CALIMERO CENTRO CONSULENZA

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1 CALIMERO CENTRO CONSULENZA E PREVENZIONE

2 Mobbing strano fenomeno in evoluzione NELL ULTIMO VENTENNIO IL MONDO DEL LAVORO È IN CONTINUA TRASFORMAZIONE: I RUOLI LAVORATIVI STANNO ASSUMENDO CONFINI LABILI E SFUMATI (CRITERIO DI FLESSIBILITÀ). L AUMENTATO DIVARIO TRA LE RICHIESTE SOCIALI E LE CAPACITÀ DI CORRISPONDERE ALLE VARIE ASPETTATIVE, CREA UN AMBIENTE LAVORATIVO CARATTERIZZATO DA FORTE CONFLITTUALITÀ E COMPETIZIONE IN CUI È SEMPRE PIÙ ASIMMETRICO IL RAPPORTO TRA DOMANDA ED OFFERTA. D ALTRO CANTO È CAMBIATO ANCHE IL CONCETTO DI SALUTE DELL INDIVIDUO, INTESA COME BENESSERE TOTALE DELLA PERSONA SECONDO UNA VISIONE OLISTICA, PIUTTOSTO CHE COME ASSENZA DI MALATTIA. È NECESSARIA UN OPERA DI PREVENZIONE CHE METTA GLI INDIVIDUI CHE SOFFRONO DI DISAGIO NELL AMBITO DEL LAVORO NELLA CONDIZIONE DI SOSTENERE, CONTRASTARE E LIMITARE I DANNI.

3 Mobbing strano fenomeno in evoluzione UNA DELLE PRIME DEFINIZIONI DI MOBBING È STATA FORMULATA DA HEINNEMANN (1972) E RIELABORATA NEGLI ANNI OTTANTA, DALLO PSICOLOGO DEL LAVORO HEINZ LEYMANN. IN GENERALE, CON IL TERMINE MOBBING SI IDENTIFICANO UNA SERIE DI AZIONI OSTILI, VIOLENZE E PERSECUZIONI PSICOLOGICHE PERPETUATE NEI CONFRONTI DEI LAVORATORI ALLO SCOPO DI ESTROMETTERLI DAL MONDO DEL LAVORO. ESSENDO UN FENOMENO COMPLESSO, OLTRECHÉ L AMBIENTE DI LAVORO INVESTE ANCHE L INTERA VITA DI UNA PERSONA, CON RISVOLTI SUL PIANO PSICOFISICO, RELAZIONALE, SOCIALE E SANITARIO.

4 Definizioni Il nel mondo del lavoro può senz'altro essere ricondotto a sistematiche e ripetute angherie e pratiche di vessazione poste in essere dal datore di lavoro o da un superiore gerarchico, oppure da colleghi di lavoro di pari livello o subalterni nei confronti di un determinato lavoratore (che potremmo chiamare mobbizzato) con l'evidente scopo di emarginarlo, isolarlo ed indurlo, infine, alle dimissioni. verticale orizzontale È FONDAMENTALE DISTINGUERE IL FENOMENO MOBBING DALLE CONTROVERSIE CHE SI VERIFICANO QUOTIDIANAMENTE NELL AMBITO DEL LAVORO, PER ESEMPIO QUANDO SI PERDE IL CONTROLLO CON UN COLLEGA O SI PRENDE UNA LAVATA DI CAPO DAL SUPERIORE.

5 Definizioni Il nel mondo del lavoro può senz'altro essere ricondotto a sistematiche e ripetute angherie e pratiche di vessazione poste in essere dai datore di lavoro o da un superiore gerarchico, oppure da colleghi di lavoro di pari livello o subalterni nei confronti di un determinato lavoratore (che potremo chiamare mobbizzato) con l'evidente scopo di emarginarlo, isolarlo ed indurlo, infine, alle dimissioni. verticale orizzontale Il nel mondo del lavoro può senz'altro essere ricondotto a sistematiche e ripetute angherie e pratiche di vessazione poste in essere dal datore di lavoro o da un superiore gerarchico.

6 Definizioni Il nel mondo del lavoro può senz'altro essere ricondotto a sistematiche e ripetute angherie e pratiche di vessazione poste in essere dai datore di lavoro o da un superiore gerarchico, oppure da colleghi di lavoro di pari livello o subalterni nei confronti di un determinato lavoratore (che potremo chiamare mobbizzato) con l'evidente scopo di emarginarlo, isolarlo ed indurlo, infine, alle dimissioni. verticale orizzontale Ripetute angherie e pratiche di vessazione poste in essere dai colleghi di lavoro di pari livello o subalterni nei confronti di un determinato lavoratore (che potremmo chiamare mobbizzato) con l'evidente scopo di emarginarlo, isolarlo ed indurlo, infine, alle dimissioni.

7 Mobbing strano fenomeno in evoluzione È FONDAMENTALE DISTINGUERE IL FENOMENO MOBBING DALLE CONTROVERSIE CHE SI VERIFICANO QUOTIDIANAMENTE NELL AMBITO DEL LAVORO, PER ESEMPIO QUANDO SI PERDE IL CONTROLLO CON UN COLLEGA O SI PRENDE UNA LAVATA DI CAPO DAL SUPERIORE. IL MOBBING È UN PECULIARE CONFLITTO NEL QUALE LA VITTIMA È SOGGETTA AD UN SISTEMATICO PROCESSO DI STIGMATIZZAZIONE E VIOLAZIONE DEI SUOI DIRITTI CIVILI. SE QUESTA SITUAZIONE PROSEGUE PER UN CERTO NUMERO DI ANNI PUÒ CONDURRE ALL ESTROMISSIONE DEL SOGGETTO DAL MERCATO DEL LAVORO POICHÉ È INCAPACE DI TROVARE UNA NUOVA OCCUPAZIONE A CAUSA DELLO STATO DI MALESSERE SUBITO NEL PRECEDENTE POSTO DI LAVORO.

8 Mobbing e stress: MALESSERE PSICOLOGICO È FONDAMENTALE DISTINGUERE IL FENOMENO MOBBING DALLE CONTROVERSIE CHE SI VERIFICANO QUOTIDIANAMENTE NELL AMBITO DEL LAVORO, PER ESEMPIO QUANDO SI PERDE IL CONTROLLO CON UN COLLEGA O SI PRENDE UNA LAVATA DI CAPO DAL SUPERIORE. TRA IL FENOMENO MOBBING E LO STRESS INTERCORRE UN RAPPORTO DI CAUSA-EFFETTO: IL MOBBING, UNA VOLTA SVILUPPATOSI, INCIDE SULLO STRESS, IL QUALE A SUA VOLTA AMPLIFICA L EFFETTO DEL MOBBING. E UNA REAZIONE CIRCOLARE, IL MOBBING INCIDE SULLA PERSONA PER UN LUNGO PERIODO, TANTO DA PROVOCARE GRAVI SOMATIZZAZIONI E DISTURBI NELLA SFERA PSICHICA; A QUESTO PUNTO LA VITTIMA, QUANDO PRENDE COSCIENZA DEL PEGGIORAMENTO DEL SUO STATO, COMINCIA A CONSIDERARSI IN MODO DIVERSO RISPETTO ALL AMBIENTE IN CUI OPERA, MODIFICANDO DI CONSEGUENZA LE SUE RELAZIONI. IL MOBBING INDUCE NELLA PERSONA UNO STATO DI PRESSIONE ED ALLERTA CONTINUO, INCESSANTE, SENZA TREGUA;

9 Mobbing e stress: MALESSERE PSICOLOGICO UNA PERSONA SOTTOPOSTA AL MOBBING, QUINDI AD UNO STRESS CONTINUO, ARRIVA ALLA FASE DELL ESAURIMENTO, NON AVENDO TREGUA ED ATTIMI PER RITEMPRARSI E PERDENDO SEMPRE PIÙ ENERGIE SENZA ALCUNA POSSIBILITÀ DI RIACQUISTARLE LA POLARITÀ OPPOSTA: IL MOBBING CAUSA SEMPRE STRESS. IL RAPPORTO INTERCORRENTE TRA MOBBING E STRESS SEMBRA ESSERE DIRETTO, TANTO DA POTER AFFERMARE CHE IL PRIMO CAUSA NECESSARIAMENTE UN ESPERIENZA DI STRESS NELLA VITTIMA, MENTRE NEL RAPPORTO STRESS-MOBBING SI PUÒ PARLARE DI MAGGIORE PROBABILITÀ MA NON DI ASSOLUTA CERTEZZA, NEL SENSO CHE NON TUTTE LE PERSONE STRESSATE MOBBIZZANO QUALCUNO. PURTROPPO ACCADE SPESSO CHE LE PERSONE MOBBIZZATE NON SONO CONSAPEVOLI CHE I LORO SINTOMI SONO MANIFESTAZIONI DELLO STRESS DA MOBBING, CONSIDERANDOLI IN MANIERA INDIPENDENTE DALLA PERSECUZIONE PSICOLOGICA CHE STA AVVENENDO SUL POSTO DEL LAVORO: LASCIANO COSÌ PASSARE MOLTO TEMPO, PRIMA DI RENDERSI CONTO DI QUELLO CHE STA REALMENTE ACCADENDO, COSÌ PEGGIORANO LE LORO CONDIZIONI DI SALUTE, MENTRE LA DOSE DI STRESS AUMENTA SEMPRE PIÙ.

10 IL PUNTO DI VISTA PSICOLOGICO Tipologie di Mobbing ANCHE LA VITTIMA CHE DIVIENE CONSAPEVOLE DELL ESPERIENZA DI MOBBING SUBISCE UN FORTE STRESS, PERÒ AVRÀ MAGGIORI POSSIBILITÀ DI BLOCCARE LA SITUAZIONE E REAGIRE CON QUALCHE MANOVRA CORRETTIVA IL MOBBING PUÒ ESSERE CONSIDERATO UN FENOMENO DOVUTO AD UN CATTIVO FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA SOTTO VARI ASPETTI, QUALI UNA LACUNOSA GESTIONE DEL LAVORO, UNA LEADERSHIP INADEGUATA, UN PARTICOLARE AMBIENTE LAVORATIVO ED UNA CULTURA ORGANIZZATIVA CHE SEGUE LA LOGICA DEL PRODOTTO INVECE DI ESSERE FOCALIZZATA SUL CONCETTO UOMO.

11 IL PUNTO DI VISTA PSICOLOGICO Tipologie di Mobbing MOBBING VERTICALE SI INTENDE IL MOBBING PERPETUATO DAI SUPERIORI VERSO I SUBORDINATI. QUESTO TIPO DI MOBBING È IL PIÙ DIFFUSO IN ITALIA (RAPPRESENTA CIRCA IL 55%) ED È TANTO PIÙ EFFICACE QUANTO PIÙ LA SITUAZIONE DI DIPENDENZA DELLA VITTIMA OFFRE MINORI POSSIBILITÀ DI FARSI VALERE E OPPORSI AL SUPERIORE (A CUI SPETTANO DECISIONI SUL SUO OPERATO). IL POTERE ASSICURATO AL MOBBER (CAPO) DALLA SUA POSIZIONE GLI CONSENTE UNA SERIE DI PERSECUZIONI CHE RIESCE FACILMENTE A FAR PASSARE COME MISURE DISCIPLINARI NECESSARIE AL BUON ANDAMENTO ORGANIZZATIVO. IL BOSSING È IL MOBBING VERTICALE PRATICATO DAI SUPERIORI E SI CONFIGURA COME UNA STRATEGIA AZIENDALE IL CUI OBIETTIVO È DI SVECCHIARE I REPARTI, OSSIA ELIMINARE DEI LAVORATORI SENZA DESTARE DEI CASI SINDACALI O LEGALI ; ACCADE SPESSO NEL CORSO DI RISTRUTTURAZIONI AZIENDALI O DI FUSIONI IN CUI IL NUOVO DISEGNO ORGANIZZATIVO HA TAGLIATO FUORI CERTI LAVORATORI. PER ATTUARE QUESTO PROCESSO È NECESSARIO IMPEDIRE AI DIPENDENTI LO SVOLGIMENTO DELLE NORMALI MANSIONI LAVORATIVE PER POI DIMOSTRARE LO SCARSO RENDIMENTO E GIUSTIFICARE COSÌ IL LICENZIAMENTO O INDURRE LE DIMISSIONI. IL RISULTATO È SEMPRE NEGATIVO: LA PERSONA SUBISCE DANNI ECONOMICI, MORALI E BIOLOGICI.

12 IL PUNTO DI VISTA PSICOLOGICO Tipologie di Mobbing MOBBING ORIZZONTALE È QUELLO CHE AVVIENE TRA COLLEGHI DI LAVORO E LE SUE MOTIVAZIONI SONO PLURIME: INVIDIE, GELOSIE, PERSONALITÀ CON TRATTI CARATTEROLOGICI PARTICOLARI, INCAPACITÀ NEL GESTIRE LE PROPRIE EMOZIONI O NECESSITÀ DI SCARICARE LE PROPRIE FRUSTRAZIONI ED INSICUREZZE LAVORATIVE SUL COLLEGA PIÙ TIMIDO O REMISSIVO (RAPPRESENTA CIRCA IL 45%). SPESSO VA AD ALIMENTARE IL MOBBING VERTICALE FORNENDO INFORMAZIONI AL SUPERIORE SULLA VITTIMA CHE POSSONO DANNEGGIARLA ANCOR DI PIÙ E SU PIÙ FRONTI.

13 IL PUNTO DI VISTA PSICOLOGICO Tipologie di Mobbing MOBBING ASCENDENTE O DAL BASSO VERSO L ALTO È QUELLO CHE AVVIENE TRA COLLEGHI DI LAVORO E LE SUE MOTIVAZIONI SONO PLURIME: INVIDIE, GELOSIE, PERSONALITÀ CON TRATTI CARATTEROLOGICI PARTICOLARI, INCAPACITÀ NEL GESTIRE LE PROPRIE EMOZIONI O NECESSITÀ DI SCARICARE LE PROPRIE FRUSTRAZIONI ED INSICUREZZE LAVORATIVE SUL COLLEGA PIÙ TIMIDO O REMISSIVO (RAPPRESENTA CIRCA IL 45%). SPESSO VA AD ALIMENTARE IL MOBBING VERTICALE FORNENDO INFORMAZIONI AL SUPERIORE SULLA VITTIMA CHE POSSONO DANNEGGIARLA ANCOR DI PIÙ E SU PIÙ FRONTI.

14 IL PUNTO DI VISTA PSICOLOGICO In questo rinnovato quadro sociale, il disagio sul lavoro si presenta come uno stato permanente di difficoltà che può creare problemi e provocare danni alla salute fisica e psichica del lavoratore: una delle sue manifestazioni consiste nel, una lenta persecuzione psicologica che incide pesantemente sulle capacità lavorative, sulla stabilità psicologica e sulla salute dell individuo. Poiché la salute non è l assenza di malattia ma la pienezza della vita, è necessaria un opera di prevenzione che metta gli individui che soffrono di disagio nell ambito del lavoro nella condizione di sostenere, contrastare e limitare i danni. Nel 1972 Heinnemann ha introdotto questo concetto per descrivere i comportamenti e le azioni che si riscontrano all interno dell aggressione umana, dove accade che il collega estraneo sia lentamente avvolto da una cortina implacabile di disapprovazione indiretta, ambigua, fatta di chiacchiere, calunnie, isolamento, sabotaggi, attribuzione di mansioni dequalificanti, fino a creare un atmosfera velenosa volta ad estromettere l individuo dal resto del gruppo.

15 IL PUNTO DI VISTA PSICOLOGICO In questo rinnovato quadro sociale, il disagio sul lavoro si presenta come uno stato permanente di difficoltà che può creare problemi e provocare danni alla salute fisica e psichica del lavoratore: una delle sue manifestazioni consiste nel, una lenta persecuzione psicologica che incide pesantemente sulle capacità lavorative, sulla stabilità psicologica e sulla salute dell individuo. Poiché la salute non è l assenza di malattia ma la pienezza della vita, è necessaria un opera di prevenzione che metta gli individui che soffrono di disagio nell ambito del lavoro nella condizione di sostenere, contrastare e limitare i danni.

16 IL PUNTO DI VISTA PSICOLOGICO Heinz Leymann Il terrore psicologico o lavorativo consiste in una comunicazione ostile e non etica diretta in maniera sistematica da parte di uno o più individui generalmente contro un singolo che, a causa del è spinto in una posizione in cui è privo di appoggio e di difesa e lì costretto per mezzo di continue attività mobbizzanti. Queste azioni si verificano con una frequenza piuttosto alta (almeno una alla settimana) e su un lungo periodo di tempo (durata di almeno sei mesi)

17 IL PUNTO DI VISTA PSICOLOGICO Walter Walter descrive il fenomeno in modo molto diretto, sostenendo che nel conflitto nessuno è vincente, perché va avanti da solo, nel tempo, per motivi irrazionali ed emotivo-personali, quindi, ognuno dei partecipanti ritiene l altro responsabile dell escalation del conflitto e si rifiuta di porre il conflitto su un piano razionale, rimanendo sulla propria posizione emotiva percepita come giusta e non cercando più alcuna soluzione o compromesso.

18 IL PUNTO DI VISTA PSICOLOGICO Antonio Casilli Il è un sistema di organizzazione produttiva dell attività umana, consistente in una successione di episodi traumatici correlati l uno con l altro e aventi come scopo l indebolimento delle resistenze psicologiche e la manipolazione della volontà del soggetto mobbizzato.

19 IL PUNTO DI VISTA PSICOLOGICO Msf Union definisce il o bullying lavorativo come una pratica persistente di danni, offese, intimidazioni o insulti, abusi di potere o ingiuste sanzioni disciplinari che induce in colui, contro il quale è indirizzata, sentimenti di rabbia, minaccia, umiliazione, vulnerabilità, che mina la fiducia in se stesso e può causare malattie da stress.

20 IL PUNTO DI VISTA PSICOLOGICO Assessorato al Comune di Losanna Il è una situazione di comunicazione non etica caratterizzata dalla ripetizione, per un lungo periodo, da parte di una o più persone, di comportamenti ostili diretti sistematicamente contro un individuo che sviluppa, come reazione, gravi problemi fisici o psicologici. Esso costituisce un processo di distruzione che può comportare l invalidità permanente, e a volte la morte della vittima.

21 IL PUNTO DI VISTA PSICOLOGICO teoria dello stress La teoria dello stress indica tre fasi attraverso cui si manifesta questa reazione nell individuo: Fase di allarme: l organismo reagisce al sovraccarico attivando ulteriori energie e risorse, al fine di realizzare una strategia efficace di difesa. Fase della resistenza: l organismo cerca di raggiungere nuovamente l equilibrio perduto mettendo in gioco sempre maggiori risorse. Fase dell esaurimento: l organismo ha esaurito tutte le sue risorse: ciò accade quando lo stress perdura in modo continuativo senza consentire la possibilità di recupero.

22 IL PUNTO DI VISTA PSICOLOGICO Uomo al lavoro Carico psichico -senso di ansia connesso alle -problematiche da risolvere -impotenza, senso di fallimento -mancanza di riposo -mancanza di autonomia -mancanza di informazioni -affaticamento derivante da concentrazione ed attenzione -pericolo di incidenti -ordini non chiari -disturbi ed interruzioni del lavoro -presenza di conflitti privati e familiari -assenza di riconoscimento -mancanza di sicurezza del posto di lavoro Carico sociale lavoro individuale lavoro in gruppo sovra-occupazione sotto-occupazione UOMO AL LAVORO Carico oggettivo riferito alle condizioni ergonomiche dell ambiente esempio luce, temperatura, spazi larghi o stretti, attrezzature di lavoro Carico organizzativo difficoltà del lavoro velocità del lavoro quantità di lavoro orario di lavoro più o meno flessibile lavoro notturno o straordinario distribuzione del carico di lavoro quotidiano, settimanale e mensile

23 Le cause del secondo Leymann L'organizzazione del lavoro Le manzioni lavorative La direzione del lavoro La dinamica sociale del gruppo Le teorie sulla personalità La funzione nascosta della psicologia nella società una carente organizzazione e distribuzione del lavoro è causa di stress e di tensioni che sono scaricate su un colpevole.

24 Le cause del secondo Leymann L'organizzazione del lavoro Le mansioni lavorative La direzione del lavoro La dinamica sociale del gruppo Le teorie sulla personalità La funzione nascosta della psicologia nella società se un lavoratore svolge mansioni ripetitive, monotone e dequalificanti è più probabile il ricorso al per sfuggire alla monotonia.

25 Le cause del secondo Leymann L'organizzazione del lavoro Le manzioni lavorative La direzione del lavoro La dinamica sociale del gruppo Le teorie sulla personalità La funzione nascosta della psicologia nella società una direzione aziendale carente, che non tiene conto delle esigenze dei lavoratori è più facile che favorisca la nascita del all interno della sua organizzazione: bisogna fare molta attenzione alla catena di montaggio ed al lavoro a turni che isolano le persone poiché un ambiente con una carente socializzazione è più a rischio di.

26 Le cause del secondo Leymann L'organizzazione del lavoro Le manzioni lavorative La direzione del lavoro La dinamica sociale del gruppo Le teorie sulla personalità La funzione nascosta della psicologia nella società riguarda le relazioni intercorrenti tra i membri del gruppo di lavoro che possono essere più o meno tranquille a seconda del carico di lavoro che grava sul gruppo: è infatti noto che lavorare sotto-pressione porta gli individui a ritrovare l equilibrio scaricando le tensioni all esterno.

27 Le cause del secondo Leymann L'organizzazione del lavoro Le manzioni lavorative La direzione del lavoro La dinamica sociale del gruppo Le teorie sulla personalità La funzione nascosta della psicologia nella società a questo riguardo Leymann sostiene che il è indipendente dal carattere delle persone, non dando alcun credito alle teorie che vogliono identificare dei gruppi maggiormente a rischio, poiché sostiene che dipende sempre dalle circostanze e dall ambiente.

28 Le cause del secondo Leymann L'organizzazione del lavoro Le manzioni lavorative La direzione del lavoro La dinamica sociale del gruppo Le teorie sulla personalità La funzione nascosta della psicologia nella società Leymann muove una critica contro tutti coloro che identificano le vittime come delle persone con problemi psicologici ritenendo estremamente pericoloso soffermarsi solo su di esse e trascurando invece l aspetto peculiare del sistema entro cui avviene il Mobbing.

29 I conflitti quotidiani, non sono Mobbing Bisogna essere molto cauti nel non confondere una generica forma di disagio o un conflitto normale con i sintomi del : si parla di solo in presenza di persecuzioni sistematiche ripetute ed oggettivamente documentate. Il va quindi distinto dalle controversie che si verificano quotidianamente nell ambito del lavoro, per esempio quando si perde il controllo con un collega o si prende una lavata di capo dal superiore. Questi singoli episodi non costituiscono poiché restano eventi isolati: affinché si possa parlare di bisogna riconoscere che le vessazioni siano state condotte con sistematicità e per un lungo arco di tempo, il cui scopo era di danneggiare la vittima o di emarginarla, fino a quando non avesse perso il posto di lavoro o fosse stata costretta a lasciarlo.

30 Le condotte che causano il Il può nascere in qualsiasi contesto lavorativo e si manifesta attraverso una serie di azioni subdole e nascoste che dipanano lentamente e che spesso non sono riconoscibili da un osservatore esterno. H. Leymann ha identificato una serie di 45 comportamenti riconducibili all interno di cinque categorie di condotta degli aggressori verso le vittime e che sono entrati a far parte del LIPT, questionario da lui ideato per diagnosticare il e tuttora ampiamente utilizzato nei paesi nordeuropei.

31 I comportamenti si possono raggruppare in: 1) Attacchi alla comunicazione Il può nascere in qualsiasi contesto lavorativo e si manifesta attraverso una serie di azioni subdole e nascoste che dipanano lentamente e che spesso non sono riconoscibili 2) Attacchi da alle un osservatore relazioni esterno. sociali 2) Attacchi alle relazioni sociali 3) Attacchi all immagine sociale H. Leymann ha identificato una serie di 45 comportamenti riconducibili all interno di cinque categorie 4) Attacchi di condotta alla qualità degli aggressori della verso situazione le vittime e che sono entrati a far parte del LIPT 3, questionario da lui ideato per diagnosticare il e professionale e privata tuttora ampiamente utilizzato nei paesi nordeuropei.o. 5) Attacchi alla salute

32 Azioni che possono aiutare a diagnosticare Leymann ha altresì individuato una serie di 15 azioni che possono aiutare a diagnosticare il :

33 IL PUNTO DI VISTA PSICOLOGICO Harald Ege Con la parola si intende una forma di terrore psicologico sul posto di lavoro, esercitata attraverso comportamenti aggressivi e vessatori ripetuti, da parte di colleghi, o superiori. Il è una guerra sul lavoro in cui, tramite violenza psicologica, fisica e/o morale, una o più vittime sono costrette ad esaudire la volontà di uno o più aggressori. Questa violenza si esprime attraverso attacchi frequenti e duraturi che hanno lo scopo di danneggiare la salute, i canali di comunicazione, il flusso di informazioni, la reputazione e/o la professionalità della vittima. Le conseguenze psicofisiche di un tale comportamento aggressivo sono inevitabili per il mobbizzato

34 CALIMERO CENTRO CONSULENZA E PREVENZIONE

35 I Principi Giuridici Il nel mondo del lavoro può senz'altro essere ricondotto a sistematiche e ripetute angherie e pratiche di vessazione poste in essere dai datore di lavoro o da un superiore gerarchico, oppure da colleghi di lavoro di pari livello o subalterni nei confronti di un determinato lavoratore (che potremo chiamare mobbizzato) con l'evidente scopo di emarginarlo, isolarlo ed indurlo, infine, alle dimissioni. verticale orizzontale Il nel mondo del lavoro può senz'altro essere ricondotto a sistematiche e ripetute angherie e pratiche di vessazione poste in essere dal datore di lavoro o da un superiore gerarchico.

36 I Principi Giuridici Il nel mondo del lavoro può senz'altro essere ricondotto a sistematiche e ripetute angherie e pratiche di vessazione poste in essere dai datore di lavoro o da un superiore gerarchico, oppure da colleghi di lavoro di pari livello o subalterni nei confronti di un determinato lavoratore (che potremo chiamare mobbizzato) con l'evidente scopo di emarginarlo, isolarlo ed indurlo, infine, alle dimissioni. verticale orizzontale Ripetute angherie e pratiche di vessazione poste in essere dai colleghi di lavoro di pari livello o subalterni nei confronti di un determinato lavoratore (che potremo chiamare mobbizzato) con l'evidente scopo di emarginarlo, isolarlo ed indurlo, infine, alle dimissioni.

37 I Principi Giuridici Il nel mondo del lavoro può senz'altro essere ricondotto a sistematiche e ripetute angherie e pratiche di vessazione poste in essere dai datore di lavoro o da un superiore gerarchico, oppure da colleghi di lavoro di pari livello o subalterni nei confronti di un determinato lavoratore (che potremo chiamare mobbizzato) con l'evidente scopo di emarginarlo, isolarlo ed indurlo, infine, alle dimissioni. L'assenza di una specifica previsione legislativa non impedisce di difendersi dal dal momento Ripetute che angherie nel nostro e pratiche ordinamento vessazione già esistono norme (costituzionali, civilistiche, penali e specialistiche) le verticale poste in essere dai colleghi di lavoro di quali, grazie ad una paziente opera di interpretazione, costituiscono un buon argine a protezione delle pari vittime livello di o violenze subalterni psicologiche nei confronti in ambito di un lavorativo potendo assicurare determinato la tutela del lavoratore ed (che il risarcimento potremo dei danni subiti in conseguenza chiamare dei comportamenti mobbizzato) mobbizzanti con l'evidente oltre che scopo la sanzione orizzontale di tali comportamenti. di emarginarlo, isolarlo ed indurlo, infine, alle dimissioni.

38 I Principi Giuridici Il nel mondo del lavoro può senz'altro essere ricondotto a sistematiche e ripetute angherie e pratiche di vessazione poste in essere dai datore di lavoro o da un superiore gerarchico, oppure da colleghi di lavoro di pari livello o subalterni nei confronti di un determinato lavoratore (che potremo chiamare mobbizzato) con l'evidente scopo di emarginarlo, isolarlo ed indurlo, infine, alle dimissioni. L'assenza di una specifica previsione legislativa non impedisce di difendersi dal dal momento Ripetute che angherie nel nostro e pratiche ordinamento vessazione già esistono norme (costituzionali, civilistiche, penali e specialistiche) le verticale poste in essere dai colleghi di lavoro di quali, grazie ad una paziente opera di interpretazione, costituiscono un buon argine a protezione delle pari vittime livello di o violenze subalterni psicologiche nei confronti in ambito di un lavorativo potendo assicurare determinato la tutela del lavoratore ed (che il risarcimento potremo dei danni subiti in conseguenza chiamare dei comportamenti mobbizzato) mobbizzanti con l'evidente oltre che scopo la sanzione orizzontale di tali comportamenti. di emarginarlo, isolarlo ed indurlo, infine, alle dimissioni.

39 I Principi Generali Numerose sono le norme della Costituzione poste a tutela della persona in quanto tale e del lavoratore inserito nella realtà lavorativa: l'art. 32 Cost. riconosce la tutela della salute come diritto fondamentale dell'uomo; l'art. 35 Cost. prevede la tutela del lavoro in tutte le sue forme; l'art. 41 Cos. vieta lo svolgimento della attività economica privata se esercitata in contrasto con l'utilità sociale o qualora rechi danno alla sicurezza, alla libertà ed alla dignità umana. Art. 32 della Costituzione tutela della salute Art. 35 della Costituzione tutela del lavoro Art. 41 della Costituzione Vieta che si rechi danno alla sicurezza, alla libertà ed alla dignità umana.

40 NORME CIVILI "il bene della salute costituisce oggetto di un autonomo diritto primario e quindi il risarcimento per la sua lesione non può essere limitato alle conseguenze che incidono soltanto sulla idoneità del soggetto a produrre reddito e cioè al danno patrimoniale inteso come diminuzione del reddito per esborsi di denaro (cure e,o trattamenti medici o acquisto di prodotti farmaceutici) cosiddetti danno emergente, o come possibilità di perdita di guadagno a causa della condotta del molestatore (lucro cessante), ma deve essere esteso al danno biologico inteso come lesione inferta al bene dell'integrità psichica in sé e per sé" Collega della Vittima Datore di lavoro Art del Cod. Civile qualunque fatto doloso o colposo che causa ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno ed è, quindi, perfettamente applicabile alle varie configurazioni del poiché contiene il principio generale di responsabilità e sancisce il divieto di cagionare danni ad altri. Art del Cod. Civile Art del Cod. Civile "L'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro"

41 NORME CIVILI Fondamentale in materia è la legge reg. n. 16/2002 della Regione Lazio: «Disposizioni per prevenire e contrastare il fenomeno del "" nei "il bene della salute costituisce oggetto di un autonomo diritto primario e quindi il risarcimento per la sua lesione non può essere luoghi limitato di alle lavoro». conseguenze Tale legge che incidono si pone soltanto il fine sulla dì idoneità "prevenire del soggetto e contrastare a produrre reddito e cioè al danno patrimoniale l'insorgenza inteso come e la diffusione diminuzione del reddito fenomeno per esborsi del di denaro (cure nei e,o luoghi trattamenti di medici o acquisto di prodotti farmaceutici) cosiddetti danno emergente, o come possibilità di perdita di guadagno a causa della condotta lavoro" del molestatore (art. 1) (lucro e prevede cessante), all'art. ma deve 4 l'istituzione essere esteso al di danno centri biologico anti- inteso come lesione inferta al bene presso dell'integrità le ASL psichica che in debbono sé e per sé" fornire "adeguata assistenza al lavoratore oggetto di discriminazioni. I centri, nel caso in cui accertino l'effettiva esistenza di elementi atti a configurare le fattispecie di cui all'articolo 2, assumono, entro sessanta giorni dalla richiesta del lavoratore, iniziative a Collega tutela della medesimo". Vittima Datore di lavoro Art del Cod. Civile qualunque fatto doloso o colposo che causa ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno ed è, quindi, perfettamente applicabile alle varie configurazioni del poiché contiene il principio generale di responsabilità e sancisce il divieto di cagionare danni ad altri. Art del Cod. Civile Art del Cod. Civile "L'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessario a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro"

42 NORME CIVILI Fondamentale in materia è la legge reg. n. 16/2002 della Regione Lazio: «Disposizioni per prevenire e contrastare il fenomeno del "" nei "il bene della salute costituisce oggetto di un autonomo diritto primario e quindi il risarcimento per la sua lesione non può essere luoghi Per limitato di questo alle lavoro». conseguenze Tale motivo legge che incidono si pone medico, soltanto il fine sulla dì idoneità psicologo, "prevenire del soggetto e contrastare a produrre reddito e cioè al danno patrimoniale l'insorgenza inteso come e la diffusione diminuzione del reddito fenomeno per esborsi del di denaro (cure nei e,o luoghi trattamenti di medici o acquisto di prodotti sociologo farmaceutici) cosiddetti e assistente danno emergente, o sociale come possibilità devono di perdita di guadagno a causa della condotta lavoro" del molestatore (art. 1) (lucro e prevede cessante), all'art. ma deve 4 l'istituzione essere esteso al di danno centri biologico anti- inteso come lesione inferta al bene presso dell'integrità le ASL psichica che in debbono sé e per sé" fornire "adeguata assistenza al lavoratore collaborare all'interno di ciascun centro con la figura di un avvocato esperto di diritto del lavoro. Collega tutela della medesimo". Vittima Datore di lavoro oggetto di discriminazioni. I centri, nel caso in cui accertino l'effettiva esistenza di elementi atti a configurare le fattispecie di cui all'articolo 2, assumono, entro sessanta giorni dalla richiesta del lavoratore, iniziative a Art del Cod. Civile qualunque fatto doloso o colposo che causa ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno ed è, quindi, perfettamente applicabile alle varie configurazioni del poiché contiene il principio generale di responsabilità e sancisce il divieto di cagionare danni ad altri. Art del Cod. Civile Art del Cod. Civile "L'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessario a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro"

43 monitorare e analizzare il fenomeno Al fine di evitare: a) Demansionamento o dequalificazione professionale b) Dimissioni del lavoratore e sua tutela c) Abuso di potere, comportamenti persecutori o discriminatori

44 monitorare e analizzare il fenomeno Al fine di evitare: a) Demansionamento o dequalificazione professionale... appare più coerente con le peculiarità del rapporto di lavoro ricondurre la responsabilità per tutti i danni provocati dal datore di lavoro all'interno del contratto, e tanto sia che il danno attenga alla lesione della professionalità del lavoratore, sia che riguardi la sua personalità. Nel primo caso (danno alla professionalità) il danno deriva dalla violazione dell'art.2103 c.c., nel secondo (danno alla personalità) dalla violazione dell'art c.c.

45 monitorare e analizzare il fenomeno Al fine di evitare: b) Dimissioni del lavoratore e sua tutela Così come affermato dagli studiosi del, uno degli effetti tipici cui mirano le condotte persecutorie e vessatorie è rappresentato dalle dimissioni del lavoratore.

46 monitorare e analizzare il fenomeno Al fine di evitare: Può accadere, innanzitutto, che il lavoratore, al momento delle dimissioni, adduca b) Dimissioni del lavoratore e sua tutela l'esistenza di una giusta causa, in conseguenza e per effetto Così come affermato dagli studiosi appunto del, dei uno degli effetti tipici cui mirano le comportamenti vessatori: condotte persecutorie e vessatorie è rappresentato dalle dimissioni in tal caso, egli chiederà il pagamento dell'indennità di preavviso del lavoratore. e il risarcimento del danno subito.

47 Annullamento delle dimissioni Egli potrà, comunque, ottenere l'annullamento delle dimissioni ex art. 428 c.c. : se riuscirà a provare che sono state rassegnate in un momento, anche temporaneo, di totale incapacità di intendere e di volere, ovvero se sono state rese sotto violenza ex art c.c., anche sotto la forma della minaccia illegittima di far valere un diritto (quale ad esempio il licenziamento) per ottenere un vantaggio ingiusto ex art c.c.

48 monitorare e analizzare il fenomeno Al fine di evitare: c) Abuso di potere, comportamenti persecutori o discriminatori In tempi recenti, la giurisprudenza ha sanzionato in maniera specifica comportamenti persecutori del datore di lavoro, che non rientrano tra quelli tipici maggiormente conosciuti. In particolare la Corte di Cassazione ha ritenuto comportamento illegittimo persecutorio del datore la ripetuta richiesta da parte di quest'ultimo di visite mediche di controllo.

49 profilo penalistico Per quanto riguarda invece il profilo penalistico, non pochi operatori del diritto sostengono a ragione che il, potendo causare anche malattie professionali, potrebbe costituire reato configurandosi come delitto di lesione personale colposa previsto dall'articolo 590 del codice penale. Naturalmente il lavoratore o la lavoratrice si debbono ben guardare da intraprendere iniziative giudiziarie, sia in sede civile che penale, caratterizzate dall'addebito di "mobbismo" (o di molestie sessuali) se non hanno la ragionevole certezza di poter provare (anche per testi) gli addebiti

50 profilo penalistico: licenziamento per vulnerazione la Cassazione nella recente decisione dell' 8 gennaio 2000, n.143 (in causa Filonardi e. Henkel SpA ha sancito l'impossibilità di provare gli addebiti: pur in presenza di un inequivoco clima di omertà aziendale (giudizialmente riconosciuto), legittima il datore di lavoro anche al licenziamento per vulnerazione del requisito fiduciario" insito nel rapporto di lavoro.

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