PROVINCIA DI BERGAMO Settore Caccia, Pesca e Sport

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1 PROVINCIA DI BERGAMO Settore Caccia, Pesca e Sport III^ Conferenza V.A.S. Piano Faunistico Venatorio 29 giugno 2012 Verbale in forma riassuntiva Auditorium Cittadella dello Sport via Gleno 2/L Inizio dei lavori: ore 9:45 Partecipano gli Enti e le Associazioni di cui all elenco in calce. Alessandro Cottini Assessore Caccia Pesca e Sport: saluta i partecipanti, ringraziandoli per il contributo apportato per la pianificazione faunistico venatorio in corso. Gian Carlo Bosio Dirigente Settore Caccia, Pesca e Sport: apre la III conferenza di VAS con un breve excursus sulle vicende giudiziarie della pianificazione faunistico venatoria provinciale, ribadendo che il principio di conservazione deve essere alla base delle politiche di gestione della fauna selvatica. Presenta sinteticamente la proposta di pianificazione. Successivamente passa la parola a Giacomo Moroni, Responsabile del Servizio Caccia e Pesca della Provincia di Bergamo ed al Dr. Giovambattista Vitali esperto esterno incaricato della redazione del Piano. Giacomo Moroni Responsabile Servizio Caccia e Pesca: comunica che sul sito della Provincia di Bergamo, Settore Caccia Pesca e Sport, sono presenti la Proposta di Piano faunistico venatorio, di Rapporto ambientale e la Sintesi non tecnica. I predetti elaborati saranno altresì messi a disposizione degli interessati, mediante pubblicazione sul BURL, sul SIVAS e né sarà dato avviso sull albo pretorio dei singoli Comuni della Provincia di Bergamo e presso le Organizzazioni agricole, anche ai sensi dell art. 20 della L.R. 26/1993, quale notifica ai proprietari dei fondi. Precisa inoltre che da oggi iniziano a decorrere i 60 gg previsti dalla normativa sulla VAS per presentare osservazioni alle proposte oggetto della presente Conferenza. Puntualizza che le osservazioni e il loro accoglimento o meno verranno illustrate nella Conferenza finale di VAS ed in quella sede verrà altresì esplicato il Decreto Regionale di Valutazione di incidenza. La proposta di pianificazione proseguirà il suo iter amministrativo, prima in Giunta provinciale e poi in Consiglio, per essere approvato. Ricorda i punti della Sentenza del TAR Lombardia Brescia, n. 1532/2012, che debbono essere ottemperati e rispettati nella stesura del nuovo piano. Pag. 1 di 5

2 Li riassume brevemente, con il supporto di slides, insistendo sul fatto che la Provincia ha affrontato la risoluzione delle censure mosse in sede giudiziaria. Nuovo confine Zona faunistica delle Alpi: premesso che il confine della Zona faunistica delle Alpi, censurato dal TAR Brescia risaliva agli anni 70, la presente proposta di delimitazione della Zona faunistica delle Alpi coincide con il punto di contatto tra la pianura alluvionale e i rilievi collinari si basa: sul Piano faunistico venatorio regionale (ancorché non approvato, elaborato da tre Università (Insubria, Milano Bicocca e Pavia più volte richiamato nella CTU di cui al ricorso che ha portato all annullamento del PFV), nonché sulla Convenzione per la Protezione delle Alpi. L individuazione del Comparto di maggior tutela (Zona A) e di minor tutela (Zona B) nelle nuove aree ricomprese nella Zona faunistica delle Alpi è stato effettuato sulla base di criteri faunistico vegetazionali, pertanto, i nuovi areali ricompresi nella Zona Alpi (Comprensorio Alpino di Caccia Prealpi Bergamasche) sono da classificarsi come Zona B. Istituti di protezione: la superficie di TASP inclusa negli istituti di protezione della fauna selvatica è ricompresa nella Zona faunistica delle Alpi tra il 10% ed il 20%, mentre nei restanti territori (ATC Pianura bergamasca) tra il 20% ed il 30% nel rispetto delle previsioni normative. Vengono elencati i singoli istituti di protezione di ogni singolo CAC e dell ATC Pianura Bergamasca, così come previsti nella proposta di PVF. Area di salvaguardia della Riserva Naturale di Valpredina: in coerenza con le pronunce della Magistratura amministrativa si è provveduto a ridisegnare i confini dell area di salvaguardia della Riserva Naturale di Valpredina nei confini ad est e ad ovest, su confini su tracciati maggiormente percepibili (strade, sentieri, rilievi), senza decrementi. In quest area è vietato l esercizio venatorio con l utilizzo dei cani, ad eccezione del cane limiere per la caccia al cinghiale. Restano impregiudicate le altre forme di caccia. Valichi montani: si richiama l art. 43, c. 2, LR 26/1993, ove prevede che la caccia sia vietata sui valichi montani. La presente proposta di pianificazione prevede la conferma degli esistenti valichi montani sulle rotte di migrazione. A quelli esistenti se ne aggiungeranno altri 2: il Valico del Giovo della Presolana, in Comune di Castione della Presolana e di Colere, ed il Valico del Vivione, in Comune di Schilpario. Zone di protezione lungo le rotte di migrazione dell avifauna: non sono valichi montani e trovano la loro fonte normativa nella cd. direttiva Uccelli (dir. 2009/147/CE). La normativa non prevede alcuna dimensione pertanto sono state definite con un criterio di ragionevolezza, pertanto avranno una forma poligonale e saranno delimitati su elementi territoriali di facile individuazione. Vengono elencate le 15 zone di protezione; sono tutte individuate nel CAC Prealpi bergamasche e in esse è vietata ogni forma di caccia. L ulteriore Zona di protezione lungo le rotte di migrazione dell avifauna denominata Crocetta di Zambla, avrà un confine poligonale, ma in essa sarà solo vietata la caccia alla selvaggina migratoria. Pag. 2 di 5

3 Georeferenziazione degli appostamenti fissi di caccia: dopo una breve illustrazione della normativa regionale che contempla la possibilità di indicare la posizione dell appostamento fisso anche con coordinate GPS così come previsto puntualmente dalla sentenza del TAR Brescia. La trasmissione delle coordinate GPS di ogni singolo appostamento fisso di caccia in provincia di Bergamo - georeferenziazione è in atto. Tale georeferenziazione verrà trasmessa agli enti gestori SIC Rete Natura 2000 al fine delle predisposizione dei relativi piani; verranno comunicati anche gli appostamenti fissi in un raggio di m. da SIC e ZPS. Zone cinofile: elenca le zone cinofile previste nella presente bozza di pianificazione precisando che sono tutte di durata temporanea ad eccezione delle Zone cinofile della Bianchina, Casirate e Mozzanica nelle quali l attività cinofila è consentita tutto l anno. Passa la parola al dr. Vitali, per l illustrazione delle modalità di calcolo della TASP e della proposta di Rapporto Ambientale e Sintesi non tecnica. Giovambattista Vitali Esperto esterno incaricato redazione Piano. Calcolo della TASP in coerenza con la sentenza del TAR Lombardia Brescia n. 1532/2010. Il Territorio agro silvo pastorale della Provincia di Bergamo è stato calcolato tenendo contro del DUSAF 2007 della Regione Lombardia, del PTCP per tenere in considerazione la viabilità, nonché dei progetti della BREBEMI. In questo modo sono state escluse dal calcolo della TASP le aree non produttive a fini faunistici. Evidenzia quanto detto con l ausilio di una cartografia. Proposta di Rapporto Ambientale e di Sintesi non tecnica. Premette che le osservazioni presentate dagli stackeholder dovranno vertere anche sulla proposta di Rapporto Ambientale, e non solo esclusivamente sulla proposta di PFV, altrimenti dovranno essere respinte. Il Rapporto Ambientale tiene conto dell iterazione tra le diverse componenti ambientali in relazione alla pianificazione, così come previsto dalla vigente normativa. Nel caso specifico il rapporto ambientale conterrà le seguenti informazioni, analisi e valutazioni: - descrizione ed illustrazione dei contenuti e degli obiettivi principali del Piano Faunistico venatorio; - rapporto del Piano Faunistico venatorio con altri pertinenti Piani; - aspetti attuali sullo stato attuale dell ambiente, pertinenti al piano Faunistico Venatorio, e la sua evoluzione in assenza della pianificazione trattata. - caratteristiche ambientali delle aree che sono significativamente interessate dalle previsioni di piano; - analisi dei problemi ambientali esistenti, pertinenti con il Piano FV, in particolare quelli riguardanti i siti della rete Natura 2000 e di particolare rilevanza ambientale e dei territori con produzioni agricole di particolare qualità e tipicità; Pag. 3 di 5

4 - obiettivi di protezione ambientale stabiliti a livello internazionale, comunitario o nazionale ed eventualmente regionale, che sono stati considerati nella la stesura del Piano FV; - descrizione dei possibili effetti significativi sull ambiente, in particolare quelli relativi all ambito d influenza del piano (la fauna selvatica e più in generale la biodiversità); - descrizione delle misure previste per impedire, ridurre e compensare gli effetti negativi sull ambiente originatisi dall applicazione del Piano Faunistico Venatorio provinciale; - sintesi delle ragioni della scelta delle alternative individuate e la descrizione di come è stata condotta la valutazione, comprese eventuali difficoltà incontrate; - individuazione e descrizione delle misure previste in merito al monitoraggio e controllo degli impatti ambientali significativi derivanti dall attuazione del PFV proposto, definendo le modalità di raccolta dei dati e di elaborazione degli indicatori necessari alla valutazione degli impatti, la periodicità della redazione di un rapporto illustrante i risultati della valutazione degli impatti e le misure correttive da adottare; - sintesi non tecnica delle informazioni contenute nel rapporto ambientale. Giacomo Moroni: ribadisce che iniziano a decorrere i 60 gg. per presentare osservazioni agli elaborati presentati nel corso della presente conferenza. Le proposte pervenute verranno istruite e controdedotte nella Conferenza finale VAS. Chiede se ci sono alcune domande da parte degli intervenuti. Gianantonio Amighetti CAC Valle Borlezza: chiede se le proposte/osservazioni già inoltrate all Amministrazione provinciale sono o saranno state valutate. Giacomo Moroni specifica che alcune sono già state accolte, ma che in ogni caso verranno illustrate singolarmente, in merito al loro accoglimento o meno, nell ultima conferenza di VAS. Non essendoci altri interventi chiude la seduta. Termine dei lavori: ore 11:00. Elenco partecipanti 1. in rappresentanza degli Enti convocati i Sigg.: Davide Plebani per il Comune di Zandobbio Luca Gibellini per il Comune di Zanica Parsani Matteo e Madaschi Pietro per il Comune di Pradalunga Assi Sergio per il Comune di S. Paolo d Argon. 2. in rappresentanza delle Associazioni Venatorie invitate i Sigg.: Camillo Mazzoleni per ANLC Carlo Piffari per ANUU Lorenzo Bertacchi, Foresti Rolando e Savoldelli per Federcaccia Giuseppe Cisana, Giuseppe Salvi, Alessandro Pellicioli, Giorgio Facoetti e Fiordalisi per Enalcaccia Pag. 4 di 5

5 Walter Crippa per ACL Giuliano Legramandi per Italcaccia 3. in rappresentanza delle Associazioni Cinofile invitate i Sigg.: Giacomo Carlo Gerbelli per il Gruppo Cinofilo Bergamaso 4. in rappresentanza delle Associazioni di Pescatori Dilettanti invitate i Sigg.: Alessandro Giavazzi per FIPSAS 5. in rappresentanza delle Associazioni di Protezione Ambientale invitate i Sigg.: Enzo Mauri per il W.W.F. Giuseppe Mangoni per la Lega Abolizione Caccia 6. in rappresentanza degli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) e Comprensori Alpini di Caccia (CAC) invitati i Sigg.: Umberto Mazzoleni, Achille Rubini per l A.T.C. Pianura Bergamasca Maurizio Volpi, Giovanni Morlotti per l ATC Prealpino Bruno Calvi per il CAC Valle Brembana Pierino Moioli per il CAC Valle Seriana Gianantonio Amighetti per il CAC Valle Borlezza 7. in rappresentanza degli Enti gestori dei SIC e delle ZPS invitati i Sigg.: Enzo Mauri per la Riserva Val Predina 8. presenti i Sigg. Consiglieri Provinciali, Luigi Pisoni e Nora Prevedoni Il verbalizzante Davide Brumana Pag. 5 di 5

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