Supporto al Risk Manager e al Responsabile Qualità
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- Amerigo Valente
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1 Supporto al Risk Manager e al Responsabile Qualità Aggiornare la cassetta degli strumenti a disposizione, allineando competenze e metodi di lavoro alle best practice internazionali.
2 Il Risk Manager e il Responsabile qualità sono due funzioni chiave nell organizzazione sanitaria per sostenere l impegno della leadership volto a ricercare cure più sicure e affidabili per i pazienti. 2 Oggi si richiede di perseguire sicurezza e qualità nel contesto di una decisa contrazione di risorse. La sfida è quindi di operare un risparmio di risorse migliorando le cure ai pazienti. Il Risk Manager e il Responsabile della qualità dovrebbero indirizzare l organizzazione verso progetti di miglioramento che rendano più efficiente e sostenibile il processo di cura allo stesso tempo senza peggiorare e anzi migliorando qualità e sicurezza.
3 Si articola in una serie di attività: assessment, formazione e supporto tecnico, che possono essere applicate a 9 tematiche predefinite. In questo modo ogni organizzazione può personalizzare il percorso secondo le proprie specifiche esigenze, scegliendo di lavorare su uno o più temi e/o decidendo di attivare il solo percorso formativo e/o l assessment iniziale ed eventualmente il supporto operativo. 3
4 Assessment specifico e multidimensionale (clinico, organizzativo ecc.): a.revisione della documentazione clinica b.analisi organizzativa, c.interviste mirate ai professionisti maggiormente coinvolti negli ambiti specifici del processo di miglioramento. Formazione: incontri formativi mirati ad acquisire la conoscenza di metodologie specifiche per il miglioramento della qualità e la gestione del rischio negli ambiti specifici sopra elencati. Supporto tecnico: percorsi specifici che, attraverso l'organizzazione di incontri con piccoli gruppi di lavoro, possono consentire di sperimentare, valutare e adattare alla propria organizzazione gli strumenti e metodi proposti per ciascun tema. 4
5 Report di valutazione Azioni formative 5 Trigger Tool: individuazione eventi avversi Il supporto operativo Risk Manager e Responsabile Qualità Sicurezza dei farmaci ad alto rischio Cruscotto indicatori Tracer methodology Waste Management Tool Gestione del dolore Comunicazione efficace dei test critici Prevenzione delle cadute Dimissioni pazienti ad alta complessità
6 Gli eventi dannosi sono esiti clinici chiari, particolarmente capaci di coinvolgere sia i medici sia gli amministratori in una revisione approfondita dei fattori organizzativi che hanno causato l'evento avverso, con un chiaro orientamento al miglioramento dei risultati per il paziente. Concentrandosi sugli eventi realmente vissuti dai pazienti, un ospedale può iniziare a promuovere una cultura della sicurezza che si orienti alla riprogettazione completa del sistema che riduce la sofferenza del paziente. In anni recenti il sistema Trigger Tool è stato messo a punto e applicato in Ospedali statunitensi ed europei per identificare gli eventi avversi in pazienti adulti, con alcune esclusioni, ricoverati in ospedale, attraverso la revisione delle cartelle cliniche chiuse. 6 Numero eventi per 100 ricoverati. Numero eventi per giornate di degenza. Percentuali di ricoveri con eventi avversi. Standardizzare il processo di revisione delle cartelle per l individuazione e la misurazione degli eventi avversi. Ottenere una misurazione affidabile e costante nel tempo del numero e del tipo di eventi avversi che avvengono durante il ricovero.
7 Lo strumento si propone di identificare gli sprechi operativi in ambito clinico dal punto di vista dello staff sanitario, con lo scopo di influenzare la pianificazione strategica dell ospedale. 7 Percentuale di letti con sprechi di qualsiasi tipo rispetto al totale dei posti letto per unità operativa. Percentuale di sprechi rispetto al totale di letti operatori. Fornire una mappa delle aree potenziali di spreco all interno dell ospedale, identificate dallo staff clinico. Definire le iniziative prioritarie per la riduzione degli sprechi in accordo tra staff clinico e direzione strategica, ottenendo una riduzione dei costi operativi dell ospedale.
8 Attualmente, tutti gli attori del sistema sanitario, amministratori, legislatori, professionisti e pazienti sono sempre più interessati nel dimostrare la sicurezza, l efficacia, l orientamento al paziente, la tempestività, l efficienza e l equità dei servizi sanitari. Il set di indicatori dovrebbe essere costruito in modo da misurare in modo equilibrato struttura, processi ed esiti e orientato a sei dimensioni della qualità: sicurezza, efficacia, orientamento al paziente, tempestività, efficienza ed equità dei servizi sanitari. 8 Diminuzione del numero di eventi avversi per giornate di degenza. Diminuzione del numero di riammissioni in ospedale entro 30 giorni dalla dimissione. Progettazione e implementazione di un sistema di indicatori che consenta la valutazione dell efficacia e della sicurezza dei servizi erogati, dimostrando la performance nel tempo dell organizzazione e la capacità di perseguire gli obiettivi strategici del piano della qualità, consentendo il confronto con organizzazioni simili e orientando la pianificazione strategica del miglioramento continuo.
9 La modalità di valutazione dei processi e delle performance rappresenta un momento di notevole importanza in un processo di miglioramento della qualità e sicurezza dei pazienti. Joint Commission International propone come metodologia di verifica la Tracer Methodology. Tale metodo significa seguire il percorso di un paziente attraverso un ospedale per valutare il grado di aderenza dell organizzazione a standard internazionali di erogazione di cura e assistenza. È come ripercorrere l esperienza del singolo paziente attraverso l osservazione e le interviste al personale nei luoghi dove il paziente ha ricevuto cura ed assistenza. 9 Livello di adesione (in percentuale) alle procedure definite dall ospedale. L attività di verifica condotta secondo la Tracer Methodology rappresenta una possibilità di valutazione del livello di sicurezza dei sistemi di erogazione di cura ed assistenza. È inoltre uno strumento utile per identificare le eventuali opportunità di miglioramento e i punti di forza riguardo la qualità e la sicurezza delle cure erogante. Infine rappresenta una possibilità di formazione sul campo volta a diffondere la cultura della sicurezza all interno dell organizzazione.
10 La segnalazione tempestiva ed efficace dei risultati critici dei test e delle procedure diagnostiche è un processo che può mettere a rischio la sicurezza dei pazienti. Gli ospedali sono particolarmente vulnerabili a possibili problemi durante le transizioni, i periodi di picchi di attività, o quando non è chiaro chi sia il responsabile per la comunicazione dei risultati. I sistemi informatici possono aiutare, ma se questi programmi non sono progettati e implementati correttamente, la possibilità di errori può aumentare. Le organizzazioni che implementano un processo standardizzato e uniforme possono migliorare l'affidabilità della comunicazione tempestiva dei risultati. 10 Tempo entro cui il Care giver è informato del risultato del test. Rispetto dei tempi prestabiliti per la comunicazione dei risultati critici. Identificare le opportunità di miglioramento per quanto riguarda il processo in atto per la comunicazione dei risultati critici dei test. Definire un processo sicuro e affidabile per la comunicazione dei risultati critici.
11 Negli ospedali, le cadute dei pazienti sono una delle principali cause di morte nelle persone di età superiore a 65 anni. Le cadute causano anche molte lesioni involontarie. Con adeguati interventi e una corretta comunicazione con i pazienti e le famiglie, si può attuare un efficace prevenzione. 11 Numero di eventi con danni moderati o gravi provocati da cadute al di sotto di un tasso di 1 per giornate di degenza. Implementare un processo uniforme per valutare il rischio cadute in tutti i pazienti all ammissione e ogni volta che le condizioni cliniche cambino. Educare i pazienti e i famigliari, riguardo al rischio cadute e a come prevenire le cadute. Standardizzare gli interventi per i pazienti a rischio cadute e personalizzare le soluzioni per i pazienti con il rischio più elevato.
12 I farmaci, quali elettroliti concentrati, anticoagulanti, insulina, oppiacei e sedativi sono potenzialmente molto pericolosi in caso di utilizzo non sicuro. I pazienti e i famigliari possono giocare un ruolo importante nella riduzione degli errori e dei danni quando comprendono chiaramente quali sono i farmaci somministrati e perché. 12 Numero eventi con danni provocati da farmaci (Eventi avversi da farmaci per giorni di degenza). Percentuale di pazienti cui sono somministrati farmaci ad alto rischio con applicazione corretta del processo standardizzato. Mappare i farmaci ad alto rischio in uso nell organizzazione. Determinare le aree a maggior rischio applicando la FMEA, IHI Trigger Tools, e gli eventi segnalati. Per ciascun farmaco ad alto rischio: Identificare il gap tra la pratica e gli standard internazionali Adottare un approccio multidisciplinare per sviluppare i protocolli mancanti e standardizzare i processi, sviluppare un monitoraggio affidabile. Utilizzare tecniche appropriate (Teach Back, Show Back) per conseguire livelli appropriati di comprensione da parte dei pazienti e dei famigliari.
13 Pazienti e familiari possono essere insoddisfatti quando le dimissioni non sono adeguatamente pianificate. Dimissioni mal gestite possono danneggiare la salute e il benessere dei pazienti, creare disagi alle famiglie e incrementare i costi del sistema sanitario oltre che dei pazienti e delle famiglie stesse. Dimissione appropriate sono essenziali per i pazienti e per gli erogatori al fine di ridurre le riammissioni e garantire continuità delle cure e adeguati follow up. 13 Numero di riammissioni entro i 30 giorni. Standardizzare il processo per l individuazione precoce delle dimissioni difficili e la riconciliazione dei farmaci all ammissione. Standardizzare il processo di educazione dei pazienti e dei famigliari. Standardizzare il processo per la riconciliazione dei farmaci alla dimissione e per verificare che le informazioni critiche siano state trasmesse
14 La gestione del dolore è un diritto fondamentale di ogni paziente. L inefficace valutazione e controllo del dolore da parte dell equipe clinica può danneggiare la qualità della vita del paziente e prolungare il ricovero. 14 Percentuale di pazienti con valutazione del dolore effettuata secondo protocollo standard. Percentuale di pazienti con gestione del dolore effettuata secondo protocollo standard. Standardizzazione del processo per la valutazione iniziale del dolore e per la rivalutazione continua e la gestione del dolore.
15 Antonello Zangrandi. Tra i fondatori di Progea nel 1987, è professore ordinario di Economia delle Aziende Pubbliche presso l'università degli Studi di Parma. Autore di numerose pubblicazioni nel campo del management pubblico e sanitario, tra le quali le più recenti sono "Economia delle Aziende Pubbliche. Management e cambiamento" (EGEA, 2007) e "Economia e Management per le professioni sanitarie (a cura di)" (McGraw-Hill, Milano, 2011). In Progea svolge attività di coordinamento scientifico. Filippo Azzali. Medico Specialista in Igiene e Medicina Preventiva. A partire dal 2004 ha preso parte ai programmi regionali di valutazione delle aziende sanitarie attuati dalla Regione Lombardia e dalla Regione Siciliana secondo il metodo Joint Commission International in qualità di esperto di tale metodologia. Lorenzo Guerra. Laureato in Economia Aziendale presso l'università Commerciale "L.Bocconi" di Milano. Ha conseguito il titolo di auditor di parte terza per i sistemi di qualità ISO Ha partecipato al Practicum di Joint Commission International a Chicago. Consulente nei processi di accreditamento internazionale secondo la metodologia Joint Commission International e di certificazione di qualità ISO 9011, presso Ospedali, Laboratori Analisi e RSA. 15
16 16 Da oltre 25 anni elaboriamo progetti nel settore del supporto e della formazione in sanità e abbiamo consolidato la partnership con JCI Abbiamo sviluppato programmi di miglioramento con tutti gli attori (Agenas, i professionisti e le Società Scientifiche partecipanti) Progea partecipa allo sviluppo di iniziative nell ambito della sicurezza e del miglioramento continuo della qualità in collaborazione con importanti partner nazionali (Agenas, Assessorati alla sanità regionali e le principali Società Scientifiche italiane). Progea organizza e promuove il Network italiano delle organizzazione accreditate da Joint Commission International.
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