(ALLEGATO 6): Catena di custodia indagini genetiche violenza sessuale/maltrattamento ) UOC Laboratorio di Genetica Medica Sezione Genetica Forense

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1 PERCORSO CLINICO-ASSISTENZIALE AZIENDALE DI INTERVENTO PER LA PRESA IN CARICO MULTIDISCIPLINARE DELLE DONNE E DEI MINORI VITTIME DI VIOLENZA IN EMERGENZA (ALLEGATO 6): Catena di custodia indagini genetiche violenza sessuale/maltrattamento ) (Fonte: Linee guida per il repertamento di tracce biologiche per le analisi di genetica forense nel percorso assistenziale delle vittime di violenza sessuale e/o maltrattamento.stilate dal GDL della Società scientifica GEFI -Genetisti Forensi Italiani PROCEDURA CATENA DI CUSTODIA PER INDAGINI GENETICHE NEI CASI DI VIOLENZA SESSUALE / MALTRATTAMENTO UOC Laboratorio di Genetica Medica Sezione Genetica Forense MATERIALE DA REPERTARE Le tracce di materiale biologico (tracce di sangue, sperma, saliva,formazioni pilifere, sudore, cellule di sfaldamento dell epidermide,etc) che si possono reperire sono normalmente localizzate: A - sugli indumenti: le tracce presenti sugli indumenti non sempre sono visibili ad occhio nudo. Tutti gli indumenti, pertanto, devono essere repertati. Devono essere repertati anche eventuali assorbenti, pannolini o quanto a contatto con le regioni intime; B - sul corpo della vittima: i prelievi devono essere guidati anche dal racconto della vittima. Per tale motivo devono essere effettuati almeno 2 tamponi sia nelle zone tipiche (orale, vaginale, anale, peniena) che in zone presumibilmente entrate in contatto con parti del corpo dell aggressore (genitali, bocca, etc.) È utile effettuare 1 tampone sotto le unghie di ogni dito o il prelievo dell estremità delle unghie della vittima (per la ricerca di eventuale materiale biologico dell aggressore depositato durante azioni di difesa della vittima, magari non riferite o percepite dalla stessa), da considerare ciascuno come singolo reperto. MODALITÀ DI REPERTAZIONE Gli operatori, durante l espletamento di tutte le operazioni, devono obbligatoriamente adottare tutte le procedure volte ad evitare fenomeni di contaminazione (contaminazione operatore-reperto, contaminazione reperto-reperto, contaminazione ambiente-reperto, etc). A - INDUMENTI DELLA VITTIMA 1. Indossare guanti (da rimuovere e sostituire ogni volta che si reperta/manipola un indumento) e mascherina. 2. Aiutare nella svestizione, qualora gli indumenti siano quelli che la vittima indossava al momento del fatto. Utilizzare un telo/lenzuolo di carta su cui far spogliare la vittima per raccogliere eventuale materiale presente sugli indumenti o sul corpo. Nota bene: qualora la vittima riferisca di essersi cambiata si consiglia di acquisire gli indumenti che indossa al momento, in particolare quelli intimi, e di suggerire di conservare (senza lavarli) quelli che indossava al momento del fatto. 3. Maneggiare con cautela gli indumenti perché potrebbero contenere materiale biologico dell aggressore, fibre, formazioni pilifere o altro materiale; ripiegarli su se stessi. 4. Conservare gli indumenti singolarmente e ben asciutti in buste di carta o in scatole di cartone mai aperte o manipolate (Nota bene: non usare buste di plastica) e mantenerli a temperatura ambiente. 5. Fare asciugare, possibilmente all aria, gli indumenti non asciutti, senza utilizzare fonti di calore (stufe, phon, ecc.) e conservarli in buste di carta mai aperte o manipolate; qualora ciò non sia possibile, porre gli indumenti bagnati in buste di plastica antieffrazione e/o contenitori sterili di plastica; inviare per la conservazione a -20 C gli indumenti bagnati in busta chiusa con la scritta URGENTE - INDUMENTI BAGNATI 1

2 - VIOLENZA direttamente al laboratorio di Genetica (in orario di apertura) oppure al Laboratorio di Patologia clinica, che provvederà a segnalare ed a inviare appena possibile tale urgenza al Laboratorio di Genetica. Nota bene: non usare il frigorifero per la conservazione dei reperti, poiché la temperatura interna,solitamente di 4-8 C, non è idonea alla conservazione di tracce biologiche. 6. Le buste vanno sigillate e su ciascuna deve essere posta la descrizione del reperto, la data e la firma degli operatori sanitari che hanno partecipato alle operazioni di prelievo. B - CORPO DELLA VITTIMA 1. Indossare guanti monouso (da rimuovere e sostituire ogni volta che viene allestito un tampone) e mascherina. 2. Per i prelievi utilizzare normali tamponi da prelievo oro-faringeo a secco o dei tamponi in cotone sterili; valutare se prima di procedere al prelievo sia necessario inumidire i tamponi con soluzione fisiologica (es: regioni cutanee). Nel caso del materiale sub-ungueale è consigliabile effettuare un raschiamento mediante tamponi sottili (non usare aghi o strumentali taglienti);valutare se tagliare le unghie, eventualmente repertarle singolarmente in provette di plastica sterili. 3. Considerare (indipendentemente dal tempo trascorso dall evento) le seguenti sedi di prelievo: orale, vaginale, anale, peniena, cute. 4. Riporre il tampone nella custodia. Nel caso si utilizzino tamponi sprovvisti di custodia, riporli in provette sterili da laboratorio tipo Falcon (prive di gel di trasporto o terreni di coltura). 5. Chiudere le provette e su ciascuna apporre un etichetta con la descrizione del reperto (è opportuno preparare le etichette identificative prima di procedere con la repertazione) 6. Le provette con i tamponi ed eventualmente con i ritagli di unghie devono essere conservate a -20 C. Nota bene: le provette non devono mai essere conservate a temperature superiori a - 20 C. 7. Una volta effettuati i prelievi, i tamponi vengono inseriti singolarmente in apposite buste di plastica antieffrazione numerate. Queste ultime vengono chiuse, datate e firmate dai sanitari che hanno partecipato alle operazioni di prelievo e su di esse viene riportata la descrizione del contenuto e la localizzazione originaria della traccia. Nota bene: non utilizzare disinfettanti o altre sostanze prima di aver concluso tutti i prelievi di interesse. E necessario procedere all allestimento dei tamponi orali prima di far bere la vittima. INDAGINI EFFETTUABILI PRESSO LA SEZIONE DI GENETICA FORENSE: A) Test per la rilevazione di natura e specie della traccia biologica (viene effettuato sulla traccia biologica prima dell estrazione del DNA). Si tratta di test immunocromatografici ad elevata specificità in grado di identificare la composizione biologica della traccia (esempio: presenza di sperma umano in un tampone vaginale/buccale). Nel caso di indumenti, dove debbano essere esplorate vaste superfici e qualora si sospetti la presenza di presunte tracce biologiche non visibili ad occhio nudo, vengono utilizzate, per la localizzazione, apposite sorgenti luminose a lunghezze d onda specifiche. B) Analisi dei profili genetici delle tracce biologiche mediante analisi dei polimorfismi STR del DNA nucleare. E possibile effettuare le indagini molecolari a scopo identificativo per i seguenti sistemi: STR autosomici, X-STR, Y-STR. La tipologia di indagini da eseguire viene valutata di volta in volta a seconda del caso. C) Sequenziamento delle regioni ipervariabili del DNA mitocondriale HVRI, HVR2 CONSENSO INFORMATO ALLE INDAGINI GENETICHE 2

3 Consenso al repertamento di tracce biologiche per indagini genetiche a scopo identificativo (mod CAV-01) Compilare il modulo di consenso informato in ogni sua parte. Il modulo deve essere firmato dalla vittima e controfirmato dall operatore che raccoglie il consenso. SCHEDA DI REPERTAMENTO E CATENA DI CUSTODIA NEI CASI DI MALTRATTAMENTO E/O VIOLENZA SESSUALE: Compilare le schede di repertamento e catena di custodia (mod. CAV-02 e CAV-03) raccogliendo gli elementi salienti da un punto di vista circostanziale che possano guidare il repertamento e l esame dei reperti indicando chiaramente le zone dove vengono effettuati i tamponi ed i prelievi, nonché l elenco dei reperti raccolti documentando, se possibile con rilievi fotografici, tutte le operazioni di prelievo. Nelle stesse schede viene indicato ogni passaggio del reperto, che dovrà essere firmato dall operatore che esegue il repertamento e dagli operatori che, successivamente, prenderanno in consegna i reperti. Le schede CAV-02 e CAV-03 seguiranno i reperti in ogni spostamento. Situazioni particolari : Rifiuto di sottoporsi alle procedure di repertamento di tracce biologiche. Qualora, nei casi di violenza sessuale sospettata e/o dichiarata: - un soggetto adulto, dopo essere stato adeguatamente informato di tutti i passi previsti dalla procedura, non dia il consenso ad essere sottoposto alle procedure di repertamento di tracce biologiche né sugli indumenti né sulla propria persona, gli operatori devono astenersi dal procedere ed avvisare l autorità giudiziaria solo se si configura l ipotesi di reato procedibile d ufficio. Qualora nei casi di maltrattamento sospettato e/o dichiarato: - un soggetto adulto, dopo essere stato adeguatamente informato di tutti i passi previsti dalla procedura, non dia il consenso ad essere sottoposto alle procedure di repertamento di tracce biologiche né sugli indumenti né sulla propria persona, gli operatori devono astenersi dal procedere ed avvisare l Autorità Giudiziaria in quanto trattasi di delitto procedibile d ufficio. Qualora il genitore/i o il legale rappresentante, dopo essere stati adeguatamente informati della ipotesi diagnostica di maltrattamento e/o violenza sessuale nei confronti del minore e di tutti i passi previsti dalla procedura, non diano il consenso alle procedure di repertamento di tracce biologiche né sugli indumenti né sulla persona del minore, gli operatori devono far presente che, a fronte del rifiuto, il caso verrà segnalato all Autorità Giudiziaria competente (fatta eccezione dei rari casi in cui non si configuri la procedibilità d ufficio). buste di sicurezza antieffrazione: busta di sicurezza cod. BAS1226TR (12x26cm) busta di sicurezza cod. BAS2535TR (25x35cm) busta di sicurezza cod. BAS3040TR (30x40cm) busta di sicurezza cod. BAS4353TR (43x53cm) tamponi in cotone sterili con provetta 3

4 REPERTI CON VALORE PROBATORIO IN CASO DI ATTI DI VIOLENZA: A) tamponi anale, vaginale, buccale (violenza sessuale) B) tamponi sub ungueali mani (violenza sessuale e fisica) C) tamponi effettuati su altre aree del corpo della vittima che, nel caso specifico, si ritiene possano essere entrate in contatto con materiale biologico dello stupratore (fluidi organici, sostanza ematica etc), ad esempio aree con visibili segni di morsicatura (violenza sessuale e fisica) D) eventuali formazioni pilifere non appartenenti alla vittima (violenza sessuale) E) eventuali indumenti o effetti personali (violenza sessuale e fisica) Nei casi A,B,C è possibile utilizzare tamponi in cotone sterili a secco (privi cioè di terreni di trasporto) in confezione singola, corredati di provetta dove inserire il tampone una volta effettuato il prelievo ed etichetta per la descrizione del reperto. Le formazioni pilifere possono essere repertate mediante pinzette sterili e riposte in provetta in plastica sterile tipo Falcon. Una volta effettuati i prelievi, i tamponi, chiusi all interno delle rispettive provette ed etichettati, vengono inseriti singolarmente in apposite buste di plastica antieffrazione numerate. Queste ultime vengono chiuse, datate e firmate dai sanitari che hanno partecipato alle operazioni di prelievo e su di esse viene riportata la descrizione del contenuto e la localizzazione originaria della traccia. I reperti di tipo A,B,C,D vengono conservati a temperatura controllata (-20 C). ORARI DI APERTURA Sezione Genetica Forense - UOC Laboratorio Genetica Medica: dal lunedì al venerdì dalle alle In orari di apertura del laboratorio i reperti possono venire consegnati direttamente (previo contatto telefonico, interni 4210,4355,4622). Negli altri orari i reperti vengono presi in consegna da camminatore (che firma le scheda di repertamento) e portati alla sezione di Tossicologia della UOC di Patologia Clinica (aperta h24), che provvede alla conservazione in appositi congelatori ad accesso controllato, in attesa della consegna alla Sezione di Genetica Forense della UOC Laboratorio di Genetica Medica. 4

5 CONSENSO INFORMATO ALLE PROCEDURE DI REPERTAMENTO DI TRACCE BIOLOGICHE A SCOPO IDENTIFICATIVO CAV-1 REV. Io sottoscritto/a nato/a a Prov. il: / / Residente in: (Prov. ), CAP: via n.: in qualità di (barrare la casella corrispondente): DIRETTO INTERESSATO GENITORE/TUTORE 1 DI: nato/a a: Prov. il: / / Residente in: (Prov. ), CAP: via n.: DICHIARO di essere stato/a informato/a sulle finalità delle indagini genetiche a scopo identificativo pertanto ACCONSENTO al prelievo di eventuali tracce biologiche ritenute utili per indagini genetiche a scopo identificativo (rinvenibili sul corpo, indumenti ed effetti personali) e alla conservazione per un periodo minimo di 6 mesi DICHIARO inoltre, ove possibile, di: acconsentire non acconsentire all effettuazione dei rilievi fotografici Data Firma Firma dell operatore sanitario che ha raccolto il consenso: 1: in caso di minore o di persona impossibilitata ad esprimere il consenso. 5

6 DATA ORA DATA ORA DATA ORA DATA ORA SCHEDA DI REPERTAMENTO Cognome e Nome nato/a il Motivo dell ingresso : aggressione violenza sessuale data riferita dell evento Data e ora repertamento Segnalazione all Autorità Giudiziaria si no DESCRIZIONE REPERTO (BARRARE LE CASELLE NON UTILIZZATE) CODICE BUSTA DI SICUREZZA CATENA DI CUSTODIA tampone orale I tampone orale II tampone vaginale I tampone vaginale II tampone endocervicale I tampone endocervicale II tampone fornice I tampone fornice II tampone anale I tampone anale II tampone penieno I tampone penieno II tampone su cute I 2 : tampone su cute II 2 : materiale pilifero 3 materiale pilifero 3 materiale pilifero 3 indumento o effetto personale 4 : indumento o effetto personale 4 : indumento o effetto personale 4 : altro (specificare): DATA ORA 1 indicare il dito e la mano sede del prelievo 2 indicare la regione del corpo dove è stato effettuato il prelievo 3 indicare la localizzazione (es: zona pubica, indumento etc) 4 specificare il tipo di indumento (se inserito in busta esterna al kit di repertamento va segnalato) FIRME LEGGIBILI DEGLI OPERATORI SANITARI CHE HANNO EFFETTUATO IL REPERTAMENTO MATRICOLA: MATRICOLA: MATRICOLA: 6

7 SCHEDA DI REPERTAMENTO E CATENA DI CUSTODIA (indumenti ed effetti personali) CAV-03 REV. Cognome e Nome nato/a il Motivo dell ingresso: aggressione violenza sessuale Data e ora repertamento Segnalazione all A.G. si no descrizione indumento o effetto personale firma operatore sanitario che ha curato il repertamento matr. 7

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