14/05/2009 IL SISTEMA INTEGRATO PER LA DETERMINAZIONE DELLA COMPLESSITA ASSISTENZIALE INDICE DI COMPLESSITA ASSISTENZIALE (ICA)
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1 1 2 IL SISTEMA INTEGRATO PER LA DETERMINAZIONE DELLA COMPLESSITA ASSISTENZIALE INDICE DI COMPLESSITA ASSISTENZIALE (ICA) Le dimensioni analizzate 3 1
2 Indice di Complessità Assistenziale 4 6 2
3 NOMENCLATORE DELLE ATTIVITA 7 NOMENCLATORE DELLE ATTIVITA GENERA LA CONSAPEVOLEZZA dell impatto della propria prestazione sul risultato finale; il sentimento della propria competenza personale; la significatività e la rilevanza della propria azione; la possibilità di scelta e di autodeterminazione. 8 Nomenclatore prestazione/processi Cinque livelli Con codifica univoca Peso Azione Procedura Istruzione operativa Integrazione Tempi medi Non è indispensabile ma rafforza La standardizzazione delle attività Aumentando l appropiatezza E la definizione del contenuto 9 3
4 (2) ALIMENTAZIONE E IDRATAZIONE Gordon 1, 2, 7, 10 /Peso 0. Non necessita di interventi sull'alimentazione e sull'idratazione Illustrare alla persona i fattori che possono influenzare l'alimentazione e l'idratazione (abitudini/convinzioni, 2. attività fisica/lavorativa,clima, farmaci,stato emotivo, alterazioni organiche) Insegnare i comportamenti per favorire un'alimentazione e idratazione equilibrata 2. Indicare i motivi e i principi della dieta da seguire 3. Insegnare a scegliere/preparare una dieta rispettando i gusti e/o le prescrizioni 4. Insegnare le modalità di allattamento al seno e/o con il biberon. Insegnare le modalità per lo svezzamento del bambino 6. Insegnare a monitorare l'introito di cibi e/o bevande 7. Insegnare le modalità schemi dietetici pre-operatori e postoperatori 8. Insegnare a misurare le urine BILANCIO 9. Insegnare a compilare il diario alimentare 10. Rilevare peso e altezza in paziente autonomo 11. gestione della protesi dentaria 12. controllo dell effettiva assunzione di cibi e liquidi Fornire gli ausili per l'alimentazione in funzione delle condizioni del paziente 2. Preparare/fornire il cibo e/o la bevanda appropriata in quantità, temperatura, consistenza 3. Fornire il mastosutore 4. Preparare un biberon di latte artificiale. Aiutare il paziente a posizionarsi correttamente il pasto 6. Rilevare peso e altezza in paziente con difficoltà di deambulazione 7. Insegnare al paziente ed ai parenti la gestione di SNG e PEG 8. utilizzo della dieta come terapia 9. misurare le entrate per via entrale e parenterale Alimentare paziente (imboccare e offrire da bere) 2. Alimentare neonato con biberon 3. Rilevare peso e/o altezza in pz non autosufficiente. 1. Somministrare alimenti e/o liquidi tramite sondino e gestione dello stesso 2. Somministrare alimenti e/o liquidi tramite stomia e gestione della stessa 3. Introdurre SNG 4. Gestione SNG e PEG 10 TABELLA DELLE PRESTAZIONI TECNICHE RADIOLOGICHE PER LA DETERMINAZIONE DELL' INDICE DI COMPLESSITA' ASSISTENZIALE (I.C.A.) (1) COMPLESSITA TECNICA DI ESECUZIONE DELL ESAME PESO Proiezioni standard dello scheletro appendicolare eseguite a contatto AZIONI 1 1. RX mano (2 pr.) 2. RX polso (2 pr.) 3. RX dito mano (2 pr.) 4. RX gomito (2 pr.). RX scafoide (2 pr.) 6. RX mano e polso per età ossea (1 pr.) 7. RX gamba (2 pr.) 8. RX caviglia (2 pr.) 9. RX piede (2 pr.) 10. RX calcagno (2 pr.) 11. RX avampiede (2 pr.) 12. RX dito piede (2 pr.) 11 TABELLA DELLE PRESTAZIONI TECNICHE DI LABORATORIO PER LA DETERMINAZIONE DELL' INDICE DI COMPLESSITA' ASSISTENZIALE (I.C.A.) (1) Prestazione TECNICA nella fase:preanalitica PESO 1. 1.Controllare richiesta esami 2. Verificare corrispondenza con relativo materiale biologico inviato 3. Verificare eventuali incongruenze con la richiesta e comunicare in reparto 4. Accettare richiesta al sistema software di gestione del laboratorio. Posizionare relative provette negli appositi contenitori di smistamento 6. Posizionare i porta provette sul Power Processor (automazione preanalitica) 2 AZIONI 1. Inserire negli appositi bussolotti delle centrifughe le provette 2. Impostare e rispettare i tempi ed i giri rpm alle centrifughe 3. Al termine verificare la giusta avvenuta separazione 4. Ripetere la centrifugazione dopo asportazione del doppio coagulo sui campione dove la separazione non è netta. Posizionare le provette negli appositi rack e caricare sulle apparecchiature 3. Caricamento reattivi AZIONI 1. Verificare quantità reagenti a bordo delle apparecchiature in uso 2. Calibrazione eventuale 3. Allestire sedimenti per esame urine 12 4
5 TABELLA DELLE PRESTAZIONI RABILITATIVE PER LA DETERMINAZIONE DELL' INDICE DI COMPLESSITA' ASSISTENZIALE (I.C.A.) (3) Prestazione riabilitativa: AREA DELLA FUNZIONE RESPIRATORIA AZIONI 1. Educare 1. Informare la persona degli effetti sulla respirazione di: - precedenti patologie polmonari - secrezioni bronchiali - insufficienza muscolare -deficit riflesso della tosse - posture scorrette - fumo,attività fisica, stato emotivo 2. Prevenire 2. Insegnare al pz/care-giver decubiti e posture idonei 3. Insegnare l attività fisica e/o sport da praticare 4. Insegnare l espettorazione naturale. Insegnare al care-giver l utilizzo corretto delle attrezzature elettromedicali di uso comune(es: aerosol) 3. Sostenere 6. Addestrare la persona ad effettuare esercizi attivi respiratori 7. Addestrare la persona a percepire la frequenza, il ritmo e la profondità del respiro 8. Addestrare all utilizzo di ausili meccanici semplici per l aumento della capacità respiratoria 9. Addestrare all utilizzo della ventimask e della pepmask 4. Compensare 10. Aiutare il pz. (e/o il care-giver) alla stimolazione della tosse 11. Aiutare il pz. alla sincronizzazione del proprio ritmo respiratorio al ritmo preimpostato della ventilazione meccanica 12. Aiutare il pz. (e/o il care-giver) ad assumere posture idonee 13. Aiutare il pz. allo svezzamento dalla ventilazione meccanica. Sostituire 14. Applicare il protocollo riabilitativo di gestione del paziente trattato nel polmone d acciaio 13 DETERMINAZIONE DEL PESO DELLE AZIONI Indicatori della complessità Relativa all azione Tabella determinazione del peso Azione Complessità Bassa alta Range U.O. RILEVAZIONE DELL I.C.A. CODICE CENTRO DI COSTO ASSISTITO I.D. 1. Assicurare la respirazione 2. Assicurare alimentazione e idratazione PRESTAZIONI 01/01/ Assicurare l eliminazione Urinaria e intestinale 4. Assicurare L igiene. Assicurare Il movimento 6. Assicurare Il riposo ed il sonno 7. Assicurare la funzione cardiocircolatoria 8. Assicurare un ambiente sicuro 9. Assicurare l interazione Nella comunicazione 10. Applicare le procedure terapeutiche 11. Eseguire le procedure diagnostiche SOMMATORIA ; ;7 2; Per compilare la scheda viene Utilizzato il nomenclatore e le vengono selezionate dal Professionista L azione determina il livello (1) Prestazione infermieristica: ASSICURARE LA RESPIRAZIONE Finalità 0. Autonomia nella respirazione 1. Illustrare alla persona i fattori ambientali che possono influenzare la respirazione 1. Informare sugli effetti: 3. Sosten ere 4. Comp ensare. Sostit uire dello stato emotivo sulla respirazione; dell'attività fisica/lavorativa sulla respirazione; di sostanze farmacologiche sulla respirazione; di agenti atmosferici e ambientali (fumo,microclima ). Istruire la persona sulle modalità per mantenere la funzione respiratoria 2. Ie alla persona e /o care giver come utilizzare i presidi che favoriscono 3. a respirazione*, e la gestione della tracheostomia e della cannula tracheostomica. 4. Assistere nella mobilizzazione precoce. *terapia, ventilatori domiciliari, maschere, circuiti, filtri. Favorire la respirazione. Rilevare carattere della respirazione. Favorire l'esecuzione di esercizi respiratori, favorire l uso dei presidi 6. FKT ed esercizi per la tosse. Mantenere pervie le vie aeree (senza interventi invasivi) 7. Aerosolterapia.* 8. Effettuare percussioni/vibrazioni, drenaggio posturale. 9. Pulire la cannula tracheale. 10. Ventilazione non invasiva (occhialini, maschera/casco). * in pazienti con broncospasmo. Mantenere pervie le vie aeree 11. Aspirare le secrezioni delle prime vie aeree. 12. Ventilazione meccanica tramite protesi respiratoria. 13. Ventilazione unidirezionale con O2 ad alto flusso (Cpap, Bipap). 14. Eseguire respirazione manuale con Ambu. 1
6 U.O. CODICE CENTRO DI COSTO RILEVAZIONE DELL I.C.A. ASSISTITO I.D. PRESTAZIONI 01/01/0000 DATA DATA DATA DATA 1. Assicurare la respirazione 1; 3 2. Assicurare alimentazione e idratazione 3. Assicurare l eliminazione Urinaria e intestinale 4. Assicurare L igiene. Assicurare Il movimento 6. Assicurare Il riposo ed il sonno 7. Assicurare la funzione cardiocircolatoria ;7 Classi Descrizione Parametri di Gravità lieve Gravità moderata Gravità molto elevata riferimento 1 Gravità relativa assente Gravità elevata Gravità molto elevata Assicurare un ambiente sicuro 2; Assicurare l interazione Nella comunicazione 10. Applicare le procedure terapeutiche Classe di Gravità Di livello 3.2 tre 11. Eseguire le procedure diagnostiche.18 SOMMATORIA IL SISTEMA INTEGRATO PER LA DETERMINAZIONE DELLACOMPLESSITA ASSISTENZIALE GOVERNA I SEGUENTI PROCESSI 17 Peso Azione Procedu ra Istruzion e operativ a Integrazio ne Tempi medi Piano Di assiste nza Facilitatore Della Pianificazione 6
7 Realizzare profili di gravità Profili di cura Collegati Ai DRGs 20 Impronta digitale: media modale valore max e min PRESTAZIONI 01/01/ Assicurare la 21 respirazione 2. Assicurare alimentazione e idratazione 3. Assicurare l eliminazione Urinaria e intestinale 4. Assicurare L igiene. Assicurare Il movimento 6. Assicurare Il riposo ed il sonno 7. Assicurare la funzione cardiocircolatoria 8. Assicurare un ambiente sicuro 9. Assicurare l interazione Nella comunicazione 10. Applicare le procedure terapeutiche 11. Eseguire le procedure diagnostiche SOMMATORIA 29 1; ;7 2;
8 DEFINISCE GLI STANDARD QUALITATIVI (appropiatezza delle cure) Attraverso la determinazione dell impronta digitale 22 Quantificare le azioni per categoria PRESTAZIONI 01/01/ Assicurare la respirazione 1; 3 2. Assicurare alimentazione e idratazione Assicurare l eliminazione Urinaria e intestinale Assicurare L igiene 2.2. Assicurare Il movimento.2 6. Assicurare Il riposo ed il sonno Assicurare la funzione cardiocircolatoria ;7 8. Assicurare un ambiente sicuro 2; Assicurare l interazione Nella comunicazione 10. Applicare le procedure terapeutiche Eseguire le procedure diagnostiche SOMMATORIA Analisi delle singole azioni per categoria 24 8
9 1. Assicurare la respirazione PRESTAZIONI 01/01/0000 1; 3 Collegare i dati clinici 2. Assicurare alimentazione e idratazione Assicurare l eliminazione Urinaria e intestinale Assicurare L igiene 2.2. Assicurare Il movimento.2 6. Assicurare Il riposo ed il sonno Assicurare la funzione cardiocircolatoria ;7 8. Assicurare un ambiente sicuro 2; Assicurare l interazione Nella comunicazione 10. Applicare le procedure terapeutiche Eseguire le procedure diagnostiche.18 1 SOMMATORIA 29 IL SISTEMA INTEGRATO PER LA DETERMINAZIONE DELLACOMPLESSITA ASSISTENZIALE GOVERNA I SEGUENTI PROCESSI 2 ICA DI STRUTTURA Tutti gli utenti per struttura e per intervallo di tempo 1. Assicurare la respirazione PRESTAZIONI 01/01/ Assicurare alimentazione e idratazione 1; Assicurare l eliminazione Urinaria e intestinale 4. Assicurare PRESTAZIONI INFERMIERISTICHE L igiene. Assicurare Prestazioni relative alla funzione respiratoria 2 Il movimento Prestazioni relative alla funzione dell alimentazione Assicurare 10 Il riposo ed il sonno Prestazioni relative alla funzione di eliminazione Assicurare la funzione 2 Prestazioni relative alla necessità di dormire riposarsi cardiocircolatoria Prestazioni relative alla mobilità 2 8. Assicurare Prestazioni relative alla necessitàdi mantenere al Temperatura del corpo nei limiti un ambiente sicuro 2 normali 9. Assicurare l interazione Prestazioni relative alla necessità di essere puliti curati e proteggere i tessuti Nella comunicazione Prestazioni relative alla necessità di comunicare con gli altri individui Applicare le procedure Prestazioni relative alle azioni da porre in essere per evitare pericoli terapeutiche 10 Prestazioni correlate alla necessità di avere momenti di svago Eseguire le procedure Prestazioni correlate alla necessità di agire secondo le proprie credenze valori diagnostiche Calcolo dell indice di criticità SOMMATORIA Indice di criticità di struttura ;7 2;
10 Strutture A) B) C) D) Indice Numero A : B Media di malati ponderta Indice di Criticità criticità ponderato Struttura ,73 REPARTI A) B) C) Indice di Media Scarto A B Criticità ponderata ponderato Struttura ,73,27 Struttura ,04 Struttura 2 32,04 3,73-3,69 Struttura ,14 Struttura 3 34,14 3,73-1,9 4 Integrazione con l equipe di supporto % attività prescrivibili peso 1 peso 2 peso 3 peso 4 peso peso 2 4% peso 1 13% Altra 83% peso 3 26% peso 4 27% peso 30% DEFINIZIONE DI ORGANICO L organico è l insieme qualitativo e quantitativo di figure professionali di cui un azienda o un ente devono dotarsi per raggiungere gli obiettivi sottesi alle loro finalità Istituzionali e fornire risposte alla richiesta di prodotti/servizi proveniente dall ambiente esterno. 2
11 DEFINIZIONE DI CARICO DI LAVORO Il carico di lavoro è il rapporto che si costituisce tra domanda reale (visibile, contingente) e/o potenziale (in divenire, non ancora palesemente manifesta) di prestazioni e risorse (finanziarie, materiali e umane) necessarie per soddisfarla. Il concetto di Carico di Lavoro è, perciò, un concetto dinamico che evolve con l evolversi della domanda qualiquantitativa di beni e/o Servizi a cui deve rispondere. RASSEGNA LEGISLATIVA R.D n. 1631, art. 3; D.P.R n. 128, art. 8; Delibera CIPE del ; D.P.R. n. 13/86; Decreto ministero sanità ; D.Lgs n. 29, art. 6; Circolare F.P. n. 4 del 1994 Legge n. 37; D.Lgs. N. 80/98. NORME DI RIFERIMENTO (1) R.D. n Del 1938 Art. 3 Allo scopo di assicurare l assistenza immediata, di regola ad ogni divisione deve essere assicurata l assistenza di almeno un infermiera diplomata ogni 30 malati. Il numero del personale ausiliario d assistenza viene proposto all amministrazione dal direttore Sanitario in rapporto alle esigenze del servizio. 3
12 METODI PER LA RILEVAZIONE DEI CARICHI DI LAVORO INFERMIERISTICI Metodo svizzero (Exchaque N.F. Zublin L. - Guida per il calcolo della dotazione di personale infermieristico nelle unità di cura degli ospedali generali Reg. Toscana, Dip. di Sicurezza Sociale, 197); PRN 87/90 (Project de recherche en nursing sviluppata in Canada a partire dalla metà degli anni 70). METODO SVIZZERO Si articola in sei fasi: Fase 1: Classificazione dei malati; Fase 2: proporzione delle categorie; Fase 3: durata dell assistenza diretta (m /malato nelle 24 ore) Fase 4: assistenza indiretta (attività svolta in assenza del paziente. E un valore costante); Fase : compiti alberghieri (standard di riferimento per malato nelle 24 ore = 60 m ); Fase 6: debito orario giornaliero. PRN 87/90 E caratterizzato dalla presenza di tre principali categorie di attività di competenza del personale infermieristico: 1) Attività connesse all assistenza diretta e indiretta; 2) Comunicazioni riguardanti il paziente; 3) Attività non assistenziali o di supporto. Per le attività assistenziali vengono individuati 249 fattori o prestazioni per ciascuno dei quali sono definiti un preciso protocollo operativo ed un punteggio che indica il tempo lavoro necessario per ognuna delle attività previste nel protocollo (1 punto = m ). 4
13 NORME DI RIFERIMENTO (2) D.P.R. n. 128/68 Art. 8 la dotazione organica del personale sanitario ausiliario deve assicurare un tempo minimo di assistenza effettiva per malato di 120 m nelle 24 ore e deve prevedere: 1 caposala; 1 I.P. sempre presente in ogni settore e, inoltre, un adeguato numero di I.P. e di Infermieri generici. NORME DI RIFERIMENTO (3) Settori di degenza comune: min. 70 m /die max 90 m /die. Delibera CIPE Settori di terapia subintensiva: min. 200 m /die max 240 m /die. Settori di terapia intensiva: min. 00 m /die max 600 m /die. NORME DI RIFERIMENTO (4) D.M. sanità Individua il fabbisogno di personale in rapporto al livello di intensità delle cure erogate e stabilisce un parametro fisso, legato al numero di posti letto di cui è dotata l U.O. afferente alla categoria definita secondo una specifica tassonomia.
14 NORME DI RIFERIMENTO () D.Lgs n. 29 Art. 6 Legge n.37 Art. 3 nelle amministrazioni pubbliche la consistenza delle piante organiche è determinata previa verifica dei carichi di lavoro le piante organiche delle amministrazioni di cui all art. 1 [ ] dovranno essere determinate in base agli effettivi carichi di lavoro Determinazione del fabbisogno mediante ICA di struttura CLAS DESCRIZIONE I.C. Setting SI Criticità molto <- 0 1 Tipo 1 1 lieve 2 Criticità lieve 1 3 Tipo 2 3 Criticità moderata 4 6 Tipo 3 4 Criticità elevata 7 9 Tipo 4 Criticità molto elevata 8 >10 Tipo 17 Determinazione del fabbisogno mediante Volumi di attività Volumi per peso Erogazione delle attività Per priorità basata sul peso Peso 1 Peso 2 Peso 3 Peso 4 Peso 18 6
15 Determinazione del fabbisogno mediante Volumi di attività Volumi per peso peso 1 peso 2 peso 3 peso 4 peso Erogazione delle attività Per priorità basata sul peso peso 2 4% peso 1 13% Altra 83% peso 3 26% peso 4 27% peso 30% 19 Activity Based Costing I Driver di Intensità sono impiegati quando le singole prestazioni richiedono attività che per tipologia di fattori produttivi impiegati presentano caratteristiche sensibilmente diverse tra di loro. Analisi delle attività Categorie di risorse Assegnazione dei Costi alle risorse Attività Resource driver Misurazioni della performance Prest.1 4 Prest.11 Prest.2 4 Prest.10 3 Prest.3 2 paziente y 1 Prest.9 0 4Prest.3 Prest.84 Prest.4 3 Prest.74 Prest. 4 Prest.6 Intensità per Prestazione Attribuzione dei costi alle attività Activity driver Prest.1 Prest.114 Prest Prest Prest Prest Prest.3 3 Oggetti di costo Prest.8 Prest.7 Un attribuzione diretta delle risorse impiegate all Output specifico mentre un Driver Quantitativo (N Ore) non rispecchia l assorbimento dei Costi. 3 2 Prest.4 3 Prest. Prest.6 paziente x Gli Step: per determinare i driver di intensità 7
16 22 1. Cavaliere B, Snaidero D. Metodologia per la rilevazione della complessità assistenziale: calcolo dell Indice di Complessità Assistenziale. Management Infermieristico 1999; 1: Cavaliere B, Susmel M. La qualità dell assistenza infermieristica: uno strumento di rilevazione e di elaborazione dell Indice di Complessità Assistenziale (I.C.A.). Nursing Oggi 2001; 2: Guerra A, Cavaliere B. Applicazione della metodologia ICA presso l ospedale Pasquinucci, Massa, A.O. IFC CNR-CREAS, CREAS, Pisa Management Infermieristico 2003; 1: Cavaliere B. Sistema integrato per la determinazione della complessità assistenziale Management Infermieristico 2006; 1: BIBLIOGRAFIA 24 8
IL SISTEMA INTEGRATO PER LA DETERMINAZIONE DELLA COMPLESSITA ASSISTENZIALE INDICE DI COMPLESSITA ASSISTENZIALE (ICA) Le dimensioni analizzate
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