LE SIGLE DELL INCLUSIONE. I.C. ROCCAGORGA-MAENZA MARZO- APRILE 2013 Angelo Di Cunzolo
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1 LE SIGLE DELL INCLUSIONE I.C. ROCCAGORGA-MAENZA MARZO- APRILE 2013 Angelo Di Cunzolo
2 170 DSA icf10 ADHD PEI BES 104 DSL PDP
3 COSA VUOL DIRE INCLUSIONE? Inserimento di qualcosa o di qualcuno in una serie, in un insieme pre-esistente: Es: inclusione di nuovi nominativi in una lista mat.relazione d'i., quella che si verifica tra due insiemi quando uno è incluso nell'altro.
4 INCLUSIONE SOCIALE Il concetto di inclusione presuppone una relazione simmetrica tra pari: se siamo tutti diversi, ognuno con la propria identità quali relazioni potranno tenere insieme tutte queste diversità?
5 DALL ESCLUSIONE ALLE RELAZIONI SCUOLE SPECIALI ghettizzazione MEDICALIZZAZIONE trattamenti non educativi ESCLUSIONE SOCIALE assenza di relazioni, costo elevato
6 DALL ESCLUSIONE ALLE RELAZIONI COSTITUZIONE ITALIANA Art. 3 «E compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l effettiva partecipazione». Art. 34 «La scuola è aperta a tutti». Art. 38 «Gli inabili e i minorati hanno diritto all educazione e all avviamento professionale».
7 DALL ESCLUSIONE ALLE RELAZIONI La legge 118/71, art. 28 L istruzione dell obbligo può avvenire nelle classi normali della scuola pubblica. Tale legge non aboliva le scuole speciali, stabilendo l inserimentodegli alunni con disabilitànelle classi comuni, comunque su iniziativa della famiglia.
8 DALL ESCLUSIONE ALLE RELAZIONI Documento FALCUCCI, 1975 "...anche i soggetti con difficoltàdi sviluppo, di apprendimento, di adattamento devono essere considerati protagonisti della propria crescita. In essi esistono potenzialità conoscitive, operative, relazionali spesso bloccate dagli schemi della cultura corrente. Favorire lo sviluppo di queste potenzialità è un impegno peculiare della scuola...".
9 DALL ESCLUSIONE ALLE RELAZIONI Legge 517/77 Introduce il concetto di integrazione scolastica degli alunni con disabilità: presa in carico del progetto di integrazione da parte della comunità scolastica; prestazione di insegnanti specializzati ed esperti sociosanitari; adeguamento della programmazione. Da una scuola uguale per tutti ad una scuola diversa per ciascuno, nella quale l'alunno con handicap sia accettato in via normale.
10 DALL ESCLUSIONE ALLE RELAZIONI Legge 104/92 Art. 12. Diritto all'educazione e all'istruzione E' garantito il diritto all'educazione e all'istruzione della persona handicappata nelle sezioni di scuola materna, nelle classi comuni delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e nelle istituzioni universitarie. L'integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona handicappata nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione. L'esercizio del diritto all'educazione e all'istruzione non può essere impedito da difficoltà di apprendimento né da altre difficoltà derivanti dalle disabilitàconnesse all'handicap.
11 DALL ESCLUSIONE ALLE RELAZIONI Legge 104/92 Art.13. Integrazione scolastica Obbligo per gli enti locali di fornire l'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici o sensoriali, con l'assegnazione di docenti specializzati. Gli insegnanti di sostegno assumono la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui operano, partecipano alla programmazione educativa e didattica e alla elaborazione e verifica delle attività di competenza dei consigli di classe e dei collegi dei docenti
12 DALL ESCLUSIONE ALLE RELAZIONI Legge 104/92 STRUMENTI PER L INTEGRAZIONE il Profilo Dinamico Funzionale( PDF) il Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) il Piano Didattico Personalizzato (P.d.p.) (2010)
13 DALL ESCLUSIONE ALLE RELAZIONI Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità(ratificata 2009) Sistema di istruzione inclusivo a tutti i livelli ed un apprendimento continuo lungo tutto l arco della vita Scala di valutazione ICF: funzionamento globale dell individuo
14 DALL ESCLUSIONE ALLE RELAZIONI INCLUSIONE Riconosce e valorizza la diversità presente in ciascuno Costruisce legami che riconoscono la specificitàe la differenza di identità Si rivolge al contesto di tutti gli alunni Interviene prima sul contesto, poi sul soggetto Implica cambiamenti nei contenuti, nelle strutture, nelle metodologie Trasforma la risposta speciale in normalità
15 BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI B.E.S. SPECIAL EDUCATIONAL NEEDS qualsiasi difficoltàevolutiva, in ambito educativo, che consiste in un funzionamento problematico anche per il soggetto, in termini di danno, ostacolo o stigma sociale, indipendentemente dall eziologia, e che necessita di educazione speciale individualizzata.
16 BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI B.E.S. manifestazione in età evolutiva, e cioè entro i primi 18 anni di vita del soggetto funzionamento globale del soggetto, ovvero di salute bio-psico-sociale della persona come buon funzionamento
17 BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI B.E.S. Si tratta di vedere non le singole stelle (le singole capacità), ma le costellazioni che danno significato e senso a una figura, a una serie di relazioni di interconnessione (Ianes 2005)
18 BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI B.E.S. L attivazione della risorsa compagni di classe L adattamento degli obiettivi e dei materiali della classe L autoregolazione cognitiva e nei comportamenti-relazioni L intervento psicoeducativo positivo sui comportamenti problema
19 BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI B.E.S. Accettazione incondizionata e attribuzione di valore positivo all alunno Ascolto attivo,conoscenza, comprensione ed empatia Aiuto, guida, azione orientata, proattività
20 BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI B.E.S. Una relazione è buona quando desideriamo arricchirci di essa, siamo motivati a realizzarne e viverne sempre di più e quando, attraverso di essa, riusciamo a costruire livelli di sviluppo piùalti e desiderabili, in noi e negli altri!
21 NORMATIVA BES Direttiva MIUR sui BES, 27 dicembre 2012 CIRCOLARE MINISTERIALE n. 8, 6 marzo 2013 Estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell apprendimento, [ ], è compito doveroso dei Consigli di classe indicare in quali casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare secondo un elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata -le strategie di intervento piùidonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.
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23 QUI COMANDO IO! Pensate al Vostro alunno problematico... Pensate alla Vostra percezione dei suoi problemi Pensate al Vostro senso di efficacia
24 DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA) Disturbi delle abilità scolastiche: DISLESSIA DISORTOGRAFIA DISGRAFIA DISCALCULIA
25 CARATTERISTICHE CHE DEFINISCONO I DSA Disturbo che interessa uno specifico dominio di abilitàin modo significativo ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale Discrepanza tra abilità nel dominio specifico interessato (Deficitaria in rapporto alle attese per l etàe/o classe frequentata) e l intelligenza generale (adeguata per l età cronologica)
26 DISLESSIA Difficoltà ad effettuare una lettura accurata e/o fluente. Problemi di comprensione della lettura, e una ridotta pratica della lettura può impedire una crescita del vocabolario e della conoscenza generale
27 DISORTOGRAFIA Difficoltà di tradurre correttamente i suoni (che compongono le parole) in simboli grafici, in soggetti indenni dal punto di vista cognitivo, sensoriale e neurologico, e che hanno usufruito di normali opportunità educative e scolastiche. I problemi che si presentano sono specificatamente ortografici e/o fonologici
28 DISGRAFIA Difficoltà a riprodurre graficamente i segni alfabetici e numerici: è un disordine delle componenti periferiche (esecutivo-motorie)
29 DISCALCULIA Ridotte capacità nell apprendimento numerico e del calcolo in rapporto alla classe frequentata. Interferisce negativamente con l apprendimento scolastico e con le attività quotidiane che richiedono capacità di calcolo E presente in bambini con normodotazione intellettiva Non è imputabile a danni organici, deficit visivi, uditivi o neurologici. Non è imputabile a insegnamento inadeguato Prestazioni aritmetiche significativamente al di sotto del livello atteso rispetto all etàcronologica, all intelligenza generale e alla classe frequentata
30 Anche se le manifestazioni del disturbo sono evidenti all interno delle attivitàscolastiche la conferma diagnostica deve obbligatoriamente avvenire attraverso la somministrazione di prove strutturate e standardizzate da parte di specialisti dell area sanitaria
31 Quando effettuare la diagnosi e come Etàminima per la diagnosi: al termine della classe seconda della scuola primaria intervenire Intervento riabilitativo specifico (da svolgersi in un contesto ambulatoriale e/o domiciliare, condotto da un esperto di disturbi dell apprendimento) Intervento della scuola con l attivazione di una DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA E PERSONALIZZATA, e attraverso MISURE COMPENSATIVE E DISPENSATIVE
32 DSA SCUOLA DELL INFANZIA SEGNALARE: Ritardo del linguaggio e/o difficoltàdi comprensione e di narrazione Difficoltà visive e/o di rappresentazione grafica Difficoltàdi programmazione e coordinazione motoria Difficoltàdi attenzione,concentrazione e inibizione Difficoltà nell enumerazione e nei primi conteggi
33 DSA SCUOLA PRIMARIA LETTURA Difficoltà nell avviamento della letto-scrittura Lettura lenta, stentata, scorretta Mancato riconoscimento dei caratteri tipografici diversi Difficoltà a mantenere il segno: perdita della riga, salto della parola Manifestazione di disagio se c èla richiesta di lettura a voce alta in classe Rifiuto o poca voglia di leggere in generale Tempi lunghi di esecuzione di prove che richiedono lettura autonoma Possibile difficoltà di comprensione nelle consegne Possibile scarsa comprensione del testo
34 SCRITTURA DSA SCUOLA PRIMARIA Presenza di molti errori di ortografia Difficoltà nel copiare alla lavagna Difficoltàdi distinzione tra lettere simili: p/b, d/b, p/q, e/a Scrittura molto lenta e difficilmente leggibile Uso scorretto dello spazio del foglio Uso della punteggiatura (inadeguata o ignorata)
35 CALCOLO DSA SCUOLA PRIMARIA Difficoltàdi discriminazione e manipolazione di quantità Difficoltànello svolgimento dei calcoli e nell acquisizione delle tabelline Difficoltà nella numerazione regressiva Mancata memorizzazione delle formule Mancanza di comprensione dei segni matematici
36 DSA SCUOLA SECONDARIA DI I E II GRADO SEGNALARE Persistenti difficoltà a leggere Difficoltà di studio e memorizzazione Errori ortografici superiori alle attese Problemi in matematica Atteggiamenti di rifiuto,abbandono del compito, opposizione di fronte alle proposte, disagio emotivo
37 DSA legge 170/2010 STESURA PDP (PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO) Strumenti DISPENSATIVI Strumenti COMPENSATIVI Tempi di lavoro e verifiche INDIVIDUALIZZATE Valutazioni DIFFERENZIATE
38 ADHD Disturbo da deficit di Attenzione con Iperattività DISATTENZIONE distrazione, disorganizzazione, sbadataggine IPERATTIVITA movimento e parlato continui IMPULSIVITA impazienza, invadenza
39 ADHD nota MIUR 4098/2010 predisposizione ambiente (no distrattori) tecniche educative di documentata efficacia routine di lavoro tempi di lavoro intervallati da pause gratificazioni immediate e frequenti controllo dei precedenti ed antecedenti
40 STRATEGIE COMPORTAMENTALI Costo della risposta: la multa concordata Time out: per gli eccessi: siedi e pensa per Punizioni estinguere gli eccessi senza rinforzare lo stigma
41 STRATEGIE COOPERATIVE Tutoring favorire dinamiche di aiuto tra compagni Sociogramma Giochi e attività con scelta a catena
42 COMPENSARE Strumenti facilitatori Calcolatrice Griglie di sintesi PC Supporti Audio Visivi e LIM
43 DISPENSARE Lettura a voce alta Scrittura sotto dettatura Attività in L2 Requisiti cognitivi più complessi
44 DIFFERENZIARE Verifiche personalizzate Test strutturati Risposta multipla, V/F Completamento testo (con suggerimento) Tempi prestabiliti
45 Qualche esempio
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