BILANCIO DI TELECOM ITALIA S.P.A.

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2 BILANCIO DI TELECOM ITALIA S.P.A.

3 Indice STATO PATRIMONIALE CONTO ECONOMICO PROSPETTO DEI MOVIMENTI DI PATRIMONIO NETTO RENDICONTO FINANZIARIO NOTA 1 FORMA, CONTENUTO ED ALTRE INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE NOTA 2 PRINCIPI CONTABILI NOTA 3 GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI NOTA 4 - PROCESSO DI INTEGRAZIONE DELLE ATTIVITA DI TELECOMUNICAZIONI FISSE E MOBILI NOTA 5 AVVIAMENTO NOTA 6 ATTIVITA IMMATERIALI A VITA DEFINITA NOTA 7 ATTIVITA MATERIALI (DI PROPRIETA E IN LOCAZIONE FINANZIARIA) NOTA 8 ALTRE ATTIVITA NON CORRENTI NOTA 9 ATTIVITA PER IMPOSTE ANTICIPATE E FONDO IMPOSTE DIFFERITE NOTA 10 RIMANENZE DI MAGAZZINO NOTA 11 CREDITI COMMERCIALI, VARI E ALTRE ATTIVITA CORRENTI NOTA 12 CREDITI PER IMPOSTE SUL REDDITO NOTA 13 CREDITI FINANZIARI E ALTRE ATTIVITA FINANZIARIE CORRENTI NOTA 14 CASSA E ALTRE DISPONIBILITA LIQUIDE EQUIVALENTI NOTA 15 PATRIMONIO NETTO NOTA 16 PASSIVITA FINANZIARIE (CORRENTI E NON CORRENTI) NOTA 17 INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO NOTA 18 TFR E ALTRI FONDI RELATIVI AL PERSONALE NOTA 19 FONDI PER RISCHI E ONERI FUTURI NOTA 20 DEBITI VARI E ALTRE PASSIVITA NON CORRENTI NOTA 21 DEBITI COMMERCIALI, VARI E ALTRE PASSIVITA CORRENTI NOTA 22 DEBITI PER IMPOSTE SUL REDDITO NOTA 23 STRUMENTI FINANZIARI NOTA 24 PASSIVITA ED ATTIVITA POTENZIALI, IMPEGNI ED ALTRE GARANZIE NOTA 25 RICAVI NOTA 26 ALTRI PROVENTI NOTA 27 ACQUISTI DI MATERIALI E SERVIZI ESTERNI NOTA 28 COSTI DEL PERSONALE NOTA 29 ALTRI COSTI OPERATIVI NOTA 30 VARIAZIONE DELLE RIMANENZE NOTA 31 COSTI PER LAVORI INTERNI CAPITALIZZATI NOTA 32 AMMORTAMENTI NOTA 33 PLUSVALENZE / MINUSVALENZE DA REALIZZO DI ATTIVITÀ NON CORRENTI NOTA 34 RIPRISTINI DI VALORE/SVALUTAZIONI DI ATTIVITÀ NON CORRENTI NOTA 35 PROVENTI FINANZIARI NOTA 36 ONERI FINANZIARI

4 NOTA 37 - IMPOSTE SUL REDDITO DELL ESERCIZIO NOTA 38 - RAPPORTI CON PARTI CORRELATE NOTA 39 PIANI DI STOCK OPTION DI TELECOM ITALIA S.P.A NOTA 40 - EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVI NON RICORRENTI NOTA 41 POSIZIONI O TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI NOTA 42 ALTRE INFORMAZIONI NOTA 43 EVENTI SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE NOTA 44 - PARTECIPAZIONI NOTA 45 - TRANSIZIONE AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI (IFRS) DI TELECOM ITALIA S.P.A

5 STATO PATRIMONIALE ATTIVITA (euro) di cui con di cui con note parti correlate parti correlate ATTIVITA' NON CORRENTI Attività immateriali Avviamento 5) Attività immateriali a vita definita 6) Attività materiali Immobili, impianti e macchinari di proprietà 7) Beni in locazione finanziaria 7) Altre attività non correnti 8) Partecipazioni Titoli, crediti finanziari e altre attività finanziarie Crediti vari e altre attività non correnti Attività per imposte anticipate 9) TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI (A) ATTIVITA' CORRENTI Rimanenze di magazzino 10) Crediti commerciali, vari e altre attività correnti 11) Crediti per imposte sul reddito 12) Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti 13) Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti 14) TOTALE ATTIVITA' CORRENTI (B) TOTALE ATTIVITA' (A+B)

6 PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA (euro) di cui con di cui con note parti correlate parti correlate PATRIMONIO NETTO - Capitale emesso meno: Azioni proprie ( ) ( ) - Capitale Riserva da sovrapprezzo delle azioni Riserva legale Altre riserve. Riserva ex art. 13 DLgs. 124/ Riserva ex art. 74 D.P.R. 917/ Riserva contributi in conto capitale Riserva di rivalutazione ex lege n. 413/ Riserva ex art.1, comma 469, legge 266/ ex legge 342/ Altre Totale Altre riserve Utili (perdite) accumulati, incluso il risultato dell'esercizio TOTALE PATRIMONIO NETTO (A) 15) PASSIVITA' NON CORRENTI Passività finanziarie non correnti 16) TFR e altri fondi relativi al personale 18) Fondo imposte differite 9) Fondi per rischi e oneri futuri 19) Debiti vari e altre passività non correnti 20) TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI (B) PASSIVITA' CORRENTI Passività finanziarie correnti 16) Debiti commerciali, vari e altre passività correnti 21) Debiti per imposte sul reddito 22) TOTALE PASSIVITA' CORRENTI (C) TOTALE PASSIVITA' (D=B+C) TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' (A+D)

7 CONTO ECONOMICO (euro) Esercizio 2006 di cui con Esercizio 2005 di cui con note parti correlate parti correlate Ricavi 25) Altri proventi 26) Totale ricavi e proventi operativi Acquisti di materiali e servizi esterni 27) ( ) ( ) ( ) ( ) Costi del personale 28) ( ) ( ) ( ) ( ) Altri costi operativi 29) ( ) ( ) ( ) ( ) Variazione delle rimanenze 30) ( ) Costi per lavori interni capitalizzati 31) RISULTATO OPERATIVO ANTE AMMORTAMENTI, PLUSVALENZE /(MINUSVALENZE) E RIPRISTINI DI VALORE/(SVALUTAZIONI) DI ATTIVITA' NON CORRENTI (EBITDA) di cui: impatto delle Partite di natura non ricorrente 40) ( ) ( ) Ammortamenti 32) ( ) ( ) Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non correnti 33) Ripristini di valore/(svalutazioni) di attività non correnti 34) ( ) ( ) RISULTATO OPERATIVO (EBIT) di cui: impatto delle Partite di natura non ricorrente 40) Proventi finanziari 35) Oneri finanziari 36) ( ) ( ) ( ) ( ) RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE di cui: impatto delle Partite di natura non ricorrente 40) Imposte sul reddito dell'esercizio 37) ( ) ( ) UTILE NETTO DELL'ESERCIZIO di cui: impatto delle Partite di natura non ricorrente 40)

8 PROSPETTO DEI MOVIMENTI DI PATRIMONIO NETTO PROSPETTO DEI MOVIMENTI DI PATRIMONIO NETTO DELL'ESERCIZIO 2005 (euro) Capitale Riserva da sovrapprezzo delle azioni Altre Utili (perdite) accumulati, incluso il risultato dell'esercizio Totale Saldo al 31 dicembre 2004 secondo i principi italiani Adozione degli IFRS ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) Saldo al 31 dicembre 2004 secondo IFRS Movimenti di patrimonio netto del periodo: Adeguamento al fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita: Utili/perdite non realizzati da adeguamento al fair value Adeguamento al fair value degli strumenti derivati di copertura: Utili/perdite non realizzati da adeguamento al fair value di strumenti derivati in cash flow hedge ( ) ( ) Utili/perdite trasferiti a conto economico Effetto fiscale Totale utili/(perdite) netti dell'esercizio rilevate direttamente a patrimonio netto (a) Utile/(perdita) netto dell'esercizio a conto economico (b) Totale utili/(perdite) netti dell'esercizio (a+b) Dividendi corrisposti ( ) ( ) Conversione di obbligazioni ( ) Esercizio degli strumenti rappresentativi di patrimonio netto (stock options) OPA/Fusione TIM Altri movimenti ( ) Saldo al 31 dicembre 2005 secondo IFRS PROSPETTO DEI MOVIMENTI DI PATRIMONIO NETTO DELL'ESERCIZIO 2006 (euro) Capitale Riserva da sovrapprezzo delle azioni Altre Utili (perdite) accumulati, incluso il risultato del periodo Totale Saldo al 31 dicembre 2005 secondo i principi italiani Adozione degli IFRS ( ) ( ) ( ) Saldo al 31 dicembre 2005 secondo IFRS Applicazione art.7 del Decreto Legislativo n.38/2005 ( ) Saldo 1 gennaio 2006 secondo IFRS Movimenti di patrimonio netto del periodo: Adeguamento al fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita: Utili/perdite non realizzati da adeguamento al fair value Adeguamento al fair value degli strumenti derivati di copertura: Utili/perdite non realizzati da adeguamento al fair value di strumenti derivati in cash flow hedge ( ) ( ) Utili/perdite trasferiti a conto economico Altri movimenti: Effetto fiscale ( ) ( ) Totale utili/(perdite) netti dell'esercizio rilevate direttamente a patrimonio netto (a) Utile/(perdita) netto dell'esercizio a conto economico (b) Totale utili/(perdite) netti dell'esercizio (a+b) Dividendi corrisposti ( ) ( ) Conversione di obbligazioni ( ) Esercizio degli strumenti rappresentativi di patrimonio netto (stock options) Fusione Tim Italia Altri movimenti ( ) (0) Saldo al 31 dicembre 2006 secondo IFRS

9 RENDICONTO FINANZIARIO Esercizio (migliaia di euro) note Esercizio FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITA' OPERATIVE: Utile netto dell'esercizio Rettifiche per riconciliare l'utile netto dell'esercizio al flusso monetario generato (assorbito) dalle attività Ammortamenti (Ripristini di valore)/svalutazioni di attività non correnti (incluse partecipazioni) Variazione netta delle attività (fondo) per imposte anticipate (differite) (Plusvalenze)/Minusvalenze da realizzo di attività non correnti (incluse partecipazioni) (64.751) ( ) Variazione del fondo TFR e altri fondi relativi al personale ( ) Variazione delle altre attività e passività operative: Variazione delle rimanenze Variazione dei crediti commerciali e dei crediti netti per lavori su commessa ( ) Variazione dei debiti commerciali ( ) Variazione netta dei crediti/debiti vari e di altre attività/passività ( ) ( ) FLUSSO MONETARIO GENERATO (ASSORBITO) DALLE ATTIVITA' OPERATIVE (A) FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO: Acquisizioni di attività immateriali per competenza 6) ( ) ( ) Acquisizioni di attività materiali per competenza 7) ( ) ( ) Totale acquisizioni attività immateriali e materiali per competenza (*) ( ) ( ) Variazione dei debiti commerciali per attività d'investimento Totale acquisizioni attività immateriali e materiali per cassa ( ) ( ) Acquisizioni di partecipazioni e rami d'azienda (I) 8) ( ) ( ) Acquisizione della cassa e delle altre disponibilità liquide equivalenti a seguito della fusione con Tim Italia e Nuova Tin.it Variazione dei crediti finanziari e altre attività finanziarie (70.656) (45.439) Corrispettivo incassato dalla distribuzione di dividendi da Telecom Italia Media Corrispettivo incassato/rimborsato dalla vendita di attività immateriali, materiali e di altre 8) attività non correnti (II) FLUSSO MONETARIO GENERATO (ASSORBITO) DALLE ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (B) ( ) ( ) FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO: Variazione netta delle passività finanziarie correnti e altre ( ) Accensione di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente) Rimborsi di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente) ( ) ( ) Corrispettivo incassato per strumenti rappresentativi di patrimonio netto Dividendi corrisposti a terzi (inclusa la distribuzione di riserve) (*) ( ) ( ) FLUSSO MONETARIO GENERATO (ASSORBITO) DALLE ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (C) ( ) FLUSSO MONETARIO COMPLESSIVO (D=A+B+C) ( ) CASSA E ALTRE DISPONIBILITA' LIQUIDE EQUIVALENTI NETTE ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO (E) CASSA E ALTRE DISPONIBILITA' LIQUIDE EQUIVALENTI NETTE ALLA FINE DELL'ESERCIZIO (F=D+E) (I) Al netto della variazione dei debiti per la relativa acquisizione. (II) Al netto della variazione dei crediti per la relativa cessione. (*) DI CUI RAPPORTI CON PARTI CORRELATE Esercizio (migliaia di euro) Esercizio Totale acquisizioni attività immateriali e materiali per competenza ( ) ( ) Dividendi corrisposti a terzi (inclusa la distribuzione di riserve) ( ) ( ) ANALISI DELLA CASSA E ALTRE DISPONIBILITA' LIQUIDE EQUIVALENTI NETTE: Esercizio (migliaia di euro) Esercizio CASSA E ALTRE DISPONIBILITA' LIQUIDE EQUIVALENTI NETTE ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO: Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista ( ) ( ) CASSA E ALTRE DISPONIBILITA' LIQUIDE EQUIVALENTI NETTE ALLA FINE DELL'ESERCIZIO: Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista ( ) ( ) INFORMAZIONI AGGIUNTIVE DEL RENDICONTO FINANZIARIO: Esercizio (migliaia di euro) Esercizio Imposte sul reddito (pagate) incassate ( ) ( ) Interessi pagati ( ) ( ) Interessi incassati Dividendi incassati

10 NOTA 1 FORMA, CONTENUTO ED ALTRE INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE Forma e contenuto Telecom Italia S.p.A. è una società con personalità giuridica organizzata secondo l ordinamento giuridico della Repubblica Italiana, con sede legale in Milano (Italia). Telecom Italia S.p.A. opera in Italia nel settore delle comunicazioni e in particolare nei servizi di fonia e dati su rete fissa per clienti finali (retail) e altri operatori nazionali (wholesale), nello sviluppo di reti in fibre ottiche per clienti wholesale, nei servizi broadband innovativi, nei servizi Internet e nel settore delle telecomunicazioni mobili nazionali. A seguito dell entrata in vigore del Regolamento UE n 1606/2002 e delle relative disposizioni normative nazionali di attuazione, a partire dal 1 gennaio 2006 Telecom Italia S.p.A. adotta i Principi Contabili Internazionali emessi dall International Accounting Standards Board per la predisposizione del bilancio d esercizio (bilancio separato) e omologati dall Unione Europea (IFRS). Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ( IAS ) e tutte le interpretazioni dell International Financial Reporting Interpretations Committee ( IFRIC ), incluse quelle precedentemente emesse dallo Standing Interpretations Committee ( SIC ). Il bilancio separato è stato redatto anche in accordo alla legislazione nazionale vigente, alle delibere Consob n e n del 27 luglio 2006, nonché alla comunicazione Consob n. DEM/ del 28 luglio Per ragioni di comparabilità sono stati altresì presentati anche i dati dell esercizio 2005, in applicazione di quanto richiesto dallo IAS 1 (Presentazione del bilancio). Poiché l applicazione degli IFRS al bilancio consolidato al 31 dicembre 2005 del Gruppo Telecom Italia ha comportato l assunzione del 1 gennaio 2004 quale data di transizione ai nuovi principi, agli effetti di tale conversione Telecom Italia S.p.A. ha iscritto nel bilancio separato le attività e le passività agli stessi valori del bilancio consolidato, fatta eccezione per le voci oggetto di rettifiche di consolidamento. Poiché ai fini comparativi viene presentato anche il bilancio separato secondo IFRS al 31 dicembre 2005, a tale scopo è stata predisposta per il patrimonio netto al 1 gennaio 2005 (data di transizione agli IFRS per il bilancio separato) e al 31 dicembre 2005 e per l utile netto dell esercizio 2005 la riconciliazione tra i principi contabili italiani e gli IFRS corredati dalle relative note di commento (cfr. Nota - Transizione ai Principi Contabili Internazionali (IFRS)) Gli effetti della transizione agli IFRS derivano da cambiamenti di principi contabili e, conseguentemente, sono riflessi sul patrimonio netto di apertura al 1 gennaio Il passaggio agli IFRS ha comportato il mantenimento delle stime precedentemente formulate secondo i principi contabili italiani, salvo che l adozione dei nuovi principi contabili IFRS non abbia richiesto la formulazione di stime secondo metodologie differenti. Il bilancio separato è stato redatto secondo il principio generale del costo, ad eccezione delle attività finanziarie disponibili per la vendita, delle attività finanziarie possedute per la negoziazione e degli strumenti derivati che sono stati valutati al fair value. I valori contabili delle attività e delle passività oggetto di copertura sono rettificati per riflettere le variazioni di fair value relative ai rischi coperti (fair value hedge). Si precisa, inoltre, che nel 2006 la Società non ha applicato alcun IFRS in via anticipata. La predisposizione del bilancio separato è resa obbligatoria dalle disposizioni contenute nell articolo 2423 del Codice Civile

11 Schemi di bilancio Gli schemi di bilancio adottati sono coerenti con quelli previsti dallo IAS 1 ed in particolare: lo Stato Patrimoniale è stato predisposto classificando le attività e le passività secondo il criterio corrente/non corrente ; il Conto Economico è stato predisposto classificando i costi operativi per natura in quanto tale forma di esposizione è ritenuta più idonea a rappresentare lo specifico business della società, risulta conforme alle modalità di reporting interno ed è in linea con il settore industriale di riferimento; il Prospetto delle variazioni del Patrimonio è stato predisposto secondo le disposizioni dello IAS 1; e il Rendiconto Finanziario è stato predisposto esponendo i flussi finanziari derivanti dalle attività operative secondo il metodo indiretto, come consentito dallo IAS 7. Tutte le cifre sono esposte, salvo diversa indicazione, in migliaia di euro. Inoltre, come richiesto dalla delibera Consob n del 27 luglio 2006, nel contesto del conto economico per natura, sono stati identificati specificatamente quei proventi e oneri derivanti da operazioni non ricorrenti o da fatti che non si ripetono continuativamente nella normale attività operativa: In particolare sono state individuati: proventi / oneri derivanti dalla cessione di immobili; proventi / oneri derivanti dalla cessione di rami d azienda e di partecipazioni incluse tra le attività non correnti; oneri / eventuali proventi derivanti da processi di ristrutturazione connessi ad operazioni societarie straordinarie (fusioni, scorpori, acquisizioni e altre operazioni societarie); oneri / eventuali proventi derivanti da sanzioni comminate dagli Enti regolatori (AGCOM, Antitrust,..). Sempre in relazione alla suddetta delibera Consob, nei prospetti di stato patrimoniale e conto economico sono stati evidenziati gli ammontari delle posizioni o transazioni con parti correlate distintamente dalle voci di riferimento. Stagionalità dei ricavi a) Telefonia fissa L andamento dei ricavi da canoni e traffico relativi alla telefonia fissa non risente, nel confronto tra il 2005 e il 2006, di significative dinamiche connesse a fattori di stagionalità; peraltro le campagne promozionali effettuate nel 2006 hanno prodotto effetti positivi sulla commercializzazione dei prodotti. b) Telefonia mobile L andamento dei ricavi da traffico voce relativi alla telefonia mobile non risente di dinamiche di stagionalità legate alle offerte commerciali; queste ultime incidono invece sul livello dei ricavi da vendita e marginalmente anche su quelli relativi ai servizi a valore aggiunto (VAS). Esistono invece fenomeni di stagionalità connessi a discontinuità di calendario come ad esempio la ricorrenza nei mesi/periodi contabili di un maggior numero di giorni festivi

12 NOTA 2 PRINCIPI CONTABILI Aggregazioni aziendali ed avviamento Ne caso di acquisizione da terzi di aziende o rami di azienda, anche tramite fusione o conferimento, le attività, le passività e le passività potenziali acquisite ed identificabili, sono rilevate al loro valore corrente (fair value) alla data di acquisizione. La differenza positiva tra il costo di acquisto ed il valore corrente di tali attività e passività è iscritta come avviamento ed è classificata come attività immateriale a vita indefinita. L eventuale differenza negativa ( Avviamento negativo ) è invece rilevata a conto economico al momento dell acquisizione. L Avviamento è rilevato inizialmente al costo ed è ridotto successivamente solo per le riduzioni di valore cumulate. Annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità che abbia subito una riduzione di valore, l avviamento è sottoposto a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 (Riduzione di valore delle attività); il valore originario non viene comunque ripristinato qualora vengano meno le ragioni che hanno determinato la riduzione di valore. Per maggiori dettagli si veda nel seguito la sezione Riduzioni di valore delle attività Avviamento. In caso di cessione di una parte o dell intera impresa precedentemente acquisita e dalla cui acquisizione era emerso un avviamento, nella determinazione della plusvalenza o della minusvalenze da cessione si tiene conto del corrispondente valore residuo dell avviamento. In sede di prima adozione degli IFRS, la Società ha scelto di non applicare l IFRS 3 (Aggregazioni aziendali) in modo retroattivo alle acquisizioni avvenute antecedentemente il 1 gennaio 2004; di conseguenza, l avviamento generato su acquisizioni antecedenti tale data è stato mantenuto (fatti salvi eventuali effetti derivanti dall applicazione dei nuovi principi) al precedente valore determinato secondo i principi contabili italiani, previa verifica della sua recuperabilità. Operazioni di fusione In relazione alle operazioni di fusione, in assenza di un Principio o di una Interpretazione specifica in materia e facendo riferimento alle disposizioni contenute nello IAS 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori), la Società ha individuato le seguenti tipologie di operazioni applicando i trattamenti contabili di seguito riportati: operazioni di fusione che si configurano come acquisizioni di quote di controllo: tali operazioni sono contabilizzate in conformità all IFRS 3, come descritto in precedenza per le Aggregazioni aziendali ; operazioni di fusione con acquisizione di quote di minoranza di imprese già controllate: tali operazioni sono contabilizzate applicando il Parent entity extension method, che comporta l iscrizione di un Avviamento pari alla differenza fra il costo d acquisto e il valore contabile delle attività e passività acquisite; operazioni di fusione di imprese controllate: tali operazioni, per la quota di possesso già detenuta prima della fusione, sono contabilizzate a valori di libro. La differenza positiva tra il valore di carico della partecipazione e il patrimonio netto della società incorporata è iscritto come avviamento per un valore non superiore all avviamento iscritto nel bilancio consolidato

13 Attività immateriali Costi di sviluppo I costi sostenuti internamente per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi costituiscono, a seconda dei casi, attività immateriali (principalmente costi per software) o attività materiali generate internamente e sono iscritti all attivo solo se tutte le seguenti condizioni sono rispettate: esistenza della possibilità tecnica e intenzione di completare l attività in modo da renderla disponibile per l uso o la vendita, capacità della Società all uso o alla vendita dell attività, esistenza di un mercato per i prodotti e servizi derivanti dall attività ovvero dell utilità a fini interni, esistenza di adeguate disponibilità di risorse tecniche e finanziarie per completare lo sviluppo e la vendita o l utilizzo interno dei prodotti e servizi che ne derivano, attendibilità a valutare i costi attribuibili all attività durante il suo sviluppo. I costi di sviluppo capitalizzati comprendono le sole spese sostenute che possono essere attribuite direttamente al processo di sviluppo. I costi di sviluppo capitalizzati sono ammortizzati sistematicamente, a partire dall inizio della produzione, lungo la vita stimata del prodotto/servizio. Altre attività immateriali a vita definita Le altre attività immateriali a vita definita acquistate o prodotte internamente sono iscritte all attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 (Attività immateriali), quando è probabile che l uso dell attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell attività può essere determinato in modo attendibile. Tali attività sono rilevate al costo di acquisto o di produzione, ovvero, per quelli in essere al 1 gennaio 2004, al costo presunto (deemed cost) che per talune attività è rappresentato dal costo rivalutato, ed ammortizzate in quote costanti lungo la loro stimata vita utile. Le attività immateriali a vita utile definita sono inoltre sottoposte annualmente o, ogniqualvolta vi sia un indicazione che l attività possa aver subito una riduzione di valore, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore. L ammortamento è calcolato in base ad un criterio a quote costanti sulla vita utile stimata delle attività; le aliquote di ammortamento sono riviste su base annuale e sono modificate se l attuale vita utile stimata differisce da quella stimata in precedenza. Gli effetti di tali variazioni sono riconosciuti a conto economico su base prospettica. Attività materiali - Immobili, impianti e macchinari di proprietà Gli immobili, impianti e macchinari di proprietà sono iscritti al costo di acquisto o di produzione ovvero, per quelli in essere al 1 gennaio 2004, al costo presunto (deemed cost) che per taluni cespiti è rappresentato dal costo rivalutato. I costi sostenuti successivamente all acquisto sono capitalizzati solo se determinano un incremento dei benefici economici futuri insiti nel bene a cui si riferiscono. Tutti gli altri costi (inclusi gli oneri finanziari direttamente attribuibili all acquisizione, costruzione o produzione del bene stesso) sono rilevati a conto economico quando sostenuti. Il costo dei cespiti include anche i costi previsti per lo smantellamento del cespite ed il ripristino del sito laddove sia presente un obbligazione legale o implicita. La corrispondente passività è rilevata, nel periodo in cui sorge l obbligo, in un fondo iscritto tra le passività nell ambito dei fondi per rischi e oneri futuri, al valore attuale; l imputazione a conto economico dell onere capitalizzato avviene lungo la vita utile delle relative attività materiali attraverso il processo di ammortamento delle stesse. L ammortamento è calcolato in base ad un criterio a quote costanti sulla vita utile stimata delle attività. I terreni, inclusi quelli pertinenziali ai fabbricati, non vengono ammortizzati

14 Le aliquote di ammortamento sono riviste su base annuale e sono modificate se l attuale vita utile stimata differisce da quella stimata in precedenza. Gli effetti di tali variazioni sono riconosciuti a conto economico su base prospettica. Nell esercizio 2006 è stata effettuata una revisione integrale della vita utile dei cespiti in conseguenza dei seguenti eventi: integrazione delle attività di telecomunicazioni fisse e mobili (fusione di Tim Italia in Telecom Italia; progettazione di una rete di nuova generazione (New Generation Network - NGN) a supporto del mercato domestico dei servizi a banda larga. In particolare, sui cespiti, raggruppati nelle tradizionali categorie omogenee (immobili, impianti vari per telecomunicazioni, cavi, terminazioni d utente, dotazioni), sono state effettuate le necessarie valutazioni tecniche tenendo altresì conto dell innovazione tecnologica e dell evoluzione del mercato. La citata revisione delle aliquote di ammortamento ha comportato una riduzione delle quote di ammortamento nell esercizio 2006 di euro migliaia e comporterà, a parità delle altre condizioni esistenti, una riduzione delle quote di ammortamento di euro migliaia nell esercizio 2007 e di euro migliaia nell esercizio Le aliquote d ammortamento utilizzate negli esercizi 2006 e 2005 sono nel seguito riportate: Aliquote di ammortamento Esercizio 2006 Esercizio 2005 Fabbricati civili e industriali 3,7% 3,3% Impianti e macchinari 7,6% 8,5% Attrezzature industriali e commerciali 20,8% 22,3% Altri beni 13,6% 22,8% Attività materiali - Beni in locazione finanziaria Le attività possedute mediante contratti di locazione finanziaria, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti alla Società tutti i rischi e i benefici legati alla proprietà del bene, sono iscritte come attività al loro valore corrente (fair value) o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, inclusa l eventuale somma da pagare per l esercizio dell opzione di acquisto. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra le passività finanziarie. Inoltre, per le operazioni di cessione e retrolocazione di beni sulla base di contratti di locazione finanziaria, le plusvalenze realizzate vengono differite lungo la durata dei contratti o, se minore, lungo la vita residua del bene. Non esistendo una ragionevole certezza circa l acquisizione della proprietà del bene al termine del leasing, i beni in locazione finanziaria sono ammortizzati su un periodo pari al minore fra la durata del contratto di locazione e la vita utile del bene stesso. Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà dei beni sono classificati come leasing operativi. I canoni riferiti a leasing operativi sono rilevati a conto economico in quote costanti negli esercizi di durata del contratto di leasing

15 Riduzioni di valore delle attività Avviamento L Avviamento è sottoposto a verifica della recuperabilità del relativo valore (c.d. impairment test) almeno una volta all anno. La verifica viene svolta in coincidenza con il processo di pianificazione, in prossimità della fine di ogni esercizio, e, pertanto, la data di riferimento per tale verifica è costituita dalla data di chiusura del bilancio. L avviamento acquisito ed allocato nel corso dell esercizio è sottoposto a verifica della recuperabilità per riduzione di valore prima della fine dell esercizio in cui l acquisizione e l allocazione sono avvenute. Al fine della verifica della sua recuperabilità, l Avviamento è allocato, alla data di acquisizione, ad ogni unità o gruppo di unità generatrici di flussi di cassa che beneficiano dell acquisizione. L allocazione viene effettuata al livello minimo al quale l avviamento è monitorato ai fini del controllo di gestione e tale livello minimo non deve mai essere superiore al settore individuato secondo lo schema dello IAS 14 (Informativa di settore). Se il valore contabile dell unità generatrice di flussi di cassa (o del gruppo di unità) eccede il rispettivo valore recuperabile, si rileva a conto economico una perdita per riduzione di valore. La perdita per riduzione di valore è imputata a conto economico, dapprima a riduzione del valore contabile dell avviamento allocato all unità (o al gruppo di unità) e solo successivamente alle altre attività dell unità in proporzione al loro valore contabile fino all ammontare del valore recuperabile delle attività a vita definita. Il valore recuperabile di un unità generatrice di flussi di cassa, o di un gruppo di unità, cui è allocato il goodwill, è il maggiore fra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il valore d uso della stessa unità. Il valore d uso di un attività è costituito dal valore attuale dei flussi di cassa attesi calcolato applicando un tasso di attualizzazione che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell attività. I flussi di cassa futuri sono desunti dai piani aziendali approvati dal Consiglio di Amministrazione i quali coprono normalmente un periodo di tre anni, fatti salvi i casi in cui le proiezioni richiedono periodi più estesi come nel caso delle iniziative in start-up. Il tasso di crescita a lungo termine utilizzato al fine della stima del valore terminale dell unità (o del gruppo di unità) viene assunto in misura non eccedente il tasso medio di crescita a lungo termine del settore o del mercato nel quale l unità (o il gruppo di unità) opera. I flussi di cassa futuri sono stimati facendo riferimento alle condizioni correnti dell unità generatrice di flussi di cassa e, pertanto, non si considerano né i benefici derivanti da ristrutturazioni future per le quali l entità non è ancora impegnata, né gli investimenti futuri di miglioramento o di ottimizzazione dell unità. Ai fini della verifica della riduzione di valore, il valore contabile di un unità generatrice di flussi di cassa viene determinato coerentemente con il criterio con cui è determinato il valore recuperabile dell unità generatrice di flussi di cassa, escludendo i c.d. surplus assets (ossia le attività finanziarie, le attività per imposte anticipate e le attività nette destinate ad essere cedute). Dopo aver effettuato la verifica per riduzione di valore dell unità generatrice di flussi di cassa (o del gruppo di unità) cui è allocato l avviamento si effettua un secondo livello di verifica della riduzione di valore comprendendo anche quelle attività centralizzate con funzioni ausiliarie (corporate assets) che non generano flussi positivi di risultato e che non possono essere allocate secondo un criterio ragionevole e coerente alle singole unità. A questo secondo livello il valore recuperabile di tutte le unità o gruppi di unità viene confrontato con il valore contabile di tutte le unità (o gruppi di unità), comprendendo anche quelle unità alle quali non è stato allocato alcun avviamento e le attività centralizzate. Qualora vengano meno le condizioni che avevano precedentemente imposto la riduzione per la perdita di valore, il valore originario del goodwill non viene ripristinato, secondo quanto disposto dallo IAS 36 (Riduzione di valore delle attività)

16 Attività (immateriali e materiali) a vita definita Durante l anno, la Società verifica se esistono indicazioni che le attività sia materiali che immateriali a vita definita possano aver subito una riduzione di valore. A tal fine si considerano sia fonti interne che esterne di informazione. Relativamente alle prime (fonti interne) si considera: l obsolescenza o il deterioramento fisico dell attività, eventuali cambiamenti significativi nell uso dell attività e l andamento economico dell attività rispetto a quanto previsto. Relativamente alle fonti esterne, invece, si considera: l andamento dei prezzi di mercato delle attività, eventuali discontinuità tecnologiche, di mercato o normative, l andamento dei tassi di interesse di mercato e del costo del capitale utilizzato per valutare gli investimenti ed infine se il valore contabile dell attivo netto della Società dovesse risultare superiore alla capitalizzazione di borsa. Se esistono indicazioni che le attività sia materiali che immateriali a vita definita hanno subito una riduzione di valore, il valore di carico delle attività è ridotto al relativo valore recuperabile. Il valore recuperabile di un attività è definito come il maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, ed il suo valore d uso. Il valore d uso di un attività è costituito dal valore attuale dei flussi di cassa attesi calcolato applicando un tasso di attualizzazione che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell attività. Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di una singola attività, la Società stima il valore recuperabile dell unità generatrice di flussi di cassa cui l attività appartiene. La riduzione di valore è iscritta a conto economico. Quando successivamente vengono meno i motivi che hanno determinato una riduzione di valore, il valore contabile dell attività o dell unità generatrice di flussi di cassa è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile, ma non può eccedere il valore che si sarebbe determinato se non fosse stata rilevata alcuna riduzione di valore. Il ripristino di valore è iscritto a conto economico. Strumenti finanziari In sede di prima applicazione degli IFRS Telecom Italia ha scelto di applicare lo IAS 32 (Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio e informazioni integrative) e lo IAS 39 (Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione) in via anticipata al 1 gennaio 2004 anziché a partire dai bilanci degli esercizi aventi inizio dal 1 gennaio Inoltre, come consentito dall IFRS 1, la designazione di uno strumento finanziario come un attività finanziaria valutata al fair value attraverso il conto economico o disponibile per la vendita ovvero una passività finanziaria valutata al fair value attraverso il conto economico è stata effettuata al 1 gennaio 2004 anziché alla data di rilevazione iniziale. Partecipazioni Le partecipazioni in imprese controllate, collegate e a controllo congiunto sono valutate al costo rettificato per le riduzioni di valore. Quando vengono meno i motivi che hanno determinato la riduzione di valore, il valore contabile della partecipazione è incrementato fino a concorrenza del relativo costo originario. Tale ripristino viene iscritto a conto economico. Le partecipazioni in altre imprese sono classificate, al momento dell acquisto, tra le attività finanziarie disponibili per la vendita nell ambito delle attività non correnti ovvero di quelle correnti, o tra le attività valutate al fair value attraverso il conto economico nell ambito delle attività correnti; sono valutate al fair value oppure al costo in caso di partecipazioni non quotate o di partecipazioni per le quali il fair value non è attendibile o non è determinabile, rettificato per le eventuali riduzioni di valore, secondo quanto disposto dallo IAS 39 (Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione)

17 Le variazioni di valore delle partecipazioni classificate come disponibili per la vendita, se valutate al costo, sono iscritte direttamente a conto economico, mentre se valutate al fair value sono iscritte in una riserva di patrimonio netto che sarà riversata a conto economico al momento della vendita ovvero in presenza di una riduzione di valore (impairment). Le variazioni di valore delle partecipazioni classificate come attività valutate al fair value attraverso il conto economico sono iscritte direttamente a conto economico. Crediti e finanziamenti I crediti generati dall impresa e i finanziamenti inclusi sia fra le attività non correnti che fra quelle correnti sono valutati al costo ammortizzato. I crediti con scadenza superiore ad un anno, infruttiferi o che maturano interessi inferiori a quelli di mercato, sono attualizzati utilizzando i tassi di mercato. Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti La Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti sono iscritte, a seconda della loro natura, al valore nominale ovvero al costo ammortizzato. La cassa comprende il denaro contante e i valori bollati. Le altre disponibilità liquide equivalenti rappresentano impieghi finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa noti e soggetti ad un irrilevante rischio di variazione del loro valore la cui scadenza originaria ovvero al momento dell acquisto non è superiore a 3 mesi. Riduzioni di valore di attività finanziarie Vengono regolarmente effettuate valutazioni al fine di verificare se esista evidenza oggettiva che un attività finanziaria o che un gruppo di attività possa aver subito una riduzione di valore. Se esistono evidenze oggettive in tal senso, la riduzione di valore viene rilevata come costo nel conto economico dell esercizio. Passività finanziarie Le passività finanziarie includono i debiti finanziari, comprensivi dei debiti per anticipazioni su cessione di crediti, nonché altre passività finanziarie, ivi inclusi gli strumenti derivati e le passività a fronte delle attività iscritte nell ambito dei contratti di locazione finanziaria. Le passività finanziarie, diverse dagli strumenti finanziari derivati, sono inizialmente iscritte al valore di mercato (fair value) ridotto dei costi dell operazione; successivamente vengono valutate al costo ammortizzato e cioè al valore iniziale, al netto dei rimborsi in linea capitale già effettuati, rettificato (in aumento o in diminuzione) in base all ammortamento (utilizzando il metodo dell interesse effettivo) di eventuali differenze fra il valore iniziale e il valore alla scadenza. Gli strumenti finanziari composti rappresentati da obbligazioni convertibili in azioni dell emittente sono contabilizzati separando la componente di debito da quella dell opzione: la componente di debito è iscritta in bilancio fra le passività finanziarie applicando il metodo del costo ammortizzato mentre il valore dell opzione, calcolato quale differenza tra il valore della componente di debito ed il valore nominale dello strumento finanziario emesso, è iscritto in una riserva specifica di patrimonio netto (Altri strumenti rappresentativi di patrimonio netto). Le passività finanziarie coperte da strumenti derivati volti a fronteggiare il rischio di variazione di valore della passività, sono valutate al fair value, secondo le modalità stabilite dallo IAS 39 per l hedge accounting: gli utili e le perdite derivanti dai successivi adeguamenti al fair value, limitatamente alla componente coperta, sono rilevati a conto economico e sono

18 controbilanciati dalla porzione efficace della perdita o dell utile derivante dalle successive valutazioni al fair value dello strumento di copertura. Le passività finanziarie coperte da strumenti derivati volti a fronteggiare il rischio di variazione dei flussi finanziari rimangono valutate al costo ammortizzato, secondo le modalità stabilite dallo IAS 39 per l hedge accounting. Strumenti finanziari derivati Gli strumenti derivati perfezionati da Telecom Italia sono volti a fronteggiare l esposizione al rischio di cambio e di tasso di interesse, e ad una diversificazione dei parametri di indebitamento che ne permetta una riduzione del costo e della volatilità entro prefissati limiti gestionali. Coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, gli strumenti finanziari derivati di copertura sono contabilizzati secondo le modalità stabilite per l hedge accounting solo quando: a) all inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di copertura stessa; b) si prevede che la copertura sarà altamente efficace; c) l efficacia può essere attendibilmente misurata; e d) la copertura stessa è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata. Tutti gli strumenti finanziari derivati sono valutati al fair value, come stabilito dallo IAS 39. Quando gli strumenti derivati hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting, si applicano i seguenti trattamenti contabili: fair value hedge Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell esposizione alle variazioni del fair value di un attività o di una passività attribuibili ad un particolare rischio, l utile o la perdita derivante dalle successive variazioni del fair value dello strumento di copertura è rilevato a conto economico. L utile o la perdita derivante dall adeguamento al fair value della posta coperta, per la parte attribuibile al rischio coperto, modifica il valore contabile di tale posta e viene rilevato a conto economico; cash flow hedge Se uno strumento finanziario derivato è designato come strumento di copertura dell esposizione alla variabilità dei flussi finanziari di un attività o di una passività iscritta in bilancio o di un operazione prevista altamente probabile, la porzione efficace degli utili o delle perdite derivante dall adeguamento al fair value dello strumento derivato è rilevata in una specifica riserva di patrimonio netto (Riserva per adeguamento al fair value degli strumenti derivati di copertura). L utile o la perdita cumulato è stornato dalla riserva di patrimonio netto e contabilizzato a conto economico negli stessi esercizi in cui gli effetti dell operazione oggetto di copertura vengono rilevati a conto economico. L utile o la perdita associato a quella parte della copertura inefficace è iscritto a conto economico immediatamente. Se l operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati contabilizzati nella riserva di patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico. Per gli strumenti derivati per i quali non è stata designata una relazione di copertura, gli utili o le perdite derivanti dalla loro valutazione al fair value sono iscritti direttamente a conto economico

19 Cessioni di crediti Nel corso del primo semestre dell esercizio 2006 Telecom Italia ha ceduto una parte significativa dei propri crediti mediante il programma di cartolarizzazione ( securitisation ) che in data 25 luglio 2006 è giunto a scadenza. Nel dicembre 2005 il programma di cartolarizzazione è stato in parte ristrutturato attraverso la sottoscrizione fra Telecom Italia S.p.A. e alcune controparti finanziarie di un Master DPP Transfer Agreement (o Accordo Quadro per la cessione del Deferred Purchase Price (DPP)) in base al quale i crediti di Telecom Italia S.p.A. per DPP relativi a fatture emesse fra il 1 ottobre 2005 e il 31 maggio 2006 sono stati ceduti con clausola pro soluto. In conseguenza di tali cessioni relative ai DPP, i rischi e i benefici legati al possesso di tali crediti sono stati integralmente trasferiti alle controparti finanziarie che, assumendo il controllo della Special Purpose Entity (SPE) secondo i criteri del SIC-12, consolidano il veicolo TI Securitisation Vehicle S.r.l. (TISV). Con riferimento alla stessa tipologia di crediti, Telecom Italia ha posto in essere, già a partire dal mese di giugno del 2006, contratti di cessione dei crediti ai sensi della legge 52/91 sul factoring. Tali cessioni sono caratterizzate dal trasferimento a terzi sostanzialmente di tutti i rischi (e benefici) relativi ai crediti, rispondendo in tal modo ai requisiti degli IFRS per lo storno degli stessi. Appositi contratti di servicing, in virtù dei quali le istituzioni acquirenti hanno conferito mandato a Telecom Italia di gestire le attività di incasso e gestione dei crediti, lasciano intatta l attuale relazione tra la Società e la propria clientela. Inoltre, Telecom Italia pone in essere operazioni di factoring riferite ad altre tipologie di crediti che, nella maggior parte dei casi, rispondono ai requisiti IFRS per lo storno di tali attività. In alcuni casi, tuttavia, taluni crediti ceduti tramite factoring non soddisfano i requisiti IFRS richiesti per lo storno; in particolare, alcune cessioni risalenti soprattutto ad esercizi precedenti e solitamente riferite a crediti verso l Erario per imposte, ancorché legalmente stipulate con modalità pro soluto, richiesero una franchigia da parte del cedente o il mantenimento di una significativa esposizione all andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti. In tali casi, dal momento che non furono sostanzialmente trasferiti a terzi i rischi inerenti, i crediti ceduti rimangono iscritti in bilancio controbilanciati da una passività finanziaria di pari importo. Crediti per lavori in corso su commesse I lavori in corso su commesse, indipendentemente dalla durata della commessa, sono valutati in base alla percentuale di completamento e classificati come crediti fra le attività correnti. Eventuali perdite su tali contratti sono rilevate a conto economico nella loro interezza nel momento in cui divengono note. Rimanenze di magazzino Le rimanenze costituite da beni destinati alla vendita nonché da scorte di materiali tecnici e da parti di ricambio da utilizzare per l attività di esercizio e manutenzione sono valutate al minore tra il costo e il presumibile valore di realizzo; il costo viene determinato con il metodo del costo medio ponderato per singolo movimento. Il valore di carico dei beni di magazzino è ridotto, mediante apposite svalutazioni, per i materiali interessati da fenomeni di obsolescenza o a lenta rotazione, tenuto conto del loro utilizzo futuro atteso e del loro presumibile valore di realizzo

20 Benefici ai dipendenti Fondo per il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) Il Fondo Trattamento di Fine Rapporto (TFR), obbligatorio ai sensi dell art del Codice Civile, è considerato, in base agli IFRS, un piano a benefici definiti ed è correlato, tra l altro, alla vita lavorativa dei dipendenti ed alla retribuzione percepita nel periodo di servizio prestato. In applicazione dello IAS 19, il valore del TFR da iscrivere in bilancio è determinato mediante un calcolo attuariale, utilizzando il metodo della Proiezione Unitaria del Credito (Projected Unit Credit Method). Come consentito dall IFRS 1 e dallo IAS 19, Telecom Italia ha optato, sia in sede di prima adozione degli IFRS, sia negli esercizi a regime, di iscrivere a conto economico tutti gli utili e le perdite attuariali via via emersi. I costi relativi all incremento del valore attuale dell obbligazione per il TFR, derivanti dall approssimarsi del momento di pagamento dei benefici, sono inclusi nei Costi del Personale. Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale I Piani di stock option assegnati dal 1 gennaio 2005 vengono contabilizzati secondo quanto previsto dall IFRS 2. La Società si è avvalsa delle esenzioni previste dal paragrafo 25B dell IFRS 1 e non ha pertanto applicato l IFRS 2 ai piani di stock option assegnati anteriormente al 7 novembre 2002 in considerazione anche del fatto che non sono intervenute modifiche ai termini e alle condizioni di tali piani. Per la valorizzazione dei piani di stock option, la Società utilizza il modello binomiale Cox-Ross- Rubenstein (CRR) attraverso il quale vengono determinati i possibili valori che l azione sottostante può assumere nel corso della vita dell opzione. La Società riconosce benefici addizionali a taluni dirigenti e quadri attraverso piani di partecipazione al capitale (stock options). Secondo quanto stabilito dall IFRS 2 (Pagamenti basati su azioni), le stock options a favore dei dipendenti sono iscritte in bilancio al fair value rilevato al momento dell assegnazione delle stesse ( grant date ) secondo certi modelli che tengono conto di fattori (il prezzo di esercizio dell opzione, la durata dell opzione, il prezzo corrente delle azioni sottostanti, l attesa volatilità del prezzo delle azioni, i dividendi attesi e il tasso d interesse per un investimento a rischio zero lungo la vita dell opzione) vigenti al momento dell assegnazione. Se il diritto diventa esercitabile dopo un certo periodo e/o al verificarsi di certe condizioni di performance ( vesting period ), il valore complessivo delle opzioni viene ripartito pro-rata temporis lungo il periodo suddetto e iscritto in una specifica voce di patrimonio netto denominata Altri strumenti rappresentativi di patrimonio netto, con contropartita la voce di conto economico Costi del personale (trattandosi di un corrispettivo in natura erogato al dipendente avente lo scopo di fidelizzarlo e di incentivarlo al conseguimento degli obiettivi aziendali). Alla fine di ogni esercizio il fair value di ogni opzione precedentemente determinato non viene rivisto né aggiornato, ma rimane acquisito nel patrimonio netto a titolo definitivo; a tale data viene invece aggiornata la stima del numero di opzioni che matureranno alla scadenza sulla base del numero dei dipendenti che avranno diritto a esercitare le opzioni. La variazione è portata ad incremento o riduzione della voce Altri strumenti rappresentativi di patrimonio netto con contropartita nella voce di conto economico Costi del personale. Alla scadenza dell opzione, l importo iscritto nella voce Altri strumenti rappresentativi di patrimonio netto è riclassificato alla Riserva da sovrapprezzo delle azioni per la quota relativa alle opzioni esercitate e alla voce Utili (perdite) accumulati, incluso il risultato dell esercizio per la parte relativa a quelle non esercitate

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