Panel aziende agricole: l ortofrutta italiana, scenario attuale e nuova PAC

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1 Industria e Distribuzione Monografiche -Agricoltura Panel aziende agricole: l ortofrutta italiana, scenario attuale e nuova PAC Ottobre 2005 Introduzione Il settore ortofrutticolo, disciplinato dalle OCM del 1996 (Regg. 2200/96, 2201/96 e 2202/96) e successive modifiche, non subisce direttamente gli effetti della riforma Fishler. Quest ultima, infatti, non ammette al premio unico per azienda istituito col disaccoppiamneto né le colture permanenti, né gli ortofrutticoli freschi e da trasformazione, né le patate per il consumo diretto. La logica di tale esclusione va ravvisata nel fatto che le OCM del 1996 già all epoca, in modo affatto innovativo, avevano introdotto un sistema di aiuto disaccoppiato per gli operatori dell ortofrutta, non applicato soltanto a taluni prodotti destinati alla trasformazione (pomodoro, pere, pesche e agrumi). Tuttavia, può parlarsi di un influenza indiretta della nuova PAC sul settore ortofrutticolo. Invero, allo scopo di evitare situazioni di disparità e di concorrenza sleale tra l operatore da sempre dedito all ortofrutta - non ammesso al premio unico per azienda - e l operatore che in forza del nuovo sistema decidesse di intraprendere un attività ortofrutticola solo dopo essere stato ammesso all aiuto comunitario (grazie al tipo di attività che svolgeva nel triennio ), la riforma vieta che l ortofrutta come, del resto, le altre colture escluse dagli aiuti possa essere svolta sulle superfici abbinate ai titoli che conferiscono i diritti all aiuto (art.51, Reg. CE 1782/2003). Tale norma, pertanto, che pone delle condizioni alle scelte future di indirizzo produttivo degli agricoltori, finisce con l avere delle logiche ripercussioni sul settore ortofrutticolo. Ciò premesso, l indagine condotta da Ismea nei mesi di aprile-maggio 2005 presso gli operatori ortofrutticoli del Panel aziende agricole, è stata proprio indirizzata a cogliere le percezioni degli ortofrutticoltori sugli effetti della riforma riguardo al loro settore. In particolare, l indagine è stata strutturata nelle due seguenti sezioni: 1) Andamento dell ortofrutta italiana nel triennio , 2) Riforma PAC: cambiamenti ed effetti. Profilo del Panel Il Panel ISMEA strumento di indagine consta di circa 3mila aziende del settore agricolo italiano, ripartite in 5 macro aree (Nord Ovest, Nord Est, Centro, Sud, Isole) e in 12 settori individuati per orientamento tecnico economico (OTE) (cereali, piante industriali, ortive, fiori e piante ornamentali, frutticoltura, olivicoltura, vite per vini, bovini da latte, altro bestiame, policoltura, poliallevamento, coltivazione-allevamneto) (per maggiori approfondimenti sul profilo del Panel si rimanda alla Nota Metodologica). In questa sede, tuttavia, in occasione dell indagine sono stati interpellati soltanto gli operatori ortofrutticoli che complessivamente accludono 373 aziende, di cui 181 ortive e 192 frutticole. 1

2 Ripartizione territoriale La ripartizione territoriale delle suddette aziende (grafici 1 e 2) evidenzia una maggiore concentrazione delle aziende ortive e frutticole nelle regioni di Nord Est, in ragione soprattutto, nel caso delle ortive, delle aziende produttrici di patate e pomodoro da industria, e, in quello delle frutticole, delle aziende di frutta fresca. Diversamente, nell area di Nord Ovest si registra la minore incidenza di imprese sia ortive, sia frutticole. Grafico 1 Ripartizione territoriale delle aziende ortive del Panel Isole 14,9% Nord Ovest 9,9% Nord Est 28,2% Sud 27,1% Centro 19,9% Grafico 2 Ripartizione territoriale delle aziende frutticole del Panel Isole 10,9% Nord Ovest 10,9% Sud 22,4% Centro 14,6% Nord Est 41,1% Specializzazione agricola per area geografica Ferma restando la distribuzione territoriale del Panel fin qui descritta, importanti indicazioni per l analisi da svolgersi in questo contesto si traggono dalla considerazione della specializzazione agricola delle diverse aree geografiche del Paese. In riferimento alle ortive (grafico 3), le aziende del Nord Ovest risultano principalmente indirizzate agli ortaggi in coltura protetta (50%) e agli ortaggi in pieno campo (44%). Residuale, invece, la percentuale di aziende ortive vocate a pomodoro da industria (quasi il 6%), e affatto assente la componente di aziende a legumi e patate. 2

3 Diversamente, nelle regioni di Nord Est dove si concentra la maggiore percentuale di operatori orticoli del Panel lo scenario appare più equilibrato: il 39% delle aziende qui coltiva ortaggi in pieno campo; il 23% è dedito al pomodoro da industria; un 17% coltiva ortaggi in coltura protetta ed un altrettanto 17% patate; il rimanente 6% produce legumi. Un po meno bilanciata la situazione al Centro: prevalenti risultano gli ortaggi in pieno campo e in coltura protetta (coltivati, rispettivamente, dal 42% e dal 36% delle aziende localizzate in quest area), seguiti, quindi, dal pomodoro da industria (17%) e dai legumi (quasi il 6%). Assente, invece, la produzione delle patate. Al Sud risulta schiacciante la prevalenza di ortaggi in pieno campo (62%), seguiti con un certo margine dagli ortaggi in coltura protetta (18%), dal pomodoro da industria (10%), dalle patate (6%) e dai legumi (4%). Come al Sud, anche nelle Isole è evidente il predominio degli ortaggi in pieno campo (67%). La presenza di aziende vocate ad ortaggi in coltura protetta risulta invece più contenuta, ma comunque ragguardevole (26%). Decisamente inferiore, poi, la percentuale di aziende produttrici pomodoro da industria (7%) e completamente assenti, come nelle regioni di Nord Ovest, le aziende produttrici di legumi e patate. Grafico 3 Panel aziende ortive: specializzazione agricola per area geografica ,6 23,5 16,7 10,2 7,4 6,1 5,6 4,1 25, ,7 5,9 36,1 18, ,4 15,7 39,2 41,7 61,2 66,7 Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole Ortaggi in pieno campo Legumi Pomodoro da industria Ortaggi in coltura protetta Patate Circa le coltivazioni frutticole (grafico 4), nel Nord Ovest le maggioranza delle aziende risulta specializzata in frutta fresca (57%); un altra quota significativa è indirizzata alla frutta in guscio (33%) e solo un 10% coltiva agrumi. La quasi totalità delle aziende del Nord Est dove, come nel caso delle ortive, si concentra la maggiore quota di operatori frutticoli del Panel risulta indirizzata alla produzione di frutta fresca (99%) e solo una percentuale bassissima (1%) alla produzione di agrumi. Va evidenziato che in quest area non sono presenti operatori del Panel produttori di frutta in guscio. Non figurano, poi, al Centro, aziende del Panel dedite all agrumicoltura, dato che l interezza degli operatori si ripartisce qui tra produttori di frutta 3

4 fresca (54%) e produttori di frutta in guscio (46%). Anche le aziende localizzate al Sud, sulla scia di quelle del Nord, risultano prevalentemente specializzate in frutta fresca (67%), sebbene in quest area del Paese sia più elevata la quota di produttori di agrumi (26). Residuale, invece, la percentuale di aziende di frutta in guscio (7%). Diversa, come prevedibile, la specializzazione prevalente delle aziende delle Isole: in questo caso ben il 67% delle aziende del Panel produce agrumi, il 24% frutta fresca e il 9% frutta in guscio. Grafico 4 Panel aziende frutticole: specializzazione agricola per area geografica 10 9,5 1,3 25,6 8 33,3 46,4 7,0 66,7 6 98,7 4 57,1 53,6 67,4 9,5 2 23,8 Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole Frutta Fresca Frutta in guscio Agrumi Ripartizione degli indirizzi colturali per area geografica Infine, dalla ripartizione degli indirizzi colturali delle aziende ortive del Panel per area geografica si riscontra che (grafico 5): le aziende specializzate in ortaggi in pieno campo sono maggiormente localizzate al Sud, quelle coltivatrici ortaggi in serra al Centro, quelle coltivatrici legumi nel Nord Est, mentre risultano affatto assenti nel Nord Ovest e nelle Isole, quelle coltivatrici patate nel Nord Est e, in minore misura, al Sud, non risultando d altronde presenti in nessuna altra area, quelle produttrici pomodoro da industria, nel Nord Est. 4

5 Grafico 5 - Panel aziende ortive: ripartizione degli indirizzi colturali per area geografica 0% 20% 40% 60% 80% 100% Ortaggi in pieno campo 8,8 22,0 16,5 33,0 19,8 Ortaggi in coltura protetta 19,6 17,4 28,3 19,6 15,2 Legumi 42,9 28,6 28,6 Patate 72,7 27,3 Pomodoro da industria 3,8 46,2 23,1 19,2 7,7 Totale Ortive 9,9 28,2 19,9 27,1 14,9 Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole In riferimento alle produzioni frutticole, invece, risulta che (grafico 6): le aziende produttrici frutta fresca sono principalmente concentrate nel Nord Est, quelle coltivatrici frutta in guscio, al Centro e affatto assenti nel Nord Ovest, quelle agrumicole, infine, nelle Isole e assenti al Centro. Grafico 6 - Panel aziende frutticole: ripartizione degli indirizzi colturali per area geografica 0% 20% 40% 60% 80% 100% Frutta Fresca 8,6 56,1 10,8 20,9 3,6 Frutta in guscio 28,0 52,0 12,0 8,0 Agrumi 7,1 3,6 39,3 5 Totale Frutticole 10,9 41,1 14,6 22,4 10,9 Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole 5

6 Andamento dell ortofrtutta italiana nel triennio Entrando, adesso, nel merito dei risultati dell indagine, si precisa che la sezione dedicata all andamento dell ortofrutta italiana nel triennio , è stata basata su una serie di domande qualitative relative all andamento: dei ricavi (opzioni di risposta: rimasti invariati, aumentati, diminuiti, non so/ n.r.), dei costi (opzioni di risposta: rimasti invariati, aumentati, diminuiti, non so/ n.r.), e della redditività del settore d appartenenza (opzioni di risposta: più redditizio, meno redditizio, ugualmente redditizio, non so/ n.r.). Andamento dei ricavi Relativamente all andamento dei ricavi nel triennio di riferimento, i saldi netti delle percentuali di risposta (% delle risposte aumentati - % delle risposte diminuiti rispetto al totale delle % di risposta aumentati, diminuiti, invariati, escluse le % di risposta non so e non risponde ) evidenziano una situazione difficile sia per le coltivazioni ortive sia per quelle frutticole: -53% il saldo nel primo caso e -63% nel secondo. Tali dati scaturiscono dal fatto che più del 60% degli intervistati (esattamente, il 61% nell ambito delle ortive e il 68% nell ambito delle frutticole) ha dichiarato di avere assistito ad una flessione dei ricavi nel periodo Circa un quarto degli intervistati si è invece espresso per la stabilità (ortive: 28%; frutticole: 24%) e meno del 10% per un aumento (ortive: 9%; frutticole: 6%). Solo una percentuale residua di aziende non si è espressa (risposte non so e non risponde : 2%). Tale scenario, tuttavia, non si ripete omogeneo nelle diverse aree del Paese, in ragione della diversa specializzazione agricola delle singole regioni. Sulla scorta dei saldi delle percentuali di risposta, analizzati per area geografica e per indirizzo colturale (tabelle 1 e 2), si evince che l andamento negativo dei ricavi appena sopra commentato ha interessato in modo più accentuato l area del Sud riguardo alle ortive e l area del Sud e delle Isole riguardo alle frutticole. Segnatamente, la flessione dei ricavi delle aziende ortive del Sud viene giustificata dalla presenza in questa zona anche di aziende vocate a legumi, patate e pomodoro da industria, ossia gli ortaggi che hanno maggiormente risentito del trend economico negativo nel corso del (saldo delle risposte sull andamento dei ricavi: -71% per i legumi; -78% per le patate; -69% per il pomodoro da industria). Analogamente, in riferimento alle frutticole, la performance negativa del Mezzogiorno del Paese viene spiegata dalla concentrazione al Sud e nelle Isole di aziende produttrici agrumi e frutta fresca, prodotti questi che hanno fatto registrare un diffuso calo dei ricavi nel triennio analizzato (-82% il saldo degli agrumi e -65% quello della frutta fresca). Rispetto al dato medio nazionale, invece, risulta meno negativa la performance del Nord Ovest, in riferimento tanto alle ortive come alle frutticole. Premesso che in questa area è presente la quota più bassa di operatori appartenenti al Panel ortofrutticolo, tale risultato scaturisce dal fatto che in questa zona sono maggiormente presenti aziende ortive specializzate in ortaggi in coltura protetta e aziende frutticole produttrici frutta in guscio: per entrambi questi indirizzi colturali, infatti, l andamento negativo dei ricavi complessivamente osservato è stato meno accentuato (-46% il saldo degli ortaggi in coltura protetta e -36% quello della frutta in guscio). 6

7 Tab. 1 - Andamento dei ricavi per area geografica: triennio (%) Area geografica Invariati Aumentati Diminuiti Non so, n.r. Saldo netto Ortive: Nord Ovest 11,1 27,8 61,1-33,3 Nord Est 33,3 9,8 53,0 3,9-45,0 Centro 36,1 2,8 61,1-58,3 Sud 16,3 10,2 69,4 4,1-61,7 Isole 37,0 3,7 59,3-55,6 Totale ortive 27,6 9,4 60,8 2,2-52,6 Frutticole: Nord Ovest 28,6 19,0 52,4-33,4 Nord Est 29,1 3,8 67,1-63,3 Centro 32,1 10,7 46,5 10,7-40,1 Sud 14,0 86,0-86,0 Isole 14,3 4,8 80,9-76,1 Totale frutticole 24,5 5,7 68,2 1,6-63,5 Tab. 2 - Andamento dei ricavi per indirizzo colturale: triennio (%) Indirizzo colturale Invariati Aumentati Diminuiti Non so, n.r. Saldo netto Ortaggi in pieno campo 31,9 9,9 56,0 2,2-47,1 Ortaggi in coltura protetta 19,6 17,4 63,0-45,6 Legumi 28,6 71,4-71,4 Patate 18,2 63,6 18,2-77,8 Pomodoro da Industria 30,8 69,2-69,2 Totale ortive 27,6 9,4 60,8 2,2-52,6 Frutta Fresca 27,3 3,6 66,9 2,2-64,7 Frutta in guscio 16,0 24,0 6-36,0 Agrumi 17,9 82,1-82,1 Totale frutticole 24,5 5,7 68,2 1,6-63,5 Andamento dei costi Circa i costi, il saldo netto delle percentuali di risposta relative al triennio evidenzia una diffusa tendenza al rialzo nel settore ortofrutticolo (84% il saldo sia delle ortive sia delle frutticole). In entrambi i comparti, i livelli del saldo sono stati determinati dalla quota elevata di risposte costi in aumento, prossima all 87%. Entrando nel merito della territorializzazione, riguardo alle ortive, la percezione dell incremento dei costi è risultata maggiormente presente tra gli operatori del Nord Ovest (dove l opzione di risposta costi in aumento ha raggiunto il 100% delle risposte) e del Centro (92%), mentre nel Nord Est (82%), rispetto al dato medio nazionale, si è rivelata leggermente più contenuta. In riferimento alle frutticole, le percentuali di risposta si sono attestate su livelli più alti nel Nord Est e al Centro (rispettivamente, 91% e 89%) e su livelli un po più bassi nelle Isole (76%) (tabella 3) Dall analisi per segmento, poi, nell ambito delle ortive tutti i prodotti considerati hanno pressappoco ripetuto il dato medio complessivo, con qualche specificità per il pomodoro da industria - dove la più elevata quota delle percezioni di aumento (92%) è stata compensata da una incidenza altrettanto più alta di percezioni di diminuzione (8%) -, per le patate per le quali risultano meno preponderati le risposte di aumento (73%) e più diffusi i pareri inespressi (18%) - e per i legumi prodotto per il quale è stata mediamente maggiore la percentuale di risposte di flessione dei costi 7

8 produttivi (14%). Nell ambito, invece, delle frutticole, i pareri sull andamento dei costi espressi dalle aziende specializzate nelle diverse colture hanno palesato una maggiore omogeneità (tabella 4). Tab. 3 - Andamento dei costi per area geografica: triennio (%) Area geografica Invariati Aumentati Diminuiti Non so, n.r. Saldo netto Ortive: Nord Ovest Nord Est 7,8 82,4 9,8 72,6 Centro 5,6 91,6 2,8 88,8 Sud 2,0 85,7 4,1 8,2 88,9 Isole 11,1 85,2 3,7 81,5 Totale ortive 5,5 87,3 5,0 2,2 84,2 Frutticole: Nord Ovest 14,3 85,7 85,7 Nord Est 5,1 91,1 2,5 1,3 89,8 Centro 10,7 89,3 89,3 Sud 14,0 81,4 2,3 2,3 81,0 Isole 9,5 76,2 14,3 61,9 Totale frutticole 9,4 86,5 3,1 1,0 84,2 Tab. 4 - Andamento dei costi per indirizzo colturale: triennio (%) Indirizzo colturale Invariati Aumentati Diminuiti Non so, n.r. Saldo netto Ortaggi in pieno campo 4,4 87,9 5,5 2,2 84,3 Ortaggi in coltura protetta 10,9 86,9 2,2 84,7 Legumi 85,7 14,3 71,4 Patate 9,1 72,7 18,2 88,9 Pomodoro da Industria 92,3 7,7 84,6 Totale ortive 5,5 87,3 5,0 2,2 84,2 Frutta Fresca 8,6 87,1 2,9 1,4 85,4 Frutta in guscio Agrumi 3,6 89,3 7,1 82,2 Totale frutticole 9,4 86,5 3,1 1,0 84,2 Andamento della redditività Chiamati, quindi, gli operatori ad esprimere un giudizio complessivo sull andamento nazionale della redditività nel loro settore d appartenenza, dalle loro risposte è emerso che il triennio non è stato particolarmente brillante: -70% il saldo netto delle risposte nel comparto degli ortaggi; -73% nel comparto della frutta. Dal confronto col passato, infatti, il triennio analizzato è stato giudicato meno redditizio da circa il 70% degli operatori ortofrutticoli intervistati (esattamente dal 69% di quelli ortivi e dal 70% di quelli frutticoli), stazionario dal 25% delle aziende ortive e dal 20% di quelle produttrici frutta, più redditizio da pochi operatori (ortive: 2%; frutticole: 3%). La percentuale di non risposte, poi, si è attesta al 4% per gli ortaggi e al 7% per la frutta. Disaggregando le risposte per area geografica e considerando la specializzazione agricola di ciascuna area, emergono talune diversità rispetto allo scenario nazionale complessivo. Per le produzioni ortive, risulta che le aziende localizzate nelle Isole sono quelle che hanno 8

9 conseguito una performance reddituale meno negativa (saldo: -50%), fattore questo spiegato da una presenza significativa in questa zona di operatori specializzati nella produzione di ortaggi in coltura protetta, prodotto ortivo, quest ultimo, che ha fatto registrare la flessione di reddito più contenuta nel triennio di riferimento (saldo: -60%). Nel Nord Est, invece, è stata registrata la situazione peggiore (saldo: -79%), in ragione della forte concentrazione in quest area di aziende coltivatrici pomodoro da industria (saldo di redditività del pomodoro: -71%). Nell ambito, poi, delle frutticole, va evidenziato che sul dato medio nazionale negativo ha inciso prevalentemente il risultato della zona di Nord Est (saldo -84%), rivelandosi, invece, meno negativo l andamento della redditività nelle altre regioni, specie in quelle del Nord Ovest (saldo -60%). In quest ultimo caso, bisogna tenere in considerazione l elevata presenza di aziende specializzate in frutta in guscio, per le quali è stato decisamente più contenuto il calo reddituale del triennio (saldo: -42%) (tabelle 5 e 6). Tab. 5 - Andamento della redditività nel settore d'appartenenza per area geografica: triennio (%) Area geografica Più redditizio Meno redditizio Ugualmente redditizio Non so, n.r. Saldo netto Ortive: Nord Ovest 72,2 27,8-72,2 Nord Est 2,0 74,5 15,7 7,8-78,6 Centro 2,8 58,3 30,6 8,3-60,5 Sud 2,0 79,6 18,4-77,6 Isole 48,1 48,1 3,7-5 Totale ortive 1,7 68,5 25,4 4,4-69,9 Frutticole: Nord Ovest 14,3 71,4 9,5 4,8-6 Nord Est 81,0 15,2 3,8-84,2 Centro 46,4 28,6 25,0-61,9 Sud 65,1 27,9 7,0-7 Isole 9,5 71,5 19,0-62,0 Totale frutticole 2,6 70,3 19,8 7,3-73,0 Tab. 6 - Andamento della redditività nel settore d'appartenenza per indirizzo colturale: triennio (%) Indirizzo colturale Più redditizio Meno redditizio Ugualmente redditizio Non so, n.r. Saldo netto Ortaggi in pieno campo 2,2 71,4 24,2 2,2-70,8 Ortaggi in coltura protetta 2,2 60,8 34,8 2,2-59,9 Legumi Patate 81,8 18,2-81,8 Pomodoro da Industria 57,7 23,1 19,2-71,4 Totale ortive 1,7 68,5 25,4 4,4-69,9 Frutta Fresca 2,2 72,6 18,0 7,2-75,9 Frutta in guscio 8,0 48,0 4 4,0-41,7 Agrumi 78,6 10,7 10,7-88,0 Totale frutticole 2,6 70,3 19,8 7,3-73,0 9

10 Andamento congiunto di ricavi, costi e redditività Da una considerazione congiunta dell andamento dei ricavi, dei costi e della redditività nel triennio , e facendo assegnamento sul saldo delle percentuali di risposta, emerge un trend decisamente negativo sia per le ortive, sia per le frutticole, a seguito del forte incremento dei costi e della contestuale flessione dei ricavi e, quindi, della redditività. Nell ambito delle ortive, risalta la posizione particolarmente difficile delle patate, alla quale si contrappone quella degli ortaggi in coltura protetta; mentre, tra le frutticole, il trend più difficile viene segnalato per gli agrumi e quello meno insoddisfacente per la frutta in guscio (tabella 7). Tab. 7 - Andamento dei ricavi, dei costi e della redditività nel settore d'appartenenza per attività prevalente: triennio Indirizzo colturale Flessione dei ricavi Incremento dei costi Flessione della redditività settoriale Ortaggi in pieno campo Ortaggi in coltura protetta Legumi Patate Pomodoro da Industria Totale ortive Frutta Fresca Frutta in guscio Agrumi Totale frutticole Legenda: in base ai saldi delle % di risposta di cui alle tabelle 2, 4 e 6: corrisponde al range 0-20% corrisponde al range 20-40% corrisponde al range 40-60% corrisponde al range 60-80% corrisponde al range % Riforma PAC: cambiamenti ed effetti Sebbene la riforma della PAC non interessi direttamente il settore ortofrutticolo, in ragione di quanto argomentato nell introduzione, in questa sezione dell indagine sono state raccolte le percezioni degli operatori del Panel sui seguenti temi di approfondimento: 1) se l introduzione della nuova PAC comporterà dei cambiamenti nella gestione aziendale e, in caso affermativo, in cosa consisteranno tali cambiamenti, 2) quale sarà l evoluzione del reddito aziendale complessivo, scaturente dalla gestione ordinaria e dagli aiuti comunitari percepiti, 3) se l indirizzo della nuova PAC può considerarsi equo per gli agricoltori italiani. Cambiamenti nella gestione aziendale In primo luogo, quindi, agli intervistati è stato chiesto se, a seguito dell entrata in vigore della riforma, dovranno cambiare il modo di gestire la loro azienda. Dalle risposte degli operatori dell orticoltura, è emerso che una quota significativa di essi (36%) non si ritiene abbastanza informata sui 10

11 contenuti e, quindi sugli effetti, della riforma; una quota pressoché uguale (35%) sostiene che la nuova politica non altererà di fatto l attuale status quo; mentre risulta meno diffuso il parere di coloro che pensano che l entrata in vigore della riforma avrà degli effetti sulla gestione della loro azienda (23%). Nell ambito delle aziende frutticole, sale la quota di coloro che denunciano una disinformazione sull argomento (45%), mentre la percentuale di quanti paventano di dover apportare dei cambiamenti prende il sopravvento su quella di chi è convinto del mantenimento dello status quo (22% versus 20%) (grafici 7 e 8). Grafico 7 - Panel aziende ortive: determinazione di cambiamenti gestionali aziendali a seguito dell introduzione della nuova PAC Si 23,2% Non Risponde 5,5% Non Sono Abbastanza Informato 35,9% No 35,4% Grafico 8 - Panel aziende frutticole: determinazione di cambiamenti gestionali aziendali a seguito dell introduzione della nuova PAC No 19,8% Non Risponde 13,0% Non Sono Abbastanza Informato 44,8% Si 22,4% Rispetto ai dati medi di comparto, vanno segnalate alcune peculiarità a livello di singolo segmento: tra le ortive, risalta la posizione delle aziende produttrici di legumi, nel novero delle quali nessuna ha dichiarato di ritenere di dovere intraprendere cambiamenti gestionali e ben il 71% ha confermato di non avere abbastanza informazioni sulla riforma; mentre, 11

12 tra le frutticole, vanno evidenziati i pareri dei produttori di frutta in guscio, nell ambito dei quali è poco condivisa l opinione che sostiene la necessità del cambiamento (16%), e dove risulta ancora una volta particolarmente elevata la quota di quanti lamentano la disinformazione sui contenuti della nuova PAC (60%) (tabella 9). Tab. 9 Determinazione di cambiamenti gestionali aziendali a seguito dell'introduzione della riforma PAC, per indirizzo colturale Si No Non sono Non so, abbastanza n.r. Totale informato Indirizzo n. n. n. n. % % % colturale aziende aziende aziende aziende % aziende Ortaggi in pieno campo 21 23, , ,2 4 4,4 91 Ortaggi in coltura protetta 11 23, , ,6 5 10,9 46 Legumi ,6 5 71,4 0 7 Patate 3 27,3 6 54,5 2 18, Pomodoro da Industria 7 26,9 7 26, ,3 1 3,8 26 Totale ortive 42 23, , ,9 10 5,5 181 Frutta fresca 30 21, , , ,4 139 Frutta in guscio 4 16, ,0 25 Agrumi 9 32,1 3 10, ,9 4 14,3 28 Totale frutticole 43 22, , , ,0 192 Si fa presente che per le aziende che hanno dichiarato di non essere abbastanza informate sulla riforma della Politica Agricola Comunitaria (65 delle 181 aziende ortive e 86 delle 192 aziende frutticole cfr. tabella 9) l intervista si è qui conclusa. Solo a coloro, invece, che hanno dichiarato che la riforma determinerà dei cambiamenti nella gestione della loro azienda (ossia, 42 aziende ortive e 43 frutticole - cfr. tabella 9), è stato quindi chiesto di specificare la tipologia del cambiamento in essere. Premesso che in tale sezione dell indagine è stata formulata agli intervistati una domanda a riposta multipla, i risultati evidenziano che tra gli operatori ortivi: il cambiamento più temuto conseguente all introduzione della nuova PAC viene ravvisato nell aumento della concorrenza e, quindi, nella necessità di dover diminuire i prezzi di vendita (35% dei rispondenti); è comunque elevata sia la quota di quanti paventano la difficoltà a reperire terreni in affitto (27%), sia quella di coloro che reputano inevitabile doversi indirizzare alla coltivazione di altri prodotti (23%); si attesta a 11% la percentuale delle risposte non so e non risponde, il rimanente 4% non sa specificare una tipologia determinata di cambiamento (risposte altro ). 12

13 In parte diversi i risultati relativi al comparto della frutta. In questo caso: la stragrande maggioranza di coloro che attribuiscono alla riforma delle conseguenze sulla gestione della loro azienda, individua nell abbassamento dei prezzi - causato dall accresciuta concorrenza il principale cambiamento (64%); il 18% non si esprime (risposte non so e non risponde ); il 9% è del parere che sarà più difficile reperire terreni in affitto; un altro 9% non indica (risposte altro ), mentre nessuna azienda paventa di dovere abbandonare la coltivazione attuale per altri prodotti. Tab Principali cambiamenti della gestione aziendale legati alla riforma della PAC, per indirizzo colturale* Indirizzo colturale Ortaggi in pieno campo Ortaggi in coltura protetta Maggiore concorrenza e prezzi più bassi Difficoltà a reperire terreni in affitto Coltivazione di altri prodotti Altro Non so, n.r. Tot. aziende aziende aziende aziende aziende az. num. % num. % num. % num. % num. % 8 28,6 9 32,1 6 21,4 2 7,1 3 10, ,8 5 38,5 4 30, Legumi Patate , ,7 3 num. Pomodoro da Industria 6 75, , ,5 8 Totale ortive 18 34, , ,1 2 3,8 6 11,5 52 Frutta Fresca 20 62,5 4 12, ,3 6 18,8 32 Frutta in guscio Agrumi 5 55, ,2 2 22,2 9 Totale frutticole 29 64,4 4 8, ,9 8 17,8 45 *Domanda del questionario a risposta multipla Effetti sulla redditività aziendale Circa, invece, le aspettative sull andamento della reddito aziendale complessivo dopo l introduzione della nuova riforma reddito proveniente sia dalle produzioni (gestione ordinaria) sia dagli aiuti comunitari -, nell ambito delle aziende ortive è emerso che: il 36% degli intervistati si attende che rimarrà invariato, il 31% un diminuzione il 17% un aumento, il rimanente 18%, invece, non si è espresso (risposte non so, non risponde ). 13

14 Situazione analoga nel comparto della frutta, dove: il 32% degli operatori è del parere che il reddito complessivo rimarrà invariato, il 29% che diminuirà, il 24% che aumenterà, mentre il rimanente 15% non si è espresso (risposte non so, non risponde ). Facendo assegnamento sul saldo netto delle percentuali di risposta, e tenendo presente che il saldo medio nazionale si è attestato per le ortive a -17% e per le frutticole a -7%, le attese di reddito futuro degli operatori ortivi si sono rivelate particolarmente negative al Sud, nel Nord Ovest e al Centro (rispettivamente, -39%, -31% e -29%) e decisamente ottimistiche, con un saldo positivo, nelle Isole (19%). Parallelamente, le attese reddituale degli operatori frutticoli sono risultate affatto negative tra le aziende localizzate nelle Isole (-50%) e al Sud (-18%), e positive tra le aziende del Centro (14%) e del Nord Ovest (6%) (grafico 9). Grafico 9 Panel aziende ortofrutticole: attese per l evoluzione futura del reddito aziendale complessivo (produzione e aiuto comunitario), per area geografica (saldo netto delle percentuali di risposta) 14,3% 18,8% 6,3% -6,7% -6,5% -12,2% -17,5% -17,7% -30,8% -29,5% -38,9% -5% Media Nazionale Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole Ortive Frutticole Considerando analiticamente i due comparti, e sempre sulla base del saldo netto delle percentuali di risposta, nell ambito delle ortive le aspettative di reddito più ottimistiche sono emerse tra gli operatori degli ortaggi in coltura protetta (4%), mentre quelle meno rosee tra le aziende dedite alla produzione di pomodoro da industria (-58%) (grafico 10). Nel comparto frutticolo, invece, la posizione particolarmente positiva dei produttori di frutta in guscio (50%) si è contrapposta a quella negativa degli agrumicoltori (-44%) (grafico 11). 14

15 Grafico 10 Panel aziende Ortive: attese per l evoluzione futura del reddito aziendale complessivo (produzione e aiuto comunitario), per indirizzo prevalente (saldo netto delle percentuali di risposta, %) -17,5 Totale Ortive 4,0 Ortaggi in coltura protetta Legumi -14,3 Patate -19,5 Ortaggi in pieno campo -58,3 Pomodoro da Industria Grafico 11 Panel aziende Frutticole: attese per l evoluzione futura del reddito aziendale complessivo (produzione e aiuto comunitario), per indirizzo prevalente (saldo netto delle percentuali di risposta, %) -6,7 Totale Frutticole 5 Frutta in guscio -9,9 Frutta fresca -44,4 Agrumi Equità della riforma per gli agricoltori italiani Infine, circa l equità o meno della nuova PAC nei confronti degli agricoltori italiani, i pareri delle aziende ortive si sono così ripartiti: il 41% non la considera equa, il 33% non si è espresso (risposte non so, non risponde ), il rimante 26% la considera equa. I giudizi degli operatori frutticoli sono risultati ancora più negativi: per il 54% degli intervistati non è equa, il 27% non ha saputo esprimersi (risposte non so, non risponde ), 15

16 soltanto per il 19% è da considerarsi equa. Dal dettaglio territoriale delle aziende ortive, emerge che i giudizi negativi sull equità della riforma sono risultati più diffusi nel Nord Ovest (61% dei casi) e meno nelle Isole (20%), dove peraltro si è rivelata piuttosto elevata la quota di risposte positive (40%). Anche al Sud le risposte attestanti l equità hanno registrato una percentuale elevata (40%), sebbene inferiore, in questo caso, alla quota di giudizi di non equità (50%) (grafico 12). Nell ambito del comparto della frutta, si staglia la posizione affatto negativa delle aziende del Centro, le quali, nella loro totalità, si sono espresse per la non equità della riforma. Relativamente più ottimistica la posizione delle aziende del Nord Ovest: qui, il 30% si è espresso per l equità, il 35% per la non equità e un altrettanto 35% non ha saputo esprimersi (risposte non so e non risponde ) (grafico 13). Grafico 12 Panel aziende Ortive: pareri sull equità della nuova PAC nei confronti degli agricoltori italiani, per area geografica (% di risposta) ,9 41,3 61,5 32,8 23,1 15,4 12,8 46,2 41,0 37,5 33,3 29, Totale Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole Si No Non so, n.r. Grafico 13 Panel aziende Frutticole: pareri sull equità della nuova PAC nei confronti degli agricoltori italiani, per area geografica (% di risposta) ,3 57,7 53,7 48,0 35,3 35,3 29,4 3 27,4 26,9 22,0 18,9 15,4 16,7 Totale Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole Si No Non so, n.r. 16

17 Anche considerando i dati disaggregati per singolo indirizzo colturale, si evince che le percentuali medie nazionali dei due comparti analizzati non sono altro che la sintesi di scenari talvolta molto diversi tra di loro. Invero, nel comparto delle ortive, le percentuali di risposta che attestano l equità della riforma oscillano dal 47% del segmento del pomodoro da industria allo 0% del segmento dei legumi; in modo speculare, per i pareri di non equità si va dal 100% delle aziende produttrici legumi al 13% dei produttori di pomodori da industria (grafico 14). Nel comparto, invece, della frutta, i giudizi positivi sono risultati più diffusi tra gli operatori della frutta in guscio (30%) e affatto assenti tra gli agrumicoltori; simmetricamente, i pareri negativi sono stati espressi in modo più ricorrente nell ambito dei produttori di agrumi (81%) e meno in quello dei produttori di frutta in fresca (49%) (grafico 15). Grafico 14 Panel aziende Ortive: pareri sull equità della nuova PAC nei confronti degli agricoltori italiani, per indirizzo prevalente (% di risposta) ,4 42,4 42,4 45,2 32,8 32,3 25,9 22,6 15,3 Totale Orticole Ortaggi in pieno campo Ortaggi in coltura protetta 44,4 55,6 46,7 13,3 4 Legumi P atate P omodoro da Industria Si No Non so, n.r. Grafico 15 Panel aziende Frutticole: pareri sull equità della nuova PAC nei confronti degli agricoltori italiani, per indirizzo prevalente (% di risposta) ,3 6 53,8 48, ,9 27,4 21, ,8 Totale Frutticole Frutta fresca Frutta in guscio Agrumi Si No Non so, n.r. 17

18 Considerazioni conclusive Delle informazioni complessive e interessanti possono essere tratte analizzando congiuntamente i diversi risultati emersi nel corso dell indagine. In particolare, da un lato, si vuole conoscere se la paventata implementazione di cambiamenti gestionali aziendali da adottare a seguito dell introduzione della riforma abbia un influenza sulle attese dei livelli di reddito futuri; dall altro, se le aspettative degli operatori sui nuovi livelli di reddito aziendale complessivo siano migliorative dello scenario reddituale del triennio Riguardo al primo aspetto, e facendo assegnamento per ogni singolo indirizzo colturale sull analisi congiunta e dei pareri attestanti l introduzione di cambiamenti gestionali legati alla entrata in vigore della nuova Politica e dei saldi di risposta relativi alle aspettative di reddito futuro, si evince che nel comparto degli ortaggi non è immediata sulle attese di reddito futuro l influenza delle modifiche gestionali indotte dall introduzione della riforma, mentre lo è nel caso del comparto della frutta. Infatti, in riferimento alle produzioni ortive, sebbene le percentuali di risposta che confermano la necessità di dover modificare la gestione aziendale a causa della nuova Politica abbiano riportato valori positivi e analoghi per tutti i diversi segmenti produttivi eccezion fatta per i legumi a tali valori corrispondono attese di reddito futuro differenti a seconda dello specifico indirizzo produttivo (grafico 16). Tale scenario può essere alla luce della considerazione che in taluni segmenti ortivi le prospettive economiche sono anche influenzate dai cambiamenti che gli operatori si sentono indotti ad intraprendere per rispondere agli effetti della riforma entrante; in tali altri, viceversa, dove un nuovo assetto gestionale non è considerato necessario oppure alle modifiche gestionali non sono attribuiti effetti sul reddito, le attese reddituali future sono unicamente influenzate dalle percezioni degli operatori sull evoluzione economica del segmento d appartenenza e, quindi, della loro azienda. Grafico 16 Panel aziende Ortive: considerazione congiunta dei pareri attestanti cambiamenti gestionali conseguenti alla riforma e delle aspettative di reddito futuro Attese di reddito futuro (saldo delle % di risposta) Legumi TOTALE ORTIVE Ortaggi in pieno campo Ortaggi in coltura protetta Patate -5-6 P omodoro da Industria 5,0 1 15,0 2 25,0 3 Pareri che attestano cambiamenti conseguenti al'introduzione della rifroma(%) Nell ambito delle produzioni frutticole, invece, nei segmenti dove sono più elevate le percentuali di risposta che attestano l introduzione di cambiamenti si ravvisa un livello progressivamente più basso del saldo relativo all andamento futuro del reddito (grafico 17). Di primo acchito, sembrerebbe che i cambiamenti necessariamente adottati a seguito della nuova Politica abbiano degli effetti depressivi sui livelli reddituali futuri. A tale proposito va ricordato che in questo comparto l effetto gestionale aziendale maggiormente temuto conseguente all entrata in vigore della 18

19 nuova PAC è la flessione dei prezzi causata dall accrescimento della concorrenza estera (nel 64% dei casi), fenomeno questo che se si verificasse impatterebbe indubbiamente in modo negativo sui livelli di reddito. Grafico 17 Panel aziende Frutticole: considerazione congiunta dei pareri attestanti cambiamenti gestionali conseguenti alla riforma e delle aspettative di reddito futuro Attese di reddito futuro (saldo delle % di risposta) Frutta in guscio TOTALE FRUTTICOLE Frutta fresca Agrumi 5,0 1 15,0 2 25,0 3 35,0 Pareri che attestano cambiamenti conseguenti al'introduzione della rifroma(%) Riguardo al secondo aspetto, ossia se le attese sui nuovi livelli di reddito aziendale complessivo siano migliorative dello scenario reddituale degli ultimi tre anni, i risultati (sulla base dei saldi delle percentuali di risposta) mettono in evidenza uno scenario decisamente positivo. Il dato medio nazionale delle ortive, a livello di singolo segmento, viene ripetuto dagli ortaggi sia in pieno campo sia in coltura protetta e dalle patate. Decisamente più ottimistico il risultato dei legumi, mentre risulta più contenuto quello del pomodoro da industria. Tale risultato conferma che sulle peculiarità di ciascun segmento hanno inciso in modo differente i pareri espressi dagli operatori circa la necessità di ricorrere a nuove modalità gestionali aziendali come conseguenza dell entrata in vigore della riforma. Invero, nell ambito delle aziende produttrici di legumi, il livello di risposte asserenti cambiamenti gestionali si è attestato a 0%, testimoniando che l evoluzione positiva di reddito prevista è attribuibile esclusivamente alle prospettive sull andamento endogeno del comparto e non anche a variazioni legate alla nuova PAC. Nel segmento del pomodoro da trasformazione, invece, le dichiarazioni di cambiamenti conseguenti alla PAC, con una quota pari al 27% - e quindi relativamente più elevata che negli altri segmenti, hanno avuto una ricaduta negativa sulle prospettive economiche di questo ambito produttivo, implicando un aspettativa reddituale di miglioramento inferiore a quella degli altri indirizzi produttivi ortivi. Questo risultato va letto alla luce della considerazione che il cambiamento maggiormente paventato dagli operatori del pomodoro da industria (75% delle risposte che asseriscono cambiamenti) coincide con la flessione dei prezzi conseguente all accrescimento della concorrenza estera (grafico 18). Anche nel comparto della frutta, il dato medio nazionale relativo alle attese di reddito futuro conferma un decisivo miglioramento rispetto al triennio In linea col dato medio complessivo, quello della frutta fresca; lievemente più contenuto quello degli agrumi; decisamente più ottimistico il dato della frutta in guscio. In questo caso, i diversi livelli di pronostici reddituali, risultano esattamente inversamente proporzionali alle quote di pareri attestanti cambiamenti gestionali, a conferma di quanto già sopra osservato (grafico 19). 19

20 Grafico 18 Panel aziende Ortive: livelli di redditività pregressi e attesi 4 Ortaggi in pieno campo Ortaggi in coltura protetta Legumi Patate Pomodoro da Industria Totale ortive redditività * quota di pareri attestanti cambiamenti* attese di reddito future Grafico 19 Panel aziende Frutticole: livelli di redditività pregressi e attesi Frutta Fresca Frutta in guscio Agrumi Totale frutticole redditività * quota di pareri attestanti cambiamenti* attese di reddito future Ismea Direzione Mercati e Risk Management - Unità Operativa Osservatori e Panel Responsabile Unità: Franca Ciccarelli (+39) Redazione: Giovanna Maria Ferrari (+39) Valerio Torriero (+39)

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