Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bergamo. Colazioni all Ordine L ORDINAMENTO PROFESSIONALE E LA PROFESSIONE DELL INGEGNERE

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1 Colazioni all Ordine L ORDINAMENTO PROFESSIONALE E LA PROFESSIONE DELL INGEGNERE 24 settembre 2011 Donatella Guzzoni

2 L ORDINE DEGLI INGEGNERI è istituito con Legge 1395 del 1923 Ad esso e riconosciuta la natura giuridica di ente di diritto pubblico con competenza sul territorio provinciale

3 Agli ordini è riconosciuta la natura giuridica di ente pubblico atteso che la sua funzione si volge a perseguire finalità di pubblico interesse in connessione con l'esercizio dell'attività svolte dagli iscritti che hanno diretto riflesso nei confronti della collettività. Tali compiti sono irrinunciabili. Se ai Consigli Provinciali e al Consiglio nazionale è riconosciuta natura e dignità di soggetto di interesse pubblico, ciò significa che gli interessi generali della collettività hanno carattere di preminenza rispetto agli interessi particolari di Categoria.

4 Le motivazioni per cui è sostenibile mantenere gli Ordini : -la tutela di interessi pubblici che la legge ci chiede di garantire -1 sicurezza e incolumità, -2 uso corretto delle risorse, -3 tutela dell'ambiente Come? Esercitando in primis il potere-dovere della vigilanza e della disciplina deontologica in tema di esercizio corretto, responsabile e capace della professione e di status della condotta morale, professionale e civile degli iscritti.

5 In quanto ente di diritto pubblico, l Ordine: - è dotato di personalità giuridica - è soggetto a vigilanza da parte dell Amministrazione Centrale - risponde direttamente al Ministero di Grazia e Giustizia - è vincolato dalla Legge nell esercizio delle sue funzioni Non è istituzionalmente un organo di rappresentanza della categoria degli Ingegneri, ma un organo coadiutorio dell Amministrazione Pubblica Riferimenti legislativi -Legge n 1395 (Tutela del titolo e dell esercizio professionale degli Ingegneri ed Architetti) -RD n 2537 (Approvazione del Regolamento per le professioni di Ingegnere ed Architetto) -DL , n 382 (Norme sui Consigli degli Ordini e dei collegi e sulle Commissioni centrali professionali) -DM (Regolamento per la trattazione dei ricorsi dinanzi al Consiglio Nazionale degli Ingeneri) -DPR 169/2005 -DPR 328/2001

6 Le Assemblee degli iscritti all Ordine Assemblee ordinarie Le Assemblee ordinarie vengono convocate -per l approvazione del bilancio consuntivo e di previsione -per l elezione del Consiglio Per l approvazione dei bilanci non è prevista alcuna maggioranza qualificata in relazione al numero degli Iscritti all albo: è sufficiente la maggioranza dei partecipanti all assemblea. Per la validità dell Assemblea convocata per il rinnovo del Consiglio vedi DPR169/ convocazione 2 convocazione 3 convocazione elezione valida se voti > 1/3 aventi diritto elezione valida se voti > 1/5 aventi diritto elezione valida qualsiasi sia il numero

7 Le Assemblee degli iscritti all Ordine Assemblee straordinarie Le Assemblee straordinarie hanno luogo ogni volta che il consiglio lo ritiene opportuno o su richiesta di 1/4 degli Iscritti. Le delibere adottate in sede di Assemblea straordinaria sono soltanto consultive e possono essere disattese dal Consiglio

8 Il Consiglio dell Ordine degli Ingegneri Organo deputato al governo dell Ordine - composto da 15 consiglieri. Le funzioni affidate dalla legge al Consiglio sono: oggi - la tenuta e l aggiornamento dell Albo degli iscritti - la verifica dei requisiti formali per l iscrizione all Albo - la tutele dell esercizio professionale - la designazione di propri rappresentanti nelle componenti sociali che ne chiedano il contributo. in futuro - fornire servizi agli iscritti per la conservazione della preparazione - aggiornamento professionale - certificazione competenze professionali - elenco consulenti tecnici - elenco collaudatori da terna

9 Funzione certificativa: certificazione delle completezza e regolarità formali della documentazione fornita dall Ingegnere per l Iscrizione all Albo; esclude per ora la formulazione di giudizi sulla validità sostanziale di tale documentazione. Funzione rappresentativa e consultiva: il Consiglio dell Ordine li esercita sostanzialmente con una tutela dell esercizio delle professione, attraverso l emissione di pareri su richiesta e/o attraverso l eventuale ricorso contro delibere della Pubblica Amministrazione. Funzione designativa: designazione, su richiesta della Pubblica Amministrazione o di privati, di iscritti singoli o di terne di iscritti, per lo svolgimento di funzioni da assolvere (ad es commissioni giudicatrici di concorsi di opere pubbliche, membri di commissione d esame, arbitrati,ecc).

10 Funzione regolamentare: disciplina l esercizio delle sue attribuzioni e cioè: stesura del codice deontologico, modalità per l indizione delle riunioni, per la verbalizzazione delle decisioni, istituzione delle Commissioni e loro funzionamento, ecc. Funzione tributaria: tassa di iscrizione, ed eventuali contributi. Funzione tariffaria: Riferimento alle tariffe professionali per il parere di congruità sulle parcelle. Formulazione di tariffe di riferimento per prestazioni non tariffate per Legge (es: Coordinatore della sicurezza).

11 Funzione disciplinare: svolgimento dell azione di controllo e di repressione degli abusi e mancanze commessi dagli iscritti nell esercizio della professione. Questa azione può essere fatta - d ufficio (di propria iniziativa) - su ricorso dall esterno - a richiesta dall autorità giudiziaria Regio Decreto 23/10/1925 n.2537 Capo III Dei giudizi disciplinari Art. 43. Il Consiglio dell Ordine è chiamato a reprimere, d'ufficio o su ricorso delle parti, ovvero su richiesta del Pubblico Ministero, gli abusi e le mancanze che gli iscritti abbiano commesso nell'esercizio della loro professione.

12 Art. 44. Il presidente assumendo le informazioni che stimerà opportune, verifica i fatti che formano oggetto dell'imputazione. Udito l'incolpato, su rapporto del presidente, il Consiglio decide se vi sia motivo a giudizio disciplinare. In caso affermativo, il presidente nomina il relatore, e, a mezzo di ufficiale giudiziario, fa citare l'incolpato a comparire dinanzi al Consiglio dell Ordine, in un termine non minore di giorni quindici per essere sentito e per presentare eventualmente documenti a suo discarico. Nel giorno indicato ha luogo la discussione, in seguito alla quale, uditi il relatore e l'incolpato, il consiglio prende le sue deliberazioni. Ove l'incolpato non si presenti né giustifichi un legittimo impedimento, si procederà in sua assenza.

13 Art. 45. Le pene disciplinari, che il Consiglio può pronunciare contro gli iscritti nell Albo, sono: 1) l'avvertimento; 2) la censura; 3) la sospensione dall'esercizio della professione per un tempo non maggiore di sei mesi; 4) la cancellazione dall Albo. L'avvertimento consiste nel dimostrare al colpevole le mancanze commesse e nell'esortarlo a non ricadervi. Esso è dato con lettera del presidente per delega del Consiglio. La censura è una dichiarazione formale delle mancanze commesse e del biasimo incorso. Queste due sanzioni non incidono sui diritti acquisiti dall iscritto al momento dell iscrizione all Albo. La censura, la sospensione e la cancellazione dall Albo sono notificate al colpevole per mezzo di ufficiale giudiziario. Se la cancellazione avviene per fatti che non hanno rilevanza penale con condanna alla reclusione, l iscritto che è stato sottoposto al provvedimento di cancellazione può chiedere di nuovo l iscrizione, ma non prima di due anni.

14 Art. 10 Contro la deliberazione del Consiglio dell Ordine l interessato ha diritto di ricorrere al Consiglio nazionale entro un mese dalla notificazione. Entro il medesimo termine può ricorrere anche il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale qualora ritenga che la deliberazione sia contraria a disposizioni legislative o regolamentari.

15 Norme di Etica per l Esercizio della Professione di Ingegnere PRINCIPI E NORME GENERALI articoli 1-7 Art. 1 - La professione dell Ingegnere va esercitata nel rispetto, oltrechè delle leggi e disposizioni regolamentari, anche della dignità e del decoro della categoria professionale, la cui tutela è affidata al Consiglio dell Ordine a termini dell art. 5 Cap. 4 della Legge 24 giugno 1923 n e dell art. 37 Cap. 1 e 2 e art. 43 R.D. 23 ottobre 1925 n Al suindicato scopo sono dettate le norme che seguono, le quali rappresentano un orientamento di carattere generale soggetto a particolari adattamenti, nel caso concreto, in sede di applicazione da parte dei competenti Organi Disciplinari. Art. 2 - Il prestigio ed il decoro della professione, che gli Ordini debbano tutelare, sono fondati sulla condotta morale, sulla correttezza professionale nei confronti dei committenti, dei colleghi e dei terzi, nonchè sulla coscienziosa preparazione tecnica. RAPPORTI CON L ORDINE articoli 8-9 RAPPORTI CON I COLLEGHI articoli Art Non è consentito all Ingegnere il cercare di sostituirsi ad altri Colleghi che stiano per ricevere un incarico. Art Qualora l Ingegnere sia chiamato a sostituire altro Professionista deve informare l interessato, accertandosi che lo stesso sia stato regolarmente soddisfatto delle sue competenze. In difetto dovrà rimettersi alle decisione del Consiglio dell Ordine.

16 Norme di Etica per l Esercizio della Professione di Ingegnere RAPPORTI CON IL COMMITTENTE articoli Art. 22 Prima dello svolgimento delle prestazioni professionali, l ingegnere deve definire con il committente, mediante disciplinare sottoscritto dalle parti e nel rispetto delle presenti norme, i contenuti, i compensi e i termini degli incarichi professionali conferitigli. Nei rapporti con il committente, sia pubblico che privato, le prestazioni devono essere retribuite secondo le norme vigenti. Resta fermo l obbligo di rispettare i principi di cui all art. 36 della Costituzione, nonché di salvaguardare il decoro della professione ai sensi dell art c.c. PUBBLICITA articoli FORME ASSOCIATIVE DELL ATTIVITA PROFESSIONALE articoli DISPOSIZIONI FINALI articoli 27-28

17 L attività del Consiglio Il Consiglio si riunisce, di regola, 1 o 2 volte al mese, sulla base di un ordine del giorno trasmesso dai Consiglieri almeno due giorno prima. Le riunioni vengono programmate per l intero anno, in modo da rendere possibile lo sviluppo dell attività delle varie Commissioni. Di norma il Consiglio nel corso delle sue riunioni: esercita sorveglianza sul corretto comportamento degli iscritti, assumendo, se del caso, i provvedimenti ritenuti opportuni, esamina gli esposti nei confronti dei propri iscritti individua e sviluppa temi di particolare interesse che coinvolgono sia la professione dell Ingegnere che la società civile., controlla la regolarità dei bandi pubblicati da vari Enti e che la figura dell Ingegnere vi sia correttamente tutelata. approva le parcelle esaminate dalla competente Commissione autorizza la costituzione di Commissioni e sorveglia l attività da esse svolta, esamina la documentazione dei nuovi iscritti all Albo e le dimissioni dallo stesso, designa membri del Consiglio o, più in generale, Collegi iscritti a rappresentare l Ordine in riunioni organizzate da Enti tersi (Enti pubblici, altri Ordini, CNI), risponde ai quesiti posti da Enti pubblici o privati, organizza a cadenza regolare un incontro con i neo-iscritti all Ordine per una reciproca presa di conoscenza, un incontro con i Presidenti delle Commissioni operanti presso l Ordine ed ogni due anni una riunione conviviale, aperta a tutti gli iscritti e ai loro familiari. In questa occasione si tiene la cerimonia della consegna del premio ai Senatori dell Ordine, che hanno maturato 50 anni di Laurea.

18 Le Commissioni dell Ordine Il Consiglio è coadiuvato nella sua attività da una serie di Commissioni composte da iscritti all Ordine. Commissioni istituzionali hanno mandato fiduciario dal Consiglio dell Ordine (C.Parcelle, C.Tariffe professionali, C.Bandi di concorsi pubblici congiuntamente agli Architetti, C.Elenco Consulenti Tecnici) Commissioni culturali Composte su base volontaria di iscritti all Ordine, hanno compito di: -di sviluppare temi specialistici -di promuovere e proporre al Consiglio iniziative culturali all interno e all esterno dell Ordine. In seno ad ogni Commissione il Consiglio nomina un Referente che ha compito di tenere i rapporti tra Commissione e Consiglio e riferire circa i programmi della Commissione.

19 Organismi di rappresentanza degli ingegneri esterni all Ordine Provinciale 1) Consulta Regionale degli Ordini degli Ingegneri della Lombardia Non è un organo istituzionale Raggruppa tutti gli Ordini degli Ingegneri della Lombardia, costituito il 17 marzo 1973 tramite Statuto che ne regola composizione e attribuzioni. La sua attività, come risulta dallo Statuto, consiste: - nell esprimere pareri e assumere iniziative presso gli organi regionali in relazione a leggi e regolamenti, a programmi e situazioni che interessano la professione in qualunque forma esercitata; - nel coordinamento e raccordo tra i vari Ordini Provinciali per le attività che travalicano il solo ambito provinciale; - nel promuovere la costituzione di commissioni consultive e Gruppi di Studio per i problemi a carattere regionale. Le riunioni si tengono ogni 2-3 mesi circa.

20 Organismi di rappresentanza degli ingegneri esterni all Ordine Provinciale 2) Assemblea dei presidenti degli Ordini Non è un organo istituzionale 3 Consiglio Nazionale Ingegneri (CNI) E l organismo istituzionale a livello nazionale. Istituito presso il Ministero di Grazia e Giustizia, è composto da 15 Consiglieri che vengono eletti dai Consigli degli Ordini provinciali e restano in carica per 5 anni. GRAZIE PER L ATTENZIONE

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