ATTUALITÀ E PROSPETTIVE IN TEMA DI IGIENE DEL PAZIENTE PER LA PREVENZIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA

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1 ATTUALITÀ E PROSPETTIVE IN TEMA DI IGIENE DEL PAZIENTE PER LA PREVENZIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA Battistini Angela Talamini Antonella U.O. Igiene IRCCS AOU SAN MARTINO - IST

2 Vi sono sempre maggiori evidenze sulla relazione tra quantità e qualità delle cure infermieristiche ed esiti clinici dei pazienti (cadute dal letto, uso di contenzioni, infezioni) Una buona assistenza infermieristica può ridurre complicanze ed errori La maggior parte di queste pratiche infermieristiche riguardano l igiene e la mobilizzazione L igiene del paziente è una delle attività fondamentali dell infermiere nel prendersi cura del paziente.

3 INTERVENTIONAL PATIENT HYGIENE MODEL Si traduce in un piano di interventi infermieristici direttamente focalizzato a fortificare le difese del paziente attraverso l uso delle evidenze scientifiche

4 La cute (I) La cute di una persona normalmente è colonizzata da una flora batterica residente e transitoria. Il livello di igiene personale, l attività della persona, lo stato di salute/malattia, l ambiente frequentato modificano la flora cutanea

5 La cute (II) I meccanismi di difesa della cute contro i microrganismi (integrità dello strato corneo, film idrolipidico fisiologico, sistema di difesa immunologica) possono essere alterati esponendo la persona all aggressione di microrganismi saprofiti/patogeni COLONIZZAZIONE INFEZIONE

6 Igiene personale: è una esigenza fondamentale dell uomo

7 Sfera umana Sfera emotiva Sfera sociale IGIENE DEL PAZIENTE

8 Igiene del paziente Valutare quotidianamente lo stato psicofisico Evitare l insorgenza di cattivi odori Favorire la sensazione di benessere Migliorare l aspetto del malato Mantenere la stima di sé Facilitare la comunicazione Favorire il ruolo del rilassamento Valutare le condizioni della cute, del grado di mobilità e di autosufficienza Impedire l insorgenza di danni all integrità cutanea Impedire il rischio di infezioni

9 Igiene del paziente critico La valutazione giornaliera dello stato della cute e delle unghie (integrità, colorito, temperatura) permette di pianificare le cure igieniche più adatte in quella determinata situazione Tutte le parti del corpo devono essere pulite, ma le aree che richiedono una particolare attenzione sono il viso, il cavo orale, le mani, le ascelle e il perineo I principi igienici generali devono tuttavia essere sempre garantiti nonostante le condizioni critiche della persona

10 Igiene del paziente secondo prove di efficacia Detergente per mantenere corretto ph soluzioni senza risciacquo lozioni panni che non danneggino la cute processo che riduca la colonizzazione batterica IGIENE DEL CORPO IGIENE DEI GENITALI IGIENE DEL CAVO ORALE IGIENE DEL CUOIO CAPPELLUTO

11 Oggi (I) Acqua e sapone Catini e bricchi Salviette monouso Clorexidina Larson EL et al., Am J Crit Care May; 13(3): Johnson D et al., Am J Crit Care Jan; 18(1):31-8, 41; discussion Powers J et al., Am J Crit Care Sep;21(5):338-42

12 Salviette monouso (wipes) Clorexidina 2%? Migliore esperienza del paziente Aumento della soddisfazione degli operatori Riduzione dei tempi dedicati all igiene Costi lievemente superiori Riduzione della quantità del materiale impiegato Massa J., Br J Nurs Dec Jan 13;19(22): O Sullivan J et al., Australian Critical Care, (2011) 24,

13 Oggi (II) (I) La ricerca bibliografica evidenzia che l igiene del corpo è affrontata da diversi punti di vista, di cui il maggiore è quello infettivo La maggior parte della letteratura scientifica converge sull utilizzo della Clorexidina 2% per il bagno quotidiano al paziente Le Unità coinvolte negli studi sono generalmente reparti ad alto rischio (ICU) Studi multicentrici confermano quanto già dimostrato da studi monocentrici, circa la riduzione del tasso di incidenza di infezioni, a seguito di questa pratica

14 Oggi (III) L aumento dell efficacia dei bagni con soluzione di clorexidina è legata all utilizzo di panni imbevuti che non necessitano di risciacquo Dopo la sua applicazione sulla cute permane una concentrazione efficace per un periodo di almeno 24 ore Popovich KJ et al., Inf Contr Hosp Epidemiol 2012 Sep; 33(9):889-96

15 Studio cross-over a 2 bracci Durata dello studio di 52 settimane 836 pazienti ammessi alle 2 T.I.

16 Significativi serbatoi di MRSA in TI comprendono l'ambiente della stanza del paziente (in particolare nelle zone di maggior contatto vicine al paziente, come le sponde del letto e comodini) e dispositivi medici (ad esempio, i bracciali della pressione sanguigna) Il bagno con clorexidina gluconato al 2% è descritto come uno dei componenti del protocollo di decolonizzazione nelle Unità di T.I. dove MRSA e VRE sono epidemici Lin MY. Crit Care Med2010;38:S335-S344

17 Studio multicentrico, crossover, randomizzato 6 ospedali 9 Unità di T.I. e Trapianto di midollo osseo da Agosto 2007 a Febbraio 2009 RISULTATI 7727 pazienti Incidenza di batteriemie correlate all assistenza riduzione delle infezioni del 28% Incidenza di infezioni da Microrganismi multifarmaco resistenti (MDRO) del 23% CONCLUSIONI Lavare il corpo dei pazienti con panni imbevuti di clorexidina riduce in maniera significativa il rischio di acquisire un organismo multiresistente ed il rischio di contrarre una BSI

18 Trial randomizzato 43 ospedali 74 ICU pazienti adulti 3 strategie: gruppo 1 screening dei pazienti portatori di MRSA e isolamento; gruppo 2 decolonizzazione selettiva (screening, isolamento e decolonizzazione con clorexidina); gruppo 3 decolonizzazione universale (no screening, mupirocina nasale per 5 gg e bagno a tutti i pazienti con clorexidina) CONCLUSIONI Nella routine, la decolonizzazione di tutti i pazienti si è rivelata più efficace nel ridurre le BSI, sia rispetto la decolonizzazione dei soli portatori di MRSA, sia rispetto alla semplice identificazione e isolamento dei pazienti.

19 Prospettive Considerata la continua e diffusa trasmissione di patogeni da contatto in ogni ambito di cura Tutti i pazienti o solo alcuni Tutte le Unità Operative o soprattutto quelle ad alto rischio Resistenza agli antibiotici o alla clorexidina Reazioni anafilattiche Clorexidina e/o

20 Il primo requisito di un ospedale dovrebbe essere quello di non far del male ai propri pazienti.

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