPI CHE REGOLANO LA COMUNICAZIONE 28 Reggimento Pavia PRINCIPI CHE REGOLANO LA COMUNICAZIONE Colonnello Diego Filippo FULCO PARLEREMO DI : Fonte: l Espresso Altan 2009 FINALITÀ CONOSCERE I PRINCIPI BASILARI DELLA COMUNICAZIONE COMPRENDERE

Dettagli

COMUNICARE E PREVENIRE IN AMBULATORIO

COMUNICARE E PREVENIRE IN AMBULATORIO COMUNICARE E PREVENIRE IN AMBULATORIO Stresa, 15-18 ottobre 2015 Leo Venturelli, Bergamo Responsabile ed. alla salute e comunicazione della SIPPS Dalla qualità di tale strumento derivano il buon rapporto

Dettagli

RELAZIONE E COMUNICAZIONE INFERMIERE PAZIENTE FAMIGLIA

RELAZIONE E COMUNICAZIONE INFERMIERE PAZIENTE FAMIGLIA RELAZIONE E COMUNICAZIONE INFERMIERE PAZIENTE FAMIGLIA Equilibrio Necessità di garantire un rapporto equilibrato tra le parti in causa, al fine di garantire il reciproco scambio delle informazioni e degli

Dettagli

7 soluzioni per gestire clienti difficili

7 soluzioni per gestire clienti difficili 7 soluzioni per gestire clienti difficili Ciao E ti do il benvenuto in questo Video Articolo dal titolo 7 soluzioni per gestire clienti difficili. Alzi la mano a chi non è capitato come professionista

Dettagli

Il crepuscolo della persona, l incapacità oggi. Modena, 21 novembre 2014

Il crepuscolo della persona, l incapacità oggi. Modena, 21 novembre 2014 Il crepuscolo della persona, l incapacità oggi Modena, 21 novembre 2014 "Spunti sull'incapacità nel nuovo Codice deontologico Dott. N. D Autilia Codice di Deontologia Medica 2014 Art. 11 Riservatezza dei

Dettagli

Comunicazione medica Cura Terapia Guarigione. Prendersi cura Avere cura Attenzione Premura Riguardo

Comunicazione medica Cura Terapia Guarigione. Prendersi cura Avere cura Attenzione Premura Riguardo Comunicazione medica Cura Terapia Guarigione Prendersi cura Avere cura Attenzione Premura Riguardo Guarigione trattamento terapeutico e premura, solerzia, amorevolezza Secondo Ricoeur fra malato e medico

Dettagli

METÀ UOMO E METÀ DOTTORE

METÀ UOMO E METÀ DOTTORE METÀ UOMO E METÀ DOTTORE Carlo Mugelli METÀ UOMO E METÀ DOTTORE racconto A mio padre A Luca e Francesca A Francesco Presentazione Due facce della stessa persona, il medico e l uomo, due modi di essere

Dettagli

ACCOGLIENZA ASCOLTO DIALOGO. Rosella Marchese - IRCCS Candiolo 30 ottobre 2014

ACCOGLIENZA ASCOLTO DIALOGO. Rosella Marchese - IRCCS Candiolo 30 ottobre 2014 ACCOGLIENZA ASCOLTO DIALOGO Rosella Marchese - IRCCS Candiolo 30 ottobre 2014 MALATTIA ONCOLOGICA. ASCOLTARE IL CAMBIAMENTO Bridges transition theory e Meleis transition theory Fattori personali Consapevolezza

Dettagli

Percorsi Decisionali per la gestione del bambino e dell adolescente

Percorsi Decisionali per la gestione del bambino e dell adolescente Percorsi Decisionali per la gestione del bambino e dell adolescente TABARKA 8-13 Luglio 2007 La Comunicazione di Malattia nell ambulatorio del pediatra Relatore dr. M. Rosaria Filograna Comunicare un problema!

Dettagli

COS È L AMORE? LE VOSTRE RISPOSTE

COS È L AMORE? LE VOSTRE RISPOSTE COS È L AMORE? LE VOSTRE RISPOSTE COS È L AMORE? 2 COS È L AMORE? la VOSTRA definizione di AMORE? 3 Comprendere l altro, crescendo insieme ed elaborando un progetto di vita insieme. Scegliere ogni giorno

Dettagli

1. Agire con le parole 2. Cittadini del conoscere 3. Per una cittadinanza planetaria, attiva,

1. Agire con le parole 2. Cittadini del conoscere 3. Per una cittadinanza planetaria, attiva, Educare alla cittadinanza partecipata 1. 2. Cittadini del conoscere 3. Per una cittadinanza planetaria, attiva, interculturale 4. La partecipazione fra teoria e pratica: nodi metodologici, sfide e scenari

Dettagli

COMUNICAZIONE:IL FILO CHE CI COLLEGA AL MONDO LA COMUNICAZIONE

COMUNICAZIONE:IL FILO CHE CI COLLEGA AL MONDO LA COMUNICAZIONE COMUNICAZIONE:IL FILO CHE CI COLLEGA AL MONDO LA COMUNICAZIONE è LA MODALITA ATTRAVERSO la quale GLI ESSERI UMANI ENTRANO IN RELAZIONE E SI INFLUENZANO La comunicazione è una abilità fondamentale nella

Dettagli

ascolto comunicazione relazione

ascolto comunicazione relazione ascolto comunicazione competenza relazione umanità curare prendersi cura -Significati -Vissuti -Narrazione personale DIAGNOSI PSICODINAMICA RELAZIONE SOGGETTIVO COLLOQUIO ASSESSMENT INTERVISTA STRUTTURATA

Dettagli

L UTILITA DELLA FORMAZIONE NELLA GESTIONE DELLE EMOZIONI

L UTILITA DELLA FORMAZIONE NELLA GESTIONE DELLE EMOZIONI Dr C.Mocellini L UTILITA DELLA FORMAZIONE NELLA GESTIONE DELLE EMOZIONI Come è cambiata la mia modalità comunicativa dopo il Corso del 2004 ..L ispirazione non è privilegio esclusivo di poeti o artisti

Dettagli

DIVENTARE TUTOR Le Guide Principali

DIVENTARE TUTOR Le Guide Principali DIVENTARE TUTOR Le Guide Principali Come essere sicuri di sé https://diventarefelici.it/essere-sicuri-di-se/ Autostima DEFINIRE I PROBLEMI, OSSERVARE IN MODO CRITICO LE COSE, IMPARARE A PRENDERE DECISIONI.

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO EDUCAZIONE FISICA DELIBERATO ANNO SCOL. 2015/2016

SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO EDUCAZIONE FISICA DELIBERATO ANNO SCOL. 2015/2016 SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DELIBERATO ANNO SCOL. 2015/2016 SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA 1.Sviluppare una buona coordinazione psico-motoria. 2.Utilizzare in modo creativo modalità espressive e corporee.

Dettagli

La relazione infermiere-bambino come strumento di cura e di crescita personale

La relazione infermiere-bambino come strumento di cura e di crescita personale La relazione infermiere-bambino come strumento di cura e di crescita personale Scegliere una professione d aiuto La relazione d aiuto si svolge tra due soggetti: Il malato L infermiere Identità professionale

Dettagli

QUALI QUALITÀ POSSIEDE IL MEDIATORE FAMILIARE? LE VOSTRE RISPOSTE

QUALI QUALITÀ POSSIEDE IL MEDIATORE FAMILIARE? LE VOSTRE RISPOSTE QUALI QUALITÀ POSSIEDE IL MEDIATORE FAMILIARE? LE VOSTRE RISPOSTE QUALI QUALITÀ POSSIEDE IL MEDIATORE FAMILIARE? 2 Sicuro di sé, spontaneo, carismatico, altruista. Buona capacità comunicativa e osservativa,

Dettagli

Noi non siamo un ricettacolo passivo di pulsioni nascoste ma costruiamo ATTIVAMENTE la nostra realtà

Noi non siamo un ricettacolo passivo di pulsioni nascoste ma costruiamo ATTIVAMENTE la nostra realtà LE EMOZIONI Noi non siamo un ricettacolo passivo di pulsioni nascoste ma costruiamo ATTIVAMENTE la nostra realtà IL DIALOGO INTERIORE Cos è? È l elaborazione cognitiva ed emotiva di ciò che ci è pervenuto

Dettagli

Test di Autovalutazione

Test di Autovalutazione Test di Autovalutazione Il test può essere fatto seguendo alcune semplici indicazioni: Nelle aree segnalate (risposta, domanda, spazio con la freccia,) sono collocati già dei comandi Con un click del mouse

Dettagli

L educazione emotiva, affettiva, sessuale per costruire le relazioni e capire le scelte

L educazione emotiva, affettiva, sessuale per costruire le relazioni e capire le scelte Somedia Novembre 2009 Il gioco, l amicizia, l amore Prof.ssa Roberta Giommi, psicologa, psicoterapeuta, Direttore dell Istituto Internazionale di Sessuologia di Firenze L educazione emotiva, affettiva,

Dettagli

Dr. O. Carl Simonton Radiologo, oncologo e pioniere della psiconcologia

Dr. O. Carl Simonton Radiologo, oncologo e pioniere della psiconcologia Dr. O. Carl Simonton 1942-2009 Radiologo, oncologo e pioniere della psiconcologia TERAPIA DELLA GIOIA BIOLOGIA DELLE CREDENZE LO STRESS PROLUNGATO E CAUSATO DA COME INTERPRETIAMO LA REALTA Gli uomini non

Dettagli

INTRODUZIONE ALLA COMUNICAZIONE NEI PROGRAMMI DI SCREENING ONCOLOGICO

INTRODUZIONE ALLA COMUNICAZIONE NEI PROGRAMMI DI SCREENING ONCOLOGICO INTRODUZIONE ALLA COMUNICAZIONE NEI PROGRAMMI DI SCREENING ONCOLOGICO Dott.ssa Chiara Turrini Milano, dicembre 2007/gennaio 2008 COMUNICAZIONE La comunicazione è un processo di scambio di informazioni

Dettagli

Rel. 5.0 IL MANIFESTO DEL PARKINSON

Rel. 5.0 IL MANIFESTO DEL PARKINSON Rel. 5.0 Abbiamo chiesto ad oltre 400 pazienti di spiegarci la loro malattia con le loro parole, in modo realistico ed oggettivo. Abbiamo messo a sistema tutto il materiale prodotto con l aiuto di un team

Dettagli

L Anziano un utente che cambia: nuovo approccio terapeutico/assistenziale per casi ad alta complessità sanitaria in residenzialità e/o a domicilio

L Anziano un utente che cambia: nuovo approccio terapeutico/assistenziale per casi ad alta complessità sanitaria in residenzialità e/o a domicilio L Anziano un utente che cambia: nuovo approccio terapeutico/assistenziale per casi ad alta complessità sanitaria in residenzialità e/o a domicilio Savona, ottobre 2006 M. Lombardi Ricci 1 Problematiche

Dettagli

PRESENTAZIONE TESI DI LAUREA SOCIAL NETWORK E BENESSERE: L USO DEI SOCIAL NETWORK COME STRUMENTO DI EMPOWERMENT NEL MALATO CRONICO

PRESENTAZIONE TESI DI LAUREA SOCIAL NETWORK E BENESSERE: L USO DEI SOCIAL NETWORK COME STRUMENTO DI EMPOWERMENT NEL MALATO CRONICO UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE SEDE DI BRESCIA FACOLTÀ DI PSICOLOGIA CORSO DI LAUREA IN PSICOLOGIA DEGLI INTERVENTI CLINICI NEI CONTESTI SOCIALI PRESENTAZIONE TESI DI LAUREA SOCIAL NETWORK E BENESSERE:

Dettagli

Vivere la montagna in gruppo, aiuta a crescere. F A B B R O B A R B A R A A N N A - U N I V E R S I T À D E G L I S T U D I D I T R I E S T E

Vivere la montagna in gruppo, aiuta a crescere. F A B B R O B A R B A R A A N N A - U N I V E R S I T À D E G L I S T U D I D I T R I E S T E 1+ 1= 3 LA FORZA DEL GRUPPO Vivere la montagna in gruppo, aiuta a crescere. F A B B R O B A R B A R A A N N A - U N I V E R S I T À D E G L I S T U D I D I LEWIN, 1951 Il gruppo è qualcosa di diverso dalla

Dettagli

Implementazione buone pratiche di fine vita

Implementazione buone pratiche di fine vita Implementazione buone pratiche di fine vita ESPERIENZA UNITA OPERATIVA MEDICINA SEZIONE POST-ACUTI OSPEDALE DI PAVULLO NEL FRIGNANO (MO) MONICA MARIANI - GIOVANNI CARRIERI Buone pratiche di fine vita Ospedale

Dettagli

Luciana BIANCALANI & Mario MARESCA

Luciana BIANCALANI & Mario MARESCA Luciana BIANCALANI & Mario MARESCA Agenda Relazione tra Medico e Paziente Percezione della realtà Basi della Comunicazione efficace L Ascolto Calibrazione, Ricalco & Guida Dialogo Strategico Pragmatica

Dettagli

LA QUALITA DELLA COMUNICAZIONE IN PEDIATRIA. Arenella (SR), 8 15 giugno 2008

LA QUALITA DELLA COMUNICAZIONE IN PEDIATRIA. Arenella (SR), 8 15 giugno 2008 LA QUALITA DELLA COMUNICAZIONE IN PEDIATRIA Arenella (SR), 8 15 giugno 2008 LA COMUNICAZIONE PROFESSIONALE IN PEDIATRIA: CENNI DI TEORIA E TECNICHE DI BASE Paola Cremonese,Marina Picca Arenella (SR), 9

Dettagli

Aspetti psicologici negli interventi di soccorso e nelle maxiemergenze

Aspetti psicologici negli interventi di soccorso e nelle maxiemergenze SECONDO MODULO Aspetti psicologici negli interventi di soccorso e nelle maxiemergenze Obiettivi Definire un evento critico dal punto di vista emotivo Sottolineare l'importanza della conoscenza dei fattori

Dettagli

I provvedimenti legislativi e di programmazione hanno posto l accento sull importanza di una migliore gestione degli ammalati con tumore e altre termi

I provvedimenti legislativi e di programmazione hanno posto l accento sull importanza di una migliore gestione degli ammalati con tumore e altre termi Cure palliative tra etica e bisogni MODENA 05/11/2016 Fulvio Borromei 1 I provvedimenti legislativi e di programmazione hanno posto l accento sull importanza di una migliore gestione degli ammalati con

Dettagli

Prevenzione Dipendenze

Prevenzione Dipendenze 1 Presenza Associazione Fandango PROGETTO SUD - di Lamezia Terme Prevenzione Dipendenze Spesso il genere umano adotta comportamenti rischiosi dagli esiti incerti che spesso purtroppo implicano la possibilità

Dettagli

LA COMUNICAZIONE IN SALA DIALISI

LA COMUNICAZIONE IN SALA DIALISI LA COMUNICAZIONE IN SALA DIALISI Seminario Ante 2015 20-21 - 22 Aprile 2015 - Sala Congressi Hotel Corallo, Riccione a cura di Claudia Ravelli E molto più importante sapere che tipo di persona ha quella

Dettagli

Rel. 5.0 IL MANIFESTO DEL PARKINSON

Rel. 5.0 IL MANIFESTO DEL PARKINSON Rel. 5.0 IL MANIFESTO DEL PARKINSON Abbiamo chiesto ad oltre 400 pazienti di spiegarci la loro malattia con le loro parole, in modo realistico ed oggettivo. Abbiamo messo a sistema tutto il materiale prodotto

Dettagli

L obiettivo. Facilitare. Non è convincere. La comunicazione per una scelta consapevole

L obiettivo. Facilitare. Non è convincere. La comunicazione per una scelta consapevole La vaccinazione tra diritto e dovere Quale comunicazione per facilitare la scelta L obiettivo Non è convincere Ma Istituto Superiore di Sanità 10 Gennaio 2011 La comunicazione per una scelta consapevole

Dettagli

Regolamento dei diritti e dei doveri dell utente malato

Regolamento dei diritti e dei doveri dell utente malato Regolamento dei diritti e dei doveri dell utente malato In virtù di numerose norme di diritto internazionali sono nati i documenti seguenti che ne sanciscono i principi: Carta dei diritti del paziente,

Dettagli

A distanza di un anno :

A distanza di un anno : PKU DAY Padova, 16 Gennaio 2010 Il SUPPORTO PSICOLOGICO NEI PAZIENTI CON FENILCHETONURIA: Risultati di 2 anni di studio Dott.ssa Chiara Cazzorla U.O.C. Malattie Metaboliche Ereditarie Dipartimento A.I.

Dettagli

L assertività. Giovani e Impresa. La vita in azienda 1.

L assertività. Giovani e Impresa. La vita in azienda 1. L assertività Giovani e Impresa www.sodalitas.it La vita in azienda 1 ASSERTIVITA QUANDO COMUNICHIAMO E INTERAGIAMO con gli altri entrano in gioco anche : ATTITUDINI, CARATTERE, EDUCAZIONE STATO PSICOLOGICO

Dettagli

LA COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE NEL PROCESSO DELLO SCREENING UDITIVO NEONATALE

LA COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE NEL PROCESSO DELLO SCREENING UDITIVO NEONATALE LA COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE NEL PROCESSO DELLO SCREENING UDITIVO NEONATALE Chi sono gli attori del processo comunicativo dello screening nella prima fase operativa? Medico Medico del del punto punto

Dettagli

TECNICHE DEL COLLOQUIO

TECNICHE DEL COLLOQUIO Corso di Laurea in Tecniche della Riabilitazione Psichiatrica (TRP) UNIFE COMUNICAZIONE E RELAZIONE TECNICHE DEL COLLOQUIO Docente: Stefano Tugnoli Sezione di Scienze Neurologiche Psichiatriche e Psicologiche

Dettagli

IL RAPPORTO DI COPPIA: UN PERCORSO DI CRESCITA ATTRAVERSO LA CONDIVISIONE

IL RAPPORTO DI COPPIA: UN PERCORSO DI CRESCITA ATTRAVERSO LA CONDIVISIONE Il rapporto di coppia si fonda su una dimensione di compre nsione reciproca e di interazione dinamica. E neccessario riuscire a raggiungere una conoscenza profonda dell altro, che spesso coincide con una

Dettagli

28 Congresso Nazionale Aniarti 2009

28 Congresso Nazionale Aniarti 2009 ASL SALERNO OSPEDALE MAURO SCARLATO DI SCAFATI (SA) 28 Congresso Nazionale Aniarti 2009 Tecniche di comunicazione, assistenza e supporto con i familiari del potenziale donatore di organi e tessuti Dott.

Dettagli

L AVO in prima linea La presenza nei Pronto Soccorso Conduce: Gabriella Compagnoni Consigliere Federavo Relatore: Dottor Gianpaolo Schiavo

L AVO in prima linea La presenza nei Pronto Soccorso Conduce: Gabriella Compagnoni Consigliere Federavo Relatore: Dottor Gianpaolo Schiavo L AVO in prima linea La presenza nei Pronto Soccorso Conduce: Gabriella Compagnoni Consigliere Federavo Relatore: Dottor Gianpaolo Schiavo IL PRONTO SOCCORSO RAPPRESENTA LA PORTA D INGRESSO PER LA MAGGIOR

Dettagli

INFORMAZIONE E CONSENSO AI TRATTAMENTI SANITARI

INFORMAZIONE E CONSENSO AI TRATTAMENTI SANITARI INFORMAZIONE E CONSENSO AI TRATTAMENTI SANITARI 22 maggio 2009 Dott. Aldo Ricci U.O. Medicina Legale e Gestione del Rischio (Direttore: Dott.ssa Alessandra De Palma) AUSL di Modena Il consenso rappresenta

Dettagli

OSA-Operatrice Socio Assistenziale Operatrice di assistenza ed educazione per l infanzia-tagesmutter

OSA-Operatrice Socio Assistenziale Operatrice di assistenza ed educazione per l infanzia-tagesmutter I corsi in Area Socio-assistenziale sono rivolti a coloro che intendono lavorare nell'assistenza alla persona anziana, la persona con disabilità o non autosufficiente, l infanzia, nel supporto allo studio

Dettagli

Percorso Delfino «Prevenzione e cura delle persone con grave disabilità intellettiva/relazionale e neuromotoria» Valentina Salandini

Percorso Delfino «Prevenzione e cura delle persone con grave disabilità intellettiva/relazionale e neuromotoria» Valentina Salandini Percorso Delfino «Prevenzione e cura delle persone con grave disabilità intellettiva/relazionale e neuromotoria» Valentina Salandini E facile pensare che le relazioni tra le persone siano regolate solo

Dettagli

DIVENTARE TUTOR Corsi e risorse

DIVENTARE TUTOR Corsi e risorse DIVENTARE TUTOR Corsi e risorse Eventi in diretta Variabile DIRETTA IN AULA (1 ORA CIRCA) EVENTI QUALSIASI TEMA, DIPENDE DA L CONTENUTO. GLI ISCRITTI AVRANNO ACCESSO SIA ALLA DIRETTA CHE ALLA REGISTRAZIONE

Dettagli

Salute Comunicazione Counseling. Arte e scienza della relazione di aiuto Dott. Emanuela Ceresani, sociologa e professional counselor

Salute Comunicazione Counseling. Arte e scienza della relazione di aiuto Dott. Emanuela Ceresani, sociologa e professional counselor Salute Comunicazione Counseling Biologico SALUTE Psicologica-Affettiva Sociale-Relazionale Counseling nato e sviluppato negli Stati Uniti a partire dagli anni 40, si è regolarmente diffuso nella società

Dettagli

CAREGIVER DAY 2015: PRENDERSI CURA ED ESSERE CURATI

CAREGIVER DAY 2015: PRENDERSI CURA ED ESSERE CURATI SABATO 30 MAGGIO, AUDITORIUM BIBLIOTECA LOIRA, CARPI CAREGIVER DAY 2015: PRENDERSI CURA ED ESSERE CURATI COMUNICAZIONE MEDICO- PAZIENTE Gabriele Greco 1 RELAZIONE E COMUNICAZIONE CON IL PAZIENTE e non

Dettagli

CULTURA DELLA SICUREZZA E PRATICHE DI LAVORO

CULTURA DELLA SICUREZZA E PRATICHE DI LAVORO Piano formativo AVT/129/11II Formare per crescere finanziato da Presentazione Avviso 5/2011 II scadenza CULTURA DELLA SICUREZZA E PRATICHE DI LAVORO s.manfredi.piemonte@ialcisl.it PREVENZIONE E SICUREZZA

Dettagli

LA QUALITA DELLA COMUNICAZIONE IN PEDIATRIA. Arenella (SR), 8 15 giugno 2008

LA QUALITA DELLA COMUNICAZIONE IN PEDIATRIA. Arenella (SR), 8 15 giugno 2008 LA QUALITA DELLA COMUNICAZIONE IN PEDIATRIA Arenella (SR), 8 15 giugno 2008 IL PEDIATRA DI FRONTE ALLA COMUNICAZIONE DIFFICILE Strategie comunicative in situazioni di difficoltà Paola Cremonese,Marina

Dettagli

Una mattina per chi si prende cura Ring: Strumenti Formativi per Caregiver 24 Febbraio 2011 La sperimentazione del KIT nei servizi sanitari

Una mattina per chi si prende cura Ring: Strumenti Formativi per Caregiver 24 Febbraio 2011 La sperimentazione del KIT nei servizi sanitari Una mattina per chi si prende cura Ring: Strumenti Formativi per Caregiver 24 Febbraio 2011 La sperimentazione del KIT nei servizi sanitari Barbara Capellero, Dipartimento di Neurologia ASL TO 1 Dipartimento

Dettagli

Il MOVIMENTO DEL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO

Il MOVIMENTO DEL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE - CLASSE PRIMA Il MOVIMENTO DEL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO PERCEZIONE SPAZIO-TEMPORALE -occupare lo spazio in modo omogeneo -valutare le traiettorie -eseguire

Dettagli

La gestione strategica dei conflitti nelle organizzazioni. miglioramento continuo. Avv. Ana Uzqueda Dott. Moris Facchini

La gestione strategica dei conflitti nelle organizzazioni. miglioramento continuo. Avv. Ana Uzqueda Dott. Moris Facchini La gestione strategica dei conflitti nelle organizzazioni nell'ottica del miglioramento continuo Avv. Ana Uzqueda Dott. Moris Facchini Perché la mediazione all interno delle organizzazioni? Prevenire,

Dettagli

CORSO di Laurea Magistrale Professioni sanitarie D.M.270 I ANNO II semestre - A.A. 2015/2016 METODOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE. Docente: Stefano Tugnoli

CORSO di Laurea Magistrale Professioni sanitarie D.M.270 I ANNO II semestre - A.A. 2015/2016 METODOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE. Docente: Stefano Tugnoli CORSO di Laurea Magistrale Professioni sanitarie D.M.270 I ANNO II semestre - A.A. 2015/2016 METODOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE Docente: Stefano Tugnoli LEZ. 4 3/5/2016 LA COMUNICAZIONE NEL CONTESTO CLINICO

Dettagli

Gestione della classe e problematiche relazionali

Gestione della classe e problematiche relazionali Gestione della classe e problematiche relazionali Prof.ssa Virginia Rizzo Dirigente Scolastica 2 e 4 maggio 2017 IIS Mosè Bianchi - Monza Conoscere e pensare non è arrivare a una verità assoluta certa,

Dettagli

La comunicazione tra donne e uomini nell'ambiente di lavoro: i segreti per riuscire a capirsi

La comunicazione tra donne e uomini nell'ambiente di lavoro: i segreti per riuscire a capirsi O P E N S O U R C E M A N A G E M E N T La comunicazione tra donne e uomini nell'ambiente di lavoro: i segreti per riuscire a capirsi w w w. o p e n s o u r c e m a n a g e m e n t. i t COSA DICE LA SCIENZA

Dettagli

CURRICOLO DI EDUCAZIONE MOTORIA FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA

CURRICOLO DI EDUCAZIONE MOTORIA FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI EDUCAZIONE MOTORIA FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA Nuclei tematici Il corpo e le sue funzioni senso percettive Il movimento del corpo e la sua relazione con lo spazio ed il tempo Traguardi

Dettagli

STOP ANSIA COS È L ANSIA COME NASCE E PERCHÉ IL GIUSTO APPROCCIO ESERCIZI PRATICI

STOP ANSIA COS È L ANSIA COME NASCE E PERCHÉ IL GIUSTO APPROCCIO ESERCIZI PRATICI COS È L ANSIA Ti spiego di cosa si tratta e vedrai che non è quello che credi. STOP ANSIA Cos è e come nasce, perché, come affrontarla quando si presenta e soprattutto come imparare a eliminarla dalla

Dettagli

BENVENUTI a EXECUTIVE LEADERSHIP. Trainer Massimiliano Litto

BENVENUTI a EXECUTIVE LEADERSHIP. Trainer Massimiliano Litto BENVENUTI a EXECUTIVE LEADERSHIP Trainer Massimiliano Litto MASSIMILIANO LITTO Dire.ore della Leadership School Company Trainer MASSIMILIANO LITTO Hanno già scelto Massimiliano Li1o Pag. 2 Ci hanno già

Dettagli

Genitori in gioco! Workshop per sostenere e promuovere le risorse dei genitori.

Genitori in gioco! Workshop per sostenere e promuovere le risorse dei genitori. DOTT.SSA FRANCESCA PONTOGLIO Genitori in gioco! Workshop per sostenere e promuovere le risorse dei genitori. Preparato per: Associazione Alchemilla Preparato da: dott.ssa Francesca Pontoglio 16 luglio

Dettagli

Comunicazione interpersonale Conoscenze di base per la comprensione dei processi di comunicazione

Comunicazione interpersonale Conoscenze di base per la comprensione dei processi di comunicazione Comunicazione interpersonale Conoscenze di base per la comprensione dei processi di comunicazione Aggiornamento al Sommario Le relazioni sul posto di lavoro La comunicazione non verbale La comunicazione

Dettagli

IL LUTTO E IL VISSUTO DI PERDITA IN CURE PALLIATIVE: nuovi criteri diagnostici e nuove prospettive di presa in carico

IL LUTTO E IL VISSUTO DI PERDITA IN CURE PALLIATIVE: nuovi criteri diagnostici e nuove prospettive di presa in carico IL LUTTO E IL VISSUTO DI PERDITA IN CURE PALLIATIVE: nuovi criteri diagnostici e nuove prospettive di presa in carico Dott.ssa Anna Porta Psicologa - Psicoterapeuta Gruppo Geode CONTESTO TEMPO EQUIPE CP

Dettagli

IL CINEMA COME MEZZO DI RIABILITAZIONE PSICHIATRICA Prof. Pasquale Chianura 14 Marzo 2015

IL CINEMA COME MEZZO DI RIABILITAZIONE PSICHIATRICA Prof. Pasquale Chianura 14 Marzo 2015 IL CINEMA COME MEZZO DI RIABILITAZIONE PSICHIATRICA Prof. Pasquale Chianura 14 Marzo 2015 Il Cinema ha un potere catartico espressivo per ciascun spettatore e può diventare strumento riabilitativo da utilizzare

Dettagli

LA PROPOSTA DI DONAZIONE

LA PROPOSTA DI DONAZIONE LA PROPOSTA DI DONAZIONE Alberto Peratoner Anna Randino Udine, 14 novembre 2017 Sala Anfiteatro 4 piano pad. Ingresso P.le S.M. della Misericordia, 15 6 tappe della comunicazione Accoglienza Estrema gravità

Dettagli

LE COMPETENZE EMOTIVE DEL DOCENTE

LE COMPETENZE EMOTIVE DEL DOCENTE LE COMPETENZE EMOTIVE DEL DOCENTE Noi possiamo o pensare e solo nel momento in cui siamo in contatto con le nostre emozioni. Imparare significa riconoscere l esistenza di qualcosa che c è dentro di noi;

Dettagli

IL METODO CLINICO. (Tugnoli, 2013)

IL METODO CLINICO. (Tugnoli, 2013) IL METODO CLINICO PSICOLOGIA CLINICA klinikos, kline letto Malattia Cura Vicinanza al pz. -Sofferenza del pz. -Scienza del curante L INCONTRO CON IL PAZIENTE DOMANDA Soggettività del Pz: bisogno/sofferenza

Dettagli

Il Codice Deontologico

Il Codice Deontologico Le disposizioni anticipate di trattamento o biotestamento Il Codice Deontologico Rosario Cultrera Ferrara, 24 marzo 2018 Codice Deontologico Il medico che esegue le volontà del paziente è sollevato da

Dettagli

IL MIO STILE NEGOZIALE. Test di autodiagnosi

IL MIO STILE NEGOZIALE. Test di autodiagnosi IL MIO STILE NEGOZIALE Test di autodiagnosi Il presente questionario consente di definire lo stile negoziale delle diverse persone. Questo sistema di analisi è stato progettato per permettere di scoprire

Dettagli

esercitazione ATTENZIONE! Queste NON sono le domande d esame, ma alcuni spunti che possono aiutare durante lo studio o il ripasso

esercitazione ATTENZIONE! Queste NON sono le domande d esame, ma alcuni spunti che possono aiutare durante lo studio o il ripasso esercitazione ATTENZIONE! Queste NON sono le domande d esame, ma alcuni spunti che possono aiutare durante lo studio o il ripasso Le origini più antiche della psicologia della salute, si possono far risalire...

Dettagli

Tavola Rotonda. L Oncoematologia pediatrica tra vincoli e possibilità

Tavola Rotonda. L Oncoematologia pediatrica tra vincoli e possibilità Tavola Rotonda L Oncoematologia pediatrica tra vincoli e possibilità 11 dicembre 2018 Rosalba Larcan Università di Messina Di cosa parleremo Processi e dimensioni psicologiche coinvolte nelle patologie

Dettagli

NELLE PATOLOGIE OSTEOARTICOLARI COMUNICAZIONE CON IL PAZIENTE. Daniela Livadiotti

NELLE PATOLOGIE OSTEOARTICOLARI COMUNICAZIONE CON IL PAZIENTE. Daniela Livadiotti NELLE PATOLOGIE OSTEOARTICOLARI COMUNICAZIONE CON IL PAZIENTE Daniela Livadiotti DOLORE è. Perdere l autonomia Non riuscire più a mantenere la propria autonomia lavorativa Perdere la progettualità Non

Dettagli

Lo psicologo può fare divulgazione scientifica?

Lo psicologo può fare divulgazione scientifica? Lo psicologo può fare divulgazione scientifica? Lo psicologo è un esperto di comunicazione. Perché non valorizziamo queste competenze nella divulgazione scientifica? Chimici, fisici, biologi, matematici

Dettagli

L ASCOLTO È UN PROCESSO A DUE VIE. Ascolto attivo. Ascoltare. Comunicare l ascolto

L ASCOLTO È UN PROCESSO A DUE VIE. Ascolto attivo. Ascoltare. Comunicare l ascolto L ascolto attivo Ascolto attivo: L ASCOLTO È UN PROCESSO A DUE VIE Ascolto attivo Ascoltare Comunicare l ascolto PER QUESTO SI PARLA DI ASCOLTO ATTIVO La comprensione dell altro richiede sollecitazioni,

Dettagli

Dott.ssa Enrica Locati, psicologa INCONTRI RIVOLTI ALLE EDUCATRICI

Dott.ssa Enrica Locati, psicologa INCONTRI RIVOLTI ALLE EDUCATRICI INCONTRI RIVOLTI ALLE EDUCATRICI L INTELLIGENZA EMOTIVA Descrizione: le emozioni sono alla base sia dello sviluppo cognitivo che di quello sociale. Il corso, attraverso esercitazioni teoriche e pratiche,

Dettagli

( memorie di un paziente )

( memorie di un paziente ) Mi sento già un malato cronico quando mi presento per la prima volta all ospedale dagli specialisti diabetologi. Una misura di glicemia, che non ricordo, la pressione, che non ricordo, il peso, i miei

Dettagli

LA COMUNICAZIONE CON IL PAZIENTE PSICHIATRICO FORMAZIONE MENSILE APRILE 2017 DOTT.SSA EMANUELA MENICHETTI IRSM

LA COMUNICAZIONE CON IL PAZIENTE PSICHIATRICO FORMAZIONE MENSILE APRILE 2017 DOTT.SSA EMANUELA MENICHETTI IRSM LA COMUNICAZIONE CON IL PAZIENTE PSICHIATRICO FORMAZIONE MENSILE APRILE 2017 DOTT.SSA EMANUELA MENICHETTI IRSM LA RELAZIONE DI AIUTO ASCOLTO OSSERVAZIONE INTERVENTO EFFICACE RISPETTO CURA LA RELAZIONE

Dettagli

Il rapporto medico, paziente, parente in Rianimazione-Terapia Intensiva

Il rapporto medico, paziente, parente in Rianimazione-Terapia Intensiva UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA Il rapporto medico, paziente, parente in Rianimazione-Terapia Intensiva Alberto Barbieri RIANIMAZIONE TERAPIA INTENSIVA Ristabilire le funzioni vitali Il

Dettagli

LA LEGGEREZZA. La leggerezza è una cosa che senti nell'aria. nel cielo e sulla terra. La luce rosata del tramonto. illumina ogni cosa con il fascino

LA LEGGEREZZA. La leggerezza è una cosa che senti nell'aria. nel cielo e sulla terra. La luce rosata del tramonto. illumina ogni cosa con il fascino La leggerezza è una cosa che senti nell'aria nel cielo e sulla terra. La luce rosata del tramonto illumina ogni cosa con il fascino della nostalgia. La leggerezza é il volo degli uccelli, sentire l'aria

Dettagli

Non seguono più di dieci minuti! Non si concentrano! Si distraggono facilmente! Non hanno capito niente!! Ho spiegato più volte lo stesso argomento!

Non seguono più di dieci minuti! Non si concentrano! Si distraggono facilmente! Non hanno capito niente!! Ho spiegato più volte lo stesso argomento! Non seguono più di dieci minuti! Non si concentrano! Si distraggono facilmente! Non hanno capito niente!! Ho spiegato più volte lo stesso argomento! Fenomeno diffuso nella società di oggi (adulti, bambini

Dettagli

La comunicazione in ambito vaccinale

La comunicazione in ambito vaccinale La comunicazione in ambito vaccinale Torino 6 maggio 2016 Passaggi fondamentali nella relazione vis a vis all interno del setting vaccinale L importanza delle competenze di base del counselling Barbara

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA. Unità di apprendimento: Non voglio andare a scuola di Stephanie Blake

PROGETTO ACCOGLIENZA. Unità di apprendimento: Non voglio andare a scuola di Stephanie Blake PROGETTO ACCOGLIENZA Unità di apprendimento: Non voglio andare a scuola di Stephanie Blake MOTIVAZIONE L accoglienza è un momento fondamentale per intrecciare relazioni, per scoprire sé stessi e per rispondere

Dettagli

Vorrei che tu mi ascoltassi La comunicazione medico-paziente. Donatella Buscemi 17 NOVEMBRE 2017

Vorrei che tu mi ascoltassi La comunicazione medico-paziente. Donatella Buscemi 17 NOVEMBRE 2017 Vorrei che tu mi ascoltassi La comunicazione medico-paziente Donatella Buscemi 17 NOVEMBRE 2017 VORREI CHE TU MI ASCOLTASSI ANCHE IO VORREI CHE TU MI ASCOLTASSI L'iperspecializzazione, la tecnologia e

Dettagli

IN FORMA. Corso di Formazione per Volontari

IN FORMA. Corso di Formazione per Volontari IN FORMA Corso di Formazione per Volontari IN FORMA è un corso di formazione per volontari, per aspiranti tali e per i collaboratori di ALBA, finalizzato a creare, sviluppare o specializzare le competenze

Dettagli