Lezione 9. Metodi statistici per il miglioramento della Qualità

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1 Lezione 9 Metodi statistici per il miglioramento della Qualità Il Diagramma Causa Effetto Ultimo Aggiornamento: 14 Ottobre 2003 Il materiale didattico potrebbe contenere errori: la segnalazione e di questi errori è benvenuta. Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 1

2 È la rappresentazione grafica di tutte le possibile cause relative a un fenomeno; Prende una forma a lisca di pesce; Rappresenta in modo ordinato e completo tutte le possibile cause che potrebbero determinare un certo problema. Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 2

3 TRE FASI Identificazione dell effetto che si vuole studiare; Costruzione del diagramma causa-effetto; Analisi causa-effetto del diagramma costruito. Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 3

4 DIAGRAMMA DI ISHIKAWA Affinché la ricerca delle cause sia condotta efficacemente è necessario procedere secondo i seguenti passi. 1) Costituzione di un team di persone con esperienza sull attività che ha generato il problema 2) Brainstorming, tutti i componenti del team sono incoraggiati ad elencare senza alcuna limitazione tutte le possibili cause del problema 3) Costruzione del diagramma causaeffetto, le varie cause sono organizzate in un diagramma che riporta sulla destra il problema Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 4

5 DIAGRAMMA DI ISHIKAWA Focalizzazione sulle cause probabili 4) Indagini (una alla volta) sulle cause probabili utilizzando per esempio la stratificazione dei fattori di causa o i diagrammi di correlazione 5) Individuazione dell azione correttiva più opportuna 6) Verifica dell efficacia dell azione correttiva Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 5

6 UNA POSSIBLE TECNICA 1. Macchine; 2. Manodopera; 3. Metodi; 4. Materiali. Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 6

7 Si disegnano i quattro rami Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 7

8 Un primo, facile esempio: Batteria Benzina Carburatore manca rotte ingolfato sporche Il motore non parte Avviamento Candele Cause Effetto Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 8

9 DIAGRAMMA DI ISHIKAWA Macchine Forma punta Punta ossidata Seq. saldature Incl. saldatore Velocità avanzamento Temperatura Abilità Lega saldante Tempi Manodopera Addestramento Limiti ergonomici Lacca protettiva Terminali Cattive saldature Metodi Materiali Ossidati Corti Cause Effetto Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 9

10 DIAGRAMMA DI ISHIKAWA Esempio di applicazione: Analisi delle cause di ritardo di assegnazione di posti letto in un ospedale. Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 10

11 UN ALTRA TECNICA Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 11

12 UN ESEMPIO Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 12

13 Metodo di costruzione Classificazione delle cause Fasi del processo UN CONFRONTO Vantaggi Le cause risultano correttamente collegate fra di loro La costruzione e la comprensione del diagramma è facilitata dall utilizzo della sequenza naturale del processo Le cause sono ben strutturate per fase Svantaggi Non sempre si raggiunge lo stesso livello di dettaglio nelle diverse categorie La forma dipende da chi lo costruisce e le cause minori non vengono tutte evidenziate Cause dovute alla combinazione di due o più fattori di fasi diverse sono difficili da rappresentare Stessa cause ripetuta in diverse fasi Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 13

14 ANALISI DEL GRAFICO Si analizzano criticamente le cause individuate al fine di: 1. Individuare le cause più probabili; 2. Individuare le cause più importanti; 3. Verificare se le cause più importanti individuate sono realmente quelle che influenzano l effetto (cause vere). Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 14

15 CAUSE PIU PROBABILI Sono individuate per mezzo di: 1. Una analisi critica; 2. Una discussione; 3. Una votazione. Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 15

16 CAUSE PIU IMPORTANTI Sono ordinate per mezzo di: 1. Una analisi critica; 2. Una discussione; 3. Una votazione. Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 16

17 VERIFICA DELLE CAUSE - Si prende in esame la causa 1 e si progettano le verifiche necessarie a validare l ipotesi fatta. - Nel caso che il difetto/problema permanga l ipotesi fatta non è corretta. - Si procede a verificare la causa 2 etc - Se non si riesce ad individuare la soluzione del problema è necessario riesaminare tutta l analisi; - Anche se viene individuata la causa è necessario rimuovere comunque le altre cause; Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 17

18 ITERAZIONE - Ogni singola causa può essere a sua volta un effetto Macchine Forma punta Punta ossidata Seq. saldature Incl. saldatore Velocità avanzamento Temperatura Abilità Lega saldante Tempi Manodopera Addestramento Limiti ergonomici Lacca protettiva Terminali Cattive saldature Metodi Materiali Ossidati Corti Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 18

19 ITERAZIONE Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 19

20 SUGGERIMENTI - Preparare il diagramma con la collaborazione di altre persone; - Incoraggiare qualsiasi commento anche bizzarro; - Più cause sono generate meglio è; - Non dimenticare le grandi categorie classiche : - Fornitori; - Operatori; - Macchine di elaborazione; - Condizioni ambientali; - Etc Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 20

21 SUGGERIMENTI. - Considerare gli errori: - di campionamento; - di misura; - di ispezione; - di disattenzione; - Etc - Non esagerare nella sofisticazione delle cause; - Non avere fretta di trovare soluzioni concrete. Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 21

22 QUANDO USARLO Per ottenere il miglioramento: o Dei processi; o Della qualità dei prodotti; o Dell efficienza degli impianti; o Del servizio. Per ottenere una riduzione dei costi; Per far fronte a problemi contingenti quali: o Le cause dei reclami; o Difetti; o Anomalie;. Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 22

23 QUANDO USARLO.. Per stabilire procedure operative standard quali: o Nuove procedure operative; o Punti e procedure di controllo; o Revisione di vecchie procedure. Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 23

24 Bibliografi di riferimento D.C. Montgomery, Controllo statistico della qualità, McGraw-Hill, Edizione A. Galgano, I sette Strumenti della Qualità Totale Manuale operativo, Il Sole24 ore. Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 24

25 Lezione 9 Metodi statistici per il miglioramento della Qualità Il Diagramma Causa Effetto FINE Università degli Studi di Milano Polo di Crema - Dipartimento di Tecnologie dell Informazione 25

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