L attività di controllo della Guardia di Finanza in materia di appalti pubblici

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1 L attività di controllo della Guardia di Finanza in materia di appalti pubblici Maggiore Alberto Canu Comandante Nucleo Polizia Tributaria Gdf Novara Convegno A.P.I. Novara, 30 marzo 2011

2 STRUTTURA INTERVENTO 1. La Guardia di Finanza come polizia economico- finanziaria i i (compiti e organizzazione) i 2. Il concorso della Guardia di Finanza nei controlli e nella prevenzione delle infiltrazioni mafiose nel settore degli appalti 3. I controlli in materia di tracciabilità dei flussi finanziari

3 1. La Guardia di Finanza come polizia economico-finanziariao a a (compiti e organizzazione)

4 DECRETO LEGISLATIVO N. 68/2001 La Guardia di Finanza assolve funzioni di polizia economica e finanziaria a tutela del bilancio pubblico, delle Regioni, degli enti locali e dell Unione europea (art. 2-1 comma) A tal fine sono demandati al Corpo compiti di prevenzione, ricerca e repressione delle violazioni in materia economico-finanziaria (art. 2 2 c.)

5 MATERIE DI COMPETENZA Entrate tributarie Spesa pubblica Valute, titoli, mezzi di pagamento, movimentazioni finanziarie e di capitali Mercati finanziari i i e mobiliari i Diritti d autore, marchi e brevetti Ogni altro interesse economicofinanziario nazionale o dell Unione

6 BENI GIURIDICI TUTELATI correttezza nella gestione finanziaria dello Stato, degli enti locali e dell Unione europea POLIZIA FINANZIARIA libero funzionamento dei mercati libertà di impresa libertà negoziale POLIZIA ECONOMICA

7 MISSION MISSION DELLA GUARDIA DI FINANZA Finanza Pubblica Economia Sicurezza Servizi a richiesta Difesa Tutela Entrate Vigilanza Uscite Mercato dei capitali Mercato dei beni e dei servizi Funzioni di polizia economico-finanziaria Altre funzioni

8 POTERI E ATTRIBUZIONI (art. 2 4 comma principio p di assimilazione ) ) Nell espletamento di tali compiti i militari della G. di F. si avvalgono degli stessi poteri già attribuiti loro in campo tributario artt. 32 e 33 del D.P.R. 600/73 artt. 51 e 52 del D.P.R. 633/72 ferme restando le attribuzioni i i derivanti i dal ruolo di polizia giudiziaria riconosciuto

9 ATTIVITA DI COLLABORAZIONE art. 3 1 comma D.Lgs. 68/01 Organi costituzionali i Organi istituzionali, Autorità indipendenti, enti di pubblico interesse Nell espletamento delle attività collaborative, i militari del Corpo agiscono con le facoltà e i poteri previsti i dalle leggi e regolamenti vigenti (art. 3 2 comma)

10 SETTORE DEGLI APPALTI nel 2009 ha rappresentato il 6,6% del PIL (fonte AVCP) nel solo comparto delle Grandi Opere si prevede fino al 2013 l impiego di risorse per oltre 110 miliardi di euro (fonte MIT) FORTE RICHIAMO PER LA CRIMINALITA SANA E CORRETTA GESTIONE DA PARTE DELLA P.A.

11 APPROCCIO CONTRASTO ALLA CRIMINALITA ORGANIZZATA POLIZIA GIUDIZIARIA IN GENERALE COLLABORAZIONE CORTE DEI CONTI ATTIVITA ANTIRICICLAGGIO (APPROFONDIMENTO DI SEGNALAZIONI SOSPETTE) APPALTI POLIZIA TRIBUTARIA ATTIVITA ANTICORRUZIONE COLLABORAZIONE AUTORITA DI SETTORE CONTRASTO AL LAVORO NERO

12 APPROCCIO TRASVERSALE Attività di polizia giudiziaria oggetto criticità costruzione rete idrica (45 mln di euro) mancata esclusione del soggetto vincitore i nonostante violazioni alla normativa sugli appalti falsa attestazione di avanzamento stato lavori utilizzo materiali scadenti responsabilità penali (denunce e sequestri) conseguenze aggressione patrimoniale (ristoro Erario) responsabilità amministrativa i ti evasione fiscale (fatture false)

13 ORGANIZZAZIONE Comando Generale Reparti Speciali Reparti territoriali indirizzi strategici collaborazione con le Authority analisi di contesto dei fenomeni illeciti (cc.dd. attività progettuali ) attività operativa

14 REPARTI SPECIALI Nucleo Speciale Tutela Mercati Servizio Centrale Investigazione sulla Criminalità Organizzata Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Frodi Comunitarie tutela delle regole dei mercati, in materia di illeciti contro l economia pubblica, l industria ed il commercio contrasto ai fenomeni di criminalità organizzata frodi al bilancioi comunitario i e tutelat delle uscite del bilancio nazionale e degli Enti locali Nucleo Speciale Polizia Valutaria tutela dei mercati finanziari (Attività Antiriciclaggio) Nucleo Speciale Pubblica Amministrazione analisi dei fenomeni corruttivi

15 RISULTANZE OPERATIVE APPALTI TOTALE Interventi effettuati n Persone denunciate - di cui tratte in arresto n. n Turbata libertà e astensione dagli incanti TOTALE Inadempimento di contratti e frode nelle pubbliche forniture TOTALE Interventi effettuati n Persone denunciate n di cui tratte in n arresto Interventi effettuati n Persone denunciate n di cui tratte in n arresto

16 RISULTANZE OPERATIVE Reati contro P.A. Pubblici i Ufficiali i denunciati i Corruzione n Concussione n Abuso d ufficio n Nel 2009, sul totale di soggetti denunciati, quasi il 20% degli stessi è riconducibile ad illeciti in materia di appalti

17 ESEMPIO OPERATIVO 1 Collaborazione con Corte dei Conti

18 ESEMPIO OPERATIVO 1 Collaborazione con Corte dei Conti Deleghe di Procura Regionale della Corte dei Conti su costruzione di un ponte (uso abnorme di perizie suppletive, lavori durati 5 volte più dei 16 mesi inizialmente previsti, costi triplicati rispetto al preventivato, ) Ricostruzione e analisi dettagliata delle procedure di appalto ed esecuzione dei lavori valutazione degli studi di fattibilità verifica della corretta formulazione dei requisiti di partecipazione riscontro degli stati di avanzamento lavori controllo nel merito delle varianti in corso d opera Segnalazione di pubblici dipendenti per danno erariale

19 ESEMPIO OPERATIVO 2 Contrasto alla criminalità organizzata

20 ESEMPIO OPERATIVO 2 Contrasto alla criminalità organizzata Indagini delegate di polizia giudiziaria in materia di contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso (art. 416 bis cp) Infiltrazione della criminalità organizzata che imponeva i fornitori di calcestruzzo (risultato depotenziato ) alle imprese appaltatrici Emissione di fatture false per giustificare i flussi di denaro dai fornitori alle imprese criminali Indagini tecniche, analisi documentali e riscontro di dichiarazioni di collaboratori di giustizia Denunce per associazione di tipo mafioso sequestro delle imprese coinvolte e delle opere realizzate sequestri preventivi antimafia

21 2. Il concorso della Guardia di Finanza nei controlli e nella prevenzione delle infiltrazioni mafiose nel settore degli appalti

22 COLLABORAZIONE AUTORITA PREFETTIZIA Il Corpo collabora con l Autorità prefettizia: ai fini delle attività di certificazione, comunicazione ed informazione antimafia per verificare se ricorrano pericoli d infiltrazione mafiosa sulla base di elementi comunque acquisiti (art. 1 comma 4 del D.L. 6 settembre 1982, n. 629) partecipazione ai Gruppi Interforze (art. 5 del DM 14 marzo 2003)

23 PARTECIPAZIONE IN ALTRE STRUTTURE Il Corpo partecipa ai lavori del: Gruppo Interforze per l emergenza ricostruzione in Abruzzo (G.I.C.E.R.) D.L. 28 aprile 2009, n. 39 Gruppo Interforze per l emergenza Expò 2015 (G.I.C.EX.) D.L. 25 settembre 2009, n. 135 itititi il Di ti t di P bbli istituiti presso il Dipartimento di Pubblica Sicurezza, con compiti di monitoraggio ed analisi

24 COLLABORAZIONE AUTORITA E ALTRI ENTI GUARDIA DI FINANZA AUTORITA PER LA VIGILANZA SUI CONTRATTI PUBBLICI MINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI SERVIZIO ALTA SORVEGLIANZA SULLE GRANDI OPERE Protocollo d intesa siglato il 1 giugno 2000 Protocollo d intesa rinnovato (in fase di revisione) il 2 febbraio 2011 TERNA S.P.A Protocollo d intesa siglato il 30 novembre 2009

25 COLLABORAZIONE A.V.C.P. La Guardia di Finanza: corrisponde alle richieste formulate dall Autorità reperendo ed elaborando i dati, le notizie e le informazioni utili per gli accertamenti sottopone all Autorità ogni elemento, anche autonomamente acquisito, che ritenga rilevante ai fini dell'applicazione della normativa in materia di opere e lavori pubblici presta la propria assistenza agli Ispettori dell Autorità per lo svolgimento delle attività istituzionali L art. all art. 6, comma 9, del Codice degli Appalti prevede che l A.V.C.P. può, fra l altro, avvalersi del Corpo della Guardia di Finanza, che esegue le verifiche e gli accertamenti richiesti agendo con i poteri di indagine ad esso attribuiti ai fini degli accertamenti relativi all imposta sul valore aggiunto e alle imposte sui redditi

26 COLLABORAZIONE S.A.S.G.O. La Guardia di Finanza: effettua un interscambio informativo per le finalità di controllo nel campo delle Grandi Opere effettua in collaborazione con i funzionari del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti controlli congiunti sui cantieri ai sensi ai fini delle attività di vigilanza, sorveglianza, monitoraggio, accertamento, ispezione e controllo a esso demandati ai sensi del D.M. 8 febbraio 2007, n riceve e sviluppa le segnalazioni provenienti dal Ministero, che riceve e sviluppa le segnalazioni provenienti dal Ministero, che risultino d interesse ai fini degli accertamenti di polizia economicofinanziaria dei Reparti del Corpo

27 COLLABORAZIONE M.I.T. Avviate nuove linee di collaborazione con il Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici controlli in materia di sicurezza dei prodotti destinati alle pubbliche forniture e loro conformità agli standard di sicurezza comunitari (ferro-tondino e calcestruzzo preconfezionato) iniziative comuni di formazione

28 COLLABORAZIONE TERNA SPA ha come obiettivo la prevenzione del rischio di infiltrazione criminale nelle gare di appalto o forniture per i lavori di realizzazione delle infrastrutture della Rete di Trasmissione Nazionale (RTN) prevede che Terna S.p.a. trasmetta dati e informazioni sulle imprese esecutrici di appalti, subappalti, forniture con vincolo di gara europea e subcontratti e forniture ritenute sensibili, ai finii dell eventuale l sviluppo di autonome attività ità a contrasto di possibili illeciti di natura economicofinanziaria

29 3. I controlli in materia di tracciabilità dei flussi finanziari

30 CONTROLLI IN MATERIA DI TRACCIABILITA DEI FLUSSI FINANZIARI Legge n. 136/ art. 6, 5 comma: prevede che per il procedimento di accertamento e di contestazione delle violazioni, nonché per quello di comminazione delle relative sanzioni, si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni: - della Legge 24 novembre 1981, n del D.Lgs. 19 marzo 2001, n del D.Lgs. 21 novembre 2007, n. 231

31 CONTROLLI IN MATERIA DI TRACCIABILITA DEI FLUSSI FINANZIARI Attività di natura amministrativa svolte autonomamente dalla Guardia di Finanza Utilizzabilità dei dati acquisiti per l individuazione d illeciti di altra natura di possibile rilevanza: - penale (specifico obbligo ex art 220 disp. attuazione cpp) - tributaria (DPR 600/73 art. 36 c. 4)

32 CONTROLLI IN MATERIA DI TRACCIABILITA DEI FLUSSI FINANZIARI Richiamo al D. Lgs. 19 marzo 2001, n. 68 accesso, ispezione e ricerca presso i luoghi in cui il soggetto da sottoporre a controllo svolge la propria attività imprenditoriale o di lavoro autonomo ovvero in altri luoghi professionali allo stesso riferibili possibilità di inoltrare al soggetto da sottoporre a controllo questionari o richieste di informazioni o di documenti o inviti a comparire, allo scopo di acquisire elementi utilizzabili ai fini dell accertamento nei suoi confronti; possibilità di inoltrare a Pubbliche Amministrazioni, ad Enti od organismi e soggetti terzi richieste di informazioni o di documenti

33 CONTROLLI IN MATERIA DI TRACCIABILITA DEI FLUSSI FINANZIARI Il ricorso ai poteri tributari ex D.Lgs 68/2001 non determina la qualificazione della specifica attività di controllo quale verifica fiscale e, pertanto, non trova applicazione lo Statuto dei diritti del contribuente (L. 212/2000) ai sensi della Legge Finanziaria 2007 (art. 37 comma 29 della Legge 4 agosto 2006 nr. 248) comporta l applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da 258 a 2065 euro (ex art. 11, comma 1, lettere a) e b) del Decreto Legislativo 18 dicembre 1997, n. 471 euro) in caso di: - mancata restituzione dei questionari - restituzione dei questionari con risposte incomplete o non veritiere - l'inottemperanza all'invito a comparire.

34 CONTROLLI IN MATERIA DI TRACCIABILITA DEI FLUSSI FINANZIARI richiamo al D.Lgs. n. 231 del 2007 Rapporto al Prefetto Pagamento in contanti di una prestazione effettuata da un appaltatore di valore superiore a euro Contestuale violazione Obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari Art. 3, comma 2, della legge n. 136/2010 Limitazioni all uso del denaro contante Art. 49, comma 1, del d. legislativo n. 231/2007 Rapporto al MEF Concorso Formale ex art. 8 L.689/81 (assoggettamen to a sanzione per violazione più grave aumentata fino al triplo)

35 CONTROLLI IN MATERIA DI TRACCIABILITA DEI FLUSSI FINANZIARI richiamo al D.Lgs. n. 231 del 2007 Art. 60 comma 2, divieto di oblazione nel caso di: altra oblazione nei 365 giorni antecedenti sanzioni superiori a euro

36 Grazie per l attenzione!

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