Corso di anatomia topografica

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1 1 Corso di anatomia topografica Torace Enrico Colombo

2 2 Introduzione Nel torace proseguono i tratti cervicali della trachea e dell esofago, attraverso l apertura superiore del torace. I limiti della cavità toracica sono dati: - dalle pareti toraciche anteriore, laterali e posteriore - Inferiormente dal diaframma. - Superiormente è aperto La cavità toracica è divisa in: - due logge pleuropolmonari, destra e sinistra, cavità sierose delimitate dalla pleura parietale, che si riflette sulla superficie dei polmoni nella pleura viscerale. - Il mediastino, compreso tra le due logge Nel mediastino si trovano: - Trachea: si porta in basso, e a circa metà mediastino, i divide nei due bronchi principali, che si portano nelle logge pleuropolmonari - Esofago: percorre interamente il mediastino dall alto in basso, per attraversare poi il diaframma e giungere nella cavità addominale. - Cuore - Grandi vasi I dati di topografia proiettiva sulle pareti del torace di polmoni e cuore, hanno particolare importanza nella pratica medica e possono essere descritti mediante i normali punti di riferimento topografici. - Processo xifoideo: alla base dell osso sternale, sulla parete toracica anteriore. - Incisura giugulare dello sterno: palpabile sul margine superiore del manubrio. - Angolo inferiore della scapola: normalmente corrisponde alla 8 costa - Spina scapolare: - Processi spinosi delle vertebre - Rilievi muscolari: ad esempio il gran pettorale o il gran dorsale, che possiedono margini facilmente individuabili - Capezzoli. Punti di repere sulla parete toracica I limiti del torace, sulla superficie esterna, sono: - superiore: la linea cervico-toracica, tracciata dal manubrio dello sterno, lungo la prima costa, si porta al processo spinoso di C7 (vertebra prominente) - Inferiore: la linea toraco-addominale, tracciata dal processo xifoideo, lungo il margine inferiore di ogni arcata costale, fino al processo spinoso di T12. Sulla superficie toracica, si possono individuare i seguenti punti di repere, talvolta utili per tracciare linee di riferimento: - coste: in individui normali sono palpabili sottocute. - Angolo di Louis: è l articolazione tra manubrio dello sterno e corpo dello sterno, corrispondente alla II articolazione condrosternale - Angolo epigastrico: tra le 2 arcate costali. - Angolo costovertebrale: tra la 12 costa e il rachide.

3 3 Linee Sulla superficie toracica si possono tracciare inoltre numerose linee di riferimento verticali e orizzontali. Linee verticali Le linee verticali anteriori sono: - linea medio-sternale: corrisponde al piano sagittale mediano, dividendo lo sterno in due metà uguali. - Linea margino-sternale: tangente il margine dello sterno. - Linea parasternale: parallela e distanziata di circa 3 cm dalla linea margino-sternale. - Linea emiclaveare: origina da metà clavicola e di dirige in basso, normalmente intersecando il capezzolo. Le linee verticali laterali sono: - linea ascellare anteriore: corrisponde al pilastro anteriore dell ascella (muscolo gran pettorale) e si porta verticalmente in basso. - Linea ascellare media: origina dalla metà del cavo ascellare e si dirige in basso. - Linea ascellare posteriore: corrisponde al pilastro posteriore dell ascella e si porta verticalmente in basso. Le linee posteriori verticali sono: - linea spondiloidea: unisce i processi spinosi delle vertebre e corrisponde al piano mediano di simmetria (piano sagittale mediano) - Linea paravertebrale: parallela e distanziata di circa 3 cm dalla linea spondiloidea - Linea sottoscapolare: origina dall angolo della scapola e si porta verticalmente in basso. Linee orizzontali Le linee orizzontali anteriori sulla parete toracica sono: - linea mammillare: interseca i due capezzoli - Linea angolo-sternale: passa per l articolazione tra manubrio e sterno. Corrisponde posteriormente alla vertebra T4 - Linea xifo-sternale: passa per l articolazione tra il processo xifoideo e il corpo dello sterno. Le linee orizzontali posteriori sono: - linea bispino-scapolare: unisce le due spine delle scapole - Linea biangolo-scapolare: unisce i due angoli delle scapole.

4 4 Proiezioni sulla parete toracica Regioni della parete toracica. Alcune regioni utilizzate nell anatomia di superficie, di maggiore rilievo, sono: - regione sternale - Regione costale 1 - Regione infraclavicolare - Regione ascellare - Regione dorsale - Regione scapolare - Regione diaframmatica. Polmoni In realtà le proiezioni sul torace delle pleure e dei polmoni non sono totalmente sovrapponibili, tuttavia se si escludono le basi e i seni costomediastinici, le proiezioni toraco-pleuriche e toraco-polmonari possono essere considerate pressoché sovrapponibili. Gli apici polmonari sporgono sopra la clavicola di 1-3 cm: - contraggono stretti rapporti con il plesso brachiale - Questo fatto permette di spiegare alcune sintomatologie a livello del braccio di neoplasie degli apici polmonari I margini anteriori differiscono per il lato: - destra: scende fino alla 6 costa, quasi verticale dietro lo sterno - Sinistra: segue l incisura cardiaca (tra la 6 e la 4 costa( I margini inferiori: sono concavi in basso: 1 comprende la regione mammaria, che può talvolta essere descritta come regione separata

5 5 - linea emiclaveare: raggiungono la 6 costa - Linea ascellare media: sono a livello dell 8 costa - Linea sottoscapolare: sono a livello della 10 costa Le pleure si portano più in basso di circa 1-2 coste e vengono riempite dal parenchima in maniera totale nella massima aspirazione. Cuore Il cuore, situato nel mediastino, viene proiettato sulla parete toracica anteriore come un quadrilatero di forma trapezoidale a base minore in alto detto aia cardiaca, i cui vertici sono esposti in tabella. Aia cardiaca Destra Sinistra Superiore Inferiore 3 cartilagine costale dx sulla linea marginosternale 6 cartilagine costale dx, 1 cm lateralmente alla linea marginosternale 3 cartilagine costale sx, 1 cm lateralmente alla linea marginosternale 5 spazio intercostale sx, 3 cm dalla linea marginosternale

6 6 Vie digerenti del torace L unico organo correlato alle vie digerenti nel torace è l esofago, che prende rapporti con l aorta e con i bronchi. Esofago L esofago è un organo impari, mediano e cavo. Rappresenta un tratto del canale alimentare che decorre quasi verticalmente in basso, partendo dalla faringe e raggiungendo lo stomaco. Forma, posizione e rapporti L estremità superiore dell esofago, al limite con la faringe, inizia nel collo a livello di C6: - scende nel torace - Passa attraverso il diaframma nell addome. - Termina a livello del corpo di T10 nella cavità addominale per continuare nello stomaco. La lunghezza complessiva dell esofago si aggira attorno ai 25 cm e viene diviso in: - parte cervicale, lunga circa 4-5 cm - Parte mediastinica: situata nel torace, lunga circa 16 cm - Parte diaframmatica: lunga 1-2 cm - Parte addominale: tratto terminale, per circa 3 cm Curvature Nonostante il decorso pressoché rettilineo del tubo esofageo, si possono descrivere delle curvature. Per quanto riguarda il piano sagittale: - dalla C6 a T4 l esofago scende addossato ai corpi vertebrali, seguendone la convessità anteriore. - Si discosta poi dalla colonna spostandosi leggermente in avanti, per lasciare posteriormente l aorta toracica, descrivendo una curva a concavità anteriore. Sul piano frontale, invece, l esofago presenta due curve: - la prima curvatura ha convessità a sinistra - Le seconda, sotto l arco dell aorta, ha convessità verso destra Restringimenti Nel suo decorso, l esofago presenta quattro restringimenti, denominati: - cricoideo - Aortico - Bronchiale - Diaframmatico

7 7 Il restringimento cricoideo è situato a livello del margine inferiore della cartilagine cricoide. Corrisponde all inizio dell'esofago. Il restringimento aortico è dato dal rapporto con l arco dell aorta, a livello di C3-C4, la quel passa a sinistra dell esofago. Il restringimento bronchiale, situato circa 1 vertebra più in basso, è dato dal rapporto che l esofago contrae con il bronco sinistro, che gli passa anteriormente. Il restringimento diaframmatico si trova a livello dell orifizio esofageo del diaframma. Nelle porzioni tra i vari restringimenti, l esofago prende aspetto dilatato, fusiforme. Tali dilatazioni sono chiamate: - fuso cricoaortico - Fuso broncodiaframmatico - Imbuto precardiale. Parte cervicale La parte cervicale dell esofago, compresa tra C6 e il margine superiore di T2, è in rapporto anteriormente con la parete membranosa della trachea: - è unito ad essa da fascetti connettivali densi e esili fasci muscolari (muscolo tracheoesofageo) - Una parte della faccia anteriore resta libera dal rapporto con la trachea, a sinistra, poiché inizialmente l esofago è spostato verso sinistra rispetto alla trachea, e viene ricoperta da - Lobo sinistro della ghiandola tiroide - Muscoli sternotiroideo e sternoioideo - Nervo ricorrente sinistro 2 La faccia posteriore dell esofago è in rapporto con la fascia cervicale profonda, dalla quale è separata dallo spazio retroesofageo 3 Le facce laterali entrano in rapporto con: - i lobi tiroidei - Arterie tiroidee inferiori - Carotidi comuni - Nervi ricorrenti Parte mediastinica. La parte mediastinica dell esofago decorre nel mediastino posteriore, e si può dividere in due tratti divisi dall incrocio tra l esofago e il bronco sinistro: - epibronchiale - Ipobronchiale. La faccia anteriore dell esofago, ha differenti rapporti nei due tratti: - epibronchiale: parte membranosa della trachea e parte iniziale del bronco sinistro - Tale rapporto è stretto e reso intimo dalle fibre dei muscoli lisci tracheoesofageo per la parte annessa alla trachea e broncoesofageo, come continuazione del precedente a livello dell incrocio col bronco sinistro. - Ipobronchiale: linfonodi della biforcazione tracheale e faccia posteriore del pericardio. La faccia posteriore: - epibronchiale: in stretto rapporto con i corpi vertebrali fino a T4, dove si ha la biforcazione tracheale. - Ipobronchiale: si discosta dalle vertebre portandosi in avanti, creando posteriormente lo spazio in cui passano - le vene azigos e emiazigos, - il dotto toracico - Tratto toracico dell aorta discendente. La parete laterale destra vede l esofago prendere i seguenti rapporti: - pleura mediastinica - Vena azigos, che a livello di T4 sbocca descrivendo un arco che si porta anteriormente, nella vena cava superiore. La parete laterale sinistra prende rapporto con: - arco dell aorta - Pleura mediastinica I nervi vaghi si accostano alle pareti laterali dell esofago sotto la biforcazione tracheale e si dividono in un ramo anteriore e uno posteriore: - i due rami anteriori si riuniscono sulla faccia anteriore a formare il tronco comune anteriore - i due rami posteriori si riuniscono sulla faccia anteriore a formare il tronco comune posteriore. Parte diaframmatica. La parte diaframmatica dell esofago corrisponde al breve tratto che entra nell orifizio esofageo del diaframma: - si può avere a questo livello il distacco dal contorno dell orifizio di un piccolo fascio muscolare che termina sulla parete laterale dell esofago (muscolo frenoesofageo) Parte addominale. La parte addominale si mette in rapporto: - anteriormente con la faccia inferiore del lobo sinistro del fegato - Posteriormente con l aorta addominale e i pilastri mediali del diaframma - A destra con il lobo caudato del fegato 2 passa nell angolo formato dall esofago con la trachea. Il nervo ricorrente destro in rapporto con la faccia laterale destra dell esofago. 3 prosegue in alto nello spazio retrofaringeo.

8 8 - A sinistra con il fondo dello stomaco. I tronchi comuni del vago mantengono la loro posizione e formano i plessi esofagei anteriore e posteriore. Nell addome, l esofago è rivestito dal peritoneo sulla sua faccia anteriore: - prosegue con la lamina sierosa che riveste la faccia anteriore dello stomaco - In alto il peritoneo abbandona l esofago per rivestire la faccia inferiore del diaframma. - A sinistra prosegue dall esofago sul diaframma - A destra si porta verso il fegato costituendo l origine del legamento epatogastrico. La faccia posteriore del tratto addominale dell esofago è priva di rivestimento peritoneale, poiché la lamina sierosa che riveste posteriormente lo stomaco non risale oltre il cardias. Vasi e nervi Le arterie per l esofago provengono: - parte cervicale: tiroidea inferiore - Parte mediastinica: arterie bronchiali, arterie intercostali e aorta toracica. - Parte diaframmatica e addominale: arterie freniche inferiori, arteria gastrica sinistra.

9 9 Le vene sono drenate da un plesso periesofageo, che è tributario: - per i 2/3 superiori della vena cava superiore, attraverso - Vene tiroidee inferiori - Vene azigos - Vene freniche - Vene bronchiali - Vene pericardiche - Nel tratto addominale - Vena gastrica sinistra vena porta A livello del tratto inferiore dell esofago si stabilisce dunque un anastomosi tra la vena porta e la vena cava superiore. I linfatici vanno: - ai linfonodi cervicali profondi - Ai linfonodi paratracheali - Ai linfonodi mediastinici posteriori - gastrici superiori I nervi provengono da: - vago: anche attraverso il nervo laringeo ricorrente - Simpatico.

10 10 Vie aeree del torace Nel torace terminano le vie aerifere, con gli organi ad esse preposte: - trachea - Bronchi - Polmoni e pleure Trachea La trachea è un organo cavo, impari e mediano, che inizia nel collo, proseguendo la cavità laringea e termina nel torace (C4) biforcandosi nei due bronchi. Forma, posizione e rapporti La trachea ha la forma di un cilindro appiattito posteriormente, lungo circa cm e con mm di diametro: - sul suo lato sinistro presenta due lievi depressioni: - Impronta tiroidea: nel collo, dovuta alla ghiandola tiroide - Impronta aortica: nel torace, vicina alla biforcazione, dovuta all arco aortico che si porta a scavalcare il bronco sinistro. - Risulta costituita da anelli cartilaginei, incompleti posteriormente, dove è presente la parete membranosa della trachea. Costituiscono lo scheletro rigido del condotto, che ne impediscono la compressione. - Legamenti anulari: strutture fibrose che collegano un anello all altro. La trachea si estende, in proiezione posteriore, da C6 a T4-T5, o anteriormente la biforcazione tracheale corrisponde alle 3 cartilagini costali. Tuttavia, la sua posizione varia con l età: - nel neonato l estremità superiore è più in alto (C4-C5) - Nell anziano l estremità inferiore può arrivare fino a T6, a causa dell attenuazione della lordosi cervicale. - In tale condizione la laringe termina pressappoco a livello dell incisura giugulare dello sterno, quindi la trachea è totalmente toracica. L estremità superiore è mobile e si sposta dall alto al basso a seconda dei movimenti fonatori o di deglutizione. Essendo estensibile, la trachea si allunga e si accorcia fisiologicamente nei movimenti di estensione e flessione della testa e della colonna cervicale. Decorre in alto in maniera mediana e quasi verticale, mentre in basso devia leggermente verso destra, facendosi più profonda. Si possono distinguere due porzioni: - porzione cervicale - Porzione toracica. Parte cervicale La parte cervicale è lunga circa 4 cm e comprende i primi 5-6 anelli, limitata inferiormente dall incisura giugulare dello sterno: - i primi tre anelli tracheali sono ricoperti anteriormente dalla tiroide - Sotto la parte cervicale è rivestita da tessuto connettivo adiposo, abbondante in prossimità dell incisura giugulare. - Vi decorrono le vene tiroidee inferiori - Sono situati i linfonodi pretracheali - Nella prima infanzia si trovano anche i corni cervicali dei lobi timici. - Più superficialmente sono presenti i muscoli sottoioidei e le fasce del collo, con lo spazio di Gruber 4 - Lateralmente alla trachea cervicale decorrono le strutture del fascio vascolonervoso del collo - Carotide comune - Giugulare interna - Nervo vago Posteriormente, la trachea è in rapporto con l esofago, che, deviando verso sinistra, forma un angolo aperto in cui decorre il nervo ricorrente di sinistra: - il nervo ricorrente di destra tende a convergere verso la faccia posteriore della trachea. Lateralmente, la trachea cervicale è in rapporto con: - lobi della tiroide - Fascio vascolonervoso Parte toracica La parte toracica è circondata da connettivo lasso che contiene i linfonodi tracheali: - La parete anteriore - è incrociata dalla vena brachiocefalica sinistra e più avanti, corrisponde al timo e allo sterno - Più in basso è in rapporto con l arco dell aorta, il tronco brachiocefalico e la carotide comune sinistra. - La parete destra è in rapporto con - Vago destro 4 sdoppiamento della fasica cervicale superficiale che si fissa sulle facce anteriore e posteriore dell incisura giugulare del manubrio.

11 11 - Vena azigos - Pleura mediastinica - La parete sinistra prende rapporto con - Nervo laringeo inferiore o ricorrente sinistro - Arco aortico - Pleura mediastinica - Con la parete posteriore la trachea mantiene il rapporto con l esofago. A livello della biforcazione polmonare la trachea si pone in rapporto con il pericardio e gli atri del cuore: - davanti di essa, poco inferiormente, si trova la biforcazione del tronco dell arteria polmonare, il cui ramo destro si pone in rapporto con la trachea. Vasi e nervi Le arterie della trachea provengono da: - arteria tiroidea inferiore - Arteria toracica interna Le vene si versano: - nelle tiroidee inferiori - nelle vene esofagee I linfatici sono molto numerosi e fanno capo ai linfonodi: - cervicali profondi - Tracheali - Bronchiali I nervi della trachea provengono: - dal nervo ricorrente (dx e sx) - Dal plesso polmonare anteriore.

12 12 Bronchi La trachea si biforca a livello di C4-C5 in due bronchi principali destro e sinistro, rami di biforcazione che raggiungono l ilo polmonare, dove iniziano l arborizzazione: - in realtà la divisione inizia prima che i bronchi diventino intrapolmonari - I due condotti che si formano per biforcazione tracheale sono detti bronchi extrapolmonari Forma, posizione e rapporti I due bronchi si portano in basso e lateralmente rispetto alla trachea, formando angoli di: - bronco destro: 20 - Bronco sinistro: L angolo di biforcazione tra i due bronchi è circa 70. Il bronco destro ha calibro maggiore del sinistro, ma è meno lungo (2 cm dx, 5 sx): - le differenze di calibro tra i due bronchi sono date dal fatto che il polmone destro ha maggior volume e maggiore capacità respiratoria rispetto al sinistro L imbocco per i due bronchi è separato da una cresta sagittale che segna, internamente alla trachea, il punto di biforcazione (sprone tracheale o carena). I rapporti sono determinati dalle strutture che, assieme ai bronchi, costituiscono i peduncoli polmonari, quindi: - rami delle vene e arterie polmonari - Arterie bronchiali - Vene bronchiali anteriori e posteriori - Rami bronchiali del vago - Plesso cardiaco. Il bronco sinistro contrae inoltre rapporti con: - arco dell aorta, che lo scavalca superiormente - Esofago che lo incrocia posteriormente. Il bronco destro invece prende rapporti con: - vena azigos posteriormente e superiormente, in quanto questa lo scavalca per sfociare nella vena cava superiore - Vena cava superiore situata anteriormente Vasi e nervi Le arterie per i bronchi sono le arterie bronchiali, rami dell aorta. Le vene sono le vene bronchiali, tributarie della vena cava superiore. I linfatici mettono capo nei linfonodi bronchiali. I nervi sono dati dai plessi polmonari anteriore e posteriore (sia vago che simpatico). Struttura della trachea e dei bronchi. I bronchi e la trachea presentano la medesima struttura: - scheletro formato da anelli cartilaginei aperti dorsalmente - Dorsalmente si assiste alla parete membranosa della trachea e dei bronchi Gli anelli cartilaginei sono contenuti in una tonaca fibrosa, che posteriormente si arricchisce di una componente muscolare liscia. Profondamente alla tonaca fibrocartilaginea si trovano: - tonaca sottomucosa - Tonaca mucosa, liscia in avanti e sollevata in pieghe longitudinali posteriormente. Risulta costituita da - Epitelio di rivestimento cilindrico pseudostratificato ciliato - Lamina propria L epitelio di rivestimento, cilindrico pseudostratificato, possiede ciglia vibratili per permettere la fuoriuscita del muco. Sono intercalate anche delle cellule: - cellule mucipare: cellule caliciformi, meno numerose nei bronchi

13 13 - Cellule con microvilli: con probabile funzione di assorbimento e chemioricezione - Cellule P (o di Feyrter): sono cellule neuroendocrine che contengono serotonina e numerosi neuropeptidi (sostanza P, calcitonin gene related protein, somatostatina, bombesina, ecc ) e ricevono fibre nervose che formano giunzioni citoneurali. - Rilasciano i loro granuli in risposta all ipossia, adattando le vie aeree alle caratteristiche dell aria inspirata - Ad esempio possono aumentare o diminuire il tono muscolare. La lamina propria è formata da connettivo ricco di fibre elastiche, soprattutto in corrispondenza della parete membranosa: - attraversata da dotti escretori delle ghiandole e noduli linfatici. La tonaca sottomucosa è sottile anteriormente e più spessa nella parete membranosa: - formata da connettivo lasso con lobuli adiposi - Contiene le ghiandole tracheali, tubuloacinose composte a secrezione, sierosa, mucosa o mista. Nella parte membranosa si trovano fascetti di fibrocellule muscolari lisce, che costituiscono: - muscolo tracheale: fibre a decorso trasversale che si inseriscono sulla faccia interna degli anelli tracheali o sui legamenti anulari interposti tra le cartilagini - Muscolo tracheoesofageo: fibre a decorso longitudinale che si portano all esofago. La tonaca fibrosa è formata da tessuto connettivo denso ricco di fibre elastiche: - circonda gli anelli cartilaginei fondendosi con il loro pericondrio - Forma i legamenti anulari nell intervallo tra due anelli Gli anelli cartilaginei sono formati di cartilagine ialina, alti 3-4 mm e spessi 1-2 mm: nella trachea Il segmento faringeo medio (orofaringe) si trova dietro la cavità orale. Costituisce una via mista per aria e cibo, quindi è, come tutte le porzioni del tratto gastrointestinale sollecitate nell inspirazione. meccanicamente, rivestita da un epitelio pavimentoso pluristratificato nel bronco destro nel bronco sinistro. Polmoni I polmoni sono organi pari situati nelle logge pleuropolmonari, in cui avvengono gli scambi gassosi tra aria e sangue (ematosi): - sono separati tra loro dal mediastino, spazio compreso tra la colonna vertebrale e lo sterno, contenente il sacco pericardico, con cuore, timo, grossi vasi, esofago, trachea e bronchi. Le logge pleuropolmonari sono delimitate: - anteriormente e lateralmente: dalle coste e i muscoli intercostali - Inferiormente: dal diaframma - Medialmente: dal mediastino - Superiormente: dagli organi che si trovano nell apertura superiore del torace - Vasi succlavi - Plesso brachiale - Muscolo scaleno anteriore Dal mediastino arrivano ai polmoni i bronchi, i vasi e i nervi che costituiscono i peduncoli polmonari. I polmoni sono avvolti in una membrana sierosa, la pleura, formata da due foglietti, uno viscerale che tappezza la superficie dell organo e uno parietale che tappezza la superficie delle logge pleuropolmonari: - tra i due foglietti si ha lo spazio detto cavità pleurica, che in condizioni normali contiene un velo di liquido che permette lo scorrimento reciproco dei due foglietti. - In tale cavità esiste una pressione negativa che permette ai polmoni di espandersi Forma, posizione e rapporti. A questo scopo le cellule epiteliali possiedono ciglia vibratili in grado di rimuovere, attraverso il movimento - diametro verticale di cm ciliare, secrezioni e e corpi estranei, quali ad esempio - Diametro sagittale alla base di 16 cm particelle di polvere. Il movimento cigliare ha luogo sotto forma di onde coordinate e al microscopio la superficie del cuore) della mucosa respiratoria appare come un campo d'orzo mosso da vento. La velocità di tale movimento è notevole: 3-12 mm al minuto. Fra le cellule dell'epitelio cigliato sono rispetto al sinistro. situate cellule caliciformi e, al di sotto di queste, ghiandole Il peso è variabile da individuo a individuo: della lamina propria che secernono uno strato protettivo umido sulla superficie dell'epitelio.quindi le ciglia epiteliali trasportano la polvere, insieme al muco, nella cavità orale, d aria. da dove essa può essere deglutita o espettorata. Questo meccanismo prende il nome di ascensore muco-cigliare. I polmoni dell adulto, in stato di media distensione presentano: - Diametro trasverso alla base di cm a destra e 7-8 cm a sinistra (per la presenza Nella femmina, tali valori sono leggermente inferiori rispetto al maschio. Il volume dei due polmoni differisce in quanto il destro ha circa il 10% in più del volume - nel maschio circa 680 g per il polmone destro e 620 per il sinistro - In ogni polmone si contano circa 300 milioni di alveoli polmonari, piccole cavità ripiene La quantità d aria che può essere introdotta è detta capacità polmonare: - nel vivente è differente secondo la fase della respirazione Il limite tra il segmento faringeo superiore e quello medio è dato dal palato molle, denominato anche velo palatino. Si tratta di una lamina muscolare rivestita da mucosa che anteriormente è in rapporto con il piano osseo che separa le cavità orale e nasali e che termina posteriormente nell' ugula. Il palato molle è una valvola che, durante la deglutizione, viene sollevata da due muscoli ancorati alla base cranica in modo che il rinofaringe, attraverso cui avviene il passaggio dell'aria, venga chiuso contro l'orofaringe nella quale passa il

14 14 - In un inspirazione ordinaria è di circa cm 2 - In un inspirazione forzata cm 2. - L aria respiratoria, ovvero l aria che viene inalata ed emessa con un inspirazione e espirazione normale è circa 500 cm 2. Il colore dei polmoni varia secondo l età: - alla nascita è rosso bruno - Nel bambino è roseo - Nell adulto diventa grigio biancastro con macchie scure che divengono sempre più numerose nell anziano - Dovuto soprattutto a particele di carbone, antracosi, che raggiungono il polmone assieme all aria inalata - Sono depositate da cellule specializzate nel connettivo interstiziale attorno ai vasi. - La quantità e il tipo di pigmento variano tuttavia secondo le abitudini, l ambiente e la vita lavorativa dell individuo. La superficie presenta un disegno areolare che si accentua con l età in quanto si notano le aree poligonali di diametro massimo di 1 cm, segnate da un contorno di linee a maggiore pigmentazione: - sono date dal contorno dei lobuli e dal connettivo interlobulare, in cui si accumulano i pigmenti e i residui carboniosi trasportati dai macrofagi. Il polmone possiede un grado di elasticità elevato, che permette l'espulsione dell aria durante l espirazione 5. Il polmone ha forma di un cono a cui sia stata asportata la parte mediale per mezzo di un taglio verticale. Si possono distinguere - base - Apice - Faccia laterale o costovertebrale - Faccia mediale o mediastinica - Tre margini - Anteriore - Posteriore - Inferiore Base o faccia diaframmatica La base è di forma semilunare, inclinata in basso posteriormente e concava medialmente: - si modella sulla convessità del diaframma. 5 tale manovra è detta ritorno elastico del polmone

15 15 - Attraverso il diaframma contrae rapporti: - Destra: lobo destro del fegato - Sinistra: lobo sinistro del fegato, stomaco, milza. - Posteriormente, nel punto più basso, prende rapporti con il polo superiore del rene e con la ghiandola surrenale. A sinistra, la base polmonare è formata prevalentemente dal lobo inferiore A destra dal medio e dall inferiore. Faccia laterale o costovertebrale La faccia laterale è convessa e corrisponde alle coste e agli spazi intercostali, estendendosi indietro fino alle parti laterali dei corpi delle vertebre toraciche, mentre in avanti giunge fino quasi alla linea mediana: - è la più estesa delle facce polmonari - Posteriormente è accolta nella doccia polmonare del torace, e nella parte superiore presenta le impronte costali - Prosegue - In alto con l apice - In basso con la base - In avanti e indietro, per mezzo dei margini anteriore e posteriore, con la faccia mediale. Mediante la cavità pleurica, questa faccia si pone in rapporto con la pleura parietale e con la fascia endotoracica, che aderisce intimamente al piano aponeurotico della parete toracica. Faccia mediale o mediastinica La faccia mediastinica è concava, verticale ed è compresa tra il margine anteriore e il margine posteriore: - nel mezzo presenta un area infossata, l ilo polmonare, dove penetrano i bronchi e i nervi ed entrano e escono i vasi. - È sede di alcuni linfonodi, detti linfonodi ilari. - A questo livello i si riflettono i due foglietti della pleura parietale in quella viscerale - Tale riflessione si prolunga inferiormente dal peduncolo al diaframma a formare i legamenti triangolari o polmonari, disposti frontalmente, - Davanti all ilo si trova una superficie incavata, la fossa cardiaca, più profonda a sinistra - Presso il margine posteriore, si trova un doccia verticale, - Destra: è l impronta della vena azigos - Sinistra: è più grande, ed è l impronta dell aorta toracica. - Anteriormente a questo solco si hanno altre impronte - Destra: vena cava superiore - Sinistra: vena anonima (tronco brachiocefalico. Apice L apice del polmone è tutta la parte che sta sopra il margine superiore della 2 costa e si presenta come un cono arrotondato: - destra: appare incurvato medialmente e in avanti

16 16 - Sinistra: è meno distinto dal resto dell organo. Medialmente, l apice è incrociato dall arteria succlavia, che vi lascia l impronta. In rapporto con la parte più alta dell apice si trovano le radici inferiori del plesso brachiale. Margini Anteriore. Il margine anteriore è molto sottile e discende dall apice tra le facce laterale e mediale: - sinistra: convesso e presenta inferiormente l incisura cardiaca, dovuta alla presenza del cuore. - Nel continuare con il margine inferiore, forma una sporgenza detta lingula, che ricopre l apice del cuore. - Destra: il margine è più regolare e convesso, terminando con una curva a convessità mediale. Posteriore Il margine posteriore, arrotondato e sinuoso, separa posteriormente la faccia laterale da quella mediale: - va sfumando man mano che si raggiunge il margine inferiore. Inferiore Il margine inferiore ha forma semilunare e presenta un tratto laterale convesso e uno mediale concavo: - nella porzione laterale separa la base dalla faccia costovertebrale - Nella porzione mediale è più corto, meno tagliente e segna il confine della base con la faccia mediastinica. Seguendo la linea d inserzione del pericardio sul diaframma. Superficie del polmone La superficie del polmone è percorsa da scissura che sprofondano nell ilo dividendo l organo in lobi. Polmone destro A destra le scissure sono due: - scissura principale: origina nella parte superiore dell ilo - attraversa la faccia costovertebrale portandosi obliquamente in basso fino alla base. - Attraversa la base - Continua sulla faccia mediale, per terminare nella parte inferiore dell ilo. - Scissura secondaria: si stacca dalla scissura principale sulla faccia costovertebrale - Oltrepassa il margine anteriore e decorre con leggera obliquità verso l alto - Percorre la faccia mediastinica - Termina all ilo. Per la presenza di tali scissure il polmone destro si divide in tre lobi: - superiore - Medio - Inferiore. Polmone sinistro Il polmone sinistro presenta soltanto una sola scissura, corrispondente alla scissura principale del polmone destro. Risulta pertanto suddiviso in due soli lobi: - superiore - Inferiore Il numero dei lobi può variare e spesso nella faccia mediastinica può trovarsi un lobo accessorio, detto retrocarica. La pleura viscerale si approfonda nelle scissure fino all ilo, quindi i lobi sono separati tra di loro. Segmenti o zone polmonari. I lobi rappresentano una prima divisione dei polmoni in parti che risultano tra loro distinte: - anatomicamente, per la presenza delle scissure - Funzionalmente, in quanto presentano vascolarizzazione e ventilazione propria. In rapporto a una vascolarizzazione e ventilazione indipendente, è possibile individuare in ciascun lobo dei territori ben delimitati e contigui, detti zone o segmenti polmonari: - importanza pratica in quanto si possono praticare delle zonectomie, piuttosto che lobectomie complete. - I segmenti di ogni lobo sono uniti tra loro dal connettivo interstiziale - Segmento o zona polmonare è un territorio, parte di un lobo, che presenta indipendenza rispetto alle parti contigue, per la presenza di - Arteria zonale: ramo dell arteria polmonare - Bronco zonale - Rete venosa perizonale. Anche nelle zone il circolo venoso perizonale è quello funzionale (drena sangue ossigenato che confluisce nelle vene polmonari. Esiste tuttavia anche il secondo circolo venoso, quello bronchiale, che è satellite del bronco zonale. Si individuano 10 zone in ciascun polmone, anche se il numero delle zone può cambiare a seconda dei criteri di classificazione. Topografia toracopolmonare. I rapporti tra polmoni e parete toracica presentano notevoli variazioni individuali e in rapporto con: - le fasi e l intensità degli atti respiratori - Vivente o cadavere Nel vivente e in stato di media distensione, l apice sporge di circa 1-3 cm sopra la clavicola nella loggia sopraclaveare: - disponibile alla palpazione e all auscultazione

17 17 - Gli apici dei due lati sono in genere allo stesso livello. Il margine anteriore di ciascun polmone: - inizia dietro l articolazione sternoclavicolare, - Scende obliquamente dietro il manubrio dello sterno fino alle seconde articolazioni condrosternali Il margine anteriore del polmone destro: - oltrepassa la linea mediana scendendo verticalmente dietro la faccia posteriore dello sterno, a livello della 4-5 cartilagine costale - Si fa obliquo verso destra e raggiunge la faccia posteriore della 6-7 cartilagine costale, dove continua con il margine inferiore. Il margine anteriore sinistro, invece: - decorre dietro lo sterno, a sx della linea mediana, parallelo al margine del polmone destro fino alla 4 cartilagine costale sinistra. - Si inclina poi lateralmente delimitando l incisura cardiaca. - Terna a portarsi medialmente fino alla 6 cartilagine costale, dove passa il margine inferiore. I margini anteriori occupano quasi completamente i seni pleurali: - presentano piccoli cambiamenti di posizione durante la respirazione - A livello dell incisura cardiaca, il seno pleurale è più profondo del margine polmonare. Il margine inferiore inizia anteromedialmente: - a destra dietro l estremità sternale della 6-7 cartilagine costale - a sinistra, presso il margine superiore del terzo laterale della 6 cartilagine costale. In entrambi i lati si porta in basso e in fuori, per poi portarsi orizzontalmente indietro: - In proiezione anteriore, il margine inferiore si proietta a livello della 6 costa sulla linea emiclaveare - Lateralmente sulla linea ascellare media incrocia l 8 costa - Posteriormente sulla proiezione del margine vertebrale della scapola incrocia la 10 costa. Il meccanismo respiratorio modifica le dimensioni dei polmoni nell inspirazione: - le parti che si espandono maggiormente sono quelle costali e diaframmatica. - Nell inspirazione cambia prevalentemente il margine inferiore, poiché l ampliamento avviene nel seno pleurale costodiaframmatico 6 - A livello della linea ascellare media, il margine inferiore si abbassa di 3-4 cm rispetto allo stato di media distensione. Nella respirazione normale, l escursione verticale della cupola diaframmatica è di 1,5-2 cm, ma può giungere anche a 6-8 nell inspirazione forzata. Nell espirazione forzata invece, può sollevarsi anteriormente fino alla 4 cartilagine costale a destra e leggermente più in basso a sinistra. Le scissure principali proiettate sulla parete toracica corrispondono a una linea che passa per: - processo spinoso della 3 vertebra toracica - Si porta in basso e lateralmente fino alla spina della scapola - Discende fino a incontrare la linea ascellare media a livello della 5 costa - Termina a livello della 6 costa sulla linea emiclaveare. La scissura secondaria, a destra, si dirama dalla proiezione della scissura principale a livello della 4 costa e raggiunge lo sterno. 6 non viene mai totalmente riempito, nemmeno in un inspirazione profonda

18 18 Vasi e nervi Nel polmone esistono due differenti sistemi vascolari: - sistema funzionale: formato dai vasi polmonari, che nasce dalle arterie polmonari, che portano sangue deossigenato e termina con le vene polmonari (due per lato) che portano sangue ossigenato al cuore. - Sistema nutritizio: il sistema dei vasi bronchiali, appartenente alla grande circolazione. Questi due sistemi non sono totalmente isolati, in quanto si stabiliscono delle anastomosi: - alcune piccole vene bronchiali sboccano in vene polmonari - Rami delle arterie polmonari son uniti a rami delle arterie bronchiali da piccoli tronchi anastomotici. - A livello degli alveoli i capillari polmonari e bronchiali possono effettuare piccoli scambi. Di fatto, le vene polmonari ricevono una piccola quota di sangue non ossigenato dalle vene bronchiali: - in caso di patologie congenite o acquisite in cui queste anastomosi sono molto sviluppate, si possono creare shunt che influiscono in maniera negativa sulla quantità di sangue ossigenato che torna nell atrio sinistro. Vasi polmonari Le arterie polmonari destra e sinistra, rami del tronco polmonare nato dal ventricolo destro, si portano a livello dell ilo e si ramificano accollandosi ai rami dei bronchi: - ne seguono le suddivisioni fino a dare delle piccole arteriole terminali che decorrono lungo i bronchioli e i condotti alveolari - Tali condotti si risolvono in una rete capillare contenuta negli alveoli. Da questa rete capillare perialveolare originano le venule che decorrono nei setti interlobulari, finche non si riuniscono in rami venosi di maggior calibro: - questi accompagnano i bronchi sul lato opposto rispetto all arteria - Si costituiscono infine due vene polmonari in ciascun polmone, che sboccano nell atrio sinistro del cuore. Vasi bronchiali Le arterie bronchiali originano dall aorta toracica in numero di 3: - 2 a sinistra, superiore e inferiore - 1 a destra Queste si portano nel peduncolo polmonare, donando rami per le sue strutture (vasi, nervi e linfonodi), per poi penetrare nel polmone: - si ramificano seguendo le divisioni dell albero bronchiale - Si portano ai ramuscoli più distali che vascolarizzano la parete dei bronchioli intralobulari - I vasi bronchiali formano, nella parete dei bronchi, due reti capillari, una profonda per i muscoli e le ghiandole e una superficiale per la mucosa - Ai lobuli formano un sistema capillare che è in comunicazione con quello dei rami dell arteria polmonare I capillari del sistema bronchiale si riuniscono in vene, che per la maggior parte si aprono nelle vene bronchiali: - alcune altre piccole vene del sistema bronchiale sboccano nelle vene polmonari - Le vene bronchiali raccolgono anche dai linfonodi ilari, dal connettivo interstiziale e dalla parete dei vasi polmonari - Si riuniscono uscendo dall ilo in uno o due tronchi che sboccano in

19 19 - Vene azigos - Vene emiazigos Linfatici I linfatici del polmone sono numerosi. Si distinguono in: - linfatici superficiali: sotto la pleura e fanno capo ai linfonodi ilari - Linfatici profondi: originano dalla parete dei bronchi e dei vasi, attraversano piccoli linfonodi intrapolmonari e terminano ai linfonodi ilari. - Fanno pare del sistema dei linfonodi bronchiali - Presentano colorito nero o grigio per la presenza di un pigmento scuro che si deposita Nervi I nervi del polmone derivano dai plessi polmonari anteriore e posteriore e sono formati dai rami di: - nervo vago: fibre broncocostrittrici e vasodilatatrici - Simpatico toracolombare: (primi 4-5 gangli) azione vasocostrittrice e broncodilatatrice. Accompagnano i bronchi sul loro decorso e presentano piccoli gangli. Durante l inspirazione prevale l azione: - vasodilatatrice del vago - Broncodilatatrice del simpatico Durante l espirazione, le azioni sono: - broncocostrittrice del vago - Vasocostrittrice del simpatico. Respirazione Nervo vago Nervi simpatici Inspirazione Espirazione Vasodilatazione vasocostrizione broncodilatazione broncocostrizione

20 20 - i più superficiali sono riconoscibili anche dalle linee grigie presenti sul polmone - Sono formati da unità elementari, gli acini polmonari, a cui mettono capo le ultime ramificazioni dei bronchi intrapolmonari. Alle precedenti suddivisioni corrispondono ramificazioni differenti dell albero bronchiale: - lobi bronchi lobari o di primo ordine - Zone bronchi zonali o di secondo ordine o segmentali - Lobuli bronchi lobulari, che si ramificano successivamente in - Bronchioli intralobulari - Bronchioli interlobulari - Bronchioli terminali o condotti alveolari. Le ramificazioni bronchiali all interno del lobulo costituiscono il parenchima polmonare. L insieme dei bronchi che precedono i bronchi lobulari costituiscono la parte intrapolmonari dell albero bronchiale. Fino a 4 mm i bronchi possono essere isolati dal parenchima, oltre sono intimamente immersi. Anche le arterie polmonari si ramificano decorrendo dorsolateralmente ai bronchi, seguendone il decorso: - seguono esattamente le suddivisioni dei bronchi fino agli alveoli, dove formano le reti capillari. Le arterie bronchiali, i linfatici e i nervi, seguono esattamente i vasi polmonari, satelliti dell albero bronchiale. Le vene polmonari si costituiscono da radici che drenano gli acini e confluiscono in vasi perilobulari: - decorrono nel connettivo interstiziale fino alle vene polmonari - Sono in rapporto con la superficie ventrale dei bronchi. L albero bronchiale e i vasi associati sono avvolti da un connettivo ricco di fibre elastiche che continua lungo le vene, dove si confonde con il connettivo interstiziale: - alla superficie del polmone si fonde con il tessuto connettivo dello strato sottomesoteliale della sierosa. Organizzazione interna e struttura Il polmone può essere suddiviso in territori macroscopici che sono tra loro indipendenti, in quanto presentano una ventilazione e un irrorazione indipendenti: le zone e i lobi. Ciascuna zona, a sua volta comprende diverse centinaia di entità indipendenti, connesse tra loro mediante connettivo interstiziale, i lobuli polmonari:

21 21 Distribuzione intrapolmonare delle componenti bronchiale e vascolare. Ognuno dei due bronchi principali raggiunge il corrispondente polmone a livello dell ilo e vi penetra dirigendosi in basso, in fuori e indietro: - da ciascuno dei due bronchi principali si staccano ad angolo acuto dei rami collaterali. - Il bronco, inizialmente, non perde dunque la propria individualità, ma si ramifica in maniera monopodica. - Tale modo di ramificazione si ripete fino a livello dei bronchioli terminali A livello dei bronchioli terminali la ramificazione diventa dicotomica: - ogni ramo si sdoppia in rami di calibro uguale che formano un angolo ottuso o si dividono a T Il drenaggio venoso delle zone polmonari è assicurato da tre ordini di vene per ciascuna zona: - vene che decorrono nella zona affiancate ai rami arteriosi e bronchiali - Tronchi venosi che decorrono alla periferia delle zone (vene interzonali) - Vene a decorso pleurico, ovvero che percorrono la superficie esterna della zona. I bronchi principali hanno struttura simile a quella della trachea: - nelle ramificazioni successive diminuisce la componente cartilaginea e aumenta la componente elastica e muscolare - La parete dei bronchi, procedendo distalmente al tronco d origine, si fa sempre più flessibile e adattabile ai cambiamenti di volume dell intero albero bronchiale dovuti alle fasi respiratorie Nei rami maggiori, gli anelli cartilaginei sono costituiti da placche di cartilagine ialina: - all inizio sono grandi - Si fanno sempre più piccole e rare, con aumento di componente elastica - Scompaiono del tutto in bronchi di 1 mm di diametro. La componente muscolare è formata da fascetti che prima decorrono in maniera circolare, poi a spirale: - la contrazione della muscolatura restringe il lume e accorcia i bronchi, senza giungere a occlusione completa Con il progredire delle ramificazioni, la parete dei bronchi diventa sempre più sottile: - l epitelio di rivestimento, da cilindrico cigliato diviene semplice e si fa più basso - La lamina basale riduce lo spessore - La lamina propria contiene abbondanti fibre elastiche e linfociti - La tonaca sottomucosa rimane spessa nei punti in cui accoglie le ghiandole bronchiali, mentre scompare nelle ramificazioni minori (< 1 mm) in cui le ghiandole scompaiono Le ghiandole bronchiali sono simili a quelle delle vie aerifere: tubuloacinose a secrezione sierosa, mucosa o mista. La tonaca fibrosa è formata da connettivo denso e abbondanti fibre elastiche: - può contenere linfociti

22 22 - Accoglie, fino a 1 mm di diametro, le placche cartilaginee - Continua con il tessuto connettivo peribronchiale e con quello che circonda i grossi vasi. Parenchima polmonare Il parenchima polmonare è formato da un insieme di territori indipendenti delimitati da setti connettivali, i lobuli polmonari: - volume medio di 0,5 cm - Forma differente a seconda della posizione - Superficiali: forma piramidale con la base rivolta verso la superficie - Profondi: forma poliedrica. Ogni lobulo è fornito da un bronco lobulare (interlobulare) accompagnato da un ramo dell arteria polmonare: - si ramifica all interno del lobulo, dando origine a 3-5 bronchioli terminali o intralobulari, ciascuno dei quali forma un acino, ovvero la più piccola unità funzionale del polmone. - Il bronchiolo intralobulare identifica l ultimo tratto dell albero bronchiale che ha solo funzione di trasporto dell aria. - Nelle successive ramificazioni compaiono gli alveoli e iniziano gli scambi di gas con il sangue. In ogni acino il bronchiolo intralobulare si divide in due bronchioli respiratori, che presentano lungo il decorso delle estroflessioni emisferiche, gli alveoli: - questi si fanno sempre più numerosi procedendo distalmente - Il bronchiolo respiratorio termina suddividendosi in 2-10 condotti alveolari, la cui parete è formata da una successione ininterrotta di alveoli. - Terminano a fondo cieco con cavità rivestite di alveoli (sacchi alveolari) Nei bronchi lobulari e intralobulari l epitelio è cilindrico semplice cigliato, con intercalate: - cellule caliciformi mucipare, sempre più rare - Cellule bronchiolari di Clara, elementi secernenti sierosi. Sotto l epitelio si trova la tonaca fibromuscolare formata da fibre collagene e elastiche a decorso longitudinale e fascetti muscolari a decorso spirale. I bronchioli respiratori, nei tratti in cui la parete non si estroflette in alveoli, sono formati da: - epitelio: cilindrico prima cigliato e poi cubico senza ciglia - Tonaca fibromuscolare: connettivo denso con fibre elastiche e muscolari 7. I condotti alveolari hanno la parete completamente formata dagli alveoli: - il colletto degli alveoli è rivestito da cellule cubiche prive di ciglia, sotto le quali si trovano fibrocellule muscolari e fibre elastiche. Le fibre elastiche, son indispensabili in ogni punto del polmone, poiché permettono il ritorno elastico soprattutto nell espirazione. Alveoli polmonari L alveolo polmonare ha la parete costituita da: - epitelio di rivestimento - Strato connettivale ricco di capillari. L epitelio alveolare è semplice e appiattito. Vi si distinguono 2 tipi di cellule specializzate: - pneumociti di 1 tipo - Pneumociti del 2 tipo 7 nel punto di attacco degli alveoli al bronchiolo respiratorio, la muscolatura si dispone circolarmente alla base dell alveolo, per regolarne il flusso d aria.

23 23 Oltre alle cellule epiteliali possono trovarsi nella parete dell alveolo o nella sua cavità dei macrofagi che provengono dai setti interalveolari. Pneumociti di 1 tipo Gli pneumociti del 1 tipo sono cellule appiattite il cui citoplasma si solleva nella porzione che accoglie il nucleo verso la cavità dell alveolo: - citoplasma povero di granuli e contiene vescicole di pinocitosi - Sono cellule lamellari molto estese - Ricoprono il 90% della parete alveolare Pneumociti di 2 tipo Gli pneumociti del 2 tipo sono cellule tondeggianti sporgenti nel lume dell alveolo: - più numerose degli pneumociti di tipo 1, ma molto più piccole - Si possono trovare isolate o a gruppi - La membrana rivolta verso il lume dell alveolo si solleva in microvilli - La parte di membrana verso la membrana basale è interdigitata. Nel citoplasma di questi pneumociti si trovano degli inclusi voluminosi delimitati da membrane che contengono sistemi di lamelle parallele o concentriche, detti corpi multilamellari: - si trovano in sede perinucleare o in vicinanza dell apice - Si formano a partire da corpi multivescicolari, considerati parte del sistema lisosomiale dello pneumocita di 2 tipo. - Contengono lipoproteine ad azione surfactante, che, secrete si stratificano sulla parete interna dell alveolo - Hanno funzione di mantenere dilatati gli alveoli - Permettono l utilizzazione massima della superficie respiratoria alveolare Macrofagi alveolari I macrofagi alveolari sono elementi voluminosi e tondeggianti: - si possono trovare nei setti interalveolari, tra le cellule dell epitelio, libere nel lume dell alveolo - In sede epiteliale possiedono alcuni caratteri ultrastrutturali degli pneumociti di II tipo. - Citoplasma ricco di lisosomi o fagolisosomi - Sono mobili e fagocitano le particelle del pulviscolo atmosferico, trasportandole nei setti interalveolari e nel connettivo interstiziali. Organizzazione vascolare Sotto l epitelio alveolare è presente una lamina basale che in più punti si fonde con la lamina basale dei capillari alveolari. I capillari alveolari seguono le arteriole percepirai derivanti dai rami dell arteria polmonare: - da loro si formano poi le venule postcapillari che formano le venule polmonari 8 - Sono strettissimi, lasciano passare globuli rossi in fila uno alla volta - L endotelio è continuo privo di pori o fenestrature Lo stroma pericapillare ha sviluppo minimo nei punti in cui gli alveoli sono adiacenti ed è formato da: - fibre elastiche: formano attorno all alveolo una rete da ampie maglie e si addensano attorno al colletto alveolare - Fibre collagene: formano una rete perialveolare a maglie più strette - Cellule stromali: fibroblasti, linfociti, macrofagi. Porocanali di Kohn Quando due alveoli sono contigui, nei setti interalveolari possono essere presenti 2-7 fori (porocanali di Kohn) che permettono di comunicare tra i due alveoli: - possono consentire il passaggio d aria in caso di ostruzione dei condotti alveolari - Parete prevalentemente costituita da pneumociti di II tipo si ridistribuisce meglio la sostanza surfactante. La parete alveolare costituisce la barriera tra aria e sangue, formata da: - epitelio alveolare - Lamine basale dell epitelio e del capillare spesso fuse in una sola lamina. - Endotelio capillare Lo spessore della barriera varia dunque da 0,2 µm a 2 µm. Nel parenchima polmonare ricostruito tridimensionalmente la superficie di un capillare è a contatto con più alveoli anche di acini differenti. Con un setto interalveolari si definisce lo spazio costituito da due alveoli separati da un capillare. Bronchi extrapolmonari Bronchi lobari Bronchi zonali o segmentali Bronchi lobulari Bronchioli intralobulari Bronchioli terminali o interlobulari Bronchioli respiratori Condotti alveolari Alveolo Condotti 1 mm Ventilano gli acini Caratteristiche o note 8 si ricordi che nei polmoni sono le vene polmonari a riportare all atrio sinistro il sangue ossigenato

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