Health Technology Assessment (HTA) dei metodi per aumentare la partecipazione ai programmi di screening oncologici
|
|
- Evangelina Adamo
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Health Technology Assessment (HTA) dei metodi per aumentare la partecipazione ai programmi di screening oncologici Giorgi Rossi P, Camilloni L, Ferroni E, Jimenez B, Furnari G, Guasticchi G, Borgia P. Servizio Interaziendale Epidemiologia, AUSL Reggio Emilia Laziosanità Agenzia di Sanità Pubblica, Regione Lazio
2 Background Programma strategico finanziato da Ministero della Salute e coordinato dall AgeNaS: Strumenti e metodi per il governo dei processi di innovazione tecnologica, clinica ed organizzativa nel Servizio Sanitario Nazionale- Un sistema integrato di ricerca. Progetto coordinato dall ASP Lazio: Partecipazione del servizio Sanitario alla produzione di evidenze come metodo per facilitare i processi di trasferimento delle conoscenze Sotto-progetto: produrre un report HTA dei metodi per aumentare la partecipazione ai programmi di screening.
3 Obiettivo Sintetizzare le evidenze scientifiche prodotte dalla ricerca italiana ed internazionale sull efficacia dei metodi utilizzati per aumentare la partecipazione ai Programmi di Screening.
4 Metodi: percorso del TA Definizione di una strategia comune sull analisi e la sintesi della letteratura a tutti i sotto-progetti. Definizione del percorso per la costruzione dei report: Costituzione GdL multidisciplinare Definizione dello scopo Consultazione stakeholders Stesura del report Consultazione stakeholders Sintesi finale
5 Metodologia: ambiti della valutazione 1.Efficacia 2.Costo efficacia 3.Impatto organizzativo 4.Impatto sociale, etico e legale
6 Metodi: revisione della letteratura, Flow chart della selezione degli studi Potentially relevant citations (titles) identified and screened (n=5879) Potentially relevant abstracts identified and screened (n=958) Retrieve full text for critical appraisal (n=145) QT Studies fulfilling inclusion criteria (n=40) Excluded irrelevant citations (n=4821) Excluded QT irrelevant abstracts but useful for QL Review (n=813) Excluded irrelevant QT studies but useful for QL Review (n=105)
7 Studi che hanno confrontato efficacia di modelli di screening spontaneo e organizzato Gli studi mostrano un forte effetto positivo sull adesione dell invio sistematico della lettera confrontato con lo screening opportunistico
8 Confronto programmi basati su MMG e su lettera Non ci sono differenze fra i due modelli in termini di efficacia. I risultati dei programmi basati sul MMG sono più eterogenei. I costi sono più alti per i programmi basati su MMG
9 Interventi diretti all individuo Vi è una forte evidenza a favore dell efficacia del sollecito postale
10 Interventi diretti all individuo Vi è una evidenza a favore dell efficacia del sollecito telefonico
11 Interventi per aumentare la partecipazione agli screening organizzati - Interventi diretti all individuo Forte eterogeneità per il sollecito Face to face
12 Interventi diretti all individuo La firma del MMG sulla lettera d invito ha un modesto effetto positivo in tutti gli studi
13 Interventi per aumentare la partecipazione agli screening organizzati - Interventi diretti all individuo Interventi educativi individuali hanno un modesto effetto
14 Interventi diretti all individuo L invio di materiale informativo non ha effetto sulla partecipazione
15 Interventi sul tipo di test: HPV vs Pap Pilota RR Torino, 2012 Reggio Emilia, 2012 Veneto 1, 2011 Veneto 2, 2011 Veneto 3, 2011 Veneto 4, 2011 Veneto 5, 2011 Roma G vs Lazio, 2008 Umbria, 2010 Media Italia Pap best HPV best ~ Rischio relativo di aderire Dati GISCi 2011
16 Adesione corretta all invito, per età x 100 invitate pap HPV età Da Manuel Zorzi, IOV
17 Interventi diretti al tipo di test Il self sampling per il test HPV aumenta la partecipazione. Study and country self-sampling direct mail standard recall Risk Ratio Risk Ratio Events Total Events Total M-H, Fixed, 95% CI M-H, Fixed, 95% CI Giorgi Rossi 2011 Italy Gok 2010 Netherlands [1.10, 1.82] 1.66 [1.27, 2.16] Gok 2012 Netherlands [2.98, 7.49] Piana 2011 France [3.00, 3.82] Szarewski 2011 UK Virtanen 2011 Finland Wikström 2011 Sweden [1.71, 2.97] 1.22 [1.13, 1.31] 4.27 [3.68, 4.94] Total (95% CI) [1.44, 3.90] Total events Heterogeneity: Tau² = 0.44; Chi² = , df = 6 (P < ); I² = 98% Test for overall effect: Z = 3.38 (P =0.0007) standard self-sampling Camilloni et al. BMC Public health, 2013
18 Risultati trial italiano: invito a ritirare il self-sampler % var1 RR (95% CI) Weight Roma roma 0.70 (0.36, 1.35) Abruzzo abruzzo 0.59 (0.35, 1.00) Firenze firenze 0.61 (0.37, 1.02) Overall (I-squared = 0.0%, p = 0.921) 0.62 (0.45, 0.86) NOTE: Weights are from random effects analysis Giorgi Rossi et al. BJC, 2011
19 Nuovo trial italiano self sampling circa 4500 done per braccio. Risultati invio a casa Abruzzo Roma G Este Pieve di Soligo Molise Bologna Overall: I 2 95%, het p=0.000 Trial ASR Abruzzo 2013, dati non pubblicati
20 Nuovo trial italiano self sampling. Risultati ritiro in farmacia Abruzzo Roma G Este Pieve di Soligo Molise Bologna Overall: I 2 94%, het p=0.000 Trial ASR Abruzzo 2013, dati non pubblicati
21 Interventi per aumentare la partecipazione agli screening organizzati - Interventi diretti alla popolazione Un solo studio sull effetto delle campagne informative di massa mostra un effetto positivo sulla partecipazione allo screening cervicale Vi sono alcune evidenze di efficacia degli interventi educativi di comunità, anche se i risultati sono eterogenei
22 Interventi diretti all organizzazione del servizio L invito con appuntamento prefissato aumenta la partecipazione
23 Interventi diretti all organizzazione del servizio Interventi di reminder al MMG per le non rispondenti allo screening hanno mostrato un modesto effetto
24 Interventi diretti all organizzazione del servizio Effetto del genere del prelevatore
25 Conclusioni Per aumentare la partecipazione ai programmi di screening possono essere messi in atto molti interventi diretti a: Individuo Popolazione/comunità Tipo di test adottato Organizzazione del servizio Alcuni interventi implicano sforzi minimi e si sono dimostrati efficaci in tutti i contesti: Sollecito postale Firma del MMG sulla lettera
26 Ambiti della valutazione 1. Efficacia 2. Costo efficacia 3. Impatto organizzativo 4. Impatto sociale, etico e legale
27 1. Interventi individuali Forti oscillazioni di adesione dovute principalmente a: Variazioni stagionali Caratteristiche della popolazione invitata Differenze nell accessibilità Overbooking vs. Fluttazioni causali di affluenza
28 2. Interventi di comunità Mass media Centri di aggregazione: comunità religiose Impatto sull accesso spontaneo allo screening
29 3. Interventi sul Servizio Sanitario Riduzioni barriere (orari di accesso più lunghi, uso di provider diffusi) Specificare che l ostetrica è una donna Unità mobili
30 Altri interventi Tipo di test: HPV Self sampler (HPV) Risorse Umane/Formazione degli operatori Programmazione sanitaria
31 Considerazioni generali Disponibilità di liste anagrafiche aggiornate Disponibilità di risorse adeguate a soddisfare l aumento di partecipazione Sistema informativo e gestionale Effetto sullo screening spontaneo
32 Considerazioni generali Impatto sul workload dei servizi e conseguente aumento dei tempi d attesa Problemi logistici e informatici legati all uso di provider diffusi e più prossimi al cittadino Aumento indiscriminato dell uso opportunistico dei test
33 Ambiti della valutazione 1. Efficacia 2. Costo efficacia 3. Impatto organizzativo 4. Impatto sociale, etico e legale
34 Costo per QALY all aumento del costo per donna guadagnata al Pap-test
35 Costo efficacia I programmi di screening hanno costi per anno di vita guadagnato molto bassi Per cercare di guadagnare una persona allo screening si possono dedicare fino a: 40 per il Pap test, 130 per la mammografia, 800 per la sigmoidoscopia e 80 per il FOBT.
36 Costo efficacia Solo per una piccola parte degli interventi vi sono studi di costo efficacia. Le lettere di invito e di sollecito hanno costi bassi per persona guadagnata allo screening. I costi per i reminder ai MMG sono variabili I costi incrementali delle campagne informative di comunità molto variabili.
37 Ambiti della valutazione 1. Efficacia 2. Costo efficacia 3. Impatto organizzativo 4. Impatto sociale, etico e legale
38 Impatto sociale I programmi di screening aumentano la copertura e, indirettamente, diminuiscono le diseguaglianze di accesso. Alcuni studi mostrano che i programmi di screening riducono le differenze per stato socioeconomico anche in modo diretto. Il coinvolgimento dei MMG può avere un effetto nel favorire la partecipazione tra le donne svantaggiate. Coinvolgere tutti i MMG è complesso, un coinvolgimento parziale può in alcuni contesti favorire le differenze nell accesso.
39 Impatto sociale Alcuni interventi mirati alle fasce più svantaggiate, possono essere efficaci nell aumentare la copertura specificatamente in queste fasce. Lettere d invito più lunghe e dettagliate sono meno efficaci nelle donne meno istruite. I solleciti telefonici sono più efficaci dei solleciti via lettera nelle donne svantaggiate. Sono necessari maggiori studi sulla sostenibilità degli interventi e il mantenimento a lungo termine degli effetti.
40 Impatto etico Abbandonare paternalismo nella comunicazione e invito facilitare la partecipazione consapevole. Questione aperta: come promuovere la partecipazione allo screening e contemporaneamente disincentivare l uso inappropriato del test. Dilemma etico: correttezza e completezza del contenuto del messaggio e la sua efficacia nel promuovere la partecipazione e non introdurre diseguaglianze.
41 Impatto legale E necessario valutare accuratamente la compatibilità delle misure per aumentare la partecipazione ai programmi di screening e disincentivare l uso inappropriato dei test con i principi di libertà di cura e di scelta dell erogatore garantiti dalla legislazione italiana. Alcuni interventi che prevedono la caratterizzazione dei singoli individui della popolazione target, o per rischio di patologia o per rischio di non adesione, possono entrare in conflitto con la normativa sulla privacy.
42 Take home message Invito e sollecito! Firma del MMG Appuntamento prefissato (Valutare impatto organizzativo) Campagne di massa: pro e contro Due dilemmi: aumentare copertura <-> facilitare scelte consapevoli aumentare partecipazione<-> disincentivare inappropriatezza;
GISCI 2011- Viterbo Innovazione e ricerca nei programmi di screening della regione Lazio
GISCI 2011- Viterbo Innovazione e ricerca nei programmi di screening della regione Lazio A. Barca, P. Giorgi Rossi Laziosanità - ASP Nuove tecnologie nella prevenzione del cervico-carcinoma: la ricerca
DettagliHealth Technology Assessment (HTA) dei metodi per aumentare la partecipazione ai programmi di screening oncologici. Impatto Organizzativo
Health Technology Assessment (HTA) dei metodi per aumentare la partecipazione ai programmi di screening oncologici Impatto Organizzativo Camilloni L, Giorgi Rossi P, Ferroni E, Jimenez B, Furnari G, Guasticchi
DettagliUso del self-sampler per aumentare la compliance allo screening cervicale: revisione sistematica degli studi
Uso del self-sampler per aumentare la compliance allo screening cervicale: revisione sistematica degli studi Paolo Giorgi Rossi Servizio Interaziendale di Epidemiologia, AUSL Reggio Emilia Background La
DettagliScreening facile per tutti:
Screening facile per tutti: il recall telefonico per ridurre le disuguaglianze di accesso allo screening per la prevenzione del tumore del collo dell utero nel territorio Cesenate Mauro Palazzi Responsabile
DettagliAdesione all invito: possiamo migliorarla? I risultati dell HTA report e oltre
Adesione all invito: possiamo migliorarla? I risultati dell HTA report e oltre Paolo Giorgi Rossi Servizio Interaziendale di Epidemiologia, AUSL Reggio Emilia E Arcispedale S. Maria Nuova, IRCCS, Reggio
DettagliUso del self-sampler per aumentare la compliance allo screening cervicale: un trial randomizzato multicentrico
Uso del self-sampler per aumentare la compliance allo screening cervicale: un trial randomizzato multicentrico Roma: Paolo Giorgi Rossi, Alessandra Sperati, Laura Camilloni, Laila Maria Marsili, Paola
DettagliAdesione all invito, per Regione. Anno 2011
Marco Zappa Il passato/presente Nel 2012 = 75% Adesione all invito, per Regione. Anno 2011 70 60 50 40 30 20 10 0 LIGURIA MOLISE ABRUZZO BASILICATA LAZIO CALABRIA CAMPANIA SICILIA PUGLIA BOLZANO TRENTO
DettagliDiagnosi precoce individuale o screening opportunistico. Livia Giordano, CPO Piemonte - Torino
Diagnosi precoce individuale o screening opportunistico Livia Giordano, CPO Piemonte - Torino 1 OPPORTUNISTICO: SCREENING ORGANIZZATO: programma con obiettivi dichiarati, in genere proposto da un istituzione,
DettagliIl Test HPV come test di screening primario: la scelta della Regione Toscana Prof. Gianni Amunni
Il Test HPV come test di screening primario: la scelta della Regione Toscana Prof. Gianni Amunni Direttore Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica ISPO Direttore Istituto Toscani Tumori (ITT)
DettagliLa prevenzione dei tumori femminili nelle donne straniere
La prevenzione dei tumori femminili nelle donne straniere Lisa Francovich 1, Lidia Gargiulo 1, Barbara Giordani 2, Paolo Giorgi Rossi 3, Alessio Petrelli 4 1 Istat 2 Servizio Epidemiologia ASLTO3 Regione
DettagliEsperienze di intervento sull organizzazione dei programmi di screening della regione Lazio
Esperienze di intervento sull organizzazione dei programmi di screening della regione Lazio Workshop ONS- GISMa Reggio Emilia 6 maggio 2015 Alessandra Barca Prevenzione oncologica e screening Regione Lazio
DettagliCORSO PRATICO DI FORMAZIONE ALL UTILIZZO DEL SOFTWARE GESTIONALE WEB-BASED DEL SISTEMA INFORMATIVO REGIONALE DEI PROGRAMMI DI SCREENING ONCOLOGICI
CORSO PRATICO DI FORMAZIONE ALL UTILIZZO DEL SOFTWARE GESTIONALE WEB-BASED DEL SISTEMA INFORMATIVO REGIONALE DEI PROGRAMMI DI SCREENING ONCOLOGICI Il corso ha l obiettivo di illustrare il nuovo Sistema
DettagliDr. Francesco Rastrelli. 19 gennaio 2015. Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti
Dr. Francesco Rastrelli 19 gennaio 2015 Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti Riassetto organizzativo Farmacisti territoriali Medici specialisti MEDICINA GENERALE Infermieri Medici
DettagliIl modello organizzativo della Regione Lazio
Workshop Lo screening del cancro del colonretto mediante sangue occulto fecale ROMA, 4 Febbraio 2005 Il modello organizzativo della Regione Lazio Antonio Federici Responsabile U.O.C. Screening Screening:
DettagliIl report HTA Italiano sull HPV come test primario di screening. Risultati dai progetti pilota
Osservatorio Nazionale Screening, Palermo, 12-10 Dicembre 2012 Il report HTA Italiano sull HPV come test primario di screening. Risultati dai progetti pilota Paolo Giorgi Rossi Servizio Interaziendale
DettagliLe esperienze internazionali di adesione al test HPV e ai protocolli. Guglielmo Ronco CPO Piemonte - Torino
Le esperienze internazionali di adesione al test HPV e ai protocolli Guglielmo Ronco CPO Piemonte - Torino Dati dalle survey dei progetti pilota Manuel Zorzi Registro Tumori del Veneto ADESIONE ALL INVITO
DettagliArea per la Promozione della Salute, delle Persone e delle Pari Opportunità
Area per la Promozione della Salute, delle Persone e delle Pari Opportunità Assessorato alle Politiche della Salute Servizio Programmazione Assistenza Territoriale e Prevenzione Il presente allegato, parte
DettagliI programmi di screening mammografico in Italia e nel Veneto: criticità e prospettive
Padova, 7 dicembre 2010 I programmi di screening mammografico in Italia e nel Veneto: criticità e prospettive Manuel Zorzi Istituto Oncologico Veneto IRCCS Registro Tumori del Veneto Estensione dello screening
DettagliFAMIGLIE AL CENTRO: Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013
FAMIGLIE AL CENTRO: funzioni di ascolto, orientamento e accompagnamento sociale delle famiglie all interno dei gruppi associati dei Medici di Medicina Generale Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013 Il contesto
DettagliI risultati dello studio pilota del HPV DNA test come test di screening nella Provincia di Reggio Emilia
I risultati dello studio pilota del HPV DNA test come test di screening nella Provincia di Reggio Emilia SONIA PRANDI - CINZIA CAMPARI LUISA PATERLINI - TERESA RUBINO TITOLO DEL PROGETTO MINISTERIALE Progetto
DettagliFS procedura d esame
FS procedura d esame Preparazione Clistere (33 ml) auto-somministrato a domicilio 2 ore prima dell esame esame e ritirato gratuitamente in farmacia Esame eseguito in servizi di endoscopia ospedalieri Invio
DettagliDistribuzione per tipo delle lesioni invasive
ONS/GISCI Proposta di Consensus Conference per la definizione del percorso di screening nelle donne vaccinate contro l HPV Finale Ligure, 20 Maggio 2015 Distribuzione per tipo delle lesioni invasive Paolo
DettagliCampobasso. E, p.c. Alla Dott.ssa Loredana Paolozzi Responsabile della Gestione Amministrativo -Contabile del Progetto Obesità
Campobasso Dipartimento di Prevenzione lì, 13/4/2010 U.O.C. Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Prot: 3324 Rif. Nota n. Oggetto: Piano Regionale della Prevenzione: Relazione sintetica, con riferimento
DettagliSOC di Epidemiologia e Biostatistica, IRCCS Centro di Riferimento Oncologico (CRO) di Aviano (PN)
Antonella Zucchetto per il gruppo di lavoro IMPATTO-CERVICE SOC di Epidemiologia e Biostatistica, IRCCS Centro di Riferimento Oncologico (CRO) di Aviano (PN) CONVEGNO NAZIONALE GISCI 2014 - Firenze, 12-13
DettagliRE-INGEGNERIZZAZIONE DELLA PREVENZIONE INDIVIDUALE E PROGRAMMI DI SCREENING: EFFICACIA, QUALITÀ E SOSTENIBILITÀ
Workshop ONS Venezia, 26 maggio 2010 RE-INGEGNERIZZAZIONE DELLA PREVENZIONE INDIVIDUALE E PROGRAMMI DI SCREENING: EFFICACIA, QUALITÀ E SOSTENIBILITÀ Tavola rotonda con le Regioni Gianni Amunni Istituto
DettagliIl test dell HPV nello screening citologico: impatto psicologico e sociale
Progetto Donna e Salute Screening Citologico Azienda Ospedaliera e Ulss 16 di Padova Il test dell HPV nello screening citologico: impatto psicologico e sociale V.Savoca F.Sinigaglia M.Matteucci A.Del Mistro
DettagliA cura di Giorgio Mezzasalma
GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma
DettagliWorkshop ONS Osservatorio nazionale screening 22 maggio 2013
Workshop ONS Osservatorio nazionale screening 22 maggio 2013 Comunicazione e partecipazione nei programmi di screening con HPV 23 giugno 2013 Sintesi dei contenuti del Workshop ONS Anna Iossa ISPO Firenze
DettagliScreening oncologici
Screening oncologici Il Centro Screening Oncologici, fa parte della UOC di Igiene e Sanità Pubblica nel Dipartimento di Prevenzione ed il Responsabile della struttura è il Dott. Francesco Silvio Congiu.
DettagliLe survey, le criticità. Lo screening cervicale: La survey PAP-Test La survey HPV
Le survey, le criticità Lo screening cervicale: La survey PAP-Test La survey HPV Discussione: Francesca Carozzi Survey commenti Survey : Buona stabilità del sistema screening tradizionale Siamo arrivati
DettagliLa Psicologia in Lombardia: cornice normativa, attività e prospettive. G. De Isabella, U. Mazza, R. Telleschi
La Psicologia in Lombardia: cornice normativa, attività e prospettive G. De Isabella, U. Mazza, R. Telleschi Psicologia psicoterapia Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) 2002-2004 Psicologia Psichiatria
DettagliAnalisi Quaderno di benchmarking
Laboratorio per lo Sviluppo della Qualità nella Scuola IPSS B. Montagna Polo di Vicenza Analisi Quaderno di benchmarking Laboratorio per lo sviluppo della Qualità nella scuola ITSCG "8 MARZO" - Mirano
DettagliIntroduzione del test HPV come test di screening primario: un analisi di Budget Impact. Guglielmo Ronco, CPO Piemonte Maria Calvia
Introduzione del test HPV come test di screening primario: un analisi di Budget Impact. Guglielmo Ronco, CPO Piemonte Maria Calvia Introduzione del test HPV: un analisi di Budget Impact. Caratteristiche
DettagliE possibile applicare la metodologia dello Studio Impact al colon retto?
Gruppo Italiano Screening Colorettale E possibile applicare la metodologia dello Studio Impact al colon retto? Dott. Fabio Falcini Registro Tumori della Romagna Napoli - 11 dicembre 2006 1 Lo Studio Impact:
DettagliLa genomica in una prospettiva di Sanità Pubblica Dr.ssa Annamaria Del Sole Medico Dirigente Azienda Ulss 19 Adria
La genomica in una prospettiva di Sanità Pubblica Dr.ssa Annamaria Del Sole Medico Dirigente Azienda Ulss 19 Adria Treviso, 18/01/2014 RICHIAMI NORMATIVI Il Piano Nazionale della Prevenzione Ha identificato
DettagliACCORDO DI COLLABORAZIONE PER LO SVILUPPO DELLA RETE PER LA VALUTAZIONE SISTEMATICA DELLE TECNOLOGIE SANITARIE - HTA (RIHTA)
ACCORDO DI COLLABORAZIONE PER LO SVILUPPO DELLA RETE PER LA VALUTAZIONE SISTEMATICA DELLE TECNOLOGIE SANITARIE - HTA (RIHTA) 10/022/CR6d/C7 Accordo di collaborazione (ex art. 15 Legge 7 agosto 1990, n
DettagliServizio Regionale di Accoglienza Telefonica LINEAVERDEDROGA
Servizio Regionale di Accoglienza Telefonica LINEAVERDEDROGA Grande B. S., Bevacqua T., Sorrentino C. LineaVerdeDroga (Ser.T. di Catanzaro) Introduzione LineaVerdeDroga (LVD) è il Servizio di Accoglienza
DettagliPerchè fare ricerca in salute mentale? Più di un cittadino Europeo su tre
Perchè fare ricerca in salute mentale? I disturbi mentali costituiscono un enorme carico per le persone che ne soffrono, per i loro familiari e per la società. Più di un cittadino Europeo su tre vive un
DettagliINTERVENTI DELLA REGIONE SARDEGNA PER LA PROMOZIONE DELLA LETTURA
ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT SERVIZIO BENI LIBRARI, BIBLIOTECA E ARCHIVIO STORICO REGIONALI INTERVENTI DELLA REGIONE SARDEGNA PER LA PROMOZIONE
DettagliSede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA. Telefono 06 47825272. Fax 06 23328733. E-mail intesaecm@siared.it
CARTA DEI SERVIZI Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA Telefono 06 47825272 Fax 06 23328733 E-mail intesaecm@siared.it Sito Internet www.aaroiemac.it www.siared.it Orario di assistenza Lunedi
DettagliRegione del Veneto Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico
Progetto di consolidamento dello screening del cercivocarcinoma La popolazione target del Veneto è di circa 1.350.000 donne e programmi di screening citologico sono attivi in tutte le 21 Aziende ULSS della
DettagliLA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE
LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE LA FORMAZIONE COME STRUMENTO DEL MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI PRODUTTIVI E LA VALORIZZAZIONE
DettagliGli standard HPH e il sistema di qualità
Gli standard HPH e il sistema di qualità Bologna, 27 giugno 2008 Progetto di ricerca finalizzata Valutazione di efficacia e definizione di un modello integrato di promozione della salute Bianca Maria Carlozzo
DettagliProgetto pilota HPV di Torino. Lo stato dell arte. G Ronco CPO Piemonte
Progetto pilota HPV di Torino. Lo stato dell arte G Ronco CPO Piemonte Progetto pilota HPV Donne invitate Numero di donne invitate (ultimo invito 31/08/2012) BRACCIO HPV 62606 PAP 52616 Totale 115222 Progetto
DettagliHTA: FATTORE DI CFESCITA O OSTACOLO ALL INNOVAZIONE?
Dott. GEORGES PAIZIS Health Policy Director sanofi - aventis HTA: FATTORE DI CFESCITA O OSTACOLO ALL INNOVAZIONE? L Health Technology Assessment (HTA) è un processo multidisciplinare con ben documentate
DettagliIl progetto CCM Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute
Il progetto CCM Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute Francesca de Donato Dipartimento di Epidemiologia SSR Lazio\ASLRME Centro di Competenza DPC Roma, 17 dicembre
DettagliL esperienza della Survey HBSC Italia 2014
Stili di vita e salute degli adolescenti. I risultati della sorveglianza HBSC Liguria 2014 Genova 1 dicembre 2015 L esperienza della Survey HBSC Italia 2014 liberamente tratta dalle presentazioni di Daniela
DettagliL impatto della certificazione di Gestione Forestale FSC in Italia Elaborazione parziale dei risultati
12 dicembre 2014 1 FSC Italia L impatto della certificazione di Gestione Forestale FSC in Italia Elaborazione parziale dei risultati Ilaria Dalla Vecchia Collaboratrice ricerca@fsc-italia.it 12 dicembre
DettagliSCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento
SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle
DettagliPROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE
PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso
DettagliDiagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero
Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati
DettagliLo screening organizzato per ridurre le disuguaglianze di accesso alla prevenzione.
XXXIX Convegno AIE Alimentazione e salute nell era della globalizzazione Lo screening organizzato per ridurre le disuguaglianze di accesso alla prevenzione. Il caso dello screening della cervice uterina.
DettagliIntranet e risorse umane. Un portale per: - Apprendere - Conoscere - Comunicare. - erogare Servizi in rete
Il Personale.in informa Un portale per: - Apprendere - Conoscere - Comunicare - erogare Servizi in rete La rete Intranet è uno straordinario mezzo tecnologico di comunicazione e informazione di cui la
DettagliMolti problemi affrontati quotidianamente evidenziano la necessità di migliorare e confrontare le conoscenze fra operatori di Aziende Sanitarie e
Molti problemi affrontati quotidianamente evidenziano la necessità di migliorare e confrontare le conoscenze fra operatori di Aziende Sanitarie e Agenzie Ambientali Alcuni esempi di problemi ad alta complessità
DettagliLegga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda:
La scoperta del gene responsabile della fibrosi cistica ha permesso la messa a punto di un test genetico per identificare il portatore sano del gene della malattia. Si è aperto quindi un importante dibattito
DettagliEquity audit: dalla teoria alla pratica. Presentazione di un caso studio: i programmi di screening
Equity audit: dalla teoria alla pratica. Presentazione di un caso studio: i programmi di screening Teresa Spadea, Nicolás Zengarini, Giuseppe Costa SCaDU Servizio Epidemiologia ASL TO3 Piemonte Coordinamento
DettagliPROCEDURE - GENERALITA
PROCEDURE - GENERALITA Le PROCEDURE sono regole scritte, utili strumenti di buona qualità organizzativa, con le quali lo svolgimento delle attività viene reso il più possibile oggettivo, sistematico, verificabile,
Dettagli1. Oggetto e struttura del disegno di legge
Delega al Governo per l attuazione dell articolo 117, secondo comma, lettera p) della Costituzione, per l istituzione delle Città metropolitane e per l ordinamento di Roma Capitale della Repubblica. Disposizioni
DettagliSorveglianza Eventi Avversi fra gli ospiti dei RSA e Residenze Alzheimer del Lazio nell estate 2006
LazioSanità Agenzia Sanità Pubblica Sorveglianza Eventi Avversi fra gli ospiti dei RSA e Residenze Alzheimer del Lazio nell estate 2006 Domenico Di Lallo La prevenzione degli effetti sulla salute delle
DettagliPREVENZIONE DEL TUMORE DELLA MAMMELLA: SCREENING ORGANIZZATO VS SCREENING OPPORTUNISTICO NEL SISTEMA SANITARIO DELLA REGIONE LAZIO
PREVENZIONE DEL TUMORE DELLA MAMMELLA: SCREENING ORGANIZZATO VS SCREENING OPPORTUNISTICO NEL SISTEMA SANITARIO DELLA REGIONE LAZIO La salute ai tempi della crisi XXXVI Convegno AIE -Bari 30 ottobre 2012
DettagliRevisione critica delle evidenze di C/E dei biologici
Revisione critica delle evidenze di C/E dei biologici Background Il principale obiettivo delle valutazioni economiche è rappresentato dall identificazione, misurazione, valorizzazione e confronto di costi
DettagliProtocollo operativo per lo screening del tumore della cervice uterina. con test HPV primario
Protocollo operativo per lo screening del tumore della cervice uterina con test HPV primario ALLEGATO A Indice Obiettivo Razionale Protocollo di screening con HPV primario Modalità di avvio del programma
DettagliPiano di investimento dei fondi per la Farmacovigilanza 2008-2009. Regione Lazio
Piano di investimento dei fondi per la Farmacovigilanza 2008-2009 Regione Lazio Premessa L attuazione delle linee di indirizzo elaborate dalla Regione Lazio per l impegno dei fondi 2007 della farmacovigilanza
DettagliArt. 12: Reti di riferimento
Progetto Mattone Internazionale: Workshop Applicazione dei diritti dei pazienti relativi all assistenza sanitaria transfrontaliera Perugia, 10 maggio 2013 Approfondimenti su tematiche specifiche legate
DettagliWORKSHOP. competenze, risorse e strumenti HPH. Traiettoria Rete HPH Emilia-Romagna
WORKSHOP Modelli e strumenti per lo sviluppo del progetto HPH elaborati nel Laboratorio interreti HPH Traiettoria Rete HPH Emilia-Romagna Ricerca in promozione della salute: competenze, risorse e strumenti
DettagliSCHEMA PROGETTO AREA DI COORDINAMENTO SANITA - ANNO 2015 SCHEMA-TIPO
SCHEMA PROGETTO AREA DI COORDINAMENTO SANITA - ANNO 2015 SCHEMA-TIPO 1. Titolo del progetto: TELEMEDICINA NEL DIABETE 2. Azienda USL capofila: AOU Careggi 2.1.Responsabile del progetto: Edoardo Mannucci
Dettagli(La scheda non deve superare le 7 cartelle, compreso la tabella indicatori)
R e g i o n e L a z i o (La scheda non deve superare le 7 cartelle, compreso la tabella indicatori) Titolo del programma: Consolidamento e qualificazione dei programmi di screening organizzati Identificativo
DettagliProgetto immigrati e screening. Mauro Palazzi resp. Programma screening oncologici Ausl di cesena
Progetto immigrati e screening Mauro Palazzi resp. Programma screening oncologici Ausl di cesena Profilo della popolazione immigrata nei Comuni del territorio Cesenate Gennaio 2006 A cura di M.Palazzi;
DettagliTumore del collo dell utero e screening citologico in Veneto
Regione del Veneto Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Corso regionale sulla rosolia congenita e nuove strategie di prevenzione Villafranca, 5 ottobre 2007 Tumore
DettagliACCORDO TRA REGIONE TOSCANA, ORGANIZZAZIONI SINDACALI CONFEDERALI, SINDACATI DEI PENSIONATI DEL LAVORO AUTONOMO E ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA
ALLEGATO B ACCORDO TRA REGIONE TOSCANA, ORGANIZZAZIONI SINDACALI CONFEDERALI, SINDACATI DEI PENSIONATI DEL LAVORO AUTONOMO E ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA PREMESSO CHE E stato dimostrato che la disabilità
DettagliCOMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo
COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 Premessa Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma
DettagliAREA ANALISI, PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA
AREA ANALISI, PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA 1/6 Premessa Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL di Bologna ha la finalità di prevenire le malattie,
DettagliLe azioni centrali per il il superamento delle diseguaglianze nel campo della prevenzione
Cosenza 25-26 Febbraio 2010 Le azioni centrali per il il superamento delle diseguaglianze nel campo della prevenzione Dr Antonio Federici Referente Screening Direzione Generale Prevenzione Ministero della
DettagliMigliorare l appropriatezza del trattamento della depressione in Italia. Un progetto concreto
Migliorare l appropriatezza del trattamento della depressione in Italia. Un progetto concreto Dr. Giuseppe Tibaldi - Torino Dr. Carmine Munizza - Torino Dr. Luigi Ferrannini - Genova Matera, 5 Novembre
DettagliLA ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL TUMORE DEL COLON RETTO AGGIORNAMENTO AL 30 APRILE 2008
LA ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL TUMORE DEL COLON RETTO AGGIORNAMENTO AL 30 APRILE 2008 Dal luglio 2006 è iniziato il programma di screening del cancro del colon retto organizzato
Dettagli1 GIORNATA DI STUDIO SUL PROGRAMMA DI SCREENING PER LA PREVENZIONE DEI TUMORI DEL COLON-RETTO
1 GIORNATA DI STUDIO SUL PROGRAMMA DI SCREENING PER LA PREVENZIONE DEI TUMORI DEL COLON-RETTO SIGNIFICATO E RUOLO DEL CENTRO SCREENING NELLA GESTIONE E CONTROLLO DEL PROGRAMMA BOLOGNA, 10 MARZO 2005 dr.ssa
DettagliR e g i o n e L a z i
o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici
DettagliFORUM P.A. SANITA' 2001
FORUM P.A. SANITA' 2001 Azienda Sanitaria Locale della provincia di Como Direzione Sanitaria, Dipartimento Attività Socio Sanitarie Integrate (A.S.S.I.) Dipartimento Servizi Sanitari di Base, Staff Educazione
DettagliR e g i o n e L a z i o
R e g i o n e L a z i o Titolo del programma: Innovazione tecnologica PS su mammella, cervice uterina e colon-retto Identificativo della Linea di intervento generale: 3.1 Prevenzione della popolazione
DettagliSOMMARIO. - NEW DATA INFORMATICA TECHNOLOGY Pagina 1 di 21
SOMMARIO Breve Panoramica... 2 Apertura del programma... 2 Menù principale... 3 Sezione Officina... 4 Articoli... 4 Veicoli... 4 Schede... 4 Fatture e Solleciti... 6 Magazzino... 7 Sezione Deposito / soccorso...
DettagliGIORNATA DI VALUTAZIONE DEI PROGRAMMI DI SCREENING CITOLOGICO DELLA REGIONE LAZIO
Verbale della GIORNATA DI VALUTAZIONE DEI PROGRAMMI DI SCREENING CITOLOGICO DELLA REGIONE LAZIO Giovedì 12 giugno 2008 Istituto Superiore di Sanità, Aula Bovet Presenti Laziosanità- ASP: CRCM 1 : ONS 2
DettagliCAMPA Mutua Sanitaria Integrativa. Presentazione
Presentazione 1 Denominazione: CAMPA Cassa Nazionale Assistenza Malattie Professionisti Artisti e Lavoratori Autonomi Forma giuridica: Società di mutuo Soccorso ai sensi della legge 3818 del 1886 Data
DettagliIL DISEGNO DI VALUTAZIONE ADOTTATO
IL DISEGNO DI VALUTAZIONE ADOTTATO 121 122 C. IL DISEGNO DI VALUTAZIONE ADOTTATO C.1. Il processo di valutazione sulla prima annualità del Piano di Zona 2011-2015 I Gruppi Operativi di Area (Tavoli Tematici)
DettagliProgetto Comes, sostegno all handicap
TITOLO Progetto Comes, sostegno all handicap TEMPI ANNO SCOLASTICO 2010/2011 Destinatari Minori disabili (fascia d età 3/14 anni) frequentanti la scuola dell obbligo, affetti da patologie varie: ipoacusia,
DettagliConvegno La biblioteca scientifica e tecnologica
Università degli Studi Roma Tre Università degli Studi La Sapienza Convegno La biblioteca scientifica e tecnologica Roma, 17 aprile 2008 Valutazione delle pubblicazioni scientifiche e open access Emanuela
DettagliPercorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT
Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT Fabrizio Muscas Firenze, 29-30 Giugno 2012 Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT La normativa La Normativa 38 ha riportato
DettagliTECNOLOGIE SANITARIE
Corso di aggiornamento in cardiologia nucleare ULSS n.6 Vicenza, 18 settembre 2004 Technology assessment: aspetti metodologici Paolo Spolaore Regione Veneto Definizioni TECNOLOGIE SANITARIE Dispositivi
DettagliRAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012
Dicembre 2012 RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012 MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Il Rapporto individuale sull avvio del ciclo di
DettagliL OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario
L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica
DettagliCapitolo 6 La mortalità per malattie del fegato
Capitolo 6 La mortalità per malattie del fegato Introduzione In questo capitolo viene presentata la mortalità per malattie epatiche. Si è scelto di aggregare patologie classificate in diverse parti della
DettagliIl progetto ECO LEARNING
APAT e ARPA Lazio Corso laboratorio di educazione ambientale STRATEGIE E INTERVENTI PER LA GOVERNANCE DELL AMBIENTE URBANO Roma 15 e 16 novembre La formazione come supporto alla governance urbana Il progetto
DettagliLa centralità del paziente tra MMG Distretto e Ospedale: il Fascicolo Sanitario Elettronico. Daniele Donato Azienda ULSS 16 - Padova
La centralità del paziente tra MMG Distretto e Ospedale: il Fascicolo Sanitario Elettronico Daniele Donato Azienda ULSS 16 - Padova Premesse 2010 Centralità del paziente Continuità delle cure Appropriatezza
DettagliSISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Q.TEAM SRL Società di Gruppo Medilabor HSE Via Curioni, 14 21013 Gallarate (VA) Telefono 0331.781670 Fax 0331.708614 www.gruppomedilabor.com Azienda con Sistema Qualità,
DettagliLo screening citologico con il test HPV nella Regione Veneto: come e quando
Lo screening citologico con il test HPV nella Regione Veneto: come e quando dr.ssa Annamaria Del Sole (Coordinamento Regionale Screening Regione del Veneto) Bassano del Grappa, 28/12/2014 http://www.epiprev.it
DettagliL apporto della comunità scientifica italiana alle prove di efficacia in medicina del lavoro
L apporto della comunità scientifica italiana alle prove di efficacia in medicina del lavoro S. Mattioli 1, A. Baldasseroni 2, F. Zanardi 3, G. Mancini 4, D. Placidi 5, M. Fierro 1, G. Campo 6, F.S. Violante
DettagliProgetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole
Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Premessa Nel quadro delle azioni del Ministero da attuare in coerenza con i principi generali contenuti nel Decreto legislativo
DettagliTavola rotonda: i coordinatori dei programmi di screening Esperienze a confronto
Tavola rotonda: i coordinatori dei programmi di screening Esperienze a confronto Roma A popolazione target: circa 160.000 soggetti da coinvolgere ogni due anni su 4 distretti Estensione : 2012 100%; 2013:
DettagliPortale Acqua e Salute
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Portale Acqua e Salute Liana Gramaccioni 23/06/2008 Roma Liana Gramaccioni Portale Acqua e Salute L acqua è il bene strategico del terzo millennio.
DettagliDiagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero
Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati
DettagliBadanti e Assistenti Familiari Specializzati
Presidenza della Giunta Regionale Provincia di Catanzaro Provincia di Cosenza Regione Calabria Ass. Formazione Professionale Corso di Formazione gratuito per Badanti e Assistenti Familiari Specializzati
Dettagli