Malattie Professionali e Infortuni da agenti chimici in edilizia: Sistemi di codifica e dati INAIL
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- Franco Renzi
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1 Malattie Professionali e Infortuni da agenti chimici in edilizia: Sistemi di codifica e dati INAIL Paola Desiderio Emma Incocciati Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione Direzione Generale 1
2 Sommario degli argomenti Cenni sulle principali sostanze presenti in edilizia Cenni sull assicurazione contro infortuni e MP Il punto sulle MP in cantiere La codifica ESAW Il software IRIDE Il punto sugli infortuni in cantiere 2
3 Alcune Sostanze e Miscele pericolose in edilizia 3
4 Edilizia fattori di rischio di tipo chimico Legati alla esposizione a materie prime o a prodotti intermedi di lavorazione (solventi, metalli, acidi) sotto forma di gas, vapore, polvere ecc. Polveri silicee o non silicee (gesso,cemento,calce) Amianto Fibre minerali artificiali (oltre alle polveri): Oli disarmanti Bitumi-catrami Adesivi Fumi di saldatura 4
5 Categorie agenti/tipologie di rischio Chimici Aerosol Liquidi Polveri, fibre Fumi Nebbie Immersioni Getti Schizzi 5
6 DIAGRAMMA CAUSA/EFFETTO DEL CANTIERE Causa Effetto Risorse umane Area di lavoro Danni ai lavoratori emissioni Macchine attrezzature rifiuti Materie prime Opere edili il grafico causa-effetto, evidenzia che un danno potenziale in termini di lesioni, malattie è di fatto un prodotto NON DESIDERATO dell attività produttiva. 6
7 L esposizione agli agenti chimici può rappresentare, se non opportunamente gestita, un potenziale rischio per i lavoratori che ne vengono a contatto, sia dal punto di vista della salute che della sicurezza 7
8 L'assicurazione obbligatoria D.P.R. 30 giugno 1965, n Testo unico delle disposizioni per l assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Decreto legislativo 23 febbraio 2000, n. 38 Disposizioni in materia di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, a norma dell'articolo 55, comma 1, della legge 17 maggio 1999, n. 144 (G.U. 1 marzo 2000, n. 50). 8
9 La distinzione tra infortunio e malattia professionale Infortunio evento improvviso dal quale conseguono lesioni ad uno o più lavoratori Malattia Professionale patologia che ha origine da un esposizione prolungata nel tempo ad agenti nocivi (chimici, biologici, fisici, di natura organizzativa) 9
10 Secondo il T.U. 1124/65 devono intendersi per malattie professionali solo quelle tabellate contratte a causa e nell esercizio delle previste lavorazioni, che si sono manifestate entro il periodo massimo di indennizzabilità dalla cessazione del lavoro. L indennizzabilità si basa sul principio di presunzione legale del nesso causale, per cui, chiunque effettuando una lavorazione tabellata, sia affetto da una determinata tecnopatia non deve dimostrare di averla contratta in occasione di lavoro, ma basta la dimostrazione dell esposizione al rischio. 10
11 La Corte Costituzionale, con sentenza n. 179/88, ha introdotto il cosiddetto sistema misto, per cui l indennizzabilità è possibile ogni qualvolta sia dimostrato il nesso di causa-effetto tra lavorazione e patologia. In questo caso, però, non vale la presunzione legale, ma è il lavoratore che deve dimostrare il nesso causale. 11
12 MP tabellate aggiornamento delle tabelle Il D.M. 9 aprile 2008 del Ministero della Salute ha approvato le nuove tabelle delle MP per industria e agricoltura Malattie nosologicamente definite specificate in modo dettagliato con la denominazione della patologia tabellata classificate secondo codifica internazionale ICD-10 (international statistical classification of deseases and related health problems) dell OMS decima revisione la presunzione legale d'origine è operante una volta che siano state accertate l'esistenza della patologia e l'adibizione non sporadica o occasionale alla mansione o alla lavorazione che espongono all'agente patogeno 12
13 MP tabellate aggiornamento delle tabelle Altre malattie. Per non produrre un arretramento del livello di tutela per le patologie non nosologicamente definite, è stata inserita, per alcuni agenti patogeni, la voce altre malattie causate dalla esposizione ai suddetti agenti. In questi casi, come nelle tabelle previgenti, le previsioni tabellari indicano la sostanza patogena senza definire la patologia e, dunque, la malattia può ritenersi tabellata solo a seguito della prova che sia stata cagionata dall'agente indicato in tabella. 13
14 D.M. 9 aprile 2008 del Ministero della Salute 14
15 L art. 2 del t.u. 1124/65 definisce infortuni coperti da assicurazione avvenuti per causa violenta in occasione di lavoro, da cui sia derivata la morte o una inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale, ovvero una inabilità temporanea assoluta che importi l astensione al lavoro per più di tre giorni ivi comprese l infezione carbonchiosa e, per la sentenza n. 226/87 della Corte Costituzionale, l infezione malarica. 15
16 Principali requisiti dell infortunio sul lavoro causa violenta, prevede il carattere dell esteriorità, della idoneità lesiva e della rapidità, occasione di lavoro, comprende il concetto di sul luogo di lavoro e di durante l orario di lavoro, ma anche di collegamento diretto tra l azione lesiva e l attività lavorativa per cui vi rientrano anche i cosiddetti infortuni in itinere quando, per raggiungere il luogo di lavoro, si usino mezzi collettivi dell azienda o il percorso seguito sia obbligatorio. 16
17 Ai fini dell indennizzabilità è necessario che l infortunio superi i tre giorni, altrimenti resta a carico del datore di lavoro. 17
18 La tutela dei lavoratori contro rischi e danni derivanti dalle attività lavorative, passa anche attraverso un corretto monitoraggio e l analisi degli andamenti infortunistici e tecnopatici nei diversi comparti lavorativi. La lettura di questi andamenti consente di orientare le politiche prevenzionali 18
19 Rischio chimico Il punto sulle MP in cantiere Questo studio è stato condotto per consentire di evidenziare le malattie professionali da agenti chimici più denunciate nel comparto delle costruzioni edili. Sono state prese in considerazione, le patologie denunciate, riferite al periodo [*], classificate in base ai codici ICD10 e secondo DPR 336/1994 relative al grande gruppo 3 Costruzioni edili Gestione industria [*] dati provvisori (elaborazione non ancora completa) Fonte: archivi statistici INAIL aggiornati al 28/02/
20 Classificazione secondo codici ICD10 Nel periodo di osservazione [*] sono state denunciate : 1594 malattie [*] quinquiennio
21 Classificazione DPR 336/1994 gestione Industria codici da 1 a 49 Nel periodo di osservazione [*] sono state denunciate 772 malattie. cod. 43: pneumoconiosi da polveri ; 13,5% cod. 49: bronchite cronica ostruttiva ; 22,5% cod. 42: malattie cutanee ; 38,5% cod. 34: ammine ; 2,7% cod. 40: asma bronchiale ; 1,7% cod. 05: cromo; 9,5% cod. 30: idrocarburi aromatici; 3,9% [*] quinquiennio
22 Malattie professionali non tabellate Sul totale delle 779 malattie denunciate, 98 sono state riconosciute di origine professionale 22
23 Infortuni: la codifica ESAW (European Statistics on Accidents at Work) obiettivo di armonizzare metodologie e criteri di registrazione dei dati relativi agli infortuni sul lavoro per renderli confrontabili nei diversi paesi membri Fasi: Esaw 1 e 2, hanno definito le variabili descrittive della tipologia di azienda e degli infortunati interessati dall evento lesivo Esaw 3 si propone di uniformare la descrizione delle cause e circostanze dell infortunio attraverso una sequenza di otto variabili 23
24 VARIABILE Tipo di Luogo Tipo di Lavoro Attività fisica specifica Agente Materiale dell Attività fisica specifica Deviazione Agente Materiale della Deviazione Contatto Agente Materiale del Contatto DESCRIZIONE Tipo di luogo, ubicazione, spazio di lavoro ove la vittima si trovava/lavorava al momento dell infortunio. Natura principale del lavoro (mansione, attività generica) svolto dalla vittima al momento dell infortunio. Descrive, in termini generali il compito svolto dalla vittima nel periodo di tempo che termina al momento dell'infortunio. Attività svolta/eseguita dalla vittima al momento dell infortunio. Descrive l esatta attività fisica dell infortunato al momento dell evento, ossia ciò che precisamente questo stava facendo quando si è verificato l infortunio, anche se si tratta di un attività solo momentanea. Principale agente materiale associato/collegato all attività fisica specifica svolta dalla vittima al momento dell infortunio. Descrive lo strumento, l utensile o l oggetto utilizzato dalla vittima al momento dell evento, anche se non implicato nell infortunio stesso Ultimo evento, deviante rispetto alla norma, che ha portato all infortunio. Rappresenta la descrizione di un evento anomalo e consiste in ciò che provoca l'infortunio. Se esiste una sequenza concatenata di eventi, viene registrato l'ultimo della catena, cioè la deviazione temporalmente più prossima al contatto lesivo. Principale agente materiale associato o collegato all evento deviante. L agente materiale della deviazione descrive lo strumento, l utensile o l oggetto coinvolto nell evento anomalo. Definito anche modalità della lesione. Descrive il modo in cui la vittima è stata ferita (trauma fisico o mentale) dall agente materiale. In presenza di più contatti modalità di lesione, viene registrato quello che ha provocato la lesione più grave. Principale agente materiale associato o collegato al contatto lesivo. Questa variabile fa riferimento allo strumento, utensile od oggetto con cui la vittima è venuta in contatto o la modalità della lesione psicologica. 24
25 Al momento sono oggetto di codifica esclusivamente i casi definiti positivamente [1]. Quando saranno in vigore tutte le procedure relative alla comunicazione all Inail anche degli infortuni che hanno comportato l assenza dal lavoro inferiore a tre giorni, ma superiore ad uno, l attività di codifica assumerà dimensioni sempre più rilevanti. Comprendere anche le caratteristiche di questi ultimi eventi potrebbe aprire la strada a nuove analisi di notevole interesse prevenzionale. [1] Infortuni denunciati all Istituto, e che hanno quindi comportato un assenza dal lavoro di almeno tre giorni, che hanno ricevuto un visto amministrativo e medico positivo a prescindere dal fatto che abbiano condotto ad indennizzo. 25
26 A. Baldacconi 26
27 IL SOFTWARE IRIDE progetto interdisciplinare coordinato dalla DC Prev prevede la partecipazione di: DC SIT, DC POC, DC Prest, CIT, CSA, CONTARP (*) nell ottica dell impegno al miglioramento continuo della qualità del dato, per poter ridurre alcuni elementi di aleatorietà legati ad un interpretazione soggettiva delle variabili Esaw/3, l Istituto ha intrapreso la strada dell innovazione tecnologica, sviluppando il software di tipo semantico Iride per la codifica assistita (*) Direzione centrale Prevenzione, Direzione Centrale Servizi Informativi e telecomunicazioni, Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo, Direzione Centrale Prestazioni,, Consulenza per l'innovazione tecnologica, Consulenza statistico attuariale, Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione 27
28 Iride analizza i testi, comprende le strutture lessicali, estrae i concetti e le relazioni, e rappresenta la conoscenza attraverso dei codici; partendo dall analisi delle informazioni presenti nelle denunce di infortunio (testo non strutturato) elabora una serie di codici che vengono suggeriti per la codifica del caso in esame. Il codificatore è libero di non avvalersi dei suggerimenti forniti dal software, scegliendo, se ritenuto più idoneo, un codice diverso da quelli proposti. 28
29 il sistema è stato implementato utilizzando codifiche di denunce certificate da Eurostat relative ai settori Industria, Cantieri e Luogo Pubblico, codifiche di denunce reali, per i settori costruzioni e trasporti analizzate dal gruppo di esperti tecnici della Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione Contarp e della Consulenza statistico attuariale Csa che hanno assicurato per ciascuna di esse la conformità dei codici attribuiti alle regole di codifica imposte in ambito europeo. È in programma l estensione dell utilizzo anche a denunce afferenti ai settori produttivi rientranti negli altri grandi gruppi della tariffa dei premi. 29
30 nuovo modello di denuncia degli infortuni, strutturato per evidenziare maggiormente le informazioni necessarie a una corretta attribuzione delle variabili 30
31 Rischio chimico: Il punto sugli Infortuni in cantiere Per analizzare gli infortuni da agenti chimici sono state presi in considerazione, gli eventi indennizzati, relativi al grande gruppo 3 Costruzioni edili in relazione alle variabili ESAW/3 riferiti al periodo [*] [*] dati provvisori (elaborazione non ancora completa) Fonte: archivi statistici INAIL aggiornati al 28/02/
32 Variabile luogo 70,0% 60,0% 50,0% 62,1% numero eventi indennizzati ~ casi/anno 40,0% 30,0% 18,2% 19,1% 20,0% 10,0% 0,6% 0,0% 020: cantiere di costruzione, cava, miniera a cielo apertonon precisato 021: cantiere, fabbricato in costruzione 022: cantiere-edificio in demolizione, in restauro, manutenzione 029: altro tipo di luogo noto del gruppo 20 non indicato sopra Analisi condotta per la variabile luogo: posto di lavoro in cui la vittima si trovava a lavorare al momento dell infortunio prevalenza codice
33 70,0% Variabile lavoro principale lavoro mansione (ampia e generica) svolta dalla vittima nel momento in cui si è verificato l infortunio 68,2% 60,0% 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% 11,4% 14,3% 14,4% 10,0% 0,9% 3,1% 3,0% 1,0% 1,2% 0,0% 20: sterro, costruzione, manutenzione e demolizioni edili-non precisato 21: sterro 22: edilizia costruzione 23: genio civile, infrastrutture, strade, ponti, dighe, porti, costruzione 24: restauro, riparazione, ampliamento-di ogni tipo 25: demolizione-di ogni tipo 29: altro tipo di lavorto noto del gruppo 020 non indicato sopra 33
34 Analisi degli agenti materiali (AGM) più ricorrenti collegati all attività fisica specifica (*) della vittima ATTIVITA' FISICA SPECIFICA (AFS) 40: manipolazione di oggetti - non precisato 41: prendere in mano, afferrare - su un piano orizzontale 42: legare, allacciare 43: fissare, appendere su un piano verticale 46: spargere, versare ecc. 51: trasporto verticale, sollevare, alzare, portare in basso un oggetto 53: trasporto a mano di carichi (portare) 30,0% 28% 25,0% 25% AFS 20,0% 15,0% 10,0% 5,0% 0,0% 04.01: dispositivi distribuzione materiali fissi 14% 04.02: dispositivi distribuzione sost. mobili 18% 05.02: dispositivi trasmissione e stoccaggio energia 8% 11.07: dispositivi stoccaggio, imballaggio 11.09: imballaggi vari (casse, estintori) 7% 15.01: sost. caustiche, corrosive riconducibile a operazioni manuali in prevalenza: manipolazione di oggetti, utensili, e trasporto manuale 34 (*) attività della vittima al momento dell infortunio anche se momentanea
35 Analisi degli agenti materiali più ricorrenti collegati all evento deviante (*) 45,0% 40,0% 35,0% 30,0% 25,0% 20,0% 15,0% 10,0% 5,0% 0,0% 04.01: dispositivi distribuzione materiali 5,1% 4,1% 05.02: dispositivi trasmissione e stoccaggio energia 3,5% 3,8% 2,5% 2,8% 15.00: sost. chimiche non precisato 11.09: imballaggi vari (estintori, casse ecc) 8,4% 7,4% 15.01: sost. caustiche, corrosive 43,6% 15.02: sost. nocive, tossiche 15,3% 15,0% 15.03: sost. infiammabili 6,2% 5,2% 4,9% 3,9% 15.08: sost. senza pericolo specifico 15.05: gas, vapori senza effetti specifici 9,2% DEVIAZIONE cod. 13: esplosione cod. 14: incendio cod. 20: perdita, traboccamento, rovesciamento, vaporizzazione cod. 21: allo stato solidotraboccamento, rovesciameno cod. 22: allo stato liquido: perdita, spruzzo, trasudo fuoriuscita aspersione. cod. 23: allo stato gassoso: vaporizzazione cod. 24: polverosità, generazione di fumi, emissioni polveri e particelle cod. 29: altra deviazione nota del gruppo 20 (*) ultimo evento (causa infortunio) rispetto alla norma che ha portato all infortunio più prossimo al contatto lesivo 35
36 Analisi degli agenti materiali più ricorrenti collegati al contatto (modalità della lesione-contatto che ha provocato la lesione della vittima) CONTATTO 15: con sost. pericolose per via nasale, orale, per inalazione 16: con sost. pericolose attraverso pelle o occhi 17: con sost. pericolose attraverso il sistema digerente 20: annegamento, seppellimento, immersione, non precisato 21: annegamento in un liquido 22: seppellimento sotto un solido 23: immersione in un gas 29: altro contatto 70,0% 61,9% 60,0% 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% 6,4% 15.00: sost. chimiche non precisato 15.01: sost. caustiche, corrosive 21,2% 15.02: sost. nocive, tossiche 3,8% 3,2% 3,5% 15.03: sost. infiammabili 15.05: gas, vapori senza effetti specifici 15.08: sost. senza pericolo specifico AGM (15,00) comprende tutte le sostanze chimiche, esplosive, radioattive, biologichenon precisato Viene utilizzato quando non è possibile definire con esattezza la natura degli agenti chimici coinvolti 36
37 Quanto esposto evidenzia il salto di qualità, cioè il valore aggiunto alle statistiche INAIL riformabili con il progetto ESAW - IRIDE Infatti come si può rilevare la valutazione effettuata rappresentata sui vertici del triangolo: - esposizione alla fonte di rischio, danno, prevenzione Esposizione alla fonte di rischio qualificano l'azione dell'ente di assicurazione nel fornire ai datori di lavoro input qualificanti per contenere il fenomeno infortunistico e tecnopatico ed intervenire sul posto e ambiente di lavoro per una riprogettazione ergonomica delle fonti di rischio. 37
38 Grazie a tutti per la cortese attenzione Paola Desiderio Emma Incocciati Con.T.A.R.P. 38
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