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1 Bando di mobilità Allegato C2) Stesura (gruppo di lavoro) Verifica/ Approvazione Supervisione Validazione Nominativo Funzione Data Firma Abrate Pierluigi Di Benedetto Graziano Bergia Riccardo Lacchio Tiziana Perin Emmanuela Coordinatore Infermieristico Centro di Salute Mentale Carmagnola Infermiere Centro di Salute Mentale Nichelino Infermiere Centro di Salute Mentale Carmagnola Dirigente Infermieristica Servizio delle Infermiera Centro di Salute Mentale Chieri Surace Carmen Coordinatrice Infermieristica Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura P.O. Moncalieri Scalici Angelo Coordinatore Infermieristico di Dipartimento e del Centro di Salute Mentale Nichelino Tosco Caterina Coordinatrice Infermieristica Centro di Salute Mentale Chieri Tosco Elena Ostetrica - Responsabile governo dell assistenza - Zito Caterina Coordinatrice Infermieristica Centro di Salute Mentale Moncalieri Setti Lisa Responsabile Infermieristica Direzione Sanitaria P.O. Moncalieri Surace Carmen Coordinatrice Infermieristica Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura P.O. Moncalieri Campisi Paolo Direttore Dipartimento Salute Mentale Giustetto Elis Responsabile Infermieristica Territoriale Scalici Angelo Coordinatore Infermieristico di Dipartimento e del Centro di Salute Mentale Nichelino Coppola Direttore OSRU Gerardantonio Lacchio Tiziana Dirigente Infermieristica- Servizio delle Rev. 00 del 07/05/2012 Pagina 1 di 8

2 1. INTRODUZIONE La vision del è orientata alla centralità e al rispetto della dignità della persona assistita, alla personalizzazione delle cure e alla differenziazione delle risposte per aiutarla a raggiungere il maggior grado di autonomia e di equilibrio possibile in funzione delle sue risorse personali e delle risorse della rete di supporto (famigliare, amicale e volontariato). L esercizio del ruolo nell ambito del disagio mentale richiede agli infermieri competenze relative alla progettazione (nell ambito di equipe multi professionali e multidisciplinari), all attuazione e alla valutazione di interventi di promozione e di cura della salute mentale. L esercizio professionale nell ambito del disagio mentale richiede inoltre la sospensione del giudizio, lo sviluppo di competenze relative alla relazione d aiuto infermiere paziente, la capacità di lavorare in modo sinergico e integrato in gruppi multi professionali, multidisciplinari. 2. PROFILO GIURIDICO, INTERFACCE A MONTE E A VALLE Normativa Infermiere 1 Definizione: DM del 14/09/1994 art.1 comma 1 Legge 26/02/1999 art.1 comma 1 Professionista sanitario responsabile dell assistenza generale infermieristica 2. Legge n. 251 del 10/08/2000 Posizione di lavoro: - superiore diretto (interfaccia a monte) - personale di supporto (interfaccia a valle) Relazioni funzionali Svolge con autonomia professionale attività dirette alla prevenzione, alla cura e salvaguardia della salute individuale e collettiva, espletando le funzioni individuate dal profilo professionale nonché dagli specifici codici deontologici. Coordinatore Infermieristico OSS Equipe di cura Operatori di altri servizi 1 - Decreto Ministeriale 14 settembre 1994, n. 739 Regolamento concernete l individuazione della figura e il relativo profilo professionale dell infermiere. - Legge 26 febbraio 1999, n. 42 Disposizioni in materia di professioni sanitarie. - Legge 10 agosto 2000, n. 251 Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonché della professione ostetrica. - Decreto Ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270 Modifiche al regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica degli atenei, approvato con decreto del Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n Legge 1 febbraio 2006, n. 43 "Disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico sanitarie e della prevenzione e delega al Governo per l'istituzione dei relativi ordini professionali". - Codice Deontologico, gennaio Settore scientifico disciplinare MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche. 2 Preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa, è di natura tecnica, relazionale ed educativa. Rev. 00 del 07/05/2012 Pagina 2 di 8

3 3. RUOLO PROFESSIONALE Collaboratore Professionale Sanitario Infermiere 4. FINALITÀ DEL RUOLO L infermiere è l operatore sanitario responsabile dell assistenza infermieristica che, nel rispetto del codice deontologico, dei diritti e doveri del dipendente, della conoscenza dei diritti dell utente, della struttura formale dell'azienda, dei servizi che questa offre e delle procedure e regolamenti aziendali: identifica i bisogni di assistenza infermieristica della persona e della comunità formulando i relativi obiettivi, gestisce, pianifica, valuta l intervento assistenziale infermieristico preventivo, curativo, palliativo e riabilitativo, collabora con l équipe multidisciplinare nel rispetto delle competenze specifiche dei diversi componenti, garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico terapeutiche, si avvale, ove necessario, dell opera del personale di supporto, contribuisce alla formazione del personale di supporto e degli studenti del corso di laurea, concorre direttamente all aggiornamento relativo al proprio profilo professionale e alla ricerca. 5. PROFILO DI COMPETENZA 3 La mappatura delle competenze è stata effettuata attraverso un metodo di ricerca qualitativa, il Focus Group, che ha visto la partecipazione attiva dei professionisti e attraverso il confronto con gli Infermieri della Struttura. Il profilo di competenza è stato suddiviso in 4 aree: 1. COMPETENZE DI BASE cioè le capacità che tutti i professionisti devono possedere all ingresso nel mondo del lavoro. 2. COMPETENZE TRASVERSALI cioè le capacità comunicative e relazionali che ogni professionista dovrebbe possedere in qualunque settore professionale e che acquisisce durante l arco della vita in contesti di educazione formale, non formale e informale. 3. COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI cioè le capacità distintive identificate da diverse funzioni in base alla figura professionale che caratterizzano. 4. COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TRASVERSALI cioè le funzioni che descrivono le competenze comuni ad ogni professionista dell ambito sanitario. 3 La Competenza è costituita da tre elementi: la conoscenza, cioè l ambito del sapere concettuale. L abilità/, cioè l aspetto operativo della competenza, il mettere in atto i principi che appartengono alla conoscenza. Il comportamento/modo d agire, cioè la parte relativa al modo di eseguire le attività che incide sui rapporti con gli altri e sull efficacia della mobilitazione dell intera competenza stessa. Questi tre elementi sono strettamente legati tra loro e vanno a costituire gli ambiti complessi del saper agire. Rev. 00 del 07/05/2012 Pagina 3 di 8

4 5.1 COMPETENZE DI BASE A. AREA INFORMATICA 1. Uso del PC e gestione dei file Utilizzare gli applicativi base di produttività d ufficio del sistema operativo di riferimento (Windows) Operare con icone e finestre Organizzare file e cartelle Gestire documenti Utilizzare i programmi gestionali aziendali (Web Order Entry e Irisweb) 2. Internet e posta elettronica Effettuare ricerche standard sul Web Utilizzare programmi di posta elettronica per inviare e ricevere messaggi Allegare file B. AREA DIRITTO DEL LAVORO Conoscere le fonti di disciplina del contratto di lavoro, i diritti e i doveri del lavoratore Agire in maniera sicura e corretta Utilizzare in modo corretto i dispositivi di protezione individuale per la propria sicurezza, per quella della persona assistita e del famigliare/caregiver Evitare comportamenti pericolosi e a rischio C. AREA ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Conoscere l organizzazione Aziendale e Dipartimentale Condividere la vision del Servizio Condividere il modello organizzativo in uso presso il Dipartimento 5.2 COMPETENZE TRASVERSALI A. AREA GESTIONALE Definire obiettivi, azioni e risultati attesi Identificare le strategie necessarie al raggiungimento degli obiettivi Definire le attività e i compiti da svolgere definendo le priorità e i tempi Identificare le risorse e i vincoli Agire in autonomia e con responsabilità professionale Adottare un comportamento eticamente e deontologicamente corretto B. AREA RELAZIONALE 1. Comunicare Presentare la propria figura professionale, gli obiettivi e i propri ambiti assistenziali Informare la persona assistita e la famiglia in modo preciso e professionale sulla rete e sulle funzioni dei Servizi Dipartimentali Pianificare una strategia comunicativa Adottare uno stile comunicativo efficace, adeguandolo alle persone assistite, ai famigliari e ai differenti contesti assistenziali Adottare tecniche di counselling Rev. 00 del 07/05/2012 Pagina 4 di 8

5 Stabilire con la persona assistita e la famiglia una relazione d aiuto (soprattutto nei momenti di crisi) Conoscere ed applicare i principi e le tecniche della relazione di aiuto Comunicare empaticamente con la persona assistita Utilizzare i feedback immediati per modificare la strategia comunicativa Valutare gli effetti delle proprie modalità comunicative verbali e non verbali Valutare gli effetti dello stile comunicativo adottato, analizzando il comportamento della persona assistita e del famigliare 2. Lavorare in gruppo Entrare in modo efficace nella rete comunicativa Utilizzare metodi di comunicazione interpersonali efficaci nel lavoro in equipe Condividere le strategie di gestione dei singoli casi e concertare soluzioni Confrontare con i colleghi le situazioni, i problemi affrontati e le modalità assistenziali adottate (discussione dei casi) Collaborare con altri professionisti per il raggiungimento degli obiettivi del piano assistenziale Agire in coerenza alle scelte intraprese dal gruppo Adottare un linguaggio professionale comune Partecipare alla definizione e adottare strumenti clinici assistenziali comuni (linee guida, protocolli, procedure, istruzioni operative e scale di valutazione) per omogeneizzare gli interventi assistenziali Conoscere gli elementi della rete socio assistenziale (strutture coinvolte nel processo assistenziale e di cura: es. Case di cura, Strutture residenziali, Ufficio Tutele ecc..) Attivare la rete socio assistenziale Favorire l integrazione degli interventi socio-sanitari Favorire la crescita personale e professionale Condividere con i membri del gruppo professionale i vissuti della contenzione Partecipare ai gruppi di supervisione 3. Negoziare Identificare situazioni di conflitto (anche potenziali) interpersonali e tra i membri del gruppo Contenere l aggressività della persona assistita e del gruppo professionale Valutare vincoli e risorse della situazione negoziale Differenziare modalità e stili di negoziazione in relazione al contesto e agli scopi da raggiungere Utilizzare una modalità di comunicazione persuasiva Fronteggiare le situazioni di conflitto Sostenere e monitorare processi di cambiamento adottando tecniche di negoziazione e gestione dei conflitti Assumere, quando e se necessario, il ruolo di intermediario tra la persona assistita, gli operatori dell equipe e i famigliari C. AREA INNOVATIVA Ricercare soluzioni creative ed efficaci Utilizzare percorsi alternativi rispetto alle logiche ordinarie Sostenere le proprie ipotesi di soluzione alternative Rev. 00 del 07/05/2012 Pagina 5 di 8

6 5.3 COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI A. AREA ASSISTENZA 1. Accogliere e Accertare Creare un clima di accoglienza Accogliere la persona assistita e la sua famiglia Accogliere la persona assistita e instaurare un rapporto di fiducia Identificare e raccogliere i bisogni espressi/inespressi della persona assistita e della sua famiglia Identificare le diversità culturali e adattare l intervento assistenziale nel rispetto della persona e dei suoi valori Cogliere e decodificare i bisogni inespressi e i comportamenti (verbali e non verbali) Analizzare in modo dinamico e globale i bisogni della persona assistita Comunicare con la persona assistita e la sua famiglia, utilizzando modalità comunicative interpersonali verbali e non verbali nel rispetto della persona, dei suoi valori e delle diversità culturali Prendere in carico la persona assistita nei diversi contesti assistenziali secondo un comportamento etico e deontologicamente corretto 2. Pianificare Conoscere e utilizzare gli strumenti della pianificazione assistenziale Identificare obiettivi assistenziali e priorità d intervento Pianificare l assistenza infermieristica generale, e collaborare alla definizione del progetto educativo integrato, nell ambito dell equipe multiprofessionale Formulare e adattare il piano di assistenza infermieristica ai bisogni della persona assistita e al progetto terapeutico Coinvolgere la persona assistita e le persone ritenute risorsa, nella formulazione e realizzazione del piano assistenziale Pianificare attività risocializzanti con gli operatori del servizio (Infermieri, Operatori Socio Sanitari e Psicologi) Partecipare attivamente alle riunioni giornaliere (discussione casi) e settimanali 3. Attuare Personalizzare l assistenza infermieristica nel rispetto delle peculiarità della persona assistita Gestire il processo infermieristico in cooperazione con la persona assistita, la famiglia, la rete dei Servizi di riferimento, il contesto lavorativo e l ambiente di cura Gestire il processo di assistenza nella cronicità Gestire relazioni con l utenza interna ed esterna, i famigliari e le strutture esterne (case di cura, strutture residenziali) Gestire efficacemente l'ansia, la paura e lo stress Affrontare gli interventi di emergenza psichiatrica, anche in collaborazione con altri professionisti (es. forze dell ordine), gestendo l aggressività dell altro, contenendo le proprie emozioni e lo stress Gestire l aggressività della persona assistita anche attraverso la contenzione fisica Diventare punto di riferimento per la persona assistita e la famiglia Rilevare le contraddizioni tra ciò che dice la persona assistita e ciò che dicono i suoi familiari o i Rev. 00 del 07/05/2012 Pagina 6 di 8

7 familiari tra loro Favorire l alleanza terapeutica e la compliance farmacologica Rilevare e decodificare eventuali segni e sintomi di complicanze e/o di effetti/comportamenti indesiderati dei trattamenti e segnalarli tempestivamente al medico e all equipe Monitorare le condizioni cliniche 4. Valutare Rivalutare periodicamente il piano di assistenza, utilizzando appositi strumenti di rilevazione anche attraverso il confronto con l equipe multiprofessionale di riferimento (Centro di Salute Mentale) al fine di garantire la continuità delle cure Identificare tempestivamente situazioni di pericolo e mettere in atto le strategie atte a gestirlo Identificare la necessità di apportare variazioni al piano assistenziale a fronte di situazioni particolari legate all evoluzione dei bisogni della persona assistita e/o al variare del contesto di riferimento Verificare gli esiti dell assistenza erogata in rapporto agli obiettivi fissati B. AREA EDUCAZIONE TERAPEUTICA Contribuire alla definizione degli obiettivi educativi e riabilitativi della persona assistita Adottare approcci terapeutici, strumenti educativi/riabilitativi e atteggiamenti adeguati alle peculiarità della persona assistita Aiutare la persona a gestire il proprio modo di vivere, tenuto conto delle sue risorse e delle risorse della rete (famigliare/amicale) Promuovere la rieducazione terapeutica e la risocializzazione della persona assistita e della sua famiglia Adattare continuamente il progetto rieducativo ai bisogni della persona assistita e al contesto C. AREA PREVENZIONE Educare agli stili di vita corretti Attuare programmi educativi per sviluppare stili di vita che producano salute in collaborazione con altri profili socio sanitari 5.4 COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TRASVERSALI A. AREA GESTIONE Pianificare il proprio lavoro tenendo conto degli obiettivi del Servizio e in modo coordinato con l organizzazione generale dell istituzione Definire le priorità per utilizzare in modo efficace ed efficiente le risorse a disposizione Conoscere ed applicare i principi e le tecniche della relazione di aiuto Attuare la delega, l attribuzione di attività e la supervisione al fine di permettere la continuità di cura e l utilizzo ottimale delle risorse Utilizzare sistemi informativi per la raccolta dati Documentare e registrare gli interventi assistenziali (sulla cartella infermieristica) Applicare procedure, protocolli e istruzioni operative Provvedere all approvvigionamento, al corretto stoccaggio e al controllo del materiale sanitario Registrare i dati sanitario-amministrativi necessari allo svolgimento delle attività assistenziali B. AREA FORMAZIONE Rev. 00 del 07/05/2012 Pagina 7 di 8

8 Contribuire all analisi dei bisogni formativi del Servizio Definire i percorsi formativi sulla base dei bisogni formativi espressi Condividere le risultanze della partecipazione ai corsi di formazione Contribuire all analisi dei bisogni formativi del Servizio C. AREA RICERCA Collaborare a programmi di ricerca di pertinenza della salute mentale Adottare i risultati delle prove di efficacia alla pratica clinica, al fine di migliorare la qualità degli interventi assistenziali D. AREA CONSULENZA Identificare l ambito assistenziale in cui è richiesta la consulenza infermieristica Fornire un parere esperto e un supporto professionale Consultare altri professionisti per affrontare problematiche di carattere pluridisciplinare E. AREA SVILUPPO PROFESSIONALE Valutare le proprie abilità ed esperienze professionali Definire i propri punti di forza e debolezza professionale Valutare gli ambiti di soddisfazione personale e professionale F. AREA DIDATTICA Definire gli obiettivi del tirocinio attraverso il contratto formativo Affiancare gli studenti durante il tirocinio Monitorare il percorso formativo Valutare il raggiungimento degli obiettivi formativi Rev. 00 del 07/05/2012 Pagina 8 di 8

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