Gruppo scout Robegano 1 Progetto educativo INTRODUZIONE
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- Romeo Rosati
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2 Gruppo scout Robegano 1 Progetto educativo La proposta educativa scout 2 INTRODUZIONE Il metodo educativo utilizzato dall Associazione è quello dello scautismo, i cui principi fondamentali si trovano nell opera del nostro fondatore Baden-Powell, sono attualizzati nello Statuto e nel Patto associativo e tradotti in un modello educativo maturato progressivamente nell esperienza dei capi. Essi sono perseguiti in maniera adeguata all età, rispettando i tempi di crescita dei singoli e della comunità. In quanto metodo attivo, lo scautismo si realizza in attività concrete proposte alla ragazza e al ragazzo, che sono incoraggiati ad imparare con l esperienza, la riuscita e i propri eventuali errori. Lo stile con il quale si svolgono le attività è dell imparare facendo, dando così primato all esperienza. Tutte le attività sono realizzate nella semplicità e si fondano sull uso di mezzi poveri per una concreta educazione a questa virtù e per favorire la partecipazione alle attività di ogni ragazzo e ragazza, indipendentemente dalle condizioni economiche. Il metodo educativo dell Agesci (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) è una proposta educativa che: vede i giovani come autentici protagonisti della loro crescita; deriva da una visione cristiana della vita; tiene conto della globalità della persona e quindi della necessaria armonia con se stessi, con il creato, con gli altri; è attenta a riconoscere valori, aspirazioni, difficoltà e tensioni nel mondo dei giovani. In relazione alle caratteristiche psicologiche delle successive età dei ragazzi e delle ragazze, il metodo scout si articola in tre momenti specifici, coordinati e progressivi di educazione, denominati branca Lupetti/Coccinelle, branca Esploratori/Guide, branca Rover/Scolte. I capi cercano di utilizzare in modo corretto il metodo scout così come pensato da B.P. e reso attuale dall esperienza di coloro che, dopo il fondatore, lo hanno applicato. In modo particolare vengono sempre tenuti presente i quattro punti fondamentali: formazione del carattere; salute e forza fisica; abilità manuale; servizio del prossimo. Attraverso questi quattro punti, il cammino scout ha come finalità quella di educare uomini e donne della Partenza, ovvero uomini e donne che scelgono di giocare la pro-
3 Progetto educativo Gruppo scout Robegano 1 pria vita secondo i valori proposti dallo scautismo, che indirizzano la loro volontà e tutte le loro capacità verso quello che hanno compreso essere la verità, il bene e il bello, che si impegnano ad annunciare e testimoniare il Vangelo ed essere membri vivi della Chiesa, che vogliono attuare un proprio impegno di servizio. FORMAZIONE DEL CARATTERE - Relazione positiva con se stessi. - Capacità di fare scelte. - Scoprire chi si può e vuole essere. - Prendersi delle responsabilità. - Scoprire la propria vocazione. - Capacità di virtù umane: lealtà, coraggio, fiducia, rispetto dei diritti, autodisciplina, ottimismo, elevazione del pensiero, elevazione dei sentimenti. - Relazione creativa con le cose. - Pazienza. - Saper fare. - Progettualità pratica. - Seguire Gesù, modello e guida. - Ascolto e approfondimento della Parola - Preghiera - Vivere i sacramenti - Comunione - Perdono - Carità - Testimonianza - Fedeltà a Dio Padre FEDE - Sviluppo del buon gusto. - Uso intelligente delle mani. - Autonomia concreta a realizzare. - Accettazione fatica e fallimento. SALUTE E FORZA FISICA - Accettazione del proprio corpo. - Sane abitudini di vita. - Capacità di affrontare la fatica ed il sacrificio. - Capacità di esprimersi. - Vivere serenamente e in maniera corretta la propria sessualità. - Sobrietà. - Solidarietà. - Gratuità. - Amore per gli altri. - Cura del bene comune. - Accoglienza delle diversità. - Mettere a disposizione le proprie energie e capacità. - Partecipazione. ABILITA MANUALE SERVIZIO DEL PROSSIMO 3
4 Gruppo scout Robegano 1 Progetto educativo IL PROGETTO EDUCATIVO Perché un Progetto Educativo? Fare educazione non è cosa che si improvvisa. Tirar fuori il meglio da ogni ragazzo presuppone di capirne i bisogni e di individuare gli obiettivi su cui puntare per la sua crescita secondo i valori ritenuti importanti. Per questo ogni gruppo scout AGESCI si impegna nella stesura e nell attuazione di un progetto educativo. Che cos è il Progetto Educativo E un progetto triennale redatto dalla Comunità Capi dove sono definite le linee guida, gli obiettivi, gli impegni, le attenzioni su cui saranno orientati i percorsi educativi per la crescita dei ragazzi di tutte le unità (L/C E/G R/S) ed i rapporti della Comunità Capi nella propria realtà sociale ed ecclesiale. E uno strumento aperto e quindi modificabile ed integrabile nel tempo. Quali sono gli scopi Il Progetto Educativo ha lo scopo di: offrire ai capi una visione globale della realtà in cui si opera; rendere l azione educativa della Comunità Capi continuativa e mirata alla realtà dei ragazzi; assicurare che l azione educativa sia qualificata; stabilire la corresponsabilità dei capi nell azione educativa rivolta ai ragazzi; essere uno strumento per i capi di confronto, crescita, condivisione e verifica delle scelte educative e dei principi del Patto Associativo dell AGESCI, da vivere con serenità; rendere visibile all esterno ed in particolare ai genitori gli obiettivi del gruppo in modo che l azione educativa possa essere condivisa e sostenuta. 4
5 Progetto educativo Gruppo scout Robegano 1 Il nostro Progetto Educativo Il progetto educativo è stato scritto dalla Comunità Capi partendo dalla verifica del progetto precedente e dall analisi della realtà dei ragazzi. Questa prima fase tiene conto dei seguenti contributi: serie di incontri sul tema Educare alla coscienza con relatore il professore Ivo Lizzola; questionario ai genitori sui propri figli; contributo del Masci sulla realtà dei ragazzi; intervento della direttrice didattica Francesca Bonazza e Don Rodolfo alla giornata dei genitori del 12 giugno 2011; sintesi dei lavori di gruppo della giornata dei genitori del 12 giugno Dall analisi della realtà sono stati evidenziati bisogni e punti di forza dei ragazzi, a seconda della loro età. Il Progetto Educativo si è poi sviluppato definendo: gli obiettivi educativi, per rispondere ai bisogni dei ragazzi tenendo presente i punti di forza come elementi su cui puntare; le modalità operative per l attuazione del progetto; la traccia per il cammino di fede; gli obiettivi della Comunità Capi relativamente ai rapporti esterni con la realtà parrocchiale, il territorio, i genitori. Il nuovo Progetto Educativo si articola quindi nei seguenti punti: ANALISI DELLA REALTA pag. 6 OBIETTIVI EDUCATIVI pag. 9 MODALITA DI ATTUAZIONE pag. 10 RAPPORTI ESTERNI pag. 11 5
6 Gruppo scout Robegano 1 Progetto educativo ANALISI DELLA REALTA Quello che viene riportato è il risultato dell analisi della realtà ovvero la sintesi fatta dalla Comunità Capi, tenendo conto dei questionari dei genitori, degli interventi dei relatori sopracitati e del contributo del Masci. Lupetti (8-11 anni) I bisogni Nei bambini abbiamo colto delle insicurezze, delle paure che li limitano; per questo hanno il bisogno di essere incoraggiati in quello che fanno. In particolare, per quanto riguarda le proprie capacità e passioni, hanno bisogno di occasioni per scoprirle e mostrarle. Per la loro età, spesso si trovano davanti a scelte obbligate che non danno l opportunità di sviluppare la propria coscienza. In quest ottica si delinea il bisogno di imparare a pensare con la propria testa e di cominciare a fare le cose da soli. Inoltre, nella vita quotidiana, fanno fatica ad impegnarsi anche perché molte volte i genitori fanno trovare tutto pronto. Per questo hanno bisogno di superare certe pigrizie e acquisire una maggior autonomia. Nella gestione delle cose proprie e altrui, talvolta si evidenzia il bisogno di maggior rispetto per esse, non dovuto a cattive intenzioni ma a scarsa attenzione. E bene che scoprano fin da piccoli le loro responsabilità. Nelle relazioni e nella vita di gruppo, hanno difficoltà a collaborare e ad accettare le diversità di opinione. Per questo hanno bisogno di vivere insieme esperienze che favoriscano rapporti di amicizia autentici, di ascolto e di collaborazione. Per quanto riguarda le esperienze di fede, faticano a sentirsi coinvolti nel rito della Messa e hanno bisogno di scoprire un rapporto personale con Gesù perché non lo vivono ancora a livello individuale. I punti di forza Sono aperti alla vita, alle esperienze, hanno entusiasmo e voglia di fare. Hanno voglia di mettersi in gioco, di mostrare le proprie capacità. Vivono i rapporti con gli altri in modo semplice e puro. Sanno accogliere l altro senza preconcetti.
7 Progetto educativo Gruppo scout Robegano 1 Esploratori e Guide (12-15 anni) I bisogni I ragazzi nascondono insicurezze che li portano a non esprimere quello che pensano e provano, frenando il loro spirito di iniziativa o portandoli a scegliere ed agire in maniera molto influenzabile e non secondo la propria coscienza. Ne deriva il bisogno di acquisire più consapevolezza delle proprie convinzioni e capacità per costruire un identità solida, orientata all agire in modo responsabile. Le relazioni tendono a diventare sempre più virtuali e con un linguaggio poco attento al valore che ha come espressione di sé e come base del rispetto reciproco. Per questo, i ragazzi hanno bisogno di vivere relazioni vere, profonde e basate sul rapporto faccia a faccia, comprendendo che i mezzi tecnologici sono uno strumento utile ma che non può e non deve sostituire la relazione, il confronto e la vita assieme. Nelle esperienze, abbiamo notato che i ragazzi non sono molto disponibili a fare fatica ma più vicini al motto chi me lo fa fare?!. Da qui il bisogno di riscoprire la gioia di impegnarsi con continuità per raggiungere un obiettivo. Il cammino di fede è in una fase in cui viene messo in discussione e vissuto come un dovere. Il bisogno principale che abbiamo individuato è quello di riscoprire Gesù come compagno di strada, cogliendo la bellezza del messaggio del Vangelo. I punti di forza Sono desiderosi di fare esperienze nuove e di essere protagonisti. Hanno come riferimento la famiglia, le amicizie e la comunità scout ed è fondamentale la vita di gruppo. Sanno collaborare tra loro. Hanno ideali. Dedicano tempo all attività fisica e alla cura del proprio corpo. 7
8 Gruppo scout Robegano 1 Progetto educativo Rover e Scolte (16-20 anni) I bisogni I giovani hanno poco spirito di iniziativa, poca voglia di provare e di mettersi in discussione. Sono poco disponibili a impegnarsi con continuità per evitare le fatiche e le difficoltà che potrebbero incontrare. Da questa constatazione deriva il bisogno che siano protagonisti e propositivi nelle esperienze che vivono, per capire in profondità chi stanno diventando. In generale sono chiusi rispetto alle nuove esperienze e non manifestano la voglia di conoscere e sperimentare. In questa direzione hanno bisogno di aprirsi di più per confrontarsi con la realtà e costruire uno spirito critico che sappia cogliere il senso delle cose e che dia modo di orientare le proprie scelte. Sia nelle scelte importanti, che nella quotidianità, i giovani fanno fatica ad essere responsabili e mantenere fede agli impegni presi. Devono quindi essere stimolati in questo per diventare persone che meritano fiducia. Sempre più spesso, la comunicazione virtuale li estranea dalla realtà con la conseguente difficoltà ad essere presenti in modo attivo e attento, nei momenti in cui stanno assieme agli altri. Hanno bisogno di capire l importanza dell ascolto per essere rispettosi delle persone che hanno di fronte e di esserci con la testa per vivere appieno le esperienze e cogliere ciò che la vita gli chiede. Devono anche cogliere maggiormente il valore della comunità, per superare certi egoismi ed individualismi imparando a partecipare in maniera attiva alla vita sociale per il bene comune. Per quanto riguarda la vita di fede, viene vissuta dai giovani come un obbligo, tanto che è minima la loro partecipazione spontanea alla vita cristiana. Inoltre sentono uno scollamento tra fede e vita quotidiana, che corrisponde all esigenza di maturare l adesione individuale alla fede scegliendo Gesù come La guida. I punti di forza Danno valore al fatto di essere scout. Sono aperti al confronto. Il gruppo è un sostegno, un punto di forza per la loro crescita. Vivono in una pluralità di valori e messaggi. 8
9 Progetto educativo Gruppo scout Robegano 1 OBIETTIVI EDUCATIVI A partire dai bisogni e dai punti di forza elencati nelle pagine precedenti, sono stati fissati i seguenti obiettivi educativi riferiti ai ragazzi: La persona Essere protagonisti e propositivi. Far emergere e far fruttare le proprie capacità e passioni. Avere coraggio, superare paure e insicurezze. Essere autonomi nel pensare, nello scegliere e nell agire in modo responsabile. Essere più solidi e meno superficiali. Le relazioni Vivere relazioni vere, fondate sul rapporto faccia a faccia. Costruire relazioni profonde di amicizia. Avere un linguaggio rispettoso. Saper collaborare accettando le diversità, i compromessi e il confronto, superando l egocentrismo. Saper ascoltare e rispettare gli altri. La realtà Utilizzare le tecnologie in modo ponderato, coerente e costruttivo. Saper affrontare la fatica con gioia e l impegno con continuità. Esserci con la testa nel presente. Usare bene e con responsabilità il tempo a disposizione. Essere aperti e disponibili verso la realtà esterna sapendo cogliere gli inviti, le richieste, i doveri a cui sono chiamati a rispondere. La vita di fede Trovare in Gesù una guida e un buon compagno di strada. Vivere la preghiera personale nella sua semplicità e spontaneità. Sentire che la fede ha un legame profondo con la vita quotidiana. Sentirsi coinvolti nella celebrazione della S. Messa e in generale nei momenti di spiritualità. 9
10 Gruppo scout Robegano 1 Progetto educativo MODALITA DI ATTUAZIONE Il progetto educativo si attuerà attraverso il programma annuale di ogni singola branca che sarà condiviso dalla comunità capi. Ogni anno la comunità capi sceglierà un ambito ( la persona, le relazioni o vivere nella realtà ) comune per tutte le branche ed i relativi obiettivi educativi verranno sviluppati nei programmi in cui ciascuna branca terrà conto delle proprie esigenze. Gli obiettivi fissati per quanto riguarda la vita di fede, invece, saranno tenuti in considerazione in ciascuno dei tre anni, assieme alle attenzioni indicate nella traccia che segue. Al fine di facilitare l attuazione degli obiettivi educativi attraverso i programmi, all inizio di ogni anno verrà scelta una tematica comune legata all ambito scelto, che sarà anche occasione di confronto e condivisione nei momenti di gruppo. Il programma Sarà compito degli staff, nella stesura del programma, tenere presente la tematica e gli obiettivi educativi definiti nel presente progetto educativo. Per una maggior condivisione dell azione educativa, all inizio delle attività, verrà organizzato un incontro con i genitori per fasce di età, dove verranno presentati gli obiettivi educativi, la tematica e il programma di branca. La verifica Sarà compito della Comunità Capi verificare i programmi delle branche trimestralmente o comunque ogni qualvolta emerga la necessità. Per la verifica degli obiettivi educativi verranno fissati ogni anno, in base agli obiettivi scelti dei punti concreti per verificare il raggiungimento di quanto prefissato. Traccia per il cammino di fede Si riportano di seguito alcune attenzioni da avere perché la dimensione spirituale dei ragazzi sia legata alla loro esperienza di vita. Tenendo presente quanto sottolineato nel sentiero fede ricordiamo che quando lo staff progetta la sua attività deve partire sempre dal concetto che vuole trasmettere, sintetizzarlo nel simbolo e poi pensare un esperienza da far vivere. Quando, invece, viene proposta l attività ai ragazzi, bisogna attuare il cammino inverso: si parte dal vivere l esperienza che verrà riassunta nel simbolo ed infine resa esplicita nel concetto che volevamo comunicare. All inizio di ogni anno in base all obiettivo educativo e al tema sarà sviluppato un cammino di catechesi di riferimento per le branche che terrà conto sia del calendario dell anno liturgico (in particolare Avvento-Natale, Quaresima-Pasqua e Pentecoste) che delle esigenze dell età dei ragazzi. 10
11 Progetto educativo Gruppo scout Robegano 1 RAPPORTI ESTERNI Con la realtà parrocchiale Confermando la sua appartenenza alla Chiesa Cattolica come fondamento della propria azione educativa, il gruppo scout vuole essere presenza viva nella comunità parrocchiale, portando la sua sensibilità educativa e cristiana, attraverso la partecipazione alla Santa Messa e ad altri momenti importanti dell anno liturgico. La Comunità Capi, attraverso un suo rappresentante, partecipa al Consiglio Pastorale Parrocchiale portando il proprio contributo. Con il territorio Ci poniamo l obiettivo di porre attenzione e di trovare forme di partecipazione alle proposte di taglio educativo in collaborazione con le strutture istituzionali, per prestare un servizio alle persone e al territorio. In questa prospettiva, ci impegniamo a proporre ai ragazzi esperienze attive per educarli ad essere buoni cittadini. In particolare, si individueranno anche realtà di servizio al di fuori dell associazione per i rover e le scolte. Con i genitori Come Comunità Capi, ci poniamo l obiettivo di far conoscere ai genitori sempre di più il ruolo che lo scoutismo ha nella crescita dei loro figli, rendendoli consapevoli dell importanza del metodo educativo che utilizziamo, condividendo con loro i temi e gli obiettivi del Progetto Educativo e camminando insieme su questi. Per mezzo delle staff e attraverso periodiche riunioni, ci impegniamo ad esporre ai genitori i programmi delle branche e a favorire un confronto sulla realtà e sui bisogni dei ragazzi, per rendere attuabile il più possibile una fruttuosa corresponsabilità educativa. Con il MASCI Con la comunità MASCI (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani) ci impegniamo a continuare, nello spirito scout che ci unisce, il cammino di formazione due mani per educare per un confronto e una crescita anche dei genitori sulle tematiche educative. Inoltre si continuerà un rapporto di collaborazione e di condivisione di alcuni momenti significativi, valorizzando il suo sostegno ed i suoi servizi come testimonianza dei valori scout ai ragazzi. MASCI 11
12 INDICE Introduzione...pag. 2 Il progetto educativo...pag. 4 L analisi della realtà...pag. 6 Obiettivi educativi...pag. 9 Modalità di attuazione...pag. 10 Rapporti esterni...pag. 11 Il presente progetto educativo è stato stilato e condiviso dai componenti della Comunità Capi Andrea Gallo Andrea Niero A. Chiara Busato Aris Betetto Dario Muffato Don Rodolfo Budini Elisa Favaro Francesca Rizzato Giampaolo Cappelletto Luciano Rizzato Luisa Muffato Marco Michieletto Martina Baratto Mauro Stevanato Nicholas Libralesso Riccardo Muffato Roberto Vian Stefania Rizzato Veronica Muffato
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