OCCAM AZIENDA USL di MODENA MODENA 10 NOVEMBRE 2016

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1 OCCAM AZIENDA USL di MODENA MODENA 10 NOVEMBRE 2016

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5 SEDE UOMINI DONNE POLMONE VESCICA CUTE MELANOMA LEUCEMIE MESOTELIOMA TUTTI I TUMORI, ESCLUSI I CARCINOMI DELLA CUTE Numero di nuovi casi morali, totale e per alcune delle principali sedi, stimati per il 2016 (popolazione italiana residente da previsioni ISTAT -

6 FATTORE DI RISCHIO QUOTA DI TUMORI ATTRIBUIBILI A VARI FATTORI DI RISCHIO USA, 2012 REGNO UNITO 2010 % % TABACCO DIETA 5 19 SOVRAPPESO, OBESITA' 20 5 INATTIVITA' FISICA 5 1 ABUSO BEVANDE ALCOLICHE FATTORI OCCUPAZIONALI INFEZIONI 8 3 RADIAZIONI IONIZZANTI E ESPOSIZIONE A RAGGI UV INQUINAMENTO AMBIENTALE Quota di tumori attribuibili a vari fattorini rischio. *American Association for Cancer Research, **Parkin DM. The fraction of cancer attributable to lifestyle and environmental factors in UK in Br J Cancer 2011.

7 RANGO MASCHI % FEMMINE % POPOLAZIONE % 1 PROSTATA 19 MAMMELLA 30 MAMMELLA 14 2 POLMONE 15 COLON RETTO 13 COLON RETTO 13 3 COLON RETTO 13 POLMONE 6 POLMONE 11 4 VESCICA* 11 TIROIDE 5 PROSTATA 10 5 STOMACO 4 UTERO CORPO 5 VESCICA 7 Primi cinque tumori più frequentemente diagnosticati e proporzione sul totale dei tumori (esclusi i carcinomi della cute) persesso. Pool AIRTUM *Comprende i tumori infiltranti e non infiltranti RANGO MASCHI % FEMMINE % 1 PROSTATA 19,7 MAMMELLA 29,9 2 POLMONE 14,1 COLON RETTO 11,0 3 VESCICA 12,0 POLMONE 7,5 Provincia di Modena. Distribuzione % delle sedi più frequenti. Anni COLON RETTO 11,8 TIROIDE 6,0 5 RENE E VIE URINARIE 4,4 UTERO CORPO 4,8

8 PNP in particolare, relativamente alle neoplasie, assumendo una stima prudenziale di una origine lavorativa per il 4% delle morti per questa causa che annualmente si registrano in Italia, il numero di morti attese risulterebbe di circa l anno. SEDE FRAZIONE ATTRIBUIBILE % STUDIO ANNO Tutte 5,3 Rushton 2010 Tutte 2-14 Nurminen 2001 Polmone 9 Driscoll 2005 Polmone 14,5 Rushton 2010 Vescica 5,3 Rushton 2010 Vescica 1,9-7,1 Järvholm 2012 Leucemie 0,8 Rushton 2010 Leucemie 2 Fingerhut 2006

9 NEOPLASIE SEGNALATE FLUSSI - MALPROF ANNO FLUSSI MALPROF

10 NEOPLASIE SEGNALATE FLUSSI - MALPROF SEDE FLUSSI MALPROF MESOTELIOMA POLMONE VESCICA 17 8 PELLE 5 5 NASO 5 2 LARINGE 4 3 ALTRO 63 56

11 FLUSSI INAIL 211 SOGGETTI COMUNI 116 MALPROF STESSA PATOLOGIA 96 R NR DIVERSA PATOLOGIA 20 R NR 5 15 R 40 NR CASI

12 FLUSSI (MO) FLUSSI CASI 986 RT PNEUMOCONIOSI (129) PLACCHE PLEURICHE (18) K LARINGE 1 K POLMONE 9 MESOTELIOMI 4 ALTRO 21

13 SDO - RT - FLUSSI SDO-PNEUMOCONIOSI ( ) 309 CASI FLUSSI 30 CASI RT 186 CASI 123 CASI K LARINGE 1 K POLMONE 9 MESOTELIOMA 2 K LARINGE 2 K POLMONE 16

14 Il primo passo da compiere è l identificazione del rischio cancerogeno occupazionale con una sua caratterizzazione quanto meno di massima : sapere che il rischio esiste; sapere dov è; sapere quanto è diffuso in termini di comparti lavorativi interessati; il numero di lavoratori esposti; saper definire dei profili di intensità e durata delle esposizioni.

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17 Metodo OCCAM: Studio caso-controllo di popolazione Implementazione di una serie di studi caso- controllo che confrontano le storie professionali ottenute da INPS di chi è ammalato di tumore con quelle di chi è senza malattia reperendo i casi di neoplasie dalle fonti di dati disponibili a livello istituzionale (Registri Tumori, SDO, Registri di Mortalità).

18 CASI e CONTROLLI CASI INCIDENTI: soggetti affetti da neoplasie maligne con età compresa tra i 35 e i 69 anni identificati attraverso Schede di Dimissione Ospedaliere (Registro Tumori) con una storia professionale in INPS. CONTROLLI: campione casuale della popolazione residente nell area servita dal sistema SDO ottenuto attraverso gli archivi regionali dell Anagrafe Assistiti stratificato per età e sesso nel periodo di rilevazione dei casi. La dimensione del campione per ciascuno degli strati di età e sesso è stata stabilita sulla base della frequenza delle neoplasie (per ogni sede) moltiplicando per un fattore inversamente proporzionale alla numerosità.

19 Storia Lavorativa ed Esposizione Le storie lavorative sono state ottenute attraverso un linkage automatico con gli archivi previdenziali. I dati sulla storia lavorativa sono disponibili in forma elettronica presso l Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (I.N.P.S.) a partire dal 1974 per i dipendenti di imprese del settore privato. Informazioni presenti negli archivi INPS: dati anagrafici del lavoratore; periodo di lavoro; qualifica del lavoratore; le imprese ove si è svolta l attività lavorativa anno per anno. Le imprese, a loro volta, sono classificate secondo il ramo di attività economica

20 Attribuzione dello Stato di Esposizione ESPOSTI: lo stato di esposto all interno delle analisi caso controllo per ciascun settore è stato attribuito ai soggetti sulla base del comparto dove avessero svolto per più tempo un attività rispetto all intera storia lavorativa: tempo prevalente. NON ESPOSTI: è stato identificato nel gruppo di soggetti che aveva svolto lavori in comparti produttivi privi di rischi specifici appartenenti quindi essenzialmente ai settori del terziario e dei servizi presumendo, a priori per questi soggetti, l assenza di esposizioni a sostanze cancerogene di tipo professionale. Nel caso in cui un soggetto avesse lavorato in diversi comparti produttivi appartenenti sia alla categoria degli esposti sia alla categoria di riferimento, questi è stato considerato tra gli esposti

21 Le elaborazioni statistiche Vengono analizzate 36 settori di attività economica. I Rischi Relativi, aggiustati per età e non aggiustati, e gli intervalli di confidenza vengono calcolati separatamente peribluecollarseiwhite+bluecollars. La ragione per la quale si procede in questo modo deriva dal fatto che può accadere che negli archivi INPS gli operai siano classificati come impiegati, ma mai viceversa.

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36 sesso codice_malattia_ chr M LARINGE atc81chr or inf90or sup90or n_ctrles n_casies INDUSTRIA ALIMENTARE 6,45 3,33 12, M LARINGE STAMPE 6,09 2,05 18, M M F LARINGE VESCICA POLMONE ESTRAZIONE MINERALI CUOIO E CALZATURE SIDERURGIA E METALLURGIA 12,60 3,41 46, ,82 1,30 11, ,30 1,71 10, M POLMONE FARMACEUTICA 2,64 1,08 6, M POLMONE SIDERURGIA E METALLURGIA 1,56 1,01 2, M POLMONE EDILIZIA 1,55 1,18 2, M POLMONE TRASPORTI 1,41 1,02 1, F PELLE,ALTRI STAMPE 2,29 1,14 4, M PELLE,ALTRI FARMACEUTICA 2,06 1,02 4,

37 sesso codice_malattia_ chr atc81chr or inf90or sup90or n_ctrles n_casies F MAMMELLA PRODOTTI PER EDILIZIA 2,37 1,28 4, F MAMMELLA FARMACEUTICA 3,77 1,73 8, M ENCEFALO SIDERURGIA E METALLURGIA 4,28 1,40 13, M ENCEFALO COSTRUZIONI MECCANICHE 2,08 1,13 3, M ENCEFALO CERAMICA 3,87 1,04 14, M ENCEFALO AGRICOLTURA 2,14 0,99 4,

38 Limiti dello studio I principali limiti dello studio riguardano la qualità delle informazioni sull esposizione. Anzitutto, dai dati INPS è impossibile risalire alla mansione: quindi, un soggetto può essere impiegato in un settore ad alto rischio, ma svolgere comunque una mansione (ad es.: addetti commerciali o magazzinieri) che lo preserva dal contatto con l agente oncogeno. Alternativamente, pur non essendo implicato direttamente nella produzione, un soggetto può essere stato esposto a rischi tipici di altri settori e comunque diversi da quelli del settore in cui è stato classificato da OCCAM: è il caso, ad esempio, di manutentori o meccanici. Le situazioni di cui ai punti precedenti, comunque, non dovrebbero avere effetti molto rilevanti: nel primo caso si potrebbe avere una sottostima del rischio rendendo eventualmente lo studio un po più conservativo, mentre la possibilità che nel secondo caso emergano rischi inesistenti è estremamente improbabile a causa del basso numero di soggetti coinvolti.

39 Problemi derivanti dall ampiezza dei settori di attività Un problema più rilevante è piuttosto costituito dalla notevole difficoltà di caratterizzare singole e specifiche esposizioni nell ambito di un settore a causa dell ampiezza delle categorie. Tipologie diverse di produzione, che riconoscono fattori di rischio distinti, sono spesso indistinguibili. Si ritiene che questo fenomeno possa produrre una sottostima dei rischi a causa dell effetto di diluizione che le esposizioni meno rilevanti, o addirittura prive di rischio, possono avere su esposizioni più importanti che coesistono nello stesso settore di attività economica. Riteniamo che questo problema spieghi la difficoltà dello studio nel riconoscere esposizioni ben note in letteratura e, indubbiamente, rappresenta la maggiore limitazione nell uso di OCCAM come sistema di sorveglianza.

40 Ulteriori limiti Poiché le storie professionali sono disponibili solo a partire dal 1974, si potrebbero sottostimare i rischi riguardanti tumori caratterizzati da un lungo periodo di latenza nel caso in cui molti soggetti avessero cambiato settore di attività produttiva nel corso della loro vita professionale. Sempre per quanto concerne la qualità del dato espositivo, si deve sottolineare che il settore di attività è quello dichiarato dall azienda e, in certi casi, non coincide con quello reale: tale prassi è dovuta principalmente a considerazioni di opportunità economica.

41 Conclusioni Il fatto che alcuni rischi già noti in letteratura non siano ritrovati da OCCAM si può spiegare, oltre che per il già citato fenomeno di diluizione dei rischi, in termini di potenza dello studio: infatti, la dimensione e l eterogeneità delle banche-dati utilizzate impone scelte in tema di data cleaning che possono ridurre la potenza dello studio in nome della qualità del dato. Particolare cautela si dovrebbe invece adottare nella valutazione di rischi indicati per la prima volta da OCCAM, poichè in alcuni casi potrebbe trattarsi di falsipositivi spiegabili in termini statistici (ad es.: inflazione dell errore di I specie). Di fatto, non sarebbe possibile raggiungere in nessun altro modo una copertura che, nel caso si usino le SDO, potrebbe comprendere l intera popolazione italiana. A fini del monitoraggio, inoltre, l uso delle SDO consente di avere indicazioni molto tempestive.

42 ARCHIVIO MALPROF SPSAL MODENA ANNO REFERTO NUMERO TUMORI TUMORE VESCICA TOTALE 177 8

43 FLUSSI INAIL N15 ANNO DENUNCIA Mp53d codice sanitario (077 tumore vescica) N46d_TipoDefinizione RICONOSCIUTI totale 17 9

44 SOGGETTI RICONOSCIUTI NON RICONOSCIUTI TOTALE AUSL - INAIL SOLO INAIL SOLO AUSL

45 sesso codice_malattia_chr atc81chr or inf90or sup90or n_ctrles n_casies M VESCICA SIDERURGIA E METALLURGIA 1,00 0,56 1, M VESCICA PRODOTTI PER EDILIZIA 0,93 0,45 1, M VESCICA COSTRUZIONI MECCANICHE 1,04 0,82 1, F VESCICA COSTRUZIONI MECCANICHE 0,96 0,44 2, M VESCICA INDUSTRIA ALIMENTARE 1,00 0,65 1, F VESCICA INDUSTRIA ALIMENTARE 2,19 0,94 5, M VESCICA TESSILE 1,18 0,68 2, F VESCICA TESSILE 0,76 0,35 1, M VESCICA CUOIO E CALZATURE 4,52 1,57 13, M VESCICA CARTA 1,38 0,63 3, M VESCICA EDILIZIA 1,30 0,97 1, M VESCICA TRASPORTI 1,16 0,72 1, M VESCICA CHIMICA 1,68 0,95 2, M VESCICA AGRICOLTURA 1,70 0,90 3, F VESCICA AGRICOLTURA 2,95 1,00 8, M VESCICA ENERGIA ELETTRICA E GAS 1,99 0,96 4, M VESCICA CERAMICA 0,86 0,62 1, F VESCICA CERAMICA 0,95 0,47 1, M VESCICA TRATTAMENTO METALLI 1,33 0,49 3, F VESCICA PLASTICA 3,66 1,29 10, M VESCICA LAVAGGIO A SECCO 5,78 0,84 39,76 3 1

46 ANALISI DATI Analisi dei risultati pervenuti da OCCAM Analisi del data base contenente le elaborazioni effettuate dal sistema OCCAM Rielaborazione dati OCCAM: analisi di tutti i dati relativi al comparto (non solo al prevalente) analisi degli anni di lavoro analisi per ditta analisi per patologia FASE 1 Priorità 1 Invitare casi con OR >= 2 Che abbiano evidenziato aumento di rischio per comparto sia in OCCAM che nell analisi effettuata presso il Servizio di Epidemiologia Priorità 2 Che abbiano evidenziato aumento di rischio in almeno 1 delle analisi effettuate, in OCCAM che nell analisi effettuata presso il Servizio di Epidemiologia Casi con OR >= 1,5 OR< 2 Priorità 3 Casi con OR >= 1 OR< 1,5

47 FASE 2 Individuare le ditte che hanno avuto segnalazioni per K vescica Individuare codice ATECO di queste ditte Individuare tariffa PAT di queste aziende Individuare le aziende coinvolte nello studio di comparto I fluidi lubrorefrigeranti nelle lavorazioni metal meccaniche effettuato dal SPSAL di Modena, di queste si sono state: Individuate codice ATECO di queste ditte Individuate tariffa PAT di queste azienda Evidenziate, nel file anagrafe aziende INAIL, tutte le aziende che abbiano i codici prima segnalati Evidenziate, nel file anagrafe aziende INAIL, tutte le aziende che abbiano il codicie tariffa PAT: 6240 per rischio da fluidi lubrorefrigeranti Fatto il link di queste aziende con le aziende presenti in OCCAM e individuare i soggetti che vi hanno lavorato Fase 2 I soggetti individuati devono avere le seguenti caratteristiche: gli anni di lavoro nel/le aziende omogenee per comparto deve essere di almeno 10 controllare l età all inizio lavoro verificare gli anni ritenuti critici per il controllo secondo la esposizione ad un agente e la lavorazione/comparto, per esempio: prima del 1990 per esposizione a fluidi lubrorefrigeranti derivati dal petrolio; 1970 per utilizzo del percloroetilene nelle lavanderie, 1994 per esposizione ad amianto etc

48 OCCAM MODENA K VESCICA DISTRETTO CASI TOTALI INVITATI QUESTIONARI SOMM SOSP MP CERTO PROBABILE POSSIBILE CARPI MIRANDOLA MODENA PAVULLO SASSUOLO VIGNOLA Sensitivity Pr( + D) 72.41% Specificity Pr( - ~D) 63.53%

49 FLUSSI FONTI DI INFORMAZIONE RT ANAGRAFICA ASSISTITI MALPROF K NON SEGNALATI SDO INPS NOME AZIENDE COMPARTI RISCHI CODICE ATECO PAT OCCAM RENAM REGISTRO ESPOSTI A CANCEROGENI ALLEGATO 3B ReNaTuNS

50 L uso integrato di fonti informative correnti per lo studio del rapporto tra salute e lavoro: il sistema longitudinale Whip-Salute

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53 GRAZIE PER L ATTENZIONE

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