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1 Rev. 2 - OTTOBRE 2010 Coll Energia S.r.l. Milano, Italia Impianto per la Produzione di un Bio-Liquido (Olio di Pirolisi) e Generazione di Energia Elettrica e Termica Colle Val D Elsa (SI) Elaborati di Progetto Descrizione e Dimensionamento Preliminare Impianto Antincendio

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3 Rev. 2 OTTOBRE 2010 Coll Energia S.r.l. Milano, Italia Impianto per la Produzione di un Bio-Liquido (Olio di Pirolisi) e Generazione di Energia Elettrica e Termica Colle Val D Elsa (SI) Elaborati di Progetto Descrizione e Dimensionamento Preliminare Impianto Antincendio Preparato da Firma Data Bruno Danieli 11 Ottobre 2010 Verificato da Firma Data Tiziana Pezzo 11 Ottobre 2010 Giovanni Uguccioni 11 Ottobre 2010 Approvato da Firma Data Roberto Carpaneto 11 Ottobre 2010 Rev. Descrizione Preparato da Verificato da Approvato da Data 2 Revisione B. Danieli TP/GMU RC Ottobre Revisione B. Danieli TP/GMU RC Settembre Prima Emissione B. Danieli TP/GMU RC Luglio 2010 Tutti i diritti, traduzione inclusa, sono riservati. Nessuna parte di questo documento può essere divulgata a terzi, per scopi diversi da quelli originali, senza il permesso scritto della D'Appolonia.

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5 Rev. 2 Ottobre 2010 INDICE ELENCO DELLE TABELLE Pagina 1 GENERALITÀ SCOPO DESCRIZIONE DELLE INSTALLAZIONI LIMITI DEL DOCUMENTO DEFINIZIONE ACRONIMI E ABBREVIAZIONI UNITÀ DI MISURA 3 2 DATI BASE E REQUISITI GENERALI CRITERI GENERALI VALUTAZIONE DEL MASSIMO RISCHIO OPERATIVITÀ DEL SISTEMA CONDIZIONI OPERATIVE LEGISLAZIONE E STANDARD DI RIFERIMENTO PRIORITÀ DI APPLICAZIONE REQUISITI DELLE APPARECCHIATURE E DEI SISTEMI UBICAZIONE CONDIZIONI AMBIENTALI 7 3 SELEZIONE DEI SISTEMI DI PROTEZIONE ATTIVA AGENTI ESTINGUENTI APPARECCHIATURE E SISTEMI 8 4 SELEZIONE DEI SISTEMI FISSI DI PROTEZIONE ANTINCENDIO IDENTIFICAZIONE DELLE AREE DI INTERVENTO 9 5 SISTEMA ANTINCENDIO MASSIMA RICHIESTA ACQUA ANTINCENDIO Identificazione dello Scenario più Critico Parametri di Dimensionamento Richiesta Acqua Antincendio Calcolo Fabbisogno Idrico Impianti CONDIZIONI DI PROGETTO IMPIANTI ANTINCENDIO AD ACQUA E SCHIUMA STAZIONE STOCCAGGIO E POMPAGGIO ACQUA ANTINCENDIO DISTRIBUZIONE GENERALE ACQUA ANTINCENDIO Rete Antincendio Valvole di Sezionamento Apparecchiature Antincendio Protezione Generale di Area SISTEMI FISSI DI PROTEZIONE ATTIVA ANTINCENDIO PER AREA Caratteristiche dei Sistemi Antincendio Fissi Sistema Raffreddamento Serbatoi Sistema a Diluvio Trasformatori a Bagno d Olio SISTEMI SEMIFISSI - NASPI AD ACQUA STAZIONI SCHIUMA LOCALI 26 III Coll Energia S.r.l. Pag. i

6 5.7.1 Stazione Schiuma Alimentazione Sistema Diluvio Sezione Fredda Produzione Pyoil Stazione Schiuma Alimentazione Sistemi Schiuma Serbatoi e Bacini APPARECCHIATURE ANTINCENDIO MOBILI Altre Apparecchiature Mobili SISTEMI A SATURAZIONE DI GAS 29 6 CONCLUSIONI 31 RIFERIMENTI APPENDICE A: SISTEMA ANTINCENDIO PLANIMETRIA GENERALE DISPOSIZIONE IDRANTI ESTERNI E MONITORI A SCHIUMA Coll Energia S.r.l. Pag. ii

7 ELENCO DELLE TABELLE Tabella No. Pagina Tabella 5-1 Sistema Fisso Diluvio a Schiuma 13 Tabella 5-2 Massima Richiesta di Acqua Antincendio Area Sezione Fredda Pyoil 13 Tabella 5-3 Massima Richiesta di Acqua Antincendio Area Sezione Calda Pyoil 14 Tabella 5-4 Massima Richiesta di Acqua Antincendio Area Stoccaggio Pyoil e Gasolio 16 Tabella 5-5 Massima Richiesta di Acqua Antincendio Area Trasformatori a Bagno D Olio 17 Tabella 5-6 Massima Richiesta di Acqua Antincendio Area Stoccaggio Legno 17 Tabella 5-7 Massima Richiesta di Acqua Antincendio Altre Aree 18 Tabella 5-8 Massima Richiesta di Acqua Antincendio per Area di Intervento 18 Tabella 5-9 Sistemi di Protezione Antincendio Fissi per Area di Intervento 21 Tabella 5-10 Caratteristiche dei Sistemi Schiuma a Protezione dei Serbatoi 23 Tabella 5-11 Caratteristiche dei Sistemi Schiuma a Protezione dei Bacini dei Serbatoi 24 Tabella 5-12 Edifici Protetti Mediante Naspi 26 Tabella 5-13 Installazione Apparecchiature Mobili 28 Tabella 5-14 Criteri di Installazione Estintori 28 Coll Energia S.r.l. Pag. iii

8 Rev. 2 Ottobre 2010 RAPPORTO IMPIANTO PER LA PRODUZIONE DI UN BIO-LIQUIDO (OLIO DI PIROLISI) E COGENERAZIONE DI ENERGIA ELETTRICA E TERMICA COLLE VAL D ELSA (SI) DESCRIZIONE E DIMENSIONAMENTO PRELIMINARE IMPIANTO ANTINCENDIO 1 GENERALITÀ 1.1 SCOPO Il presente documento ha come oggetto la definizione dei parametri di progetto che devono essere adottati nella definizione dei sistemi di protezione attiva antincendio, da prevedere per l Impianto per la Produzione di un Bio-Liquido (Olio di Pirolisi 1 ) e Cogenerazione di Energia Elettrica e Termica di Colle Val D Elsa che Coll Energia intende realizzare nel comune di Colle Val d Elsa (SI), in Località Catarelli. 1.2 DESCRIZIONE DELLE INSTALLAZIONI L impianto, oggetto delle protezioni, è costituito essenzialmente dai seguenti impianti ed edifici (D Appolonia, 2010a, b). Impianti di Processo e Servizi: A. Aree Stoccaggio Legno. B. Area Pretrattamento e Movimentazione Biomassa C. Area Sezione di Produzione Pyoil D. Area Stoccaggio Pyoil E. Area Stoccaggio Gasolio F. Area Generatori G. Area Trattamento Fumi H. Stazione Acqua Antincendio I. Area Trattamento Acque J. Trasformatori. 1 Nel seguito denominato anche pyoil. I riferimenti sono riportati alla fine del testo. D'APPOLONIA S.p.A. Via San Nazaro, Genova, Italia Telefono Fax dappolonia@dappolonia.it - Web Site:

9 Edifici: A. Edificio Pesa e Area Pesa B. Edificio Uffici, Spogliatoi e Sala Controllo C. Edificio Isola di Potenza D. Magazzino e Officina E. Edificio Antincendio F. Locali Compressori G. Edificio Acqua Demi H. Edificio Elettrico I. Edificio Diesel di Emergenza J. Edificio Laboratorio. 1.3 LIMITI DEL DOCUMENTO Questo documento si riferisce al solo sistema di protezione attiva antincendio e quindi non include: criteri di progetto di protezioni passive; criteri di progetto sistemi di rivelazione incendio e gas. I sistemi di rivelazione incendio, ove menzionati, hanno il solo scopo di chiarire la funzionalità dei sistemi di protezione attiva ai quali sono associati; criteri sulle distanze di sicurezza; sistemi di sicurezza di processo (es. sistemi di inertizzazione, sistemi di blocco, sistemi di depressurizzazione ecc.); logiche di interblocco tra sistemi; dispositivi di protezione individuali per il personale. 1.4 DEFINIZIONE In questo documento sono usate le seguenti definizioni. Area di Intervento: si intende la massima estensione di area all interno della quale l incendio di un componente può comportare effetti collaterali sulle altre apparecchiature. Area o Apparecchiatura Adiacente: si intende ogni area o apparecchiatura, adiacente all area di rischio supposta in fuoco e non separata, da questa ultima, da pareti taglia fuoco a da adeguata distanza di sicurezza. Scenario di Incendio di Riferimento: si intende lo scenario che coinvolge l area di rischio supposta in fuoco e le aree di rischio adiacenti più critiche sia come numero che come estensione. Coll Energia S.r.l. Pag. 2

10 Parametri di Progetto: si intendono i dati di base (es. portate specifiche, portate caratteristiche ecc.), applicati nella definizione del sistema di protezione attiva antincendio. Portate Specifiche: si intendono le portate di estinguente, espresse in litri/minuto per m lineare o m 2, applicate nella definizione dei sistemi di protezione attiva antincendio. Portata di Progetto Acqua Antincendio: si intende la massima portata richiesta, per ambedue i sistemi ad acqua e schiuma, al fine di controllare l incendio, relativo allo scenario di riferimento. Portata di Progetto del Sistema Schiuma: si intende la massima portata di miscela schiumogena richiesta, al fine di controllare l incendio, relativo allo scenario di riferimento. Contingency Factor: si intende la quantità di acqua, da prevedere per sicurezza, nella fase preliminare, in aggiunta al valore teorico di portata previsto dai calcoli, per i sistemi ad ugelli. 1.5 ACRONIMI E ABBREVIAZIONI All interno del testo del documento sono stati usati i seguenti acronimi e abbreviazioni: AFFF Aqueous Film Forming Foam F&G Rivelazione Incendio e Gas (Sistema) GRE Glass fibre Reinforced Epoxy GRP Glass fibre Reinforced Plastics NFPA National Fire Protection Association. 1.6 UNITÀ DI MISURA Con riferimento alla materia specifica relativa a questo documento, sono state adottate le seguenti unità di misura: dimensioni lineari: m superfici : m 2 volumi : m 3 diametri linee: diametri attacchi : mm, pollici portate : m 3 /ora portate : litri/minuto portate specifiche : litri/minuto m 2 pressione assoluta : pressione relativa : velocità : bar bar g m/s. Coll Energia S.r.l. Pag. 3

11 2 DATI BASE E REQUISITI GENERALI 2.1 CRITERI GENERALI Criteri Base di Sicurezza e di Buona Ingegneria I sistemi di protezione, previsti al fine di ottenere un elevato grado di sicurezza, sono stati scelti sulla base di quanto richiesto dalle norme, codici, standard di riferimento e da quanto richiesto da criteri di buona ingegneria. I sistemi di protezione attiva previsti sono basati sull assunzione che nell esecuzione dell impianto, oggetto della protezione, siano seguiti i criteri di buona ingegneria per quanto riguarda la progettazione delle apparecchiature di processo, la definizione delle distanze di sicurezza, i sistemi di drenaggio ecc. Quanto sopra si ritiene sia applicato anche nella costruzione degli edifici, per quanto riguarda l installazione di eventuali pareti taglia fuoco, vie di fuga, sistemi di ventilazione ecc. 2.2 VALUTAZIONE DEL MASSIMO RISCHIO Nella valutazione del massimo rischio si è assunto che si possa verificare un solo caso di incendio nello stesso momento, ovvero non sono previsti scenari che prevedano più casi di incendio simultanei. La massima richiesta di acqua antincendio è stata quindi calcolata tenendo conto del singolo caso più gravoso. 2.3 OPERATIVITÀ DEL SISTEMA Il sistema di protezione attiva è stato previsto al fine di un totale controllo della situazione di incendio più gravosa ipotizzata, senza che si renda necessario l intervento di ulteriori mezzi. Al fine di garantirne l operatività in tutte le condizioni, i componenti del sistema antincendio che necessitano di energia elettrica, dovranno essere alimentati da due fonti, completamente diverse ed indipendenti. 2.4 CONDIZIONI OPERATIVE Tutti i sistemi e le apparecchiature antincendio installate nell impianto dovranno essere, sotto tutti gli aspetti, valide per una sicura e continua operatività. I sistemi e le apparecchiature dovranno essere progettati tenendo conto delle condizioni ambientali, in particolare per quanto riguarda i problemi dovuti alla presenza di vento e alla sismicità del luogo. I sistemi e le apparecchiature non dovranno subire danni permanenti dovuti alle condizioni ambientali nelle quali devono operare. Coll Energia S.r.l. Pag. 4

12 2.5 LEGISLAZIONE E STANDARD DI RIFERIMENTO La progettazione del sistema di protezione attiva antincendio dovrà essere basata sulla seguente legislazione e standard di riferimento. Tutta la legislazione Italiana applicabile, includendo: D.L.vo No. 81, 9/4/2008, Attuazione dell Articolo 1 della Legge 3 Agosto 207, No. 123, in Materia di Tutela della Salute e della Sicurezza nei Luoghi di Lavoro e s.m.i.. Decreto 22/10/2007, Approvazione della Regola Tecnica di Prevenzione Incendi per la Installazione di Motori a Combustione Interna Accoppiati a Macchina Generatrice Elettrica o a Macchina Operatrice a Servizio di Attività Civili, Agricole, Artigianali, Commerciali e di Servizi. D.L.vo 25/2/2000, No. 93, Attuazione della Direttiva 97/23/CE in Materia di Attrezzature a Pressione (Direttiva PED). D.M. 10 Marzo 1998, Criteri Generali di Sicurezza Antincendio e per la Gestione dell Emergenza nei Luoghi di Lavoro. D.M. 22 Gennaio 2008, No. 37, Regolamento Concernente l'attuazione dell'articolo 11- quaterdecies, comma 13, lettera a) della Legge n. 248 del 2 Dicembre 2005, Recante Riordino delle Disposizioni in Materia di Attività di Installazione degli Impianti all'interno degli Edifici. D.P.R. No. 126, 23/3/1998, Regolamento Recante Norme per l Attuazione della Direttiva 94/9/CE in Materia di Apparecchi e Sistemi di Protezione Destinati ad Essere Utilizzati in Atmosfera Potenzialmente Esplosiva. D.M. 30/11/1983, Termini, Definizioni Generali e Simboli Grafici di Prevenzione Incendi. D.M. 16/2/1982, Modificazioni al Decreto Ministeriale 27 Settembre 1965, Concernente la Determinazione delle Attività Soggette alle Visite di Prevenzione Incendi. D.P.R. 29/7/1982, No. 577, Approvazione del Regolamento Concernente l'espletamento dei Servizi di Prevenzione e di Vigilanza Antincendio. Legge 1/3/1968, No. 186, Disposizioni Concernenti la Produzione di Materiali, Apparecchiature, Macchinari, Installazioni e Impianti Elettrici. D.M. 31/7/1934, Approvazione delle Norme di Sicurezza per la Lavorazione, l'immagazzinamento, l'impiego o la Vendita di Oli Minerali, e per il Trasporto degli Oli Stessi. Standard: ASME/ANSI B16 Standards of Pipes and Fittings. ASTM Material Specification. CEI EN (CEI 31-30), Costruzioni Elettriche per Atmosfere Esplosive per la Presenza di Gas. Parte 10: Classificazione dei Luoghi Pericolosi. CEI 31-35, Costruzioni Elettriche per Atmosfere Potenzialmente Esplosive per la per la Presenza di Gas. Guida all Applicazione della Norma CEI EN (CEI 31-30) - Classificazione dei Luoghi Pericolosi. Coll Energia S.r.l. Pag. 5

13 CEI 31-33, Costruzioni Elettriche per Atmosfere Potenzialmente Esplosive per la per la Presenza di Gas. - Parte 14: Impianti Elettrici nei Luoghi con Pericolo di Esplosione per la Presenza di Gas (diversi dalle miniere). CE EN , Safety Requirements for Secondary Batteries and Battery Installations Part 2: Stationary Batteries. CEI EN 60529, (70-1), Gradi di Protezione degli Involucri (Codice IP). EN 3, Estintori d Incendio Portatili. UNI/EN 1866, Estintori Carrellati. EN 671, Sistemi Manichette. EN 25923, Specifica per l Anidride Carbonica. NFPA 11, Low Expansion Foam and Combined Agents Systems. NFPA 12, Carbon Dioxide Extinguishing Systems. NFPA 15, Water Spray Fixed Systems for Fire Protection. NFPA 16, Foam/Water Sprinkler and Spray Fixed Systems for Fire Protection. NFPA 20, Standard for the Installation of Stationary Pumps for Fire Protection. NFPA 30, Flammable and Combustible Liquids Codes. NFPA 2001, Clean Agent Extinguishing Systems. NFPA 850, Fire Protection for Fossil Fuelled Steam and Combustion Turbine Electric Generating Plants. UNI Raccordi UNI 11292, Locali Destinati ad Ospitare Gruppi di Pompaggio per Impianti Antincendio, Caratteristiche Costruttive e Funzionali. 2.6 PRIORITÀ DI APPLICAZIONE In caso di conflitto tra i diversi documenti dovrà essere applicata la seguente priorità: legislazione italiana; questa specifica; eventuali standard della società di gestione dell impianto; codici e norme. In caso di conflitto tra documenti allo stesso livello di priorità, dovrà essere applicato il più restrittivo. 2.7 REQUISITI DELLE APPARECCHIATURE E DEI SISTEMI I seguenti requisiti specifici dovranno essere tenuti in considerazione: Coll Energia S.r.l. Pag. 6

14 i sistemi e le apparecchiature dovranno essere conformi alle richieste indicate nei codici di riferimento per quanto riguarda portate specifiche, concentrazioni ecc. ma le caratteristiche costruttive e i materiali saranno in accordo agli standard del Costruttore, cosi come le relative certificazioni saranno quelle del paese di origine; le caratteristiche dei sistemi e delle apparecchiature dovranno essere conformi a quanto indicato negli standard di società, ove applicabili, e a quanto richiesto da questa specifica. 2.8 UBICAZIONE L impianto in oggetto è realizzata sul territorio comunale di Colle Val d Elsa, in un area adiacente allo stabilimento RCR. Gli elaborati di lay out facenti parte del progetto tecnico, riportano la planimetria generale dell area (D Appolonia, 2010b) e le viste laterali. 2.9 CONDIZIONI AMBIENTALI Le condizioni ambientali di riferimento sono riportate di seguito (D Appolonia, 2010a, c): altitudine media del sito 180 m s.l.m. temperatura di riferimento aria ambiente 15 C temperatura minima aria ambiente -10 C temperatura massima aria ambiente 39 C umidità relativa di riferimento 55 % zona sismica: Stato Limite Ultimo T ritorno=712 anni Accelerazione sismica su suolo rigido=0.16g Stato Limite di Servizio T ritorno =75 anni Accelerazione sismica su suolo rigido=0.07g velocità di riferimento del vento 27 m/s carico dovuto a neve : 0,60 kn/m². Relativamente alle condizioni ambientali e di riferimento si rimanda in ogni caso alla documentazione emessa nell ambito del progetto. Coll Energia S.r.l. Pag. 7

15 3 SELEZIONE DEI SISTEMI DI PROTEZIONE ATTIVA I sistemi di protezione attiva antincendio sono stati previsti tenendo conto, nell ordine, dei seguenti fattori: difesa dell incolumità del personale; tipologia predominante di materiali combustibili o infiammabili presenti; controllo delle perdite di combustibile; specifica protezione di apparecchiature vitali per il funzionamento dell impianto; effetti dell azione di estinzione sul riutilizzo delle apparecchiature protette. 3.1 AGENTI ESTINGUENTI I seguenti agenti estinguenti, in aggiunta all acqua antincendio e in funzione del tipo di rischio, dovranno essere impiegati: liquido schiumogeno a bassa espansione; polvere chimica; anidride carbonica; il tipo di acqua impiegata per il servizio antincendio sarà acqua industriale. 3.2 APPARECCHIATURE E SISTEMI In funzione del tipo di rischio, dovranno essere previsti i seguenti sistemi e apparecchiature antincendio: idranti e cassette idranti; naspi ad acqua; monitori a schiuma; sistemi fissi a schiuma; sistemi fissi di raffreddamento sistemi fissi a diluvio alta velocità; sistemi fissi a diluvio a schiuma; sistemi fissi a saturazione di gas; estintori portatili a polvere; estintori carrellati a polvere; estintori portatili ad anidride carbonica; monitori ad acqua portatili. Coll Energia S.r.l. Pag. 8

16 4 SELEZIONE DEI SISTEMI FISSI DI PROTEZIONE ANTINCENDIO La selezione della tipologia di impianto di protezione è effettuata in considerazione delle diverse aree di rischio/intervento identificate. 4.1 IDENTIFICAZIONE DELLE AREE DI INTERVENTO Sulla base di quanto indicato in precedenza, sono state identificate le seguenti Aree di Intervento: Aree Stoccaggio Legno; Area Pretrattamento e Movimentazione Biomassa; Area Sezione Calda di Produzione Pyoil; Area Sezione Fredda di Produzione Pyoil; Area Stoccaggio Pyoil; Area Stoccaggio Gasolio; Area Recupero Termico e Trattamento Fumi; Stazione Acqua Antincendio; Area Trattamento Acque; Edificio Pesa e Area Pesa; Edificio Antincendio; Edificio Uffici, Spogliatoi e Sala Controllo; Isola di Potenza o Area Generazione Elettrica comprendente motori, ORC e annex elettrico ; Magazzino e Officina; Locali Compressori; Edificio Acqua Demi; Edificio Elettrico, Diesel di Emergenza, Trasformatori; Edificio Laboratorio e Locali Tecnici. Coll Energia S.r.l. Pag. 9

17 5 SISTEMA ANTINCENDIO I sistemi e le apparecchiature da prevedere a protezione dell impianto saranno alimentati da una stazione di stoccaggio e pompaggio e da un sistema di distribuzione acqua antincendio dedicati. 5.1 MASSIMA RICHIESTA ACQUA ANTINCENDIO La massima richiesta di acqua antincendio è definita applicando il seguente metodo: l impianto da proteggere viene suddiviso in Aree di Intervento; per ciascuna Area di Intervento viene identificato lo scenario più critico; sulla base dello scenario più critico di ciascuna Area di Intervento, si definiscono i sistemi che devono intervenire in contemporaneo e si calcola la relativa richiesta di acqua antincendio; il caso più gravoso, tra quelli identificati, definirà la massima richiesta d acqua per le nuove installazioni Identificazione dello Scenario più Critico Lo scenario più critico si verifica, in caso di incendio, in una delle Aree Stoccaggio Legno. Tale scenario prevede l intervento contemporaneo dei seguenti sistemi: No. 3 (tre) cannoni monitori portatili ad acqua ognuno con portata di 1500 litri/minuto; No. 4 lance antincendio ognuna con portata di 500 litri/minuto. Il dimensionamento preliminare è riportato al Paragrafo Richiesta Acqua Antincendio Calcolo Fabbisogno Idrico Impianti Parametri di Dimensionamento In conformità ai codici e agli standard di riferimento dovranno essere adottati i seguenti parametri di dimensionamento. Idranti: - massima distanza tra due idranti successivi 50 m - portata per manichetta 30 m 3 /ora (a 3.5 barg) - cassetta idranti una ogni due (2) idranti Naspi: - massima distanza tra due naspi successivi 25 m - portata per naspo 200 litri/minuto (a 3.5 bar g) Coll Energia S.r.l. Pag. 10

18 Sistemi di Raffreddamento Serbatoi - densità di scarica per serbatoi: 2.0 (litri/minuto) x m 2 (mantello di cui 20% sul tetto) Sistemi a Diluvio ad Acqua - densità di scarica per trasformatori a bagno d olio Sistemi a Diluvio a Schiuma - densità di scarica per serbatoi di processo e scambiatori in accordo NFPA (litri/minuto)x m 2 su inviluppo trafo e 6.1 (litri/minuto)x m 2 su superficie sotto trafo 10.2 (litri/minuto)x m 2 - densità di scarica per pompe e compressori 20.4 (litri/minuto)x m 2 Sistemi a Schiuma a Bassa Espansione - densità di scarica per serbatoi a tetto fisso 4.1 (litri/minuto) x m 2 superficie prodotto - densità di scarica per bacino serbatoi 4.1 (litri/minuto) x m 2 superficie bacino Cannoni Monitori: - portata cannoni monitori a schiuma 2000 litri/minuto (a 7.5 barg) - portata cannoni monitori ad acqua 1500 litri/minuto (a 7.5 barg) Contingency Factor Nel calcolo delle portate dei sistemi fissi ad acqua e schiuma è stato adottato un valore di contingency factor pari al 20% della portata teorica. Pressione di Alimentazione La pressione residua al punto di utilizzo più critico, dal punto di vista idraulico, dovrà essere di 8.0 barg Richiesta Acqua Antincendio Calcolo Fabbisogno Idrico Impianti Nel seguito si effettua una valutazione di base della massima richiesta d acqua antincendio delle diverse utenze; il risultato riportato nel seguito dovrà essere verificato in fase di progettazione di dettaglio. Nelle seguenti tabelle si riportano le richieste di acqua antincendio relativa ad ogni area intervento. Il dimensionamento delle protezioni è preliminare ed è connesso alle dimensioni delle apparecchiature protette. Nel caso in cui le dimensioni siano modificate il dimensionamento dovrà essere aggiornato. Nelle tabelle che seguono è stata usata la seguente simbologia: A o S D e R area o superficie protetta; diametro e raggio serbatoi; Coll Energia S.r.l. Pag. 11

19 H L e W QT QSPC CF altezza; lunghezza e larghezza bacini; portata totale di acqua o miscela schiumogena; portata specifica di acqua o miscela schiumogena; Contingency Factor. Area Sezione Fredda di Produzione Pyoil - Massima Richiesta di Acqua Antincendio A protezione dell Area Sezione Fredda di Produzione Pyoil è previsto l intervento contemporaneo delle seguenti utenze: No. 1 sistema fisso diluvio a schiuma a protezione delle apparecchiature riportate in Tabella 5-1; No. 2 lance manuali di supporto da 500 litri/minuto cadauna. Si evidenzia che in considerazione degli spazi disponili nell edificio entro cui sono collocate le apparecchiature della sezione denominata Area Fredda di Produzione Pyoil si prevede, in questa fase, una protezione che includa tutte le apparecchiature. Con disposizioni impiantistiche ed apparecchiature di maggiori dimensioni la protezione può essere articolata mediante impianto a schiuma a protezione dell apparecchiatura considerata in fiamme e a seconda della localizzazione delle apparecchiature, eventuale raffreddamento mediante acqua antincendio delle apparecchiature esposte. In considerazione degli spazi e delle dimensioni delle apparecchiature, si prevede lo spegnimento di un eventuale incendio ed il raffreddamento/soffocamento dei componenti limitrofi onde evitare il coinvolgimento nell incendio con lo stesso impianto a schiuma. A tale proposito si prevede che l impianto sia progettato in accordo alla norma NFPA 16, che regola gli impianti a schiuma, ma la portata specifica di dimensionamento si prevede sia superiore dell ordine di circa 10.2 l/min/m 2. Si evidenzia che una volta definito il layout di dettaglio delle apparecchiature riportate nell elenco di Tabella 5-1, si potrà valutare se potranno essere protette a gruppi facendo capo a più di una valvola a diluvio. Tale aspetto farà parte di una fase di studio del progetto più avanzata. Coll Energia S.r.l. Pag. 12

20 Tabella 5-1 Sistema Fisso Diluvio a Schiuma APPARECCHIATURE PROTETTE SISTEMA PROTEZIONE ATTIVA ITEM DESCRIZIONE AREA OPERATIVA (m 2 ) PORTATA TEORICA (litri/minuto) PORTATA REALE (m 3 /ora) C 02 A/B Recycle Gas Blowers E 01 A Primary Cooler E 01 B Primary Cooler E 02 Secondary Cooler E 03 Vapor Reheater P 01 A/B Primary Cooler Pumps P 02 Secondary Cooler Pumps P 03 Demister Pump P 04 A/B Fiber Bed Filter Pumps V 05 Primary Quench Tower V 06 Secondary Quench Tower V 07 Demister PORTATA SISTEMA FISSO SCHIUMA (m 3 /ora) 124 La portata massima richiesta sarà quella indicata nella seguente tabella: Tabella 5-2 Massima Richiesta di Acqua Antincendio Area Sezione Fredda Pyoil SISTEMI DI PROTEZIONE Sistema fisso diluvio a schiuma a protezione componenti Tabella 5-1 (No. 1) PORTATE PREVISTE PORTATA (litri/minuto) (m 3 /ora) 2067 x 1 = Mezzi manuali di supporto 500 x 2 = PORTATA TOTALE 184 Area Sezione Calda di Produzione Pyoil - Massima Richiesta di Acqua Antincendio A protezione dell Area Sezione Calda di Produzione Pyoil è previsto l intervento contemporaneo delle seguenti utenze: No. 2 cannoni monitori a schiuma da 2000 litri/minuto cadauno; No. 2 lance manuali di supporto da 500 litri/minuto cadauna. Coll Energia S.r.l. Pag. 13

21 La portata massima richiesta sarà quella indicata nella seguente tabella: Tabella 5-3 Massima Richiesta di Acqua Antincendio Area Sezione Calda Pyoil SISTEMI DI PROTEZIONE PORTATE PREVISTE PORTATA (litri/minuto) (m 3 /h) Cannoni monitori a schiuma (No. 2) 2000 x 2 = Mezzi manuali di supporto 500 x 2 = PORTATA TOTALE 300 Area Stoccaggio Pyoil e Gasolio Dimensionamento dei Sistemi di Protezione Dedicati Massima Richiesta di Acqua Antincendio Serbatoi Pyoil Sistema di Protezione a Schiuma Ciascun serbatoio considerato a tetto fisso sarà protetto da un sistema a schiuma, dimensionato come di seguito indicato: a. D Serbatoio 12 m, Area Prodotto da Proteggere A = m 2 b. Portata Miscela Schiumogena QT = A x QSPC x CF = x 4.1 x 1.2 = 560 litri/minuto c. si prevede siano installate No. 2 camere a schiuma da 300 litri/minuto cadauna per una portata totale di 600 litri/minuto (36 m 3 /ora). Serbatoi Pyoil Sistema di Raffreddamento Il sistema di raffreddamento di ciascun serbatoio, sarà dimensionato come di seguito indicato: a. D Serbatoio 12 m H Serbatoio 13.5 m, Superficie Mantello S = m 2 b. Portata Acqua di Raffreddamento Q = S x QSPC x CF = x 2.0 x 1.2 = 1222 litri/minuto (74 m 3 /ora) Bacino Serbatoi Pyoil Sistema di Protezione a Schiuma Ciascun bacino sarà protetto da un sistema a schiuma, dimensionato come di seguito indicato: a. L = W = 20 m, Area Bacino A = 400 m 2 b. Portata Miscela Schiumogena QT = A x QSPC x CF = 400 x 4.1 x 1.2 = 1968 litri/minuto c. si prevede siano installate No. 8 lance a schiuma da 250 litri/minuti cadauna per una portata totale di 2000 litri/minuto (120 m 3 /ora). Coll Energia S.r.l. Pag. 14

22 Serbatoi Gasolio Sistema di Protezione a Schiuma Ciascun serbatoio sarà protetto da un sistema a schiuma, dimensionato come di seguito indicato: a. D Serbatoio 6 m, Area Prodotto da Proteggere A = 28 m 2 b. Portata Miscela Schiumogena QT = A x QSPC x CF = 28.0 x 4.1 x 1.2 = 138 litri/minuto c. sarà installata No. 1 camera a schiuma da 150 litri/minuto (9 m 3 /ora). Serbatoi Gasolio Sistema di Raffreddamento Il sistema di raffreddamento di ciascun serbatoio, sarà dimensionato come di seguito indicato: a. D Serbatoio 6 m, H Serbatoio 7 m, Superficie Mantello S = 132 m 2 b. Portata Acqua di Raffreddamento Q = S x QSPC x CF = 132 x 2.0 x 1.2 = 317 litri/minuto (19 m 3 /ora). Sistema Schiuma Protezione Bacino Serbatoi Gasolio Ciascun bacino sarà protetto da un sistema a schiuma, dimensionato come di seguito indicato: a. L = W = 10 m, Area Bacino 100 m 2 b. Portata Miscela Schiumogena QT = A x QSPC x CF = x 4.1 x 1.2 = 492 litri/minuto c. si prevede siano installate No. 2 lance a schiuma da 250 litri/minuto cadauna per una portata totale di 500 litri/minuto (30 m 3 /ora). Massima Richiesta di Acqua Antincendio Lo scenario più critico per questa Area si verifica in caso di fuoriuscita di Pyoil nel bacino a seguito di fessurazione importante del serbatoio di Pyoil installato in posizione centrata ed incendio del prodotto stesso. Lo scenario previsto richiede l intervento contemporaneo delle seguenti utenze: sistema a schiuma a protezione del bacino in fiamme; sistema di raffreddamento del serbatoio Pyoil adiacente; sistemi di raffreddamento dei due serbatoi gasolio adiacenti; No. 2 lance manuali di supporto da 500 litri/minuto cadauna, 60 m 3 /ora totali. La portata massima richiesta sarà quella indicata nella seguente tabella: Coll Energia S.r.l. Pag. 15

23 Tabella 5-4 Massima Richiesta di Acqua Antincendio Area Stoccaggio Pyoil e Gasolio SISTEMI DI PROTEZIONE PORTATA (m 3 /ora) Sistema a schiuma a protezione del bacino in fiamme 120 Sistema di raffreddamento del serbatoio Pyoil adiacente 74 Sistema di raffreddamento del serbatoio gasolio adiacente 19 Sistema di raffreddamento del serbatoio gasolio adiacente 19 Mezzi manuali di supporto 60 PORTATA TOTALE 292 Area Trasformatori a Bagno D Olio Dimensionamento del Sistema di Protezione Dedicato Sistema a Diluvio ad Alta Velocità Ciascun trasformatore a bagno d olio sarà protetto da un sistema a diluvio, dimensionato come di seguito indicato: a. L= 3 m, W = 1.5 m, H = 3 m, Superficie Trasformatore da Proteggere A1 = 31.5 m 2 b. Portata Acqua Antincendio QT1 = A x QSPC x CF = 31.5 x 10.2 x 1.2 = 386 litri/minuto c. Superficie Base Raccolta Olio A2 = L x W = 5.0 x 3.5 = 17.5 m 2 d. Portata Acqua Antincendio QT2 = 17.5 x 6.1 x 1.2 = 128 litri/minuto e. Portata Totale QT = QT1 + QT2 = = 514 litri/minuto (31 m 3 /ora). Massima Richiesta di Acqua Antincendio A protezione di ciascuno dei trasformatori a bagno d olio (situazione di incendio non contemporanea), è previsto l intervento contemporaneo delle seguenti utenze: sistema a diluvio ad alta velocità. No. 2 lance manuali di supporto da 500 litri/minuto cadauna, 60 m 3 /ora totali. La portata massima richiesta sarà quella indicata nella seguente tabella: Coll Energia S.r.l. Pag. 16

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