G2 - COMPATIBILITA IDROGEOLOGICA
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1 S G tudio eologico Dott. Rodolfo Marcelletti Via Carradori, Macerata Tel. E fax 0733/ Cell P. IVA C.F. MRC RLF 56P23 E783D PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI DUE FABBRICATI ARTIGIANALI IN C.DA ACQUEVIVE 23/a NEL COMUNE DI MACERATA G2 - COMPATIBILITA IDROGEOLOGICA Committente: Ditta KING LE SAC Data: Macerata, Maggio 2016 Proprietà riservata - Vietata la riproduzione anche parziale senza preventiva autorizzazione scritta
2 INDICE 1.0 Generalità... pag Inquadramento geografico, geologico e geomorfologico. pag Idrografia Idrogeologia... pag Vincoli e notizie storiche... pag Conclusioni pag. 24
3 1.0 GENERALITA' Nella presente relazione si intende valutare la compatibilità idraulica, volta a riscontrare che non sia aggravato il livello di rischio idraulico esistente né pregiudicata la riduzione, anche futura, di tale livello. (Legge regionale n. 22/2011), di un intervento di trasformazione territoriale oggetto di variante urbanistica al P.R.G. attivata mediante procedura S.U.A.P., La variante ha come oggetto il cambio di destinazione d uso della porzione di terreno (di proprietà del soggetto attuatore), individuata nelle immagini sottostanti, da Zona Agricole Normale articolo 26 delle N.T.A a zona Zona Mista a Residenza così come disciplinato dall art.21. L obiettivo della presente relazione è la Variante urbanistica al PRG attivata mediante procedura S.U.A.P per l ampliamento di un impianto produttivo esistente sito in c.da Acquevive 23/a (strada denominata Carrareccia ). La seguente richiesta trova supporto, sia nell effettiva esigenza della ditta proprietaria, di reperire degli spazi adiacenti all attuale edificio artigianale di proprietà della King Le Sac, utilizzato come sede principale per la lavorazione delle pelli, sia per un prossimo allargamento dell attività. Il nuovo fabbricato quindi, sorgerà nell area adiacente esistente su un terreno di proprietà della ditta King Le Sac. Sono state redatte le carte: - Geologica-geomorfologica, della Pericolosità geologica, della pericolosità idrogeologica. Quindi vengono riportati i vincoli presenti nei seguenti studi: - PIANO PAESISTICO AMBIENTALE REGIONALE (PPAR) - PIANO PER L ASSETTO IDROGEOLOGICO (PAI) - INDAGINE GEOLOGICA PER IL PIANO REGOLATORE GENERALE DEL COMUNE DI MACERATA (PRG) - PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO DELLA PROVINCIA DI MACERATA (PTC) ~ ~ ~ 1
4 2.0 INQUADRAMENTO GEOGRAFICO GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO L area indagata si trova in in c.da Acquevive n. 23/a lungo la strada denominata Carrareccia nel Comune di Macerata, nella porzione meridionale del territorio comunale di Macerata ad una quota di circa m 120 s.l.m.; la caratteristica principale della zona in esame è quella di presentare una superficie topografica a blanda pendenza inferiore ai 5. In figura 1 è riportata la veduta aerofotogrammetrica dell area in esame. Figura 1 2
5 Dal punto di vista geomorfologico l'area ricade su di un terrazzo alluvionale del IV ordine, posto alla sinistra idrografica del F. Chienti ed è distante circa 300 m dall alveo dello stesso Fiume. Dall alveo del Fiume all intervento in esame, sussiste una quota altimetrica di circa m. (cfr. sezione topografica). In figura 2 è riportata la Carta Geologico-geomorfologica redatta in scala 1:
6 Figura 2 4
7 In figura 3 è riportata la Carta della maggior pericolosità sismica locale redatta in scala 1:2.000 Figura 3 5
8 In figura 4 è riportata la Carta della pericolosità geologica in scala 1:2.000 Figura 4 6
9 3.0 IDROGRAFIA - IDROGEOLOGIA L area studiata si inserisce in un contesto paesaggistico pianeggiante, ovvero la pianura alluvionale formata dal F. Chienti. Tale fiume è stato arginato e le alluvioni avvengono quando alcuni fenomeni diventano concomitanti: apertura delle chiuse dell'invaso per salvaguardare il corpo diga, cattiva pulizia idraulica. La portata di deflusso del fiume diventa allora molto superiore rispetto a quella massima ospitabile dalla sezione d'alveo medesima, dando origine ad esondazioni ed alluvionamenti. Nelle Marche comunque, non ci sono grosse alluvioni. Nelle Marche le aree più colpite da alluvioni sono le pianure costiere, dove i principali fiumi sboccano al mare, e le zone nell immediato entroterra, oltre che le pianure fluviali della fascia collinare. In questo gioca un ruolo l influenza delle correnti marine che impediscono in particolari condizioni l afflusso delle acque dei fiumi verso il mare. Inoltre le precipitazioni nella fascia collinare, dove affiorano terreni prevalentemente impermeabili, determinano una rapida risposta, con conseguenze per la fascia costiera. I fiumi che con più frequenza sono soggetti ad esondazioni sono in pratica tutti i corsi d acqua di primo ordine: F.Foglia, il F.Metauro, il F.Misa, il F.Esino, il F.Musone, il F.Chienti, il F.Potenza, il F.Tronto. Numerose le piene dell Esino. Particolarmente violente le piene dei corsi d acqua minori che sfociano direttamente al mare (Pesaro, Ancona, S.Benedetto del Tronto). Si registrano eventi alluvionali anche nella fascia appenninica, come a Fiuminata, Visso, Serravalle del Chienti. Di seguito viene riportato uno stralcio della carta idrogeologica 1:
10 Figura 5 - (stralcio dalla relazione geologica del P.R.G. di Macerata). 8
11 Dalla carta si evince la presenza nel sottosuolo della falda acquifera fra le isofreatiche 105 e 110, Dal confronto con la cartografia del PRG di Macerata si può notare la corrispondenza tra quanto rilevato nel presente studio (Tav. 03) e quanto riportato nella Carta idrogeologica allegata al suddetto PRG: entrambe le carte classificano l area a permeabilità alta in quanto interessata da depositi alluvionali disomogenei. ~ ~ ~ 9
12 4.0 VINCOLI E NOTIZIE STORICHE VINCOLI P.A.I. In figura 6 si osserva l ubicazione del sito in esame su cartografia PAI Piano Assetto Idrogeologico Regione Marche). Fugura 6 L area d intervento si trova ad una distanza di circa 300 ml dal Bacino Idrografico n. 19 del fiume Chienti, fascia 10
13 L estratto dalla Cartografia del PAI aggiornata al Decreto del Segretario Generale n. 09/SABN del 13/10/2015 mostra che l area oggetto di Variante SUAP non è inclusa tra le aree a rischio esondazione e non è interessata da nessun tipo di dissesto gravitativo. ~ ~ ~ 11
14 VINCOLI PPAR TAV. 1 -Vincoli Paesistico-ambientali vigenti: l area in oggetto non ricade all interno di aree cartografate. TAV 3 e TAV 3A - Sottosistemi tematici geologico, geomorfologico e emergenze geologiche: nessun ambito di tutela interessa la zona d intervento. 12
15 TAV 12 - Componenti della struttura geomorfologica, classificazione dei corsi d acqua e dei crinali: l area in oggetto non ricade in una zona adiacente a crinali. TAV.13 Emergenze geomorfologiche: la zona d intervento non è presente nell elenco delle emergenze geomorfologiche in allegato alla Tavola 13 del PPAR. Dall esame delle cartografie del PPAR non vi sono vincoli di alcun genere di cui tener conto. Inoltre, il dettaglio cartografico non evidenzia alcuna interferenza con gli ambiti di tutela del PPAR effettuati nella trasposizione attiva. 13
16 VINCOLI PTC TAV. EN_3b Sintesi delle prescrizioni relative al Sistema Ambientale: categoria della struttura geomorfologica. Il terreno oggetto della presente trasformazione urbanistica è contenuto all interno delle Piane alluvionali art. 27 NTA PTC L area oggetto di intervento pur rientrando all interno del retino indicante le piane alluvionali, non è inserita ne tra le aree soggette con maggiore frequenza ad esondazione (art. 27.1), ne tra le aree soggette ad esondazioni per piene eccezionali (art. 27.2). Inoltre, non è inserita neanche tra le aree interessate da emergenze geo-morfologiche o tra i versanti soggetti a dissesti ed erosioni. TAV. EN_4 Aree dei dissesti e dei fenomeni gravitativi. Il terreno oggetto della presente trasformazione urbanistica è adiacente ad un tratto finale di scarpata di erosione fluviotorrentizia indicato all interno della categoria morfologia fluviale della Tav. EN_04. Il grado di tale scarpata è di tipo quiescente. Il PTC all art (allegato d) e all art , indica una serie di interventi di sistemazione idrica e idrogeologica, idraulico-forestale, di consolidamento del suolo e di regimazione delle acque per alcune aree tipo le sponde soggette a franamento per scalzamento al piede, le aree con erosione lineare nel 14
17 substrato ecc ma non indica prescrizioni precise sulle scarpate di erosione fluviotorrentizia. La cartografia della Tav.EN_04 non riporta aggiornata la situazione del terreno naturale essendo mancante anche del fabbricato e della sistemazione esterna odierne. Il progetto di variante SUAP quindi, sarà realizzato su un area dove in effetti la scarpata menzionata nel PTC, è gia stata trasformata con il costruito esistente (cfr. foto) e dove, le sistemazioni a verde previste dalla variante urbanistica, terranno conto di piantumazioni di arbusti e di alberi onde evitare fenomeni di dissesto del terreno che ad ogni modo, non ha pendenze esistenti e di progetto oltre il 15% ad eccezione della rampa carrabile che conduce alla quota del piano seminterrato. 15
18 16
19 17
20 TAV. EN_6 Aree di versante con dissesti attivi e quiescenti. La zona di intervento è indicata tra le piane alluvionali come area con vulnerabilità da media a medio alta. (Vedere Tav. EN3b e EN_4) I 18
21 TAV. EN_7a Schema di riferimento per la prevenzione dei grandi rischi. La zona di intervento rientra tra le aree soggette ad inondazioni in caso di rottura delle dighe e non fa parte di un centro abitato con fenomeni di dissesto. Il PTC all art. 79: individua le principali aree e le situazioni altamente critiche presenti sul territorio provinciale, tenendo conto del livello di pericolosità e/o dall alta probabilità di coinvolgimento di popolazione. Nel suddetto elaborato sono individuati gli scenari di rischio attendibili cui fare riferimento sia per la pianificazione comunale sia per i piani di protezione civile di competenza comunale. Rispetto a tali scenari di rischio rilevati sul territorio provinciale, il PTC, nell elaborato di cui al precedente art (Tav.EN_41), fornisce il quadro sintetico delle strutture disponibili sul territorio provinciale per la costruzione di una rete provinciale di protezione civile. Inoltre, dall analisi degli elaborati del PTC utili alla verifica, delle relazioni tra l area d intervento e i rischi, in riferimento alla sua posizione nel territorio provinciale, si evince che l area oggetto di variante SUAP non rientra nelle zone a rischio indicate nelle tavole SIUT: ES_5 carta geologica, ES_8 carta idrografica, ES_24 carta del rischio idrogeologico. 19
22 TAV. ES_5 Carta geologica TAV. ES_5bis Carta geologica 20
23 TAV. ES_6 Mappa degli elementi di dissesto antropico TAV. ES_8 Carta idrografica 21
24 TavES_24 Carta del rischio idrogeologico 22
25 NOTIZIE STORICHE Sono state ricercate notizie storiche sull area in esame tramite consultazione del PROGETTO AVI aree vulnerate da calamita idrogeologiche (Consiglio Nazionale delle Ricerche): non si hanno riferimenti relativi ad esondazioni che hanno interessato l area nel passato. E stata richiesta all Università di Camerino, Dipartimento di Scienze della Terra, documentazione in merito ma è risultata inesistente. 23
26 5.0 CONCLUSIONI L area in esame interessata da VARIANTE URBANISTICA, sita in C.da Acquevive nel Comune di Macerata, risulta edificabile sulla base dei risultati sopra esposti e redatti in base alla Normativa vigente (DD.MM ) e al riparo da eventuali future esondazioni del Fiume Chienti. L intervento di trasformazione territoriale oggetto di variante urbanistica al P.R.G. attivata mediante procedura S.U.A.P., non aggraverà il livello di rischio idraulico esistente né pregiudicherà la riduzione, anche futura, di tale livello. (Legge regionale n. 22/2011). Nello studio di compatibilità idrogeologica è stata pertanto seguita la sola fase preliminare di valutazione Tali convinzioni derivano dai seguenti fattori: - l area è distante circa 300 m dall attuale alveo del Fiume Chienti ed è posta ad una quota di circa m più in alto; - nell'area esaminata ed in un intorno geologicamente significativo non sono rilevabili elementi morfologici in grado di alterare le condizioni di stabilità della stessa. - l estratto dalla Cartografia del PAI aggiornata al Decreto del Segretario Generale n. 09/SABN del 13/10/2015 mostra che l area oggetto di Variante SUAP non è inclusa tra le aree a rischio esondazione e non è interessata da nessun tipo di dissesto gravitativo. - dall esame delle cartografie del PPAR non vi sono vincoli di alcun genere di cui tener conto. Inoltre, il dettaglio cartografico non evidenzia alcuna interferenza con gli ambiti di tutela del PPAR effettuati nella trasposizione attiva. - Dall analisi degli elaborati del PTC utili alla verifica, delle relazioni tra l area d intervento e i rischi, in riferimento alla sua posizione nel territorio provinciale, si evince che l area oggetto di variante SUAP non rientra nelle zone a rischio indicate nelle tavole SIUT: ES_5 carta geologica, ES_8 carta idrografica, ES_24 carta del rischio idrogeologico; essa non fa parte di un centro 24
27 abitato con fenomeni di dissesto e rientra tra le aree soggette ad inondazioni in caso di rottura delle dighe anche se tale circostanza è alquanto improbabile per la notevole altezza e distanza dall alveo; - non si hanno notizie storiche di passate inondazioni interessanti la zona in oggetto. ~ ~ ~ Macerata, Maggio 2016 dott. Rodolfo Marcelletti Geologo 25
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G3 - INVARIANZA IDRAULICA
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