Il dettaglio dei dati del Rapporto Assinform:
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- Aurora Nigro
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1 Il dettaglio dei dati del Rapporto Assinform: Il mercato dell ICT nel mondo, in Europa e confronti internazionali Le criticità dello scenario economico hanno contribuito a rallentare progressivamente in corso d anno la domanda di prodotti e servizi ICT in tutti i paesi. Conseguentemente, il mercato dell ICT, comprendente Informatica (IT) e Telecomunicazioni (TLC), è cresciuto del 4,4%, un punto in meno della crescita media dei quattro anni precedenti, ma superiore di circa un punto a quella del PIL mondiale raggiungendo il valore di miliardi di dollari. Questo grazie all introduzione di nuovi prodotti, apparati, e di servizi e contenuti on line supportati dallo sviluppo degli accessi a banda larga. Il comparto dell informatica (1,191 miliardi di dollari) è cresciuto del 4,8% a un tasso inferiore di oltre 1 punto rispetto al 2007, così come le telecomunicazioni (1.821 miliardi di dollari), cresciute del 4,2%. Gli utenti Internet hanno superato gli 1,5 miliardi. L ICT nelle principali aree geografiche Il mercato geografico più dinamico è stato ancora una volta quello dell Asia-Pacifico che, con una crescita del 6,3%, ha raggiunto il valore di 750 miliardi di dollari, ormai prossimo a quello dell Europa. La rapida crescita del mercato asiatico è determinata dalla diffusione della telefonia mobile e dei PC, e dagli investimenti in infrastrutture a banda larga (India, Pakistan, Corea). I mercati del Nord America (943 miliardi) e dell Europa (858 miliardi) risultano relativamente saturi e questo ne spiega la crescita più rallentata. Il confronto a livello europeo, mostra per il 2008 e per l Italia ( milioni di Euro) una dinamica quasi inesistente, pari allo 0,1%, ancora largamente inferiore alla media del mercato Europa 27 (858,1 miliardi, + 3,2%) e a quella degli altri paesi guida, con la sola eccezione della Germania -1,3%), che però conta su un mercato assai più consistente (circa 150 miliardi). La Spagna (49.5 milioni) è cresciuta del 2,5%, la Francia (110.4 milioni) del 2,8%, il Regno Unito (129 milioni) dello 0,5%. Le Telecomunicazioni nel mondo, in Europa e confronti internazionali Il mercato delle telecomunicazioni (1.821 miliardi di dollari in apparati, terminali e servizi per reti fisse e mobili)) è cresciuto del 4,2%, un punto meno dell anno prima. La telefonia mobile è stata ancora una volta fattore di crescita. Il parco utenti è passato da 3,3 miliardi nel 2007 a quasi 4 nel 2008, e il numero dei telefoni cellulari venduti è stato di 1,22 miliardi, in crescita del 6,1% sull anno prima. Inoltre il 2008 è stato l anno del mobile broadband, il cui successo dipenderà dalla capacità degli operatori di veicolare nuovi contenuti e servizi. Le Telecomunicazioni nelle principali aree geografiche Asia (+6%) e resto del mondo (+5,9%) hanno incrementato la quota sul totale del mercato, a fine 2008 pari rispettivamente a 29,2% e del 17,9%. Europa ( +2,8%) e Nordamerica (+2,4%) hanno ceduto quota per mezzo punto percentuale ciascuna. 1
2 L Europa, 364,6 miliardi di Euro (+2,8% in più rispetto al 2007), ha subito il l andamento negativo degli apparati (-3,1%). Va comunque evidenziato che le telecomunicazioni hanno contribuito per il 3,4% al PIL europeo del 2008, e che gli addetti del settore (circa 3,5 milioni) contribuiscono ad esso con più di Euro procapite contro una media europea di Euro. Il confronto fra la l Italia e i maggiori paesi europei colloca il nostro Paese nel mezzo, anche se ciò è dovuto solo al fatto che altri sono andati peggio. L insieme dei cinque maggiori paesi (Germania, Francia, Italia, Regno Unito e Spagna) è infatti arretrato da 236,2 a 232,1 miliardi di Euro (-1,7%), contro la crescita marcata degli altri paesi UE, a 132,5 miliardi di Euro (+12,3%). Così la dinamica italiana (-0,2%, per un mercato di milioni di Euro) non sfigura a fronte di quelle di Regno Unito ( -2,1%, per un mercato di 65,1 miliardi di Euro) e della Germania (- 5,3%, per un mercato di 78,1 miliardi di Euro, ma non regge il confronto con quelle di Francia (+2,2%, per un mercato di 55,2 miliardi di Euro) e Spagna (+1,5%, per un mercato di 33,7 miliardi di Euro) L IT nel mondo, in Europa e confronti internazionali Il mercato dell informatica (1,191 miliardi di dollari) è cresciuto del 4,8%, anch esso un punto in meno dell anno prima (5,9%). Ha mostrato una buona tenuta in arco d anno, ma con una prima parte positiva e un brusco rallentamento negli ultimi due trimestri. Le vendite di PC sono state ancora sostenute e hanno raggiunto 287 milioni di unità (+11,4%), grazie anche all introduzione sul mercato dei netbook. La contrazione nelle crescite del mercato IT è stata più accentuata all interno dei paesi avanzati. Nell area del Nord America, che continua ad essere la più importante in termini dimensionali (480 miliardi di dollari), il mercato è cresciuto del 3,3% nel 2008 contro il 5,6% del In Europa (358,7 miliardi di dollari) la crescita è stata del 3,7%, mentre più dinamici sono stati l area dell Asia-Pacifico (+7,2%, per un mercato di 217,4 miliardi di dollari) e il complesso dei paesi del Resto del Mondo (+9,3%, per un mercato di 134,8 miliardi di dollari. L andamento del mercato IT in Italia è stato maggiormente influenzato, rispetto a quello degli altri Paesi, dalla situazione negativa dell economia. Esso è infatti cresciuto dello 0,8% soltanto, quasi tre 3 punti percentuali al di sotto della media europea (+3,8%, peraltro in calo di un punto rispetto all anno prima). La dinamica del mercato italiano dell IT (+0,8%, per un mercato di milioni di Euro) è risultata così inferiore a quelle di Regno Unito (+3,2%, per un mercato di 64 miliardi di Euro), Germania (+3,4%, per un mercato di 72,3 miliardi di Euro), Francia (+3,4%, per un mercato di 55,2 miliardi di Euro) e Spagna (+4,9%, per un mercato di 15,8 miliardi di Euro). IT, il digital divide: confronti fra Italia, principali paesi europei, Giappone e USA Il grado di diffusione delle tecnologie IT misurata attraverso vari indicatori conferma il ritardo dell Italia che presenta: un incidenza della spesa IT su PIL del 2%, che la posiziona alla fine della classifica tra i grandi Paesi, superata anche dalla Spagna (2,1%) e senza progressi significativi rispetto agli anni passati. Gli USA sono al 4,2%, la Francia al 3,4%, la Germania e il Regno Unito al 3,3%, il Giappone al 2,4%,; una spesa IT pro-capite di 345 dollari, inferiore per la prima volta anche a quella della Spagna (352), ancora da fondo classifica fra i paesi sviluppati. Gli USA sono a 1516, il Regno 2
3 Unito a 1050, il Giappone a 917, la Francia a 895, la Germania a 879 un digital divide consistente in termini di PC installati e che sempre rispetto agli stessi paesi, la posiziona solo prima della Spagna, e più che altro per il recente decollo di quest ultima. In Italia i PC installati sono stimati in 30 milioni, contro 378 milioni degli USA, 97 in Giappone, 63 nel regno Unito, 59 in Germania, 45 in Francia e 10 in Spagna. Non migliora la situazione in termini di PC per ogni 100 abitanti, che in Italia risultano pari a 51, contro 125 negli USA, 103 nel Regno Unito, 76 in Giappone, 73 in Francia, 72 in Germania e 44 in Spagna. Il mercato italiano dell ICT: +0,1% Nel 2008 il mercato aggregato dell ICT (informatica e telecomunicazioni) ha raggiunto i milioni di Euro (+0,1%). Il minor dinamismo rispetto al 2007, quando era cresciuto dello 0,9%, è spiegabile da un rallentamento più pronunciato della componente telecomunicazioni. Il comparto delle telecomunicazioni (apparati, terminali e servizi per reti fisse e mobili) è entrato in stallo rispetto all anno precedente (-0,2%). Pur sostenuto dai servizi su rete mobile, non è andato oltre ai milioni di Euro. Il comparto dell'informatica è invece cresciuto dello 0,8%, a quota milioni, anche se a un tasso inferiore rispetto a prima, che per due anni consecutivi era stato più che doppio. Mercato italiano dell IT: + 0,8% Nel 2008 il mercato italiano dell informatica (IT) ha raggiunto i milioni di euro in crescita dello 0,8% sull anno prima, rallentando l andamento del 2007 (+2%), soprattutto a causa della contrazione della crescita degli investimenti nelle imprese nella seconda metà dell anno e del downpricing, mentre il mercato consumer è rimasto vivace (+4,4%). Più in generale, la composizione per settori d offerta (hardware, software e servizi e assistenza tecnica) mostra per il 2008 e in valore una lieve crescita della componente software e servizi, che si è attestata a quota milioni, in crescita dell 1,3% sull anno precedente. Segna il passo invece il comparto hardware (-0,2%), con i cali più accentuati nei segmenti già maturi: workstation (- 25,0%), mainframe (-22,9%) e stampanti (-15,0%) e una svolta in negativo per lo storage (-13,5%), che hanno neutralizzato la relativa buona performance dei PC (desktop, notebook e PC Server) anche se più in volumi ( unità, in crescita del 22,6%) che in valore (+1,8%) a riprova del perdurare del fenomeno del downpricing. Buona parte del merito della crescita del comparto software e servizi, va al mercato del software (+3,4%, milioni), al cui interno crescono sia la componente applicativa (+2,5%, milioni) che quelle del middleware (+5,7%, milioni) e del software di sistema (619 milioni, +3,2%). Sostanzialmente stabile è invece il settore dei servizi (+0,4%, milioni di euro), dove cresce la domanda per sistemi embedded (+2,2%), outsourcing (+2,4%), consulenza +1,1% e systems integration (+1,1%) mentre cala la richiesta di servizi di elaborazione (-3,1%), di sviluppo e manutenzione (-1%) e di education & training (- 2,7%). La dinamica della domanda IT per settori La domanda vede le imprese attestarsi a milioni (+0,7%), la Pubblica Amministrazione Centrale e Locale a 2956 milioni (-0,5% e in calo per il secondo anno consecutivo) e quella delle famiglie a 1001 milioni (+4,4%). Quest ultima pesa oggi per il 5,4%, del mercato IT italiano, 3
4 sulla spinta del personal computer. Su questo specifico mercato, quello del PC, le famiglie hanno espresso una domanda pari al 31,8% delle unità vendute nel 2008, contro 30,1% del 2007 e il 28,1% del 2006, confermando la progressione costante degli ultimi anni. Più in particolare, per quanto riguarda gli andamenti della spesa IT nei principali settori d utenza, il quadro che risulta è il seguente: banche: 4632 milioni di Euro,+1,2%. Nonostante il rallentamento della seconda metà dell anno la domanda ha comunque beneficiato dei progetti inerenti al rinnovo delle filiali, alla multicanalità e alla compliance normativa assicurazioni: milioni di Euro, +2%, sull onda di razionalizzazioni delle reti distributive e dei processi afferenti i principali rami d attività e al gestione dei rischi. industria: milioni di Euro, +1,8%. Un incremento che però è sintesi di due differenti andamenti semestrali: il primo, con una dinamica di spesa sostenuta e progetti IT allineati ai budget pianificati; e il secondo, caratterizzato da una dinamica deludente e da una presa di coscienza della situazione di crisi che ha rallentato o bloccato gli investimenti. Le aree di maggiore attenzione, nelle medie e grandi imprese, sono rappresentate da ERP, business intelligence, tracciabilità e supporto diretto al business (CRM e supporto alle vendite) distribuzione (inclusi servizi postali): milioni di Euro + 1,3%. Qui è emersa una maggiore attenzione all area applicativa rispetto a quella infrastrutturale, in particolare per progetti di business intelligence, di rapporto con fornitori e clienti (CRM). PA Centrale: milioni di euro, - 3,2%. PA Locale (Regioni, Province, Comunità Montane e Comuni): 8081, milioni di Euro, + 0,7%. Il dato va visto però anche alla luce di una profonda disparità territoriale in termini di capacità di servizi di e-gov, mitigato da un ruolo sempre più intenso da parte delle Regioni sanità pubblica e privata: 541 milioni di Euro, + 2,1%. Il dato apparentemente favorevole va rapportato agli obiettivi ben più ambiziosi che il settore dovrebbe darsi, come emerge anche dai piani sulla Sanità digitale , dei quali è incerta la copertura. difesa e corpi armati: 589 Milioni di Euro, - 3,8% telecomunicazioni e media: milioni di euro, - 2,0%. Il calo è imputabile a talune incertezze dello scenario strategico nell ambito delle telco e alla caduta della raccolta pubblicitaria nel caso dei media. utilities: 782 milioni di euro, +3,4%. E fra i settori più performanti, in conseguenza dei progetti di integrazione indotti dai numerosi processi di concentrazione, dalla crescente rilevanza del CRM e, comunque dalla vitalità del settore; travel&transportation: milioni di euro, -1,4%. Il calo è anche conseguenza dell andamento fortemente riflessivo del comparto nella seconda metà dell anno e dall andamento di alcuni grandi operatori del trasporto (merci e passeggeri), che hanno vissuto momenti di riconfigurazione. La dinamica della domanda IT per dimensioni di impresa La domanda di IT si è attenuata nelle grandi imprese (+0,7% contro il +1,7% del 2007) e nelle medie (1,2% contro l 1,9 del 2007), mentre le piccole registrano un calo dello 0,7% in valori assoluti (contro una crescita dello 0,6% nel 2007). La domanda business conta comunque ancora per l 80% del mercato IT italiano, con il prevalere della quota in capo alle grandi aziende (56,9% del totale degli investimenti business) su quelli delle medie (25,1%) e delle piccole (18,0%), che continuano a pesare sul mercato IT in maniera assai più limitata di quanto contribuiscano al PIL e all occupazione. 4
5 L informatizzazione di base della PMI in senso proprio (dai 10 addetti in su) appare abbastanza buona: Internet e PC sono presenti nella quasi totalità delle aziende e anche nelle piccole imprese la loro penetrazione è comunque superiore al 95%. Ancora in questa classe di imprese, gli investimenti si concentrano nel supporto alle gestione, tant è che le soluzioni ERP interessano oramai il 34% dei casi; anche se poi resta il fatto che una buona percentuale di piccole imprese non utilizza alcun tipo di sistema gestionale, nemmeno per supportare le attività amministrative più semplici (contabilità, amministrazione, ecc.), generalmente demandate a professionisti esterni. La situazione delle tantissime microimprese (meno di 10 addetti) è caratterizzata da una penetrazione di strumenti informatici limitata al 61%. Le piccole e medie imprese che innovano attraverso l Information Technology cercano principalmente quattro benefici : maggiore efficienza e produttività (90% dei casi), riduzione dei costi (87%), riduzione del time to market (67%), razionalizzazione dei processi più labour intensive; per contro soffrono di freni non da poco, fra cui il costo delle soluzioni (79,3% dei casi), ritenuto ancora elevato; la mancanza della percezione del valore reale dell IT (62,1%), un insufficiente attenzione all innovazione (55,2%) Il mercato italiano delle Telecomunicazioni: -0,2% Il mercato delle telecomunicazioni (apparati, terminali e servizi per reti fisse e mobili) ha generato in Italia, nel corso del 2007, un business di milioni di euro, in calo dello 0,2% sul 2007, dopo il già modesto incremento dell anno prima (+0,4%). Pesa molto nel dato il calo del comparto delle fisse (-2,0%, anche per la concorrenza delle tecnologie VOIP), quest anno non compensato a sufficienza da quello delle mobili (+1,3%, milioni). Dinamica per segmenti di clientela Continua la crescita della componente consumer ( milioni, +1,5%) e il persistere del calo di quella business (14136 milioni, - 1,7%, dopo il -2,3% del 2007). Dinamica per macrocomparti Osservando la dinamica per macrocomparti si vede che il calo coinvolge sia la componente degli apparati (infrastrutture e hardware di telefonia) che scende dello 0,3% (9.590 milioni), sia quello relativo ai servizi ( milioni), seppure in modo assai lieve (-0,1%). Nell ambito dei servizi la componente mobile compensa il costante scivolamento della fissa. Continua a crescere, infatti e anche se di poco, il numero di linee mobili (92,2 milioni, +1,6%) e il numero di utenti effettivi (46,1 milioni, +0,4%), la cui dinamica rallentata identifica un mercato ai limiti della saturazione. Quest ultimo dato è quello che più spiega la crescita del business complessivo del mobile, visto che gli investimenti in sistemi e infrastrutture non progrediscono e che la spesa unitaria per utente attivo è cresciuta dello 0,9%. Evolve comunque anche l uso delle comunicazioni mobili, visto che la stessa spesa unitaria per utente attivo vede calare a 293,5 euro (- 1,4%) i servizi voce e crescere a 113,4 euro (+7,4%) i servizi non-voce SMS, MMS, di collegamento Internet e a valore aggiunto. I servizi-non voce generano ormai valore per milioni di euro, arrivando a pesare per il 27,9% dell intera torta dei servizi mobili. Sul fronte delle telecomunicazioni fisse la componente di servizio si è contratta a milioni (- 1,9%) e proseguendo in un trend oramai fisiologico in rapporto alla crescita delle mobili. Il dato complessivo consegue, come già negli ultimi anni, a un calo pronunciato nelle componenti più 5
6 mature - voce (8.390 milioni, -6,9%) e trasmissione dati (1.160, milioni, -7,2%) - solo in parte compensato dalle componenti legate ai servizi a valore aggiunto (3.120, +3,0%) e alle connessioni Internet (3.100 milioni, +11,5%). Quanto a queste ultime, è positivo l incremento del numero di accessi ad alta velocità, risultati a fine 2007 pari a 11,36 milioni (+12,3%), più di 11 dei quali in modalità xdsl (+12,6%) e i restanti 351mila su fibra ottica (+2,6%). ICT in Italia. Previsioni 2009: - 1,3% Il 2009 si presenta come un anno difficile, con un PIL atteso in calo del 1,1 per cento. E di conseguenza si attende un anno difficile anche per il mercato ICT. Le previsioni indicano un calo dell 1,3% per l intero mercato. Il dato aggregato nasconde però situazioni molto diverse IT e TLC. Infatti, le telecomunicazioni sono attese crescere di un modesto, ma comunque apprezzabile 0,7%, mentre per l informatica si attende una contrazione significativa, attorno al 5,9%. E si stima anche che nessun segmento IT possa considerarsi al riparo della crisi, anche se le previsioni indicano una miglior tenuta del software (-3,6%) sui servizi (-6,7%) e sull hardware (-6,4%). La crescita del mercato delle telecomunicazioni interesserà i fornitori di servizi (+0,9%), mentre quelli di apparati (+0,3%) opereranno su un mercato simile a quello del
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