Programma di Miglioramento Ambientale. Asti 6 novembre 2012 Acqui Terme - 7 novembre 2012 Luana Scaccianoce, Marco Glisoni

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1 Programma di Miglioramento Ambientale Asti 6 novembre 2012 Acqui Terme - 7 novembre 2012 Luana Scaccianoce, Marco Glisoni

2 Accordo di Programma tra Ministero Ambiente e Regione Piemonte 22/02/2010 L accordo prevede l identificazione di un percorso che porti, attraverso la formulazione di sistemi di gestione del territorio, al mantenimento ed al miglioramento della situazione ambientale della valle al fine di connotare un suo modello di sviluppo decisamente indirizzato alla compatibilità ambientale L area di programma prevista dall accordo interessa: 3 province (Alessandria, Asti e Cuneo) 51 comuni (24 prov. AL, 11 prov. AT, 16 prov. CN) 3 comunità montane (1 per ogni provincia) 3 comunità collinari (tutte in provincia di Alessandria) 1 GAL e 1 contratto di fiume (provincia di Alessandria)

3 Area di Programma

4 Progetto EmasBormida Proposta Scopo: miglioramento della situazione ambientale della Valle attraverso un percorso condiviso Obiettivi: promozione dei sistemi di gestione ambientale (SGA) nell area di programma Criticità: difficoltà per le piccole amministrazioni nel garantire continuità e mantenimento del SGA a causa di carenze di personale, cambi di amministrazione e ristrettezze di bilancio Opportunità: sinergia con il Contratto di Fiume per contribuire alla promozione di EMAS sul territorio vs. imprese e enti Metodo di lavoro: metodologia comune e semplificata metodologia comune e semplificata, fornitura di strumenti, formazione e coordinamento di gruppi di lavoro con rappresentanti stabili per ciascun soggetto coinvolto. Suddivisione dell area di programma in zona montana/collinare e zona di pianura.

5 Ruolo dei soggetti coinvolti e destinatari prioritari

6 Le tappe del percorso verso l EMAS 1. Analisi Ambientale d Area 2. Check-list analisi ambientale ente 3. Registro della normativa ambientale applicabile 4. Costituzione e animazione GdL 5. Formazione su SGA + normativa ambientale 6. Programma Ambientale d Area

7 1. Analisi Ambientale d Area L Analisi Ambientale d Area, svolta in collaborazione con gli enti partecipanti al progetto è finalizzata a individuare gli elementi che hanno o possono avere un impatto significativo sull ambiente.

8

9 I comuni dell Area di Progetto sono stati distinti in tre gruppi: Un primo gruppo che ha minori problemi ad iniziare un percorso verso EMAS (in verde) Un secondo gruppo che deve ancora in gran parte rispondere alle esigenze di pianificazione ambientale (in arancione) Un terzo gruppo che si trova in una situazione intermedia (in giallo)

10 Posizione del Comitato Emas sugli obiettivi di raccolta differenziata degli RSU (13/09/2012) Viste le difficoltà riscontrate nel raggiungimento degli obiettivi di RD il Comitato si è espresso così: 1. Se la responsabilità sia solo in capo al Comune la registrazione EMAS viene concessa o rinnovata solo a quei Comuni che al 31 dicembre 2012 conseguono l'obiettivo del 65% di raccolta differenziata degli RSU come fissato dal D.Lgs n. 152/2006; 2. Se la responsabilità ricada su un soggetto diverso dalla Amministrazione Comunale (ad esempio: Soggetto Gestore di ATO, Comunità montana, Provincia e/o simili) la Registrazione EMAS viene concessa o rinnovata a quelle Pubbliche Amministrazioni in cui si riscontri: che siano state predisposte tutte le misure, di competenza comunale, necessarie all'effettuazione della RD, compresa la realizzazione di eventuali infrastrutture; che ci sia l'evidenza oggettiva dell'impegno dell'amministrazione nella sensibilizzazione della cittadinanza sulla raccolta differenziata; che ci sia l'evidenza oggettiva dell attivazione di strumenti tramite i quali monitorare l'efficacia della RD; in caso di criticità, la capacità da parte della Pubblica Amministrazione di attivare opportune azioni sull'ente Gestore in virtù di quanto stabilito nelle convenzioni.

11 Posizione del Comitato Emas sulle P.A. (13/09/2012) E concessa l'estensione della validità della DA a 4 anni al posto di 3 con verifiche biennali e non annuali ai Comuni con numero di abitanti non superiore a che rispondano ai requisiti di cui ai punti a), b) e c) dell art. 7, nel rispetto dei seguenti requisiti: 1) non sono previste, nel periodo di vigenza dell'estensione della validità della DA, Varianti Generali e/o Strutturali al Piano Regolatore Comunale o agli altri strumenti di pianificazione adottati dall'ente o previsti dalla normativa; 2) nel caso di nuove elezioni amministrative nel corso del periodo di vigenza dell'estensione della validità della DA, la eventuale nuova Giunta deve trasmettere al Comitato apposita dichiarazione attestante l'impegno al mantenimento della Politica Ambientale e del programma approvati dalla Giunta precedente; 3) non sono presenti sul territorio significative criticità ambientali sulle quali l'organizzazione può esercitare la propria influenza (es. accostamenti critici da piano di zonizzazione acustica, siti da bonificare di competenza del soggetto richiedente, criticità legate alla pianificazione in materia di rischio industriale). L'assenza di tali criticità e quindi di potenziali rischi ambientali, dovrà risultare dall'analisi ambientale iniziale e/o da evidenze oggettive emerse dalle successive attività di analisi e valutazione poste in essere dall'organizzazione e verificate dal verificatore; 4) ottemperanza agli obblighi relativi alle percentuali di raccolta differenziata senza ricorrere alle deroghe previste nell'apposita posizione del Comitato.

12 6. Programma di Miglioramento Ambientale A) Promozione di EMAS sul territorio da parte dell ente B) Risoluzione criticità ambientali comuni a più enti

13 A) Promozione di EMAS sul territorio in sinergia con il Piano di Azione del Contratto di Fiume A.1 Scuola EMAS-Ecolabel percorso di formazione e assistenza A.2 Incentivi/Agevolazioni/Premialità da parte delle Province per Comuni ed aziende registrate EMAS

14 A.1 Scuola EMAS-Ecolabel Le scuole già attivate in Italia sono 17, i settori merceologici riguardano principalmente energia, rifiuti, agroalimentare, turismo e pubblica amministrazione. Finora non ci sono state richieste per attivarne una in Piemonte, Valle d Aosta o Liguria Scuola di riferimento per il Nord-Ovest Argomenti: Regolamenti 1221/2009 (EMAS III) e 66/2010 (Ecolabel), Posizioni del Comitato Ecolabel e Ecoaudit, Realizzazione di un Sistema di Gestione Ambientale, Soggetti coinvolti nell iter di registrazione, Procedure di certificazione, registrazione e accreditamento, ecc Destinatari: Responsabili e addetti al Sistema di gestione ambientale; Responsabili e addetti uffici ambiente, ecologia, ufficio tecnico. Persone che dovranno operare autonomamente come auditor e/o richiedere l'accreditamento come Verificatore Ambientale singolo o richiedere la certificazione Ecolabel.

15 A.2. Incentivi/Agevolazioni/Premialità ESEMPI sconti per oneri di urbanizzazione sconti su IRAP, tassa rifiuti, ecc.. riduzione tempi procedure (VIA,... priorità su appalti di servizi (capacità tecnica., elenco fornitori. priorità su concessioni, finanziamenti

16 B) Risoluzione criticità ambientali comuni a più enti B.1 Pianificazione intercomunale Realizzazione piani di tutela ambientale (PAI, PZA, etc ) B.2 Diminuzione impatti ambientali interni Programmazione interventi per migliorare la sostenibilità ambientale dell ente

17 B.2) Diminuzione impatti ambientali ESEMPI Acquisti Pubblici Ecologici sostenibilità ambientale degli acquisti Efficienza Energetica contenimento dei consumi energetici Mobilità Sostenibile promozione mobilità sostenibile e gestione integrata spostamenti casa-lavoro Dematerializzazione digitalizzazione delle procedure..acqua, rifiuti.

18 SEGRETERIA SCIENTIFICA Luana Scaccianoce Arpa Piemonte Struttura Educazione e Promozione Ambientale Tel emasbormida@arpa.piemonte.it

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