BOZZA NON CORRETTA. MISSIONE IN LOMBARDIA 8 febbraio 2011 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GAETANO PECORELLA. La seduta inizia alle

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1 1/13 MISSIONE IN LOMBARDIA 8 febbraio 2011 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GAETANO PECORELLA La seduta inizia alle PRESIDENTE. Prima di tutto ringraziamo il dottor Carnevali, che abbiamo avuto il piacere di vedere per molti anni, alla procura di Milano, svolgere importanti attività e seguire processi di grande rilievo. Certamente, qui a Monza, potrà dare un grande contributo alla Commissione. Avevamo convocato anche il dottor Mapelli, che si è occupato specificamente di qualche inchiesta in materia di criminalità organizzata. CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. Non credo, però, che si trattasse di inchieste legate allo specifico campo dei rifiuti. È soprattutto Baggio che, nel 2008, ha trattato un ipotesi di questo tipo. PRESIDENTE. Le lascio subito la parola. Le faccio presente che della presente audizione sarà redatto un resoconto stenografico che sarà pubblicato on line e che, se lo riterrà opportuno, i lavori della Commissione proseguiranno in seduta segreta. In tal caso, la invitiamo ad avvertirci così interrompiamo la registrazione. CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. Ho portato degli appunti, anche perché sono qui da poco, dalla fine di marzo, quindi ho dovuto farmi relazionare dai sostituti che materialmente hanno seguito le varie inchieste. Stamattina, in particolare, per la Lombarda Petroli, la dottoressa Costa e la dottoressa Gambarella sono in udienza personalizzata, con testimoni da sentire. PRESIDENTE. Intanto le lascio la parola, poi le porremo delle domande sulla situazione che ha trovato e che oggi è in corso per quello che riguarda la criminalità organizzata e, più in generale, i fenomeni criminali legati alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti. Constatato che a Milano come forse lei sa, perchè in quel periodo forse era ancora a Milano è stata individuata un organizzazione criminale di peso che si occupava dello

2 2/13 sbancamento terra e considerato che quest area è particolarmente interessante per le bonifiche, ci eravamo chiesti, anche parlando con il questore di Milano, se ci sono infiltrazioni o se ci sono comunque comportamenti criminali di un qualche interesse per la procura. CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. Posso dire, in linea generale, che non risulta alla Procura che ci siano infiltrazioni criminali nello specifico campo, anche se ci sono personaggi, indubbiamente legati alla criminalità, che hanno avuto un ruolo in determinate inchieste della Procura di Monza. Con particolare riguardo agli ultimi episodi di un certo rilievo, che hanno interessato anche i mass media, posso dire che, per quanto concerne la Lombarda Petroli so che stamattina avete effettuato un sopralluogo sul posto le indagini si sono svolte a tutto campo e hanno portato all esclusione che soggetti inseriti in consorterie criminali possano aver operato riguardo al sabotaggio in questione. Del resto, le indagini che, ripeto, sono state svolte a tutto campo hanno portato a una sorta di ridimensionamento dell evento. Infatti, è emerso che i quantitativi di rifiuti che, ufficialmente, risultavano stivati nei serbatoi di stoccaggio della società erano superiori ai contenuti reali dei serbatoi stessi. DANIELA MAZZUCONI. Può ripetere? CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. La società in questione è passata da un deposito doganale a un deposito per conto dello Stato. Di conseguenza, i prodotti che vengono depositati in luogo appartengono a terze persone, quindi c è, nei confronti dell autorità statale, un obbligo di conservazione e di indicazione dei passaggi di prodotto che avvengono. C è, dunque, una documentazione ufficiale. Tuttavia, le indagini hanno portato all acquisizione di una documentazione occulta, che indica un quantitativo di prodotti presenti al momento del sabotaggio inferiore rispetto a quello che risultava ufficialmente. È stato proprio questo riscontro che ha portato a individuare le motivazioni delle condotte che hanno portato a questo atto. PRESIDENTE. Per capire meglio questa indicazione, le chiedo: la documentazione ufficiale di quello che risultava essere presente nei serbatoi indicava quantità superiori a quelle effettive?

3 CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. Esattamente. Di conseguenza, anche la dimensione iniziale del fenomeno aveva un eco importante. 3/13 PRESIDENTE. Come avete potuto accertarlo? Su quelle quantità si pagano le accise: come mai, dunque, facevano risultare quantità superiori su cui dunque pagavano di più? CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. Nel periodo in cui la società ha operato come impresa deve esserci stata un uscita non contabilizzata di prodotto dai serbatoi. C è, probabilmente, una motivazione economica alla base del tutto. Tuttavia, la circostanza determinante è che la società in questione avrebbe dovuto cessare la sua attività nel giugno del 2010 e questo come è emerso dalle audizioni dei lavoratori che operavano all interno della società la poneva di fronte al fatto che, con la cessazione dell attività, poteva emergere anche questa discrepanza di valori, con tutte le conseguenze rivolte sia nei confronti dei proprietari del prodotto, ai quali evidentemente si sarebbe dovuto rimborsare il quantitativo mancante rispetto a quello ufficiale, sia, soprattutto, nei confronti dello Stato per quanto concerne le accise. Infatti, se fosse emersa la mancanza di prodotto, significava che esso era stato oggetto di un evasione. PRESIDENTE. Come avete potuto accertarlo? CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. Dalle perquisizioni compiute è emersa questa contabilità occulta, che riguardava quello che veniva immesso nei serbatoi e quello che ne usciva. Inoltre, le dichiarazioni degli operai hanno evidenziato come questo evento fosse a conoscenza di tutti, in particolare di coloro che avevano delle responsabilità nella gestione degli impianti, e come fosse un problema da risolvere. L inchiesta non è ancora chiusa, anche se siamo vicini al deposito degli atti. Tuttavia, si può immaginare che abbiano cercato di risolvere il problema. L ipotesi del sabotaggio, e quindi di una fuoriuscita del prodotto, potrebbe essere stato un sistema per uscire da quella situazione, che avrebbe comportato conseguenze dannose nei confronti dei proprietari della società, i quali avrebbero dovuto far fronte sia ai proprietari dei prodotti sia allo Stato, che avrebbe chiesto loro conto delle accise non pagate. Sono poi emerse delle indicazioni che potevano far pensare come la soluzione alla quale accennavo abbia potuto concretizzarsi. Non è un caso che siano state scelte una data prossima al momento in cui l attività dell impresa avrebbe dovuto cessare, e una notte di pioggia, così che

4 4/13 l acqua fuoriuscita dai serbatoi, nei ponti di carico delle autobotti, abbia riempito vasche di raccolta delle acque, dalle quali il prodotto è tracimato e ha imboccato un condotto che ha portato al depuratore di Monza e da qui al fiume Lambro, poi al Po, fino al mare. PRESIDENTE. Avete, dunque, trovato un movente. CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. Sì. Moventi alternativi si era pensato a una concorrenza sleale tra i vari proprietari dei prodotti stoccati in luogo non hanno portato a nessun risultato. Come non ha portato a nessun risultato l ipotesi, avanzata inizialmente, che ci potesse essere un interesse sull area sulla quale esistevano gli impianti; infatti questa indagine non è andata avanti. Oggi il problema è riuscire ad attribuire valore di prova a quello che è emerso nella fase delle indagini. Infatti, sono emerse correità anche da parte degli stessi lavoratori che hanno fatto le dichiarazioni utili per condurre ai risultati cui accennavo riguardo all esistenza di questo problema da risolvere in vista della chiusura dell attività dell azienda. Abbiamo lasciato che gli operai parlassero a ruota libera, però, adesso, per attribuire valenza di prova alle loro dichiarazioni, occorre renderle in presenza del difensore, e questo non è facile. Questa volta, essendo assistiti da un legale, le indicazioni, anche se nella loro sostanza confermate, sono molto più sbiadite per quello che comporta la riferibilità. Del resto, ciò è naturale. PRESIDENTE. Dal mio punto di vista, questo è molto interessante, anche perché stamattina, durante il sopralluogo, ci hanno spiegato che l attività era riconducibile a persone particolarmente esperte nel far funzionare gli impianti. CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. Questo è uno dei motivi che porta a ritenere che il sabotaggio abbia origini casalinghe. Del resto, l apertura di questi condotti presuppone la messa in moto di determinate valvole e anche il riscaldamento di alcuni tipi di prodotti; e questo richiedeva necessariamente gente esperta, che sapeva come agire in concreto. Inoltre, c è stata anche l apertura di altri serbatoi mezzi vuoti o che contenevano un prodotto che sotto il profilo economico non aveva nessun valore, dal quale non è uscito nulla proprio perché non sono state aperte determinate valvole o il prodotto non è stato riscaldato; il riscaldamento è, infatti, un presupposto perché potesse defluire all esterno

5 5/13 PRESIDENTE. Certo, l olio combustibile doveva essere riscaldato. Prima di passare ad altri argomenti, chiedo ai colleghi se intendono porre domande su questo argomento. DANIELA MAZZUCONI. Questi fatti che ci ha appena narrato possiamo considerarli pubblici? Questa sera, quando sentiremo il rappresentante legale della Lombarda Petroli, possiamo rivolgergli domande specifiche? CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. Adesso siamo in fase di indagine. Arriveremo, con il 415 bis, a una contestazione, per cui non credo sia opportuno fare riferimento a quello che ho detto. Tuttavia, credo anche che, siccome i sequestri effettuati sono stati resi noti, questi eventi siano risaputi. DANIELA MAZZUCONI. Scusi, posto che mi pare ci sia un problema di frode fiscale nel caso in esame, resta però il tema del reato ambientale. CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. Il reato ambientale è favorito anche dal fatto che molte delle misure che avrebbero dovuto essere adottate in concreto non sono state prese. Indubbiamente, lo sversamento è stato favorito. DANIELA MAZZUCONI. Quindi, quand anche non fosse provata la frode fiscale, sarebbe comunque provato il reato di natura ambientale. CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. Questo c è comunque. Sotto il profilo doloso, effettivamente, possiamo ricondurlo a un attività funzionale rispetto al fatto di non essere tenuti a pagare quello che si sarebbe dovuto, ma sotto il profilo colposo, in ogni caso, sussiste. PRESIDENTE. Vi risulta che ci fosse un assicurazione? CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. In realtà di

6 6/13 assicurazioni ce ne sono due. Una è nei confronti dei proprietari dei prodotti petroliferi e prevede anche il caso di sabotaggio, anche se è abbastanza modesta rispetto ai danni che si sono verificati perché arriva fino a un milione di euro. A questo proposito, mi risulta che ci sia stata da parte della società, sebbene come tentativo, una richiesta all assicurazione perché faccia fronte ai danni sotto questo profilo. La seconda assicurazione attiene all attività della ditta, ma ha a oggetto soltanto l attività normale, quindi esclude il caso del sabotaggio. GIANPIERO DE TONI. Si è riusciti a risalire all elenco di tutti i beneficiari che hanno ricevuto queste quantità non ufficiali? Mi riferisco alla vendita «non ufficiale». CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. Purtroppo no, anche perché si ritiene sia avvenuta attraverso il riempimento di autobotti, quindi in maniera occulta da parte della società titolare degli impianti, senza metterne a conoscenza i proprietari dei prodotti che negli impianti stessi erano custoditi. GIANPIERO DE TONI. È stata definita la differenza reale tra quello che doveva esserci e quello che mancava? CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. Sì, anche se naturalmente non si può arrivare a cifre esatte, ci sono delle ipotesi che evidenziano la discrepanza esistente tra le due quantità, in misura anche notevole. GENNARO CORONELLA. [ ] Vorrei chiederle se le risultano azioni di bonifica riguardo a questo evento specifico. CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. Lo stabilmente è ancora sotto sequestro. La bonifica verrà effettuata nel momento in cui verrà tolto il sequestro e cominceranno le operazioni in concreto. Questa è un altra necessità di chiudere in tempi brevi l indagine, al fine di poter procedere anche all adozione di provvedimenti di natura cautelare che assicurino che la bonifica venga effettuata e supportata da chi di dovere. PRESIDENTE. Questo riguardo al caso specifico, e riguardo ad altri tipi di comportamenti

7 7/13 criminali? CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. Di recente c è stata la tragedia avvenuta presso l Eureco di Paderno Dugnano, che è sempre nella circoscrizione del tribunale di Monza, che ha visto la morte di quattro dipendenti. Anche in questo caso, è emerso che il trattamento di rifiuti speciali, nello specifico di vernici e di solventi, avvenisse senza l osservanza delle prescrizioni di legge a tutela della incolumità pubblica e, in particolare, dei lavoratori. La ditta aveva ottenuto l autorizzazione allo svolgimento di questo tipo di attività, che doveva però essere effettuata all interno di un capannone con delle cappe aspiranti che impedivano il verificarsi di ipotesi di rischio per chi vi lavorava all interno. Ebbene, per un incendio, che questa volta non ha avuto conseguenze sul personale dipendente, il capannone è andato distrutto, con le apparecchiature che vi si trovavano all interno, e la stessa attività, benché l ARPA ne avesse proibito la prosecuzione, autorizzandone il ripristino soltanto nel momento in cui la struttura fosse stata dotata delle apparecchiature di prevenzione e di protezione, è proseguita all aperto. La conseguenza è stata che le attività miscelazione e passaggio in recipienti di stoccaggio di sostanze diverse e così via sono avvenute alla luce del sole, con la formazione, probabilmente, di vapori. A questi ultimi, una volta innescati ma sull innesco la perizia che è stata disposta ancora non è stata depositata ha fatto seguito l esplosione che ha investito gli operai, provocandone la morte, e altre persone che fortunatamente non sono in prognosi. Anche in questo caso l attività è stata svolta senza l osservanza delle prescrizioni di legge. PRESIDENTE. Riguardo, invece, al fenomeno in generale? CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. Sul fenomeno in generale posso dire che, a parte i depositi di rifiuti che sono costituiti da materiale di risulta di costruzioni abbattute, carcasse di auto e via dicendo, non sono emersi casi legati alla criminalità organizzata. D altronde, la competenza della DDA fa sì che abbiano trattato loro questo particolare aspetto. Io posso riferire circa i reati di competenza della Procura della Repubblica di Monza, in relazione ai quali si è avuta la scoperta di depositi, in alcuni casi molto vasti, specialmente a Desio, Seregno e Briosco, dove sono stati rinvenuti cumuli di materiale. A questo proposito, il processo che più ha impegnato la procura è quello che ha portato alla

8 8/13 scoperta, nei primi mesi dell anno 2008, di un attività di traffico di rifiuti di materiali edili, ma anche provenienti da un industria che fabbrica plastica. Difatti, c erano gli scarti della lavorazione, che venivano tritati, dunque si formavano delle miscele, alcune delle quali interrate in un fondo di proprietà di privati, posto a fianco dell area di pertinenza dei soggetti imputati. La terra veniva portata via e si creava la voragine dentro la quale hanno inserito i rifiuti e riempito tutto. DANIELA MAZZUCONI. In questa operazione, almeno stando alle notizie di stampa, mi pare ci fosse un infiltrazione della ndrangheta. Oppure no? CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. No. Gli Stellitano, che sono i maggiori imputati, hanno un nome che richiama la ndrangheta; tuttavia, un collegamento con un organizzazione a parte il fatto che queste persone, nello stesso procedimento, sono imputate anche di reati concernenti le armi o con una famiglia di appartenenza chiaramente mafiosa non c è stato. DANIELA MAZZUCONI. Sempre su questa questione, l azienda che ha smaltito illecitamente la plastica in questo sistema l altro materiale proveniva da cantieri lo ha fatto tramite un trasporto apparentemente legale o illegale? Insomma, quali sono le violazioni? Difatti, un azienda deve compilare un MUD (Modello unico di dichiarazione ambientale), da cui deve risultare ciò che l azienda ha smaltito. In questo caso, l azienda compilava il MUD regolarmente? C erano bolle illegali, codici CER alterati, oppure la cosa avveniva così? CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. Stando alle imputazioni a quelle mi posso riferire, anche perché è il sostituto, il dottor Baggio, che si è occupato in particolare della vicenda io so che sono stati tutti imputati di concorso nel reato di cui all articolo 260 e che il trasporto di questi materiali è avvenuto attraverso i mezzi che facevano capo a due Stellitano, proprietari di una ditta individuale fallita qualche mese prima che venisse posta in essere questa attività di traffico di sostanze. DANIELA MAZZUCONI. È fallita la ditta e dopo hanno fatto i trasporti? CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. Sì, tanto è vero che devono rispondere di bancarotta per distrazione perché hanno omesso di indicare al

9 9/13 curatore la miriade credo siano quasi trenta di mezzi meccanici impiegati nel trasporto di questi prodotti, che sono stati portati nel luogo dove poi sono stati manipolati per le finalità che vi ho detto prima. PRESIDENTE. Scusi, ma gli Stellitano da dove vengono? CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. Da Melito Porto Salvo, Reggio Calabria. PRESIDENTE. E non sono collegati ad attività organizzata? CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. Non che io sappia. PRESIDENTE. La famiglia Stellitano rientra CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. Sono nomi abbastanza frequenti, bisogna vedere se i legami PRESIDENTE. Però lei diceva che hanno trovato anche delle armi. CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. Certo. PRESIDENTE. Le armi servono poco per il trasporto dei rifiuti. CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. Probabilmente dovevano servire a risolvere i contrasti esistenti tra loro. In particolare, è venuto fuori un episodio di estorsione nei confronti di un debitore di uno degli associati, minacciato di risolvere la questione facendo ricorso, appunto, alle armi. DANIELA MAZZUCONI. Scusi, cosa vuol dire un debito nei confronti di uno degli associati? CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. Volevo dire di uno dei concorrenti nel reato. Ho usato un espressione non molto

10 10/13 DANIELA MAZZUCONI. Avevano praticato anche estorsione e usura? CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. Usura no, non ne rinvengo traccia. DANIELA MAZZUCONI. E allora questo debito da che cosa era costituito? CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. Per l attività svolta. Probabilmente avrà effettuato il trasporto e l eliminazione dei rifiuti e non è stato pagato immediatamente. DANIELA MAZZUCONI. Come mai sono coinvolti terreni a Desio e Seregno è abbastanza comprensibile anche a Briosco? Avevano loro delle proprietà? CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. A Briosco c era un attività di raccolta di rifiuti, che poi venivano portati a Desio, dove avevano creato una sorta di voragine, una zona più bassa rispetto al suolo, creando degli argini in maniera che, anche sotto il profilo acustico Lavoravano giorno e notte. DANIELA MAZZUCONI. Nessuno si è accorto che questi avevano aperto un impianto non autorizzato, anche di dimensioni mi pare di capire non piccole? CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. L attività si è svolta per tre mesi, i primi tre mesi del Quindi, se ne sono accorti e poi c è stata anche l attività di indagine, le intercettazioni e via dicendo. PRESIDENTE. Questa inchiesta è chiusa? Possiamo avere gli atti, chiedendoli ai suoi uffici? CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. Certamente. L inchiesta è chiusa. C è stata, infatti, richiesta di giudizio immediato, ma adesso non ho la data.

11 11/13 PRESIDENTE. Non ha importanza. Il procuratore CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. Il dottor Baggio, che viene da Torino e si è sempre interessato di reati di natura economica. PRESIDENTE. Quindi, se dovessimo fare una sintesi della sua esposizione, a parte questi due episodi che hanno vita a sé, quale sarebbe? Noi siamo interessati alle bonifiche, in cui crediamo che le associazioni criminali possano trovare largo spazio e guadagni consistenti. Tuttavia, nonostante questo sia un territorio da bonificare ci sono stati segnalati 370 siti su cui operare, e alcuni li abbiamo visti, compresa Lombarda Petroli a voi non risultano presenze consistenti di organizzazioni criminali. CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. No, perlomeno non operanti sul territorio e che abbiano costituito oggetto di indagine. Mi sono informato presso i colleghi prima di venire. DANIELA MAZZUCONI. Vorrei fare una domanda. Io sono brianzola, quindi sono molto contenta di quanto ci state dicendo. Tuttavia, a me risulta, anche recentemente, che l amministrazione comunale di Desio è caduta non su una questione di rifiuti, ma su una questione connessa alla ndrangheta e ai rapporti di alcuni esponenti della maggioranza con la ndrangheta. Lei ci sta dicendo che CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. Ma sono attività diverse. Adesso io non so che cosa si proponessero nel rapporto con il pubblico ufficiale DANIELA MAZZUCONI. Per venire alla domanda del presidente, è chiaro che lì non c era un reato immediatamente connesso con le questioni ambientali, però mi pare che non si possa dire a priori che non ci siano presenze di malavita organizzata sul territorio della provincia di Monza. Oppure lei ci sta dicendo che alla Procura della Repubblica non risulta che ci siano attività di questo tipo in generale? CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. No. Io sto

12 12/13 facendo riferimento all oggetto della mia convocazione, per il quale mi sono preparato. Io non ho seguito le inchieste. DANIELA MAZZUCONI. In senso più ampio, secondo lei, c è una presenza della malavita organizzata in provincia di Monza e, più precisamente, in alcune zone della provincia di Monza che possiamo immaginare oppure no? È una domanda di carattere generale. CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. Sembra che quello che è stato fatto di recente dia una risposta affermativa alla domanda che mi ha posto. A questo ha lavorato anche un sostituto di Monza, il dottor Bellomo, che ha seguito, appunto, tutta l indagine, affiancando l Arma dei Carabinieri nei rapporti posti a base dei provvedimenti stessi. Tuttavia, nello specifico campo dei rifiuti, io non lo posso affermare. DANIELA MAZZUCONI. Diciamo che c è una presenza della malavita organizzata, ma nel campo dei reati di natura ambientale non sembra che emerga un rapporto. Questo ci sta dicendo. CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. L ho chiesto prima di venire qui, ma nessuno mi ha fornito elementi specifici sul punto. Il rapporto con i pubblici amministratori è particolare e io lo considero più sotto un profilo immobiliare che altro. Indubbiamente c è una mancanza di vigilanza sul territorio che può essere riferita alle amministrazioni locali, ma escluderei che ciò possa costituire oggetto di interventi. Del resto, la polizia locale non ha molto peso in questo campo. PRESIDENTE. Se per tre mesi hanno potuto esercitare un attività illecita e non se n è accorto nessuno, allora CORRADO CARNEVALI, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Monza. È andata avanti per tre mesi, ma non è che la procura non lavorasse. Non si interviene immediatamente, si cerca di avere le idee chiare prima. PRESIDENTE. Peraltro, noi conosciamo la sua grande attenzione. Ringrazio il dottor Carnevali, che purtroppo abbiamo perso alla Procura di Milano speriamo di vederlo tornare con altri incarichi e dichiaro conclusa l audizione.

13 13/13 La seduta termina alle

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