Come leggere la valutazione degli apprendimenti. Prof.ssa Fatima Carta

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1 Come leggere la valutazione degli apprendimenti P E R E L A B O R A R E I L P I A N O D I D A T T I C O P E R S O N A L I Z Z A T O Prof.ssa Fatima Carta

2 Struttura dell incontro 2 1 ora - Lezione frontale (ESPERTO) 1. Fornire un quadro di riferimento delle diverse tipologie dei BES per evidenziare l'importanza di: - segnalare precocemente gli alunni con difficoltà di apprendimento, con difficoltà di comunicazione e interazione, con difficoltà motorie e visuo-spaziali, con difficoltà comportamentali; - predisporre, anche in assenza o in attesa di diagnosi eventuale, dei piani personalizzati di intervento didattico mirati a limitare la difficoltà, potenziare le aree deboli e valorizzare le risorse residue. 2-3 ora: GRUPPI DI LAVORO (5-6 docenti per ogni sottogruppo) Ai docenti verranno fornite prove standardizzate e già compilate di valutazione degli apprendimenti. I docenti saranno coinvolti nella correzione e nell'analisi qualitativa degli errori. L'obiettivo è mettere gli insegnanti di fronte a casi reali di alunni di diversa età e grado di scolarità che presentano difficoltà nei differenti ambiti di apprendimento. 4 ora: RESTITUZIONE IN PLENARIA Discussione di quanto emerso per ciascun caso: dalle diverse prove valutate, emergerà per ogni alunno esaminato un profilo di apprendimento sulla base del quale effettuare le relative valutazioni e predisporre dei PDP mirati e rispondenti realmente alle difficoltà riscontrate.

3 PER UN INSEGNANTE È IMPORTANTE 3 saper identificare un possibile disturbo; effettuare un corretto invio alla valutazione diagnostica specialistica; saper leggere la diagnosi; formulare il PDP coerentemente con quanto descritto nella diagnosi.

4 La diagnosi è uno strumento importante per definire la natura specifica del problema di apprendimento e per orientare la scuola verso interventi rieducativi e misure didattiche capaci di ridurre il rischio di insuccesso formativo di alunni con difficoltà/disturbi 4

5 PUNTO CRITICO: soglia La valutazione dei DSA deve essere guidata da criteri chiari e ben definiti, che identificano i disturbi. Criteri basati su studi epidemiologici e modelli matematici evidenziano il punto critico, definito soglia, al di sotto del quale la prestazione è definita deficitaria. 5

6 PROVE STANDARDIZZATE Un giudizio clinico di dislessia non può basarsi soltanto sull ascolto della lettura o sull esperienza dell insegnante. 6 SONO NECESSARIE PROVE STANDARDIZZATE

7 7 Come analizzare la Diagnosi, detta anche Valutazione sullo stato degli Apprendimenti

8 8 Dall intestazione è possibile ottenere una serie di informazioni relative al servizio presso il quale è stata redatta la diagnosi.

9 Oggetto: Relazione clinica e diagnostica del bambino xxxxxxx Francesco Il bambino xxxxx Francesco, nato il / /2001, ha effettuato una valutazione presso il servizio di Neuropsichiatria Infantile dell A.O. Niguarda, nei mesi di febbraio/marzo 2011, all epoca della quarta classe della scuola primaria, per difficoltà di apprendimento. 9 Anamnesi di sviluppo Dall anamnesi di sviluppo, per quanto riguarda il caso di Francesco, non emergono problemi né perinatali né di sviluppo neuro-motorio. È presente, invece, familiarità per disturbo specifico dell apprendimento (nel fratello maggiore). Per quanto riguarda lo sviluppo del linguaggio, Francesco è stato sempre un bambino particolarmente taciturno, anche alla scuola dell infanzia parlava pochissimo; soltanto al termine della scuola materna è giunto a formulare la frase completa. L anamnesi individua la presenza di due importanti segnali di rischio di futuro DSA: la familiarità, il ritardo nello sviluppo del linguaggio, che permane anche dopo i quattro anni Generalmente nel corso del colloquio clinico anamnestico gli specialisti (neuropsichiatra, psicologo, logopedista ) prendono visione anche di altra documentazione, compreso materiale scolastico.

10 Il colloquio clinico Le osservazioni compiute in ambito clinico concordano con le osservazioni delle insegnanti. Il bambino presenta difficoltà nel linguaggio espressivo e tende a distrarsi: la sua attenzione non viene ancorata dalle sole parole. 10 Al colloquio clinico il bambino si mostra collaborativo, educato ed estroverso. L eloquio spontaneo appare a volte difficoltoso, esprimendo concetti che risultano poco approfonditi ed espressi con termini non del tutto appropriati. A volte si distrae facendo domande non pertinenti al compito che sta svolgendo.

11 L osservazione Durante l osservazione sono state effettuate prove cognitive, l esame della lettura, della scrittura, delle abilità numeriche e del calcolo (le prove sono riportate di seguito, schematizzate). 11 La raccolta dei dati clinici comprende innanzi tutto prove cognitive, per accertare che il livello sia nella media. Successivamente vengono analizzate le prestazioni nei settori della lettura, della scrittura e del calcolo, per verificare se la caduta delle prestazioni in questi specifici domini di abilità sia significativa.

12 ANALISI DEI TEST 12 Il livello cognitivo: scala WISC (Wechsler Intelligence Scale for Children) (per bimbi fra 6-16 anni e 11 mesi) Si calcola rapporto tra età corrispondente alle prove superate e l età anagrafica reale, si moltiplica per cento e si ottiene un valore: pari a 100 se vi è esatta corrispondenza tra età anagrafica e età corrispondente alle prove superate; superiore a 100 se il soggetto supera prove più avanzate rispetto alla sua età, inferiore a 100 nel caso opposto al punto 2).

13 La Wisc IV permette di valutare 5 punteggi Quoziente intellettivo totale QIT 13 Indice di Comprensione verbale ICV Indice di Ragionamento Visuo-Percettivo IRP Indice di Memoria di Lavoro IML Indice di velocità di Elaborazione IVE Valutazione delle competenze cognitive WISC IV

14 Subtest Comprensione Verbale 14

15 Subtest Indice di Ragionamento Visuo-percettivo 15

16 Subtest memoria di lavoro 16

17 Subtest velocità di elaborazione 17 Cifrario Ricerca di simboli

18 18 Terminata la WISC, Si procede con la Valutazione

19 Legenda per la decodifica dei risultati Punto Z = punti standard 19 Criterio completamente raggiunto = CCR Prestazione Sufficiente = PS Richiesta di attenzione = RA; -1DS Richiesta di intervento immediato = RII; -2DS

20 20 Memoria a breve termine Memoria a lungo termine Linguaggio Attenzione (uditiva e visiva selettiva)

21 Lettura 21 di brano Brano composto da 1481 sillabe Parametri: rapidità (sill/sec) e correttezza di lista di parole 112 parole divise in 4 liste di 28 parole in base ad indici di frequenza e lunghezza Parametri: rapidità (sill/sec) e correttezza di lista di non parole Stringhe di lettere pronunciabili, ma inesistenti, suddivise in due liste in base alla lunghezza Parametri: rapidità (sill/sec) e correttezza

22 Lettura Prove di lettura MT rapidità 22 1,51 sill/sec pari a 2,7 ds richiesta di intervento immediato correttezza 4 errori prestazione sufficiente Lista non-parole (2) sill/sec 1,7 pari a 1,4 ds correttezza 5 errori pari a 0,6 ds Lista non-parole (3) sill/sec 0,7 pari a 2 ds correttezza 6 err pari a 0,3 ds MT comprensione MT comprensione liv. Inizio IV primaria (letto dall esaminatore liv.iv primaria approfondita (Lettura in autonomia) 7/10 Prestazione sufficiente 6/14 Richiesta di attenzione La decifrazione sia del testo che della lista di non parole si rileva deficitaria per la rapidità di lettura. La capacità di comprensione del testo risulta difficoltosa. All alunno sono state somministrate: prove standardizzate di lettura a più livelli (parole, non-parole, brano), prove di comprensione del testo tarate su due livelli per la classe IV primaria.

23 Lettura Prove di lettura MT rapidità 1,51 sill/sec 23 pari a 2,7 ds richiesta di intervento immediato correttezza 4 errori prestazione sufficiente Lista non-parole (2) sill/sec 1,7 pari a 1,4 ds correttezza 5 errori pari a 0,6 ds Lista non-parole (3) sill/sec 0,7 pari a 2 ds correttezza 6 err pari a 0,3 ds MT comprensione liv. Inizio IV primaria (letto dall esaminatore 7/10 Prestazione sufficiente MT comprensione liv.iv primaria approfondita (Lettura in autonomia) 6/14 Richiesta di attenzione Dalla lettura dei dati risultano evidenti le difficoltà di lettura di, soprattutto nella rapidità, che è risultata significativamente lenta, nella lettura del brano e nella lista delle non-parole (di solito nei DSA vi è una caduta molto evidente nella lettura delle non-parole rispetto alla lettura delle parole). Anche la comprensione risulta deficitaria: : nel brano letto dall esaminatore, tarato per un inizio classe IV primaria, l alunno risponde correttamente a 7 domande su 10, mentre nel brano tarato per una classe IV avanzata, letto in autonomia, risponde correttamente solo a 6 domande su 14.

24 La sintesi diagnostica riconosce la presenza di una Dislessia Evolutiva, di grado lieve. La condizione è tale da lasciar prevedere buone possibilità di evoluzione positiva del disturbo, o almeno il raggiungimento di una buona compensazione. 24 Conclusioni Disturbo specifico dell apprendimento caratterizzato da Dislessia Evolutiva di grado lieve (ICD )

25 Indicazioni per il trattamento Recupero scolastico pomeridiano con tutor. Utilizzo di strumenti compensativi e dipensativi: 25uso del PC con sintesi vocale, si suggerisce software Superquaderno e altri software specifici ma divertenti (Erickson o Anastasis). Fornirgli schemi riguardanti le nozioni apprese e mappe cognitive. Schede già pronte per le verifiche di matematica, possibilmente leggendogli il problema o le consegne. Note: per quanto riguarda l ambito scolastico è determinante, per Francesco, essere accolto in un ambiente che tenga conto delle sue difficoltà, ma anche delle sue potenzialità, fornendogli aiuti costanti (motivazione, facilitazione, riferimenti stabili, ordine e regolarità). Le richieste di compiti e di studio andranno limitate allo stretto indispensabile, considerato il tempo e la fatica che costano a Francesco. La relazione si conclude con alcuni suggerimenti e indicazioni operative da condividere con la scuola ed eventualmente con un tutor che seguirà Francesco nei compiti a casa.

26 26 COMPILARE IL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

27 FOCUS Lettura Diagnosi, se presente Rilevazione funzionamento Acquisizione dei dati dalla famiglia Individuazione strumenti compensativi Individuazione misure dispensative Definizione criteri di valutazione (ev.) programmazione LS (esonero / dispensa) in caso di DSA (ev.) Programmazione personalizzata 27

28 Documentazione dei percorsi didattici 28 La scuola predispone un documento che deve contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte dal disturbo: dati anagrafici dell alunno; tipologia di disturbo; attività didattiche individualizzate; attività didattiche personalizzate; strumenti compensativi utilizzati; misure dispensative adottate; forme di verifica e valutazione personalizzate. fondamentale il raccordo con la famiglia, che può comunicare alla scuola eventuali osservazioni su esperienze sviluppate dallo studente anche autonomamente o attraverso percorsi extrascolastici.

29 Linee Guida DSA: 29 Sulla base della documentazione riportata nel Piano Didattico Personalizzato, nei limiti della normativa vigente, vengono predisposte le modalità delle prove in corso d anno o a fine ciclo. le modalità delle verifiche in corso d anno o a fine ciclo (comprese le prove d esame).

30 Bibliografia e Approfondimenti essenziali E. Chiocca (a cura di)/ L. Barbirato - Strumenti di supporto per alunni e studenti con DSA e ADHD, Forum Media, Verona, 2010, acquistabile solo on line sul sito della casa editrice. Stella G., Grandi L., 2012, Come leggere la Dislessia e i DSA. Guida base, Ed. Giunti Scuola, Firenze. Gomez F., (a cura di), 2009, Corporeità, didattica e apprendimento. Le nuove neuroscienze dell educazione, Edisud, Salerno. Corrnoldi C., 1999, Le difficoltà di apprendimento a scuola, Editrice il Mulino, Bologna. AA.VV., Test per la scuola. Valutare e potenziare l apprendimento. (collana della ed. Giunti, Firenze, 2009) De Bono E., 2001, Creatività e pensiero laterale, Ed. BUR Biblioteca Universale Rizzoli, Milano. De Bono E., 2000, Il pensiero laterale. Come diventare creativi, Ed. BUR Biblioteca Universale Rizzoli, Milano. De Bono E., 2007, Una bella mente, Centro Studi Erickson, Trento. D Alonzo:, Come fare per gestire la classe nella pratica didattica, Ed. Giunti, Firenze,

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