INTRODUZIONE ALLA COMUNICAZIONE NEI PROGRAMMI DI SCREENING ONCOLOGICO
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- Gianluigi Negro
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1 INTRODUZIONE ALLA COMUNICAZIONE NEI PROGRAMMI DI SCREENING ONCOLOGICO Dott.ssa Chiara Turrini Milano, dicembre 2007/gennaio 2008
2 COMUNICAZIONE La comunicazione è un processo di scambio di informazioni e di influenzamento tra due o più persone che avviene in un determinato contesto. Watzlawick
3 COMUNICAZIONE COMUNICARE EFFICACEMENTE significa trasmettere un messaggio in modo tale che chi lo riceve lo interpreti con lo stesso significato di chi lo trasmette.
4 COMUNICAZIONE Fattori che possono interferire nel processo comunicativo: limitazioni sensoriali e percettive comprensione del linguaggio convinzioni e valori esperienze vissute carattere
5 COMUNICAZIONE NELLO SCREENING La comunicazione nei programmi di screening ha 2 finalità principali: informare, cioè fornire conoscenze educare, cioè trasformare le conoscenze in capacità critica di scegliere i propri comportamenti
6 EDUCAZIONE ALLA SALUTE I programmi di educazione alla salute hanno lo scopo di promuovere la responsabilizzazione individuale, attraverso processi che favoriscano l informazione e la comprensione degli elementi utili per decidere in merito al proprio comportamento. Il successo dei programmi è perciò legato alla comunicazione e al consenso informato.
7 COMUNICAZIONE La comunicazione ha sempre come obiettivo quello di produrre un cambiamento in chi la riceve. Il cambiamento può essere: intellettuale (far conoscere) emotivo (far provare) fisico (far fare)
8 PSICOLOGIA DELLA SALUTE La comunicazione basata sul confronto e sul dialogo, è un processo reciproco di costruzione del sapere che conduce a: conoscenza, comprensione, decisione.
9 PSICOLOGIA DELLA SALUTE Alle persone viene riconosciuto un ruolo attivo: di partecipazione alle decisioni, di condivisione delle scelte terapeutiche, di collaborazione con il personale sanitario e di ADERENZA al progetto terapeutico.
10 STRUMENTI COMUNICATIVI Comunicazione analogica: movimenti del corpo postura gesti mimica facciale prossemica abbigliamento aspetti paraverbali (tono, volume, velocità, pause, silenzi)
11 STRUMENTI COMUNICATIVI Le parole producono rappresentazioni mentali relative al: significato,, che è socialmente condiviso senso,, che è ciò che evocano soggettivamente
12 TECNICHE COMUNICATIVE ASCOLTARE in modo attivo ed empatico, senza giudizio, per comprendere il punto di vista dell altro FORMULARE DOMANDE appropriate che incoraggiano a parlare, poste al momento giusto, senza interrompere RIFLETTERE,, cioè rimandare alla persona i contenuti e i sentimenti che ha espresso, trasmettendo comprensione RIFORMULARE,, parafrasando il contenuto e il significato di ciò che la persona ha detto, facendola sentire ascoltata, valorizzata e compresa RIASSUMERE ciò che la persona ha detto, aiutandola a stabilire connessioni tra idee, pensieri e sentimenti
13 SOSTEGNO PSICOLOGICO SOSTEGNO COGNITIVO Consiste nell offerta delle informazioni di cui l utente ha bisogno per capire e prendere decisioni che lo riguardano (consenso informato). Le informazioni devono essere: sufficienti per la comprensione veritiere e credibili pertinenti chiare e comprensibili
14 SOSTEGNO PSICOLOGICO SOSTEGNO VALUTATIVO Consiste nell aiutare l utente a valutare l effettiva gravità della situazione e le azioni da intraprendere. Occorre essere in grado di riconoscere distorsioni cognitive e pregiudizi.
15 SOSTEGNO PSICOLOGICO SOSTEGNO STRUMENTALE Consiste nel fornire alla persona strumenti e percorsi necessari per gestire la situazione.
16 SOSTEGNO PSICOLOGICO SOSTEGNO EMOTIVO Consiste nell aiutare l utente a gestire efficacemente le emozioni che generano comportamenti disadattivi. L ansia è un emozione anticipatoria. E caratterizzata da una reazione di allarme di fronte a una situazione che si teme di non saper affrontare adeguatamente e a stimoli considerati minacciosi.
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