MANUALE E ATLANTE DELLA CURARIZZAZIONE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "MANUALE E ATLANTE DELLA CURARIZZAZIONE"

Transcript

1 Ezio Vincenti MANUALE E ATLANTE DELLA CURARIZZAZIONE T2 [%] 36 [ C] 33 Stimulation Cnt Tw 1 PTC count 1 73 PTC count 2 53 PTC count 3 41 PTC count 4 29 PTC count 5 21 PTC count 6 14 PTC count 7 9 PTC count 8 6 PTC count 9 4 PTC count 10 3 PTC count 10 0 T1 [hh:mm] * * 00:04 00:07 * * 00:15 00:18 00:21 00:24 00:26 00:29 00:32 00:35 00:37 00:40 00:43 00:46

2 CAPITOLO 32 MONITORAGGIO DELLA FUNZIONE NEUROMUSCOLARE Sebbene il monitoraggio della funzione neuromuscolare sia la tecnica meno frequentemente usata, è nondimeno di grande rilevanza nella pratica clinica perché consente di dosare con precisione i paralizzanti muscolari, migliora la conduzione dell anestesia e, soprattutto, permette che i pazienti siano riportati allo stato di coscienza solo dopo l avvenuto recupero della funzione neuromuscolare. Il recupero infatti è reso programmabile e preventivabile. Il monitoraggio consente altresì di utilizzare alcune modalità di somministrazione dei paralizzanti,come l infusione continua,senza che si corra il rischio di sprofondare in accumuli fastidiosamente lunghi da smaltire. Infine, costituisce un prezioso strumento di addestramento continuo alla miorisoluzione, in quanto evidenzia i rapporti presenti in ogni momento tra i farmaci usati, modalità e dosi di somministrazione, da un lato, e risposta clinica esattamente misurabile, dall altro. Sono disponibili molte apparecchiature di monitoraggio, alcune di interesse solo clinico, altre più adatte allo studio clinico-sperimentale; talune molto semplici, altre molto raffinate. Esiste altresì un certo numero di parametri da utilizzare in corso di monitoraggio, con differenti finalità e diversa cronologia. In questa sede saranno presi in considerazione solo quegli aspetti, inerenti l impiego corrente di parametri di monitoraggio e di apparecchiature idonee a rilevarli, maggiormente utili tanto nella pratica quotidiana quanto nello studio clinico standard, perché più facili da usare e da interpretare. Per prima cosa, però, sarà bene fornire i criteri clinici (Tab. 2.1) in base ai quali, in associazione al monitoraggio strumentale, è possibile fare una valutazione (empirica) del blocco neuromuscolare durante l anestesia. PRINCIPI TECNICO-PRATICI DEL MONITORAGGIO NEUROMUSCOLARE In estrema sintesi, il monitoraggio della funzione neuromuscolare si basa sull invio a un nervo di uno stimolo elettrico capace di evocare una risposta muscolare. Aumentando l intensità della stimolazione elettrica si ottiene un graduale incremento della forza di contrazione muscolare proporzionale al numero delle fibre muscolari attivate. Se l intensità dello stimolo elettrico è sufficiente, si evoca la risposta contrattile di tutte le fibre muscolari innervate: tale fenomeno viene definito saturazione e corrisponde alla massima forza di contrazione. Con un ulteriore incremento dell intensità dello stimolo elettrico del 20%, si eroga lo stimolo sopramassimale, che garantisce la riproducibilità del fenomeno (Fig. 2.1). Se a questo punto si somministra un paralizzante muscolare, la forza di contrazione diminuisce fino ad annullarsi,a condizione che la dose sia sufficientemente alta da bloccare il 70-80% dei recettori post-sinaptici. Infatti, come si può vedere nella figura 2.2 (A, B, C) il punto critico per l estrinsecarsi del blocco neuromuscolare a livello dei muscoli scheletrici è tra il 75% e l 80%, limite oltre il quale si ottiene un blocco neuromuscolare clinicamente importante. Infatti con il 90% dei recettori occupati da un paralizzante muscolare il T 1 scende al 10% del valore basale di controllo. Per indurre paralisi del diaframma è invece necessario occupare almeno il 90% dei recettori post-sinaptici. Si comprende in tal modo come mediante un occupazione dei recettori dell 80% sia possibile ottenere un blocco differenziale, in cui, cioè, la muscolatura scheletrica risulti paralizzata mentre il diaframma continui regolarmen-

3 22 2. MONITORAGGIO DELLA FUNZIONE NEUROMUSCOLARE Tab. 2.1 Criteri clinici di valutazione del blocco neuromuscolare durante l anestesia Induzione della miorisoluzione Riduzione o scomparsa dei movimenti respiratori Presenza di fascicolazioni e loro intensità, in caso di somministrazione di succinilcolina Facilità nell estensione del capo Facilità nella ventilazione in maschera a pressione positiva Facilità nell apertura della bocca Agevole intubazione oro-tracheale per paralisi delle corde vocali Assenza di tosse all intubazione Mantenimento della miorisoluzione Stato di rilasciamento della muscolatura addominale In caso di paralisi parziale: possibile disadattamento alla ventilazione meccanica presenza di movimenti diaframmatici incremento del tono muscolare periferico contrazione dei muscoli frontali in risposta a stimoli nocicettivi riflesso palpebrale Risveglio: recupero del tono muscolare Capacità di sollevare completamente le palpebre Capacità di protrudere la lingua Capacità di tossire validamente Capacità di stringere adeguatamente la mano dell operatore Capacità di tenere il braccio sollevato per più di 45 secondi Elevazione del capo dal piano orizzontale per almeno 5 secondi Opposizione al tentativo, da parte dell operatore, di estrazione di un abbassalingua di legno serrato tra gli incisivi (Kopman et al., 1997) Capacità vitale superiore a 15 ml/kg Forza inspiratoria di almeno 25 cmh 2 O te a funzionare. Nel caso in cui venga somministrata una dose completamente paralizzante, il diaframma sarà l ultimo muscolo a risultare bloccato e il primo a recuperare dal blocco. Forza di contrazione (%) Saturazione (tutte le fibre contratte) Stimolo massimo Stimolo sopramassimale 0 Intensità dello stimolo elettrico (ma) Fig. 2.1 Relazione tra intensità dello stimolo elettrico applicato a un nervo e forza di contrazione (in percentuale) evocata nel corrispondente muscolo. Sensibilità differenziale al blocco neuromuscolare Il concetto di differente sensibilità al blocco dei diversi gruppi muscolari è nozione antica almeno quanto l introduzione dei paralizzanti muscolari nella pratica clinica anestesiologica.solo di recente però, è stato possibile misurare con la dovuta precisione la ED (ossia la dose efficace in grado di determinare un blocco neuromuscolare del %) e la ED 90 (vale a dire la dose efficace in grado di determinare un blocco neuromuscolare del 90%) relative ai muscoli addominali e al diaframma, la cui funzionalità intraoperatoria differenziale riveste particolare importanza per alcuni tipi di chirurgia e in determinate condizioni cliniche. Per quanto riguarda il mivacurium, Kirov et al. (2001) hanno costruito delle curve di regressione dose-risposta dei muscoli addominali in paragone al diaframma, in soggetti anestetizzati

4 2. MONITORAGGIO DELLA FUNZIONE NEUROMUSCOLARE 23 Recettori occupati Recettori liberi T 1 TR TOF (%) (%) (conta) , ,7-0, ,6-0, A B Altezza del twitch (%) 0 Occupazione dei recettori (%) Altezza del twitch (%) Recettori occupati (%) Curaro Tempo C Fig. 2.2 A La tabella illustra la correlazione tra occupazione dei recettori post-sinaptici in seguito alla somministrazione di un paralizzante muscolare non depolarizzante e principali parametri del monitoraggio neuromuscolare rilevati all adduttore del pollice con stimolazione sopramassimale del nervo ulnare. T 1 = primo twitch, ossia la risposta al primo stimolo di un treno di quattro (TOF); TR = TOF ratio, ossia il rapporto tra T 4 e T 1 ; TOF (conta) indica il numero di risposte che compaiono alla stimolazione TOF. B Margine di sicurezza della trasmissione neuromuscolare: si può notare infatti come ci sia una piccola depressione della risposta al twitch fino a che i recettori non sono occupati dal paralizzante muscolare oltre la quota del 74%. C Teoria dell iceberg. La risposta al monitoraggio col twitch è evidente con un occupazione recettoriale superiore al 75% e inferiore al 91%. Le piccole differenze quantitative riscontrabili tra i dati esposti nella tabella (A) e quelli ricavabili nelle sezioni (B) e (C) della figura sono da ascrivere alle inevitabili discordanze presenti in letteratura. con propofol e protossido, riscontrando che la ED dei muscoli addominali è pari a 67 mcg/kg, mentre quella del diaframma è di 104 mcg/kg e che la ED 90 è rispettivamente di 161 mcg/kg contro 196 mcg/kg. Ne deriva perciò che il diaframma è più resistente dei muscoli addominali alla curarizzazione, essendo necessario raggiungere nel plasma una maggiore concentrazione di curaro per ottenere la stessa percentuale di blocco rispetto ai muscoli scheletrici, nella fattispecie i muscoli addominali. Un ulteriore ed elegante conferma della sensibilità differenziale di certi muscoli, rispetto ad altri, viene da uno studio clinico di Dhonneur et al. (1999), condotto utilizzando succinilcolina (1 mg/kg) e rocuronium (0,6 mg/kg) e indagando i relativi effetti prodotti sul blocco neuromuscolare di diaframma, laringe e adduttore del pollice. I nervi frenici e il ricorrente laringeo venivano stimolati al collo e le relative risposte elettromiografiche registrate tramite elettrodi posizionati rispettivamente a livello intercostale e sul tubo endotracheale, mentre le risposte dell adduttore del pollice erano evocate more solito stimolando il nervo ulnare. I dati più significativi sono riportati nella tabella 2.2. Dall analisi generale dei dati emerge come la sensibilità al blocco della laringe sia intermedia fra quella dell adduttore del pollice e quella del diaframma,il quale si conferma come il muscolo più resistente alla curarizzazione sia da parte della succinilcolina che del rocuronium.

5 24 2. MONITORAGGIO DELLA FUNZIONE NEUROMUSCOLARE Tab. 2.2 Dati comparativi illustranti il diverso comportamento di diaframma, laringe e adduttore del pollice a seguito della somministrazione di succinilcolina o di rocuronium Diaframma Laringe Adduttore del pollice Succinilcolina Rocuronium Succinilcolina Rocuronium Succinilcolina Rocuronium Massimo blocco di T 1 (%) Onset time (sec) Tempo 7,2 30,4 8,3 34,9 9,1 49,1 di recupero (min) GLI STIMOLI ELETTRICI NEL MONITORAGGIO Gli stimoli elettrici inviati da appositi stimolatori, solitamente su due elettrodi posti in corrispondenza del nervo ulnare al polso, devono possedere determinati requisiti di intensità, durata, forma d onda e frequenza. Un intensità di corrente di 30 ma è sufficiente di norma a produrre uno stimolo sopramassimale in un soggetto con circonferenza del polso inferiore a 16 cm.valori fino a -60 ma possono essere invece necessari per circonferenze superiori (Kopman e Lawson, 1984). La durata deve essere breve, di microsecondi, per non indurre una stimolazione simile al tetano. È importante altresì che la forma dell onda sia quadrata, per evitare una scarica ripetitiva del nervo (Mylrea et al., 1984). La frequenza varia da 1 Hz per lo stimolo singolo a 2 Hz per il TOF (train of four), fino a Hz per il tetano. In accordo a tali principi, sono state indagate nel tempo le modalità di stimolazione nervosa più idonee da usare in clinica e approntate le strumentazioni capaci sia di erogare tali stimolazioni,sia di rilevarne le risposte muscolari evocate. Stimolo singolo o single twitch Lo stimolo singolo (SS) o single twitch (ST) è ben tollerato dal paziente sveglio premedicato (e avvisato della stimolazione) ed è tecnicamente facile da usare.tale tipo di stimolazione e la relativa risposta evocata sono stati correlati con i segni clinici della miorisoluzione e della ventilazione spontanea (Ali et al., 1976) [Tab. 2.3]. Lo SS ripetuto ogni secondo (1 Hz) viene utilizzato correntemente nel monitoraggio neuromuscolare al tavolo operatorio, soprattutto in corso di induzione e nella fase iniziale del mantenimento, per stabilire con esattezza i seguenti parametri: onset time,o tempo di insorgenza dell azione del curaro,che rappresenta l intervallo di tempo tra Tab. 2.3 Correlazioni tra il tono muscolare (in percentuale rispetto ai valori basali di riferimento) e i segni clinici. IOT = intubazione oro-tracheale Altezza del twitch Rilassamento Ventilazione (% del controllo) muscolare spontanea Assente Normale 75 Scarso, ma inadeguato Moderata diminuzione sollevamento del capo della capacità vitale Moderato Ulteriore calo della capacità vitale 25 Buono in anestesia con alogenati Diminuzione del volume corrente 10 Buono in anestesia bilanciata Inadeguato volume corrente 5 Ottimo, agevole IOT in anestesia leggera Possibili movimenti del diaframma 0 Eccellente per IOT Apnea

Dr. Marino Ambrosi Dirigente Medico Anestesia e Rianimazione Ospedale Madre Teresa ULSS 17

Dr. Marino Ambrosi Dirigente Medico Anestesia e Rianimazione Ospedale Madre Teresa ULSS 17 Dr. Marino Ambrosi Dirigente Medico Anestesia e Rianimazione Ospedale Madre Teresa ULSS 17 Farmaci per l anestesia generale Agenti inalatori Ipnotici e BDz Unconsciousness Perdita della coscienza Rilascio

Dettagli

GE Healthcare. Quick Guide PDF PROOF. Trasmissione neuromuscolare (NMT)

GE Healthcare. Quick Guide PDF PROOF. Trasmissione neuromuscolare (NMT) GE Healthcare Quick Guide Trasmissione neuromuscolare (NMT) CHE cos è la trasmissione neuromuscolare (NMT)? La trasmissione neuromuscolare (NMT) è il trasferimento di un impulso tra un nervo e un muscolo

Dettagli

TECNOHEALTH. TOF-Watch per una misura accurata e affidabile della profondità del blocco neuromuscolare

TECNOHEALTH. TOF-Watch per una misura accurata e affidabile della profondità del blocco neuromuscolare TOF-Watch per una misura accurata e affidabile della profondità del blocco neuromuscolare 1 Il TOF-Watch più efficace del monitoraggio soggettivo nella rilevazione del blocco residuo I pazienti monitorati

Dettagli

Anestesia Generale. Dr.ssa Rusconi Maria Grazia UTE Novate 19 marzo 2015

Anestesia Generale. Dr.ssa Rusconi Maria Grazia UTE Novate 19 marzo 2015 Anestesia Generale Dr.ssa Rusconi Maria Grazia UTE Novate 19 marzo 2015 Anestesia generale Fasi dell AG - valutazione preoperatoria - preanestesia - induzione - intubazione tracheale - mantenimento - risveglio

Dettagli

Anestesia Generale. Dr.ssa Rusconi Maria Grazia UTE Novate 5 marzo 2015

Anestesia Generale. Dr.ssa Rusconi Maria Grazia UTE Novate 5 marzo 2015 Anestesia Generale Dr.ssa Rusconi Maria Grazia UTE Novate 5 marzo 2015 Anestesia generale Fasi dell AG - valutazione preoperatoria - preanestesia - induzione - intubazione tracheale - mantenimento - risveglio

Dettagli

GENERALE LOCOREGIONALE. Anestesia subaracnoidea. Endovenosa. Anestesia peridurale. inalatoria. Anestesia dei nervi.

GENERALE LOCOREGIONALE. Anestesia subaracnoidea. Endovenosa. Anestesia peridurale. inalatoria. Anestesia dei nervi. Tutti i pazienti sottoposti ad intervento chirurgico vengono sottoposti ad ANESTESIA sia essa: GENERALE Endovenosa inalatoria LOCOREGIONALE Anestesia subaracnoidea Anestesia peridurale Anestesia dei nervi

Dettagli

ANESTESIA BILANCIATA

ANESTESIA BILANCIATA ANESTESIA BILANCIATA Comprende la somministarzione di tiopentale o anestetici endovenosi per l induzione oppioide analgesico Bloccante neuromuscolare competitivo o depolarizzante Anestetico volatile Ha

Dettagli

IL SUGAMMADEX. F. Turchet, P. Grassi, U. Lucangelo, G. Berlot

IL SUGAMMADEX. F. Turchet, P. Grassi, U. Lucangelo, G. Berlot IL SUGAMMADEX F. Turchet, P. Grassi, U. Lucangelo, G. Berlot Scuola di Specializzazione in Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva Azienda Ospedaliero-Universitaria, Ospedale di Cattinara Università

Dettagli

Introduzione all Anestesia. Dr.ssa Rusconi Maria Grazia UTE Novate 26 febbraio 2015

Introduzione all Anestesia. Dr.ssa Rusconi Maria Grazia UTE Novate 26 febbraio 2015 Introduzione all Anestesia Dr.ssa Rusconi Maria Grazia UTE Novate 26 febbraio 2015 Anestesia generale: Definizione depressione reversibile indotta dai farmaci del Sistema Nervoso Centrale (SNC) che provoca

Dettagli

MONITORAGGIO IN ANESTESIA: DIVERSI AMBITI, DIVERSE ESIGENZE, DIVERSE TECNOLOGIE LA CHIRURGIA MAXILLO-FACCIALE ED ORL

MONITORAGGIO IN ANESTESIA: DIVERSI AMBITI, DIVERSE ESIGENZE, DIVERSE TECNOLOGIE LA CHIRURGIA MAXILLO-FACCIALE ED ORL MONITORAGGIO IN ANESTESIA: DIVERSI AMBITI, DIVERSE ESIGENZE, DIVERSE TECNOLOGIE LA CHIRURGIA MAXILLO-FACCIALE ED ORL PECULIARITA della CHIRURGIA MAXILLO- FACCIALE ed ORL SHARED AIRWAYS LA GESTIONE DELLE

Dettagli

Fase. orale. Fase orofaringea

Fase. orale. Fase orofaringea DIAGNOSTICA E TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE LARINGEE (DISFAGIE DISFONIE ECC) LE DISFAGIE DI ORIGINE NEUROLOGICA - Sono raramente un sintomo isolato - Si distinguono in acute, subacute e croniche - Spesso

Dettagli

Rapid Sequence Intubation: quali farmaci e quando. NAPOLI 19 Novembre 2016

Rapid Sequence Intubation: quali farmaci e quando. NAPOLI 19 Novembre 2016 Rapid Sequence Intubation: quali farmaci e quando. NAPOLI 19 Novembre 2016 L IOT è un nostro problema? 12.527 uscite mezzo ALS 200 tentativi IOT 1,6% «Determinants of success and failure in prehospital

Dettagli

Differenze tra SINAPSI CENTRALI E GIUNZIONI NEUROMUSCOLARI

Differenze tra SINAPSI CENTRALI E GIUNZIONI NEUROMUSCOLARI Differenze tra SINAPSI CENTRALI E GIUNZIONI NEUROMUSCOLARI 1. Ogni fibrocellula muscolare riceve segnali da un singolo neurone (motoneurone) 2. I potenziali postsinaptici (potenziali di placca) sono sempre

Dettagli

VIE DI MOTO CENTRALI: POTENZIALI EVOCATI MOTORI ATTRAVERSO LA STIMOLAZIONE MAGNETICA TRANSCRANICA

VIE DI MOTO CENTRALI: POTENZIALI EVOCATI MOTORI ATTRAVERSO LA STIMOLAZIONE MAGNETICA TRANSCRANICA VIE DI MOTO CENTRALI: POTENZIALI EVOCATI MOTORI ATTRAVERSO LA STIMOLAZIONE MAGNETICA TRANSCRANICA 26 Marzo 2015 Elena Della Coletta STIMOLAZIONE MAGNETICA TRANSCRANICA Introdotta nel 1985 da Barker (Sheffield,

Dettagli

LE TECNICHE DI RIABILITAZIONE IN FASE STABILE

LE TECNICHE DI RIABILITAZIONE IN FASE STABILE LE TECNICHE DI RIABILITAZIONE IN FASE STABILE disostruzione bronchiale drenaggio posturale tosse assistita, ciclo attivo respiratorio manovre di espirazione contro resistenza ELTGOL, drenaggio autogeno

Dettagli

LE TECNICHE MITCHELL...verso una maggiore consapevolezza.. mercoledì 17 ottobre 12

LE TECNICHE MITCHELL...verso una maggiore consapevolezza.. mercoledì 17 ottobre 12 LE TECNICHE MITCHELL..verso una maggiore consapevolezza.. L ANIMA NEUROLOGICA DELLE TECNICHE MITCHELL La tecnica miotensiva indiretta secondo Mitchell lavora principalmente sulla stimolazione dell apparato

Dettagli

Studi Elettrodiagnostici

Studi Elettrodiagnostici Azienda Ospedaliera di Perugia Via Brunamonti, 51-06122 Perugia Pagina 1 Gli () sono un completamento dell Esame Clinico. RUOLO DEL NEUROFISIOLOGO CLINICO Anamnesi ed esame clinico Impostazione dell esame

Dettagli

Corso di Studio in Igiene Dentale A. A Dott.ssa Giulia Montemezzo. La paralisi da blocco della trasmissione neuromuscolare.

Corso di Studio in Igiene Dentale A. A Dott.ssa Giulia Montemezzo. La paralisi da blocco della trasmissione neuromuscolare. Corso di Studio in Igiene Dentale A. A. 2014-15 Dott.ssa Giulia Montemezzo La paralisi da blocco della trasmissione neuromuscolare Miastenia Gravis MODULO: TECNICHE DI IGIENE ORALE IN PAZIENTI CON PARTICOLARI

Dettagli

Corso Residenziale di Formazione su Diagnosi e trattamento delle comuni patologie della mano

Corso Residenziale di Formazione su Diagnosi e trattamento delle comuni patologie della mano Ospedale Evangelico Internazionale Presidio di Voltri Genova S.C. di Ortopedia e Traumatologia Direttore: Dottor Paolo Lazzoni Diagnosi e trattamento delle comuni patologie della mano Genova 15 maggio

Dettagli

Corso Residenziale di Formazione su Diagnosi e trattamento delle comuni patologie della mano

Corso Residenziale di Formazione su Diagnosi e trattamento delle comuni patologie della mano Ospedale Evangelico Internazionale Presidio di Voltri Genova S.C. di Ortopedia e Traumatologia Direttore: Dottor Paolo Lazzoni Corso Residenziale di Formazione su Responsabile Scientifico DOTT. FABIO MASSIMO

Dettagli

Muscolo Scheletrico 3. Unità motoria, adattamenti funzionali

Muscolo Scheletrico 3. Unità motoria, adattamenti funzionali Muscolo Scheletrico 3. Unità motoria, adattamenti funzionali Prof. Carlo Capelli Fisiologia Laurea in Scienze delle attività motorie e sportive Università di Verona Obiettivi Definizione di unità motoria

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO. Inquinamento da gas anestetici nelle sale operatorie

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO. Inquinamento da gas anestetici nelle sale operatorie UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE CHIMICHE DIPARTIMENTO DI CHIMICA TESI DI LAUREA SPERIMENTALE IN CHIMICA

Dettagli

www.areu.lombardia.it.!!!!!!!! a QUALSIASI cittadino che possa trovarsi di fronte a una persona colta da malore. RICONOSCERE i segni di allarme di un Arresto Cardio Circolatorio (ACC) Saper ALLERTARE correttamente

Dettagli

Quindi? Alcuni algoritmi proposti

Quindi? Alcuni algoritmi proposti Quindi? Alcuni algoritmi proposti Algoritmo EAST Guidelines for emergency Tracheal Intubation Immediately after traumatic Brain Injury J Trauma 2003 Conferma: etco2, ascultazione IOT ok Mandibola Flaccida

Dettagli

PREPARAZIONI DI ORGANI ISOLATI

PREPARAZIONI DI ORGANI ISOLATI PREPARAZIONI DI ORGANI ISOLATI FARMACO SOMMINISTRATO (100 %) Assorbimento Trasporto Metabolismo Escrezione FARMACO DISPONIBILE (??) DEFINIZIONE sono preparazioni ottenute da animali sacrificati di recente

Dettagli

Farmaci e SNA. Sistema Nervoso Autonomo. Neurotrasmettitori liberati nel SNA. Sistema Nervoso PARASIMPATICO. Sistema nervoso SIMPATICO.

Farmaci e SNA. Sistema Nervoso Autonomo. Neurotrasmettitori liberati nel SNA. Sistema Nervoso PARASIMPATICO. Sistema nervoso SIMPATICO. Farmaci e SNA Sistema Nervoso Autonomo Sistema nervoso SIMPATICO Sistema Nervoso PARASIMPATICO Condizioni di stress, paura, freddo, sforzo fisico, ipoglicemia Aumento frequenza cardiaca, aumento pressione,

Dettagli

TERAPIA DEL DOLORE IN CONTINUITA ASSISTENZIALE

TERAPIA DEL DOLORE IN CONTINUITA ASSISTENZIALE TERAPIA DEL DOLORE IN CONTINUITA ASSISTENZIALE S.C. Medicina di Base e Specilistica S.C. Centro di Terapia del Dolore e Cure Palliative Nella diagnosi del dolore cronico si distinguono i seguenti punti:

Dettagli

Aspetti meccanici della contrazione muscolare

Aspetti meccanici della contrazione muscolare Aspetti meccanici della contrazione muscolare ARGOMENTI Innervazione del muscolo scheletrico Placca neuro muscolare Unità neuro motorie Tipi di contrazione Scosse semplici Relazioni tensione-lunghezza

Dettagli

rispetto alle metodiche tradizionali, di permettere la diretta visualizzazione del target nervoso, dei tessuti circostanti e della diffusione dell

rispetto alle metodiche tradizionali, di permettere la diretta visualizzazione del target nervoso, dei tessuti circostanti e della diffusione dell L anestesia loco-regionale ecoguidata offre l indiscutibile vantaggio, L anestesia loco-regionale ecoguidata offre l indiscutibile vantaggio, rispetto alle metodiche tradizionali, di permettere la diretta

Dettagli

Durata P. A. [ms] propriocettive muscolari A(β) Tatto, cinestesia,

Durata P. A. [ms] propriocettive muscolari A(β) Tatto, cinestesia, TIPI DI FIBRE NERVOSE NEI MAMMIFERI Durata P. A.: durata del potenziale d azione; periodo R. A.: periodo refrattario assoluto; nrd: nervi delle radici dorsali; ns: nervi simpatici Fibra Diametro Velocità

Dettagli

Scossa semplice scossa muscolare o scossa semplice.

Scossa semplice scossa muscolare o scossa semplice. Scossa semplice Il fenomeno contrattile innescato da un singolo potenziale d azione è detto scossa muscolare o scossa semplice. La sua durata dipende dal tipo di fibra muscolare in esame. Nella fibrocellula

Dettagli

Eventi Traumatici complessi

Eventi Traumatici complessi Eventi Traumatici complessi Rapida presentazione di alcuni casi in cui si sono presentate criticità Discussione dei casi Obiettivo: analisi degli eventi e della sicurezza Criticità in A1 Tratto di competenza

Dettagli

Analisi del movimento del respiro: caso clinico

Analisi del movimento del respiro: caso clinico Congresso SIMFER 2008 Analisi del movimento del respiro: caso clinico problematiche respiratorie nelle malattie neuromuscolari: insufficienza respiratoria tosse inefficace FT Maria Grazia Balbi Centro

Dettagli

Potenziamento muscolare

Potenziamento muscolare Potenziamento muscolare Definizione di SARCOPENIA: riduzione età-correlata della massa muscolare e della forza. declino delle prestazioni fisiche perdita di autonomia può essere prevenuta può essere reversibile

Dettagli

Anestesia e manovre di reclutamento

Anestesia e manovre di reclutamento Anestesia e manovre di reclutamento Dr.ssa Angela Cristofaro Clinica di Anestesia e Rianimazione (Dir. Prof. G. Della Rocca) Azienda Ospedaliero Universitaria Università degli Studi di Udine Aumento shunt

Dettagli

MIASTENIA GRAVIS. l 80% Approssimativamente

MIASTENIA GRAVIS. l 80% Approssimativamente MIASTENIA GRAVIS La miastenia gravis è un disordine di origine immunologico che frequentemente esordisce determinando deficit della muscolatura legata all apparato apparato visivo (muscolatura oculare

Dettagli

6. FARMACI. a) Dimensione del problema

6. FARMACI. a) Dimensione del problema 6. FARMACI A cura di D. Trevisanuto, I. Mondello, S. Pratesi, D. Sordino Contenuti a) Dimensione del problema b) Quando somministrare i farmaci c) Dove somministrare i farmaci (vie di somministrazione)

Dettagli

SCHEDA ANALGOSEDAZIONE PROCEDURALE IN PS

SCHEDA ANALGOSEDAZIONE PROCEDURALE IN PS SCHEDA ANALGOSEDAZIONE PROCEDURALE IN PS DATA ora SCHEDA PS Nome e cognome Data di nascita Peso VALUTAZIONE PRE ANALGOSEDAZIONE ANAMNESI allergie a farmaci indicati per la sedazione si no pregresse reazioni

Dettagli

I riflessi motorio maniera stereotipata indipendentemente

I riflessi motorio maniera stereotipata indipendentemente I riflessi Automatismo motorio, mediato dal SNC in risposta a un certo stimolo che si ripete in maniera stereotipata ogni volta che viene evocato e si attua indipendentemente dalla coscienza del soggetto.

Dettagli

Stimolazione Magnetica Transcranica

Stimolazione Magnetica Transcranica Stimolazione Magnetica Transcranica TMS oggi Barker 1985 Nexstim 2004 Thompson 1910 BioMag Lab. 1992-2000 Che cos è e che cosa possiamo misurare con la Stimolazione Magnetica Transcranica Con la SMT possiamo:

Dettagli

Identificazione della chirurgia in cui somministrare il sugammadex

Identificazione della chirurgia in cui somministrare il sugammadex Identificazione della chirurgia in cui somministrare il sugammadex Dott. Gianluca Zani Scuola di Specializzazione in Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva Azienda Ospedaliero - Universitaria Sant

Dettagli

Difficoltà nutrizionali del paziente con tumore della laringe

Difficoltà nutrizionali del paziente con tumore della laringe Difficoltà nutrizionali del paziente con tumore della laringe Logopedista Fausto Ferretti. MFR II Livello direttore Dott. Marco Polverelli. Dietista Chiara Barbato. SDNC. FUNZIONI LARINGEE Apertura delle

Dettagli

Il potenziale di membrana

Il potenziale di membrana Il potenziale di membrana Nel citoplasma della cellula, così come nel liquido extracellulare sono disciolti diversi tipi di ioni. La loro concentrazione non è però uguale dai due lati della membrana citoplasmatica

Dettagli

www.areu.lombardia.it a QUALSIASI cittadino che possa trovarsi di fronte a una persona colta da malore RICONOSCERE i segni di allarme di un Arresto Cardio Circolatorio (ACC) Saper ALLERTARE correttamente

Dettagli

Tecniche di anestesia locoregionale in corso di taglio cesareo

Tecniche di anestesia locoregionale in corso di taglio cesareo Tecniche di anestesia locoregionale in corso di taglio cesareo Anestesia Locoregionale Sia epidurale che subaracnoidea hanno dei vantaggi che possono essere così riassunti: Ø Minima esposizione del feto

Dettagli

Anestetici generali. Anestetici generali

Anestetici generali. Anestetici generali Anestetici generali Farmacologia speciale Anestetici generali ANESTESIA GENERALE: - ANALGESIA - AMNESIA - PERDITA DI COSCIENZA - INIBIZIONE DEI RIFLESSI SENSORI E VEGETATIVI - RILASCIAMENTO DELLA MUSCOLA-

Dettagli

Nozioni di Primo Soccorso

Nozioni di Primo Soccorso Nozioni di Primo Soccorso Elettricità e corpo umano Il passaggio di una corrente attraverso il corpo umano, può determinare conseguenze anche mortali! Dagli effetti FISIOPATOLOGICI prodotti dalla corrente

Dettagli

Negli sport dove esistono problemi di peso, la forza massima deve essere incrementata insieme alla forza relativa contenendo l'ipertrofia muscolare.

Negli sport dove esistono problemi di peso, la forza massima deve essere incrementata insieme alla forza relativa contenendo l'ipertrofia muscolare. Anche se durante le performance sportive la forza massima raramente viene applicata, è comunque bene allenarla perché avere un buon livello di forza massima è utile per ottenere buone performance di forza

Dettagli

Eliminazione delle urine

Eliminazione delle urine Eliminazione delle urine 1 Il processo avviene in due fasi: 1. Riempimento graduale della vescica, accompagnato da aumento della tensione di parete, fino ad un valore critico per l attivazione della fase

Dettagli

Eliminazione delle urine

Eliminazione delle urine Eliminazione delle urine Il processo avviene in due fasi: 1. Riempimento graduale della vescica, accompagnato da aumento della tensione di parete, fino ad un valore critico per l attivazione della fase

Dettagli

Nel 1977 viene utilizzata per la prima volta la tossina botulinica per il trattamento dello strabismo

Nel 1977 viene utilizzata per la prima volta la tossina botulinica per il trattamento dello strabismo Nel 1977 viene utilizzata per la prima volta la tossina botulinica per il trattamento dello strabismo. A partire dai primi anni '90 si è iniziato a studiare il botulino per l'utilizzo in chirurgia estetica,

Dettagli

A) Caratteristiche di base

A) Caratteristiche di base VENTILATORE POLMONARE DA RIANIMAZIONE A) Caratteristiche di base Ventilatore elettronico ad alte prestazioni da rianimazione controllato da microprocessore per l utilizzo su pazienti ADULTI e PEDIATRICI.

Dettagli

Forum sulla non autosufficienza. Caterina Pesce. Università degli Studi di Roma Foro Italico.

Forum sulla non autosufficienza. Caterina Pesce. Università degli Studi di Roma Foro Italico. Muoversi per invecchiare bene : le attività motorie preventive Forum sulla non autosufficienza Caterina Pesce Università degli Studi di Roma Foro Italico caterina.pesce@uniroma4.it Bologna, 3 Novembre

Dettagli

Sistema afferente: Percezione (Estesiologia) e riflessi (attività motoria)

Sistema afferente: Percezione (Estesiologia) e riflessi (attività motoria) Sistema afferente: Percezione (Estesiologia) e riflessi (attività motoria) Modalità sensoriale Intensità sensoriale Durata Localizzazione Modalità sensoriale Il sistema sensitivo trasmette ed integra informazioni

Dettagli

I RECETTORI CANALE: IL RECETTORE NICOTINICO PER L ACETILCOLINA E IL RECETTORE-CANALE PER IL GABA

I RECETTORI CANALE: IL RECETTORE NICOTINICO PER L ACETILCOLINA E IL RECETTORE-CANALE PER IL GABA I RECETTORI CANALE: IL RECETTORE NICOTINICO PER L ACETILCOLINA E IL RECETTORE-CANALE PER IL GABA ASPETTI GENERALI SULL ORGANIZZAZIONE MOLECOLARE, SUL MODO DI FUNZIONARE E SULLA MODULAZIONE FARMACOLOGICA

Dettagli

La Forza. 1

La Forza. 1 La Forza prof.francescomurtas@alice.it 1 La Forza Nel corpo umano ci si riferisce alla forza che è in grado di sviluppare la contrazione muscolare. Forza muscolare sviluppata per tenere fermo o spostare

Dettagli

Come calcolare i parametri farmacocinetici

Come calcolare i parametri farmacocinetici Come calcolare i parametri farmacocinetici La conoscenza dei parametri farmacocinetici fondamentali di un farmaco è essenziale per comprendere in che modo esso venga trattato dall organismo e come sia

Dettagli

"Per mezzo mio vivete e per mezzo mio morite. Nelle mani ho potere di vita e morte, imparate a conoscermi e siate sereni". A.T.

Per mezzo mio vivete e per mezzo mio morite. Nelle mani ho potere di vita e morte, imparate a conoscermi e siate sereni. A.T. IL DIAFRAMMA "Per mezzo mio vivete e per mezzo mio morite. Nelle mani ho potere di vita e morte, imparate a conoscermi e siate sereni". A.T. Still CHE COS È IL DIAFRAMMA? E' una cupola muscolo-tendinea

Dettagli

STORIA: Etere (1846) Cloroformio (1847) Protossido di azoto (1868) Ciclopropano (1929) Tiopentale (1935) Alotano (1956)

STORIA: Etere (1846) Cloroformio (1847) Protossido di azoto (1868) Ciclopropano (1929) Tiopentale (1935) Alotano (1956) Anestetici STORIA: Etere (1846) Cloroformio (1847) Protossido di azoto (1868) Ciclopropano (1929) Tiopentale (1935) Alotano (1956) Anestesia: induzione, modulazione, recupero Amnesia, abolizione coscienza

Dettagli

Età (anni) 49. Altezza (cm) 162. TBW (kg) 134. BMI (kg/m 2 ) 51. TBW = total body weight; BMI = body max index

Età (anni) 49. Altezza (cm) 162. TBW (kg) 134. BMI (kg/m 2 ) 51. TBW = total body weight; BMI = body max index Case report 1 Età (anni) 49 Altezza (cm) 162 TBW (kg) 134 BMI (kg/m 2 ) 51 TBW = total body weight; BMI = body max index 2 Comorbidità Asma Ipertensione arteriosa Depressione Miastenia salmeterolo/fluticasone

Dettagli

REQUISITI MINIMI STRUTTURALI E TECNOLOGICI DELLA SALA RISVEGLIO Ospedale Buccheri La Ferla di Palermo

REQUISITI MINIMI STRUTTURALI E TECNOLOGICI DELLA SALA RISVEGLIO Ospedale Buccheri La Ferla di Palermo Dott. NICOLA TORINA Coordinatore Infermieristico - UTIR Ospedale Buccheri La Ferla FBF Palermo REQUISITI MINIMI STRUTTURALI E TECNOLOGICI DELLA SALA RISVEGLIO Ospedale Buccheri La Ferla di Palermo 1 Secondo

Dettagli

Strumentazione biomedica

Strumentazione biomedica UNIVERSITÀ DI PISA Corso di Laurea in Scienze Motorie Tecnologie e strumentazione biomedica Caratteristiche della strumentazione biomedica Alberto Macerata Dipartimento di Ingegneria dell Informazione

Dettagli

Il trattamento del dolore del rachide lombare. Dradi Umberta

Il trattamento del dolore del rachide lombare. Dradi Umberta Il trattamento del dolore del rachide lombare Dradi Umberta San Marino 28 settembre 2013 Dolore Il dolore è un esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata ad un danno tessutale reale o potenziale

Dettagli

L INOCULO DI TOSSINA BOTULINICA NELLE DISTONIE (L IMPORTANZA DEL MONITORAGGIO EMG) Enrico Alfonsi Dipartimento di Neurofisiopatologia Istituto

L INOCULO DI TOSSINA BOTULINICA NELLE DISTONIE (L IMPORTANZA DEL MONITORAGGIO EMG) Enrico Alfonsi Dipartimento di Neurofisiopatologia Istituto L INOCULO DI TOSSINA BOTULINICA NELLE DISTONIE (L IMPORTANZA DEL MONITORAGGIO EMG) Enrico Alfonsi Dipartimento di Neurofisiopatologia Istituto Neurologico Casimiro Mondino Pavia -La sola valutazione clinica

Dettagli

Le posture incongrue e faticose, le posture mantenute a lungo, il lavoro ripetitivo, movimentare carichi pesanti rappresentano un sovraccarico per il

Le posture incongrue e faticose, le posture mantenute a lungo, il lavoro ripetitivo, movimentare carichi pesanti rappresentano un sovraccarico per il Le posture incongrue e faticose, le posture mantenute a lungo, il lavoro ripetitivo, movimentare carichi pesanti rappresentano un sovraccarico per il sistema muscolo scheletrico, ne provocano l affaticamento,

Dettagli

Senza allenamento o con un allenamento errato le fibre bianche si trasformano in fibre rosse (il colore è determinato dalla presenza della

Senza allenamento o con un allenamento errato le fibre bianche si trasformano in fibre rosse (il colore è determinato dalla presenza della L APPARATO MUSCOLARE l muscoli. La muscolatura scheletrica costituisce la componente attiva dell`apparato locomotore. Attraverso il suo collegamento con lo scheletro la muscolatura scheletrica ha la capacita

Dettagli

Encefalo. Gangli. Nervi. Midollo spinale SISTEMA NERVOSO. (contenuto nella scatola cranica) (contenuto nel canale vertebrale) Encefalo.

Encefalo. Gangli. Nervi. Midollo spinale SISTEMA NERVOSO. (contenuto nella scatola cranica) (contenuto nel canale vertebrale) Encefalo. Encefalo CENTRALE (SNC) SISTEMA NERVOSO PERIFERICO (SNP) Nervi Midollo spinale Encefalo (contenuto nella scatola cranica) Midollo spinale (contenuto nel canale vertebrale) Gangli Nervi Gangli CLASSIFICAZIONE

Dettagli

ATTIVITA DEL LABORATORIO DI URODINAMICA E RIABILITAZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO U.O. UROLOGIA AZ. OSPEDALIERA S.ANNA FERRARA

ATTIVITA DEL LABORATORIO DI URODINAMICA E RIABILITAZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO U.O. UROLOGIA AZ. OSPEDALIERA S.ANNA FERRARA ATTIVITA DEL LABORATORIO DI URODINAMICA E RIABILITAZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO U.O. UROLOGIA AZ. OSPEDALIERA S.ANNA FERRARA Studio Urodinamico Completo (Cistomanometria, UPP, Uroflussometria, Studio Pressione

Dettagli

Atti 5 Convegno Regionale A.T.I.S.B.

Atti 5 Convegno Regionale A.T.I.S.B. ASSOCIAZIONE TOSCANA IDROCEFALO E SPINA BIFIDA Atti 5 Convegno Regionale A.T.I.S.B. Villa Montalvo - Campi Bisenzio 16 novembre 2003 Con il patrocinio del Comune di Campi Bisenzio ELETTROMIOGRAFIA E

Dettagli

Test di Contrazione Muscolare Cosa è e come funziona

Test di Contrazione Muscolare Cosa è e come funziona Test di Contrazione Muscolare Cosa è e come funziona INTRODUZIONE IMPORTANTE: Visita www.metodomc.it/test per un approfondimento completo sul Test di Contrazione Muscolare. Nei video allegati si fa accenno

Dettagli

www.areu.lombardia.it a QUALSIASI cittadino che possa trovarsi di fronte a una persona colta da malore RICONOSCERE i segni di allarme di un Arresto Cardio Circolatorio (ACC) Saper ALLERTARE correttamente

Dettagli

Facoltà di Scienze Motorie Università degli Studi di Verona. Corso di Farmacologia Lezione 5: Farmacocinetica (livelli ematici)

Facoltà di Scienze Motorie Università degli Studi di Verona. Corso di Farmacologia Lezione 5: Farmacocinetica (livelli ematici) Facoltà di Scienze Motorie Università degli Studi di Verona Corso di Farmacologia Lezione 5: Farmacocinetica (livelli ematici) LIVELLI EMATICI (CONCENTRAZIONI EMATICHE) DEI FARMACI Ø Rappresentano la quantità

Dettagli

ALLENAMENTO ALL ESERCIZIO FISICO.

ALLENAMENTO ALL ESERCIZIO FISICO. ALLENAMENTO ALL ESERCIZIO FISICO www.fisiokinesiterapia.biz RIDUZIONE DELL ATTIVITA DISPNEA SEDENTARIETA RIDUZIONE MASSA MUSCOLARE I programmi di allenamento all esercizio fisico sono effettuati allo scopo

Dettagli

TERAPIE DI NEUROMODULAZIONE CON

TERAPIE DI NEUROMODULAZIONE CON TERAPIE DI NEUROMODULAZIONE CON rtms IN NEUROLOGIA E PSICHIATRIA Modalità di stimolazione: singola, ripetitiva, burst Sicurezza per il paziente e per l operatore Certificazioni e normative Torino 9 e 10

Dettagli

SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L INSERIMENTO DI FARMACI NON PRESENTI NEL PTR

SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L INSERIMENTO DI FARMACI NON PRESENTI NEL PTR RICHIESTA DI INSERIMENTO IN PTR DI SUGAMMADEX (BRIXION ) Presentata da Dott. Marco Piga Direttore S.C. Anestesia e Rianimazione P.O. S.Giovanni di Dio AOU CA In data Maggio 2010 Per le seguenti motivazioni:

Dettagli

Organizzazione del sistema nervoso. Sistema nervoso centrale (SNC): Encefalo Midollo spinale

Organizzazione del sistema nervoso. Sistema nervoso centrale (SNC): Encefalo Midollo spinale Organizzazione del sistema nervoso Sistema nervoso centrale (SNC): Encefalo Midollo spinale Sistema nervoso periferico (SNP): Nervi cranici Nervi spinali Nervi sensitivi (vie afferenti) Nervi motori (vie

Dettagli

Classificazione del tessuto muscolare. 1. Posizione rispetto ad altre strutture corporee 2. Composizione istologica 3. Modalità di controllo

Classificazione del tessuto muscolare. 1. Posizione rispetto ad altre strutture corporee 2. Composizione istologica 3. Modalità di controllo Classificazione del tessuto muscolare 1. Posizione rispetto ad altre strutture corporee 2. Composizione istologica 3. Modalità di controllo controllo anatomia istologia Volontario Involontario scheletrico

Dettagli

IPERTENSIONE ARTERIOSA

IPERTENSIONE ARTERIOSA IPERTENSIONE ARTERIOSA FONTE : Claudio Rugarli Medicina interna sistematica Fattori fisici determinanti la pressione arteriosa è utile paragonare il sistema arterioso a un recipiente pieno di liquido,

Dettagli

TRAUMATOLOGIA DELLA MANO

TRAUMATOLOGIA DELLA MANO Chirurgia TRAUMATOLOGIA DELLA MANO La mano è una struttura complessa. La funzione normale dipende dalla presenza di tutte le sue componenti, dalla sensibilità ad una mobilizzazione attiva senza dolore.

Dettagli

Anestesia loco-regionale. Dr.ssa M.Grazia Rusconi UTE Novate 23 aprile 2015

Anestesia loco-regionale. Dr.ssa M.Grazia Rusconi UTE Novate 23 aprile 2015 Anestesia loco-regionale Dr.ssa M.Grazia Rusconi UTE Novate 23 aprile 2015 Tipi di Anestesia Anestesia generale Anestesia loco-regionale: - anestesia spinale - anestesia epidurale - anestesia locale/topica

Dettagli

Elettroencefalogramma

Elettroencefalogramma a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Elettroencefalogramma 2/5/2006 Casa è? L elettroencefalogramma (EEG) corrisponde a variazioni dell attività elettrica cerebrale registrate

Dettagli

ESECUZIONE e LETTURA di un ELETTROCARDIOGRAMMA

ESECUZIONE e LETTURA di un ELETTROCARDIOGRAMMA ESECUZIONE e LETTURA di un ELETTROCARDIOGRAMMA SISTEMA MECCANICO OGNI ATTIVITA MECCANICA, ossia ogni CONTRAZIONE del CUORE è preceduta ed è determinata da una ATTIVITA ELETTRICA SISTEMA ELETTRICO Stato

Dettagli

PUNTO DI ASCOLTO FRA MALATI NEUROMUSCOLARI, MEDICI E RICERCATORI

PUNTO DI ASCOLTO FRA MALATI NEUROMUSCOLARI, MEDICI E RICERCATORI PUNTO DI ASCOLTO FRA MALATI NEUROMUSCOLARI, MEDICI E RICERCATORI SAN DONATO M.SE 19 SETTEMBRE 2015 DOTT.SSA CHIARA BALDESSARI SPECIALISTA IN MALATTIE DELL APPARATO RESPIRATORIO U.O. PNEUMOLOGIA IRCCS POLICLINICO

Dettagli

ELETTRONEUROGRAFIA (ENG)

ELETTRONEUROGRAFIA (ENG) ELETTRONEUROGRAFIA (ENG) L elettroneurografia (ENG) è la metodica strumentale che consente di valutare la funzionalità ed integrità di strutture prevalentemente di pertinenza del Sistema Nervoso Periferico

Dettagli

Resistenze delle vie aeree

Resistenze delle vie aeree Resistenze delle vie aeree Valutabili in condizioni dinamiche, quando si crea flusso. Anche per il flusso nelle vie aeree è applicabile l equazione di Poiseuille F = Pπr 4 /8ηl 70% delle resistenze nei

Dettagli

TRASPORTO SANITARIO SEMPLICE

TRASPORTO SANITARIO SEMPLICE TRASPORTO SANITARIO SEMPLICE RICONOSCERE i segni di allarme di un ACC Saper ALLERTARE correttamente il Sistema di Emergenza Sanitaria RICONOSCERE RAPIDAMENTE un Arresto Cardio Circolatorio (ACC) Acquisire

Dettagli

Studio Neurofisiologico delle vie sensitive. ENG/EMG SEP Test vegetativi Potenziali evocati laser.

Studio Neurofisiologico delle vie sensitive. ENG/EMG SEP Test vegetativi Potenziali evocati laser. Studio Neurofisiologico delle vie sensitive ENG/EMG SEP Test vegetativi Potenziali evocati laser. ENG - EMG ELETTRONEUROGRAFIA studio delle velocità di conduzione nervose sensitive e motorie Rappresenta

Dettagli

Foto funzioni apparato respiratorio

Foto funzioni apparato respiratorio RESPIRAZIONE ESTERNA Foto funzioni apparato respiratorio RESPIRAZIONE INTERNA GLI SCAMBI GASSOSI QUOZIENTE RESPIRATORIO = CO 2 PRODOTTA O 2 CONSUMATO A riposo: Epitelio alveolare 200 ml/min 250 ml/min

Dettagli

PARAMETRI VITALI. Brisa Valenza Infermiera IEO. Centro Universitario di Ricerca Virgilio Floriani

PARAMETRI VITALI. Brisa Valenza Infermiera IEO. Centro Universitario di Ricerca Virgilio Floriani PARAMETRI VITALI Brisa Valenza Infermiera IEO PARAMETRI VITALI Respiro Polso Pressione arteriosa Temperatura corporea RESPIRO Il respiro è la capacità d immettere ed espellere aria dai polmoni, la capacità

Dettagli

Fisiologia della Respirazione 2.Ventilazione. Carlo Capelli Fisiologia Facoltà di Scienze Motorie- Università di Verona

Fisiologia della Respirazione 2.Ventilazione. Carlo Capelli Fisiologia Facoltà di Scienze Motorie- Università di Verona Fisiologia della Respirazione 2.Ventilazione Carlo Capelli Fisiologia Facoltà di Scienze Motorie- Università di Verona Obiettivi Muscoli inspiratori ed espiratori coinvolti nella respirazione a riposo,

Dettagli

Impostazione esame EMG

Impostazione esame EMG Impostazione esame EMG Raramente il paziente si presenta con un quesito clinico definito. Spesso nella richiesta di esame è riportata vagamente la sintomatologia. L esame è fatto a scopo diagnostico? Si

Dettagli

Acquisizione Dati. Introduzione

Acquisizione Dati. Introduzione UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Chimica e dei Materiali Corso di Sperimentazione sulle Macchine Acquisizione Dati Introduzione Introduzione In campo scientifico

Dettagli

Interpretando i dati delle indagini PMI. Esplorando la correlazione degli Indici economici selezionati dalle indagini PMI

Interpretando i dati delle indagini PMI. Esplorando la correlazione degli Indici economici selezionati dalle indagini PMI Interpretando i dati delle indagini PMI Esplorando la correlazione degli Indici economici selezionati dalle indagini PMI Interpretando i dati PMI Il ciclo boom-bust È utile innanzitutto considerare un

Dettagli

Sviluppo della forza e preparazione fisico-speciale dal giovane all alto livello

Sviluppo della forza e preparazione fisico-speciale dal giovane all alto livello Sviluppo della forza e preparazione fisico-speciale dal giovane all alto livello Punti essenziali Caratteristiche della forza Forza e riferimenti biologici in relazione all età, con particolare riferimento

Dettagli

STORIA: Etere (1846) Cloroformio (1847) Protossido di azoto (1868) Ciclopropano (1929) Tiopentale (1935) Alotano (1956)

STORIA: Etere (1846) Cloroformio (1847) Protossido di azoto (1868) Ciclopropano (1929) Tiopentale (1935) Alotano (1956) Anestetici STORIA: Etere (1846) Cloroformio (1847) Protossido di azoto (1868) Ciclopropano (1929) Tiopentale (1935) Alotano (1956) Oppio 1700 1796 1846 Fasi anestesia: induzione, modulazione, recupero

Dettagli

FISIOLOGIA APPARATO RESPIRATORIO. Dott. Tence Marcello Specialista in Medicina dello Sport Direttore Sanitario Centro Medico Benefits

FISIOLOGIA APPARATO RESPIRATORIO. Dott. Tence Marcello Specialista in Medicina dello Sport Direttore Sanitario Centro Medico Benefits FISIOLOGIA APPARATO RESPIRATORIO Dott. Tence Marcello Specialista in Medicina dello Sport Direttore Sanitario Centro Medico Benefits ANATOMIA MECCANICA VENTILATORIA MUSCOLI INPIRATORI - Intercostali esterni

Dettagli

Anestetici locali : Danno anestesia senza dare amnesia o perdita della coscienza

Anestetici locali : Danno anestesia senza dare amnesia o perdita della coscienza Anestetici locali : Danno anestesia senza dare amnesia o perdita della coscienza STRUTTURA E PROPRIETA DEGLI ANESTETICI: Anestetici TIPO ESTERE Anestetici- TIPO AMIDE Anestetici locali tipo ESTERE Vengono

Dettagli

CALENDARIO ARTIAC FEBBRAIO Ore 9 Presentazione del Corso. Generalità sull anestesia

CALENDARIO ARTIAC FEBBRAIO Ore 9 Presentazione del Corso. Generalità sull anestesia CALENDARIO ARTIAC 2013-2014 6 FEBBRAIO 2014 Ore 9 Presentazione del Corso Generalità sull anestesia Stati della coscienza, sonno e anestesia. - Prof. G. Vesce Elementi di anatomia e fisiologia applicati

Dettagli

Apparato respiratorio

Apparato respiratorio Apparato respiratorio La respirazione esterna consiste nello scambio di gas (O 2 e CO 2 ) tra ambiente esterno e cellule. Comprende 4 processi: 1) Scambio di aria tra atmosfera e polmoni (ventilazione,

Dettagli

Fasi riabilitative del paziente disfagico: dall ospedale al domicilio

Fasi riabilitative del paziente disfagico: dall ospedale al domicilio CASA DI CURA PER LA RIABILITAZIONE LE TERRAZZE CUNARDO (VA) Fasi riabilitative del paziente disfagico: dall ospedale al domicilio Logopediste: Silvia Gotti Roberta Bernasconi Piano valutativo-riabilitativo

Dettagli