Claudio Bini
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- Virgilio Alberti
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1 INDAGINE SPERIMENTALE SULL INDICE DI GRADIMENTO DI ALCUNE UNITA RITMICHE DI BASE DELLA METRICA CLASSICA QUANTITATIVA GRECA. ESISTENZA E CONFERMA DI ETHOS RITMICO. QUANTIFICAZIONE STATISTICA. Claudio Bini A Pitagora si attribuisce l affermazione delle relazioni tra la musica e l animo umano, concetto ripreso e sviluppato da tutta la filosofia greca dei secoli seguenti ( Platone, Damone, Senofonte, Sofocle, Laso di Ermione, Aristotele). Tale dottrina empirica in cui differenti reazioni emotive individuali potevano estrinsecarsi nelle varie componenti del linguaggio musicale (ritmo, timbro, melodia), prese il nome di ethos con funzioni di natura psicagogica che i Greci, nella loro consapevolezza, utilizzarono, appunto, per usi persuasivi, educativi, politici (1). I risultati dell indagine statistica relativi al solo ethos ritmico tendono a confermarne, quantificandolo, l esistenza A 1042 alunni con età compresa tra gli otto ed i tredici anni, sono state fatte ascoltare nell ordine sottoindicato sei unità metrico-ritmiche di base denominate piedi, che hanno caratterizzato per secoli la metrica classica quantitativa greca. Essa consisteva in un insieme di regole ritmiche operanti nella versificazione basate sul principio dell alternanza, secondo schemi prefissati, di sillabe lunghe ( ) e sillabe brevi ( ). Dattilo ( ), Giambo ( ), Anapesto ( ). Trocheo ( ), Spondeo ( ), Tribraco ( ). Dattilo, Anapesto, e Spondeo sono stati proposti come ritmi semplici (o binari) in due movimenti; Trocheo, Tribraco, Giambo, come ritmi composti (o ternari) in un sol movimento, secondo una visione moderna della divisione ritmica (2). Circa l andamento metronometrico per i semplici è stato scelto ( = 96) mentre per i composti è stato scelto ( =66). Tali valori metronometrici hanno consentito di uniformare le durate delle lunghe e delle brevi nei tempi semplici e composti, secondo una velocità media, comunque arbitraria, relazionabile a quella della lettura e declamazione. Le basi ritmiche assunte sono funzionali all indagine sperimentale e tali, nella loro essenzialità, da rendere chiaro a livello percettivo il ritmo che esse identificano; per maggior comprensione, tuttavia, durante la sperimentazione, ogni ritmo base è stato ripetuto più volte senza soluzione di continuità. 1
2 Gli alunni, divisi in tre distinte fasce d età a seconda delle loro scuole di appartenenza, (anni nove e dieci della scuola primaria; anni undici e dodici delle classi prime e seconde della Media; anni tredici delle classi terze della Media), hanno espresso, per ciascuno dei sei ritmi, un personale indice di gradimento con una votazione compresa tra 1 e 10. Per verificare l attendibilità dei risultati ottenuti, nella sperimentazione è stato inserito anche un settimo ritmo analogo ad uno dei sei precedenti, il Dattilo*. E stato scelto, arbitrariamente, e riproposto solo dopo tutti gli altri. I risultati relativi a questi due ritmi, assolutamente analoghi, che avessero prodotto valutazioni significativamente diverse, avrebbero invalidato la sperimentazione. RISULTATI Il responso statistico è stato pressoché univoco ed indipendente dalle tre fasce d età. I 234 alunni della scuola primaria hanno espresso la seguente valutazione: Tribraco voti 1776 corrispondenti ad una media espressa in decimi di 7,59; a seguire Spondeo 1733 (7,41); Anapesto 1489 (6,36); Dattilo 1416 (6,05); Trocheo 1263 (5,40); Giambo 1182 (5,05). Il Dattilo* 1446 (6,17). I dati sono indicati in Fig.1 e Fig.1a. I 502 alunni delle classi prime e seconde della Media hanno espresso la seguente valutazione: Tribraco 3351 (6,68); Spondeo 3034 (6,04); Dattilo 2753 (5,48); Anapesto 2666 (5,31); Trocheo 2208 (4,40); Giambo 2122 (4,23). Il Dattilo* 2705 (5,38). I dati sono indicati nella Fig.2 e Fig 2a. Infine i 306 alunni delle classi terze della Media si sono così espressi: Tribraco 1957 (6,40); Spondeo 1727 (5,64); Dattilo 1498 (4,90); Anapesto 1437 (4,70); Trocheo 1205 (3,94), Giambo 1123 (3,67). Il Dattilo* 1457 (4,76). I dati sono indicati nelle Fig 3 e Fig 3a. Complessivamente i dati definitivi, su un totale di 1042 alunni sono i seguenti: Tribraco 7084 (6,79); Spondeo 6494 (6,23); Dattilo 5667 (5,43); Anapesto 5592 (5,36); Trocheo 4676 (4,48); Giambo 4427 (4,24). Il Dattilo* 5608 (5,38). I risultati definitivi relativi ai 1042 alunni, sono indicati nelle Fig. 4 e Fig. 4a. In Fig. 5 vengono messe a diretto confronto le medie, espresse in decimi, per le tre fasce d età. CONSIDERAZIONI DI CARATTERE STATISTICO In Fig. 6 vengono espresse tramite la formula I = [ R- D ] / 1042 le differenze medie, per alunno, dell indice di gradimento tra il Tribraco (il più gradito) e gli altri cinque ritmi proposti dove appunto R è numericamente rappresentato dai voti da esso ottenuti (7084) e D dai voti degli altri ritmi (Spondeo 6494, Dattilo 5667, Anapesto 5592, Trocheo 4676, Giambo 4427). Sempre in Fig 6 viene espressa la differenza di gradimento media tra i due dattili (Dattilo e Dattilo*), ritmi esattamente analoghi, corrispondente a 0,05 punti. Tale valore, statisticamente significativo in quanto irrilevante, conferma la validità della sperimentazione; la differenza tra il Tribraco e gli altri ritmi, evidenzia l esistenza di differenti reazioni emotive degli alunni rispetto ai ritmi proposti. E conseguentemente legittimo, sulla base dei risultati ottenuti, parlare di ethos ritmico. 2
3 Fig. 1 Valutazione totale espressa per ogni singolo ritmo dai 234 alunni della scuola Primaria Fig. 1a Valutazione media, espressa in decimi, per ogni singolo ritmo, dai 234 alunni della scuola Primaria 7,41 7,59 6,05 5,05 6,36 5,40 6,17 3
4 Fig.2 Valutazione totale espressa per ogni singolo ritmo dai 502 alunni delle classi prime e seconde della scuola Media Fig. 2a Valutazione media, espressa in decimi, per ogni singolo ritmo, dai 502 alunni delle classi prime e seconde della scuola Media 5,48 4,23 5,31 4,40 6,04 6,68 5,38 4
5 Fig. 3 Valutazione totale espressa per ogni singolo ritmo dai 306 alunni delle classi terze della scuola Media Fig. 3a Valutazione media, espressa in decimi, per ogni singolo ritmo, dai 306 alunni delle classi terze della scuola Media 4,90 3,67 4,70 3,94 5,64 6,40 4,76 5
6 Fig 4 Valutazione totale riassuntiva espressa per ogni singolo ritmo dai 1042 alunni Fig. 4a Valutazione media riassuntiva, espressa in decimi, per ogni singolo ritmo, dai 1042 alunni 5,43 5,36 6,23 6,79 5,38 4,24 4,48 6
7 Fig. 5 Valutazione media, espressa in decimi, a confronto per le tre distinte fasce d età 8,00 7,00 6,00 5,00 4,00 3,00 2,00 1,00 0,00 Prim aria 1_2 Media 3 Media 7
8 Fig. 6 I = [R D] / 1042 Tribraco Spondeo 0,56 Tribraco Dattilo 1,36 Tribraco Anapesto 1,43 Tribraco Trocheo 2,31 Tribraco Giambo 2,55 Dattilo Dattilo* 0,05 Differenza dell'indice di gradimento medio tra Tribraco e gli altri ritmi proposti e tra Dattilo e Dattilo* Tribraco Spondeo Tribraco Dattilo Tribraco Anapesto Tribraco Trocheo Tribraco Giambo Dattilo Dattilo* 8
9 OSSERVAZIONI GENERALI E CONCLUSIONE 1) I ritmi proposti sono stati prodotti da strumento a percussione, elettivo quindi per una determinazione pura del ritmo (frequenza non identificabile, povertà ed immediato decadimento dei suoni inarmonici). 2) Gli alunni hanno espresso, data l età, la loro valutazione senza condizionamento alcuno e ciò rende ancora più interessanti i risultati che danno chiare indicazioni sull ethos relativo ai vari ritmi. I risultati sono sovrapponibili (3) a quelli ottenuti con alunni di età superiore ai tredici anni che avendo acquisito facoltà di elaborazione del ritmo assai complesse avrebbero potuto perdere in parte la sensazione di gradito/sgradito legata alla successione temporale dei vari ritmi. Si supporta l ipotesi di strutture cognitive adibite alla decodificazione dei processi temporali indipendenti dalla cultura di appartenenza, età, esperienza, ipotizzando quindi un vero e proprio universale biologico (4). 3) L esistenza di ethos, sensibilmente evidente per piccole cellule ritmiche, legittima una interessante proiezione verso stati emotivi ancora più complessi. Innumerevoli sono i riferimenti in letteratura a sequenze stichiche destinate fondamentalmente alla recitazione o al recitativo quali l esametro, il trimetro giambico, il tetrametro trocaico catalettico scazonte, il tetrametro trocaico catalettico, il tetrametro giambico, il tetrametro anapestico catalettico (5). 4) I risultati che attribuiscono al Tribraco, eseguito come tempo composto ternario, il maggior indice di gradimento, non sono in accordo con altre ricerche sperimentali secondo cui il ritmo binario provocherebbe risposte emotivamente più significative con effetti superiori in quanto, come asserito, i ritmi pari meglio si rapportano sia a quelli biologici (battito cardiaco, respirazione ), sia a quelli comportamentali (marcia, gesti di lavoro, dinamica dei movimenti) (6). 5) E ragionevole supporre che gli antichi usassero la parola e quindi il contenuto dei versi tenendo anche conto dell ethos ritmico che la parola stessa determinava. In sostanza si costruisce un verso con parole specifiche perché il ritmo che la parola determina secondo le regole della metrica classica quantitativa, amplifica emotivamente la parola e il verso stesso. 6) I risultati dell indagine sperimentale dovrebbero essere sovrapponibili a quelli ottenuti con indicazioni metronometriche diverse da quelle usate; in sostanza la velocità di esecuzione dei vari ritmi non dovrebbe influire sull ethos; significative differenze emergerebbero invece se i ritmi venissero proposti con timbriche più spettroscopicamente ricche di quella usata nella sperimentazione, quali la voce umana, il violino, il clavicembalo (7). Le indagini con suoni ricchi di timbro potrebbero, infatti, fornire dati interessanti, ed ampliare l indagine conoscitiva nel rapporto timbro percezione (8), (9). 9
10 7) Il lavoro ha dimostrato, ed entro certi limiti misurato, l esistenza di ethos ritmico.la metodologia sperimentale usata è certamente utilizzabile per ulteriori, approfondite ricerche sull ethos timbrico strumentale e melodico. Su quest ultimo, innumerevoli sono i riferimenti alle armonie di carattere Dorico, Frigio, Lidio che determinavano, al loro ascolto, le più disparate reazioni emotive. La cosa non dovrebbe sorprendere se si pensa che nel nostro sistema musicale attuale le note di un accordo perfetto maggiore, eseguite in successione melodica danno una sensazione di allegria mentre quelle del relativo minore, in cui cambia una sola nota, una sensazione di tristezza (10). 8) I dati sperimentali raccolti possono, infine, dare un contributo a quelle discipline scientifiche che si occupano di chiarire vari aspetti anatomici,fisiologici, e funzionali delle emozioni quali le neuroscienze che, specialmente in questo ultimo decennio, hanno svelato parte dei segreti di aree nascoste del cervello relativi all elaborazione musicale da parte del sistema nervoso (11). Referenze ) Warren D. Anderson, Ethos and education in Greek music: The Evidence of Poetry and Philosophy, Cambridge, Mass., Harvard U.P.,1968 2) E. Rocconi, comunicazione privata del 23 aprile 2009: In realtà per gli antichi dattilo, spondeo e anapesto fanno tutti parte di un unico genere ritmico (pari), mentre trocheo, giambo e tribraco di un altro genere (doppio).la diversa realizzazione metrica (cioè prosodico verbale) è certamente importante ma le notizie relative ad una classificazione eticoestetica dei metri (ad es. Dionigi di Alicarno, De composizione verborum) sono più rare di quelle di una classificazione etica dei ritmi (Aristosseno di Taranto, Elementia Rhytmica e varie fonti di ascendenza aristossenica). Il tribraco non è considerato un ritmo dagli antichi ma un metro, cioè ha a che fare con la realizzazione verbale di un determinato ritmo (giambico o trocaico) di cui realizza la forma con soluzione della lunga. 3) R. Fiore, V. Muggittu: Relazione al Congresso Nazionale della Società Italiana di Fisica Genova, Settembre ) A. Larosa, A. Bertirotti: Tempo e Musica Il Tempo della Fisica ed il Tempo della musica Il Giardino dei Pensieri Studi di storia della filosofia, Dicembre
11 5) Martinelli M. Chiara: Gli strumenti del poeta. Elementi di metrica greca. Cappelli Editore, ) C. I. C.S.: Musica, Comunicazione e Cultura, Lezione n. 6 del 18/11/2004 Pontificia Università Gregoriana 7) E in corso con le medesime metodologie esposte, una verifica presso l Istituto Comprensivo R. Fucini Pisa; i dati sono, per il momento, relativi a soli 140 alunni. 8) C. Bini, Accordatura ed Audizione, Tesi di Laurea in Fisica, Università degli studi di Pisa Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, relatore dott. M. Tiella, anno accademico 1975/76 9) C.Bini, The Psycoacustic of Guitar Tuning, Il Fronimo n 21 ottobre 1977 Edizioni Suvini Zerboni Milano 10) Sui rapporti intercorrenti tra spettroscopia acustica e suoni armonici comuni coincidenti nei fenomeni percettivi degli accordi fondamentali maggiori che produrrebbero spari neurali alquanto semplificati rispetto ai corrispondenti minori ed agli accordi dissonanti in genere, scrive A. Frova con comunicazione privata dell 8 novembre 2007: Quanto al meccanismo attraverso cui il suono diventa sentimento e stato d animo, sono riduzionista: più il cervello è agevolato nel conteggio, più varia il livello di dopamina, il ricetrasmettitore dello stato di compiacimento e soddisfazione. Sull argomento e a difesa del concetto di tonalità esiste, tra l altro, un interessante lavoro dello stesso A. Frova Armonia celeste e Dodecafonia Musica e Scienza attraverso i secoli, Bur Biblioteca Univ. Rizzoli, 2006, in piena sintonia, sul valore della tonalità, con il pionieristico lavoro di neuroscienze di R. Plomp: Tonal consonance and critical Bandwidth, J. Acoust. Soc. Am., Vol 38, p.548, ) I. Peretz e R. J. Zavorre: The cognitive neuroscienze of music Oxford University Press, Oxford RINGRAZIAMENTI Il lavoro progettuale è stato approvato dal Collegio dei Docenti dell Istituto Comprensivo Renato Fucini di Pisa nel novembre I dati statistici sono agli atti dell Istituto (PROT. N. 2696, TIT. A/9 del 23 Maggio 2008). Desidero ringraziare la Dirigente Scolastica dell Istituto dott.ssa Fernanda Ricci, i professori di Ed. Musicale Marco Baldacci, Antonella Milano, Robustiano Pellegrini, la prof.sa Silveria Nolasco di Ed. Motoria e la maestra Lucia Mariotti, funzione strumentale, che ha coordinato ed elaborato i dati sperimentali. Contatti: claudio.bini46@libero.it 11
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