14/05/2009 IL SISTEMA INTEGRATO PER LA DETERMINAZIONE DELLA COMPLESSITA ASSISTENZIALE INDICE DI COMPLESSITA ASSISTENZIALE (ICA)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "14/05/2009 IL SISTEMA INTEGRATO PER LA DETERMINAZIONE DELLA COMPLESSITA ASSISTENZIALE INDICE DI COMPLESSITA ASSISTENZIALE (ICA)"

Transcript

1 1 2 IL SISTEMA INTEGRATO PER LA DETERMINAZIONE DELLA COMPLESSITA ASSISTENZIALE INDICE DI COMPLESSITA ASSISTENZIALE (ICA) Le dimensioni analizzate 3 1

2 Indice di Complessità Assistenziale 4 6 2

3 NOMENCLATORE DELLE ATTIVITA 7 NOMENCLATORE DELLE ATTIVITA GENERA LA CONSAPEVOLEZZA dell impatto della propria prestazione sul risultato finale; il sentimento della propria competenza personale; la significatività e la rilevanza della propria azione; la possibilità di scelta e di autodeterminazione. 8 Nomenclatore prestazione/processi Cinque livelli Con codifica univoca Peso Azione Procedura Istruzione operativa Integrazione Tempi medi Non è indispensabile ma rafforza La standardizzazione delle attività Aumentando l appropiatezza E la definizione del contenuto 9 3

4 (2) ALIMENTAZIONE E IDRATAZIONE Gordon 1, 2, 7, 10 /Peso 0. Non necessita di interventi sull'alimentazione e sull'idratazione Illustrare alla persona i fattori che possono influenzare l'alimentazione e l'idratazione (abitudini/convinzioni, 2. attività fisica/lavorativa,clima, farmaci,stato emotivo, alterazioni organiche) Insegnare i comportamenti per favorire un'alimentazione e idratazione equilibrata 2. Indicare i motivi e i principi della dieta da seguire 3. Insegnare a scegliere/preparare una dieta rispettando i gusti e/o le prescrizioni 4. Insegnare le modalità di allattamento al seno e/o con il biberon. Insegnare le modalità per lo svezzamento del bambino 6. Insegnare a monitorare l'introito di cibi e/o bevande 7. Insegnare le modalità schemi dietetici pre-operatori e postoperatori 8. Insegnare a misurare le urine BILANCIO 9. Insegnare a compilare il diario alimentare 10. Rilevare peso e altezza in paziente autonomo 11. gestione della protesi dentaria 12. controllo dell effettiva assunzione di cibi e liquidi Fornire gli ausili per l'alimentazione in funzione delle condizioni del paziente 2. Preparare/fornire il cibo e/o la bevanda appropriata in quantità, temperatura, consistenza 3. Fornire il mastosutore 4. Preparare un biberon di latte artificiale. Aiutare il paziente a posizionarsi correttamente il pasto 6. Rilevare peso e altezza in paziente con difficoltà di deambulazione 7. Insegnare al paziente ed ai parenti la gestione di SNG e PEG 8. utilizzo della dieta come terapia 9. misurare le entrate per via entrale e parenterale Alimentare paziente (imboccare e offrire da bere) 2. Alimentare neonato con biberon 3. Rilevare peso e/o altezza in pz non autosufficiente. 1. Somministrare alimenti e/o liquidi tramite sondino e gestione dello stesso 2. Somministrare alimenti e/o liquidi tramite stomia e gestione della stessa 3. Introdurre SNG 4. Gestione SNG e PEG 10 TABELLA DELLE PRESTAZIONI TECNICHE RADIOLOGICHE PER LA DETERMINAZIONE DELL' INDICE DI COMPLESSITA' ASSISTENZIALE (I.C.A.) (1) COMPLESSITA TECNICA DI ESECUZIONE DELL ESAME PESO Proiezioni standard dello scheletro appendicolare eseguite a contatto AZIONI 1 1. RX mano (2 pr.) 2. RX polso (2 pr.) 3. RX dito mano (2 pr.) 4. RX gomito (2 pr.). RX scafoide (2 pr.) 6. RX mano e polso per età ossea (1 pr.) 7. RX gamba (2 pr.) 8. RX caviglia (2 pr.) 9. RX piede (2 pr.) 10. RX calcagno (2 pr.) 11. RX avampiede (2 pr.) 12. RX dito piede (2 pr.) 11 TABELLA DELLE PRESTAZIONI TECNICHE DI LABORATORIO PER LA DETERMINAZIONE DELL' INDICE DI COMPLESSITA' ASSISTENZIALE (I.C.A.) (1) Prestazione TECNICA nella fase:preanalitica PESO 1. 1.Controllare richiesta esami 2. Verificare corrispondenza con relativo materiale biologico inviato 3. Verificare eventuali incongruenze con la richiesta e comunicare in reparto 4. Accettare richiesta al sistema software di gestione del laboratorio. Posizionare relative provette negli appositi contenitori di smistamento 6. Posizionare i porta provette sul Power Processor (automazione preanalitica) 2 AZIONI 1. Inserire negli appositi bussolotti delle centrifughe le provette 2. Impostare e rispettare i tempi ed i giri rpm alle centrifughe 3. Al termine verificare la giusta avvenuta separazione 4. Ripetere la centrifugazione dopo asportazione del doppio coagulo sui campione dove la separazione non è netta. Posizionare le provette negli appositi rack e caricare sulle apparecchiature 3. Caricamento reattivi AZIONI 1. Verificare quantità reagenti a bordo delle apparecchiature in uso 2. Calibrazione eventuale 3. Allestire sedimenti per esame urine 12 4

5 TABELLA DELLE PRESTAZIONI RABILITATIVE PER LA DETERMINAZIONE DELL' INDICE DI COMPLESSITA' ASSISTENZIALE (I.C.A.) (3) Prestazione riabilitativa: AREA DELLA FUNZIONE RESPIRATORIA AZIONI 1. Educare 1. Informare la persona degli effetti sulla respirazione di: - precedenti patologie polmonari - secrezioni bronchiali - insufficienza muscolare -deficit riflesso della tosse - posture scorrette - fumo,attività fisica, stato emotivo 2. Prevenire 2. Insegnare al pz/care-giver decubiti e posture idonei 3. Insegnare l attività fisica e/o sport da praticare 4. Insegnare l espettorazione naturale. Insegnare al care-giver l utilizzo corretto delle attrezzature elettromedicali di uso comune(es: aerosol) 3. Sostenere 6. Addestrare la persona ad effettuare esercizi attivi respiratori 7. Addestrare la persona a percepire la frequenza, il ritmo e la profondità del respiro 8. Addestrare all utilizzo di ausili meccanici semplici per l aumento della capacità respiratoria 9. Addestrare all utilizzo della ventimask e della pepmask 4. Compensare 10. Aiutare il pz. (e/o il care-giver) alla stimolazione della tosse 11. Aiutare il pz. alla sincronizzazione del proprio ritmo respiratorio al ritmo preimpostato della ventilazione meccanica 12. Aiutare il pz. (e/o il care-giver) ad assumere posture idonee 13. Aiutare il pz. allo svezzamento dalla ventilazione meccanica. Sostituire 14. Applicare il protocollo riabilitativo di gestione del paziente trattato nel polmone d acciaio 13 DETERMINAZIONE DEL PESO DELLE AZIONI Indicatori della complessità Relativa all azione Tabella determinazione del peso Azione Complessità Bassa alta Range U.O. RILEVAZIONE DELL I.C.A. CODICE CENTRO DI COSTO ASSISTITO I.D. 1. Assicurare la respirazione 2. Assicurare alimentazione e idratazione PRESTAZIONI 01/01/ Assicurare l eliminazione Urinaria e intestinale 4. Assicurare L igiene. Assicurare Il movimento 6. Assicurare Il riposo ed il sonno 7. Assicurare la funzione cardiocircolatoria 8. Assicurare un ambiente sicuro 9. Assicurare l interazione Nella comunicazione 10. Applicare le procedure terapeutiche 11. Eseguire le procedure diagnostiche SOMMATORIA ; ;7 2; Per compilare la scheda viene Utilizzato il nomenclatore e le vengono selezionate dal Professionista L azione determina il livello (1) Prestazione infermieristica: ASSICURARE LA RESPIRAZIONE Finalità 0. Autonomia nella respirazione 1. Illustrare alla persona i fattori ambientali che possono influenzare la respirazione 1. Informare sugli effetti: 3. Sosten ere 4. Comp ensare. Sostit uire dello stato emotivo sulla respirazione; dell'attività fisica/lavorativa sulla respirazione; di sostanze farmacologiche sulla respirazione; di agenti atmosferici e ambientali (fumo,microclima ). Istruire la persona sulle modalità per mantenere la funzione respiratoria 2. Ie alla persona e /o care giver come utilizzare i presidi che favoriscono 3. a respirazione*, e la gestione della tracheostomia e della cannula tracheostomica. 4. Assistere nella mobilizzazione precoce. *terapia, ventilatori domiciliari, maschere, circuiti, filtri. Favorire la respirazione. Rilevare carattere della respirazione. Favorire l'esecuzione di esercizi respiratori, favorire l uso dei presidi 6. FKT ed esercizi per la tosse. Mantenere pervie le vie aeree (senza interventi invasivi) 7. Aerosolterapia.* 8. Effettuare percussioni/vibrazioni, drenaggio posturale. 9. Pulire la cannula tracheale. 10. Ventilazione non invasiva (occhialini, maschera/casco). * in pazienti con broncospasmo. Mantenere pervie le vie aeree 11. Aspirare le secrezioni delle prime vie aeree. 12. Ventilazione meccanica tramite protesi respiratoria. 13. Ventilazione unidirezionale con O2 ad alto flusso (Cpap, Bipap). 14. Eseguire respirazione manuale con Ambu. 1

6 U.O. CODICE CENTRO DI COSTO RILEVAZIONE DELL I.C.A. ASSISTITO I.D. PRESTAZIONI 01/01/0000 DATA DATA DATA DATA 1. Assicurare la respirazione 1; 3 2. Assicurare alimentazione e idratazione 3. Assicurare l eliminazione Urinaria e intestinale 4. Assicurare L igiene. Assicurare Il movimento 6. Assicurare Il riposo ed il sonno 7. Assicurare la funzione cardiocircolatoria ;7 Classi Descrizione Parametri di Gravità lieve Gravità moderata Gravità molto elevata riferimento 1 Gravità relativa assente Gravità elevata Gravità molto elevata Assicurare un ambiente sicuro 2; Assicurare l interazione Nella comunicazione 10. Applicare le procedure terapeutiche Classe di Gravità Di livello 3.2 tre 11. Eseguire le procedure diagnostiche.18 SOMMATORIA IL SISTEMA INTEGRATO PER LA DETERMINAZIONE DELLACOMPLESSITA ASSISTENZIALE GOVERNA I SEGUENTI PROCESSI 17 Peso Azione Procedu ra Istruzion e operativ a Integrazio ne Tempi medi Piano Di assiste nza Facilitatore Della Pianificazione 6

7 Realizzare profili di gravità Profili di cura Collegati Ai DRGs 20 Impronta digitale: media modale valore max e min PRESTAZIONI 01/01/ Assicurare la 21 respirazione 2. Assicurare alimentazione e idratazione 3. Assicurare l eliminazione Urinaria e intestinale 4. Assicurare L igiene. Assicurare Il movimento 6. Assicurare Il riposo ed il sonno 7. Assicurare la funzione cardiocircolatoria 8. Assicurare un ambiente sicuro 9. Assicurare l interazione Nella comunicazione 10. Applicare le procedure terapeutiche 11. Eseguire le procedure diagnostiche SOMMATORIA 29 1; ;7 2;

8 DEFINISCE GLI STANDARD QUALITATIVI (appropiatezza delle cure) Attraverso la determinazione dell impronta digitale 22 Quantificare le azioni per categoria PRESTAZIONI 01/01/ Assicurare la respirazione 1; 3 2. Assicurare alimentazione e idratazione Assicurare l eliminazione Urinaria e intestinale Assicurare L igiene 2.2. Assicurare Il movimento.2 6. Assicurare Il riposo ed il sonno Assicurare la funzione cardiocircolatoria ;7 8. Assicurare un ambiente sicuro 2; Assicurare l interazione Nella comunicazione 10. Applicare le procedure terapeutiche Eseguire le procedure diagnostiche SOMMATORIA Analisi delle singole azioni per categoria 24 8

9 1. Assicurare la respirazione PRESTAZIONI 01/01/0000 1; 3 Collegare i dati clinici 2. Assicurare alimentazione e idratazione Assicurare l eliminazione Urinaria e intestinale Assicurare L igiene 2.2. Assicurare Il movimento.2 6. Assicurare Il riposo ed il sonno Assicurare la funzione cardiocircolatoria ;7 8. Assicurare un ambiente sicuro 2; Assicurare l interazione Nella comunicazione 10. Applicare le procedure terapeutiche Eseguire le procedure diagnostiche.18 1 SOMMATORIA 29 IL SISTEMA INTEGRATO PER LA DETERMINAZIONE DELLACOMPLESSITA ASSISTENZIALE GOVERNA I SEGUENTI PROCESSI 2 ICA DI STRUTTURA Tutti gli utenti per struttura e per intervallo di tempo 1. Assicurare la respirazione PRESTAZIONI 01/01/ Assicurare alimentazione e idratazione 1; Assicurare l eliminazione Urinaria e intestinale 4. Assicurare PRESTAZIONI INFERMIERISTICHE L igiene. Assicurare Prestazioni relative alla funzione respiratoria 2 Il movimento Prestazioni relative alla funzione dell alimentazione Assicurare 10 Il riposo ed il sonno Prestazioni relative alla funzione di eliminazione Assicurare la funzione 2 Prestazioni relative alla necessità di dormire riposarsi cardiocircolatoria Prestazioni relative alla mobilità 2 8. Assicurare Prestazioni relative alla necessitàdi mantenere al Temperatura del corpo nei limiti un ambiente sicuro 2 normali 9. Assicurare l interazione Prestazioni relative alla necessità di essere puliti curati e proteggere i tessuti Nella comunicazione Prestazioni relative alla necessità di comunicare con gli altri individui Applicare le procedure Prestazioni relative alle azioni da porre in essere per evitare pericoli terapeutiche 10 Prestazioni correlate alla necessità di avere momenti di svago Eseguire le procedure Prestazioni correlate alla necessità di agire secondo le proprie credenze valori diagnostiche Calcolo dell indice di criticità SOMMATORIA Indice di criticità di struttura ;7 2;

10 Strutture A) B) C) D) Indice Numero A : B Media di malati ponderta Indice di Criticità criticità ponderato Struttura ,73 REPARTI A) B) C) Indice di Media Scarto A B Criticità ponderata ponderato Struttura ,73,27 Struttura ,04 Struttura 2 32,04 3,73-3,69 Struttura ,14 Struttura 3 34,14 3,73-1,9 4 Integrazione con l equipe di supporto % attività prescrivibili peso 1 peso 2 peso 3 peso 4 peso peso 2 4% peso 1 13% Altra 83% peso 3 26% peso 4 27% peso 30% DEFINIZIONE DI ORGANICO L organico è l insieme qualitativo e quantitativo di figure professionali di cui un azienda o un ente devono dotarsi per raggiungere gli obiettivi sottesi alle loro finalità Istituzionali e fornire risposte alla richiesta di prodotti/servizi proveniente dall ambiente esterno. 2

11 DEFINIZIONE DI CARICO DI LAVORO Il carico di lavoro è il rapporto che si costituisce tra domanda reale (visibile, contingente) e/o potenziale (in divenire, non ancora palesemente manifesta) di prestazioni e risorse (finanziarie, materiali e umane) necessarie per soddisfarla. Il concetto di Carico di Lavoro è, perciò, un concetto dinamico che evolve con l evolversi della domanda qualiquantitativa di beni e/o Servizi a cui deve rispondere. RASSEGNA LEGISLATIVA R.D n. 1631, art. 3; D.P.R n. 128, art. 8; Delibera CIPE del ; D.P.R. n. 13/86; Decreto ministero sanità ; D.Lgs n. 29, art. 6; Circolare F.P. n. 4 del 1994 Legge n. 37; D.Lgs. N. 80/98. NORME DI RIFERIMENTO (1) R.D. n Del 1938 Art. 3 Allo scopo di assicurare l assistenza immediata, di regola ad ogni divisione deve essere assicurata l assistenza di almeno un infermiera diplomata ogni 30 malati. Il numero del personale ausiliario d assistenza viene proposto all amministrazione dal direttore Sanitario in rapporto alle esigenze del servizio. 3

12 METODI PER LA RILEVAZIONE DEI CARICHI DI LAVORO INFERMIERISTICI Metodo svizzero (Exchaque N.F. Zublin L. - Guida per il calcolo della dotazione di personale infermieristico nelle unità di cura degli ospedali generali Reg. Toscana, Dip. di Sicurezza Sociale, 197); PRN 87/90 (Project de recherche en nursing sviluppata in Canada a partire dalla metà degli anni 70). METODO SVIZZERO Si articola in sei fasi: Fase 1: Classificazione dei malati; Fase 2: proporzione delle categorie; Fase 3: durata dell assistenza diretta (m /malato nelle 24 ore) Fase 4: assistenza indiretta (attività svolta in assenza del paziente. E un valore costante); Fase : compiti alberghieri (standard di riferimento per malato nelle 24 ore = 60 m ); Fase 6: debito orario giornaliero. PRN 87/90 E caratterizzato dalla presenza di tre principali categorie di attività di competenza del personale infermieristico: 1) Attività connesse all assistenza diretta e indiretta; 2) Comunicazioni riguardanti il paziente; 3) Attività non assistenziali o di supporto. Per le attività assistenziali vengono individuati 249 fattori o prestazioni per ciascuno dei quali sono definiti un preciso protocollo operativo ed un punteggio che indica il tempo lavoro necessario per ognuna delle attività previste nel protocollo (1 punto = m ). 4

13 NORME DI RIFERIMENTO (2) D.P.R. n. 128/68 Art. 8 la dotazione organica del personale sanitario ausiliario deve assicurare un tempo minimo di assistenza effettiva per malato di 120 m nelle 24 ore e deve prevedere: 1 caposala; 1 I.P. sempre presente in ogni settore e, inoltre, un adeguato numero di I.P. e di Infermieri generici. NORME DI RIFERIMENTO (3) Settori di degenza comune: min. 70 m /die max 90 m /die. Delibera CIPE Settori di terapia subintensiva: min. 200 m /die max 240 m /die. Settori di terapia intensiva: min. 00 m /die max 600 m /die. NORME DI RIFERIMENTO (4) D.M. sanità Individua il fabbisogno di personale in rapporto al livello di intensità delle cure erogate e stabilisce un parametro fisso, legato al numero di posti letto di cui è dotata l U.O. afferente alla categoria definita secondo una specifica tassonomia.

14 NORME DI RIFERIMENTO () D.Lgs n. 29 Art. 6 Legge n.37 Art. 3 nelle amministrazioni pubbliche la consistenza delle piante organiche è determinata previa verifica dei carichi di lavoro le piante organiche delle amministrazioni di cui all art. 1 [ ] dovranno essere determinate in base agli effettivi carichi di lavoro Determinazione del fabbisogno mediante ICA di struttura CLAS DESCRIZIONE I.C. Setting SI Criticità molto <- 0 1 Tipo 1 1 lieve 2 Criticità lieve 1 3 Tipo 2 3 Criticità moderata 4 6 Tipo 3 4 Criticità elevata 7 9 Tipo 4 Criticità molto elevata 8 >10 Tipo 17 Determinazione del fabbisogno mediante Volumi di attività Volumi per peso Erogazione delle attività Per priorità basata sul peso Peso 1 Peso 2 Peso 3 Peso 4 Peso 18 6

15 Determinazione del fabbisogno mediante Volumi di attività Volumi per peso peso 1 peso 2 peso 3 peso 4 peso Erogazione delle attività Per priorità basata sul peso peso 2 4% peso 1 13% Altra 83% peso 3 26% peso 4 27% peso 30% 19 Activity Based Costing I Driver di Intensità sono impiegati quando le singole prestazioni richiedono attività che per tipologia di fattori produttivi impiegati presentano caratteristiche sensibilmente diverse tra di loro. Analisi delle attività Categorie di risorse Assegnazione dei Costi alle risorse Attività Resource driver Misurazioni della performance Prest.1 4 Prest.11 Prest.2 4 Prest.10 3 Prest.3 2 paziente y 1 Prest.9 0 4Prest.3 Prest.84 Prest.4 3 Prest.74 Prest. 4 Prest.6 Intensità per Prestazione Attribuzione dei costi alle attività Activity driver Prest.1 Prest.114 Prest Prest Prest Prest Prest.3 3 Oggetti di costo Prest.8 Prest.7 Un attribuzione diretta delle risorse impiegate all Output specifico mentre un Driver Quantitativo (N Ore) non rispecchia l assorbimento dei Costi. 3 2 Prest.4 3 Prest. Prest.6 paziente x Gli Step: per determinare i driver di intensità 7

16 22 1. Cavaliere B, Snaidero D. Metodologia per la rilevazione della complessità assistenziale: calcolo dell Indice di Complessità Assistenziale. Management Infermieristico 1999; 1: Cavaliere B, Susmel M. La qualità dell assistenza infermieristica: uno strumento di rilevazione e di elaborazione dell Indice di Complessità Assistenziale (I.C.A.). Nursing Oggi 2001; 2: Guerra A, Cavaliere B. Applicazione della metodologia ICA presso l ospedale Pasquinucci, Massa, A.O. IFC CNR-CREAS, CREAS, Pisa Management Infermieristico 2003; 1: Cavaliere B. Sistema integrato per la determinazione della complessità assistenziale Management Infermieristico 2006; 1: BIBLIOGRAFIA 24 8

IL SISTEMA INTEGRATO PER LA DETERMINAZIONE DELLA COMPLESSITA ASSISTENZIALE INDICE DI COMPLESSITA ASSISTENZIALE (ICA) Le dimensioni analizzate

IL SISTEMA INTEGRATO PER LA DETERMINAZIONE DELLA COMPLESSITA ASSISTENZIALE INDICE DI COMPLESSITA ASSISTENZIALE (ICA) Le dimensioni analizzate Bruno Cavaliere 1 2 Bruno Cavaliere IL SISTEMA INTEGRATO PER LA DETERMINAZIONE DELLA COMPLESSITA ASSISTENZIALE INDICE DI COMPLESSITA ASSISTENZIALE (ICA) Le dimensioni analizzate 3 Bruno Cavaliere Indice

Dettagli

LA SODDISFAZIONE DEI BISOGNI PRIMARI DELLA PERSONA, NELL AMBITO DELLE PROPRIE AREE DI COMPETENZA, IN UN CONTESTO SANITARIO

LA SODDISFAZIONE DEI BISOGNI PRIMARI DELLA PERSONA, NELL AMBITO DELLE PROPRIE AREE DI COMPETENZA, IN UN CONTESTO SANITARIO LA SODDISFAZIONE DEI BISOGNI PRIMARI DELLA PERSONA, NELL AMBITO DELLE PROPRIE AREE DI COMPETENZA, IN UN CONTESTO SANITARIO Antonia Marchese Anno 2007 Classificazione dei bisogni Bisogno fisico Bisogno

Dettagli

L ANZIANO FRAGILE E LA RETE PER LA CONTINUITA ASSISTENZIALE. Dipartimento Interaziendale della Fragilità

L ANZIANO FRAGILE E LA RETE PER LA CONTINUITA ASSISTENZIALE. Dipartimento Interaziendale della Fragilità L ANZIANO FRAGILE E LA RETE PER LA CONTINUITA ASSISTENZIALE 01/Ottobre/2010 Lecco Sala Don Ticozzi Infermiere di Coordinamento Dipartimento Interaziendale della Fragilità ASL / AO Lecco L ÈQUIPE MULTIDISCIPLINARE

Dettagli

IL MODELLO DELLE PRESTAZIONI INFERMIERISTICHE DI MARISA CANTARELLI

IL MODELLO DELLE PRESTAZIONI INFERMIERISTICHE DI MARISA CANTARELLI IL MODELLO DELLE PRESTAZIONI INFERMIERISTICHE DI MARISA CANTARELLI Il modello delle Prestazioni Infermieristiche (P.I.) Inizia la sua elaborazione nel 1986 fino all ultima versione del 1996, dopo anni

Dettagli

L ACCOGLIENZA E LA VALUTAZIONE DEL PAZIENTE IN REPARTO

L ACCOGLIENZA E LA VALUTAZIONE DEL PAZIENTE IN REPARTO La sottoscritta Miele Graziana ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag.17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009 DICHIARA che negli ultimi due anni NON ha avuto

Dettagli

L APPLICAZIONE DEL MODELLO DI INTENSITA DI CURA NELL AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALE CIVILE DI LEGNANO : IMPLICAZIONI ORGANIZZATIVE

L APPLICAZIONE DEL MODELLO DI INTENSITA DI CURA NELL AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALE CIVILE DI LEGNANO : IMPLICAZIONI ORGANIZZATIVE L APPLICAZIONE DEL MODELLO DI INTENSITA DI CURA NELL AZIENDA OSPEDALIERA : IMPLICAZIONI ORGANIZZATIVE Dott. Marino DELL ACQUA Direttore S.I.T.R.A. Legnano H nuovo Legnano H storico Cuggiono Magenta Abbiategrasso

Dettagli

data PIANO ASSISTENZIALE STANDARD PATOLOGIE RESPIRATORIE Cognome e nome nato

data PIANO ASSISTENZIALE STANDARD PATOLOGIE RESPIRATORIE Cognome e nome nato data PIANO ASSISTENZIALE STANDARD PATOLOGIE RESPIRATORIE Cognome e nome nato 1 D.I. COMPROMISSIONE DEGLI SCAMBI GASSOSI NOC : stato respiratorio, scambi gassosi mantenere la concentrazione adeguata di

Dettagli

LA GESTIONE INFERMIERISTICA DOMICILIARE DEL PAZIENTE IN OLT E NIV OBIETTIVO

LA GESTIONE INFERMIERISTICA DOMICILIARE DEL PAZIENTE IN OLT E NIV OBIETTIVO LA GESTIONE INFERMIERISTICA DOMICILIARE DEL PAZIENTE IN OLT E NIV OBIETTIVO FAVORIRE LA STABILITA DELLA MALATTIA RICONOSCIMENTO DELLA RIACUTIZZAZIONE TRATTAMENTO TEMPESTIVO DANNO SaO2 90% VALUTAZIONI DEL

Dettagli

Apri programma Nella prima maschera compaiono tre tasti funzione: TF APRI PROGRAMMA, TF ANAGRAFICA, TF ESCI.

Apri programma Nella prima maschera compaiono tre tasti funzione: TF APRI PROGRAMMA, TF ANAGRAFICA, TF ESCI. Pagina 1/26 1.1 DESCRIZIONE 1.2 NOMENCLATORE ICA 1.3 GRIGLIA RILEVAZIONI 1.4 CLASSI DI GRAVITA 1.1 DESCRIZIONE Apri programma Nella prima maschera compaiono tre tasti funzione: TF APRI PROGRAMMA, TF ANAGRAFICA,

Dettagli

L infermiere e la responsabilità nel quotidiano. Modelli assistenziali per la responsabilità professionale

L infermiere e la responsabilità nel quotidiano. Modelli assistenziali per la responsabilità professionale Matera 11 Ottobre 2008 L infermiere e la responsabilità nel quotidiano Modelli assistenziali per la responsabilità professionale Vito Petrara Dal Profilo D.M. 739/94 È individuata la figura professionale

Dettagli

UN ARIA NUOVA. La dimissione protetta del paziente con insufficienza respiratoria: Integrazione delle professioni e strumenti operativi

UN ARIA NUOVA. La dimissione protetta del paziente con insufficienza respiratoria: Integrazione delle professioni e strumenti operativi La dimissione protetta del paziente con insufficienza respiratoria: Integrazione delle professioni e strumenti operativi Relatore: Gaioni Claudia Coordinatore infermieristico U.O.Riabilitazione Respiratoria

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 SERVIZI SOCIO SANITARI Processo Erogazione di interventi tecnici sanitari e parasanitari Sequenza

Dettagli

La nostra sfida per il 2016

La nostra sfida per il 2016 Corso per OPERATORE SOCIO SANITARIO SPECIALIZZATO (O.S.S.S.) 400 ore TITOLO OPERATORE SOCIO SANITARIO CON FORMAZIONE COMPLEMENTARE IN ASSISTENZA SANITARIA (OSSS) DESTINATARI Il corso è rivolto a tutti

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE Denominazione qualificazione Operatore Socio Sanitario con formazione complementare (OSSS) 4 Settore Economico

Dettagli

SCHEDA INFERMIERISTICA

SCHEDA INFERMIERISTICA SCHEDA INFERMIERISTICA DATI ASSISTITO Cognome Nome Data di nascita Cod. fiscale Indicare con una X il bisogno infermieristico rilevato e gli interventi corrispondenti: Pianificazione assistenziale rilevazione

Dettagli

ATTIVITÀ CHE SI RIFERISCONO ALLA VITA QUOTIDIANA E AI BISOGNI DEGLI ASSISTITI

ATTIVITÀ CHE SI RIFERISCONO ALLA VITA QUOTIDIANA E AI BISOGNI DEGLI ASSISTITI ATTIVITÀ CHE SI RIFERISCONO ALLA VITA QUOTIDIANA E AI BISOGNI DEGLI ASSISTITI L operatore/trice socio-sanitario/a può svolgere le attività assistenziali di seguito elencate IN AUTONOMIA o PARZIALMENTE

Dettagli

Rilevazione dei carichi di lavoro in un reparto di terapia sub-intensiva attraverso la scala NEMS Antonella Dragonetti, Alessia D Orazio

Rilevazione dei carichi di lavoro in un reparto di terapia sub-intensiva attraverso la scala NEMS Antonella Dragonetti, Alessia D Orazio Rilevazione dei carichi di lavoro in un reparto di terapia sub-intensiva attraverso la scala NEMS Antonella Dragonetti, Alessia D Orazio antonella.dragonetti@aslto2.piemonte.it Medicina d Urgenza e Terapia

Dettagli

Regione Toscana. Percorso assistenziale per le persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite. in attuazione del PSR

Regione Toscana. Percorso assistenziale per le persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite. in attuazione del PSR Regione Toscana Percorso assistenziale per le persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite in attuazione del PSR 2008-2010 fasi del percorso, criteri di trasferibilità, stima fabbisogno dei PL 1 Tab 1 -

Dettagli

RACCOLTA DATI CONTINUA DATA ORA

RACCOLTA DATI CONTINUA DATA ORA RACCOLTA DATI CONTINUA DATA ORA DI RESPIRARE Frequenza respiratoria Eupnea Dispnea a riposo Dispnea da sforzo Altro Tosse Espettorato Ossigeno terapia (lt/min) Mascherina Occhialini Altro P.A. Frequenza

Dettagli

Ospedale Civile San Bortolo Vicenza. Unità operativa di Medicina Interna

Ospedale Civile San Bortolo Vicenza. Unità operativa di Medicina Interna Ospedale Civile San Bortolo Vicenza Unità operativa di Medicina Interna Cartella Integrata medico - infermieristica La documentazione integrata Medico - Infermieristica: Strumento per migliorare la qualità

Dettagli

Setting E AF Chirurgica: P.A.I Modello Teorico M. Gordon Tassonomie NNN

Setting E AF Chirurgica: P.A.I Modello Teorico M. Gordon Tassonomie NNN 1 Data / Ora / Firma (Accettazione) Data / Ora / Firma (Dimissione) DIAGNOSI INFERMIERISTICHE (NANDA) PER ASSISTITO CHIRURGICO 2015/2017 Parametri [00031] [Liberazione delle vie aeree inefficace.], [ncapacità

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O

F O R M A T O E U R O P E O F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome GIBILRAS GRAZIO Nazionalità Italiana Data di nascita 08/08/1962 ESPERIENZA LAVORATIVA Date (da a) Nome e

Dettagli

PIANO DI ASSISTENZA INFERMIERISTICA

PIANO DI ASSISTENZA INFERMIERISTICA PIANO DI ASSISTENZA INFERMIERISTICA Data di presa in carico... Reparto... Cognome..Nome.. Letto n... Data di nascita..età Nazionalità... Lingua Religione Eventuali esigenze e/o doveri dovuti alla religione...

Dettagli

Elenco Check List e documenti AUSL VDA

Elenco Check List e documenti AUSL VDA Elenco Check List e documenti AUSL VDA (aggiornato agosto 2016) Ambiente Sicuro Titolo documento Tipologia documento Percorso per doc. az. Linee Guida per l igiene mani nell assistenza sanitaria Decontaminazione,

Dettagli

AZIENDA U.S.L. di PESCARA

AZIENDA U.S.L. di PESCARA www.ausl.pe.it AZIENDA U.S.L. di PESCARA STROKE UNIT Unità di Terapia Neurovascolare Via Fonte Romana n. 8-65126 Pescara Tel. 085 425 2277 / 8 - Fax: 085 425 2280 E-mail: stroke.pescara@alice.it Responsabile:

Dettagli

Calcolo del fabbisogno infermieristico

Calcolo del fabbisogno infermieristico Organizzazione della Professione Infermieristica Calcolo del fabbisogno infermieristico Docente Francesco Cervasio L Organizzazione Mondiale della Sanita sottolinea quanto sia importante. assicurare la

Dettagli

IL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA

IL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA IL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA Dr.ssa LAURA TRAVERSO U.O. ANZIANI - SAVONA IL PAZIENTE AD ALTA INTENSITA E DIPENDENTE IN ALCUNE

Dettagli

Gli strumenti operativi per la ri-organizzazione dell ospedale per intensità delle cure e complessità assistenziale 29 Marzo 2012.

Gli strumenti operativi per la ri-organizzazione dell ospedale per intensità delle cure e complessità assistenziale 29 Marzo 2012. Gli strumenti operativi per la ri-organizzazione dell ospedale per intensità delle cure e complessità assistenziale 29 Marzo 2012 Isabella Giusepi 1 Agenda Coerenza della risposta idonea al bisogno di

Dettagli

Il Modello delle Prestazioni Infermieristiche. L assistenza infermieristica viene erogata dal personale mediante

Il Modello delle Prestazioni Infermieristiche. L assistenza infermieristica viene erogata dal personale mediante I.3. Il Modello delle Prestazioni Infermieristiche L assistenza infermieristica viene erogata dal personale mediante prestazioni rivolte a tutte le persone per soddisfare i loro bisogni assistenziali in

Dettagli

Allegato B DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROFILO PROFESSIONALE

Allegato B DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROFILO PROFESSIONALE Allegato B DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROFILO PROFESSIONALE L Operatore socio-sanitario con formazione complementare in assistenza sanitaria, oltre a svolgere tutte le attività tipiche dell Operatore Socio

Dettagli

LA GESTIONE DELLA TERAPIA DEGLI ANZIANI A DOMICILIO

LA GESTIONE DELLA TERAPIA DEGLI ANZIANI A DOMICILIO LA GESTIONE DELLA TERAPIA DEGLI ANZIANI A DOMICILIO 63 Congresso Nazionale S.I.G.G. Roma 30 novembre 2018 Stefano Mantovani Componente Consiglio Direttivo Nazionale Sez. Nursing S.I.G.G., Infermiere Coordinatore

Dettagli

Caratteristiche e funzioni cartella infermieristica Talete

Caratteristiche e funzioni cartella infermieristica Talete Caratteristiche e funzioni cartella infermieristica Talete Cartella Infermieristica applicata al modello teorico di riferimento delle Prestazioni Infermieristiche coniugato alle diagnosi Nanda International

Dettagli

INDICAZIONI PER LA PIANIFICAZIONE ASSISTENZIALE. Luglio 2008

INDICAZIONI PER LA PIANIFICAZIONE ASSISTENZIALE. Luglio 2008 INDICAZIONI PER LA PIANIFICAZIONE ASSISTENZIALE Luglio 2008 A cura di: A.F.D. Manuela Nuvolari Dott.ssa Stefania Lasciandare Dott.ssa Monica Gazzola 1 PREMESSA: Il piano di Assistenza Infermieristica è

Dettagli

DATI RECENTI (da compilare all ingresso)

DATI RECENTI (da compilare all ingresso) DATI NEONATALI (da compilare se paziente neonato) PROBLEMI LEGATI LA PARTO MATERNI... NEONATALI... PESO CIRCONFERENZA ALTEZZA Nascita Kg CRANICA nascita cm.. Nascita cm. DATI RECENTI (da compilare all

Dettagli

PROGETTO NELL AMBITO DELLE CURE DOMICILIARI DI APPRENDIMENTO IN AMBITO CLINICO PROBLEMA PRIORITARIO DI SALUTE

PROGETTO NELL AMBITO DELLE CURE DOMICILIARI DI APPRENDIMENTO IN AMBITO CLINICO PROBLEMA PRIORITARIO DI SALUTE PROGETTO DI APPRENDIMENTO IN AMBITO CLINICO PROBLEMA PRIORITARIO DI SALUTE NELL AMBITO DELLE CURE DOMICILIARI Settembre 2006 Il percorso di apprendimento in ambito clinico relativo al problema prioritario

Dettagli

SCHEDA PER RICHIESTA DI TRASFERIMENTO IN LUNGODEGENZA POST ACUZIE (COD. 60)

SCHEDA PER RICHIESTA DI TRASFERIMENTO IN LUNGODEGENZA POST ACUZIE (COD. 60) Pag 1 di 6 Rev 1 del 02/10/2017 SCHEDA PER RICHIESTA DI TRASFERIMENTO IN LUNGODEGENZA POST ACUZIE (COD. 60) DESTINATARIO RTI_0516 Si trasmette la scheda per proposta di ricovero relativa al Sig. Si aggiorna/integra

Dettagli

O.S.S. OPERATORE SOCIO SANITARIO INFORMATICA - LINGUE - RECUPERO ANNI SCOLASTICI - SPECIALIZZAZIONI - CERTIFICAZIONI

O.S.S. OPERATORE SOCIO SANITARIO INFORMATICA - LINGUE - RECUPERO ANNI SCOLASTICI - SPECIALIZZAZIONI - CERTIFICAZIONI O.S.S. OPERATORE SOCIO SANITARIO DURATA DEL CORSO:1.000 ORE TEORIA:600 ORE-TIROCINIO 400ORE *TEST DI INGRESSO *FORMAZIONE DEI GRUPPI *SCELTA DEI GIORNI *SCELTA DEGLI ORARI *LEZIONI IN AULA *COMPITI A CASA

Dettagli

CLASSIFICAZIONE DEI PAZIENTI PER INTENSITÀ DI CURA IN PRONTO SOCCORSO L. Rossetti; M. Franchini

CLASSIFICAZIONE DEI PAZIENTI PER INTENSITÀ DI CURA IN PRONTO SOCCORSO L. Rossetti; M. Franchini 25/05/2018 CLASSIFICAZIONE DEI PAZIENTI PER INTENSITÀ DI CURA L. Rossetti; M. Franchini Fondazione Poliambulanza (BS), Servizio di Pronto Soccorso DEA II Livello; Dipartimento Emergenza di Alta Specializzazione

Dettagli

CERTIFICAZIONE PRESTAZIONI PRIMO ANNO

CERTIFICAZIONE PRESTAZIONI PRIMO ANNO Prestazione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Presa in carico della persona assistita Valutazione dello stato di salute della persona assistita Rilevazione della pressione arteriosa Rilevazione polso

Dettagli

ALLEGATO A. Regione Toscana. Percorso assistenziale per le persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite. in attuazione del PSR

ALLEGATO A. Regione Toscana. Percorso assistenziale per le persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite. in attuazione del PSR ALLEGATO A Regione Toscana Percorso assistenziale per le persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite in attuazione del PSR 2008-2010 fasi del percorso, criteri di trasferibilità, stima fabbisogno dei PL

Dettagli

Servizi Infermieristici a domicilio DONATO VACCARO.

Servizi Infermieristici a domicilio DONATO VACCARO. Servizi Infermieristici a domicilio DONATO VACCARO www.servizinfermieristiciadomicilio.it AL SERVIZIO DELLA SALUTE VICINO AI CITTADINI Donato Vaccaro Libero Professionista che ha deciso di indirizzare

Dettagli

Obiettivi di Tirocinio del 1 anno Corso di Laurea in Infermieristica C Sede: Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Umberto I

Obiettivi di Tirocinio del 1 anno Corso di Laurea in Infermieristica C Sede: Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Umberto I Obiettivi di Tirocinio del 1 anno Corso di Laurea in Infermieristica C Sede: Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Umberto I OBIETTIVI GENERALI Lo studente Infermiere del 1 anno di Corso deve essere

Dettagli

Operatore socio-sanitario con formazione complementare in assistenza sanitaria

Operatore socio-sanitario con formazione complementare in assistenza sanitaria Operatore socio-sanitario con formazione complementare in assistenza sanitaria Descrizione sintetica identificativo scheda: 21-015 stato scheda: Da validare L, oltre a svolgere tutte le attività tipiche

Dettagli

ASSISTENZA E SUPPORTO VENTILATORIO IN UN PAZIENTE CON SLA AD EVOLUZIONE BULBARE ED INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ASSISTITO PRESSO UNA U.O. CASE REPORT.

ASSISTENZA E SUPPORTO VENTILATORIO IN UN PAZIENTE CON SLA AD EVOLUZIONE BULBARE ED INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ASSISTITO PRESSO UNA U.O. CASE REPORT. ASSISTENZA E SUPPORTO VENTILATORIO IN UN PAZIENTE CON SLA AD EVOLUZIONE BULBARE ED INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ASSISTITO PRESSO UNA U.O. SEMINTENSIVA RESPIRATORIA. CASE REPORT. Gabriele Chini Il sottoscritto

Dettagli

LA COMPLESSITA ASSISTENZIALE SCALEA 29 NOVEMBRE 2013

LA COMPLESSITA ASSISTENZIALE SCALEA 29 NOVEMBRE 2013 LA COMPLESSITA ASSISTENZIALE SCALEA 29 NOVEMBRE 2013 Complicato dal latino cum+plicare che significa con pieghe quindi può essere s-piegato Complesso dal latino cum+plectere che significa con intrecci

Dettagli

LA TEORIA DELL ASSISTENZA CULTURALE

LA TEORIA DELL ASSISTENZA CULTURALE Madeleine Leininger LA TEORIA DELL ASSISTENZA CULTURALE NURSING TRANSCULTURALE 1 Madeleine Leininger ETNOMETODOLOGIA ETNOINFERMIERISTICA 2 Madeleine Leininger IPOTESI PRINCIPALI ASSISTENZA FENOMENO UNIVERSALE

Dettagli

Dott. ssa Maria Rita Molinari P.O.TECNICI RIABILITAZIONE ASL Roma 6

Dott. ssa Maria Rita Molinari P.O.TECNICI RIABILITAZIONE ASL Roma 6 Assistenza riabilititativa alla persona in trattamento domiciliare ad alta intensità di cure: linee guida e criteri di appropriatezza del progetto riabilitativo individuale Dott. ssa Maria Rita Molinari

Dettagli

Evoluzione della domanda di salute. attuali orientamenti sanitari. l Azienda Ospedaliera Ospedale Niguarda Ca Granda. nuovo modello organizzativo

Evoluzione della domanda di salute. attuali orientamenti sanitari. l Azienda Ospedaliera Ospedale Niguarda Ca Granda. nuovo modello organizzativo Evoluzione della domanda di salute attuali orientamenti sanitari l Azienda Ospedaliera Ospedale Niguarda Ca Granda nuovo modello organizzativo per un efficace gestione dei diversi percorsi clinico-assistenziali,

Dettagli

Le proposte formative di AISLA Onlus. Ottobre 2018

Le proposte formative di AISLA Onlus. Ottobre 2018 Le proposte formative di AISLA Onlus Ottobre 018 P a g i n a Introduzione La persona con SLA e la sua famiglia, sin dal momento della diagnosi, si trovano di fronte ad un percorso complesso. Durante l

Dettagli

Prefazione. Presentazione dell edizione italiana. Ringraziamenti. Come usare questo libro. Glossario delle patologie e dei termini neurologici

Prefazione. Presentazione dell edizione italiana. Ringraziamenti. Come usare questo libro. Glossario delle patologie e dei termini neurologici 00 Iggulden romane (I-XXXIV) 22-06-2007 09:07 Pagina V Indice Prefazione Introduzione Presentazione dell edizione italiana Ringraziamenti Come usare questo libro Glossario delle patologie e dei termini

Dettagli

STABILIZZAZIONE E TRASFERIMENTO DEL PAZIENTE. M. Minicangeli

STABILIZZAZIONE E TRASFERIMENTO DEL PAZIENTE. M. Minicangeli STABILIZZAZIONE E TRASFERIMENTO DEL PAZIENTE M. Minicangeli Il trasferimento del paziente dal P.S. al reparto di M.d U., deve essere presa solo dopo avere presentato e discusso il caso con i responsabili

Dettagli

Stato dell arte dell assistenza ad alta intensità nella. Regione Lazio. Gianni Vicario. Direzione Salute e Politiche Sociali.

Stato dell arte dell assistenza ad alta intensità nella. Regione Lazio. Gianni Vicario. Direzione Salute e Politiche Sociali. Stato dell arte dell assistenza ad alta intensità nella Regione Lazio Gianni Vicario Direzione Salute e Politiche Sociali Regione Lazio Assistenza Domiciliare: percentuale di persone di età => 65 anni

Dettagli

PROGETTO DI APPRENDIMENTO

PROGETTO DI APPRENDIMENTO PROGETTO DI APPRENDIMENTO IN AMBITO CLINICO PROBLEMA PRIORITARIO DI SALUTE MALATTIE CEREBROVASCOLARI Settembre 2006 Il percorso di apprendimento in ambito clinico relativo al problema prioritario di salute

Dettagli

[PIANIFICAZIONE ASSISTENZIALE CON METODO MAP]

[PIANIFICAZIONE ASSISTENZIALE CON METODO MAP] CORSI DI LAUREA DELLE PROFESSIONI SANITARIE CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA Sede di Asti UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO SCUOLA DI MEDICINA [PIANIFICAZIONE ASSISTENZIALE CON METODO MAP] STUDENTE..

Dettagli

Il dirigente Infermieristico. della struttura Organizzativa. Dr. Francesco Casile Coordinatore CID Regione Piemonte e Valle D Aosta

Il dirigente Infermieristico. della struttura Organizzativa. Dr. Francesco Casile Coordinatore CID Regione Piemonte e Valle D Aosta Il dirigente Infermieristico ed il Team dei Coordinatori Infermieristici nella realizzazione della struttura Organizzativa delle Professioni sanitarie Dr. Francesco Casile Coordinatore CID Regione Piemonte

Dettagli

Nancy Roper. Modello delle attività quotidiane di vita. Definizione di nursing ripresa e sviluppata della Henderson. Polarità dipendenza/indipendenza

Nancy Roper. Modello delle attività quotidiane di vita. Definizione di nursing ripresa e sviluppata della Henderson. Polarità dipendenza/indipendenza Nancy Roper Modello delle attività quotidiane di vita Definizione di nursing ripresa e sviluppata della Henderson Polarità dipendenza/indipendenza 1 Nancy Roper Attività Sicurezza ambientale Comunicazione

Dettagli

COMPLESSITÁ ASSISTENZIALE, INSTABILITÁ CLINICA E ATTIVITÁ INFERMIERISTICA IN UNA MEDICINA D URGENZA

COMPLESSITÁ ASSISTENZIALE, INSTABILITÁ CLINICA E ATTIVITÁ INFERMIERISTICA IN UNA MEDICINA D URGENZA COMPLESSITÁ ASSISTENZIALE, INSTABILITÁ CLINICA E ATTIVITÁ INFERMIERISTICA IN UNA MEDICINA D URGENZA Patrizia Di Giacomo, Francesca Savini, Anna Maria Carlini Azienda USL Romagna Rimini, CdL in Infermieristica

Dettagli

Congresso regionale FADOI ANIMO Liguria Ottobre 2018

Congresso regionale FADOI ANIMO Liguria Ottobre 2018 Congresso regionale FADOI ANIMO Liguria 26 27 Ottobre 2018 Infungibilità dell Infermieristica nelle cure assistenziali mediche quali «outcome» garantire e come misurarli Bruno Cavaliere 1 È infungibile

Dettagli

10 CONVEGNO ANNUALE OSSERVATORIO SETTORIALE SULLE RSA

10 CONVEGNO ANNUALE OSSERVATORIO SETTORIALE SULLE RSA 10 CONVEGNO ANNUALE OSSERVATORIO SETTORIALE SULLE RSA LE PRESTAZIONI RESIDENZIALI SOCIO-SANITARIE NELLA PROPOSTA DELLA COMMISSIONE NAZIONALE PER L AGGIORNAMENTO DEI LEA. UNA SIMULAZIONE SUL MODELLO LOMBARDO

Dettagli

PROGETTO DI APPRENDIMENTO IN AMBITO CLINICO AREA TERRITORIALE E DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI

PROGETTO DI APPRENDIMENTO IN AMBITO CLINICO AREA TERRITORIALE E DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI PROGETTO DI APPRENDIMENTO IN AMBITO CLINICO AREA TERRITORIALE E DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO RELATIVI ALLA FUNZIONE ASSISTENZA 1. DESCRITTORE: Stabilire una relazione con la persona

Dettagli

Distretto 7 RICHIESTA DI VALUTAZIONE DELL UNITA VALUTATIVA INTEGRATA PER L AMMISSIONE NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI DEL DISTRETTO 7 (CI, RSA, RP)

Distretto 7 RICHIESTA DI VALUTAZIONE DELL UNITA VALUTATIVA INTEGRATA PER L AMMISSIONE NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI DEL DISTRETTO 7 (CI, RSA, RP) 1 Distretto 7 RICHIESTA DI VALUTAZIONE DELL UNITA VALUTATIVA INTEGRATA PER L AMMISSIONE NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI DEL DISTRETTO 7 (CI, RSA, RP) Il/La sottoscritto/a Dr/Dr.ssa.. MEDICO DI MEDICINA GENERALE

Dettagli

IL PERCORSO ORTOGERIATRICO

IL PERCORSO ORTOGERIATRICO Direzione Infermieristica e Tecnica IL PERCORSO ORTOGERIATRICO Bologna, 26 novembre 2010 Sandra Nocciolini Coordinatore Infermieristico U.O. Ortopedia Traumatologia LA FRATTURA DI FEMORE IN ETA SUPERIORE

Dettagli

Dr.ssa Federica Gazzillo Università Degli Studi di Napoli Federico II U.O.C. di Geriatria e Fibrosi Cistica dell Adulto

Dr.ssa Federica Gazzillo Università Degli Studi di Napoli Federico II U.O.C. di Geriatria e Fibrosi Cistica dell Adulto Dr.ssa Federica Gazzillo Università Degli Studi di Napoli Federico II U.O.C. di Geriatria e Fibrosi Cistica dell Adulto Negli ultimi decenni il mutamento demografico della popolazione ha conosciuto un

Dettagli

IL MAP A SUPPORTO DELLA PIANIFICAZIONE ASSISTENZIALE INFERMIERISTICA. Giuseppe Marmo

IL MAP A SUPPORTO DELLA PIANIFICAZIONE ASSISTENZIALE INFERMIERISTICA. Giuseppe Marmo IL MAP A SUPPORTO DELLA PIANIFICAZIONE ASSISTENZIALE INFERMIERISTICA Giuseppe Marmo IL PERCHE DEL PROGETTO realizzato sotto l egida del Collegio Ipasvi di Torino UN PRESUPPOSTO Pianificare l assistenza

Dettagli

Il ruolo dell infermiere nella gestione del paziente con dolore cronico.competenze e responsabilita. Infermiera territoriale Paola Borlengo

Il ruolo dell infermiere nella gestione del paziente con dolore cronico.competenze e responsabilita. Infermiera territoriale Paola Borlengo Il ruolo dell infermiere nella gestione del paziente con dolore cronico.competenze e responsabilita Infermiera territoriale Paola Borlengo Obiettivi Fornire un assistenza adeguata al pz con dolore cronico

Dettagli

STRATEGIE PER L AUTONOMIA NEL PAZIENTE ANZIANO CON STROKE. Spalek Renata Terapista Occupazionale Centro di Riabilitazione ONLUS Moncrivello (VC)

STRATEGIE PER L AUTONOMIA NEL PAZIENTE ANZIANO CON STROKE. Spalek Renata Terapista Occupazionale Centro di Riabilitazione ONLUS Moncrivello (VC) STRATEGIE PER L AUTONOMIA NEL PAZIENTE ANZIANO CON STROKE Spalek Renata Terapista Occupazionale Centro di Riabilitazione ONLUS Moncrivello (VC) 1 La Terapia Occupazionale nel Trattamento dei Pazienti con

Dettagli

RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA

RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA PROCEDURA APERTA PER LA FORNITURA DEL SERVIZIO DI OSSIGENOTERAPIA DOMICILIARE, PER ASSISTITI RESIDENTI NEI TERRITORI DELLE AZIENDE SANITARIE LOCALI DI POTENZA E MATERA La

Dettagli

9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica. Innovazione dei percorsi clinicoassistenziali

9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica. Innovazione dei percorsi clinicoassistenziali 9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica Bologna, 14 marzo 2014 Innovazione dei percorsi clinicoassistenziali in pneumologia: l accesso domiciliare

Dettagli

GESTIONE ASSISTENZIALE POST ABLAZIONE Caso clinico MUTTINI ROSSELLA TURSI LOREDANA

GESTIONE ASSISTENZIALE POST ABLAZIONE Caso clinico MUTTINI ROSSELLA TURSI LOREDANA GESTIONE ASSISTENZIALE POST ABLAZIONE Caso clinico MUTTINI ROSSELLA TURSI LOREDANA Descrizione Caso Clinico Quadro Clinico Descrizione Caso Clinico Quadro Clinico Dopo ablazionepost.jpg Lamenta Dolore

Dettagli

più anziani, più ammalati, più soli

più anziani, più ammalati, più soli LE NUOVE CURE DOMICILIARI: GLI ATTORI DEL SISTEMA un percorso per crescere e migliorare insieme Monza, 29 marzo 2014 Dr. Carlo Castiglioni EROGATORI PER UNA SANITA IN MOVIMENTO DAL VECCHIO AL NUOVO MILLENNIO

Dettagli

SIPed: definizione, indicazioni, survey

SIPed: definizione, indicazioni, survey Il bambino a rischio : chi? come? dove? quando? SIPed: definizione, indicazioni, survey Maria Giovanna Paglietti! U.O.C. Broncopneumologia! Direttore Renato Cutrera! Dipartimento Pediatrico Universitario

Dettagli

SCHEDA DI VALUTAZIONE CLINICA ASSISTENZIALE PER RICOVERO PRESSO LE CURE SUB-ACUTE. Cognome e Nome.. Data di Nascita... Sesso M F

SCHEDA DI VALUTAZIONE CLINICA ASSISTENZIALE PER RICOVERO PRESSO LE CURE SUB-ACUTE. Cognome e Nome.. Data di Nascita... Sesso M F Allegato n 1 rev.2 Ospedale S.S. Annunziata - Varzi U.O.C di Medicina Interna Attività di Cure Sub-Acute Direttore dott. Vittorio Perfetti Tel. 0383-547330 fax 0383 547314 SCHEDA DI VALUTAZIONE CLINICA

Dettagli

La fase post-operatoria

La fase post-operatoria GESTIONE DEL PAZIENTE NEL POST-OPERATORIO OPERATORIO immediato La fase post-operatoria Si intende la fase successiva ad un intervento chirurgico, e si può suddividere in vari fasi: Post operatorio immediato:

Dettagli

''Il Case Manager'': equilibrio tra risorse e vincoli. Dott.ssa Elisa Meneghello Coordinatore Week Surgery AOP PADOVA

''Il Case Manager'': equilibrio tra risorse e vincoli. Dott.ssa Elisa Meneghello Coordinatore Week Surgery AOP PADOVA ''Il Case Manager'': equilibrio tra risorse e vincoli. Dott.ssa Elisa Meneghello Coordinatore Week Surgery AOP PADOVA IL CASE MANAGEMENT INFERMIERISTICO NEL PERCORSO DEL PAZIENTE CHIRURGICO BARIATRICO:

Dettagli

Rete Pneumologica. PSR nessun riferimento alle Malattie Respiratorie

Rete Pneumologica. PSR nessun riferimento alle Malattie Respiratorie Rete Pneumologica PSR 2008-2010 nessun riferimento alle Malattie Respiratorie Aree tematiche di interesse. Una analisi accurata dell incidenza delle Malattie Respiratorie in Liguria, in termini di severità,

Dettagli

I bisogni di assistenza di una Persona non autosufficiente

I bisogni di assistenza di una Persona non autosufficiente I bisogni di assistenza di una Persona non autosufficiente Autore Anne Destrebecq Prof. associato MED/45 UNIMI UOMO Entità biologica Entità psichica Entità sociale Entità spirituale INDISSOLUBILMENTE INSERITA

Dettagli

AMBULATORI centralizzati DAY SERVICE AMBULATORIO INFERMIERISTICO - INFUSIONI PRE- RICOVERO DIAGNOSTICHE LOWCARE STEPDOWN UNIT RICOVERO SOCIALE

AMBULATORI centralizzati DAY SERVICE AMBULATORIO INFERMIERISTICO - INFUSIONI PRE- RICOVERO DIAGNOSTICHE LOWCARE STEPDOWN UNIT RICOVERO SOCIALE Progetto INTENSITA' DI CURA AO Ordine Mauriziano DIPARTIMENTO CARDIOVASCOLARE NOVARA,10 MAGGIO 2013 Realizzazione del modello organizzativo ospedaliero per complessità di cure e per Obiettivi intensità

Dettagli

EDUCAZIONE TERAPEUTICA. Alessandra Oprandi Rossella Ghersinich Carmen Bassis Angelica Faraone

EDUCAZIONE TERAPEUTICA. Alessandra Oprandi Rossella Ghersinich Carmen Bassis Angelica Faraone EDUCAZIONE TERAPEUTICA Alessandra Oprandi Rossella Ghersinich Carmen Bassis Angelica Faraone Educazione L'assistenza infermieristica preventiva,curativa e riabilitativa è di natura tecnica,relazionale

Dettagli

ALIMENTAZIONE nutrizione enterale tramite sondinonasogastrico o peg: controllo gestione 45

ALIMENTAZIONE nutrizione enterale tramite sondinonasogastrico o peg: controllo gestione 45 TARIFFARIO MHS - prestazioni a domicilio - PRESTAZIONI INFERMIERISTICHE prelievi 12 + 5 trasporto prel amb SOMMINISTRAZIONI DI TERAPIE terapia orale 10 iniezioni 13 pacchetto 5 x 60 / 3 x 40 vaccinazioni

Dettagli

DISTRETTO SOCIO-SANITARIO LECCE ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA. Dott.ssa Giovanna ZAURINO ASL -LECCE-

DISTRETTO SOCIO-SANITARIO LECCE ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA. Dott.ssa Giovanna ZAURINO ASL -LECCE- DISTRETTO SOCIO-SANITARIO LECCE ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA Dott.ssa Giovanna ZAURINO ASL -LECCE- L A.D.I.: cos è. Servizio distrettuale che assicura alle persone affette da patologie gravi, in condizioni

Dettagli

La cartella clinica informatizzata:

La cartella clinica informatizzata: La cartella clinica informatizzata: come cambia il management sanitario La cartella clinica informatizzata Presentazione e gestione di casi (lezione interattiva) Tricase, 14/02/2014 Trasparenza Illustrerò

Dettagli

ADA Svolgimento di attività di assistenza a soggetti non autosufficienti

ADA Svolgimento di attività di assistenza a soggetti non autosufficienti ADA.24.140.414 Svolgimento di attività di assistenza a soggetti non autosufficienti RA 1: Eseguire le principali attività di gestione e governo dell ambiente di vita dell assistito, pulendo e igienizzando

Dettagli

IL CONTRIBUTO ASSISTENZIALE NELLA GESTIONE DELL OSSIGENO TERAPIA

IL CONTRIBUTO ASSISTENZIALE NELLA GESTIONE DELL OSSIGENO TERAPIA IL CONTRIBUTO ASSISTENZIALE NELLA GESTIONE DELL OSSIGENO TERAPIA ERIKA FINOCCHIO INFERMIERA S.C. COORDINAMENTO PROFESSIONI SANITARIE TERRITORIALE ASL 2 SSRL 12 MAGGIO 2019 La sottoscritta Erika Finocchio

Dettagli

IMPARA COME... Assistenza domiciliare. Corso di formazione gratuito su tecniche assistenziali di base per familiari, assistenti familiari e volontari

IMPARA COME... Assistenza domiciliare. Corso di formazione gratuito su tecniche assistenziali di base per familiari, assistenti familiari e volontari IMPARA COME... Assistenza domiciliare Corso di formazione gratuito su tecniche assistenziali di base per familiari, assistenti familiari e volontari OTTOBRE-DICEMBRE 2011 IMPARA COME... Assistenza domiciliare

Dettagli

ORGANIZZAZIONE e INNOVAZIONE

ORGANIZZAZIONE e INNOVAZIONE Monza, 11 Dicembre 2009 ORGANIZZAZIONE e INNOVAZIONE l esperienza dell Azienda Ospedaliera di Lecco Master in Funzioni di Coordinamento Università Carlo Cattaneo - LIUC - Castellanza 2010 Dr.ssa Anna Cazzaniga

Dettagli

Deglutizione. Funzione fisiologica che inizia nel feto di tre mesi ed accompagna l individuo per tutta la vita.

Deglutizione. Funzione fisiologica che inizia nel feto di tre mesi ed accompagna l individuo per tutta la vita. DISFAGIA Condizione patologica caratterizzata da impedimento o alterazione del meccanismo della deglutizione con compromissione qualitativa e quantitativa del transito alimentare nelle prime vie digestive

Dettagli

PROVA N 3 CORRETTORE

PROVA N 3 CORRETTORE PROVA N 3 CORRETTORE 1) Secondo il regolamento concernente il profilo professionale dell'infermiere (D.M.739/94), le principali funzioni dell'assistenza infermieristica sono: a) partecipazione all'identificazione

Dettagli

PS E AREA CRITICA, DEGENZA ORDINARIA, WEEK HOSPITAL

PS E AREA CRITICA, DEGENZA ORDINARIA, WEEK HOSPITAL PS E AREA CRITICA, DEGENZA ORDINARIA, WEEK HOSPITAL I.P. Maria Pia Santoro Dr. Jacopo Barp AOU Meyer IL TRIAGE IN PEDIATRIA E ORGANIZZAZIONE DEL PS PEDIATRICO TRIAGE: RADICI LONTANE Dal francese Trier:

Dettagli

CURE DOMICILIARI E NUOVE TECNOLOGIE La tranquillità dell assistenza ospedaliera a casa propria. Fornaca Domicare

CURE DOMICILIARI E NUOVE TECNOLOGIE La tranquillità dell assistenza ospedaliera a casa propria. Fornaca Domicare CURE DOMICILIARI E NUOVE TECNOLOGIE La tranquillità dell assistenza ospedaliera a casa propria. Fornaca Domicare Quali sono gli obiettivi dell assistenza domiciliare? Mantenere la persona assistita presso

Dettagli

Data: Cognome: Nome: Sigla inf:

Data: Cognome: Nome: Sigla inf: Data: Cognome: Nome: Sigla inf: TIPOLOGIA ACCERTAMENTO completo urgente/breve mirato 1 MODELLO DI PERCEZIONE E GESTIONE DELLA SALUTE NV SI NO Area Assunzione farmaci regolare (somministrazione: autonoma

Dettagli

ALLEGATO. Progetto regionale sperimentale per l assistenza e la riabilitazione domiciliare alle persone con Grave Disabilità degenerativa

ALLEGATO. Progetto regionale sperimentale per l assistenza e la riabilitazione domiciliare alle persone con Grave Disabilità degenerativa ALLEGATO Progetto regionale sperimentale per l assistenza e la riabilitazione domiciliare alle persone con Grave Disabilità degenerativa 1 INDICE 1. INTRODUZIONE 3 2. IL CONTESTO DI RIFERIMENTO 3 2.1 TARGET

Dettagli

Localizzazione dell infezione/colonizzazione e pratiche assistenziali correlate Grado di dipendenza e di collaborazione dell assistito.

Localizzazione dell infezione/colonizzazione e pratiche assistenziali correlate Grado di dipendenza e di collaborazione dell assistito. Pianificazione assistenziale Elementi da valutare Localizzazione dell infezione/colonizzazione e pratiche assistenziali correlate Grado di dipendenza e di collaborazione dell assistito Livello 1 Livello

Dettagli

International Network of Health Promoting Hospitals & Health Services. XIII Conferenza Nazionale HPH Reggio Emilia, Settembre 2009

International Network of Health Promoting Hospitals & Health Services. XIII Conferenza Nazionale HPH Reggio Emilia, Settembre 2009 Hospitals & Services XIII Conferenza Nazionale HPH Reggio Emilia, 24-26 Settembre 2009 L'educazione Terapeutica del Paziente come un importante fattore di sviluppo della promozione della salute: la continuità

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata Linde Medicale S.r.l.

CARTA DEI SERVIZI Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata Linde Medicale S.r.l. CARTA DEI SERVIZI Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata Linde Medicale S.r.l. Rev.02 del Luglio 2018 Gentile Signora, Egregio Signore, la Carta dei Servizi è uno strumento finalizzato alla tutela

Dettagli

Nursing Minimun data set per la costruzione di una documentazione infermieristica

Nursing Minimun data set per la costruzione di una documentazione infermieristica Nursing Minimun data set per la costruzione di una documentazione infermieristica Emanuela Fabbro Soc Medicina Generale San Daniele Del Friuli (Ud) Udine, 19 settembre 2014 PROGETTO UNIT CARE MEDICINA

Dettagli

Per validazione tecnica intendiamo una validazione analitica ristretta al controllo strumentale e al controllo di qualità interno

Per validazione tecnica intendiamo una validazione analitica ristretta al controllo strumentale e al controllo di qualità interno Per validazione tecnica intendiamo una validazione analitica ristretta al controllo strumentale e al controllo di qualità interno Per poter parlare di validazione tecnica dobbiamo prendere in considerazione

Dettagli

Valutazione del bisogno di assistenza domiciliare per le fasce fragili della popolazione milanese

Valutazione del bisogno di assistenza domiciliare per le fasce fragili della popolazione milanese Valutazione del bisogno di assistenza domiciliare per le fasce fragili della popolazione milanese Ornella Casati SC CONTINUITA OSPEDALE TERRITORIO ASST Niguarda Cascina Brandezzata 16 giugno 2018 Valutazione

Dettagli

PROVA N 1 1) L'infermiere che assiste un paziente con vomito a getto, provvede autonomamente a: 2) Per agnosia si intende:

PROVA N 1 1) L'infermiere che assiste un paziente con vomito a getto, provvede autonomamente a: 2) Per agnosia si intende: PROVA N 1 1) L'infermiere che assiste un paziente con vomito a getto, provvede autonomamente a: a) somministrare entiemetici b) posizionare un SNG c) aumentare l'idratazione d) valutare lo stato coscienza

Dettagli

LE PROBLEMATICHE DEL POST-OPERATO. OPERATO Ruolo dell I.P.

LE PROBLEMATICHE DEL POST-OPERATO. OPERATO Ruolo dell I.P. LE PROBLEMATICHE DEL POST-OPERATO OPERATO Ruolo dell I.P. www.fisiokinesiterapia.biz LA MEDICINA RIABILITATIVA Riconosce la centralità della persona Necessita di un approccio globale al paziente inteso

Dettagli

La cartella infermieristica informatizzata: esperienza dell U.O. di Rianimazione

La cartella infermieristica informatizzata: esperienza dell U.O. di Rianimazione La cartella infermieristica informatizzata: esperienza dell U.O. di Rianimazione 1 Lentamente muore chi diventa schiavo dell abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia,

Dettagli