Il progetto Veniamo a trovarvi Sostegno alla domiciliarità per anziani in Provincia di Cuneo

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1 Il progetto Veniamo a trovarvi Sostegno alla domiciliarità per anziani in Provincia di Cuneo Andrea Silvestri Milano,

2 Il progetto Veniamo a trovarvi Come è nato: Da interventi infrastrutturali a innovazione sui servizi Ricerca sui servizi Socio-Assistenziali nell area di Cuneo, Mondovì, Alba/Bra - Quaderno 3 della Fondazione Senectus ipsa morbus Incontro con Bottega del Possibile Che cos è: Un progetto di offerta di servizi, erogati facendo perno su una casa di riposo, funzionali a consentire agli anziani che lo desiderano di rimanere a casa propria in salute e benessere

3 Il bisogno e i destinatari Difficoltà delle ASL a sostenere le convenzioni e dei Consorzi socio assistenziali su integrazioni rette e servizi a domicilio Difficoltà degli anziani e delle famiglie a pagare le rette delle strutture Incremento degli anziani soli Difficoltà di supporto della famiglia agli anziani Richiesta di servizi maggiormente flessibili e sostenibili

4 I protagonisti La Casa di riposo Il Comune Il Consorzio socio assistenziale L ASL I medici di famiglia La parrocchia Le associazioni di volontariato Con il supporto tecnico di: FCRC Bottega del Possibile

5 Quali sono le azioni Servizi di supporto alle persone anziane realizzati dal personale della struttura a domicilio: Esempi: alzata mattutina e messa a letto serale bagno assistito consegna dei pasti e dei farmaci interventi di igiene personale e cura della casa accompagnamento a visite mediche Servizi di supporto alle persone anziane realizzati presso la struttura: attività di socializzazione e relazione segretariato sociale uscite sul territorio e giornate di sollievo

6 Come si attivano i servizi Il «Visitatore itinerante» (vedi slide) incontra periodicamente gli anziani soli, e intercetta i bisogni, che segnala a una Commissione integrata (tra ASL, Consorzio, casa di riposo), che si incontra settimanalmente e sceglie le modalità assistenziali più adatte a ciascun caso

7 Il visitatore itinerante «L ascolto che cammina» L OSS itinerante entra in contatto e visita periodicamente tutti gli anziani soli, offrendo un sostegno di socializzazione e riuscendo a prevenire le situazioni a rischio (malattie, disagi, solitudine, cadute, cattiva alimentazione ) Quando necessario segnala i bisogni intercettati e l esigenza di interventi medici o di altri servizi dedicati.

8 Il ruolo della Casa di Riposo Attore primario del processo Apparentemente in conflitto di interessi con la domiciliarità In realtà vantaggi: Apertura sul territorio Ottimizzazione degli investimenti e delle infrastrutture Fidelizzazione graduale Fatturato aggiuntivo Assunzione di personale Maggiore integrazione con gli altri servizi socioassistenziali

9 L esperimento di Bernezzo e la sua valutazione La prima sperimentazione pilota si è svolta a Bernezzo per tre anni, con contributo decrescente della Fondazione (dichiarato dall inizio): dalla terza annualità il progetto gode di completa sostenibilità Su questa edizione si è svolta un analisi qualitativa e una quantitativa: Valutazione del gradimento/soddisfazione Valutazione degli effetti del progetto sulla spesa sanitaria e assistenziale

10 Analisi qualitativa Al termine del progetto di Bernezzo, un indagine qualitativa ha mostrato una elevato grado di soddisfazione degli utenti e delle famiglie rispetto al servizio offerto. Con il passaggio a tariffe a carico delle famiglie, tutti gli utenti hanno proseguito a usufruire del servizio Si è dunque ottenuto un incremento del livello di welfare, in termini di numero di anziani assistiti e di loro stato di benessere

11 Analisi quantitativa L attivazione del progetto ha determinato una riduzione delle spese sanitarie ed eventuali risparmi del sistema sanitario? Analisi dei dati relativi ai costi delle spese sanitarie, farmaceutiche e di ricovero sostenuti dal sistema sanitario pubblico dal 2005 al 2009 per gli anziani over 70 anni del Comune di Bernezzo e di 4 comuni limitrofi Non si è osservata una riduzione del consumo di farmaci: spiegazione: da un alto riduzione del bisogno di farmaci per migliore benessere dall altro avvio della somministrazione per anziani che in precedenza non curavano le proprie patologie In assenza del progetto, quanti degli assistiti avrebbero dovuto far ricorso alla casa di Riposo? Valutazione situazioni cliniche e relazionali degli assistiti (44 anziani): 5 casi gravi che avrebbero richiesto un probabile ricovero in casa di cura 2 casi che avrebbero richiesto certamente un ricovero in casa di cura nel periodo considerato Prevenzione di potenziali patologie che avrebbero potuto accadere in assenza di aiuto (es caduta con frattura del femore)

12 Analisi quantitativa L intervento: ha allargato la platea dei soggetti assistiti, assolvendo ad una pluralità di funzioni non ha portato ad una riduzione della spesa sanitaria ha ridotto la spesa sociale in ragione di un effetto sostituzione (il consorzio si è ritratto da alcuni servizi precedenti) ha indotto risparmi netti nella spesa assistenziale e sanitaria configurandosi, in diversi casi, come alternativa effettiva al ricovero in Casa di Riposo ma non in misura tale da coprire i costi del progetto stesso

13 La sostenibilità del progetto + - Le valutazioni effettuate dimostrano che il progetto determina dei costi aggiuntivi visibili rispetto all esistente, a causa: A) dei servizi erogati ad un numero maggiore di persone, incluse le spese farmaceutiche e le prestazioni sanitarie specialistiche B) dell attività del visitatore itinerante Per contro, essendo nella sostanza un attività di prevenzione, il progetto determina risparmi invisibili in termini di: Mancati ricoveri in casa di riposo Mancati ricoveri in ospedale Prevenzione dell ingravescenza delle patologie In conclusione: il progetto genera risparmi ai servizi socio sanitari pubblici, che potrebbero in buona parte coprire i costi di funzionamento. In assenza di questa presa in carico, l intervento degli utenti e delle famiglie rende sostenibile l iniziativa

14 La diffusione del modello in Provincia di Cuneo al termine dell esperienza pilota di Bernezzo Nel 2012 sono stati avviati 3 progetti di domiciliarità Nel 2013 è stato redatto un Bando rivolto alle Case di riposo dei Comuni montani e collinari, con l'avvio di 3 progetti Nel 2014 il Bando è stato esteso anche ai territori non montani, finanziando l avvio di 5 nuovi progetti Nel 2015 l iniziativa è stata inserita all interno del Bando Cantiere Nuovo Welfare 2015 estendendo a tutte le Case di riposo della provincia di Cuneo la possibilità di parteciparvi

15 Le condizioni per l estensione del progetto ad altri ambiti territoriali Presenza di una casa di riposo attiva, dotata di spazi e strutture (centro diurno, bagno assistito, cucina con potenziale di più pasti etc.), disponibile ad aprirsi al territorio Creazione di un COMITATO DI PROGETTO*, con ASL (in particolare Distretto e Medici di famiglia), ente gestore dei servizi, Comune, casa di riposo, volontariato locale, realtà ecclesiastiche Un esperienza concreta di WELFARE DI COMUNITA *Nota: Poiché è fondamentale l integrazione di questi servizi con quelli già esistenti sul territorio, il soggetto capofila naturale del Comitato è l ente gestore dei servizi; tuttavia, a seconda del territorio, chiunque dei soggetti indicati può essere il promotore dell iniziativa

16 Le prospettive Creazione di un coordinamento dei responsabili delle strutture e degli operatori coinvolti nel corso degli anni, per favorire scambio delle esperienze, la condivisione di buone pratiche e di servizi comuni Proseguire l attività di formazione degli operatori per un maggiore sviluppo e radicamento del progetto Veniamo a Trovarvi

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