8. La diagnosi comunitaria: l Area Minori e genitorialità

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1 8. La diagnosi comunitaria: l Area Minori e genitorialità 8.1. Il quadro demografico In questo paragrafo si considera la popolazione residente nell con un età inferiore ai 18 anni. Al 31 dicembre 2004, i minorenni risultavano essere Si tratta di un numero che negli ultimi due anni è andato crescendo di quasi 500 unità: infatti nel 2002 i minorenni erano e nel 2003 superavano appena la soglia dei In particolare è possibile rilevare come le classi d età 0-4 anni siano numericamente più consistenti di quelle 5-9 anni, così come quest ultime siano più consistenti di quelle e anni. Ciò significa che il trend di diminuzione dei minorenni degli anni passati si è invertito. All origine di questa inversione di rotta vi è anche una ripresa delle nascite: da 531 nuovi nati del 2002 si è arrivati ai 603 del L ultimo dato disponibile rileva un tasso di natalità del 10,88 (quasi 11 nati ogni abitanti). Questo aumento non ha però avuto ripercussioni rilevanti sull incidenza percentuale rispetto al totale della popolazione, in quanto, come si osserva nei grafici 1, 2, 3 sotto riportati, sono aumentate anche le altre fasce d età (adulti e anziani): infatti nel 2004 i minorenni rappresentavano il 16,85% del totale della popolazione, mantenendo quasi lo stesso valore del 2002 (16,57%). La piramide d età relativa all anno 2004 La piramide d età Periodo di riferimento: anno 2004 Grafico 1 La piramide d età relativa all annualità 2004 Fonte dati: Anagrafi dei Comuni dell Ambito, Mod. P1

2 Piano di Zona Capitolo 8 La diagnosi comunitaria: l Area Minori e genitorialità La piramide d età relativa all anno 2003 La piramide d età Periodo di riferimento: anno 2003 Grafico 2 La piramide d età relativa all annualità 2003 Fonte dati: Anagrafi dei Comuni dell Ambito, Mod. P1 La piramide d età relativa all anno 2002 La piramide d età Periodo di riferimento: anno 2002 Grafico 3 La piramide d età relativa all annualità 2002 Fonte dati: Anagrafi dei Comuni dell Ambito, Mod. P1 192

3 Capitolo 8 La diagnosi comunitaria: l Area Minori e genitorialità Piano di Zona Un cambiamento strutturale nella popolazione minorile è rappresentato dalla crescita della componente straniera: i minorenni con cittadinanza diversa da quella italiana hanno infatti raggiunto quasi quota ed incidono sul totale per oltre il 10%. L analisi di genere mostra che non vi sono grosse differenze tra maschi e femmine, benché la componente maschile sia leggermente più numerosa di quella femminile. L indice di dipendenza dei giovani, ovvero il numero di bambini (persone con un età inferiore ai 15 anni) per ogni adulto (persone in età lavorativa: 15-64) è di 1 a 5 circa (21,48 bambini ogni cento adulti). La tabella 1 sottostante riporta i principali indicatori relativi all area minori. Principali indicatori socio demografici dell area minori Indicatore Valore 2004 N. di persone con età inferiore ai 18 anni Incidenza percentuale dei minorenni sul totale della popolazione 16,85% Tasso di natalità 1 (numero di nati ogni mille abitanti) 10,88 Indice di dipendenza dei giovani 2 21,48 Indice (o tasso) di mascolinità tra i minorenni 102,75 Incidenza stranieri sul totale minorenni 10,24 Tab. 1 - Principali indicatori socio demografici dell area minori Fonte dati: Anagrafi dei Comuni dell Ambito, Mod. P1, Anno L analisi dei bisogni e della domanda sociale Le trasformazioni che hanno investito la struttura societaria, hanno determinato profondi cambiamenti anche nell organizzazione familiare, nei rapporti tra i partners, all interno della rete familiare, nella mentalità e negli stili di vita delle persone. In particolare, il crescente numero delle famiglie monoparentali, quello delle famiglie immigrate con figli piccoli, l impegno della figura femminile anche all esterno del menage familiare in relazione ad esigenze di tipo economico (si pensi a famiglie con reddito medio basso) e, non secondariamente, di autorealizzazione personale, pongono le famiglie davanti alla necessità di ridefinire e ripensare le modalità ed i tempi di accudimento dei figli in modo da conciliare le molteplici esigenze familiari e lavorative. Se infatti i genitori ieri potevano contare, nella maggioranza dei casi, in forme di accudimento che non esulavano dall ambiente familiare, oggi spesso emerge questa necessità data dalla mancanza di disponibilità delle famiglie d origine, e dunque della risorsa nonni, a causa di fattori quali: la lontananza dal territorio d origine, 1 Numero di nati nell anno diviso la popolazione totale moltiplicato per mille 2 Rapporto tra la popolazione con un età inferiore a 15 anni e quella compresa tra i 15 ed i 64 anni moltiplicato per cento 193

4 Piano di Zona Capitolo 8 La diagnosi comunitaria: l Area Minori e genitorialità l elevarsi dell età media dei nonni (e le relative problematiche inerenti l impossibilità di fronteggiare l accudimento dei nipoti), o il permanere degli stessi all interno del mercato del lavoro. Il ricorso ai servizi per l infanzia pubblici e/o privati pone nondimeno problematiche nuove relative alla gestione degli orari e al compromesso (non sempre raggiungibile) tra i tempi di cura ed i tempi lavorativi, tenendo conto che per molte famiglie la fascia oraria garantita dai servizi socio educativi non fornisce ad oggi una risposta completa, lasciandole pertanto nella difficoltà di dover reperire altre forme di cura dei figli, con un impegno notevole in termini economici, non sempre facilmente sostenibile. In quest ottica nasce l esigenza di un offerta di servizi per la famiglia e l infanzia potenziata e differenziata, prevedendo: per i più piccoli, delle occasioni di accudimento innovative rispetto al nido o alla scuola dell infanzia, al fine di organizzare un sistema di offerta in grado di rispondere alle molteplici e variegate esigenze poste dai cittadini; per i minori già inseriti nel ciclo scolastico, delle forme di tutela e sorveglianza negli orari pre e post scolastici. La necessità di riposte nuove, emergente sia dai diversi soggetti del territorio, sia dagli operatori dei servizi, riguarda inoltre anche l area del disagio minorile e l opportunità di definire interventi e prassi che tengano conto dell esigenza di normalità del minore, anche nei casi in cui la famiglia d origine non sia, temporaneamente, in condizione di fornire al figlio un ambiente adeguato. Da qui l esigenza di promuovere e organizzare, nello stesso territorio dell Ambito, la risorsa dell affidamento eterofamiliare, destinata ad essere strumento di duplice portata: da un lato mira infatti al contrasto all istituzionalizzazione, dall altro mira ad essere esperienza di accoglienza e protezione familiare, che sminuisce notevolmente gli effetti traumatici dell allontanamento. Trasversalmente a quanto già espresso, dal tavolo d area è emerso con forza il bisogno di perfezionare e concretizzare prassi di lavoro tra i servizi che realizzino una fattiva integrazione e coordinamento, al fine di concordare comuni obiettivi, strategie, strumenti, realizzando in tal modo un intervento personalizzato e rispettoso della globalità della persona, e conseguendo anche il risultato di ottimizzare l uso delle risorse disponibili. Last but not least, il tavolo d area ha affrontato la tematica della prevenzione di situazioni di disagio, abuso e/o maltrattamento dei minori, al fine di compiere il necessario passaggio culturale: dall attuale mentalità sintomatica (il cui intervento si staglia in termini riparativi sul minore e punitivi sull autore dell abuso e/o maltrattamento ) ad una mentalità di sistema organizzato e complesso che preveda: analisi dei bisogni del territorio, indicatori di rischio, focus su fattori determinanti specifiche aree di rischio, determinazione di obiettivi specifici e programmi di intervento, nonché di strumenti atti a riconoscere e descrivere diversi fenomeni (dal disagio, al rilevamento precoce di segnali di sofferenza, possibili spie di maltrattamenti e violenze). La tabella 2 sotto riportata, sintetizza i bisogni rilevati dai partecipanti al Tavolo relativamente alla popolazione adulta e al sistema di servizi ad essa riferita. I bisogni degli adulti e dei Servizi territoriali che si occupano dell Area Minori e genitorialità L articolazione dei bisogni territoriali Bisogni dei minori e delle loro famiglie Necessità delle famiglie di disporre di un numero maggiore e diversificato di strutture destinate alla primissima infanzia. Esigenze delle famiglie di fruire di un servizio di tutela e sorveglianza agli studenti nella fascia 3-10 anni, 194

5 Capitolo 8 La diagnosi comunitaria: l Area Minori e genitorialità Piano di Zona negli orari pre e post scuola. Bisogno del minore vittima di maltrattamenti e/o abusi di essere tutelato nel corso del procedimento giudiziario, e, in particolare, nel corso delle audizioni protette. Necessità dei minori di essere beneficiari di interventi e progetti personalizzati e rispettosi della globalità della persona. Esigenza del minore (ed eventualmente del genitore che subisce analoga situazione) maltrattati di usufruire di un sistema di accoglienza immediatamente attivabile. Esigenza dei minori con provvedimento di allontanamento dal nucleo familiare di essere accolti in contesto di affidamento eterofamiliare, al fine di evitare l istituzionalizzazione del minore stesso. Bisogno della famiglia affidataria di rivolgersi ad una specifica organizzazione nella gestione del caso di affido. Bisogno dei minori e delle loro famiglie di accedere a servizi e interventi nuovi, al fine di rispondere ai bisogni emergenti in una comunità in evoluzione. Bisogno delle famiglie di accedere a servizi che siano coordinati e integrati fra loro, anche nel caso afferiscano a comparti organizzativi diversi. Bisogni del sistema Necessità degli operatori di dotarsi di ulteriori strumenti (protocolli operativi, d intesa, etc.) atti a favorire l integrazione inter-istituzionale e/o inter-professionale e la presa in carico multi-disciplinare del minore. Esigenza degli operatori dei servizi scolastici, sociali, sanitari, di personalizzare e raccordare gli interventi sui minori in situazioni di disagio, mediante la sperimentazione di nuovi percorsi di segnalazione, integrazione, diagnosi precoce, e diffusione di buone prassi già attive su alcune aree del territorio dell Ambito. Esigenza di giungere a forme omogenee di rilevazione, monitoraggio e analisi dei dati e delle informazioni inerenti la realtà minorile, finalizzata a realizzare una ampia e dettagliata conoscenza dell entità complessiva del bacino d utenza e delle relative richieste e bisogni, che rappresenta una solida base di partenza per la definizione di progetti e articolazione di servizi maggiormente congrua ai bisogni. Bisogno di realizzare un organizzazione interistituzionale diretta alla gestione dei casi di affidamento familiare, per rispondere, da un lato alle richieste della famiglia affidataria e dall altro all esigenza degli operatori per la definizione dei propri campi di competenze e di intervento Tab. 2 - I bisogni degli adulti e dei Servizi territoriali che si occupano dell Area Minori e genitorialità Fonte dati: partecipanti Tavolo Area Minori e genitorialità 8.3. L Offerta Territoriale rivolta all Area Minori e genitorialità I paragrafi che seguono offrono uno sguardo d insieme sull offerta territoriale relativamente all Area Minori e genitorialità. L elaborazione del presente capitolo è stata realizzata tenendo in considerazione i due livelli territoriali: quello d Ambito e quello di singola specificità comunale. Si precisa che a fronte del carattere trasversale di alcuni servizi afferenti a più target sociali e al fine di evitare le ridondanze all interno del presente documento, si è optato per descriverli nell area prevalente e citarli in quella 195

6 Piano di Zona Capitolo 8 La diagnosi comunitaria: l Area Minori e genitorialità subordinata, rinviando in tale sede la trattazione dettagliata. Si specifica altresì, che per completezza d analisi vengono in questa sede descritti anche alcuni servizi sociali pubblici e privati afferenti alla cosiddetta Area Vasta. I dati presentati nella presente sezione dedicata all offerta territoriale sono aggiornati al 31 dicembre 2004, ad eccezione dei dati relativi al terzo settore L offerta Istituzionale a livello di Ambito I servizi/interventi che attualmente sono co-gestiti in partnership tra l Ambito e le singole amministrazioni comunali e l Azienda Sanitaria, sono di seguito elencati: Interventi ai sensi della Legge Regionale 41 del Norme per l'integrazione dei servizi e degli interventi sociali e sanitari a favore delle persone handicappate ed attuazione della legge 5 febbraio 1992, n. 104 "Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale ed i diritti delle persone handicappate e gli interventi previsti dalla legge 162 del 21 maggio 1998 Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 104, concernenti misure di sostegno in favore di persone con handicap grave. (Per una trattazione esaustiva, si rinvia al capitolo 6, paragrafo del presente Piano di Zona) Legge Regionale 10/98 art. 32 (assegno di cura e assistenza) (Per una trattazione esaustiva, si rinvia al capitolo 5, paragrafo del presente Piano di Zona) Èquipe minori (Per una trattazione esaustiva, si rinvia al capitolo 1, paragrafo 1.3.2, del presente Piano di Zona) L offerta Istituzionale a livello comunale Il servizio sociale dei Comuni (Per una trattazione esaustiva, si rinvia al capitolo 1, paragrafo n e il capitolo 3 del presente Piano di Zona) I minori assistiti dal Servizio Sociale dei Comuni dell Ambito, nel corso dell anno registrati nella tabella 3 sottostante sono nel complesso 288). I Minori presi in carico dal Servizio Sociale dei Comuni dell Ambito nel corso dell anno 2004 Minori assistiti in carico al SSC (1) dal al di cui stranieri Comune m f tot m + f m f tot m + f Azzano Decimo Chions Fiume Veneto Pasiano di Pordenone Prata di Pordenone Pravisdomini Zoppola Totale Tab. 3 - I Minori presi in carico dal Servizio Sociale dei Comuni dell Ambito nel corso dell anno 2004 Fonte dati: dati minimi, anno

7 Capitolo 8 La diagnosi comunitaria: l Area Minori e genitorialità Piano di Zona Il grafico 4 sotto riportato sintetizza il dato relativo ai minori presi in carico con contributo economico, dal Servizio Sociale dei Comuni dell Ambito. In totale, i minori assistiti con contributo economico sono 149 e il 56,38% dei beneficiari, come si evince dal grafico 5, sono stranieri. I minori in carico al Servizio Sociale dei Comuni dell Ambito e assistiti con contributo economico, nel corso dell anno 2004, suddivisi per genere I minori in carico al Servizio Sociale dei Comuni dell Ambito con contributo economico Totale: 149 Zoppola Pravisdomini Prata di Pordenone Pasiano di Pordenone Fiume veneto Chions 5 1 Azzano Decimo Maschi Femmine Grafico 4 - I minori assistiti dal Servizio Sociale dei Comuni dell Ambito con contributo economico, nel corso dell anno 2004 e suddivisi per genere Fonte dati: dati minimi, anno 2004 Incidenza percentuale dei minori stranieri sul totale dei minori presi in carico, con contributo economico, dai Servizi Sociali dei Comuni dell Ambito nel corso dell anno 2004 Incidenza percentuale dei minori stranieri sul totale dei minori presi in carico Totale minori stranieri: 84 Totale minori oriundi: 65 56,38% 43,62% Minori con cittadinanza italiana Minori stranieri Grafico 5 - Incidenza percentuale dei minori stranieri sul totale dei minori presi in carico, con contributo economico, dai Servizi Sociali dei Comuni dell Ambito nel corso dell anno 2004 Fonte dati: dati minimi, anno

8 Piano di Zona Capitolo 8 La diagnosi comunitaria: l Area Minori e genitorialità Il grafico 6 sotto riportato, sintetizza il dato relativo ai minori presi i carico dai Servizi Sociali dei Comuni dell Ambito e inseriti in Servizi Socio Educativi o Post Scolastici. Nel complesso si tratta di 77 minori assistiti e il 62,34%, come si osserva dal grafico 7 sottostante, sono minori con cittadinanza italiana. I minori in carico ai servizi sociali dei Comuni dell Ambito inseriti in Servizi Socio Educativi o Post Scolastici, nel corso dell anno 2004 e suddivisi per genere I minori in carico ai Servizi Sociali dei Comuni dell Ambito ed inseriti in Servizi Socio Educativi o Post Scolastici, suddivisi per genere Totale: 77 Zoppola 5 3 Pravisdomini 4 2 Prata di Pordenone 14 3 Pasiano di Pordenone 18 7 Fiume veneto Chions Azzano Decimo Maschi Femmine Grafico 6 - I minori in carico ai servizi sociali dei Comuni dell Ambito inseriti in Servizi Socio Educativi o Post Scolastici, nel corso dell anno 2004 e suddivisi per genere Fonte dati: dati minimi, anno 2004 Incidenza percentuale dei minori stranieri sul totale dei minori presi in carico dai Servizi Sociali dei Comuni dell Ambito, inseriti in Servizi Socio Educativi o post scolastici, nel corso dell anno 2004 Incidenza percentuale dei minori stranieri sul totale dei minori presi in carico Totale minori stranieri: 29 Totale minori oriundi: 48 37,66% 62,34% Minori con cittadinanza italiana Minori stranieri Grafico 7 - Incidenza percentuale dei minori stranieri sul totale dei minori presi in carico dai Servizi Sociali dei Comuni dell Ambito, inseriti in Servizi Socio Educativi o post scolastici, nel corso dell anno 2004 Fonte dati: dati minimi, anno 2004 Il grafico 8, sintetizza il dato relativo ai minori presi i carico dai Servizi Sociali dei Comuni assistiti con progetti personalizzati complessi. Nel complesso si tratta di 56 minori assistiti e il 62,50%, come si osserva dal grafico 9 sottostante, sono minori con cittadinanza italiana. 198

9 Capitolo 8 La diagnosi comunitaria: l Area Minori e genitorialità Piano di Zona I minori in carico ai servizi sociali dei Comuni dell Ambito e assistiti con progetti personalizzati complessi, nel corso dell anno 2004 e suddivisi per genere I minori in carico ai Servizi Sociali e assistiti con progetti personalizzati complessi Totale utenti: 56 Zoppola 5 2 Pravisdomini 3 4 Prata di Pordenone 7 3 Pasiano di Pordenone 7 2 Fiume veneto 4 4 Chions Azzano Decimo Maschi Femmine Grafico 8 - I minori in carico ai servizi sociali dei Comuni dell Ambito e assistiti con progetti personalizzati complessi, nel corso dell anno 2004 e suddivisi per genere Fonte dati: dati minimi, anno 2004 Incidenza percentuale dei minori stranieri sul totale dei minori presi in carico dai Servizi Sociali dei Comuni dell Ambito, con progetti personalizzati complessi, nel corso dell anno 2004 Incidenza percentuale dei minori stranieri sul totale dei minori presi in carico Totale minori stranieri: 21 Totale minori oriundi: 35 37,50% 62,50% Minori con cittadinanza italiana Minori stranieri Grafico 9 - Incidenza percentuale dei minori stranieri sul totale dei minori presi in carico dai Servizi Sociali dei Comuni dell Ambito, con progetti personalizzati complessi, nel corso dell anno 2004 Fonte dati: dati minimi, anno 2004 Infine per completezza d analisi, si registrano altresì 2 minori in carico al Servizio Sociale del Comune di Pravisdomini (1 maschio e una femmina stranieri) e 2 (di cittadinanza italiana) in carico al servizio Sociale del Comune di Zoppola, assistiti con intervento domiciliare. In sintesi: nel corso dell anno 2004 i Servizi sociali dei Comuni dell hanno preso in cario nel complesso 288 minori, di cui 149 assistiti con contributo economico per lo più di cittadinanza straniera (56,38%); 77 inseriti in servizi Socio Educativi o Post Scolastici per lo più di cittadinanza italiana (62,34%); 4 assistiti con intervento domiciliare e in questo caso italiani e stranieri pareggiano (2 con cittadinanza italiana e 2 con cittadinanza straniera) ed infine, 56 minori assistiti con progetti personalizzati complessi per lo più di cittadinanza italiana (62,50%). 199

10 Piano di Zona Capitolo 8 La diagnosi comunitaria: l Area Minori e genitorialità Dei 288 minori in carico ai Servizi sociali dei Comuni dell, 8 sono stati inseriti in Comunità in Regione di cui 3 (2 maschi e 1 femmina) sono minori stranieri (il dato di sintesi è riportato nella tabella 4 sottostante); 8, sono stati inseriti in Comunità fuori Regione di cui 1 (1 femmina) è minore straniera (il dato di sintesi è riportato nella tabella 5 sottostante) e 10 sono in affidamento familiare di cui 1 (1 femmina) è minore straniera (il dato di sintesi è riportato nella tabella 6 sottostante). I minori in carico ai Servizi Sociali dei Comuni dell Ambito Distrettuale Sud, inseriti in Comunità in Regione Minori in carico ai Servizi Sociali dei Comuni dell'ambito inseriti in Comunità in Regione nel corso dell anno 2004 (dal 1 gennaio 2004 al 31 dicembre 2004) Stranieri Comune Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Azzano Decimo Chions Fiume Veneto Pasiano di Pordenone Prata di Pordenone Pravisdomini Zoppola Totale Minori in Comunità Tab. 4 - Minori in carico ai Servizi Sociali dei Comuni dell'ambito inseriti in Comunità in Regione nel corso dell anno 2004 Fonte dati: dati minimi, anno 2004, periodo di rilevazione dal 1 gennaio 2004 al 31 dicembre 2004 I minori in carico ai Servizi Sociali dei Comuni dell Ambito Distrettuale Sud, inseriti in Comunità fuori Regione Minori in carico ai Servizi Sociali dei Comuni dell'ambito inseriti in Comunità fuori Regione nel corso dell anno 2004 (dal 1 gennaio 2004 al 31 dicembre 2004) Stranieri Comune Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Azzano Decimo Chions Fiume Veneto Pasiano di Pordenone Prata di Pordenone Pravisdomini Zoppola Totale Minori in Comunità Tab. 5 - Minori in carico ai Servizi Sociali dei Comuni dell'ambito inseriti in Comunità fuori Regione nel corso dell anno 2004 Fonte dati: dati minimi, anno 2004, periodo di rilevazione dal 1 gennaio 2004 al 31 dicembre 2004 I minori in carico ai Servizi Sciali dei Comuni dell Ambito Distrettuale Sud, in affidamento familiare nel corso dell anno 2004 Minori in carico ai Servizi Sociali dei Comuni dell Ambito in affidamento familiare nel corso dell anno 2004 (dal 1 gennaio 2004 al 31 dicembre 2004) Stranieri Comune Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Azzano Decimo Chions Fiume Veneto Pasiano di Pordenone Prata di Pordenone Pravisdomini Zoppola Totale Minori in Comunità Tab. 6- Minori in affidamento familiare nel corso dell anno 2004 Fonte dati: dati minimi, anno 2004, periodo di rilevazione dal 1 gennaio 2004 al 31 dicembre

11 Capitolo 8 La diagnosi comunitaria: l Area Minori e genitorialità Piano di Zona Dei 288 minori in carico ai Servizi Sociali dei Comuni dell Ambito, al 31 dicembre 2004, 19 sono stati affidati con Decreto del Tribunale dei Minorenni (tab. 7), e 11 sono stati segnalati al medesimo Tribunale, ma sono in attesa di Decreto.. Minori affidati ai Servizi Sociali dei Comuni dell Ambito con Decreto del Tribunale dei Minorenni, nel corso dell anno 2004 Minori affidati ai Servizi Sociali dei Comuni dell'ambito con Decreto del Tribunale dei Minorenni nel corso dell'anno 2004 Comune Maschi Femmine Totale Azzano Decimo Chions Fiume Veneto Pasiano di Pordenone Prata di Pordenone Pravisdomini Zoppola Totale Minori Tab. 7 - Minori affidati ai Servizi Sociali dei Comuni dell Ambito con Decreto del Tribunale dei Minorenni, nel corso dell anno 2004 Fonte dati: dati minimi, anno 2004, periodo di rilevazione dal 2 gennaio 2004 al 31 dicembre 2004 Dei 19 minori affidati ai Servizi Sociali dei Comuni dell Ambito con Decreto del Tribunale dei Minorenni, 11 fruiscono di un azione di Sostegno e controllo (tab. 8); 3 sono in Affidamento familiare (tab. 9) e 5 sono inseriti in comunità (tab. 10). Minori affidati ai servizi Sociali dei Comuni dell Ambito, con Decreto del Tribunale dei Minorenni, nel corso dell anno 2004 Azione di Sostegno e Controllo Minori affidati ai Servizi Sociali dei Comuni dell'ambito con Decreto del Tribunale dei Minorenni nel corso dell'anno 2004 Azione Sostegno e controllo Comune Maschi Femmine Totale Azzano Decimo Chions Fiume Veneto Pasiano di Pordenone Prata di Pordenone Pravisdomini Zoppola Totale Minori Tab. 8 - Minori affidati ai Servizi Sociali dei Comuni dell Ambito con Decreto del Tribunale dei Minorenni, nel corso dell anno 2004, Azione di Sostegno e controllo Fonte dati: dati minimi, anno 2004, periodo di rilevazione dal 2 gennaio 2004 al 31 dicembre 2004 Minori affidati ai servizi Sociali dei Comuni dell Ambito, con Decreto del Tribunale dei Minorenni, nel corso dell anno 2004 Affido Familiare Minori affidati ai Servizi Sociali dei Comuni dell'ambito con Decreto del Tribunale dei Minorenni nel corso dell'anno 2004 Affido Familiare Comune Maschi Femmine Totale Azzano Decimo Chions Fiume Veneto Pasiano di Pordenone Prata di Pordenone Pravisdomini Zoppola Totale Minori Tab. 9 - Minori affidati ai Servizi Sociali dei Comuni dell Ambito con Decreto del Tribunale dei Minorenni, nel corso dell anno 2004, Azione di Affidamento Familiare Fonte dati: dati minimi, anno 2004, periodo di rilevazione dal 2 gennaio 2004 al 31 dicembre

12 Piano di Zona Capitolo 8 La diagnosi comunitaria: l Area Minori e genitorialità Minori affidati ai servizi Sociali dei Comuni dell Ambito, con Decreto del Tribunale dei Minorenni, nel corso dell anno 2004 Comunità Minori affidati ai Servizi Sociali dei Comuni dell'ambito con Decreto del Tribunale dei Minorenni nel corso dell'anno 2004 Comunità Comune Maschi Femmine Totale Azzano Decimo 1-1 Chions Fiume Veneto Pasiano di Pordenone Prata di Pordenone Pravisdomini Zoppola 1-1 Totale Minori Tab Minori affidati ai Servizi Sociali dei Comuni dell Ambito con Decreto del Tribunale dei Minorenni, nel corso dell anno 2004, Azione di Comunità Fonte dati: dati minimi, anno 2004, periodo di rilevazione dal 2 gennaio 2004 al 31 dicembre 2004 Servizio Sociale professionale (Per una trattazione esaustiva, si rinvia al capitolo 3 del presente Piano di Zona) Segretariato Sociale (Per una trattazione esaustiva, si rinvia al capitolo 3 del presente Piano di Zona) Servizio di accompagnamento e trasporto (Per una trattazione esaustiva, si rinvia al capitolo 3 del presente Piano di Zona) Servizio di Assistenza Domiciliare (S.A.D.) (Per una trattazione esaustiva, si rinvia al capitolo 3 del presente Piano di Zona) Mini alloggi (Per una trattazione esaustiva, si rinvia al capitolo 3 del presente Piano di Zona) Interventi economici (Per una trattazione esaustiva, si rinvia al capitolo 3 del presente Piano di Zona) Accoglienza in struttura residenziale temporanea/definitiva (Per una trattazione esaustiva, si rinvia al capitolo 5 del presente Piano di Zona) Asilo nido L Amministrazione Comunale fornisce il servizio di asilo nido a favore dei bambini dai 3 mesi a 3 anni presso la propria struttura che può accogliere fino ad un massimo di 41 bambini; il servizio è stato dato in concessione ad una Cooperativa specializzata Spazio Bimbi. Scopo/Mission 202

13 Capitolo 8 La diagnosi comunitaria: l Area Minori e genitorialità Piano di Zona Creare le condizioni di gioco e apprendimento attivo, di esperienze e relazioni ricche e significative; fornire una risposta ai bisogni della famiglia che viene affiancata e sostenuta nell educazione dei figli, realizzando un corretto rapporto tra il bisogno sociale ed i bisogni educativi e formativi del bambino. Bambini dai 3 mesi a 3 anni e loro famiglie. Modalità d accesso/referente La richiesta di inserimento va presentata direttamente alla Ditta concessionaria. Via Montessori, n. 18, Azzano Decimo Tel. 0434/ lunedì - venerdì Compartecipazione Tariffe in base alle presenze da corrispondere direttamente al concessionario; il Comune versa l integrazione della retta direttamente alla Ditta concessionaria. Comune di Chions L Asilo Nido gestito dalla Cooperativa Melarancia, ha una capienza di 44 presenze contemporanee di bambini dai 3 ai 36 mesi per un rapporto educatrice/bambino di 1/6. cittadini. L Asilo è aperto tutto l anno dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle La struttura è convenzionata con il rispettivo Comune che interviene con un contributo per l abbattimento delle rette per i propri Melarancia è convenzionata anche con i Comuni di Pravisdomini, Fiume Veneto, Pasiano che sostengono parte della retta a favore dei propri residenti e altri della provincia di Pordenone. La struttura è programmata per essere flessibile infatti c è la possibilità di iscrizione con frequenze differenziate: mattina più pomeriggio; solo mattina; solo pomeriggio; giorni alterni al mattino e/o al pomeriggio; frequenza oraria. La struttura è funzionante da gennaio 2004 in un edificio di proprietà comunale disposto su due piani con un grande giardino attrezzato. Vi è inoltre un ampio portico esterno che permette diverse attività all aperto soprattutto durante l estate. Gli Asili Nido Melarancia non presentano la tradizionale suddivisione in sezioni così come viene realizzata nei nidi pubblici, le strutture offrono la possibilità al bambino di essere a volte dentro a volte fuori dal gioco intrapreso, di essere accolto al mattino nella stanza attrezzata per i piccoli o nel salone, tutti gli spazi sono a disposizione del bambino a seconda dei bisogni e delle richieste. L organizzazione degli spazi da corpo ai principi che sottostanno alla realizzazione delle nostre strutture per l infanzia: un concetto di spazio che consente libertà di movimento, libertà affettiva, non referenzialità unica ma autonomia. Scopo/Mission Offrire ai bambini ed alle famiglie uno spazio di accoglienza, educativo, di crescita e gioco, con una particolare attenzione all ascolto dell espressività del bambino, per dare contenenza e significato all azione di quest ultimo e creare le condizioni di uno sviluppo armonioso e di una serena apertura verso il mondo esterno. : Bambini di età compresa fra i 3 mesi e i 3 anni e loro genitori. 203

14 Piano di Zona Capitolo 8 La diagnosi comunitaria: l Area Minori e genitorialità Piazza IV Novembre, n. 5 Taiedo di Chions Tel fax Modalità di accesso/referente Iscrizioni presso l asilo nido. Cooperativa Melarancia-un posto per giocare, via Dante 19 Pordenone, tel. 0434/27419 lunedì - venerdì con possibilità di gestione dell orario di frequenza nell arco della giornata; sabato su richiesta dei genitori (presenza minima di 6 bambini). Compartecipazione Tariffa oraria: 9,00 E.+IVA 4% Costo pranzo: 4,10 E. +IVA 4% È previsto l abbattimento del 40% sulla tariffa per i residenti del Comune di Chions Comune di Fiume Veneto La struttura gestita dalla Cooperativa Melarancia, ha una capienza di 21 presenze contemporanee di bambini dai 14 ai 36 mesi per un rapporto educatrice/bambino di 1/6. L Asilo è aperto per convenzione dal primo settembre al 31 luglio. La struttura è convenzionata con Comune che si impegna a garantire l erogazione di un contributo annuale finalizzato al contenimento delle rette dei bambini residenti in Fiume Veneto. L Asili Nido è situato in una zona centrale e facilmente raggiungibile, vicinissimo alle scuole materna ed elementare ed al municipio. La struttura, di proprietà comunale è gestita dalla Cooperativa Melarancia dal 1996 anno in cui ha aperto un servizio di ludoteca unico nel territorio. Da gennaio 04 è partito il servizio di asilo nido che accoglie i bambini dai 14 ai 36 mesi, con un orario che va dalle 7.30 alle ed un prolungamento fino alle La struttura è disposta su un piano con un grande giardino attrezzato; vi è un portico esterno che permette diverse attività all aperto soprattutto durante l estate. In entrambe le strutture (nidi di Fiume Veneto e Tajedo) nelle palestre si tengono Laboratori di Pratica Psicomotoria, anche per bambini esterni, nel rispetto della capienza massima della struttura. Tutte le strutture tengono rapporti con i servizi sociali dei vari comuni, con vari Enti e Istituzioni che a vario titolo si occupano d infanzia per accogliere bambini con handicap o che hanno situazioni famigliari difficili. Bambini dai 14 ai 36 mesi. Modalità d accesso/referente Rivolgendosi direttamente al referente della struttura Via Ricchieri, n. 1 Fiume Veneto tel. e fax Servizio di Doposcuola Comune di Azzano Decimo 204

15 Capitolo 8 La diagnosi comunitaria: l Area Minori e genitorialità Piano di Zona dall Ente. Il Doposcuola è un servizio comunale post scolastico aperto da settembre a giugno di ogni anno. Area di riferimento Il riferimento del servizio sopra citato è il Comune (Ufficio Servizi Socio Sanitari) ed è gestito da 5 animatori scelti direttamente Scopo/mission Lo scopo del Doposcuola è di offrire un occasione di crescita ai bambini al contempo andando incontro alle esigenze dello loro famiglie. Offre attività di studio, ricreative, ludico motorie, espressive e di socializzazione inserite in un contesto formativo gestito da educatori professionali. Pomeriggi sempre nuovi pensati per accompagnare lo sviluppo psico-motorio e relazionale dei bambini nei momenti ludici ed educativi e attività formative e ricreative attente ai bisogni e agli interessi dei ragazzi inserite in un clima stimolante ed empatico. Il doposcuola è uno spazio socio affettivo dove i bambini possono stare bene, instaurando relazioni interpersonali significative; possono sviluppare l autonomia di ognuno e il senso di responsabilità; dove si educa ii bambini ed i ragazzi a riconoscere le loro emozioni e a gestirle nel modo più adeguato; dove si mantengono e si incrementano i rapporti con le scuole ed i Servizi sociali e le famiglie. Bambini delle scuole elementari e ragazzi della scuola media. Casa dello Studente di Azzano Decimo, via Don Dilani, tel Referente Referente Tecnico: Responsabile Servizio Sociale Referente Operativo: gli animatori. Costi I costi variano a seconda della frequenza scelta. La presenza dalle alle con pasto incluso, costa 8,50 E.; dalle alle 18.00, pasto incluso 7,00 E. e, infine, dalle alle 18.00, 4,50 E. Per le scuole elementari: accoglienza, mensa, relax compiti accoglienza bambini del tempo pieno merenda attività Per le scuole medie: accoglienza, mensa, relax compiti merenda attività Modalità di accesso Si accede ai servizi previa iscrizione presso l ufficio amministrativo del Servizio socio-sanitario presso il Municipio tel E possibile iscriversi in qualsiasi periodo dell anno scolastico e per le giornate che necessitano. Comune di Pravisdomini 205

16 Piano di Zona Capitolo 8 La diagnosi comunitaria: l Area Minori e genitorialità Si tratta di un servizio di Doposcuola avviato in via sperimentale nel mese di ottobre 2005 tramite una collaborazione tra l Amministrazione Comunale, gli insegnanti della Scuola Media di Pravisdomini (Istituto Comprensivo di Chions), l educatrice del Progetto Giovani Comunale, un gruppo di volontari dei Giovani delle Acli di Pravisdomini. Lo Sportello Compiti è aperto, in questa prima fase, il giovedì pomeriggio, ovvero durante una delle due giornate di rientro obbligatorio per gli alunni, presso le aule della Scuola Media I.Svevo di Pravisdomini. Tale progetto viene realizzato da un alto da due insegnanti della Scuola Media con funzione di coordinamento didattico-educativo, dall altro da un gruppo di volontari (attualmente 10) dei Giovani delle Acli di Pravisdomini, coordinati dall educatrice del Progetto Giovani Comunale. Scopo/mission Il progetto è partito da un analisi della situazione di una classe della Scuola Media, la quale manifestava diffuse e preoccupanti carenze nelle abilità di base, su cui gli insegnanti hanno tentato di intervenire in vari modi, ma senza ottenere risultati. La grave situazione presente in classe rallentava per altro lo sviluppo delle abilità e dell acquisizione delle conoscenze anche per gli studenti meno carenti. Si è pensato pertanto di progettare un intervento più articolato per il recupero ed il potenziamento delle abilità di base, da svolgersi in orario curriculare così da favorire l intero gruppo classe. Nella prima fase sperimentale il progetto è rivolto ad allievi selezionati nell ambito della Scuola Media I.Svevo, con particolare riferimento alla classe che si trova in grave difficoltà. In una seconda fase del progetto si prevede di estendere la partecipazione al progetto anche ad alunni di altre classi. Modalità di accesso/referente I referenti presso la Scuola sono la Prof. ssa Renata Gallio e il Prof. Giorgio Zanin; presso il Comune i referenti sono l Assistente Sociale e l educatrice del Progetto Giovani Comunale. e orari Lo sportello compiti sarà operativo presso le aule della Scuola Media I. Svevo di Pravisdomini nei giovedì pomeriggio dalle ore alle ore Compartecipazione Il Servizio di Sportello Compiti è gratuito. Comune di Zoppola Descrizione del servizio Il servizio è stato avviato in collaborazione con l Associazione di Volontarito La Sorgente di Zoppola. Il servizio, istituito per offrire un sostegno alle esigenze dei bambini delle scuole elementari, consiste nel far loro trascorrere il tempo post-scolastico con modalità organizzative tali da conciliare lo svolgimento di diverse attività (dal ludico al didattico) in un contesto socio-educativo quanto più possibile stimolante e coinvolgente. Il servizio prevede, quindi, un primo momento di svolgimento dei compiti, concordati in stretta collaborazione con la scuola, e successivamente attività come la lettura, il disegno ed il gioco. Scopo/Mission Sulla base di progetti individualizzati, concordati con la scuola, i genitori e qualora sia necessario con servizi specialistici che hanno in carico il minore, s intende dare un adeguato supporto al minore al fine di aiutarlo nel superamento delle difficoltà individuate. Fruiscono del servizio i bambini delle scuole elementari del Comune di Zoppola: il Servizio sociale e/o le insegnanti dovranno segnalare il minore alla psicologa del Comune che, dopo una prima fase di osservazione, stilerà, in accordo con le insegnanti stesse, il servizio sociale, i genitori ed eventuali servizi specialistici coinvolti, un progetto educativo individualizzato. Modalità d accesso/referente Assistente sociale referente area minori e psicologa. 206

17 Capitolo 8 La diagnosi comunitaria: l Area Minori e genitorialità Piano di Zona Via Leonardo Da Vinci, n. 6 c/o la sede dell Associazione di Volontariato La Sorgente sabato dalle ore Costi Il servizio è gratuito Centri estivi Comune di Azzano Decimo I Centri Estivi sono un servizio Comunale, della durata di 5 settimane (fine giugno-luglio) composto rispettivamente da: Punto Mignon Punti Verdi (Azzano, Tiezzo, Corva) Punto Big Sono previste attività ludico ricreative ed educative con possibilità di mensa ed orario continuato, prevedendo gite ed escursioni. Il riferimento dei servizi sopra citati è il Comune, che si occupa in toto dell organizzazione dei Centri Estivi affidando il coordinamento e la supervisione degli stessi ad un educatore dipendente dell Ente (educatore del servizio doposcuola o Progetto Giovani). La scelta degli animatori dei centri estivi avviene previo bando di selezione pubblica e successivo colloquio, grazie al quale la Commissione esaminatrice composta dal referente dei Servizi Socio Sanitari, un amministrativo e due educatori, valuta la professionalità delle persone ammesse al colloquio. La programmazione delle attività è invece gestita dall educatore dipendente dell Ente, che coordina tutti gli animatori selezionati durante le 5 settimane di attività e le giornate di formazione precedenti l avvio dei centri estivi. Scopo/mission Lo scopo dei Centri Estivi è quello di offrire ai bambini e ragazzi, spazi di divertimento e di gioco permettendo loro di socializzare ed intrecciare nuove amicizie attraverso le attività proposte dagli operatori; sviluppo delle capacità del minore prendendo parte alle attività di comunità.; allo stesso tempo garantire alle famiglie l attenzione ai propri figli svolgendo le attività in spazi adeguati e con persone qualificate scelte direttamente dall Ente. L età varia a seconda del servizio: il Punto Mignon si rivolge ai bambini dai 3 ai 5 anni i Punti Verdi si rivolge ai bambini dai 6 ai 10 anni il Punto Big si rivolge ai ragazzi dagli 11 ai 14 anni Modalità di accesso/referente Si accede ai servizi previa iscrizione presso l ufficio amministrativo Servizi Socio Sanitari c/o il Municipio tel Referente Tecnico: Responsabile Servizi sociali Referente operativo: gli animatori. Punto Mignon c/o la Scuola Materna di Azzano Decimo c/o scuola elementare Punti Verdi c/o le scuole elementari del Capoluogo di Azzano Decimo e delle frazioni (Corva, Tiezzo, Fagnigola Punto Big c/o la scuola Media di Azzano Decimo Punto Mignon dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle con servizio mensa; Punti Verdi dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle e dalle alle oppure dalle 7.30 alle con il servizio mensa; Punti Big dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle e dalle alle oppure dalle 8.30 alle con servizio mensa; 207

18 Piano di Zona Capitolo 8 La diagnosi comunitaria: l Area Minori e genitorialità Compartecipazione I costi variano a seconda del Centro Estivo scelto, del periodo di frequenza e delle attività opzionali che si intendono svolgere; E. per chi usufruisce di un orario senza mensa; E. per chi usufruisce dell orario continuato oltre al costo del buono mensa pari ad 4,05 E. Comune di Zoppola Descrizione del servizio L organizzazione dei Centri Estivi e ricreativi nasce dall esigenza di predisporre spazi che accolgano i bambini nel tempo libero, offrendo loro opportunità di gioco sia strutturato che libero. L attività viene organizzata da alcuni anni direttamente dall Amministrazione Comunale che, senza avvalersi di cooperative esterne, individua gli animatori che durante il mese di luglio realizzano il programma dell attività estiva. Scopo/Mission I bambini raggiunti i primi livelli di autonomia e competenze dal punto di vista motorio, comunicativo e relazionale, trovano soprattutto nel gioco e nelle opportunità di socializzazione del tempo libero, le occasioni per esprimersi in campi di esperienza in cui il fare ed il giocare insieme costituiscono da una parte il mettersi alla prova in un contesto comunque protetto e dall altra una fonte di piacere, che sviluppa nel soggetto interessi ed attitudini. I bambini frequentanti le scuole materne, elementari ed il primo anni della scuola media, residenti nel Comune di Zoppola. Modalità d accesso /referente Assistente Sociale referente area minori. Via Dante Alighieri c/o la sede della Scuola Elementare di Zoppola lunedì martedì giovedì Compartecipazione La tariffa per l iscrizione viene valutata annualmente dalla Giunta Comunale. Punti verdi Comune di Chions Il Centro Ricreativo Estivo (Punto Verde) viene svolto nel periodo estivo e si articola in due edizioni: per i bambini delle scuole elementari sono previsti due turni di tre settimane ciascuno, così come per i bambini delle scuole materne. Il servizio è stato affidato negli ultimi anni alla Cooperativa Melarancia di Pordenone, con l obiettivo di garantire una continuità con il servizio socioeducativo, in integrazione con il servizio sociale. Scopo/Mission Offrire ai bambini ed alle famiglie uno spazio di intrattenimento e gioco nel periodo estivo, a conclusione dell impegno scolastico, caratterizzato da momenti di svago ma anche di crescita e socializzazione. Bambini dai 3 ai 13 anni residenti nel Comune di Chions. Scuola elementare di Chions per i bambini dai 6 ai 13 anni; presso sede dell asilo nido di Taiedo di Chions. Referente Ufficio assistenza, presso Municipio, tel

19 Capitolo 8 La diagnosi comunitaria: l Area Minori e genitorialità Piano di Zona Modalità di accesso Iscrizione presso l ufficio assistenza. Per bambini delle Scuole elementari e medie: lunedì - venerdì (giornata intera) ; lunedì - venerdì (mezza giornata mattino); lunedì - venerdì (mezza giornata pomeriggio). Per i bambini delle scuole materne: lunedì - venerdì (giornata intera) ; lunedì - venerdì (mezza giornata mattino); lunedì - venerdì (mezza giornata pomeriggio). Compartecipazione Per bambini delle Scuole elementari e medie e per i residenti nel Comune di Chions: giornata intera mezza giornata trasporto 55,00 E. I figlio 35,00 E. I figlio 30,00 E. I figlio 45,00 E. II figlio 30,00 E. II figlio 25,00 II figlio 35,00 E. III figlio 25,00 E. III figlio 20,00 III figlio Per i non residenti nel Comune di Chions giornata intera mezza giornata trasporto 80,00 I figlio 60,00 I figlio 40,00 I figlio 70,00 II figlio 50,00 II figlio 35,00 II figlio 60,00 III figlio 40,00 III figlio 30,00 III figlio Per i bambini delle scuole materne giornata intera: 40,00 E. mezza giornata: 25,00 E. Comune di Pasiano di Pordenone I Punti Verdi sono dei centri ricreativi estivi rivolti ai bambini ed ai ragazzi che frequentano le scuole elementari e medie e vengono organizzati nella sede delle due scuole elementari del Comune, nel periodo fine giugno e luglio per 5 settimane. Scopo/Mission Gli obbiettivi di questi centri ricreativi per minori sono quelli di valorizzare l esperienza di gruppo sul piano educativo e di favorire la socializzazione attraverso attività di tipo ricreativo, manipolatorio ed espressivo. A garanzia di un servizio qualificato, la gestione dei centri, la programmazione e l organizzazione delle attività vengono assegnate ad operatori specializzati del settore. I Punti Verdi sono rivolti ai bambini dai 5 agli 11 anni residenti nel Comune e provenienti anche altri Comuni limitrofi. Modalità di Accesso / Iscrizione Per iscriversi ai Punti Verdi, al momento opportuno (il Comune provvede ad avvisare tramite le scuole i genitori dei minori del territorio), è necessario rivolgersi al Servizio Sociale del Comune di Pasiano di Pordenone, negli orari di apertura al pubblico oppure telefonando. Nelle due scuole elementari del Comune. 209

20 Piano di Zona Capitolo 8 La diagnosi comunitaria: l Area Minori e genitorialità dalle o con pranzo al sacco Compartecipazione Settimane solo la mattina Gionata intera 3 settimane 38,00 E. 69,00 E. 5 settimane 63,00 E. 115,00 E. Con agevolazioni per i fratelli. Comune di Prata di Pordenone È un servizio di animazione estiva affidato attraverso appalto ad una cooperativa o ente specializzati. Propone attività di tipo ricreativo, sportivo, espressivo ed educativo. Modalità di accesso/referente Presentazione di istanza al Servizio sociale del Comune. Minori d età compresa tra i 5 e gli 11 anni. Scuola elementare di Prata di Sopra. Dall ultima settimana del mese di giugno e per tutto il mese di luglio, dalle ore 7.30 alle ore Compartecipazione Il costo del servizio varia a seconda delle fasce di valutazione ISEE, come determinato da deliberazione giuntale annuale. Comune di Pravisdomini Si tratta di centri estivi ricreativi estivi rivolti ai bambini e ai ragazzi di età compresa tra i 6 e i 14 anni, residenti nel Comune di Pravisdomini, che si svolgono per 5 settimane presso la sede della Scuola Elementare a Barco di Pravisdomini, tramite la presenza di educatori/animatori incaricati dal Comune di organizzare le attività ricreative e di vigilare sull andamento del centro. Scopo/mission L iniziativa è realizzata con l obiettivo di valorizzare l esperienza di gruppo sul piano educativo e di favorire la socializzazione tra i partecipanti attraverso attività di tipo ricreativo, manipolatorio, espressivo. Dall'altro lato si tratta di un servizio che viene incontro alle necessità dei genitori lavoratori, offrendo uno spazio protetto di ritrovo e socializzazione per i figli nel periodo in cui le Scuole sono chiuse per la pausa estiva. Bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 14 anni residenti nel Comune di Pravisdomini. E possibile valutare di volta in volta la possibilità di iscrizione anche di bambini non residenti nel Comune. Modalità di accesso/referente L iscrizione va effettuata presso l ufficio protocollo o presso l ufficio di Servizio sociale del Comune nei termini indicati nel volantino informativo che viene distribuito nei tempo opportuni a tutti gli alunni. I Punti Verdi si svolgono presso la sede della Scuola Elementare a Barco di Pravisdomini. I Punti Verdi si svolgono nel periodo estivo per 5 settimane (solitamente l ultima del mese di giugno e le 4 del mese di luglio), dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.30, con possibilità di usufruire del servizio mensa presso il Punto Verde. 210

21 Capitolo 8 La diagnosi comunitaria: l Area Minori e genitorialità Piano di Zona Compartecipazione È previsto il pagamento per la frequenza e per il servizio pasti. La quota per la frequenza viene stabilita annualmente dal Comune. E prevista una riduzione per le famiglie che iscrivono due o più figli. Per il pasto viene richiesto ai genitori di consegnare alla coordinatrice del Punto Verde un tot. di buoni pasto (che sono gli stessi che vengono utilizzati per la mensa scolastica)., in base ai giorni di effettiva presenza del figlio al Punto Verde. Il prezzo dei buoni mensa scolastici per l anno 2005 è di 2,60 E. l uno. Centro gioco Comune di Chions Il servizio socio-educativo è rivolto ai bambini dai 6 ai 13 anni; è affidato alla Cooperativa Melarancia Un posto per giocare di Pordenone, che gestisce il Centro Gioco, ubicato presso la scuola elementare di Chions, in uno spazio ben definito ed identificato, differenziato rispetto agli spazi scolastici. La Cooperativa Melarancia in convenzione con il Comune di Chions ha attivato il Servizio Socio Educativo per bambini dai 6 ai 13 anni in orario post scolastico nei locali della Scuola Elementare di Chions. Il servizio è stato realizzato dal 1999 fino al 2003 nell ambito di applicazione della Legge 285/97, da settembre 2004 il Centro Gioco è sostenuto finanziariamente dall Ente Pubblico. I Servizi erogati dal Centro Gioco di Chions, sono: pranzo: previo acquisto dei buoni pasto, come per la mensa scolastica; scuolabus: il trasporto viene effettuato solo al pomeriggio per il rientro a casa su richiesta; prestito del gioco e del libro: è possibile effettuare il prestito del gioco e del libro in modo gratuito secondo il Regolamento del prestito. Il servizio socio educativo è nato come dopo scuola cercando di rispondere alle esigenze di alcuni genitori con momenti di supplenza o di recupero e sostegno scolastico. Fin da subito l intento della Melarancia è stato invece quello di renderlo un servizio dentro la scuola in collaborazione con questa, affinché divenisse una risorsa concreta per i bambini, le insegnanti e le famiglie. L équipe in questi anni ha lavorato predisponendo uno spazio all interno della scuola, e prima di ogni altra cosa promuovendo una cultura in cui ogni bambino e adulto sia riconosciuto e sostenuto. I bambini all interno di questo spazio possono fare i compiti e liberamente trascorrere il loro tempo libero, scegliere una serie di attività ludiche ed espressive, laboratori di vario genere (teatrale, musicale, di colore, di lingua straniera, dell immagine) nel rispetto dei loro desideri. La continuità di intervento, grazie al rinnovo delle convenzioni per più anni ha permesso di pensare e progettare un evoluzione del servizio. Dal 1999 al 2001 il servizio socio educativo si è via via consolidato con le sue peculiari caratteristiche: flessibilità di orario e di accesso, scelta di fare lì i compiti e attività di laboratorio ludico espressive che hanno fatto si che maturasse nei fatti un evoluzione; da servizio a spazio ludico significativo ossia Centro Gioco. Anche la ludoteca allestita all interno del Centro Gioco ha affermato spazialmente la ludicità del bambino creando un luogo riconosciuto, dentro la scuola, uno spazio pensato per accogliere non solo i bambini che frequentano il centro gioco, ma anche quelli della scuola e i loro genitori. Da un anno il servizio è diventato una risorsa parallela rispetto alla scuola grazie alla costruzione di relazioni stabili di collaborazione con le insegnanti che negli anni si sono consolidate. Da aprile 2004 si è avuta un ulteriore evoluzione positiva del servizio in un ottica di miglioramento attraverso il potenziamento dello stesso in interazione con l attività didattica al mattino: 211

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