Pronto intervento sociale e Centri di pronta accoglienza residenziale
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- Arrigo Montanari
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1 SERVIZIO DI PRONTO INTERVENTO SOCIALE E PRONTA ACCOGLIENZA (PROGETTO SPERIMENTALE) 2. Progetto già avviato Sì No 3. Tipologia di servizio Istituzionale Servizi Essenziali Altro 4. Area tematica LIVEAS Esclusione Sociale 5. Macrotipologia Pronto intervento sociale e Centri di pronta accoglienza residenziale 6. Se il servizio dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare il fabbisogno al quale fa riferimento, i risultati conseguiti e l utenza di riferimento Servizio da avviarsi in via sperimentale nell anno Descrizione delle attività e delle prestazioni erogate dal servizio Nel rispetto delle prescrizioni regionali e della legge 328/00, il Distretto RMH3 ha intenzione di avviare in via sperimentale per un periodo di 6 mesi (ottobre 2013 marzo 2014) un servizio di pronto intervento sociale e di pronta accoglienza residenziale. L esigenza di tale periodo di prova si rende necessaria in quanto il servizio non è mai stato attivato in precedenza sul nostro territorio e quindi, per una più corretta programmazione nelle prossime annualità, è opportuno un periodo di rodaggio in cui valutare le possibilità di articolazione del servizio in base alla domanda e alle necessità del territorio. In questa prima fase si prevede di: istituire un numero telefonico attivo nella fascia oraria per 7 giorni su 7, che, contattato dai cittadini, possa fornire tempestivamente ascolto, valutazione ed accoglienza della domanda socio-sanitaria. Tale servizio sarà svolto dagli operatori comunali durante l orario , mentre, nell orario di chiusura degli uffici (incluso sabato e domenica) verrà svolto da un organismo terzo da individuarsi. creare, attraverso la stipula di convenzioni e protocolli, una serie di prassi codificate per le situazioni di emergenza con organismi quali Protezione Civile, Forze dell ordine, Istituzioni sanitarie, AA.GG. che possano essere attivate dagli operatori del Pronto intervento censire e catalogare in una banca dati le risorse territoriali attivabili in caso di emergenza
2 fornire, attraverso uno o più organismi terzi da individuarsi, n. 6 posti letto in caso di emergenza notturna, comprensivi di pasti (cena e/o colazione), utilizzabili dalla persona per un massimo di 7 giorni consecutivi accompagnare l utente nella presa in carico da parte dei servizi sociali comunali ed ASL nella fase successiva all emergenza (24/48H) Attività di back office; raccogliere informazioni sulle esigenze e sui bisogni territoriali aventi caratteristiche di urgenza ed ottenere un feedback per una adeguata programmazione futura del servizio. 8. Costo del servizio (totale) , Importo finanziato con risorse assegnate dalla Regione Lazio ,00 9. Bacino di utenza - Distrettuale - Sub distrettuale (specificare i Comuni) - Comunale (specificare il Comune) 10. Tipologia di utenza Il servizio è rivolto a chiunque versi un una situazione di emergenza sociale sul territorio, o che comunque contatti il numero telefonico istituito; si prevede che possa essere una risorsa soprattutto per le persone a rischio di esclusione e marginalità sociale. 11. Obiettivi del progetto Il progetto si propone di: assicurare interventi sociali in situazioni di emergenza nelle prime 24/48H, fronteggiando i potenziali aggravamenti e ove possibile risolvendo i problemi, in attesa dell intervento del servizio sociale territoriale in caso di situazioni di emergenza residenziale notturna, offrire una soluzione tempestiva alla persona in difficoltà raccogliere dati e informazioni sui bisogni territoriali per una migliore attuazione del servizio. 13. Tempi di attuazione (data inizio data fine) 6 mesi (ottobre 2013 marzo 2014) 14. Tipologia di strutture
3 Numero strutture _ _ 1 Tipologia struttura - Gruppo appartamento - Casa famiglia - Comunità alloggio - Comunità di pronta accoglienza - Casa di riposo - Casa albergo - Strutture semiresidenziali (specificare ) - Altro (specificare Pronto intervento sociale ) Capacità di accoglienza della/e struttura/e (n posti) _ _ _ Atto di autorizzazione al funzionamento della struttura ai sensi della L.R. n. 41/2003 Non previsto 15. Numero utenti nel 2012 _ _ _ 0 (Progetto non attivo) 16. Utenza annuale prevista _ _ 5 0 (Contatti telefonici) 17. Utenza servita rispetto al fabbisogno rilevato Non disponibile 18. Criteri di individuazione dell utenza Valutazione dell operatore telefonico rispetto all urgenza dichiarata; servizio potenzialmente aperto a tutti 19. Ente attuatore - Ente capofila del Distretto - Altro Comune del Distretto (specificare ) - Altro Comune del Distretto (specificare ) 20. Soggetto erogatore del servizio Da individuare organismo privato o di terzo settore
4 21. Personale coinvolto - Amministrativi _ _ 1 - Assistenti sociali _ _ 5 - Sociologi _ _ _ - Psicologi _ _ 1 - Pedagogisti _ _ _ - Educatori professionali _ _ _ - Operatori socio-sanitari _ _ _ - Volontari _ _ _ - Mediatori culturali _ _ _ - Altre figure (specificare ) _ _ _ 22. Sede della struttura e/o dell attività Da individuarsi a cura del soggetto gestore sul territorio distrettuale 21. Esistono strumenti valutazione e controllo della qualità del servizio? In caso positivo, quali riscontri si sono avuti da parte dell utenza? Monitoraggio e valutazione da programmare con il soggetto attuatore tenuto a presentare un report finale sulla sperimentazione del progetto, contenente indicazioni per la riprogrammazione futura. 22. Esiste compartecipazione da parte degli utenti? - Sì, totalmente - Sì, parzialmente - No 23. Quali sono le modalità di integrazione con la ASL? E prevista la partecipazione della ASL a tutti i livelli, sia programmativi, che attuativi che di monitoraggio e valutazione
5 24. Finanziamenti e Cofinanziamenti previsti: specificare i costi Finanziamento regionale Cofinanziamento Provinciale Comunale Asl Altro Totale finanziamento Costo risorse umane , , , ,00 Costo di funzionamento e gestione Costo di struttura e di mantenimento , ,00 Totale , , , ,00
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