La Successione nell' Impresa: Le clausole societarie nell'impresa

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1 La Successione nell' Impresa: Le clausole societarie nell'impresa Avv. Silvia Salvati Fondazione Forense 15 dicembre 2012 Via Belmeloro n. 14

2 IL PATTO DI FAMIGLIA Legge 14 Febbraio 2006 n.55/2006 L' Italia è un paese di imprenditori. Le statistiche dicono che possiamo contare su circa 65 imprese ogni mille abitanti per un totale di quasi quattro milioni e mezzo di attività industriali e di servizi e che il nostro tasso di imprenditorialità è tre volte quello medio europeo. Il patto di famiglia, ossia un contratto finalizzato ad assicurare il passaggio generazionale, evitando ripercussioni negative all'apertura della successione futura.

3 RACCOMANDAZIONI della COMMISSIONE U.E. 1- Comunicazione n. 94/1069 del 7 Dicembre 1994 pubblicata sulla G.U.C.E. n. L 385 del 31 Dicembre Comunicazione n.98/c93/02 pubblicata sulla G.U. Il 28 Marzo 1998, n. C 93 La Commissione invitava gli Stati membri ad adottare le misure necessarie per facilitare la successione nelle piccole e medie imprese, al fine di assicurare la sopravvivenza delle imprese ed il mantenimento dei posti di lavoro

4 LAVORI PREPARATORI 1 - Profilo Il legislatore ha voluto introdurre uno strumento per assicurare all'imprenditore la possibilità di designare, fin da subito e con effetti stabili, il proprio successore nell'impresa, mettendo al riparo tale atto di disposizione dalle vicende che, dopo la sua morte, potrebbero travolgerlo.

5 LAVORI PREPARATORI 2 profilo: Pervenire alla soluzione dei problemi connessi al passaggio generazionale mediante il diretto coinvolgimento dell'imprenditore ritenuto il soggetto piu' idoneo a valutare termini, modalità e soggetti beneficiari del trasferimento

6 Capo v -bis PATTO DI FAMIGLIA: Art. 768 bis c.c. Art. 768 bis: E' patto di famiglia il contratto con cui, compatibilmente con le disposizioni in materia di impresa familiare e nel rispetto delle differenti tipologie societarie, l'imprenditore trasferisce, in tutto o in parte, l'azienda, e il titolare di partecipazioni societarie, in tutto o in parte, le proprie quote, ad uno o più discendenti.

7 Legge 14 Febbraio 2006 n.55 - segue Prime indicazioni: Il patto di famiglia è un contratto che vede quale parte disponente partecipazioni l'imprenditore o il titolare di quale parte beneficiaria che la norma contempla uno o piu' discendenti oggetto del trasferimento l'azienda intesa come insieme dei beni materiali ed immateriali e dei rapporti di cui si serve per l'esercizio dell'impresa In alternativa: il bene trasferito puo' consistere in una partecipazione sociale

8 Il Patto di Famiglia - segue IMPRESA FAMILIARE PATTO DI FAMIGLIA IMPRENDITORE CONIUGE FIGLI LEGITTIMI FIGLI NATURALI ASCENDENTI LEGITTIMI FIGLI ADOTTIVI LEGITTIMATI

9 Modifica delll'art. 458 c.c., introdotta con la L.n.55/206 La normativa introduce nell'ordinamento una modifica, al generale divieto dei patti successori di cui all'art. 458 c.c., ma il patto di famiglia parrebbe, secondo alcuni, non rappresentare una deroga al divieto dei patti successori, in quanto: 1- nel patto di famiglia non è ravvisabile un patto istitutivo 2- non è assimilabile ad un patto successorio dispositivo diretta partecipazione del successore designato (effetti immediati e non futuri) 3- non è assimilabile ad un patto successorio rinunziativo

10 Rapporti con I patti successori 1 - il patto di famiglia produce immediatamente e definitivamente il trasferimento dei beni (azienda o partecipazione societaria) in capo all'assegnatario. 2 - l'oggetto del patto è determinato al momento della stipula del patto di famiglia e non alla morte del disponente. 3 - l'individuazione del beneficiario è immediata. Da ciò ne discende la natura del patto di famiglia quale negozio inter vivos con effetti dispositivi immediati, che non assume quella funzione di pre-regolamentare la sorte di una futura successione tipica dei negozi mortis causa

11 Natura Giuridica del patto di famiglia Ampiamente discussa in dottrina la natura giuridica del patto con riferimento alla causa, l'opinione più diffusa tenderebbe ad escludere la possibilità di ricondurlo a schemi già noti: 1- donazione modale : a favore: assenza di un corrispettivo, richiamo alla disciplina azione di riduzione e collazione- contra: l'imprenditore non intende effettuare solo una attribuzione ma soddisfare un suo interesse a che l'azienda prosegua, inoltre soddisfazione dei diritti dei non assegnatari. 2- negozio divisorio tout court: contra comprende solo particolari beni e non con tutti gli eredi, ma solo tra un discendente ( del disponente) e coloro che se la successione si aprisse in quel momento sarebbero legittimari 3- contratto a favore di terzo (1411 c.c) : tesi isolata- ove il disponente sarebbe lo stipulante, l'assegnatario il promittente e I legittimari non assegnatari I beneficiari. 4- negozio con causa complessa

12 L'oggetto del patto e la trasmissione di partecipazioni L'oggetto del patto è l'azienda, ovvero il complesso dei beni, materiali ed immateriali, che l'imprenditore lega nell'esercizio dell'impresa secondo la definizione tracciatane dagli art.li 2555 c.c. e ss. Oggetto dell'attribuzione possono essere anche partecipazioni : Discusso se legittima la partecipazione, indipendentemente dalla sua entità. In definitiva pare trasferibile qualsiasi partecipazione societaria purchè corrispondente ad una attività imprenditoriale effettiva.

13 La partecipazione al patto di famiglia: le parti. Le conseguenze della mancanza di un legittimario Discussa in dottrina la struttura del patto di famiglia sotto il profilo soggettivo. 1- Le parti del patto di famiglia siano solo il disponente ed il beneficiario, unici soggetti contemplati nell'art. 678 bis c.c. 2- I legittimari non assegnatari definiti partecipanti- e non già parti di esso. Opinione prevalente: il patto come contratto plurilaterale, riconnettendo alla mancata partecipazione ad esso anche solo uno dei legittimari, la conseguenza dell'invalidità del patto stesso.

14 La partecipazione al patto di famiglia: le parti. Le conseguenze della mancanza di un legittimario Il legislatore ha inteso, con il patto di famiglia, chiudere una vicenda successoria in vita relativa ad un compendio che viene ad essere definitivamente fissato in un determinato momento storico, con attribuzioni che non potranno essere piu' messe in discussione quando si aprirà la vera successione per effetto del decesso del disponente.

15 Effetti del patto di famiglia L'effetto reale è accomapagnato da un effetto obbligatorio attuale, sancito dal 2 comma dell'art quater c.c. gli assegnatari dell'azienda o delle partecipazioni societarie devono liquidare gli altri partecipanti al contratto, ove questi non vi rinuncino in tutto o in parte, con il pagamento di una somma corrispondente al valore delle quote previste dagli articoli 536 ss. e da un effetto obbligatorio futuro ed eventuale, sancito dal comma1 dell'art.678- sexies ( apertura della successione e liquidazione del coniuge e/o dei legittimari che non hanno partecipato al contratto sulla base di un parametro già stabilito)

16 Art.768 septies : Scioglimento e modifica del patto di famiglia 1 - mediante diverso contratto, con le medesime caratteristiche e medesimi presupposti di cui al presente capo ( partecipazione delle medesime persone e le stesse caratteristiche 768 bis). - termine: a) fino alla data di apertura della successione del disponente b) sopravvenuta morte del beneficiario, interverranno gli eredi, secondo le regole generali. c) decesso di alcuno dei legittimari, i sostituti ex art. 768 quater 2 - mediante recesso, se espressamente previsto nel contratto stesso e, necessariamente, attraverso dichiarazione degli altri contraenti certificata da un notaio.

17 Art.768 septies : Scioglimento e modifica del patto di famiglia Modifica: per motivi soggettivi: coinvolgere altri legittimari, rafforzare il patto, liquidare soggetti che abbiano acquisito la qualità di legittimari per motivi oggettivi: modificare l'assetto di interessi Recesso: ammissibile solo se previsto espressamente nel patto atto unilaterale recettizio Eliminativo del patto di famiglia 1373 c.c Modificativo con possibilità di apportare modifiche unilaterali dell'accordo iniziale, già specificatamente previste

18 768 octies c.c. : controversie Previsione dell'esperimento di un tentativo di concilaizione preventivo a qualunque controversia sorga in materia di patto di famiglia. L' art.38 (e 39 e 40) del d. lg. n. 5/2003 abrogato dalla L. 4 Marzo 2010 n.28, art.23 art.5 mediazione obbligatoria- richiamo specifico ai patti di famiglia. Sentenza della Corte Costituzionale n. 272/2012 Obbligatorietà del tentativo di conciliazione? Procedimento conciliativo: rito camerale e rito monitorio (percorribili anche se non esperito il tentativo di conciliazionecfr: Cort. Cost. 13/7/2000n.276 in Giust. Civ.2000,I, pp.2499)

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