Il turismo montano in Italia: fattori di competitività e innovazione. MARA MANENTE Direttore CISET Università Ca Foscari di Venezia
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1 Il turismo montano in Italia: fattori di competitività e innovazione Bologna, 15 Novembre 2011 MARA MANENTE Direttore CISET Università Ca Foscari di Venezia
2 IL TURISMO MONTANO IN ITALIA Su circa 370 milioni di presenze in Italia, il turismo montano invernale conta per il 5%, quello estivo per circa l 11% Forte concentrazione dei flussi in poche aree: 60% dei flussi in provincia di Bolzano e Trento, 10% in Veneto Turismo prevalentemente domestico: 77% del movimento nelle regioni del Nord Est è costituito da turisti italiani L andamento medio dei flussi totali nel periodo dic-marzo evidenzia una crescita sia degli arrivi (+3.5%) che delle presenze (2.7%), con un ridimensionamento nel corso delle ultime stagioni. Decisamente più problematica la componente estiva. L andamento dei flussi domestici che rappresenta il 65% degli arrivi e il 60% delle presenze conferma il movimento totale con una variazione media annua degli arrivi sostenuta (+4%) e buona delle presenze (+2,7%) Anche i flussi stranieri registrano una crescita media annua sia degli arrivi che delle presenze (+2.4% e +2,9%)
3 LE QUESTIONI GENERALI Maturità del prodotto tradizionale (sia estivo che invernale) Impatto dei cambiamenti climatici sul livello di innevamento (Svizzera: +1,8 C=80% aree sciistiche garantite, perdita annua fatturato= 7% senza interventi) e sulle prospettive per la stagione estiva e i periodi intermedi Ampliamento della concorrenza Necessità di un utilizzo delle risorse ambientali in un ottica di sostenibilità Staticità del sistema montano da un punto di vista economico, sociale, demografico La vacanza si conferma come bene di largo consumo Il comportamento di vacanza si fa sempre più articolato (necessità di complementare il prodotto tradizionale) Prezzo come fattore critico: certezza/trasparenza di quanto si spende
4 FOCUS SUL TURISMO INVERNALE La competizione per il prodotto invernale si gioca su una scala territoriale più ampia (bacini di domanda spesso europei) e il prodotto invernale compete con mete eterogenee All interno dei gruppi di località competitor gioca un ruolo chiave l organizzazione del prodotto: innovazione e integrazione con attrazioni e prodotti del territorio COME CAMBIA LA DOMANDA limitato ricambio generazionale giovani attratti da altre tipologie di attività sulla neve Più di 2/3 sono sciatori vacanzieri, persone che si recano in montagna per svolgere più attività ricreativo-sportive La destinazione montana in inverno : - necessita di impiantistica e attrezzature moderne, ampiezza dei comprensori sciistici nonché infrastrutture per il tempo libero - si deve adeguare alle esigenze dei clienti in termini di altri servizi (après ski: animazione, benessere, gastronomia)
5 La montagna al plurale: destinazioni come modelli di business (cluster analysis) La montagna tradizionale d inverno Livigno - Bormio Serfaus Le belle d inverno Cervinia - Sestriere Le punte di diamante Cortina Courmayeur Ortisei St. Moritz - Chamonix La montagna a sistema Madonna di Campiglio - Val di Fiemme - Alta Badia - Pusteria Laengenfeld Effetto parchi, vette e specchi d acqua Alleghe Arabba Gressoney - Cogne Lillehammer
6 . segue Estati a bassa quota Asiago - Auronzo, Kraniska-Gora La montagna estiva tradizionale Falcade - Sappada - la Thuile Forni, Limone, Bardonecchia Garmish La montagna vicina Folgaria - Roccaraso Il centro-sud montano tra cultura e tipicità Abbadia S. Salvatore - Gangi
7 GLI ELEMENTI DELL OFFERTA TURISTICA PRODOTTO TURISTICO RISORSE RISORSE LOCALI LOCALI Naturali, Naturali, culturali culturali PRODUZIONE TURISTICA INDUSTRIA TURISTICA ATTRAZIONI
8 LE RISORSE TURISTICHE RISORSE RISORSE LOCALI LOCALI Naturali, Naturali, culturali culturali ATTRAZIONI Elemento naturale o artificiale,puntuale o diffuso capace di attivare un interesse specifico presso una persona o un gruppo di persone tale da indurla/indurle a recarsi in una certa località per visitarla le risorse si trasformano in attrazioni attraverso complessi processi gestionali e culturali non basta che ci sia la risorsa: bisogna che essa sia valorizzata e resa fruibile
9 Fattori di competitività per l impresa turistica Fattori interni (controllati dall impresa) -Processi produttivi -Prezzi -Risorse umane -Immagine, reputazione, brand - Fattori esterni (parte del prodotto, ma non controllati dall impresa) -Tipologia di destinazione (accessibilità, sviluppo socio-economico..) -Dotazione della destinazione: dalle attrazioni alle infrastrutture -Prossimità ai bacini di domanda -Localizzazione all interno della destinazione -
10 Le imprese di funzione Aziende che creano infrastrutture o gestiscono servizi che permettono la fruizione di determinate risorse a un determinato gruppo di utenti (es. impianti di risalita, teleferiche, porti turistici, ecc.) Assolvono essenzialmente a una funzione di valorizzazione/accessibilità turistica e ricreativa Sono fortemente legate al territorio che ne costituisce la condizione per l esistenza, e la loro esistenza definisce la funzione e l utilizzo di un determinato luogo La loro presenza è in grado di trasformare una risorsa indifferenziata in un fattore di attrattiva, può far nascere e/o arricchire prodotti turistici favorendone un posizionamento competitivo forte, ma non ne garantiscono da sole il successo (bacino d utenza, rete di servizi locali complementari, etc.)
11 le imprese di funzione segue Sostengono ingenti costi fissi e devono essere costantemente aggiornate dal punto di vista dell innovazione e della sicurezza Ne consegue: Difficili condizioni di redditività per le aziende Il beneficio ricade sull intera destinazione e sugli attori che ne fanno parte: viene favorito l arrivo di turisti che sciano, consumano cibi e bevande, pernottano nelle strutture ricettive, fanno acquisti nei negozi, e così via
12 Il sistema turistico è un sistema economico complesso e trasversale che il mercato da solo non può regolare Necessità di un intervento pubblico che sia agente di sviluppo, governi la complessità e garantisca equità
13 FATTORI DI SUCCESSO: Organizzazione del prodotto Differenziazione del prodotto per una domanda sempre più orientata e mirata (es. in inverno: snow board, sci da fondo, ciaspole, etc.; in estate: trekking, mountain bike, cavallo, etc.) Innovazione: impiantistica e attrezzature moderne Ideazione e creazione di attrattive ad hoc all insegna dell innovazione e dell utilizzo delle nuove tecnologie (es. parchi a tema sulla neve per i bambini) Qualificazione dell offerta per target specifici Potenziamento dei prodotti complementari (attività culturali, itinerari enogastronomici, offerte benessere, golf, per bambini) accanto alla tradizionale offerta, soprattutto ai fini della destagionalizzazione ma anche a rafforzamento della componente tradizionale
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15 GRAZIE PER L ATTENZIONE Mara Manente ciset@unive.it
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