PIANIFICAZIONE OPERATIVA Rif. Convenzione del 28 gennaio 2014
|
|
- Nicolo Corsi
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 COMUNE DI TREVIGNANO (TV) PIANO DEGLI INTERVENTI LOCALIZZAZIONE DELLE AREE PER STRUTTURE DI VENDITA SUPERIORI A METRI QUADRATI PIANIFICAZIONE OPERATIVA Rif. Convenzione del 28 gennaio 2014 Il Sindaco RUGGERO FELTRIN L Assessore all Urbanistica FRANCO BONESSO Il Responsabile del Servizio PAOLO FAVOTTO Il Segretario Comunale GIAMPIETRO CESCON Marzo 2014 Progettazione a cura di: AGRITECO S.C. AMBIENTE PROGETTO TERRITORIO Via Mezzacapo Marghera-Venezia URB. ALESSANDRO CALZAVARA URB. FEDERICO ZOCCARATO
2 Indice Premessa 3 Finalità del Piano tematico 3 L analisi normativa di riferimento 3 Lo schema di lavoro 4 Prima cartografia di analisi 5 2
3 Premessa Con il presente documento vengono sinteticamente presentate le fasi operative del lavoro convenzionato in data 28 gennaio 2014 relativo alla formazione della variante allo strumento urbanistico avente ad oggetto il regolamento regionale recante gli indirizzi per lo sviluppo del sistema commerciale (adeguamento al disposto di cui Deliberazione di Giunta Regionale n. 1047/2013). In particolare vengono sviluppate: Finalità del Piano tematico L analisi normativa di riferimento Lo schema di lavoro, così come previsto dalla normativa vigente e concordato con gli uffici dell amministrazione Comunale Finalità del Piano tematico Il seguente Piano degli Interventi intende adeguare la normativa comunale al Regolamento Regionale n.1 del 21/06/2013 e all Allegato A della DGRV n.38 del 07/05/2013 secondo la legge regionale 28 dicembre 2012, n. 50 denominata Politiche per lo sviluppo del sistema commerciale nella Regione Veneto, relativi agli aspetti applicativi della nuova disciplina settoriale per il commercio nelle medie e grandi strutture di vendita, secondo le procedure dettate dall art.18 della LR 11/2004. Con l occasione l Amministrazione Comunale procede anche ad una ricognizione complessiva del sistema commerciale presente sul territorio per verificare la possibilità di migliorare le condizioni di esercizio, i servizi per i cittadini. L analisi normativa di riferimento La Legge Regionale n.11/2004 stabilisce criteri, indirizzi, metodi e contenuti degli strumenti di pianificazione per il governo del territorio articolando il Piano Regolatore Comunale in uno strumento di carattere strutturale, il Piano di Assetto del Territorio (PAT), ed in uno strumento di natura operativa, il Piano degli Interventi (PI). Mentre il PAT delinea le scelte strategiche di assetto e di sviluppo per il governo del territorio, il Piano degli interventi è lo strumento urbanistico che, in coerenza e in attuazione del PAT, individua e disciplina gli interventi di tutela e valorizzazione, di organizzazione e di trasformazione del territorio programmando in modo contestuale la realizzazione di tali interventi, il loro completamento, i servizi connessi e le infrastrutture per la mobilità. Il Piano di Assetto del Territorio del Comune di Trevignano è stato adottato con deliberazione n 3 del 12/02/2011 e, dopo la fase osservativa, approvato in Conferenza di Servizi il 02/05/2012. Gli elaborati, corredati dal Rapporto Ambientale (parte della Valutazione Ambientale Strategica) sono consultabili, oltre che sul sito internet del Comune, anche presso l'ufficio Urbanistica del Comune, durante l'orario di apertura al pubblico. Ai sensi dell articolo 21, comma 2 della legge regionale 50/2012, lo strumento urbanistico comunale localizza con variante le nuove aree per l insediamento delle medie strutture con superficie di vendita superiore a metri quadrati e delle grandi strutture di vendita: a tal fine lo strumento urbanistico comunale, con variante al Piano degli Interventi favorisce la localizzazione all interno del centro urbano, come definito dall articolo 3, comma 1, lettera m) della legge regionale, anche attraverso interventi di riqualificazione urbanistica di aree o strutture dismesse e degradate. La localizzazione di cui al comma 1 non è richiesta ai fini dell insediamento o ampliamento delle medie strutture con superficie di vendita superiore a metri quadrati e delle grandi strutture di vendita all interno dei centri storici, come definiti dall articolo 3, comma 1, lettera l) della legge regionale qualora la destinazione urbanistica dell area sia compatibile. Inoltre per incentivare gli interventi di recupero edilizio finalizzati al miglioramento e all inserimento di attività commerciali all interno del centro storico, i comuni possono ridurre l incidenza degli oneri di urbanizzazione fino ad un massimo del cinquanta per cento. 3
4 Al di fuori del centro urbano la localizzazione delle nuove aree per l insediamento delle medie strutture con superficie di vendita superiore a metri quadrati e delle grandi strutture di vendita è consentita secondo il criterio dell approccio sequenziale, con le modalità di seguito indicate. Il criterio dell approccio sequenziale si verifica in presenza di entrambe le seguenti condizioni: a) il Comune deve dare conto dell inesistenza di aree di insediamento disponibili e di adeguate dimensioni all interno del centro storico e del centro urbano; b) nel caso in cui sussista la condizione di cui alla lettera a), è consentita la localizzazione al di fuori del centro urbano in presenza delle ulteriori seguenti condizioni, tra loro alternative: b.1) l iniziativa commerciale deve consistere in un intervento di recupero e riqualificazione urbanistica di aree o strutture dismesse e degradate, secondo le disposizioni di cui ai commi precedenti; b.2) l iniziativa deve consolidare polarità commerciali esistenti e cioè ricadere in aree in cui sono presenti altre attività commerciali di medie o grandi strutture di vendita, purché la relativa variante urbanistica non comporti il consumo di suolo agricolo. Lo schema di lavoro Lo schema di lavoro di seguito descritto, illustra le diverse attività da svolgere per la redazione dello strumento urbanistico tematico. Ricognizione delle strutture esistenti, e lettura e valutazione delle condizioni di compatibilità all insediamento delle strutture di vendita attualmente presenti, considerando in particolare le seguenti caratteristiche urbanistiche: - Centro urbano: porzione di centro abitato, individuato ai sensi dell articolo 3, comma 1, punto 8), del dl 285/1992 NCS, caratterizzata dal tessuto urbano consolidato, con esclusione delle zone produttive periferiche e delle zone prive di opere di urbanizzazione o di edificazione (art. 3 della lr 50/2012) - Centro storico, ovvero aree che costituiscono parte integrante dei centri storici le aree in essi ricomprese o circostanti che, pur non avendo le caratteristiche di cui al comma 1 del medesimo articolo, sono funzionalmente collegate in quanto interessate da analoghi modi d uso (art. 40 lr 11/2004) - Aree di insediamento disponibili; - Aree degradate; - Aree di polarità commerciale: aree in cui sono presenti altre attività commerciali di medie o grandi strutture di vendita (esterne al centro urbano, per le finalità della norma) (art. 2 dgr n. 1047/2013); - Eventuali parchi commerciali. La variante tematica provvederà a: - Cartografare la perimetrazione del centro storico, verificandone le condizioni strutturali specifiche in relazione alla compatibilità per l insediamento di strutture commerciali con superficie di vendita superiore a 1500 mq; - Cartografare la perimetrazione del centro abitato individuato ai sensi dell art.3, comma 1, punto 8), del decreto legislativo 30 aprile 1992 n. 285, delle aree zonizzate all interno di tale perimetro verificandone le condizioni strutturali specifiche in relazione alla compatibilità per l insediamento di strutture commerciali con superficie di vendita superiore a 1500 mq; - Cartografare e verificare le aree di degrado presenti sul territorio comunale valutandone le condizioni strutturali specifiche in relazione alla compatibilità per l insediamento di strutture commerciali con superficie di vendita superiore a 1500 mq; - Cartografare la perimetrazione delle aree di polarità commerciale esistente valutandone le condizioni strutturali specifiche in relazione alla compatibilità per l insediamento di strutture commerciali con superficie di vendita superiore a 1500 mq, lo stato di attuazione e le disposizioni normative correlate. Gli elaborati del Piano degli Interventi tematico saranno: 4
5 a) Relazione di Piano con schedatura delle aree per strutture di vendita superiori a mq, modifica/integrazione delle NTO del PI e definizione della dotazione di standard per le nuove attività commerciali. b) Cartografia in scala 1:1000 dei perimetri dei centri storici, del centro abitato delle polarità commerciali esistenti, delle eventuali aree di degrado e degli eventuali parchi commerciali esistenti. c) Cartografia aggiornata del Piano degli Interventi in scala 1: Prima cartografia di analisi La prima cartografia di analisi evidenzia le zone A (centro storico), le zone D2 dedicate al commercio, direzionalità, artigianato di servizio, il limite dei centri abitati e la principale rete viaria di collegamento. Le prescrizioni di P.R.G. per i centri storici - z.t.o. A e gli interventi urbanistici ed edilizi che al loro interno saranno effettuati, sono rivolti alla loro salvaguardia, conservazione, riqualificazione e rivitalizzazione, al fine di migliorare la funzione individuale e collettiva degli insediamenti di carattere storico, recuperando il patrimonio edilizio ed urbanistico esistente abbandonato, degradato o utilizzato in modo contrastante con la sua funzione naturale, favorendo il mantenimento delle funzioni tradizionali e promuovendo usi incentivanti il recupero dei contenitori edilizi e degli spazi. Il limite dei centri abitati deriva dal Quadro Conoscitivo del Piano di Assetto del Territorio. Tale delimitazione è esplicata dal Decreto Legislativo N. 285 del 30/04/1992, il centro abitato è un insieme di edifici, delimitato lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e fine. Per insieme di edifici si intende un raggruppamento continuo, ancorché intervallato da strade, piazze, giardini o simili, costituito da non meno di venticinque fabbricati e da aree di uso pubblico con accessi veicolari o pedonali sulla strada. Nelle zone territoriali omogenee D2, così come indicate dal presente P.R.G., sono ammesse le seguenti destinazioni d'uso: - manufatti per l'immagazzinaggio, lo stoccaggio e la commercializzazione dei prodotti; - centri di vendita all'ingrosso; - centri di vendita di medio e piccolo dettaglio, comprendenti strutture per la sosta ed il ristoro della clientela; - attività artigianali di servizio; - attività proprie del terziario avanzato e del servizio dell'impresa (uffici direzionali, amministrativi, finanziari, assicurativi, di consulenza, pubblicità e simili); - attività per lo svago e lo spettacolo e strutture ad esso connesse; - attrezzature a servizio degli insediamenti produttivi; - locali e servizi di ristoro e svago per gli addetti. Le specifiche destinazioni d uso di tipo commerciale ammesse devono rispettare quanto prescritto dal successivo art. 34 bis e nel rispetto dei criteri emanati dall Amministrazione Comunale, con DCC 18 del , ai sensi della L.R. 37/99 Norme di programmazione per l insediamento di attività commerciali nel Veneto. Tale normativa è stata abrogata dall articolo 39, comma 1, lettera a), della legge regionale 13 agosto 2004, n. 15, vedi tuttavia le disposizioni transitorie recate dall articolo 37, della legge regionale 13 agosto 2004, n. 15, essa stessa abrogata dall articolo 30, comma 1, lettera a), della legge regionale 28 dicembre 2012, n. 50, vedi tuttavia le disposizioni transitorie recate dagli articoli 22, comma 3, e 28 dalla legge regionale 28 dicembre 2012, n. 50 denominata Politiche per lo sviluppo del sistema commerciale nella Regione Veneto. 5
6 6
COMUNE DI VIDOR. Relazione di sintesi. Adeguamento comunale alla D.G.R. n-1047 del
COMUNE DI VIDOR Adeguamento comunale alla D.G.R. n-1047 del 18.06.2013 LR n.50 del 28.12.2012 Indirizzi per lo sviluppo del sistema commerciale di sintesi Data 19.12.2013 Versione 1.0 accompagnatrice di
DettagliCITTÀ DI CAMPOSAMPIERO (Provincia di Padova)
Gli interventi in aree degradate in relazione alle attività produttive con particolare riferimento alla legge regionale n. 50/2012 e al regolamento attuativo. finalità: Salvaguardare la libertà d impresa
DettagliALL Comune di SAN BIAGIO DI CALLALTA Provincia di Treviso. Codice. Elaborato. Progettazione TEPCO s.r.l. Amministrazione comunale
Comune di SAN BIAGIO DI CALLALTA Provincia di Treviso ALL. 1 Elaborato - - - Codice Relazione Tecnico-Illustrativa Individuazione del "Centro Urbano" ai sensi dell'art. 3, comma 1, lett.m) della Legge
DettagliCOMUNE DI CITTADELLA Provincia di Padova
C O P I A COMUNE DI CITTADELLA Provincia di Padova DELIBERAZIONE N. 236 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO: APPLICAZIONE DELLE DISPOSIZIONI DI CUI ALLA L.R. 50/2012 IN MATERIA DI COMMERCIO.
DettagliDELIMITAZIONE DEL CENTRO URBANO E DELLE AREE DEGRADATE (art. 3, comma 1, lett. m), L.R. 50/2012) Schede aree degradate
COMUNE DI PAESE Provincia di Treviso Elaborato B DELIMITAZIONE DEL CENTRO URBANO E DELLE AREE DEGRADATE (art. 3, comma 1, lett. m), L.R. 50/2012) Schede aree degradate Il Sindaco Dott. Francesco Pietrobon
DettagliSCHEDA n 1 Localita Onara Data rilievo: Anno 2014
- D.G.R. 1047 del 18/06/2013 art.2/6 lett.b SCHEDA DESCRITTIVA AREA DEGRADATA SCHEDA n 1 Localita Onara Data rilievo: Anno 2014 Documentazione fotografica Estratto ortofotopiano sc. 1/5000 Localizzazione
DettagliLA GIUNTA COMUNALE. Comune di Rovigo Deliberazione della Giunta Comunale - Pag. 2
LA GIUNTA COMUNALE Premesso che: La Regione Veneto con la legge 28 dicembre 2012 n.50 Politiche per lo sviluppo del sistema commerciale nella Regione del Veneto ha inteso dettare disposizioni per lo sviluppo
DettagliPRG COMUNE DI SAN BONIFACIO TAVOLA 1 RELAZIONE TECNICA PROVINCIA DI VERONA
PROVINCIA DI VERONA PRG COMUNE DI SAN BONIFACIO VARIANTE PARZIALE N 68 ALLA II VARIANTE GENERALE AL P.R.G. PER L ADEGUAMENTO ALLA L.R. N. 50 DEL 28.12.2012 DELLA ZONA A DI CENTRO STORICO E INDIVIDUAZIONE
DettagliIndividuazione del centro urbano
COMUNE DI PADOVA SETTORE PIANIFICAZIONE URBANISTICA SETTORE COMMERCIO E ATTIVITA' ECONOMICHE IL COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREA PRIVATA PIANIFICAZIONE LOCALE DELLE MEDIE E GRANDI STRUTTURE DI VENDITA ART.
DettagliVARIANTE AL PRIMO PIANO DEGLI INTERVENTI
VARIANTE AL PRIMO PIANO DEGLI INTERVENTI Documento Programmatico Preliminare (LR 11/2004 artt. 17 e 18) PREMESSA 2 IL RUOLO DEI PRIVATI 2 LA VARIANTE AL PI 3 Gli obiettivi della Variante 3 Gli ambiti di
DettagliCITTA' DI LEGNAGO UFFICIO: GESTIONE DEL TERRITORIO E SUAP
OGGETTO: VARIANTE PARZIALE N. 42 AL PIANO REGOLATORE GENERALE INDIVIDUAZIONE DI UN'AREA PER ATTREZZATURE COLLETTIVE F3 - NUOVO CENTRO OPERATIVO DEL CONSORZIO DI BONIFICA VERONESE E CONTESTUALE VARIANTE
DettagliN. del OGGETTO: PIANO DEGLI INTERVENTI - VARIANTE PARZIALE PER ADEGUAMENTO ALLA L.R. N. 50/2012 ESAME OSSERVAZIONI E CONTRODEDUZIONI E APPROVAZIONE.
N. del OGGETTO: PIANO DEGLI INTERVENTI - VARIANTE PARZIALE PER ADEGUAMENTO ALLA L.R. N. 50/2012 ESAME OSSERVAZIONI E CONTRODEDUZIONI E APPROVAZIONE. PROPOSTA DI DELIBERA che il Comune di Castelfranco Veneto
DettagliP.I. 1. Relazione programmatica. ADEGUAMENTO alla L.R. 50/2012. COMUNE DI ZANE' Provincia di Vicenza
COMUNE DI ZANE' Provincia di Vicenza P.I. 1 ADEGUAMENTO alla L.R. 50/2012 Relazione programmatica Berti Roberto Il Responsabile UTC Arch. Luca Cavedon Il Progettista Ing. Livio Campagnolo Realizzazione
DettagliTITOLO SETTIMO URBANISTICA DEL SETTORE COMMERCIALE. Art. 86 DISCIPLINA DEL SETTORE COMMERCIALE
TITOLO SETTIMO URBANISTICA DEL SETTORE COMMERCIALE Art. 86 DISCIPLINA DEL SETTORE COMMERCIALE 1.Le presenti disposizioni costituiscono adeguamento della disciplina urbanistica del piano regolatore generale
DettagliDelibera della Giunta regionale - seduta del 09 febbraio 2010 pag. 1/15
giunta regionale 8^ legislatura Delibera della Giunta regionale - seduta del 09 febbraio 2010 pag. 1/15 ALLEGATO B ARTICOLATO DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA REGIONALE DISPOSIZIONI IN MATERIA
DettagliCOMUNE DI ROVIGO. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE n. DLG/2014/185 O G G E T T O
COMUNE DI ROVIGO VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE n. DLG/2014/185 O G G E T T O L.R.50/2012 e Regolamento Regionale n.1/2013 (DGR 1047/2013). Costituzione del tavolo tecnico per la ricognizione
DettagliSCHEDA n 1 Localita Onara Data rilievo: Anno 2014
SCHEDA n 1 Localita Onara Data rilievo: Anno 2014 Documentazione fotografica Estratto ortofotopiano sc. 1/5000 Localizzazione e superficie territoriale L area è ubicata lungo via Don Carlo Barison, in
DettagliVARIANTE AL P.R.G. ADOTTATA dal Consiglio Comunale con deliberazione n 40 del 11/04/2006
RELAZIONE ILLUSTRATIVA Trattasi di Variante Urbanistica al P.R.G. finalizzata all inserimento nel P.R.G. dei due Parchi Commerciali individuati - ai sensi dell art. 10 comma 7 della L.R. 13.8.04, n 15
DettagliC O M U N E D I U R B I N O Provincia di Pesaro e Urbino
C O M U N E D I U R B I N O Provincia di Pesaro e Urbino Immediatamente eseguibile Pratica n. o.d.g. SETTORE/SERVIZIO URBANISTICA E LAVORI PUBBLICI SERVIZIO/UFFICIO Proposta di deliberazione del Consiglio
DettagliCOMUNE DI TREVISO. Adempimenti conseguenti il Regolamento regionale 21 giugno 2013, n. 1 Indirizzi per lo sviluppo del sistema commerciale
Elaborato "1" D.G.C. n. /. del.. Individuazione di aree o strutture dismesse e degradate da riqualificare Adempimenti conseguenti il Regolamento regionale 21 giugno 2013, n. 1 Indirizzi per lo sviluppo
DettagliStudio Benincà Associazione tra professionisti. P.I. fase 3 RELAZIONE AGRONOMICA PIANO DEGLI INTERVENTI FASE 3. Novembre 2014
P.I. fase 3 1 RELAZIONE AGRONOMICA PIANO DEGLI INTERVENTI FASE 3 Novembre 2014 1 2 RELAZIONE AGRONOMICA 3 4 1. Premessa...7 2. Verifica della compatibilità urbanistica delle richieste in relazione al vincolo
DettagliRELAZIONE TECNICA - SCHEDA INFORMATIVA. Capacità edificatoria prevista dallo strumento urbanistico vigente
La Legge Regionale 6 giugno 2017 n.14, come si legge nella relazione della Seconda Commissione consigliare regionale alla Legge, segna l inizio di un nuovo percorso che, in vista dell obiettivo comunitario
DettagliRELAZIONE PROGRAMMATICA
Comune di Monteforte d Alpone Regione del Veneto PIANO DEGLI INTERVENTI (PI) Legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio a RELAZIONE PROGRAMMATICA
DettagliNorme Tecniche Operative Variante adeguata alla D.C.C. n. 12 del 02/05/2013
Norme Tecniche Operative Variante adeguata alla D.C.C. n. 12 del 02/05/2013 1 Maggio 2013 I N D I C E (in rosso gli articoli e gli allegati variati o aggiunti) ART. 1 - DEFINIZIONE ED AMBITO DI APPLICAZIONE
DettagliIndice. - Relazione pag.1. - Estratto ortofoto - Estratto TAV. 4b del PAT pag.2. - Estratto PRG/PI vigente pag.3. - Estratto PRG/PI variante pag.
Indice - Relazione pag.1 - Estratto ortofoto - Estratto TAV. 4b del PAT pag.2 - Estratto PRG/PI vigente pag.3 - Estratto PRG/PI variante pag.4 - Integrazione NTA vigenti pag.5 RELAZIONE 1. PREMESSA Il
DettagliCOMUNE DI VILLA CORTESE
COMUNE DI VILLA CORTESE PROCEDURA S.U.A.P. IN VARIANTE AL P.G.T. PER L INSEDIAMENTO DI UN ATTIVITA COMMERCIALE ALL INGROSSO IN ZONA PRODUTTIVA ASSOGGETTATA A PIANO ATTUATIVO SINDACO RESPONSABILE AREA TECNICA
DettagliNorme Tecniche. novembre 2018 DOC. Elaborato
Norme Tecniche novembre 2018 DOC. 1 RELAZIONE TECNICA - 1-2 Elaborato Piano di Assetto del Territorio (PAT) Variante n. 2 Variante di adeguamento alla LR 14/2017 sul contenimento del consumo di suolo NORME
DettagliP.I. Secondo Piano degli Interventi - Variante n. 1 Relazione programmatica con estratti cartografici e normativi
COMUNE DI BRESSANVIDO Provincia di Vicenza P.I. Elaborato R Secondo Piano degli Interventi - Variante n. 1 Relazione programmatica con estratti cartografici e normativi Sindaco Giuseppe Leopoldo Bortolan
DettagliDimensionamento RELAZIONE TECNICA Elaborato 3
Dimensionamento 2 RELAZIONE TECNICA - 1 - Elaborato 3 Piano di Assetto del Territorio (PAT) Variante n. 1 Variante di adeguamento alla LR 14/2017 sul contenimento del consumo di suolo DIMENSIONAMENTO -
DettagliINCONTRI DI URBANISTICA. Dal Piano regolatore generale al nuovo Piano urbanistico comunale 1. Dal PRG al PSC
INCONTRI DI URBANISTICA Dal Piano regolatore generale al nuovo Piano urbanistico comunale Comune di Sant Ilario d Enza 1. Dal PRG al PSC Percorso di partecipazione Ascoltare il territorio Assessorato all
DettagliDEFINIZIONI DI CENTRO ABITATO La perimetrazione del centro abitato del territorio comunale ha una doppia valenza in quanto:
CODICE DELLA STRADA In data 28.09.2010, l Ufficio Mobilità del Comune di Campi Bisenzio ha evidenziato la necessità di procedere all adeguamento della perimetrazione dei centri abitati così come previsto
DettagliComune di Vodo di Cadore Provincia di Belluno Piano Regolatore Generale Variante n.1/2014
Comune di Vodo di Cadore Provincia di Belluno Piano Regolatore Generale Variante n.1/2014 Relazione Illustrativa aprile 2014 Comune di Vodo di Cadore Piano Regolatore Generale - Variante n.1/2014 aprile
Dettagli- I N D I C E - - DISPOSIZIONI GENERALI
- I N D I C E - TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Art. 2 Art. 3 - Elementi costitutivi del Piano Regolatore Generale - Campo di applicazione, validità ed efficacia del PRG - Trasformazione urbanistica
DettagliLR 11/04, "Norme per il governo del territorio" Sostituisce il regime urbanistico della LR 61/85 e della LR 24/85
LA NUOVA LEGGE URBANISTICA LR 11/04, "Norme per il governo del territorio" Sostituisce il regime urbanistico della LR 61/85 e della LR 24/85 PRG PRC Piano Regolatore Generale Piano Regolatore Comunale
DettagliC O M U N E d i C A S S O L A pag 3 R e l a z i o n e I l l u s t r a t i v a d i v a r i a n t e. 1. Premessa
C O M U N E d i C A S S O L A pag 3 R e l a z i o n e I l l u s t r a t i v a d i v a r i a n t e 1. Premessa Con delibera di Consiglio Comunale n. 8 del 2 febbraio 2009 è stato adottato il Piano di Assetto
DettagliREGIONE TOSCANA. Legge Regionale 65/2014 Norme per il governo del territorio come modificata dalle LR 43/2016, 91/2016 e 50/2017
REGIONE TOSCANA Legge Regionale 65/2014 Norme per il governo del territorio come modificata dalle LR 43/2016, 91/2016 e 50/2017 OBIETTIVI E PRINCIPI Garantire lo sviluppo sostenibile delle attività rispetto
DettagliPiano Regolatore Generale
Comune di San Giuliano Terme Provincia di Pisa Piano Regolatore Generale Regolamento Urbanistico ADEGUAMENTO AL 31 DICEMBRE 2009 - Piano Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari dell Ente Variante al Regolamento
DettagliCOMUNE DI VALGIOIE DISCIPLINA DEL COMMERCIO CRITERI PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI DI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA
REGIONE PIEMONTE COMUNE DI VALGIOIE PROVINCIA DI TORINO DISCIPLINA DEL COMMERCIO CRITERI PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI DI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA RICONOSCIMENTO DI ADDENSAMENTI E LOCALIZZAZIONI
DettagliIL PIANO DEGLI INTERVENTI (PI) Documento del Sindaco del PI Aree per le attività economiche
Regione Veneto Provincia di Rovigo COMUNE DI LENDINARA IL PIANO DEGLI INTERVENTI (PI) Documento del del PI Aree per le attività economiche 4 luglio2011 Consiglio PIANO DEGLI INTERVENTI 1 2 COS È IL PIANO
DettagliCOMUNE DI ALBIGNASEGO
COMUNE DI ALBIGNASEGO Provincia di Padova VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N 18 del 01-04-2014 L anno Duemilaquattordici addì Uno del mese di Aprile alle ore 19:00, nella Residenza Municipale
DettagliPIANO REGOLATORE GENERALE
COMUNE DI PADOVA SETTORE PIANIFICAZIONE URBANISTICA PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE AL P.R.G. PER LA RIDEFINIZIONE DEL SISTEMA DEI SERVIZI E DELLE NORME (REVOCA PARZIALE E NUOVA ADOZIONE PARZIALE) Allegato
DettagliIL CONSIGLIO COMUNALE
ADOZIONE P.I. 2 FASE INDIVIDUAZIONE DEGLI EDIFICI MONUMENTALI, DELLE VILLE VENETE, DEGLI EDIFICI E COMPLESSI DI VALORE TESTIMONIALE NONCHÉ DELLE PERTINENZE SCOPERTE DA TUTELARE ARTT. 14 65 66 67 DELLE
DettagliAllegato illustrativo. Codice ISTAT COMUNE DI RECOARO TERME (VI)
Allegato illustrativo Codice ISTAT 024084 COMUNE DI RECOARO TERME (VI) RIFERIMENTI TEMPORALI STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI PAT PI Approvato in Conferenza di Servizi il 12/03/2015 e ratificato con Decreto
DettagliPiano di Recupero Ospedaletto Ss. Giovanni e Paolo. Adozione ai sensi dell art. 20 della L.R. 11/04. LA GIUNTA COMUNALE
Prot. Gen. n. Seduta del Oggetto: Piano di Recupero Ospedaletto Ss. Giovanni e Paolo. Adozione ai sensi dell art. 20 della L.R. 11/04. LA GIUNTA COMUNALE Su proposta dell Assessore all Urbanistica Premesso
DettagliPiano Regolatore Generale Variante Verde 2016
1. PREMESSA La nuova Legge Urbanistica Regionale n 11/2004 stabilisce criteri, indirizzi, metodi e contenuti degli strumenti di pianificazione per conseguire il raggiungimento delle seguenti finalità nel
DettagliDOCUMENTO PROGRAMMATICO al PIANO DEGLI INTERVENTI INTEGRAZIONE
Città di Spinea Provincia di Venezia DOCUMENTO PROGRAMMATICO al PIANO DEGLI INTERVENTI INTEGRAZIONE ai sensi art. 18, comma 1- L.r. 11/2004 e art. 19 delle NTA del PAT integra documento preliminare approvato
DettagliPROVINCIA DI PADOVA COMUNE DI ALBIGNASEGO. PIANO DEGLI INTERVENTI Variante n.1 di adeguamento L.R. 50/2012 DOCUMENTO PROGRAMMATICO
Allegato n. 1 alla proposta di Delibera DCS5 6-2015 PROVINCIA DI PADOVA COMUNE DI ALBIGNASEGO PIANO DEGLI INTERVENTI Variante n.1 di adeguamento L.R. 50/2012 DOCUMENTO PROGRAMMATICO Il Sindaco Albignasego,
DettagliCOMUNE DI NOVENTA DI PIAVE Provincia di Venezia
COMUNE DI NOVENTA DI PIAVE Provincia di Venezia Protocollo Nr. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE COPIA Nr. 118 del 18/12/2012 AGGIORNAMENTO PERIMETRAZIONE DEI CENTRI ABITATI AI SENSI DEGLI
DettagliALLEGATO D - DISCIPLINA DELLA DISTRIBUZIONE E LOCALIZZAZIONE DELLE FUNZIONI
ALLEGATO 7 ALLEGATO D - DISCIPLINA DELLA DISTRIBUZIONE E LOCALIZZAZIONE DELLE FUNZIONI art. 1 Disciplina della distribuzione e della localizzazione delle funzioni / Contenuti e finalità l articolo riassume
DettagliCOMUNE DI SAN DONÀ DI PIAVE
COMUNE DI SAN DONÀ DI PIAVE Variante Generale al Piano Regolatore ai sensi dell'art. 49 della L. R. 27 giugno 1985 n. 61 Norme Tecniche di Attuazione Norme Tecniche di Attuazione Approvate con Deliberazione
DettagliMosto. Eraclea. Sindaco ANDREA CERESER. Adozione... Approvazione...
Regione Veneto Città Metropolitana di Venezia Comune di San Donà di Piave (Città decorata con Croce al Merito di Guerra e medaglia d'argento al Valore Militare) P.A.T. Piano di Assetto del Territorio Variante
DettagliCOMUNE DI MASERA DI PADOVA
ORIGINALE COMUNE DI MASERA DI PADOVA Provincia di Padova Verbale di deliberazione della Giunta Comunale n.123 del 21-11-2017 Oggetto: INDIVIDUZIONE DEGLI AMBITI DI URBANIZZAZIONE CONSOLIDATA, AI SENSI
DettagliPGT del Comune di Verrua Po AMBITI DEL TESSUTO URBANO CONSOLIDATO RESIDENZIALE E PARTE I. RIEPILOGO SCHEDE DEL TESSUTO URBANO CONSOLIDATO:...
1 SCHEDA AU_03_18175.pdf COMUNE DI VERRUA PO PROVINCIA DI PAVIA PGT TESSUTO URBANO CONSOLIDATO AMBITI DEL TESSUTO URBANO CONSOLIDATO RESIDENZIALE INDICE PARTE I. RIEPILOGO SCHEDE DEL TESSUTO URBANO CONSOLIDATO:...
DettagliLa valorizzazione degli inerti da C&D nel Comune di Bologna. Le forme incentivanti
La valorizzazione degli inerti da C&D nel Le forme incentivanti Inerti da C&D Normativa nazionale D. Lgs. 152/06 e smi P R E S U P P O S T I Connotazione del territorio Pianific. territoriale Strumenti
DettagliVariante n.2 al Primo Piano degli Interventi RELAZIONE PROGRAMMATICA PROGETTO DI VARIANTE
Comune di Pieve di Cadore - Provincia di Belluno Variante n.2 al Primo Piano degli Interventi IMPOSIZIONE VINCOLO PREORDINATO ALL ESPROPRIO SULLA ZTO FC 34 E 36 DESTINATA A ATTREZZATURE OSPEDALIERE E PIAZZOLA
DettagliCOMUNE DI FORTE DEI MARMI
COMUNE DI FORTE DEI MARMI DISCIPLINA DELLA ALLEGATO 10 Disciplina della Distribuzione e localizzazione delle Funzioni ILLUSTRATIVA (ai sensi art. 109 LR 65/2014) settembre 2015 PREMESSA: La presente disciplina,
DettagliRegione Lazio. Leggi Regionali
12/08/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 64 Pag. 10 di 300 Regione Lazio Leggi Regionali Legge Regionale 8 agosto 2014, n. 8 Modifiche alle leggi regionali 6 luglio 1998, n. 24 (Pianificazione
DettagliPAT del comune di S. MARTINO DI V.ZZE
SAN MARTINO DI VENEZZE ALLEGATO Dimensionamento A.T.O. Riepilogo generale dimensionamento Ambiti Territoriali Omogenei Ato 0101 7.366.402,3 Ato 0201 2.615.296,4 Ato 0301 21.098.420,8 Area confine comunale
DettagliSCHEDA n. AD/1 AREA DI VIA BORGO VICENZA
SCHEDA n. AD/1 AREA DI VIA BORGO VICENZA Individuazione ambito L area è posta nel centro urbano, come definito dalla LR 50/2012, di Borgo Vicenza all intersezione tra le Vie Borgo Vicenza e Via Muri d
DettagliP.I. VARIANTE PUNTUALE
Comune di ZIMELLA Provincia di Verona P.I. VARIANTE PUNTUALE Elaborato Scala All. D Relazione di Variante estratti normativi estratti cartografici Variante al Piano degli Interventi per approvazione del
Dettagli1. INSEDIAMENTO DI STRUTTURE CON SUPERFICIE DI VENDITA MAGGIORE DI METRI QUADRATI ALL INTERNO DEI CENTRI STORICI
PREMESSA Il 28 dicembre 2012 la Regione del Veneto ha approvato la legge n. 50 Politiche per lo sviluppo del sistema commerciale nella Regione del Veneto. Questa legge ha preso atto di una tendenza oramai
DettagliNORMATIVA TECNICA DI ATTUAZIONE
PROPOSTA ACCORDO DI PROGRAMMA CON CONTENUTO DI VARIANTE URBANISTICA AL PIANO REGOLATORE GENERALE VIGENTE, APPROVATO CON DELIBERAZIONE DELLA G.R.L. N 29471 D EL 26 FEBBRAIO 1980, PER LA TRASFORMAZIONE URBANISTICA
DettagliP.I. Piano degli Interventi art. 17 LR n 11/2004 variante 1
Comune di Solesino Re gione del Veneto Pr ovincia di Padova P.I. Piano degli Interventi 2016-2021 art. 17 LR n 11/2004 variante 1 elaborato P-08 adozione - DCC. n. 43 del 19.09.2016 approvazione - DCC.
DettagliVariante in adeguamento art. 4.1 PTCP 2007 var Testo inserito. Testo eliminato
1 Variante in adeguamento art. 4.1 PTCP 2007 var.2012 Testo inserito Testo eliminato Scheda del PU: P.Z.1 - S.7 - Area vecchio campo da calcio a Coriano 1. Definizione 1. Tale ambito è destinato alla realizzazione
DettagliComune di Casaleone Provincia di Verona. Piano degli Interventi - Variante n. 2/2015 Documento Programmatico Preliminare - Documento del Sindaco
Comune di Casaleone Provincia di Verona Piano degli Interventi - Variante n. 2/2015 Documento Programmatico Preliminare - Documento del Sindaco Febbraio 2015 Comune di Casaleone Piano degli Interventi
Dettagli2 PIANO DEGLI INTERVENTI
COMUNE DI MUSSOLENTE Provincia di Vicenza P.R.C. Elaborato Scala 2 PIANO DEGLI INTERVENTI Atto di Indirizzo Criteri perequativi per il Piano degli Interventi IL SINDACO Cristiano Montagner IL SEGRETARIO
DettagliSCHEDA 1 Romano Centro LOCALIZZAZIONE
SCHEDA 1 Romano Centro LOCALIZZAZIONE L area è situata lungo la provinciale SP 148 Via Roma, in prossimità del centro storico di Romano Centro. Verso nord-ovest l area confina con un area agricola mentre
DettagliArt Gli assetti della grande distribuzione commerciale...1
P T C P PROVINCIA DI FORLI'-CESENA VARIANTE SPECIFICA AL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE ai sensi dell'art27 bis LR20/2000 e ssmmii Approvato con delibera CP n68886/146 del 14/09/2006 Integrato
DettagliProposta di individuazione di area dismessa o degradata da riqualificare
Proposta di individuazione di area dismessa o degradata da riqualificare ai sensi dell art.2, comma 6 del reg.n.1 del 21.06.2013. SCHEDA DESCRITTIVA area Ex-Esav L area è individuata al catasto terreni
DettagliPI 2012 COMUNE DI POVEGLIANO. Documento del Sindaco. da destinare alla localizzazione del nuovo CERD
PI 2012 COMUNE DI POVEGLIANO (Legge Regionale n. 11/2004 e s.m.i.) Documento del Sindaco 20.09.2012 Elaborato 03 Comune di Povegliano ADOZIONE APPROVAZIONE Il Sindaco architetto Sergio ZAPPALORTO Il Segretario
DettagliQUADRO SINOTTICO DEGLI INTERVENTI
COMUNE DI BRESCIA SETTORE SPORTELLO UNICO DELL EDILIZIA Legge regionale 13 marzo 2012 - n. 4 Norme per la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente e altre disposizioni in materia urbanistico edilizia
DettagliRUE REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO
COMUNE DI SASSUOLO PROVINCIA DI MODENA RUE REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO RELAZIONE VERSIONE APPROVATA VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO (RUE) Il Sindaco Claudio Pistoni Il Segretario Comunale Gregorio
DettagliCOMUNE DI THIENE (Provincia di Vicenza )
COMUNE DI THIENE (Provincia di Vicenza ) Proposta di deliberazione del CONSIGLIO COMUNALE N /2014 del Oggetto: ADOZIONE VARIANTE PARZIALE AL PIANO DEGLI INTERVENTI IN ADEMPIMENTO DELLA L.R. 28, DICEMBRE
DettagliCOMUNE DI VENEZIA. Estratto dal registro delle deliberazioni del COMMISSARIO STRAORDINARIO nella competenza della Giunta Comunale
COMUNE DI VENEZIA Estratto dal registro delle deliberazioni del COMMISSARIO STRAORDINARIO nella competenza della Giunta Comunale N. 49 del 18 FEBBRAIO 2015 E presente il COMMISSARIO STRAORDINARIO: VITTORIO
DettagliP2 Norme di attuazione Proposta di variante
P2 Norme di attuazione con modifiche e integrazioni ADOTTATO DAL C.C. CON DELIBERA N. 5835/87 DEL 06/04/2009 APPROVATO DAL C.C. CON DELIBERA N. 5167/70 DEL 05/04/2011 VARIANTE APPROVATA DAL C.C. CON DELIBERA
Dettagli5. Alla lettera a) del comma 1 dell articolo 3ter della l.r. 21/2009 le parole 31 dicembre 2005 sono sostituite dalle parole 30 settembre 2010.
Su Geopunto n. 53 gennaio-febbraio 2014, nell inserto a cura di Vittorio Meddi dedicato al Piano Casa, vengono analizzati punto per punto alcuni atti approvati dalla Giunta che, per esigenze di spazio
DettagliPGT del Comune di Barbianello TESSUTO URBANO CONSOLIDATO AMBITI DEL TESSUTO PRODUTTIVO ESISTENTE
1 SCHEDA AU_05_18008.PDF COMUNE DI BARBIANELLO PROVINCIA DI PAVIA PGT TESSUTO URBANO CONSOLIDATO AMBITI DEL TESSUTO PRODUTTIVO ESISTENTE INDICE PARTE I. RIEPILOGO SCHEDE DEL TESSUTO URBANO CONSOLIDATO:...
DettagliCOMUNE DI SANT ANTONINO DI SUSA
COMUNE DI SANT ANTONINO DI SUSA PROVINCIA DI TORINO ADEGUAMENTO DEL VIGENTE P.R.G.C. AI SENSI DEL D.LGS. N 114/98,DELLA L.R. N 28/99 E DELLA D.C.R. 563-13414 DEL 29/10/1999 E S.M.I., AGLI INDIRIZZI GENERALI
DettagliREGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA LR 5/2007 Riforma dell urbanistica e disciplina dell attività edilizia e del paesaggio come modificata dalla LR 21/2015 Disposizioni in materia di varianti urbanistiche di
DettagliPIANO REGOLATORE GENERALE
REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI TORINO Comune di Strambino PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE STRUTTURALE N. 3 ai sensi del Comma 4 dell Art. 17 della L.R. N.56/77 PROGETTO DEFINITIVO PRG vigente approvato
DettagliTITOLO V NORME SPECIALI E GENERALI
TITOLO V NORME SPECIALI E GENERALI CAPO I DISCIPLINA DEGLI INSEDIAMENTI COMMERCIALI LUR 28/99 e s.m.i Art. 67 Classificazione del comune e definizione del centro urbano 67.01 Il comune di GALLIATE in relazione
DettagliCOMUNE DI CASIER Provincia di Treviso
COMUNE DI CASIER Provincia di Treviso Settore Uso e Assetto del Territorio Variante n. 5 al Piano degli Interventi (PI) Valutazioni tecniche sulle Osservazioni 7 settembre 2016 Numero Ditta 01 Zanatta
DettagliComune di Casaleone Provincia di Verona. Piano degli Interventi - Variante n.5/2016 Documento Programmatico Preliminare - Documento del Sindaco
Comune di Casaleone Provincia di Verona Piano degli Interventi - Variante n.5/2016 Documento Programmatico Preliminare - Documento del Sindaco novembre 2016 Comune di Casaleone Piano degli Interventi Variante
DettagliComune di Ponte San Nicolò Variante Parziale al P.R.G. Ai sensi dell'art. 50 comma 4 L.R. 61/85
Pagina 0 RELAZIONE TECNICA ILLUSTRAIVA PREMESSA Strumento urbanistico comunale Il Comune di Ponte San Nicolò è dotato di Piano Regolatore Generale approvato con deliberazione della Giunta Regionale Veneto
DettagliComune di Casnigo VARIANTE PGT Piano dei Servizi 20 febbraio 2018
INDICE 1. Elementi costitutivi del Piano dei servizi... 2 2. Zona S1: aree per l'istruzione pubblica... 2 3. Zona S2: aree per servizi pubblici... 2 4. Zona S3: aree per attrezzature religiose... 2 5.
DettagliNTA - STATO DI FATTO NTA - STATO DI PROGETTO
NTA - STATO DI FATTO NTA - STATO DI PROGETTO Art. 1.03 DEROGHE ALLE PRESENTI NORME Deroghe alle presenti norme sono ammissibili nei limiti e nella forma stabiliti dall art. 41 quater, L. 17/8/1942 n. 1150,
DettagliPiano della città pubblica
La Legge Regionale n 12/2005 Legge per il governo del territorio. I temi e le esperienze Politecnico di Milano Polo Regionale di Mantova Aula Magna - Via Scarsellini, 15 Mantova 30 novembre 2006 Studi
DettagliP.I. Piano degli Interventi - variante 1 art. 18 LR n 11/2004
Comune di Schiavon Re gione del Veneto Pr ovincia di Vicenza P.I. Piano degli Interventi - variante 1 art. 18 LR n 11/2004 elaborato P-12 A F e b b r a i o 2 0 1 6 A s s e v e r a z i o n e n o n n e c
DettagliN.T.A. del P.R.G. CON MODIFICHE
N.T.A. del P.R.G. CON MODIFICHE ( Cancellazioni / aggiunte ) Art. 83 - Ambito di recupero ambientale della zona produttiva lungo la Statale Fermana (sottozona D 1.3) 1 Il fondovalle del Rio Petronilla,
DettagliRELAZIONE TECNICA - SCHEDE AREE
Relazione Tecnica PI - COMUNE DI THIENE L.R.50/2012 Settore V - Sviluppo del Territorio UFFICIO URBANISTICA Ottobre 2014 INDIVIDUAZIONE DEL CENTRO URBANO, DELLE NUOVE AREE E DELLE AREE DEGRADATE DA RIQUALIFICARE
DettagliALLEGATO A 1 PARAMETRI PER LA DETERMINAZIONE DEI VALORI DEI TERRENI Classi di destinazione urbanistica e valori medi degli immobili
ALLEGATO A MODALITÀ DI CALCOLO DEGLI INCREMENTI DI VALORE DEI TERRENI IN APPLICAZIONE ALL'ART. 14.1 DEL TESTO COORDINATO DELLE NORME DI P.S.C. P.O.C. R.U.E. 1 PARAMETRI PER LA DETERMINAZIONE DEI VALORI
DettagliPIANO DEGLI INTERVENTI VARIANTE N.
COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO PIANO DEGLI INTERVENTI VARIANTE N. 4 deliberazione del consiglio comunale n. 82 del 17.10.2014 di adozione della variante parziale per la disciplina delle attività produttive
Dettaglivariazione superficie zonizzata variazione volume previsto mq -90 mc -90 variazione SAU mq 0
modifiche introdotte per recepimento osservazioni alla D.C.C. n. 1 del 8 aprile 2014 osservazione n. 8: trasformazione in verde privato di porzioni pertinenziali in zona C1.e/11 e lieve riduzione del perimetro
Dettaglin. 98 Localizzazione GRAGNOLA Dati catastali Foglio 4 map. 1082
n. 98 Localizzazione GRAGNOLA Dati catastali Foglio 4 map. 1082 A) STATO VIGENTE Destinazione Urbanistica Sezione: C Foglio: 4 Mappale: 1082 - Disciplina dei Sistemi Territoriali: Area interna all UTOE
DettagliP.I. Piano degli Interventi art. 17 LR n 11/2004 variante 1
Comune di Solesino Re gione del Veneto Pr ovincia di Padova P.I. Piano degli Interventi 2016-2021 art. 17 LR n 11/2004 variante 1 elaborato P-08 S e t t e m b r e 2 0 1 6 M o n i t o r a g g i o S A U
DettagliGALLIPOLI. Problemi / Quesiti
GALLIPOLI Tipo di piano urbanistico PRG Cartografia di riferimento Cartografia di riferimento: cartografia vettoriale georeferenziata fornita dall UT del Comune di Gallipoli Formato file.shp (shapefile)
DettagliALLEGATO A 1 PARAMETRI PER LA DETERMINAZIONE DEI VALORI DEI TERRENI Classi di destinazione urbanistica e valori medi degli immobili
ALLEGATO A MODALITÀ DI CALCOLO DEGLI INCREMENTI DI VALORE DEI TERRENI IN APPLICAZIONE ALL'ART. 14.1 DEL TESTO COORDINATO DELLE NORME DI P.S.C. P.O.C. R.U.E. 1 PARAMETRI PER LA DETERMINAZIONE DEI VALORI
DettagliPROVINCIA DI VENEZIA. Ai sensi dell'art. 18, comma 1, L. R. 23/04/2004, nr.11. Fossalta di Piave. di Piave. MusiledidiPiave. Jesolo Quarto.
COMUNE DI MUSILE DI PIAVE PROVINCIA DI VENEZIA DOCUMENTO DEL SINDACO II^VARIANTE AL PIANO DEGLI INTERVENTI Ai sensi dell'art. 18, comma 1, L. R. 23/04/2004, nr.11 Monastier Monastier di Treviso di Treviso
DettagliAllegato alle Norme Tecniche di Attuazione
Comune di Porto Tolle Provincia di Rovigo PAT Piano di Assetto del Territorio comunale Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione Sindaco di Porto Tolle Dott. Finotti Silvano Ufficio tecnico Comunale Arch.
Dettagli