Le superfici ambientali: un veicolo di trasmissione dei microrganismi. Enrica Martini SOD Igiene Ospedaliera OSPEDALI RIUNITI DI ANCONA
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- Tiziano Fadda
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1 Le superfici ambientali: un veicolo di trasmissione dei microrganismi Enrica Martini SOD Igiene Ospedaliera OSPEDALI RIUNITI DI ANCONA
2 1. Il ruolo dell ambiente nella trasmissione di microrganismi 2. Disinfezione ambientale nella prevenzione delle ICA 3. Batteri multiresistenti: resistenti anche ai disinfettanti? 4. La disinfezione ambientale nella pratica quotidiana 5. Novità nel panorama commerciale 6. Conclusioni
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4 1. Il ruolo dell ambiente nella trasmissione di microrganismi
5 (1) Le superfici ambientali nelle stanze di pazienti colonizzati o infetti sono frequentemente contaminate da patogeni X = siti trovati positivi per VRE!"#$%&'$( )*+,-#. /0 1&23 &23 45/6+ 7/2$&8-2&$-/2 &0$+% 7/2$&'$ 9-$* & :,; <=>?&$-+2$ ;26-%/28+2$@ 1&A3+2 BC D7!!7C EFFGC 7*-'&H/C DI@
6 ! (2) I patogeni sono in grado di sopravvivere sulle superfici ambientali delle stanze di degenza e sui dispositivi medici per periodi anche lunghi
7 (2) I patogeni sono in grado di sopravvivere sulle superfici ambientali delle stanze di degenza e sui dispositivi medici per periodi anche lunghi
8 (3) Il contatto del personale sanitario con le superfici ambientali o con le attrezzature sanitarie può spesso portare alla contaminazione delle mani o dei guanti. (4) La frequenza di contaminazione delle superfici è correlata alla frequenza di contaminazione delle mani e dei guanti del personale sanitario
9 (5) E stato dimostrato che epidemie di cloni di patogeni contaminanti le superfici delle stanze di pazienti colonizzati o infetti sono dovute alla trasmissione da persona a persona o alla condivisione di attrezzature sanitarie!"#$%& '()*+,-./01" :;<=1.-">$?:" 0/-0/01@A-AB?(-./01-/0-/0C-"D&EF./01"G*F 1-1+&$J%+#-#$&2$CK+L$+23+3J#M+'$%N8 OJ 5&'$&8&#+JM%/3N'-2H P5+"#-+55& M2+N8/2-&+ -2K+23/#'/M+J8+3-&$+3 /N$"%+&.@!HIJ*(%*( KL 0 M L$A*I 2K. M L$NN D! 7 M 23I,?(" O C M #*NP*I%*( Q ; M KR$J%,3> 2 ; M K,IES* T 1 -
10 (6) Un paziente ricoverato nella stanza occupata in precedenza da un paziente colonizzato o infetto da un patogeno (es. MRSA, VRE, C. difficile, Acinetobacter) ha una maggiore probabilità di sviluppare una colonizzazione o una infezione dallo stesso patogeno
11 2. Pulizia/disinfezione ambientale nella prevenzione delle ICA (7) Il miglioramento della pulizia terminale delle stanze porta ad una riduzione dei tassi di infezione
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13 3. Batteri multiresistenti: resistenti anche ai disinfettanti? Sasatsu M., Shimizu K., Noguchi N. & Kono M. (1993). Triclosan-resistant Staphylococcus aureus. Lancet, 341, 756. O Rourke E., Runyan D., O Leary J. & Stern J. (2003). Contaminated iodophor in the operating room. Am J Infect Control, 31, Clinical and Molecular Features of Decreased Chlorhexidine Susceptibility Among Nosocomial Staphylococcus aureus Isolates at Texas Children's Hospital McNeil JC, Kok EY, Valljo JG, et al Antimicrob Agents Chemother. 2015;60: Valutata la sensibilità di 283 isolati clinici di Acinetobacter baumannii ad alcuni disinfettanti (clorexidina, ammoni quaternari ) riscontrando nel 10% (28) una ridotta sensibilità 5 stadi nello sviluppo del biofilm in Pseudomonas aeruginosa
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15 La resistenza batterica ai disinfettanti è una questione aperta da tenere sotto osservazione 3. Batteri multiresistenti: resistenti anche ai disinfettanti? U La resistenza di ceppi batterici verso alcuni disinfettanti è stata descritta U I meccanismi di resistenza verso i disinfettanti sono gli stessi di quelli verso gli antibiotici U È assodato che l abuso di antibiotici ha contribuito all emergere di ceppi resistenti U MA non è mai stato dimostrato che batteri resistenti agli antibiotici siano anche resistenti ai disinfettanti U L utilizzo di disinfettanti e sostanze biocide è ancora più ampio di quello degli antibiotici (.) U Non è possibile stabilire quali disinfettanti sono a maggior rischio di resistenza QUINDI 1. Sono necessari ulteriori studi che chiariscano la questione della resistenza ai disinfettanti 2. I disinfettanti sono una risorsa preziosa che, al pari degli antibiotici, va preservata 3. I disinfettanti devono essere utilizzati in concentrazioni sufficienti ad uccidere i batteri e nelle condizioni ottimali d uso
16 4. La disinfezione ambientale nella pratica quotidiana %&'()*+,--)* +'.'/0,1'2/,* )(3',/4)-,5! RIDUZIONE! CONTENIMENTO DELLA CONTAMINAZIONE AMBIENTALE 5%2'! RAFFORZAMENTO E MIGLIORAMENTO DI PULIZIA/DISINFEZIONE AMBIENTALE
17 RIDUZIONE DELLA CONTAMINAZIONE AMBIENTALE: IGIENE DELLE MANI IGIENE DELLE MANI IGIENE DELLE MANI.. Knudrapu S, Sunkesula V, Jury LA, et al. Daily disinfection of high-touch surfaces in isolation rooms to reduce contamination of healthcare workers hands. Infect Control Hosp Epidemiol 2013; 33:
18 «CONTENIMENTO» DELLA CONTAMINAZIONE AMBIENTALE: Rapida identificazione e tempestivo isolamento dei colonizzati e degli infetti Igiene del paziente con clorexidina (?) Noto MJ, Domenico HJ, Byrne DW, et al. Chlorhexidine Bathing and Health Care Associated Infections: A Randomized Clinical Trial. JAMA. 2015;313(4):
19 Nella pratica quotidiana della sanitizzazione ambientale IL FATTORE UMANO CONDIZIONA LA SCELTA E L UTILIZZO DEI PRODOTTI:! Diluizioni! Tempi di contatto! Modalità operative DA CONSIDERARE ANCHE:! Frequenza degli interventi! Formazione degli addetti! Controlli
20 Clean noncritical medical equipment surfaces with a detergent/disinfectant. Keep housekeeping surfaces (e.g., floors, walls, tabletops) visibly clean on a regular basis and clean up spills promptly (279). Category II 1. Use a one-step process and an EPA-registered hospital detergent/disinfectant designed for general housekeeping purposes in patient-care areas V W Q;);,4;R);K=K QDSDRT;))!R);
21 Nella scelta dei prodotti valutare SCHEDE TECNICHE E DI SICUREZZA: le etichette ingannano Ipoclorito di sodio «industriale»: concentrazioni di cloro attivo molto variabili
22 La diluizione: una perenne variabile DA CONSIDERARE! Il pronto all uso: prodotto ideale ma costoso! La diluizione con sistemi automatici?! La durata del prodotto diluito
23 Protocolli dettagliati
24 LA FREQUENZA DEGLI INTERVENTI
25 GLI ADDETTI L estrema variabilità dei risultati (nella letteratura e nell esperienza quotidiana) dipende da molteplici fattori:! Il numero degli addetti! La formazione specifica! Tempi e materiali a disposizione! Confusione nelle responsabilità
26 IL MONITORAGGIO IL MONITORAGGIO DI PROCESSO deve comprendere:! La conformità agli standard normativi! Il rispetto dei capitolati nell outsurcing! La verifica di materiali e prodotti! il rispetto delle istruzioni del fabbricante! L osservanza delle procedure! La segnalazione delle non conformità e le azioni correttive! Il feed back agli addetti
27 Come si può «misurare» la pulizia? Ispezione visiva (check-list) Marcatura fluorescente Metodi chimici Monitoraggio ATP Colture microbiologiche
28 -38%)&#'$+8+%%"9"'*+&':#%%+&"'+',)5;<"!"#$%&#''($)*+&,"-"+'./' *3'4"'-35%#%%3'67'$+-354"
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32 5. Novità nel panorama commerciale 1. Sistemi «touch» (panni impregnati, microfibre, monouso/poliuso) 2. Sistemi automatizzati «no touch» per la disinfezione terminale 3. Superfici autosanificanti Il risultato dipende dall operatore, dalle dimensioni, dal numero dei panni utilizzati, ecc Per la disinfezione «terminale», si usano in assenza dei pazienti, non sostituiscono le procedure tradizionali Attenzione ai costi Rame, argento Rivestimenti antimicrobici
33 6. CONCLUSIONI Non ci sono dubbi sul ruolo di pulizia e disinfezione ambientale nella prevenzione e nel controllo delle infezioni Il rischio che i batteri sviluppino resistenze ai disinfettanti, oltre che agli antibiotici, esiste ma va considerato clinicamente meno importante rispetto alla resistenza agli antibiotici I multiresistenti non richiedono prodotti diversi da quelli di comune utilizzo In presenza di multiresistenti, soprattutto nel caso di endemie o eventi epidemici, le procedure di sanitizzazione ambientale devono essere rafforzate E comunque fondamentale: che i disinfettanti vengano utilizzati correttamente che non si trascurino MAI le procedure di sanitizzazione ambientale GRAZIE PER L ATTENZIONE
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