REPUBBLICA ITALIANA. In Nome Del Popolo Italiano. La Corte d'appello di Trento. Sezione Distaccata di Bolzano. Sezione civile

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1 REPUBBLICA ITALIANA In Nome Del Popolo Italiano La Corte d'appello di Trento Sezione Distaccata di Bolzano Sezione civile riunita in Camera di Consiglio nelle persone dei Signori Magistrati: dott. Heinrich Zanon dott. Renzo Paolo Pacher dott. Bernhard Lageder Presidente Consigliere estensore Consigliere ha pronunciato la seguente S E N T E N Z A nella causa civile di II grado iscritta sub n. 84/2003 R.G. promossa da XXX, quale erede unica di XXX, rappresentata e difesa dall Avv. Massimo Arzillo del Foro di Roma ed elettivamente domiciliata presso e nello Studio Legale dell Avv. Giorgio Albarello, in Bolzano, Via Roma, n. 11, giusta procura in calce all atto di citazione in grado di appello dd , - a p p e l l a n t e - c o n t r o YYY, rappresentato e difeso dall avv. A. Wild, Vipiteno, Città Nuova, 20, e presso il medesimo domiciliato giusta delega in calce alla copia notificata dell atto introduttivo del giudizio di primo grado; - a p p e l l a t o -

2 N. 84/03 R.G. XXX / YYY + 2 pag.2/8 Y Y Y 1 - a p p e l l a t o c o n t u m a c e - ZZZ - a p p e l l a t a c o n t u m a c e - O g g e t t o : appello avverso la sentenza del Tribunale di Bolzano, nr. 290/02 dd dep fatto illecito incidente sciistico risarcimento del danno - Causa trattenuta in decisione all'udienza del , con assegnazione del termine perentorio per il deposito delle comparse conclusionali del e quello del per il deposito di memorie, sulle seguenti CONCLUSIONI del procuratore dell appellante: Piaccia all Ecc.ma Corte di Appello di Trento, Sezione Distaccata di Bolzano, in parziale riforma della sentenza n. 290/2002, emessa dal Tribunale di Bolzano, in data 25/3.17/4/02 nella causa di primo grado iscritta al RG 2495/95 1. riformare la sentenza impugnata nella parte in cui dichiara la integrale compensazione delle spese di lite tra la parte attrice XXX e i convenuti YYY e YYY1; per ed in conseguenza, 2. condannare YYY e YYY1, in solido tra di loro, al pagamento delle spese del giudizio di primo grado così come richiesto, in favore della XXX. 3. con vittoria di spese, competenze ed onorari di questo Grado di Giudizio. del procuratore dell appellato YYY: Piaccia all Ecc.ma Corte, respinta ogni diversa istanza eccezione e deduzione, rigettare l appello proposto da XXX contro la sentenza innanzi indicata; in parziale riforma di detta sentenza, riformare la medesima nella parte in cui

3 N. 84/03 R.G. XXX / YYY + 2 pag.3/8 accerta e dichiara che l incidente per cui è causa si sarebbe verificato per fatto e colpa esclusivi dei convenuti YYY1 e YYY ed accertare l efficienza causale del comportamento illecito dell originaria attrice nella produzione dell evento di cui trattasi ed accertare, in proporzione del grado di responsabilità della stessa originaria attrice, di misura comunque largamente prevalente, se e quali somme il luogo di quelle stabilite nella impugnata sentenza siano spettanti e liquidabili alla attrice appellante secondo giustizia; spese ed onorari del doppio grado di giudizio rifusi. SVOLGIMENTO DEL PROCESSO Con atto di citazione notificato in data , XXX conveniva avanti al Tribunale di Bolzano YYY, YYY1 e la ZZZ e, dopo aver premesso di esser rimasta coinvolta in un incidente sciistico, mentre sciava sulle piste gestite dalla ZZZ, precisava di esser stata travolta dai primi due convenuti, i quali sciavano anch essi, ma si tenevano legati insieme con una corda. Precisava altresì di aver subito diverse fratture, che il procedimento penale, scaturito da tale fatto, si era concluso con l applicazione della pena a norma dell art. 444 c.p.p. e sosteneva che la responsabilità del sinistro andava ascritta non solo ai due investitori, ma anche alla convenuta ZZZ per omissione di controllo. Essa chiedeva la condanna dei convenuti in solido al pagamento del complessivo importo di , oltre a rivalutazione ed interessi. Si costituiva il convenuto YYY, il quale contestava la dinamica del sinistro, come dedotta dall attrice, e sosteneva che quest ultima era la principale responsabile, trattandosi di sciatrice inesperta. Contestava inoltre il quantum debeatur e concludeva per il rigetto della domanda e, in via subordinata, per

4 N. 84/03 R.G. XXX / YYY + 2 pag.4/8 l accertamento del concorso di colpa e per la determinazione del danno secondo giustizia. Si costituiva anche YYY1, il quale contestava solo il quantum debeatur. Si costituiva altresì la ZZZ, la quale rilevava che l attrice non aveva indicato il titolo della responsabilità invocato nei suoi confronti. Contestava comunque ogni propria responsabilità, nonché il quantum debeatur. A causa del decesso dell attrice, il processo veniva interrotto, ma esso veniva riassunto dall unica erede XXX, sorella della de cuius e si costituivano nuovamente tutti i convenuti. Esaurita l istruttoria, XXX riduceva il petitum a ed il Tribunale riteneva che il sinistro fosse derivato da responsabilità di entrambi i convenuti YYY e YYY1, mentre escludeva ogni responsabilità della società ZZZ. Condannava quindi esclusivamente i due sciatori, in solido tra loro, a pagare a XXX la somma di Euro ,02, oltre a rivalutazione ed interessi. Condannava poi la XXX ed il YYY1, in solido, a rifondere alla ZZZ le spese di lite, mentre compensava integralmente le spese tra la XXX ed i convenuti YYY1 ed YYY. Avverso tale sentenza, proponeva appello XXX, formulando le conclusioni sopra riportate, conclusioni che non riguardavano quindi la società ZZZ. Si costituiva esclusivamente l appellato YYY, il quale proponeva anche appello incidentale, avverso la medesima sentenza, il tutto come risulta dalle conclusioni sopra riportate. La Corte dichiarava la contumacia degli appellati YYY1 e ZZZ, indi la causa veniva trattenuta in decisione.

5 N. 84/03 R.G. XXX / YYY + 2 pag.5/8 M O T I V A Z I O N E Con il proprio unico motivo d appello, la difesa di XXX lamenta che, sebbene il Tribunale abbia condannato i convenuti, odierni appellati, YYY e YYY1 a risarcire il danno provocato alla sua dante causa XXX, avrebbe poi errato nel compensare integralmente le spese di lite, per cui chiede la condanna dell YYY e del YYY1 al pagamento di tali spese, oltre alla rifusione di quelle del secondo grado di giudizio. Con il proprio appello incidentale, l appellato YYY1 sostiene che il Tribunale sarebbe incorso in errore nell attribuire l esclusiva responsabilità del sinistro de quo al YYY1 ed all YYY, atteso che l incidente sarebbe avvenuto per colpa ed imprudenza largamente prevalenti della stessa infortunata XXX, cosicché chiede la riduzione delle spettanze risarcitorie dell avente causa di quest ultima. La Corte ritiene opportuno esaminare preliminarmente l appello incidentale e successivamente l appello principale. L appello incidentale è comunque infondato, mentre merita accoglimento l appello principale. Dalle prove orali raccolte è emerso che, mentre XXX percorreva con gli sci una pista del comprensorio di Racines Giovo, YYY1 e YYY non hanno trovato di meglio da fare, se non unirsi l uno all altro con una corda lunga circa tre metri e, fermandosi a turno, permettere all altro sciatore di eseguire delle evoluzioni circolari di circa 360, cosicché lo sciatore, che compie le evoluzioni, ad un certo punto si trova con le spalle rivolte a valle e percorre quindi la pista in senso contrario. Dalla dichiarazione resa da YYY in sede di interrogatorio formale è emerso altresì che l esercizio, in occasione della quale

6 N. 84/03 R.G. XXX / YYY + 2 pag.6/8 è avvenuto lo scontro con la XXX, era in assoluto il primo che stavamo facendo quel giorno su quella pista (cfr. il verbale d udienza dd ). Così stando le cose, pare evidente che YYY e YYY1sono incorsi in più di una violazione delle regole di comportamento prescritte per gli utenti delle piste di sci. Essi, infatti, non si sono comportati in modo da non mettere in pericolo gli altri utenti (regola n. 1) e non hanno tenuto un comportamento adeguato alle condizioni generali della pista (regola n. 2). Se è poi vero che lo sciatore, che sta a monte, deve scegliere la propria direzione in maniera tale da evitare collisioni con gli sciatori che si trovano a valle (regola n. 3), è evidente che la sua valutazione riguarda esclusivamente le «evoluzioni normalmente prevedibili» e non certo evoluzioni del tipo di quelle poste in essere dagli appellati YYY e YYY1. Tra il resto, la XXX non poteva prevedere l evoluzione dell YYY, atteso che tale evoluzione era la prima che egli ed il suo compagno effettuavano qual giorno. Così stando le cose, pare evidente che nessun rimprovero può esser mosso alla sciatrice XXX, la quale percorreva i tutta regolarità la pista e mai poteva prevedere che l YYY ponesse in essere un evoluzione in direzione contraria, rispetto alla direzione della pista, provocando così lo scontro e l incidente, di cui la XXX è rimasta vittima. Passando ora all esame dell appello principale, ritiene la Corte che, nei confronti dell originaria attrice XXX sono risultati integralmente soccombenti esclusivamente i convenuti YYY e YYY1, cosicché non vi era alcun motivo per compensare integralmente le spese di lite tra questi ultimi e la XXX. È vero tuttavia che XXX ha avviato la causa chiedendo inizialmente un risarcimento di , che la sua avente causa XXX ha poi ridotto il petitum a

7 N. 84/03 R.G. XXX / YYY + 2 pag.7/ e che il Tribunale ha poi quantificato il danno in , pari ad Euro ,02, cosicché la Corte ritiene corretto riconoscere all attriceappellante XXX la metà delle spese di lite, relative al primo grado di giudizio, compensando la metà residua. Per quanto riguarda invece il giudizio d appello, poiché la XXX è integralmente vittoriosa, le spese le spetteranno per intero ed è evidente che i convenuti-appellati YYY e YYY1 sono tenuti in solido a pagare tutto quanto dovuto alla XXX sia per il primo che per il secondo grado di giudizio. Per quanto riguarda i rapporti interni tra l YYY ed il YYY1, le spese relative al primo grado vanno ripartite tra i due al 50 % ciascuno (entrambi si sono costituiti per contrastare la domanda proposta dall attrice). Per quanto riguarda invece il secondo grado di giudizio, poiché il YYY1 è rimasto contumace e non ha quindi minimamente contrastato il fondato appello, proposto dalla XXX, mentre l YYY ha contrastato tale appello ed ha proposto anche un infondato appello incidentale, la Corte ritiene corretto porre a carico del YYY1il 25 % delle spese di lite e porre a carico dell YYY il residuo 75 %. P. Q. M. La Corte, definitivamente pronunciando, ogni diversa istanza disattesa e reietta, nonché in parziale riforma dell appellata sentenza n. 290/2002 dd del Tribunale di Bolzano, c o n d a n n a YYY e YYY1, in solido tra loro, a rifondere a XXX la metà delle spese di lite relative al primo grado di giudizio, compensando la metà residua, spese che liquida per l intero in complessivi Euro 8.730,00, di cui Euro 480,00 spese, Euro 2.500,00 per diritti di procuratore, Euro 5.000,00 per onorari di avvocato

8 N. 84/03 R.G. XXX / YYY + 2 pag.8/8 ed Euro 750,00 per rimborso forfetario delle spese generali, e che, per il secondo grado di giudizio, liquida in complessivi Euro 4.650,00, di cui Euro 280,00 per spese, Euro 1.000,00 per diritti di procuratore, Euro 3.000,00 per onorari di avvocato ed Euro 400,00 per rimborso forfetario delle spese generali, oltre agli accessori conseguenti per legge (contributo C.A.P. ed I.V.A.) sulle voci gravate e successive occorrende, il tutto con la ripartizione interna, tra i due debitori, come specificata in motivazione. C o n f e r m a il resto. Così deciso in Bolzano il IL CONSIGLIEREEST. dott. Renzo Paolo Pacher IL PRESIDENTE dott. Heinrich Zanon