PARTE QUINTA CONTABILITÀ DI STATO, ALLA LUCE DEL NUOVO DECRTO INTERMINISTERIALE 129/2018

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1 XIII. LA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA PARTE QUINTA CONTABILITÀ DI STATO, ALLA LUCE DEL NUOVO DECRTO INTERMINISTERIALE 129/2018 XIII. LA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA 1. Percorso di approfondimento. L autonomia finanziaria è la capacità della singola istituzione scolastica di disporre e gestire il complesso delle risorse costituenti la dotazione finanziaria d istituto, destinata allo svolgimento delle attività di istruzione, di formazione e di orientamento, come previste ed organizzate nel piano triennale dell offerta formativa (P.T.O.F.) e nel rispetto delle competenze attribuite o delegate alle regioni e agli enti locali. L attribuzione della personalità giuridica e dell autonomia alle istituzioni scolastiche presuppone la responsabilizzazione delle stesse in termini gestionali e il riconoscimento di adeguati spazi di autonomia finanziaria e amministrativo contabile, senza i quali sarebbe impossibile effettuare quella integrazione e miglior utilizzo [delle] risorse e delle strutture secondo finalità di ottimizzazione delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche, materiali e temporali, di cui all art. 21 della legge 59/97 ai fini del raggiungimento degli obiettivi individuati nel PTOF. Il citato art. 21, al comma 5, nel riconoscere alle scuole la personalità giuridica, prevede una dotazione finanziaria essenziale costituita dall assegnazione dello Stato per il funzionamento amministrativo e didattico. Tale dotazione finanziaria consente alle scuole di definire il programma annuale e porre in essere le necessarie attività per acquisire beni e servizi da terzi ed erogare il servizio istruzione. A norma dell art. 21 la dotazione finanziaria si distingue in: ordinaria, finalizzata a garantire il funzionamento amministrativo e didattico e a remunerare il personale impegnato nelle attività connesse all attuazione del POF (con esclusione delle spese per stipendi); tale dotazione è determinata su parametri fissi stabiliti in appositi decreti ministeriali che tengono conto non solo del personale in servizio, ma anche del numero degli alunni e delle classi; perequativa, di natura eccezionale ed eventuale, finalizzata a supportare le istituzioni scolastiche particolarmente svantaggiate o in situazioni di difficoltà al fine di garantire l uniforme prestazione del servizio istruzione sull intero territorio nazionale. La dotazione finanziaria complessiva dell istituzione scolastica è gestita ed organizzata secondo le disposizioni del DECRETO 28 agosto 2018, n. 129 Regolamento recante istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell articolo 1, comma 143, della legge 13 luglio 2015, n Tale regolamento, infatti, definisce la gestione finanziaria ed amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche che si esprime in termini di competenza, è improntata a criteri di efficacia, efficienza ed economicità e si conforma ai principi di trasparenza, annualità, universalità, integrità, unità, veridicità, chiarezza, pareggio, armonizzazione, confrontabilità e monitoraggi (art. 2, comma 1, DI 129/18). A ben vedere, la gestione finanziaria si ispira a specifici principi contabili tipici del bilancio dello Stato cui si aggiunge il riferimento alla trasparenza ossia il riconoscimento dell accessibilità totale alla documentazione amministrativa perché gli interessati possano, in ogni momento, controllare l allocazione delle risorse in relazione all attività svolta ed esprimere un giudizio sull efficace ed efficiente utilizzo delle stesse. Le risorse assegnate dallo Stato, costituenti la dotazione finanziaria di istituto sono utilizzate, a norma dell articolo 21, comma 5, della legge n. 59 del 1997 e successive modifiche ed integrazioni e dell articolo 6, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica n. 233 del 1998, senza altro vincolo di destinazione che quello prioritario per lo svolgimento delle attività di istruzione, di formazione e di orientamento proprie dell istituzione interessata, come previste ed organizzate nel piano triennale 1571

2 ORDINAMENTO E GESTIONE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE AUTONOME E STATO GIURIDICO DEL PERSONALE dell offerta formativa, di seguito denominato P.T.O.F. (art. 2, comma 3, D.I. 129/18). Le istituzioni scolastiche, sempre che non si tratti di finanziamenti vincolati a specifiche destinazioni, provvedono altresì all autonoma allocazione delle risorse finanziarie derivanti: a) da finanziamenti dell Unione europea; b) da altri finanziamenti dello Stato; c) da finanziamenti delle regioni, di Enti locali o di altri Enti pubblici; d) da finanziamenti di Enti o altri soggetti privati; e) da entrate proprie (art. 2, comma 4, D.I.129/18). La gestione finanziaria delle istituzioni scolastiche si svolge in base al programma annuale redatto in termini di competenza ed in coerenza con le previsioni del P.T.O.F. (art. 4, comma 1, DI 129/18). La gestione finanziaria nelle istituzioni scolastiche è rappresentabile attraverso un vero processo circolare di programmazione e controllo articolato in 4 fasi in cui l elaborazione del POTF rappresenta il punto di partenza per la successiva programmazione finanziaria delle risorse: - programmazione strategica didattico formativa: individuazione nel PTOF degli obiettivi strategici didattici e formativi e nel Programma annuale per la gestione delle risorse finanziarie in termini di entrate e spese previste; - gestione: realizzazione/attuazione del Programma annuale e riprogrammazione delle risorse in caso di scostamenti (es. nuove entrate o di nuove spese non preventivabili); - rendicontazione: elaborazione dei dati e delle risultanze contabili a fine esercizio e redazione del Conto consuntivo; - controllo: controllo amministrativo contabile dei revisori dei conti. 2. Il Regolamento contabile della scuola come novellato dal decreto interministeriale 129/2018. Decreto interministeriale n. 129 del 28 agosto 2018 Regolamento recante istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche. Il Decreto n. 129 del 28 agosto 2018 Regolamento recante istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell articolo 1, comma 143, della legge 13 luglio 2015, n (18G00155), è stato pubblicato nella G.U. n. 267 del 16/11/2018 ed è entrato in vigore il 17/11/2018. Il regolamento, come espressamente sancito dall articolo 55 del medesimo, sostituisce il D.I. 1 febbraio 2001, n. 44. Il testo recepisce le novità in materia di appalti, prevede una maggiore chiarezza, trasparenza, semplificazione ed efficienza della spesa, con particolare attenzione al Programma Annuale (P.A.), alla destinazione dei contributi volontari e delle risorse reperite attraverso le raccolte di fondi. Il nuovo Regolamento punta a migliorare il processo di programmazione per evitare il rischio dell esercizio provvisorio (di cui all art. 8 D.I. 44/01, ora gestione provvisoria art. 6), a standardizzare e semplificare le procedure, a una maggiore digitalizzazione dei processi e una razionalizzazione della spesa. I termini previsti dal vigente Regolamento di contabilità per la predisposizione ed approvazione del Programma Annuale (P.A.) relativo all esercizio finanziario 2019 (art. 2 comma 3, D.I. 44/2001), vista la previsione di pubblicazione del nuovo Regolamento, sono stati prorogati con nota ministeriale Prot. n del Il P.A. delle istituzioni scolastiche, relativo all esercizio finanziario 2020, deve, invece, essere redatto sulle base di quanto indicato nel nuovo Regolamento e deve essere in stretta connessione con il Piano Triennale dell Offerta Formativa (PTOF), connessione già espressamente sancita all art. 2 del DI 44/01(nella relazione di accompagnamento al programma sono illustrati gli obiettivi da realizzare e la destinazione delle risorse in coerenza con le previsioni del piano dell offerta formativa (P.O.F.) ). La coerenza tra P.A. e PTOF viene confermata nel D.I. 129/2018, al comma 1 dell articolo 4 del Capo II: La gestione finanziaria delle istituzioni scolastiche si svolge in base al programma annuale redatto in termini di competenza ed in coerenza con le previsioni del PTOF. Alcune tra le principali novità sono riferibili a: - un innalzamento della soglia per gli affidi diretti (sparisce il vecchio tetto dei 2 mila euro per gli acquisti da farsi senza gara e viene introdotto il limite di 10 mila euro entro il quale le scuole potranno ricorrere all affidamento diretto. Sarà invece necessario aprire una gara ad almeno 5 diversi soggetti per le forniture di beni e servizi di importo compreso fra 10 mila e 135 mila euro); 1572

3 XIII. LA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA - una promozione degli accordi di rete fra le istituzioni scolastiche al fine di rendere creare un sistema efficace ed efficiente della spesa; - una tempistica più precisa di programmazione della spesa; - la possibilità di effettuare lavori urgenti salvo richiedere all ente proprietario il rimborso delle spese sostenute, le scuole, infatti, potranno occuparsi in proprio di lavori di piccola manutenzione degli edifici scolastici, su delega dell ente proprietario; - una maggiore attenzione alle innovazioni - materie di ordinativo informatico locale, fatturazione elettronica, conservazione sostitutiva; - un coerente utilizzo delle tecnologie per gli incassi e i pagamenti; - un incremento dell utilizzo di strumenti informatici per lo svolgimento dei controlli. Dopo la pubblicazione del nuovo Regolamento è stata inviata alle scuole la nota MIUR del 22 novembre 2018, con la quale sono state fornite indicazioni in merito alla proroga dei termini per la predisposizione e approvazione del Programma Annuale 2019, recante istruzioni generali sulla gestione amministrativocontabile delle istituzioni scolastiche e, a seguire, la nota MIUR n del 20/12/2018, avente per oggetto Nuovo piano dei conti e nuovi schemi di bilancio delle istituzioni scolastiche. Il Miur, d intesa con il Ministero dell Economia, ha provveduto alla revisione degli schemi di bilancio delle istituzioni scolastiche per dotare le scuole di processi e strumenti per la gestione semplificata e più efficiente delle spese attraverso una modalità standardizzata e omogenea su tutto il territorio nazionale. I nuovi schemi, strutturati in modo da garantire una rappresentazione dei fatti contabili completa, esaustiva, e in linea con i fabbisogni specifici delle scuole hanno la finalità di aiutare le istituzioni scolastiche a: - superare le criticità di rilevazione e rappresentazione dei fatti contabili delle istituzioni scolastiche; - assicurare la raffigurazione dei dati in coerenza con le caratteristiche del contesto rendendo disponibili tutte le informazioni necessarie all Amministrazione per orientare le politiche di sviluppo del sistema scolastico, - monitorare l andamento complessivo della spesa e supportare l attività gestionale delle istituzioni scolastiche; - orientare ad una futura armonizzazione dei sistemi contabili delle Istituzioni Scolastiche ai sensi dell art. 12 del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 91 e all art. 1, comma 143, della legge 13 luglio 2015, n.107. Con Nota 5 gennaio 2019, AOODGRUF 74 il MIUR ha trasmesso gli orientamenti interpretativi del D.I.129/ Struttura del Regolamento recante istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche - D.I. 129/18. In considerazione della molteplicità di modifiche e di integrazioni da apportare è stato effettuato un intervento di revisione organica e non con singoli e specifici emendamenti al D.I. 1 febbraio 2001, n. 44. Tale revisione integrale è risultata imprescindibile per coordinare e armonizzare il nuovo regolamento rispetto al quadro normativo attualmente vigente e alle caratteristiche organizzative, dimensionali e socio - culturali dell istruzione scolastica. Il nuovo regolamento si compone di otto Titoli: Titolo I Gestione finanziaria: è composto da 5 Capi: il Capo I delinea i principi generali che informano la gestione finanziaria ed amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche; il Capo II detta disposizioni relative al programma annuale; il Capo III disciplina la realizzazione del programma annuale; il Capo IV definisce le modalità di affidamento del servizio di cassa e di gestione del fondo per le minute spese; il Capo V detta disposizioni relative al conto consuntivo. Il titolo I disciplina, quindi, la gestione finanziaria delle istituzioni scolastiche, dettando norme di recepimento e attuazione dei principi contenuti nella legge 107/2015, nonché di coordinamento rispetto alla normativa primaria; Titolo II Gestioni economiche separate: reca una puntuale disciplina delle gestioni economiche separate e armonizza i sistemi contabili e le modalità di controllo dei convitti e degli educandati. Tra le principali novità introdotte, si segnalano le seguenti: 1573

4 1574 ORDINAMENTO E GESTIONE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE AUTONOME E STATO GIURIDICO DEL PERSONALE con riferimento alle aziende agrarie speciali: - obbligo per il Consiglio d istituto di disporne la chiusura qualora un eventuale perdita di gestione sia dovuta a cause permanenti o non rimuovibili entro tre esercizi finanziari e non sia possibile un ridimensionamento strutturale dell azienda medesima. In tali casi, il direttore dell azienda (di norma il DS) provvede alla liquidazione del patrimonio, destinando le attività eventualmente residuate a finalità didattiche e formative; - possibilità per il DS, nel caso in cui ricorrano speciali circostanze, di affidare la direzione dell azienda a un docente particolarmente competente, che sottopone all approvazione del dirigente stesso le proposte riguardanti l indirizzo produttivo e la gestione economica e finanziaria. In tali casi, il DS conferirà al docente designato un apposita delega scritta, che dovrà: i) definire in maniera specifica i compiti attribuiti al docente; ii) indicare il periodo di durata della delega; iii) ove necessario, attribuire al docente risorse economiche e/o supporto tecnico-operativo; iv) essere sottoscritta per accettazione dal docente; con riferimento all attività per conto terzi: - obbligo per il Consiglio d istituto di disporne l immediata cessazione, qualora i proventi non coprano tutte le spese previste; con riferimento ai convitti annessi alle istituzioni scolastiche: -obbligo per l istituzione scolastica, previa consultazione con l Ente Locale di riferimento e con delibera del Consiglio d istituto, di disporre la cessazione dell attività, qualora per più di tre esercizi finanziari i proventi non coprano tutte le spese previste. In tali casi le strutture devono essere destinate a un utilizzo economico produttivo, comunque connesso ai compiti formativi ed educativi dell istituzione medesima Titolo III Gestione patrimoniale Beni e inventari: delinea una disciplina organica relativa alla gestione patrimoniale dei beni e degli inventari delle istituzioni scolastiche, onde assicurare uniformità di comportamento e di procedimento in materia, rendere omogenee le risultanze inventariali e, in ultima analisi, rendere efficaci ed efficienti le attività di vigilanza e di controllo sulle modalità di amministrazione dei beni stessi; Titolo IV Scritture contabili e contabilità informatizzata: è finalizzato a semplificare la contabilità delle istituzioni scolastiche, anche mediante la standardizzazione della modulistica (e delle relative codifiche) e l utilizzo di tecnologie digitali; Titolo V Attività negoziale: regolamenta l attività negoziale delle istituzioni scolastiche, recependo le novità legislative in materia di contratti pubblici apportate dal D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, e dalla normativa in materia di strumenti di acquisto e di negoziazione messi a disposizione da centrali di committenza. Il nuovo regolamento, prendendo in considerazione il peculiare contesto di riferimento delle istituzioni scolastiche, ha fissato a euro, anziché a euro come precedentemente previsto dal D.I. 44/2001, la soglia entro la quale il dirigente scolastico può operare mediante il ricorso agli affidamenti diretti in piena autonomia, senza necessità di un intervento preventivo del Consiglio d istituto, nel rispetto ovviamente delle disposizioni normative vigenti. Anche per le istituzioni scolastiche resta ferma la possibilità di effettuare affidamenti diretti al di sopra di euro sino alla più elevata soglia di euro, individuata dalla normativa primaria attualmente vigente. Tale facoltà tuttavia può essere esercitata soltanto sulla base di una preventiva delibera del Consiglio d istituto che deve definire i criteri ed i limiti delle procedure di acquisto di beni e servizi mediante affidamento diretto. Con riferimento agli acquisti di importo inferiore a ,00 euro (IVA esclusa), al fine di semplificare le attività di acquisto, le istituzioni scolastiche potranno dunque ricorrere a procedure di affidamento diretto di cui all articolo 36, comma 2, lett. a) del D.Lgs. 50/2016, salva la necessità per il DS di rispettare le prescrizioni della delibera del Consiglio d istituto nel caso in cui l importo superi i ,00 euro (IVA esclusa). Titolo VI - Controllo di regolarità amministrativa e contabile: disciplina i criteri generali per l espletamento dei controlli di regolarità amministrativa e contabile svolti presso le istituzioni scolastiche, al fine di garantire la semplificazione delle procedure e l efficacia delle verifiche; Titolo VII Consulenza contabile: recependo la previsione di cui all articolo 1, comma 142, della legge 107/2015, attribuisce al MIUR il compito di fornire assistenza e supporto tempestivo alle istituzioni scolastiche nella risoluzione di

5 XIII. LA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA problemi connessi alla gestione amministrativa e contabile, attraverso un canale permanente di comunicazione e informazione e tramite l attivazione di specifici interventi formativi. Al riguardo, il Ministero ha attivato il servizio di assistenza e consulenza su tematiche amministrativo contabili, denominato Help Desk Amministrativo Contabile (HDAC). Tale servizio, erogato tramite la messa a disposizione di un apposita piattaforma web, accessibile dal SIDI, consente alle istituzioni scolastiche di: richiedere informazioni e supporto su eventuali problematiche di natura operativa; confrontarsi su specifici argomenti e condividere soluzioni già sperimentate localmente; consultare e reperire documentazione aggiornata in funzione delle ultime novità normative e procedurali. È stabilito, inoltre, che gli Uffici scolastici regionali devono fornire alle istituzioni scolastiche, per i territori di propria competenza, assistenza e supporto in materia amministrativo-contabile, anche sulla base di indicazioni fornite dal MIUR. Titolo VIII - Disposizione transitorie e finali: detta disposizioni transitorie e finali, nonché definisce la data di entrata in vigore del regolamento. In particolare, ai sensi dell articolo 56 il regolamento è entrato in vigore il 17 novembre 2018, ovvero il giorno successivo a quello della sua pubblicazione G.U.; ai sensi dell articolo 55, comma 2, le disposizioni ivi previste si applicano a far data dall esercizio finanziario successivo a quello della loro entrata in vigore, ovvero a partire dal 1 gennaio 2019, con l eccezione di quanto disciplinato dall articolo 55, comma 3: procedure e contratti per i quali i bandi o gli avvisi siano pubblicati in data successiva al 17 novembre 2018, contratti senza pubblicazione di bandi o di avvisi, procedure e contratti per i quali non siano stati inoltrati gli inviti a presentare le offerte al 17 novembre 2018, per i quali le disposizioni del nuovo regolamento si applicano a far data dal giorno successivo rispetto alla pubblicazione in G.U., ovvero dal 17 novembre L articolo 55 inoltre dispone che: il D.I. 129/2018 sostituisce il regolamento di cui al decreto del MIUR 1 febbraio 2001, n.44, le cui disposizioni continuano ad applicarsi fino al 31 dicembre 2018 (ad eccezione di quanto previsto all articolo 55, comma 3); con successivo decreto, adottato d intesa con il MEF, si provvederà alla definizione delle modalità di rappresentazione dei dati di bilancio, secondo quanto previsto dalla normativa in materia di armonizzazione dei sistemi contabili, e nello specifico ai sensi di quanto previsto dall articolo 12 del D.Lgs. 91/ I principali documenti di programmazione finanziaria delle Istituzioni scolastiche. Le Istituzioni scolastiche programmano la propria offerta formativa e, quindi, il servizio istruzione che intendono fornire alla propria utenza attraverso il Piano triennale dell offerta formativa. Esso il documento fondamentale dell identità culturale e progettuale della singola istituzione scolastica che, nell ambito dell autonomia esplicita la propria progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa. Il Piano deve essere coerente con gli obiettivi generali ed educativi, determinati a livello nazionale, dei diversi tipi e indirizzi di studi e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, e deve tener conto della programmazione territoriale. Ai fini della predisposizione del Piano, infatti, il dirigente scolastico promuove i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio. Il piano è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico ed è approvato dal consiglio d istituto. Le risorse economiche per la realizzazione di quanto previsto nel Piano triennale dell offerta formativa sono indicate nel Programma annuale che è il documento in base al quale si svolge la gestione finanziaria delle Istituzioni scolastiche nell anno finanziario, che comincia il 1 gennaio e termina il 31 dicembre dello stesso anno, e che ha anche funzione autorizzatoria circa l accertamento delle entrate e l impegno 1575

6 SOMMARIO Bando di ammissione XV DIRITTO COSTITUZIONALE PARTE PRIMA LO STATO I. Ordinamento giuridico e norme giuridiche. 3 II. Gli elementi costitutivi dello Stato. 5 III. Forme di stato e forme di governo. 9 IV. L ordinamento costituzionale italiano. 16 V. Le fonti del diritto. 20 SEZIONE I - Le fonti in generale. 20 SEZIONE II - Il sistema delle fonti dell ordinamento italiano. 25 VI. Gli ordinamenti e le fonti sovranazionali. 34 SEZIONE I - L ordinamento internazionale. 34 SEZIONE II - L Unione Europea. 36 PARTE SECONDA DIRITTI E LIBERTÀ VII. Ordinamento giuridico e norme giuridiche. 44 VIII. Principi fondamentali. 46 IX. Diritti e doveri dei cittadini. 52 SEZIONE I - Rapporti civili. 52 SEZIONE II - Rapporti etico-sociali. 60 SEZIONE III - Rapporti economici. 64 SEZIONE IV - Rapporti politici. 68 PARTE TERZA L ORDINAMENTO DELLA REPUBBLICA ITALIANA X. Il parlamento. 86 SEZIONE I - La struttura e l organizzazione del parlamento. 86 SEZIONE II - Le funzioni del parlamento. 95 XI. Il Presidente della Repubblica. 104 XII. Il governo. 108 XIII. La pubblica amministrazione. 123 XIV. La magistratura. 131 XV. La corte costituzionale. 137 XVI. Gli organi ausiliari. 148 VII

7 DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA I. Il processo di integrazione europea: genesi ed evoluzione. 157 II. Gli ambiti di intervento dell Unione europea. 167 III. Il funzionamento dell Unione. 174 SEZIONE I - L assetto istituzionale. 174 SEZIONE II - Le procedure decisionali. 196 IV. L ordinamento giuridico dell Unione europea. 209 SEZIONE I - Le fonti. 209 SEZIONE II - I rapporti con gli ordinamenti nazionali: l incidenza del diritto dell Unione. 225 V. Il sistema di tutela giurisdizionale dell Unione. 238 VI. Le politiche dell Unione. 259 DIRITTO AMMINISTRATIVO PARTE PRIMA LE FONTI I. Il diritto amministrativo e il ruolo delle fonti del diritto sovranazionale ed internazionale. 273 II. Le fonti dell ordinamento nazionale. 280 III. La funzione amministrativa. 290 PARTE SECONDA I SOGGETTI IV. I soggetti del diritto amministrativo. 294 V. Gli enti pubblici economici e i soggetti di ispirazione europea. 306 PARTE TERZA L ORGANIZZAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE VI. Le autorità amministrative indipendenti. 316 PARTE QUARTA L ATTIVITÀ VII. I principi dell azione amministrativa. 324 VIII. Il procedimento amministrativo. 334 IX. Il silenzio amministrativo e le sue forme. 355 X. Gli atti ed i provvedimenti amministrativi. 370 XI. La patologia dell atto amministrativo. 380 XII. I controlli. 396 XIII. Gli accordi. 400 XIV. I contratti della p.a. 405 VIII

8 PARTE QUINTA BENI E SERVIZI PUBBLICI E GOVERNO DEL TERRITORIO XV. I beni pubblici. 426 XVI. I servizi pubblici. 435 XVII. Il governo del territorio e l espropriazione per pubblica utilità. 441 PARTE SESTA LA RESPONSABILITÀ XVIII. La responsabilità della p.a.: profili sostanziali e processuali. 459 PARTE SETTIMA LA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA XIX. I ricorsi amministrativi. 469 XX. Posizioni giuridiche soggettive, riparto di giurisdizione e tecniche di tutela. 478 XXI. La tutela innanzi al giudice ordinario. 488 XXII. La tutela innanzi al giudice amministrativo. 492 XXIII. Il processo amministrativo. 499 DIRITTO CIVILE I. L attività giuridica. 525 SEZIONE I - Il rapporto giuridico. 525 SEZIONE II - La pubblicità dei fatti giuridici. 528 SEZIONE III - la prescrizione e la decadenza. 530 II. I soggetti di diritto. 533 SEZIONE I - Le persone fisiche. 533 SEZIONE II - Gli enti. 542 III. La famiglia e le unioni civili. 549 SEZIONE I - La famiglia legittima, le unioni civili e la famiglia di fatto. 549 SEZIONE II - Il matrimonio. 555 SEZIONE III - Il regime patrimoniale della famiglia e delle unioni civili. 559 SEZIONE IV - Lo scioglimento del matrimonio e la separazione dei coniugi. 564 SEZIONE V - La filiazione. 568 IV. Le successioni. 574 SEZIONE I - Principi generali in materia di successione. 574 SEZIONE II - L apertura della successione e l acquisto dell eredità. 577 SEZIONE III - la successione dei legittimari. 587 SEZIONE IV - La successione legittima. 590 SEZIONE V - La successione testamentaria. 592 SEZIONE VI - La successione a titolo particolare: i legati. 601 SEZIONE VII - La comunione ereditaria e la divisione. 603 V. Le liberalità tra vivi. 607 VI. Beni e diritti reali. 612 SEZIONE I - I beni. 612 SEZIONE II - I diritti reali in generale. 615 IX

9 SEZIONE III - Il diritto di proprietà. 616 SEZIONE IV - I diritti reali di godimento. 625 SEZIONE V - Il possesso. 634 SEZIONE VI - L usucapione. 639 SEZIONE VII - La comunione e il condominio. 640 VII. Le obbligazioni. 647 SEZIONE I - Le obbligazioni in generale. 647 SEZIONE II - I tipi di obbligazione. 651 SEZIONE III - Le obbligazioni pecuniarie. 652 SEZIONE IV - Le obbligazioni oggettivamente complesse. 655 SEZIONE V - Le obbligazioni soggettivamente complesse. 656 SEZIONE VI - L adempimento. 659 SEZIONE VII - Modi di estinzione delle obbligazioni diversi dall adempimento. 667 SEZIONE VIII - Le modificazioni nel lato attivo del rapporto obbligatorio. 672 SEZIONE IX - Le modificazioni nel lato passivo del rapporto obbligatorio. 675 SEZIONE X - Le modificazioni oggettive del rapporto obbligatorio. 678 SEZIONE XI - L inadempimento e la responsabilità contrattuale. 678 SEZIONE XII - Il risarcimento del danno. 683 SEZIONE XIII - la responsabilità patrimoniale. 689 SEZIONE XIV - Le garanzie reali. 690 SEZIONE XV - Le garanzie personali. 696 SEZIONE XVI - I mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale. 700 VIII. Il contratto. 704 SEZIONE I - Principi generali. 704 SEZIONE II - Le parti del contratto. 707 SEZIONE III - La formazione del contratto. 714 SEZIONE IV - I negozi preparatori e il contratto preliminare. 721 SEZIONE V - Gli elementi essenziali del contratto. 727 SEZIONE VI - Gli elementi accidentali del contratto. 735 SEZIONE VII - L efficacia del contratto. 739 SEZIONE VIII - L invalidità del contratto. 743 SEZIONE IX - La simulazione del contratto. 751 SEZIONE X - Lo scioglimento del contratto. 754 SEZIONE XI - L interpretazione del contratto. 763 IX. I singoli contratti. 765 SEZIONE I - I contratti traslativi. 765 SEZIONE II - I contratti di godimento. 771 SEZIONE III - I contratti di gestione. 773 SEZIONE IV - I contratti reali. 776 SEZIONE V - I contratti per la prestazione di servizi. 778 SEZIONE VI - I contratti aleatori. 783 SEZIONE VII - contratti di definizione delle liti. 785 SEZIONE VIII - I contratti bancari. 787 SEZIONE IX - I contratti del consumatore. 789 X. Le obbligazioni nascenti da atti unilaterali e dalla legge. 796 SEZIONE I - Le promesse unilaterali. 796 SEZIONE II - I quasi contratti. 798 XI. La responsabilità aquiliana. 803 SEZIONE I - Caratteri e struttura della responsabilità extracontrattuale. 803 X

10 CONTABILITÀ PUBBLICA PARTE I CONTABILITÀ PUBBLICA I. Diritto finanziario, scienza delle finanze, contabilità pubblica, diritto tributario. 811 II. Il bilancio dello Stato. 817 III. Il bilancio dello Stato nel diritto europeo. 819 IV. Il bilancio pubblico nella costituzione. 832 V. Il bilancio dello stato nella legislazione. 837 VI. Il bilancio dello stato: caratteri, principi e funzioni. 849 VII. La struttura del bilancio dello Stato. 853 VIII. La manovra di bilancio dello Stato. 866 IX. Le variazioni al bilancio e la copertura delle spese. 874 X. La contabilità economica e il budget dello Stato. 879 XI. Il conto economico consolidato. 882 XII. L analisi e la valutazione della spesa (spending review). 884 XIII. L organizzazione finanziaria e contabile dello Stato. 886 PARTE II LA GESTIONE FINANZIARIA DELLE REGIONI E DEGLI ENTI LOCALI XIV. L autonomia finanziaria delle regioni e degli enti locali. 890 XV. Il patto di stabilità interno e l equilibrio di bilancio. 894 XVI. La gestione finanziaria delle regioni. 913 XVII. La gestione finanziaria degli enti locali. 815 XVIII. La gestione finanziaria delle istituzioni scolastiche 922 XIX. L armonizzazione dei bilanci pubblici (e degli enti territoriali in particolare). 925 PARTE III I CONTROLLI XX. I controlli interni 927 XXI. I controlli della corte dei conti 931 PARTE IV LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA E CONTABILE XXII. La responsabilità amministrativa: natura e caratteri 948 XXIII. Gli elementi costitutivi della responsabilità amministrativa 951 XXIV. Le fattispecie tipizzate di responsabilità amministrativa 965 XXV. La giurisdizione della corte dei conti e il processo contabile Appendice XI

11 DIRITTO DEL LAVORO XII PARTE PRIMA IL DIRITTO DEL LAVORO I. Le fonti del diritto del lavoro. 997 II. Il rapporto di lavoro: le diverse tipologie 1002 SEZIONE I Il lavoro subordinato, autonomo, parasubordinato, associativo e gratuito SEZIONE II I contratti speciali SEZIONE III - I contratti di lavoro con finalità formative III. La costituzione del rapporto di lavoro SEZIONE I Autonomia negoziale, parti ed elementi del contratto di lavoro SEZIONE II La certificazione dei contratti SEZIONE III Il mercato del lavoro e le procedure di assunzione IV. La dissociazione tra titolarità del rapporto di lavoro ed utilizzazione della prestazione lavorativa V. Il decentramento produttivo VI. La prestazione lavorativa: oggetto, luogo, tempo VII. Doveri e diritti del lavoratore VIII. Poteri e doveri del datore di lavoro SEZIONE I - I poteri SEZIONE II - I doveri IX. Disciplina antidiscriminatoria, tutela del lavoro minorile, della genitorialità e del lavoro femminile X. La sospensione del rapporto di lavoro XI. L estinzione del rapporto di lavoro SEZIONE I - Dimissioni e licenziamento individuale SEZIONE II - Il trattamento di fine rapporto (TFR) XII. I licenziamenti collettivi e gli ammortizzatori sociali XIII. Garanzie e tutele dei diritti del lavoratore XIV. Il pubblico impiego PARTE SECONDA IL DIRITTO SINDACALE XV. Libertà ed organizzazione sindacale XVI. L attività sindacale nei luoghi di lavoro XVII. Il contratto collettivo XVIII. Sciopero e serrata 1226 XIX. Il diritto sindacale nel pubblico impiego PARTE TERZA LEGISLAZIONE SOCIALE Introduzione XX. La previdenza sociale XXI. La tutela per la vecchiaia, l invalidità, i superstiti XXII. La tutela per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali XXIII. La previdenza complementare. 1251

12 XXIV. La tutela per la famiglia XXV. L assistenza sociale Appendice: Il decreto dignità LEGISLAZIONE SCOLASTICA I. La scuola e la formazione nella Costituzione italiana II. L organizzazione amministrativa (centrale e periferica) del Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca III. L istituzione scolastica autonoma e la gestione dell offerta formativa IV. La governance della scuola V. Le competenze delle autonomie territoriali in materia di istruzione VI. Il sistema educativo di istruzione e formazione VII. La scuola dell infanzia e il primo ciclo di istruzione VIII. Il secondo ciclo di istruzione IX. Norme comuni ai cicli scolastici X. La scuola dell inclusione XI. Scuola trasparente e digitale ORDINAMENTO E GESTIONE AMMINISTRATIVA DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE AUTONOME E STATO GIURIDICO DEL PERSONALE PARTE PRIMA L ORGANIZZAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME, GLI ORDINAMENTI DEGLI ISTITUTI IN ITALIA I. L autonomia nelle istituzioni scolastiche II. Ordinamenti degli istituti in Italia III. La decretazione delegata di cui all articolo 1, commi 180 e 181, lettera b), della legge 13 luglio 2015, n PARTE SECONDA MODALITÀ DI CONDUZIONE DELLE ORGANIZZAZIONI COMPLESSE, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA REALTÀ DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE ED EDUCATIVE STATALI IV. Conduzione e gestione delle istituzioni scolastiche V. La gestione del personale VI. La gestione delle relazioni sindacali PARTE TERZA LO STATO GIURIDICO DEL PERSONALE DELLA SCUOLA VII. Lo stato giuridico del dirigente scolastico VIII. Lo stato giuridico del personale docente XIII

13 IX. Lo stato giuridico del personale ATA PARTE QUARTA LE RESPONSABILITÀ X. La responsabilità civile: la responsabilità contrattuale ed extracontrattuale XI. La responsabilità amministrativo contabile XII. La responsabilità penale PARTE QUINTA CONTABILITÀ DI STATO, ALLA LUCE DEL NUOVO DECRETO INTERMINISTERIALE 129/2018 XIII. La programmazione finanziaria XIV. La gestione: l attività amministrativa XV. La rendicontazione finanziaria DIRITTO PENALE I. Il diritto penale II. Il principio di legalità e i suoi corollari III. La struttura del reato IV. Le cause di giustificazione del reato V. L elemento soggettivo del reato VI. Le circostanze del reato VII. Reato tentato e consumato VIII. Il concorso di reati IX. Il concorso di persone X. Le conseguenze del reato XI. I delitti contro la pubblica amministrazione XIV

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