VALUTAZIONE INDIPENDENTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMPETITIVITA REGIONALE ED OCCUPAZIONE FESR

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1 PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE RIPARTIZIONE EUROPA VALUTAZIONE INDIPENDENTE DEL PROGRAMMA OPERATIVO COMPETITIVITA REGIONALE ED OCCUPAZIONE FESR RAPPORTO DI VALUTAZIONE IN ITINERE MAGGIO 2013 ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE IZI METODI, ANALISI E VALUTAZIONI ECONOMICHE SPA, ROMA DISAMIS SRL, ROMA

2 Indice 1 Premessa Attuazione del programma all aprile Analisi dell avanzamento finanziario del Programma La matrice di valutazione Il sistema degli indicatori del Programma Gli indicatori di realizzazione Gli indicatori di risultato Gli indicatori di impatto Approfondimento Strumenti di ingegneria finanziaria e la smart specialisation Finalità dell approfondimento e metodologia Strumenti di ingegneria finanziaria e smart specialisation nella programmazione FESR Gli strumenti di ingegneria finanziaria nella programmazione Smart Specialisation Strategy Indagine sulla richiesta di strumenti di I. F. a livello provinciale Le interviste a testimoni privilegiati sul tema degli strumenti di ingegneria finanziaria La presentazione dei risultati di un indagine presso le PMI altoatesine...30 Pagina 2 di 33

3 1 Premessa Il presente documento valutativo è stato elaborato a supporto dell AdG e riassume le attività valutative svolte nel corso del 2012 e dei primi mesi del Il documento affronta pertanto tre temi: l attuazione del Programma, di cui si fornisce un quadro molto sintetico dal punto di vista dell attuazione finanziari al mese di aprile 2013; l analisi delle modifiche del sistema degli indicatori proposte dall AdG; i risultati dell approfondimento sul tema Strumenti di ingegneria finanziaria e la smart specialisation svolto nel corso del secondo semestre del 2012 ed orientato a fornire indicazioni all AdG in merito alla programmazione Il presente documento cerca inoltre di riassumere le conclusioni valutative cui si è giunti nel corso del servizio di valutazione che ha avuto inizio nel Va evidenziato come, il confronto continuo con l AdG nel corso di questi tre anni, ha orientato il processo di valutazione su aspetti e temi effettivamente rispondenti alle esigenze conoscitive dell AdG, piuttosto che su analisi quantitative dei dati di avanzamento del programma. Riassumendo il processo di valutazione svolto può essere articolato in tre fasi: o una fase iniziale di conoscenza del programma e di valutazione del suo avanzamento (giugno 2010); o una seconda fase di approfondimento su un tema specifico, di grande interesse per la Provincia e orientato in anticipo alla nuova programmazione: l indagine finalizzata a delineare un quadro conoscitivo del sistema della ricerca, sviluppo e innovazione nel sistema delle PMI altoatesine, con un focus sul rapporto tra imprese innovative e FESR (settembre dicembre 2011); o una terza fase finalizzata a fornire all AdG alcuni strumenti utili all individuazione della strategia per il Programma : l approfondimento relativo agli strumenti di ingegneria finanziaria e la smart specialisation (settembre dicembre 2012). Si è trattato quindi di un percorso valutativo atipico, costruito in itinere sulle effettive esigenze dell Amministrazione, che ha utilizzato gli strumenti più consoni agli obiettivi conoscitivi che venivano rilevati di volta in volta. Da questo percorso è possibile trarre alcune conclusioni e suggerimenti che potranno supportare l Amministrazione nella definizione della strategia 14/20. Le conclusioni valutative possono essere raggruppate rispetto ai tre ambiti di analisi che hanno caratterizzato il processo valutativo: attuazione del programma, RS&I e strumenti di ingegneria finanziaria e smart specialisation. Attuazione del programma In primo luogo va evidenziato che il programma non pone problemi di spesa o realizzazione. Alcune linee di azione risultano ad oggi in ritardo con la spesa Pagina 3 di 33

4 rispetto ad altre, ma è un andamento fisiologico rispetto ai progetti attivati o, in alcuni casi, alle tipologie di beneficiari. Un dato da rilevare è la dimensione media dei progetti che si presenta elevata, circa 780 mila euro. I progetti presentano una dimensione maggiore li dove il beneficiario è pubblico (dimensione media 850 mila euro), piuttosto che dove è un soggetto privato (dimensione media 400 mila euro ). Le linee di azione che non presentano criticità attuative e hanno un avanzamento costante e positivo della spesa sono quelle collegate a progetti che si incardinano in un quadro programmatico più ampio a livello provinciale (cfr. banda larga o prevenzione dei rischi) e che, pertanto, trovano nel FESR, una delle fonti di finanziamento per attuare una strategia complessiva. Nella quasi totalità dei casi beneficiario di tali progetti è la Provincia. Più critica è stata l attivazione della linea di azione finalizzata alla RS&I per le note difficoltà delle imprese ad investire in RS&I (il dato della spesa in RS&I rispetto al PIL a livello provinciale è inferiore alla media nazionale), e per l oggettiva poca convenienza per le imprese altoatesine a fare domanda sul FESR piuttosto che sulla legge provinciale di riferimento a causa delle maggiori difficoltà che si incontrano nella gestione del progetto e successiva rendicontazione della spesa. Il numero dei soggetti privati beneficiari del programma, rispetto alla componente pubblica, è peraltro indicativo di tale dato. RS&I nel sistema delle PMI altoatesine Le analisi effettuate e l indagine campionaria condotta sul tema hanno orientato alcune prime riflessioni sul tema della propensione all investimento in RS&I delle imprese altoatesine. Le analisi hanno evidenziato una spesa media in RS&I a livello provinciale limitata e al di sotto della media nazionale. Tale dato, però, deve essere confrontato con la struttura delle aziende altoatesine che sono per il 93% di piccole dimensioni che trovano maggiori difficoltà ad avviare progetti di RS&I. A causa di una dimensione minima necessaria dei progetti e delle quote dei costi fissi per gli interventi di innovazione, le spese che le imprese devono sostenere per riuscire ad attivare e a mantenere durevolmente in vita le innovazioni risultano maggiori per quelle piu piccole rispetto alle più grandi. Tra l'altro ciò significa che le imprese più piccole che hanno optato per la realizzazione di progetti di innovazione devono poter attingere per gli interventi di innovazione ad una maggiore quota delle risorse di cui dispongono. Questo aspetto viene confermato dall indagine effettuata. Per i testimoni privilegiati, le PMI altoatesine mostrano negli anni più recenti un apertura verso investimenti in RS&I, sia per effetto della concorrenza esterna che è sempre più presente sul mercato interno, che per le necessità di fronteggiare le sfide sui mercati esteri. Un sistema di reti e servizi privati e pubblici supporta, in particolare l impresa strutturata, verso questa azione. Un altro aspetto importante emerso nel processo valutativo è che il livello di informazione presso il sistema delle imprese altoatesine circa le possibilità offerte dal FESR in tema di RS&I è minimo. Sul panel delle aziende intervistate solo il 22% è a conoscenza del PO FESR. Pagina 4 di 33

5 In termini di appetibilità le imprese hanno sottolineato la difficoltà ad accedere a finanziamenti FESR in RS&I dovute principalmente a: troppa burocrazia, necessità di consulenza, richiesta di maggiore supporto e maggiore informazione, oltre che tempistiche troppo lunghe. Dalla prospettiva dei testimoni privilegiati, le risorse FESR sono sostanzialmente poco significative e comportano un rilevante impegno burocratico ed amministrativo. La legislazione provinciale è più agevole e presenta margini di relativa sicurezza per l azione degli imprenditori. Una possibile linea di azione per orientare le domande al FESR potrebbe riguardare il finanziamenti di progetti integrati o il finanziamento di interventi non ammissibili sulle leggi provinciali. Il FESR mette in campo risorse poco rilevanti rispetto a quanto offerto dalle Leggi Provinciali per finanziare la RS&I nell ambito delle imprese altoatesine, in particolare la Legge 14/2006, a fronte di un impegno burocratico ed amministrativo consistente (la legislazione provinciale è più agevole e presenta margini di relativa sicurezza per l azione degli imprenditori). Una possibile linea di azione per orientare le domande al FESR potrebbe riguardare il finanziamenti di progetti integrati o il finanziamento di interventi non ammissibili sulle leggi provinciali. Questo aspetto si lega strettamente con quanto osservato nell ambito delle analisi relative agli strumenti di ingegneria finanziaria. Sia in relazione a questi ultimi, che in relazione ad una strategia di crescita intelligente, appare fondamentale che la programmazione sia orientata ad un coinvolgimento dei diversi settori e attori del territorio, sia a livello istituzionale che di settore privato. Strumenti di ingegneria finanziaria e smart specialisation Per quello che riguarda gli strumenti di ingegneria finanziaria le analisi, ma soprattutto le indagini svolte, hanno permesse di giungere alle seguenti conclusioni. Attualmente a livello provinciale non si registrano criticità nell accesso al credito da parte delle PMI, se non in rari casi (tale osservazione deriva dalle indagini svolte dal valutatore su un campione di aziende ritenute innovative). Peraltro, gli strumenti di ingegneria finanziaria ad oggi attivi in Provincia sono più che sufficienti a supportare le imprese che si trovano in difficoltà (tale osservazione necessita sicuramente di un approfondimento maggiore sul funzionamento degli strumenti di IF ad oggi presenti a livello provinciale). L attivazione di strumenti di ingegneria finanziaria tramite il FESR sarebbe onerosa, soprattutto dal punto di vista del costo amministrativo delle procedure, sicuramente molto più complesse di quelle che ad oggi sono seguite per la gestione degli strumenti gestiti a livello provinciale. Questo aspetto deve essere valutato anche in relazione alla scarsa disponibilità di fondi che il FESR potrebbe destinare a tali interventi (fermo restando che ad oggi non è ancora chiaro quale sarà il budget del futuro programma). I due precedenti temi devono essere attentamente valutati in funzione di due aspetti: la congiuntura economica e l arco temporale che il nuovo programma andrà a coprire. Per quello che riguarda la congiuntura economica i dati rilevano come la crisi sia stata a Bolzano meno grave che nel resto del paese, ma che comunque non è stata indolore. Pertanto, andando a programmare risorse per azioni che dovranno essere realizzate Pagina 5 di 33

6 nell arco di sette anni, è importante valutare attentamente la possibilità di finanziare con il FESR anche interventi che ad oggi venivano finanziati solo ed esclusivamente con il bilancio provinciale. Le strategie di smart specilisation sono strategie di innovazione, flessibili e dinamiche, concepite a livello regionale / provinciale, ma valutate e messe a sistema a livello nazionale. La Provincia Autonoma di Bolzano con il Piano Pluriennale Provinciale Ricerca e Innovazione del 2008 ha già in parte avviato un percorso in ottica smart specilisation. La strategia individuata in tale piano deve però essere aggiornata al fine di ottimizzarne l efficacia degli sforzi di sostegno alla ricerca e all innovazione concentrandoli nei settori economici dove si dispongono di vantaggi comparativi che permettono di raggiungere livelli d eccellenza sufficienti per divenire competitivi nei mercati di riferimento. Dovrebbe inoltre essere costruita attraverso il coinvolgimento attivo dei soggetti interessati: imprenditori, centri di ricerca, università, ecc. Un ulteriore aspetto che potrebbe migliorare il livello di programmazione è la prospettiva di attivare interventi plurifondo in quei settori dove le azioni si presentano fortemente interconnesse tra loro. Si tratta di un tema ritenuto importante non solo a livello comunitario, ma anche a livello nazionale. Recentemente, infatti, il DPS ha portato all attenzione delle regioni e delle province autonome la necessità di individuare programmi plurifondo, soprattutto a livello di FESR ed FSE, sulla scorta dell esperienza maturata nelle precedenti programmazioni. Inoltre, se la specializzazione intelligente è una precondizione anche per ottenere il sostegno del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), è evidente come a livello provinciale le nuove strategie legate alla RS&I debbano comprendere non solo gli interventi potenzialmente legati al FESR o al FSE, ma anche tutti quegli interventi attuabili in ambito FEASR. Pagina 6 di 33

7 2 Attuazione del programma all aprile Analisi dell avanzamento finanziario del Programma Alla data del 30 aprile 2013 il programma ha impegnato per intero le risorse programmate con un livello di impegni leggermente superiore alla spesa pubblica programmata per l intero periodo di programmazione. La spesa si attesta intorno al 48% del programmato, con diverse dinamiche tra i 4 assi che compongono il PO, anche in relazione alla tipologia di progetti previsti e alle modalità di attuazione relative alle singole linee di azione che li compongono. Asse Attuazione finanziaria del PO al 30 aprile 2013 a livello di asse (spesa pubblica) Capacità di Capacità di Programmato Impegni Pagamenti impegno spesa a b c e=(b/a) d=(c/a) 1 - Competitività del sistema economico % 57% 2 - Sostenibilità ambientale della crescita economica % 26% 3 - Prevenzione dei rischi naturali % 66% 4 - Assistenza tecnica % 40% Totale % 48% A livello generale si evidenzia come, il basso livello di spesa di alcune linee di azione, in particolare dell asse 2, è costantemente monitorato dall AdG. In particolare ci si riferisce alla linea 2a che vede l attuazione di un unico progetto e alle linee 2c e 2e il cui beneficiario è la ripartizione mobilità della Provincia. Anche in questo caso l AdG monitora costantemente l avanzamento degli interventi e la conseguente rendicontazione della spesa. Viceversa l asse 3 presenta un buon livello di avanzamento della spesa e di realizzazione di progetti che, in molti casi, hanno dimensioni consistenti. Va evidenziato che nella quasi totalità dei casi il beneficiario è la Provincia ed il progetto si inquadra in un più ampio piano di prevenzione dei rischi a livello provinciale. Per le singole linee di intervento che compongono il programma, la tabella seguente riporta, il livello di impegni e di pagamenti al 30 aprile Pagina 7 di 33

8 Attuazione finanziaria del PO al a livello di linea di intervento Programmato Impegni Pagamenti Velocità di spesa a b c d=(c/b) Asse 1 - Competitività del sistema economico 1a- Ricerca industriale e innovazione % 1b- Studi e servizi innovativi alle PMI % 1c- Banda larga e tecnologie digitali % 1d- Servizi offerti tramite ICT % Totale Asse % Asse 2 - Sostenibilità ambientale della crescita ec. 2a- Produzione dell'idrogeno da fonti rinnovabili % 2b- Impianti fotovoltaici % 2c- TPL (ferro+gomma) % 2d- Modalità di tariffazione e pagamento e di inf % 2e- Pendolarismo e mobility management % Totale Asse % Asse 3 - Prevenzione dei rischi naturali 3a- Sistema informativo e monit. dei sistemi idraulici % 3b- Prevenzione dei rischi idraulici % 3c- Prevenzione dei rischi % Totale Asse % Asse 4 - Assistenza tecnica 4a- Assistenza, sorveglianza e controllo Monit % Totale Asse % Totale % Di seguito si presenta un sintetico quadro dell attuazione delle singole linee di azione. Per un analisi dettagliata di rinvia a quanto riportato nella RAE Asse 1 Competitività del sistema economico Linea 1a, Sviluppo della ricerca industriale e dell'innovazione nell'ambito di specifici settori / cluster: 12 progetti avviati, di cui 2 conclusi. La capacità di spesa (33%) non è elevata, ma il dato è condizionato dai progetti approvati con gli ultimi due inviti che sono più numerosi e che pertanto saranno realizzati anche nei prossimi anni. La linea di azione, dopo un breve stop nella 3 Call, ha recuperato il ritardo accumulato e presenta un trend di attuazione positivo (fermo restando il limite che la bassa propensione ad investire in ricerca e sviluppo a livello provinciale pone all attuazione degli interventi). E importante monitorare l avanzamento della spesa rispetto ai progetti approvati (ovvero agli impegni di spesa). I progetti presentano una dimensione media rilevante, in tre casi superiore ai 700 mila euro. Linea 1b, Studi e servizi innovativi alle PMI: sono stati avviati 16 progetti di cui 12 conclusi, tutti relativi ai primi due inviti, con una dimensione media variabile dai 60 mila euro agli oltre 600 mila euro per un progetto che prevede la realizzazione di una piattaforma internet per le imprese altoatesine (costo totale progetto ammesso). I beneficiari sono privati, tranne in un caso in cui è pubblico. La capacità di spesa (73%) è superiore a quella media del programma. La linea di azione non pone particolari criticità e presenta un evoluzione della spesa in linea con gli impegni assunti. Linea 1c, Sostegno alla copertura delle aree rurali del territorio provinciale con la banda larga e con tecnologie digitali: sono stati avviati quattro progetti per importi consistenti. Un primo progetto, che prevede un costo totale di circa 6 meuro di contributo pubblico, prevede l allacciamento di 44 comuni altoatesini alla rete a banda larga, ed è concluso. Un secondo progetto risulta concluso e ha visto la realizzazione di interventi che hanno permesso la copertura di alcune aree provinciali Pagina 8 di 33

9 ancora sprovviste dei servizi di telefonia mobile e trasmissione dati. Gli altri due progetti, in corso di realizzazione, e prevedono l estensione della copertura di altre aree provinciali ancora in condizione di digital divide. I progetti sono gestiti dalla Ripartizione Informatica della Provincia. Avanzamento buono: 66% della spesa pubblica programmata rendicontato sui due progetti chiusi. La linea di azione presenta progetti di dimensioni consistenti con una capacità di spesa e velocità di spesa elevata (non dovrebbe presentare particolari problemi di chiusura dei progetti). Linea 1d, Sviluppo e potenziamento dei servizi offerti tramite ICT, in particolare alle imprese: sono stati avviati 11 progetti, di cui 3 conclusi. Beneficiari sono privati, per le prime 2 call e per la 5, e soggetti pubblici per la 3 a la 4 call (in 4 casi beneficiario è la Provincia, Ripartizione Informatica). Il costo complessivo varia tra i 60 mila euro ed i 250 mila euro. Un progetto è al di sopra della media, con una spesa ammessa di 4 Meuro. Si tratta di un progetto gestito dalla Ripartizione Informatica che prevede la realizzazione di servizi ICT sicuri per piccole e medie imprese. La spesa è in media con il programma (42%). Trattandosi di progetti il cui beneficiario nella maggior parte dei casi è la Provincia, la linea di azione non dovrebbe presentare particolari problemi di attuazione, anche se è importante tenere sotto controllo la spesa e l avanzamento delle attività. Asse 2 - Sostenibilità ambientale della crescita economica Linea 2a, Produzione dell'idrogeno da fonti rinnovabili e suo utilizzo come vettore di energia alternativa pulita: è stato presentato un unico progetto relativo alla produzione di idrogeno da fonti rinnovabili e suo utilizzo come vettore di energia. Il progetto prevede complessivamente un impegno a carico del programma pari a 6,07 Meuro. In relazione a questo progetto si registrano erogazioni minime (circa 34 mila euro). L AdG tiene costantemente sotto controllo l avanzamento delle attività al fine di far rendicontare la spesa al beneficiario (Institut für innovative Technologien Bozen Konsotrial). Linea 2b, Promozione dello sfruttamento di impianti fotovoltaici e solari in ambito industriale e dei servizi pubblici e sviluppo di tecnologie e sperimentazioni: sono stati approvati e avviati 14 progetti, di cui 11 risultano conclusi per una spesa pubblica rendicontata pari a 2,98 Meuro. I beneficiari dei progetti sono sia pubblici che privati. Tra i progetti, cinque hanno una dimensione superiore al milione di euro. Linea 2c, Miglioramento e pianificazione contestuale del TPL (ferro+gomma) e introduzione del cadenzario ferroviario in nuove linee: la linea risulta avviata con l approvazione di 8 progetti, di cui 2 conclusi. La linea presenta un avanzamento della spesa minimo (pari all 8% del programmato) che sconta il ritardo con cui i progetti realizzati dalla Ripartizione Mobilità della Provincia sono stati avviati. Linea 2d, Definizione e implementazione di nuove modalità di tariffazione e pagamento e di informazione: la linea ha visto l attuazione di due progetti, entrambi con un importo elevato (circa 1,7 Meuro) e con beneficiario la Provincia, Ufficio trasporto persone, e completati nel corso del Linea 2e, Pendolarismo e mobility management: sono stati avviati 5 progetti, di cui 4 nel 2012 con il quinto invito e pertanto ad oggi nelle fasi iniziali di realizzazione. La spesa non è elevata ed al di sotto della media del programma. Pagina 9 di 33

10 Asse 3 - Prevenzione dei rischi naturali Linea 3a, Realizzazione di un sistema informativo e di monitoraggio dei sistemi idraulici: otto progetti avviati, di cui 4 conclusi, per importi medi di circa 200/400 mila euro. La spesa è in media con il programma (50%). Beneficiario è in tutti i casi la Provincia. Linea 3b, Realizzazione di piani integrati di prevenzione dei rischi idraulici e delle conseguenti esigenze di gestione degli ecosistemi fluviali: avviati 9 progetti, di cui 6 risultano conclusi. Il livello di spesa è elevato e la linea di azione non presenta criticità. Linea 3c, Progettazione e realizzazione di interventi di sistemazione fluviale e riqualificazione ecologica finalizzati alla prevenzione dei rischi: la linea di intervento ha visto l approvazione di 18 progetti, di cui 8 terminati e altri quasi completati. Beneficiario è in tutti i casi la Provincia, Ripartizione Opere Idrauliche. Diversi interventi, otto, presentano un costo elevato e superiore al milione di euro. Analisi dei progetti avviati Al 30 aprile 2013 nell ambito del PO FESR sono stati approvati 108 progetti a valere sui 3 assi del programma (oltre agli interventi finanziati nell ambito dell asse 4 assistenza tecnica) per un importo complessivo di contributo pubblico concesso pari a circa 73,6 Meuro. Attuazione per linea di intervento: progetti approvati e impegni di spesa Impegni (contr. pubbl.) % impegni rispetto al totale PO n progetti approvati Asse 1 - Competitività del sistema economico 1a- Ricerca industriale e innovazione % 12 1b- Studi e servizi innovativi alle PMI % 16 1c- Banda larga e tecnologie digitali % 4 1d- Servizi offerti tramite ICT % 11 Totale Asse Asse 2 - Sostenibilità ambientale della crescita economica 2a- Produzione dell'idrogeno da fonti rinnovabili % 1 2b- Impianti fotovoltaici % 14 2c- TPL (ferro+gomma) % 8 2d- Modalità di tariffazione e pagamento e di inf % 2 2e- Pendolarismo e mobility management % 5 Totale Asse Asse 3 - Prevenzione dei rischi naturali 3a- Sistema informativo e monit. dei sistemi idraulici % 8 3b- Prevenzione dei rischi idraulici % 9 3c- Prevenzione dei rischi % 18 Totale Asse Totale % 108 Circa l 81% delle risorse pubbliche impegnate (59,56 Meuro) sono relative a progetti il cui beneficiario risulta la Provincia, di queste il 26% è destinato ai 4 progetti attuati nell ambito della linea di intervento 1c finalizzata alla diffusione della banda larga e delle tecnologie digitali nelle aree rurali. Il 24% è invece concentrato sugli interventi attuati nell ambito della linea 3c finalizzata alla prevenzione dei rischi, si tratta, in questo caso, di progetti di dimensioni variabili dai 40 mila euro, ai 2,3 Meuro. Pagina 10 di 33

11 Un dato rilevante è la dimensione media dei progetti che, a livello di programma, è di circa 780 mila euro. Risulta più elevata per l asse 2 (circa 1,15 Meuro) e inferiore per gli altri due assi (per l asse 1 circa 693 mila euro, dato condizionato dalla presenza dei 4 progetti afferenti la banda larga e attuati nell ambito della linea 1c tolti i quali la dimensione media è di circa 360 mila euro, per l asse 3 circa 570 mila euro). Dal punto di vista delle voci di spesa i dati di monitoraggio evidenziano come il 76% della spesa totale ammessa a finanziamento sia finalizzata alla realizzazione di investimenti, mentre la quota residuale è finalizzata alle spese per il personale (7%), per i servizi esterni (15%) e alle spese generali di progetto (2%). Voci di spesa per linea di intervento 2.2 La matrice di valutazione L analisi della matrice Obiettivi specifici di programma / linee di intervento evidenzia una concentrazione delle risorse impegnate (spesa pubblica) sull obiettivo specifico elevare il livello della spesa in ricerca e sviluppo rispetto al PIL ed il tasso di innovazione del sistema produttivo provinciale, sfruttando le opportunità offerte dalle ICT. Il dato assume un importanza rilevante se visto in prospettiva della nuova programmazione dove il regolamento prevede una concentrazione delle risorse su pochi obiettivi (insistendo su tale aspetto in maniera più pressante rispetto all attuale ciclo), ma soprattutto prevedono un assegnazione di risorse consistenti proprio sul tema RS&I. Tale dato è però condizionato dalla presenza dei progetti attuati nell ambito della linea 1c e finalizzati alla riduzione del digital divide a livello provinciale che assorbono, come già evidenziato, circa il 21% del totale della spesa pubblica impegnata. Pagina 11 di 33

12 Pertanto, se si depura il totale destinato all obiettivo ricerca e sviluppo e tasso di innovazione dell importo relativo a tali progetti, la quota di risorse impegnate in relazione a progetti finalizzati ad incrementare la competitività del sistema produttivo provinciale è notevolmente più bassa, il 17% del totale impegnato per il programma, ed è suddivisa sostanzialmente in maniera analoga tra investimenti effettuati direttamente dalle imprese in ricerca e sviluppo e investimenti finalizzati a creare servizi per le imprese. Impegni per linee di intervento e obiettivi specifici del PO Obiettivi specifici PO Linee di intervento Ricerca e sviluppo e tasso Sistemi di Fonti di innovazione del trasporto pulito energetiche sistema produttivo nelle aree rinnovabili provinciale urbane 1a- Ricerca industriale e innovazione b- Studi e servizi innovativi alle PMI c- Banda larga e tecnologie digitali d- Servizi offerti tramite ICT a- Produzione dell'idrogeno da fonti rinnovabili b- Impianti fotovoltaici c- TPL (ferro+gomma) d- Modalità di tariffazione e pagamento e di inf e- Pendolarismo e mobility management a- Sistema informativo e monit. dei sistemi idraulici 3b- Prevenzione dei rischi idraulici 3c- Prevenzione dei rischi Accrescere la sicurezza con approccio preventivo Totale % 38% 16% 19% 27% L analisi dei progetti avviati per tipologia di beneficiario e obiettivo specifico del PO è riportata nella matrice che segue. Come evidenziato in precedenza, una quota preponderante delle risorse impegnate fa riferimento a progetti il cui beneficiario è pubblico (e nella maggior parte dei casi si tratta di un servizio provinciale). La componente privata, come era da attendersi, è elevata nelle linee di intervento che impattano sugli obiettivi specifici relativi alla ricerca e sviluppo e tasso di innovazione e fonti energetiche rinnovabili (in relazione al primo obiettivo tale considerazione è valida sempre se si depura l importo totale impegnato dei progetti attuati nell ambito della linea di azione 1c il cui beneficiario è, in tutti e 4 i casi, la Provincia). E anche vero che in alcuni casi progetti il cui beneficiario è un servizio provinciale in realtà sono poi realizzati da soggetti privati (come ad esempio il progetto della banca larga che è stato appaltato ad un raggruppamento di aziende private, o i progetti sulla mobilità attuati nell ambito della linea di azione 2d che prevedono diversi studi che saranno realizzati da privati). E quindi fuorviante effettuare un analisi per tipologia di beneficiario tout court se non in relazione alla capacità da parte del beneficiario di spendere i soldi impegnati che, come Pagina 12 di 33

13 evidenziato nel paragrafo precedente, è maggiore li dove il beneficiario è un servizio provinciale, piuttosto che un altro soggetto (privato o pubblico ma diverso dalla Provincia). Linee int. Ricerca e sviluppo e tasso di innovazione del sistema produttivo provinciale Fonti energetiche rinnovabili Obiettivi specifici PO Sistemi di trasporto pulito nelle aree urbane Accrescere la sicurezza con approccio preventivo Privato Pubblico Privato Pubblico Privato Pubblico Privato Pubblico 1a b c d a b c d e a b c Totale Pagina 13 di 33

14 3 Il sistema degli indicatori del Programma Nel corso del 2011, e successivamente nel 2013, l AdG ha ritenuto opportuno rivedere il set di indicatori del programma sia per renderli pienamente coerenti e pertinenti rispetto agli interventi effettivamente avviati e alle risorse messe a disposizione per i diversi obiettivi operativi, sia per riallineare i valori target previsti in base alla reale attuazione del programma. In diversi casi gli indicatori sono stati modificati o accorpati al fine di razionalizzare il set ed evitare che due indicatori diversi restituissero la stessa informazione. Di seguito si riporta un analisi delle proposte di modifica del set avanzate dalla Provincia. 3.1 Gli indicatori di realizzazione Le variazioni introdotte negli indicatori di realizzazione sono indirizzate a razionalizzare il set previsto ed adeguare il valore atteso rispetto alle effettive realizzazioni del programma. Asse 1 Competitività del sistema economico Con riferimento all Asse 1, le modifiche del set di indicatori sono finalizzate ad assicurare una maggiore coerenza tra gli indicatori di realizzazione e le tipologie di progetti effettivamente finanziati dal Programma. Complessivamente sono stati eliminati i seguenti 4 indicatori: 2 indicatori relativi all Obiettivo operativo 1a: N centri di ricerca e di competenza beneficiari in progetti di ricerca industriale, e N di imprese beneficiarie in progetti di ricerca industriale ; 1 indicatore relativo all Obiettivo operativo 1b: N progetti di acquisizione di servizi avanzati e consulenze ; 1 indicatore relativo all Obiettivo operativo 1d: N di imprese beneficiarie (nuovi servizi veicolati tramite ICT). In questo modo il set di indicatori di realizzazione riferito alle singole linee di azione appare più razionale e rimane comunque idoneo a misurare il livello di realizzazione degli interventi. Peraltro, in alcuni casi, gli indicatori proposti originariamente, erano ridondanti e si presentavano come una duplicazione di altri indicatori fornendo un dato non necessario a valutare, sia in termini quantitativi che qualitativi, il reale livello di avanzamento dell Asse. Inoltre, sulla base degli effettivi livelli di performance raggiunti dal Programma, sono stati ricalibrati i valori target di alcuni indicatori di realizzazione. Tale modifica, che si presenta consistente per gli indicatori riferiti agli obiettivi operativi 1a e 1b, si è resa necessaria in quanto i valori attesi fissati in fase di programmazione erano altamente sovrastimati, sia in relazione alle risorse destinate ai due obiettivi, che all effettiva risposta dei potenziali beneficiari. Sul tema della RS&I, le imprese Altoatesine investono in misura limitata, la proposta di riduzione nel target è finalizzata ad avere dei risultati in termini fisici in linea Pagina 14 di 33

15 con quanto effettivamente ottenuto dal Programma. I presentano coerenti con le risorse destinate all Asse. valori attesi così rimodulati si A seguito della rimodulazione, il set di indicatori di realizzazione relativo all Asse 1 è composto da 8 indicatori. Valore Avanzamento Indicatori atteso a fine Programma N progetti di R&S, CI* a N progetti di cooperazione tra imprese e centri di ricerca, CI* N di imprese beneficiarie in progetti di R&S e di innovazione b Numero di progetti (aiuti agli investimenti delle PMI) CI* N progetti finanziati (di cui studi ) N di progetti società dell informazione (Cl11) c N di sistemi di trasmissione dati in banda larga realizzati d N progetti di offerta di nuovi servizi finanziati Asse 2 Sostenibilità ambientale della crescita economica Con riferimento all Asse 2, le modifiche hanno riguardato una razionalizzazione del set di indicatori che si presentavano troppo numerosi e ridondanti rispetto alla finalità di misurazione dell avanzamento degli interventi, ed una ridefinizione di alcuni indicatori per renderli più coerenti rispetto agli interventi avviati. Complessivamente sono stati eliminati 4 indicatori: 1 indicatore relativi all Obiettivo operativo 2a: N di siti per la produzione di idrogeno, lo stoccaggio e la distribuzione realizzati, che duplicava l altro indicatore di realizzazione previsto, N di interventi realizzati (idrogeno) ; 3 indicatori relativi all Obiettivo operativo 2d: N di iniziative connesse alla implementazione di sistemi di trasporto pulito ; N di azioni di sensibilizzazione e N realizzazione di siti web. Anche in questo caso gli indicatori eliminati non erano necessari per la misurazione dell avanzamento della linea di azione, avanzamento che viene misurato pienamente con l indicatore N progetti realizzati (CI 13) di cui studi di supporto alle azioni da implementare. Inoltre sono stati sostituiti i seguenti indicatori: In relazione all Obiettivo operativo 2b: i due indicatori originariamente previsti ( N di interventi realizzati - impianti fotovoltaici e solari e N di nuovi impianti oggetto di sostegno - impianti fotovoltaici e solari) sono stati sostituiti con un unico indicatore Numero di progetti (Energie rinnovabili) Cl 15 che restituisce l informazione completa sulle realizzazioni della linea di azione, evitando così una duplicazione di informazioni; In relazione all Obiettivo operativo 2c: il nuovo indicatore "Numero di progetti per implementare nuove modalità di tariffazione, pagamento e informazione" sostituisce ed accorpa i due indicatori precedentemente previsti ( N punti informativi dinamici che forniscono informazioni in tempo reale e N di servizi promossi per informare e organizzare gli spostamenti - via web e servizi di telefonia mobile ). Pagina 15 di 33

16 Sulla base degli effettivi livelli di performance raggiunti dal Programma, sono stati, inoltre, ricalibrati i valori target degli indicatori di realizzazione. A seguito della rimodulazione, il set di indicatori di realizzazione relativo all Asse 2 è composto da 6 indicatori. Valore Avanzamento Indicatori atteso a fine Programma a N di interventi realizzati (idrogeno) b N di progetti Energie rinnovabili CI N progetti di trasporto N progetti di aree di interscambio c N Numero di progetti per implementare nuove modalità di tariffazione, pagamento e informazione 2d N progetti realizzati (CI 13) di cui studi di supporto alle azioni da implementare Asse 3 Prevenzione dei rischi naturali Le modifiche relative agli indicatori individuati per l asse 3 sono state meno consistenti rispetto agli altri due assi. In relazione all Obiettivo operativo 3a: è stato eliminato l indicatore Numero di stazioni idrometriche esistenti convertite in stazioni funzionanti in tempo reale in quanto gli interventi riguardano esclusivamente stazioni idrometriche realizzate ex novo; Inoltre sono stati adeguati i valori target agli effettivi livelli di performance del programma. A seguito della rimodulazione, il set di indicatori di realizzazione relativo all Asse 3 è composto da 5 indicatori. 3a 3b 3c Valore Avanzamento Indicatori atteso a fine Programma N di reti di monitoraggio realizzate N di stazioni idrometriche realizzate in tempo reale N di studi integrati di gestione degli spazi fluviali e studi di bacino per la prevenzione dei rischi N di interventi di sistemazione idraulica ed idraulica/forestale degli spazi fluviali progettati Numero di progetti (prevenzione dei rischi) CI Gli indicatori di risultato La revisione del set di indicatori di risultato è stata orientata a migliorare le informazioni fornite dagli indicatori, integrando in alcuni casi il set o modificando indicatori già esistenti con indicatori che permettessero di misurare, e valutare, in maniera completa i risultati raggiunti dagli interventi avviati. Pagina 16 di 33

17 Asse 1 Competitività del sistema economico Con riferimento all Asse 1, le modifiche degli indicatori di risultato hanno riguardato: l eliminazione dell indicatore N brevetti registrati in quanto presenta un problema di disponibilità e di attinenza con le operazioni effettivamente finanziate dal Programma; la modifica dell unità di misura (non più in % ma in numero di persone ) dell indicatore Quota di popolazione coperta con segnale di trasmissione dati in banda larga CI 12 ; l eliminazione dell indicatore N di imprese che usufruiscono dei nuovi servizi ICT In tutti e tre i casi le modifiche non incidono sulla capacità del set di misurare i risultati raggiunti dal programma, migliorando anzi la qualità dell informazione restituita. Inoltre sono stati adattati i valori target degli indicatori di risultato in maniera più adeguata rispetto ai reali livelli di performance del Programma. A seguito della rimodulazione, il set di indicatori di risultato relativo all Asse 1 è composto da 7 indicatori. Indicatori di risultato Asse 1 Numero di aziende che hanno introdotto innovazioni di prodotto / processo Numero di posti di lavoro creati da aiuti agli investimenti delle PMI, CI* 9 Valore Avanzamento atteso Volume totale degli investimenti (in milioni di ) ,1612 1,044 2,2691 2,6 Investimenti indotti nelle imprese (in milioni di ), CI* 10 Popolazione aggiuntiva raggiunta da Banda Larga, CI* 12 Quota di imprese raggiunte dal segnale in banda larga (più di 3 addetti) Quota di imprese raggiunte dal segnale in banda larga (fino a 3 addetti) ,0616 0,3794 0,9202 1, % 0% 0% 0% 100% 100% 100% 95% 0% 0% 0% 95% 95% 95% Asse 2 - Sostenibilità ambientale della crescita economica Con riferimento all Asse 2, le modifiche hanno riguardato: in relazione all Obiettivo Specifico 2: è stato inserito l indicatore Capacità addizionale installata per la produzione di energia da fonti rinnovabili (MW) in grado di rilevare sia la produzione (Mw) che la potenza (Mwh) prodotta da fonti rinnovabili; in relazione all Obiettivo Specifico 3: sono stati eliminati gli indicatori Offerta di servizi di TPL, Domanda di trasporto pubblico locale (pax/km), Numero di persone che utilizzano sistema di trasporto sostenibile (persone/mese) in ambito urbano e Popolazione addizionale servita con nuove modalità di trasporto urbano, CI 22. Tali indicatori sono stati sostituiti dall indicatore Trasporto pubblico locale nelle città - Linee urbane di trasporto pubblico locale nei comuni capoluogo di provincia per 100 Kmq di superficie comunale (percentuale) di fonte ISTAT/DPS. Pagina 17 di 33

18 Le modifiche sono state orientate a fornire un informazione aggiuntiva rispetto al set originario ed a razionalizzare le informazioni sui risultati raggiunti anche in funzione degli interventi effettivamente avviati e in via di realizzazione ed all effettiva disponibilità di dati. A seguito della rimodulazione, il set di indicatori di risultato relativo all Asse 2 è composto da 4 indicatori. Indicatori di risultato Baseline Valore Avanzamento atteso Nm3 di H2/anno prodotti da fonti alternative (Nm3 di H2 anno) MWh prodotti da fonti alternative (MWh) Capacità addizionale installata per la produzione di energia da fonti rinnovabili (MW), CI* ,36 1,67 1,99 1,99 Trasporto pubblico locale nelle città - Linee urbane di trasporto pubblico locale nei comuni capoluogo di provincia per 100 Kmq di superficie comunale (percentuale) 129,9 145, Asse 3 Prevenzione dei rischi naturali Con riferimento all Asse 3, le modifiche hanno riguardato la sostituzione dell indicatore Corsi d acqua monitorati in continuo sul totale dei corsi principali con n. centri urbani principali (> abitanti) che beneficiano di nuove infrastrutture di monitoraggio dei corsi d'acqua (rif. Ob specifico 4). L indicatore non è più pertinente data la modificata priorità di interventi che ha portato ad una pianificazione diversa rispetto a quella originariamente prevista. A seguito della rimodulazione, il set di indicatori di risultato relativo all Asse 3 è composto da 2 indicatori. Indicatori di risultato n centri urbani (> abitanti) che beneficiano di nuove infrastrutture di monitoraggio dei corsi d'acqua Popolazione che beneficia degli interventi di prevenzione - CI* 32 Baseline Valore Avanzamento atteso n.d. n.d. n.d. n.d. n.d Gli indicatori di impatto Rispetto agli indicatori di impatto, le modifiche degli indicatori hanno riguardato: La sostituzione dell indicatore Spesa per l innovazione delle imprese (fonte ISTAT) con l indicatore Capacità innovativa. Il nuovo indicatore consente di monitorare il contributo del Programma in tema di innovazione e ricerca e sviluppo da parte delle imprese. La sostituzione proposta garantisce, inoltre, la reperibilità e l affidabilità del dato aggiornato, in quanto l indicatore scelto fa parte del set di indicatori territoriali attualmente utilizzati dall ISTAT per la misurazione delle Priorità QSN La sostituzione dell indicatore Bilancio delle emissioni ad effetto serra (CO2 equivalente evitata) con il CI n.30 Riduzione delle emissioni di gas serra (CO2 Pagina 18 di 33

19 equivalenti, kt). L indicatore proposto rileva lo stesso fenomeno di quello già presente nel Programma, cambia di fatto solo la dicitura dell indicatore. Complessivamente sono stati identificati 11 indicatori di impatto; la tabella seguente riporta il set di indicatori di impatto revisionato con esplicitata la fonte informativa ed il valore obiettivo. Indicatore di impatto Fonte P.A. Bolzano Obiettivo Differenziale dei tassi di crescita del PIL > 0,3 (media Istat/Astat +0,6 (2006) rispetto alla media italiana periodo) Numero posti di lavoro full- time equivalenti creati, CI 1 Monitoraggio 100 Numero posti di lavoro full- time equivalenti creati, di cui uomini CI 2 Monitoraggio 60 Numero posti di lavoro full- time equivalenti creati, di cui donne CI 3 Monitoraggio 40 Incidenza della spesa in R&S sul PIL DPS/ISTAT 0,3% (2003) 0,9% Capacità innovativa - Spesa sostenuta per attività di ricerca e sviluppo intra muros della Pubblica Amministrazione, DPS/ISTAT 0,4% (2006) 0,6% dell'università e delle imprese pubbliche e private sul Pil (percentuale) Consumi di energia coperti da fonti rinnovabili (produzione lorda di energia elettrica da fonti rinnovabili in percentuale DPS/ISTAT 138,5% (2006) 170% dei consumi interni lordi di energia elettrica (%)) Grado di utilizzo di internet nelle imprese DPS/ISTAT 21,2% (2005) 25% Riduzione emissioni di gas serra (CO2 equivalenti, kt) CI 30 ENEA/UVAL 0 40,5 % utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico DPS/ISTAT 23,7% (2005) 25% Popolazione in aree oggetto di interventi di prevenzione dei rischi Monitoraggio Pagina 19 di 33

20 3 Approfondimento Strumenti di ingegneria finanziaria e la smart specialisation 3.1 Finalità dell approfondimento e metodologia L approfondimento svolto è stato finalizzato a fornire una prima analisi di strategia in merito alla nuova programmazione con una chiave di lettura unica, ovvero la strategia di sviluppo indicata nell ambito di Europa Per tale motivo il valutatore ha prospettato all AdG diversi temi che potevano essere approfonditi nell ambito del presente documento. A) I regolamenti per il periodo 2014/2020: temi, priorità e obiettivi B) Quali possibili integrazioni a livello provinciale fra il FESR e gli altri fondi / programmi (PSR e FSE principalmente) C) Europa 2020: 1) Quali gli obiettivi 2) A che punto e la Provincia rispetto agli obiettivi / indicatori 3) Rispetto a quali obiettivi può intervenire il FESR 4) Confronto con altre regioni simili 5) Verifica del criterio di condizionalità ex ante per la provincia D) Quali ripartizioni sono / saranno coinvolte dal FESR e quali i loro "fabbisogni" in termini di sviluppo (indagine) E) Rispetto alle raccomandazioni avanzate dalla CE all'italia, verificare le implicazioni per la Provincia e eventuali relazioni con il FESR F) Altri strumenti proposti dalla CE (Horizon 2020, Investimenti territoriali integrati, Smart Specialisation, ecc.), verificare l'applicabilità in provincia e l'integrazione con il FESR Fra questi temi l Amministrazione ha individuato nell ultimo, altri strumenti proposti dalla CE, quello maggiormente interessante come oggetto di indagine specifica. In particolare, fra i diversi strumenti, hanno un interesse particolare per l AdG gli strumenti di ingegneria finanziaria e la smart specialisation. Il FESR Bolzano in passato non ha mai attivato strumenti di ingegneria finanziaria e per l Amministrazione è importante avere una valutazione circa alcuni aspetti legati direttamente a tali strumenti: quali sono le possibilità/modalità previste dai regolamenti? c'è richiesta nel territorio, come è articolata? come potrebbe essere articolata l'offerta? ci sono degli esempi di buone pratiche da altre regioni? come si giudica l'onere amministrativo per l'autorità di gestione/altri uffici da coinvolgere? in breve: l'attivazione di strumenti di ingegneria finanziaria potrebbe rappresentare un valore aggiunto per il territorio? smart specialisation: applicabilità e integrazione con il FESR. Queste sono le domande valutative cui il valutatore ha cercato di rispondere attraverso l approfondimento. Come sarà evidenziato in seguito le analisi hanno permesso di fornire una risposta e indicazioni in merito ai diversi temi, non si sono soffermate sugli aspetti legati alla Pagina 20 di 33

21 valutazione dell onere amministrativo per l AdG in seguito all attivazione di strumenti di ingegneria finanziaria. Tale aspetto non è stato approfondito in questa sede di comune accordo con l AdG in seguito alle risultanze delle indagini di campo. Rispetto all individuazione di buone pratiche di attivazione di strumenti di ingegneria finanziaria a livello nazionale l analisi condotta ha evidenziato le difficoltà incontrate dalle Amministrazioni che hanno attivato tali strumenti attraverso il FESR nella programmazione Si tratta, peraltro, nella maggior parte dei casi di strumenti molto semplici, ovvero fondi di garanzia. L approfondimento è stato condotto utilizzando metodologie e strumenti differenti per dare risposta alle domande valutative poste dall AdG. 1 Fase - Analisi documentale delle proposte di regolamento per il periodo , con particolare riferimento agli strumenti di ingegneria finanziaria ed alla smart specialisation 2 Fase - Indagini a testimoni privilegiati finalizzate a verificare l esistenza sul territorio di strumenti di IF o analoghi e l esistenza di una domanda rispetto a tali strumenti da parte del tessuto imprenditoriale altoatesino. 3 Fase - Indagine campionaria su imprese innovative della Provincia di Bolzano (aziende già intervistate per l approfondimento su RS&I - gennaio 2012) con un questionario molto semplice finalizzato a verificare presso le aziende l appetibilità e l effettiva richiesta di tali strumenti. 3.2 Strumenti di ingegneria finanziaria e smart specialisation nella programmazione FESR Gli strumenti di ingegneria finanziaria nella programmazione Il Titolo IV della Proposta di Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio ( COM(2012) 496 final) tratta degli STRUMENTI FINANZIARI negli articoli dal n. 32 al n.40. L Art 32 stabilisce che i Fondi del QSC possono intervenire per sostenere strumenti finanziari nell'ambito di un programma, al fine di contribuire al conseguimento degli obiettivi specifici di una priorità, ciò sulla base di una valutazione ex ante. Gli strumenti finanziari possono essere associati a: ==> sovvenzioni, ==> abbuoni di interesse, ==> abbuoni di commissioni di garanzia. Le AdG (Art.33) possono fornire un contributo finanziario a favore di strumenti finanziari istituiti a livello dell'unione o di strumenti istituiti a livello nazionale, regionale, transnazionale o transfrontaliero, gestiti dall'adg o sotto la sua responsabilità. Le AdG in particolare possono fornire un contributo finanziario a favore di: (a) strumenti finanziari che Pagina 21 di 33

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