L AVVENTURA. paesaggi e sguardi

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1 L AVVENTURA paesaggi e sguardi 10 aprile 2019

2 LA TETRALOGIA DEI SENTIMENTI L avventura (1960) La notte (1961) L eclisse (1962) Il deserto rosso (1964)

3 PROTAGONISMO FEMMINILE esplicito le donne sono i personaggi-guida, ossia i personaggi a cui il narratore assegna il proprio sguardo dalla critica dell immagine alla critica dello sguardo

4 SGUARDO durata osservazione esterna valorizzazione del tempo percorso di autonomia dello sguardo abbandono del racconto e riflessione sullo sguardo stesso

5 L AVVENTURA PRODUTTIVA grandi difficoltà un film girato in condizioni estreme scioperi degli operai, quel che resta della troupe bloccato a Lisca Bianca, poca pellicola e pochi amici grande successo di critica: riconoscimento a Cannes

6 PAESAGGIO incipit paesaggio della modernità speculazione edilizia le ville e le nuove costruzioni sviluppo senza progresso (Pasolini) i segni del cemento

7 INCIPIT 2:30-4:39 prima inquadratura la cifra della visione long take, mobilità fluida della camera vicinanza al personaggio di Anna Dialogo: conflitto col padre dai mutamenti del paesaggio (urbanizzazione selvaggia) ai mutamenti delle relazioni (crisi dei ruoli tradizionali)

8 ANNA E SANDRO 6:16-8:44 l incontro le inquietudini di Anna registrate dallo sguardo Anna è (quasi) muta il discorso dello sguardo si dispiega continuità, long take, movimenti fluidi la crisi della coppia dalla parte di lei

9 SPARIZIONE E RICERCA 28:46-35:14 figura nel paesaggio visivo e sonoro la camera si sofferma sulle rocce primo piano sonoro dei rumori della natura scelte prossemiche marcate

10 IL LAVORO DELLO SGUARDO prossemica: scala dei piani /angolazione long take / lavoro sul tempo e sullo spazio: dilatazione dispersione delle figure e delle voci umane in primo piano il paesaggio nelle sue dimensioni sensoriali la musica: componente misteriosa e panica

11 PAESAGGIO PRIMORDIALE controcampo all incipit romano la natura primitiva, stadio geologico, pre-umano sequenza materica gli elementi: il cielo, il mare, la roccia, il vento le successive sequenze di ricerca ispessiscono questi tratti, radicalizzano ulteriormente queste scelte

12 LA MDP E ANNA registrarne l assenza sparizione di Anna: raccontata attraverso un lungo esercizio di sguardo sparizione: un venir meno radicale, un sottrarsi (enigmatico, misterioso) dal mondo del quale la camera prende atto registrazione di un assenza, di una mancanza, senza partecipazione

13 PAESAGGI DEL VUOTO il paese fantasma: 1:32:03-1:35:03 atmosfera metafisica inquietudine del paesaggio la rivincita del vuoto presenze non umane: le cicale, il cimitero

14 LA MDP E IL PAESAGGIO un paese inabitato: controsenso gli elementi riprendono piede (sonoro, luce) dilatazione dello spazio e del tempo permanenza della MdP il vuoto al centro della scena décadrage

15 LA MDP E IL TEMPO il risveglio di Claudia 2:10:02-2:13:51 filmabili inquietudini le passioni contraddittorie si manifestano nei gesti minuti gioiosi, buffi, irrequieti amore / senso di colpa / attesa

16 LA MDP E CLAUDIA forma filmica dell attenzione dettagli quasi tattili dinamismo fluido della MdP continuità: long take osservazione minuta osservare fino all estremo, fin dove il sentire è visibile, filmabile

17 PERSONAGGI FEMMINILI Anna (Lea Massari) Claudia (Monica Vitti) donne mutanti nei ruoli (non accettazione) e nei corpi un nuovo tipo fisico: corpi inquieti donne che non sanno stare al loro posto, che non sanno stare al mondo

18 ANNA RADICALI ASSOLUTA Lea Massari

19 ANNA irrequietezza radicale interrogazione continua rifiuta il ruolo di figlia e di moglie persegue il suo desiderio (incontro con Sandro, invenzione del pescecane) irriducibile all ordine patriarcale sparizione: sottrazione assoluta

20 CLAUDIA FIGURA DI MEDIAZIONE Monica Vitti

21 CLAUDIA interrogazione continua tiene Sandro al difficile ma crede nella loro storia autenticità misurare il proprio desiderio, metterlo alla prova Sandro: Non ho mai incontrato una donna che facesse tante domande (non è vero ) personaggio che si dibatte fra amore e senso di colpa

22 SANDRO DEBOLEZZA E FEROCIA Gabriele Ferzetti

23 SANDRO intellettuale in crisi l architetto che non è capace di costruire ricchezza / arte superficialità atteggiamento predatorio rispetto alle donne una vale l altra estrema aggressività ed estrema debolezza

24 SANDRO LA PIETÀ ROMANA Soggettiva del personaggio

25 FINALE RIAPERTURA SULLA CRISI E SUI SUOI ENIGMI

26 FINALE 2:16:16-2:23:10 antidialogo senza parole: solo respiro musica e lacrime sovverte tutte le convenzioni cinematografiche prossemica / costruzione dello spazio filmico non parole ma gesti la carezza e l inclinazione (cfr. Cavarero)