Prezzi di petrolio e fertilizzanti: un legame con tante variabili
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- Raffaela Nobile
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1 ANALISI ECONOMICA SULLE TENDENZE NAZIONALI E INTERNAZIONALI Prezzi di petrolio e fertilizzanti: un legame con tante variabili Nonostante in questi ultimi mesi il prezzo del petrolio sia calato, quello dell urea è rimasto sostanzialmente stabile. I meccanismi coinvolti nell andamento dei prezzi dei fertilizzanti sono molti, tra cui il cambio euro/dollaro e le strategie dei grandi produttori internazionali di Dario Frisio Negli ultimi 20 mesi, tra la metà del 2014 e l inizio del 2016, il prezzo del petrolio è sceso del 70%, attestandosi tra gennaio e febbraio intorno ai 30 dollari/barile. Ciò ha destato molte aspettative tra gli operatori riguardo al prezzo dei fertilizzanti minerali e in particolare degli azotati, dato il noto legame esistente nella loro produzione industriale attraverso il gas naturale, come materia prima essenziale, l ammoniaca e i vari prodotti a base di azoto che ne derivano. Tuttavia, nello stesso arco temporale, sui mercati nazionali alla distribuzione, in base ai dati rilevati dalle Camere di commercio di Mantova e Modena, ad esempio il prezzo dell urea, Iva esclusa franco rivenditore, non ha evidenziato cali significativi scendendo da 431 a 405 euro/t, ma nelle prime settimane di marzo è già sceso a 371 euro/t, nel caso di Mantova, e da 415 a 385 euro/t a Modena, con punte però fino a 460 euro/t a inizio 2015, con variazioni percentuali sostanzialmente simili e pari circa al 6-7% in meno. L andamento dei mercati nazionali al dettaglio ha perciò suscitato interrogativi e perplessità tra gli operatori e per questo motivo vale forse la pena di cercare di fare un po di chiarezza sul meccanismo di formazione dei prezzi in questione. Come si forma il prezzo internazionale? La principale determinante nella formazione dei prezzi internazionali è sicuramente costituita dal prezzo dell energia, petrolio e conseguentemente gas naturale, che influenza i costi di produzione dell ammoniaca e, a cascata, dei fertilizzanti da essa derivati più o meno direttamente. Si stima che il calo di 1 dollaro/ (milioni di british termal unit, unità di misura dell energia utilizzata nel mondo anglosassone e nei mercati dei prodotti energetici) nel prezzo del gas naturale determini in media una riduzione del costo di produzione dell ammoniaca pari a circa 36 dollari/t, mentre la riduzione di 1 nel costo di produzione dell ammoniaca dovrebbe riflettersi teoricamente su quello dei fertilizzanti azotati in relazione al contenuto di azoto: 0,56 dollari/t per l urea, 0,96 dollari/t per il nitrato di ammonio e così via. Quindi si potrebbe pensare che il calo di 1 dollaro/ nel prezzo del gas naturale determini un abbassamento del prezzo dell urea pari a circa 18 dollari/t. Anzitutto occorre notare che si tratta di valutazioni medie: suscettibili di variazioni anche significative in relazione alla dimensione e all età degli impianti, e quindi all efficienza delle tecnologie impiegate che si può tradurre sinteticamente nella quantità di energia necessaria nel processo di fabbricazione. 10 supplemento a L Informatore Agrario 15/2016
2 TABELLA 1 - Scheda riassuntiva dei prezzi internazionali e all'azione Gas naturale Ammoniaca Urea euro/ dollaro/ Europa dollaro/ euro/t Yuzhny ( 1 ) euro/t Black Sea ( 2 ) Cambio dollaro/euro Luglio ,4 10,0 9,3 400,9 542, ,1 365,6 301,7 0,739 Luglio ,9 7,6 6,9 489,2 537, ,1 332,2 273,0 0,909 Dicembre ,0 6,5 6,1 451,4 490, ,3 300,6 239,8 0,919 Gennaio 2016 n.d. n.d. 5,4 n.d. n.d. 288 n.d. n.d. 214,0 0,921 Febbraio 2016 n.d. n.d. 4,9 n.d. n.d. 273 n.d. n.d. 209,0 0,901 Mmbtu = milioni di british termal unit, unità di misura dell energia utilizzata nel mondo anglosassone e nei mercati dei prodotti energetici. n.d. = non determinato. ( 1 ) Porto ucraino di Yuzhny. ( 2 ) Area del Mar Nero. Dollari/t Inoltre, ciò riguarda solo una parte, sia pure molto rilevante, della componente variabile dei costi di produzione, mentre altre voci di costo (lavoro, materiali, elettricità, ecc.) si stima possano incidere nel complesso per altri 25 dollari/t di ammoniaca prodotta, sempre mediamente. Si può ben comprendere quindi come variazioni nel prezzo del gas naturale determinino conseguenze di ampiezza diversa in termini percentuali in relazione al livello del prezzo: limitate quando il prezzo è alto, più consistenti quando è basso. Ciò vale soprattutto in riferimento ai differenziali di costo della materia prima impiegata, ovvero del gas naturale, esistenti nelle diverse aree del pianeta in conseguenza delle differenti fonti e disponibilità. Basti pensare che il prezzo del gas naturale negli Usa fino a circa 10 anni fa era sostanzialmente allineato a quello europeo, mentre attualmente è pari a due quinti in conseguenza della diffusione dell estrazione del cosiddetto shale gas (gas da argille) e che quello dell area del Golfo è ancora inferiore. Altri fattori di costo sono poi quelli legati al trasporto internazionale (ad esempio tariffe dei noli marittimi, costi di esercizio delle pipeline, ecc.), anch essi strettamente connessi ai costi energetici e all esistenza di tasse all azione o all esportazione. Il costo di produzione e le altre voci di costo, comunque, formano una componente rilevante nella formazione del prezzo all offerta dei fertilizzanti, ma non unica poiché occorre aggiungere anche il margine dei produttori, che a sua volta varia in funzione delle previsioni di domanda, delle aspettative sulle variazioni future dei prezzi e del grado di concentrazione del mercato. Prezzi bassi dovrebbero incentivare direttamente la domanda di fertilizzanti, ma i principali utilizzatori mondiali (vedi Cina e India ad esempio) spesso hanno un comportamento più rigido, operando in un contesto di prezzi controllati e di sussidi all impiego, per cui la riduzione del prezzo internazionale si traduce in una riduzione del sussidio con prezzi interni stabili. Mercati con elevato livello di concentrazione garantiscono poi un maggiore potere di mercato e conseguentemente margini più rilevanti, mentre le aspettative sulle variazioni future possono portare a rimandare scelte di ribasso dei prezzi se ci si attende un recupero a breve dei prezzi della materia prima. Il fattore decisivo è però costituito dal livello soglia del costo di produzione nei mercati deficitari. In questo senso l Europa, e in particolare l Europa meridionale, pur avendo impianti più efficienti in termini di consumi energetici, e quindi anche meno inquinanti, è penalizzata da una strutturale situazione di deficit sia di gas naturale sia di fertilizzanti azotati e da un costo di produzione dell ammoniaca sensibilmente più elevato rispetto ad altre aree: attualmente doppio rispetto a Russia e Usa, addirittura quadruplo rispetto ai produttori leader mediorientali. Il prezzo all esportazione dei principali fornitori del mercato europeo tende perciò a posizionarsi non già in funzione del proprio costo di produzio- GRAFICO 1 - Prezzi internazionali di gas naturale, ammoniaca e urea (gennaio 2013-febbraio 2016) Ammoniaca Yuhzny (dollari/t) Urea Fob Mar Nero (dollari/t) Gas naturale eurpeo (dollari/) Gas naturale (dollari/) Fonte: elaborazione Oecv-Demm-Unimi su dati World Bank e Argus Media. Mmbtu = milioni di british termal unit, unità di misura dell energia utilizzata nel mondo anglosassone e nei mercati dei prodotti energetici. Il prezzo del gas naturale europeo da inizio 2013 è sceso progressivamente fino ad arrivare agli attuali 5 dollari/, con una riduzione percentuale che negli ultimi venti mesi è stata pari al 47%. Il prezzo dell ammoniaca al porto ucraino di Yuzhny ha seguito sostanzialmente la stessa evoluzione del gas naturale europeo, pur con qualche differenza nel periodo autunnale sia nel 2014 sia nel 2015 e attualmente si posiziona a 273 dollari/t, valore in linea con quello del gas naturale. L urea proveniente dall area del Mar Nero, quotata a 400 dollari/t a inizio 2013 attualmente quota 210 dollari/t, con un calo del 30% negli ultimi 20 mesi Dollari/ 15/2016 supplemento a L Informatore Agrario 11
3 ne, ma di quello europeo, garantendosi ampi margini e maggiore flessibilità. In presenza di prezzi bassi del gas naturale, come nella fase attuale, ciò significa anche una maggiore convenienza ad aumentarne la destinazione verso la produzione di prodotti finiti come urea, DAP (fosfato biammonico), nitrato d ammonio, NPK e altri fertilizzanti contenenti azoto. Si viene quindi ad accentuare una strategia che anche in una situazione «normale» trova conveniente esportare gas naturale o prodotti finiti, invece di prodotti intermedi come l ammoniaca. A livello mondiale, infatti, poco più del 10% dell ammoniaca prodotta viene esportata e solo alcuni (Russia, Arabia Saudita e Qatar) tra i grandi produttori euroasiatici arrivano a superare quote del 20%, mentre nel Nord America le esportazioni di ammoniaca da Canada e Trinidad (dove arriva all 84% della produzione) sono guidate dal mercato statunitense, in cui l ammoniaca viene usata direttamente come fertilizzante in modo significativo. L andamento dei prezzi internazionali Come si può osservare nel grafico 1, l andamento dei prezzi internazionali riflette sostanzialmente quanto descritto. Il prezzo del gas naturale europeo da inizio 2013 è sceso progressivamente da 12 a 10, estate 2014, fino ad arrivare agli attuali 5 dollari/, con una riduzione che negli ultimi 20 mesi è stata pari al 47%. Panoramica del porto di Yuzhny, in Ucraina GRAFICO 2 - Prezzi dell urea e tasso di cambio dollaro/euro (gennaio 2013-febbraio 2016) Euro/t Import (euro/t) Mar Nero (euro/t) Maro Nero (dollari/t) Cambio dollari/euro Fonte: elaborazione Oecv-Demm-Unimi su dati World Bank, Istat e Banca d. A partire dall estate 2014, in corrispondenza con l inizio del calo più recente del prezzo dell energia, il dollaro si è progressivamente rivalutato rispetto all euro, così come verso la maggior parte delle altre monete. Negli ultimi 20 mesi l effetto cambio ha perciò attenuato la trasmissione del calo dei prezzi internazionali sul mercato italiano, così come in tutta l area euro. 1,0 0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 Dollari/euro Esso, tuttavia, si posiziona molto al di sopra del gas naturale statunitense, che sempre nello stesso periodo è passato da 3,3 a 2 dollari/, mostrando un rialzo nell estate 2014 che conferma un certo disaccoppiamento dal prezzo del petrolio. Il prezzo dell ammoniaca al porto ucraino di Yuzhny ha seguito sostanzialmente la stessa evoluzione del gas naturale europeo, pur con qualche differenza nel periodo autunnale sia del 2014 sia del 2015: quotato a quasi 600 dollari/t a inizio 2013, a metà 2014 era già sceso di 150 dollari e attualmente si posiziona a 273 dollari/t, con una riduzione del 40% negli ultimi 20 mesi, leggermente inferiore ma in linea con quella del gas naturale. L urea, infine, sempre proveniente dall area del Mar Nero, quotata a un prezzo intorno a 400 dollari/t a inizio 2013, si attestava sui 300 dollari/t nel corso dell estate 2014 e attualmente si colloca circa a 210 dollari/t, con un calo del 30% negli ultimi 20 mesi. Occorre tuttavia osservare come la tendenza al ribasso del prezzo dell urea si sia manifestata con chiarezza solo nell ultimo anno e in particolare a partire dalla scorsa estate, quando il prezzo era ancora di 290 dollari/t, inferiore di solo 10 dollari/t rispetto all estate Quindi riassumendo: la tendenza al ribasso guidata dai prezzi energetici si ritrova in tutta la catena, confermando lo stretto legame nei costi di produzione; lungo la catena, passando dal gas naturale all ammoniaca fino all urea, la contrazione tuttavia, si riduce in termini percentuali, a motivo della presenza di altri voci di costo e delle strategie dei grandi produttori internazionali volte a sfruttare i possibili margini aggiuntivi, destinati a limarsi se il trend negativo si mantiene; le aspettative sulle variazioni future dei prezzi inducono con un certo ritardo a contrarre anche i prezzi dei prodotti finiti, come nel caso dell urea; il prezzo internazionale dei fertiliz- 12 supplemento a L Informatore Agrario 15/2016
4 zanti tende comunque a posizionarsi sul costo di produzione, più alto, nelle principali aree di azione. Cambio euro/dollaro: ruolo centrale Fin qui abbiamo ragionato in termini di prezzi internazionali valutati in dollari statunitensi, moneta di riferimento negli scambi internazionali della maggior parte delle commodity, che è quanto si trovano di fronte gli atori di gas naturale, ammoniaca e fertilizzanti, ma i prezzi che incontrano gli operatori finali sul mercato italiano sono in euro. Il tasso di cambio euro/dollaro è quindi una componente rilevante nella formazione del prezzo sul mercato nazionale. Guardando il grafico 2 ci si può rendere ben conto che proprio a partire dall estate 2014, in corrispondenza con l inizio del calo più recente del prezzo dell energia, il dollaro si è progressivamente rivalutato rispetto all euro, così come verso la maggior parte delle altre monete. A luglio 2014 erano ancora sufficienti 74 centesimi di euro per un dollaro, mentre oggi ne servono più di 90. Negli ultimi 20 mesi l effetto cambio ha perciò attenuato la trasmissione del calo dei prezzi internazionali sul mercato italiano, così come in tutta l area dollari/t - euro/t euro e, ad esempio, il prezzo internazionale dell urea in euro è diminuito solo del 15%, passando da 223 a 188 euro/t: di fatto solo a partire da dicembre 2015 è sceso sotto la soglia dell estate Se poi si prendono in considerazione i prezzi medi mensili all azione dell urea, si osserva una marcata corrispondenza con i prezzi internazionali in euro, con uno sfasamento temporale di 1-2 mesi, mentre lo scarto si è via via attenuato per la diminuzione dei costi di trasporto, sempre per effetto del calo del prezzo dell energia, e l attenuazione in valori assoluti dell imposizione dei dazi all azione. I prezzi interni sono coerenti? GRAFICO 3 - Andamento dei prezzi (Indice 2013 = 100) dell urea (gennaio 2014-marzo 2016) Apr. Giu. Ago. Ott. Dic. Apr. Giu. Ago. Ott. dic Mantova (euro/t) Mar Nero () Import (euro/t) Import (dollari/t) Resta perciò da chiedersi se i prezzi interni siano coerenti con l andamento delineato e a tale scopo si possono seguire due strade. La prima è quella di confrontare il differenziale tra il prezzo alla distribuzione, Iva esclusa, e quello medio all azione, differenziale che include, tra l altro, il margine degli atori/produttori, i costi di trasporto dai porti agli impianti e da questi ai luoghi di distribuzione, il costo di confezionamento, i margini dei distributori finali. Nel periodo considerato sulla piazza di Mantova il differenziale medio semestrale è costantemente oscillato intorno a 140 euro/t, passando da circa 144 euro/t nel primo semestre 2014 a 146 nel semestre successivo, per poi scendere a 134 euro/t nel primo semestre 2015 e risalire a quota 140 nell ultimo semestre. La seconda strada è invece quella di confrontare l andamento dell ultimo periodo rispetto a una media di riferimento. Nel grafico 3 vengono così mostrati, a partire da gennaio 2014 e prendendo come riferimento pari a 100 le rispettive medie del 2013, gli andamenti indicizzati dei prezzi dell urea: a livello internazionale (Mar Nero), all azione (sia in dollari sia in euro), alla distribuzione (Mantova). È agevole osservare come, pur con ovvie e normali lievi differenziazioni, dopo un primo periodo in cui i prezzi, soprattutto quelli all e alla distribuzione, hanno mostrato tutti un andamento comune, a partire dai primi mesi del 2015 si evidenzi una marcata differenziazione tra prezzi internazionali e prezzi all in dollari, da un lato, e prezzi all in euro e alla distribuzione dall altro. Ciò conferma l effetto decisivo del tasso di cambio, ma consente anche di evidenziare una buona omogeneità all interno dei due gruppi, con andamenti quasi sovrapposti delle linee. Si può quindi concludere che i prezzi alla distribuzione sui mercati nazionali sono coerenti con l andamento generale dei mercati che tendono a riflettere con lievi sfasamenti temporali. Come ci si può quindi regolare? Tenendo sotto osservazione i prezzi internazionali e la loro evoluzione, con l accortezza però di trasformare i valori in euro per intercettare l effetto del cambio. Dario Frisio Dipartimento di economia, management e metodi quantitativi (Demm) Università degli studi di Milano Fonte: elaborazione Oecv-Demm-Unimi su dati World Bank, Istat e Cciaa Mantova. Pur con lievi scarti, dopo un primo periodo in cui i prezzi, soprattutto quelli all e alla distribuzione, hanno mostrato tutti un andamento comune, a partire dai primi mesi del 2015 si evidenzia una marcata differenziazione tra prezzi internazionali e prezzi all in dollari, da un lato, e prezzi all in euro e alla distribuzione dall altro. Ciò conferma l effetto decisivo del tasso di cambio Per commenti all articolo, chiarimenti o suggerimenti scrivi a: redazione@informatoreagrario.it 15/2016 supplemento a L Informatore Agrario 13
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