N O T I Z I A R I O ARINA. della G E N N A I O 2015

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1 M della ARINA A N N O L X I I G E N N A I O 2015

2 C INQUANT ANNI FA... La Marina di cinquant anni fa, riproposta attraverso le immagini dei Notiziari dell epoca e i vostri scatti dal numero di: GENNAIO 1964 Gennaio Corvette in esercitazione Gennaio La fregata Cigno in navigazione Livorno, 4 dicembre Cerimonia del giuramento degli allievi del corso normale e dei corsi di complemento. Livorno, 12 dicembre Varo della corvetta Umberto Grosso ai cantieri Ansaldo della MARINA P ERIODICO DELLA M ARINA M ILITARE FONDATO NEL 1954 ISCRIZIONE: Tribunale di Roma REGISTRAZIONE: n. 396/1985 dell 8 agosto1985 PROPRIETÀ: Ministero della Difesa - EDITORE: Ministro della Difesa DIRETTORE RESPONSABILE: Antonio COSENTINO antoniocosentinoit@gmail.com REDAZIONE, GRAFICA/IMPAGINAZIONE, SEGRETERIA: Davide GALLI davide.galli@marina.difesa.it Carlo DISMA carlo-disma@marina.difesa.it Pasquale PRINZIVALLI pasquale.prinzivalli@marina.difesa.it Silvio SCIALPI silvio.scialpi@marina.difesa.it DIREZIONE E REDAZIONE: NOTIZIARIO DELLA MARINA Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione della Marina Militare Piazzale della Marina, Roma tel notiziario.marina@gmail.com NORME PER LA COLLABORAZIONE Il Notiziario è organo di informazione e la collaborazione è aperta a tutti. Gli elaborati, inediti ed esenti da vincoli editoriali, investono la diretta responsabilità dell autore, rispecchiandone le idee personali. Gli articoli dovranno pervenire per posta elettronica entro 10 giorni dall evento, corredati di foto (in formato.tif o.jpg, di dimensioni minime 18 x 13 cm e risoluzione non inferiore a 300 dpi) e didascalie esplicative; gli elaborati dovranno essere redatti evitando possibilmente l uso di acronimi, che eventualmente vanno esplicitati in maniera chiara e precisa. L accoglimento degli articoli o proposte di collaborazione non impegnano la Direzione alla pubblicazione nè alla retribuzione. La Direzione si riserva il diritto di dare all articolo l impostazione e i tagli ritenuti più opportuni. Al fine della corresponsione del compenso di collaborazione, è indispensabile che l autore rediga una dichiarazione contenente tutti i dati anagrafici, recapito telefonico e coordinate bancarie. Dal momento della retribuzione l autore cede ogni diritto di esclusività d utilizzo al Notiziario. Nessuna parte dei testi e delle illustrazioni può essere riprodotta senza l autorizzazione della direzione del Notiziario. Per la collaborazione a questo numero si ringraziano: Fondazione Francesca Rava NPH Italia Onlus, Palma Agosta, Marco Maccaroni, Rosario Naimo, Giovanna Scotton, Desirée Tommaselli. 2 Editoriale di Antonio Cosentino 4 Sitrep 6 Norman Atlantic, un volo lungo una notte di Marco Maccaroni In copertina: Stretto di Sicilia, 18 novembre Un operatore di volo a bordo di un elicottero SH-90A della nave anfibia San Giorgio impegnato in operazioni di attività di ricerca e soccorso. (foto di Corrado Carrubba). Sommario A NNO LXII - GENNAIO La Marina Militare al Dialogue 2014 dell ONU a Ginevra di Giovanna Scotton 14 Eventi ordinari (e straordinari) nello Stretto di Sicilia di Carlo Disma 17 Intervista al tenente di vascello Serena Petricciuolo di Palma Agosta 18 Giuramento in Accademia Navale di Giovanna Scotton 26 Da Caimano a Leone - intervista al comandante della Brigata Marina San Marco di Marco Maccaroni 32 Il Caio Duilio alla Gabian di Pasquale Prinzivalli 34 Andrea Doria: contrasto alla pirateria e capacity building di Davide Galli 36 Varata nave Alpino di Rosario Naimo 38 Wings of Gold di Pasquale Prinzivalli 40 Gli uomini che hanno fatto la storia della Marina: Angelo Belloni di Desirèe Tommaselli 44 Il mese in immagini di Pasquale Prinzivalli 48 Ninna Ho: la Nuova Ruota salva una vita Corso Eleutheros, quarant anni dopo MARINA MILITARE App NewsMM Per i contributi fotografici di questo numero si ringraziano: Corrado Carrubba, Valentina Catanese, Gabriele Lenzi, Giuseppe Micolani, Massimo Stotani, Laboratorio Fotografico Accademia Navale, Ufficio Storico della Marina In quarta di copertina: Locandina pubblicitaria del calendario della Marina MIlitare 2015, ancora disponibile per l acquisto sul sito web della Marina. ItalianNavy ItalianNavy Feed RSS Gennaio Esercitazione di truppe da sbarco inviate i vostri scatti dell epoca con una breve didascalia a: notiziario.marina@gmail.com Stampa: Tipografia Facciotti - Roma chiuso in redazione il: 10 febbraio 2015 Scarica il Notiziario in versione pdf 1

3 Mar Mediterraneo, novembre Formazione di AV-8B in volo sulla portaerei Cavour e su nave Etna in navigazione. di Antonio Cosentino Navigando e volando dal mare e sul mare, in azione nel nostro Mar Mediterraneo e nelle diverse aree calde del pianeta, la Marina ha concluso il 2014 con l emergenza del Norman Atlantic ed ha iniziato in velocità questo Il Jack batte fiero sui nostri più moderni cacciatorpedinieri, navi Doria e Duilio, la prima impegnata nelle attività di capacity building nell ambito dell Operazione EUCAP Nestor, oltre al contrasto alla pirateria, la seconda reduce da un attività addestrativa molto intensa con la marina francese. Nel frattempo, anche in Italia le attività si sono svolte rapidamente su più fronti: a Livorno hanno giurato gli allievi ufficiali del primo anno dei corsi normali dell Accademia Navale, mentre nello Stretto di Sicilia non si sono mai interrotti gli interventi di soccorso ai migranti, adesso inquadrati nell operazione Triton dell agenzia europea Frontex e sui quali ha relazionato al Dialogue 2014 dell ONU il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Giuseppe De Giorgi. Per mare, per terram, le attività della Forza Armata si svolgono senza soluzione di continuità, come ci ha raccontato l ammiraglio Rosario Walter Guerrisi, da incursore a comandante della Brigata Marina San Marco, che in quest occasione ha descritto tutte le novità che interessano il glorioso reparto della Marina. Sempre nel novero degli uomini coraggiosi della Forza Armata, oggi portiamo l esempio di un giovane pilota, Lorenzo Pietrini, che nonostante un terribile infortunio è riuscito, con grande forza di volontà, a recuperare la completa idoneità e conseguire le ambitissime Wings of Gold, con la stessa determinazione che in passato aveva spinto Angelo Belloni a prodigarsi nella sperimentazione di dispositivi e mezzi subacquei nonostante la perdita dell udito. Saluti di redazione Con questo numero lasciano la redazione il guardiamarina Carlo Disma e il capo di 1ª classe Sivio Scialpi. Carlo, valido autore che negli ultimi due anni ha prestato il proprio contributo alla realizzazione del Notiziario firmando svariati articoli inerenti la Difesa, decolla alla volta dell Accademia Aeronautica, dove frequenterà il corso applicativo per ufficiali. Silvio, estroso fotografo che ha firmato svariate immagini apparse su pagine e copertine del Notiziario, torna alla sua La Spezia, al primo Gruppo Navale. Nella speranza di incrociare nuovamente in futuro le nostre rotte, al neo sottotenente Disma e a capo Scialpi la redazione fa un augurio sincero, dedicando loro questa foto emblematica, con unità navali ed aerei, le loro passioni. 3

4 SITREP oceano atlantico gennaio OPERATION INHERENT RESOLVE OPERAZIONE PRIMA PARTHICA Operazione di contrasto del terrorismo islamico 2015 Personale Marina Militare JOINT ENTERPRISE KOSOVO OPERAZIONE ACTIVE ENDEAVOUR MULTINATIONAL BATTLE GROUP Personale Marina Militare Operazione NATO di contrasto sul mare del terrorismo internazionale Sommergibile PRINI ISAF AFGHANISTAN INTERNATIONAL SECURITY ASSISTANCE FORCE STANDING NATO MINE COUNTERMEASURES GROUP 2 Assistenza militare alle Forze Armate afgane e stabilizzazione dell Afghanistan Gruppo Navale Permanente NATO di contromisure mine Personale Brigata Marina SAN MARCO Gruppo Operativo Incursori SNMCMG 2 mar nero Fregata EURO (flagship) UNIFIL ESERCITAZIONE GABIAN UNITED NATIONS INTERIM FORCE IN LEBANON Attività addestrativa complessa congiunta con la Marina francese Personale Marina Militare Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite Cacciatorpediniere CAIO DUILIO golfo arabico VI.PE./OPER.CONSTANT VIGILANCE Attività di presenza/sorveglianza Vigilanza Pesca/Controllo flussi migratori Personale Marina Militare 1 Corvetta/pattugliatore (OPV/PV) C.te CIGALA FULGOSI, C.te FOSCARI, SIRIO M.F.O. mar mediterraneo MULTINATIONAL FORCE AND OBSERVERS JOINT OPERATION TRITON Controllo e verifica della libertà di navigazione nello Stretto di Tiran Operazione congiunta di controllo delle frontiere esterne della UE sotto egida dell agenzia FRONTEX GRUPNAVCOST 10: Pattugliatori ESPLORATORE, SENTINELLA, VEDETTA Personale Brigata Marina SAN MARCO 1 Pattugliatore/Corvetta: Navi SPICA, VEGA, LIBRA MISSIONE ITALIANA mar rosso IN LIBIA Attività di cooperazione militare post-conflict Italia-Libia EUNAVFOR - OPERAZIONE ATALANTA Personale Marina Militare EUROPEAN UNION NAVAL FORCE Operazione di contrasto alla pirateria marittima dell Unione Europea Cacciatorpediniere ANDREA DORIA (flagship TF-465) EUBAM LIBIA Attività di cooperazione militarecivile post-conflict UE-Libia Personale Marina Militare BONIFICHE COMBINED MARITIME FORCES Forza marittima multinazionale per la sicurezza marittima nella regione (Bahrain) NUCLEI MILITARI DI PROTEZIONE Protezione naviglio mercantile nazionale in transito nelle aree a rischio pirateria ORDIGNI IN MARE Personale Brigata Marina SAN MARCO Attività di disinnesco/neutralizzazione di ordigni esplosivi in mare Personale Gruppo Operativo Subacquei BMNS GIBUTI BASE MILITARE NAZIONALE DI SUPPORTO IN GIBUTI 30A SPEDIZIONE IN Missione di supporto tecnico-logistico alle forze nazionali in transito/sosta ANTARTIDE Programma di ricerca nel continente antartico in collaborazione con l ENEA Personale Marina Militare Personale Marina Militare oceano indiano EUCAP NESTOR Missione UE civile-militare di Regional Maritime Capacity Building in Corno d Africa (Gibuti e Seychelles) ATTIVITÀ DI DIFESA E SICUREZZA MARITTIMA NAZIONALE OPERAZIONI DI SICUREZZA MARITTIMA INTERNAZIONALI ATTIVITÀ DI COOPERAZIONE E OPERAZIONI INTERNAZIONALI CONCORSI/COLLABORAZIONI CON ALTRI DICASTERI NAZIONALI CAMPAGNE NAVALI/D ISTRUZIONE, ATTIVITÀ ADDESTRATIVA COMPLESSA Personale Marina Militare mare terra EMOCHM - OPERAZIONE JOINT WILL/ VONTADE CONJUNTA Team internazionale di osservatori militari per la cessazione delle ostilità in Mozambico Personale Marina Militare M ARINA della con la collaborazione della Sala Monitoraggio M.M. del 3 Reparto dello Stato Maggiore Marina

5 Norman Atlantic un volo lungo una notte Un operazione di soccorso storica che ha visto la Marina impegnata in prima linea con assetti aerei e navali per contribuire al salvataggio dei passeggeri del traghetto italiano incendiatosi nel canale d Otranto dal nostro inviato Marco Maccaroni All alba di domenica 28 dicembre 2014 veniva diramata la notizia di un grave incendio a bordo del traghetto di bandiera italiana Norman Atlantic, avvenuto durante la navigazione tra la Grecia e l Italia, a circa 30 miglia ad est di Otranto, mentre si trovava sotto la responsabilità di ricerca e soccorso delle autorità greche. Immediatamente la macchina dei soccorsi si è messa in moto: mentre gli elicotteri della Marina di base a Grottaglie prendevano il volo per verificare la situazione sulla scena d azione, gli elicotteri pesanti EH-101 della Base Elicotteri di Catania si approntavano in breve tempo per raggiungere la base pugliese di Grottaglie. Negli stessi istanti la nave anfibia della Marina San Giorgio, in quel momento nella base navale di Brindisi, richiamava a bordo l equipaggio e si portava rapidamente sulla scena d azione, mettendosi a disposizione della macchina dei soccorsi. Già dalla sera del 28 i mezzi in zona erano molteplici, con una presenza particolarmente importante della componente aerea, che si sarebbe rivelata determinante per l esito delle operazioni: dodici elicotteri, di cui 7 della Marina Militare, 2 del corpo delle Capitanerie di Porto e 3 dell Aeronautica Militare, con l ulteriore impiego di due aerei della Capitaneria di Porto e un velivolo da pattugliamento Atlantic dell Aeronautica. Diversi anche i mezzi navali impiegati, tra cui 3 motovedette della Mar Adriatico 29 dicembre Operatori di volo recuperano un naufrago con verricello da elicottero EH-101 dei Reparti Aerei della Marina MIlitare. 7

6 Guardia Costiera, il cacciatorpediniere della Marina Durand de la Penne, 5 rimorchiatori civili e 9 navi mercantili. Ma il vero punto di forza è stato la presenza della nave anfibia San Giorgio, sede del comando, coordinamento e controllo delle operazioni di soccorso. A bordo si trovava lo staff del 3 Gruppo Navale, comandato dal contrammiraglio Pierpaolo Ribuffo, che già dal 28 sera ha consentito - ininterrottamente, durante tutta la notte e nonostante condizioni meteorologiche estreme - il decollo ed appontaggio degli elicotteri EH-101, capaci di effettuare il trasbordo dei naufraghi fino a venti alla volta. Il successo dell operazione è dipeso in gran parte dall azione di due componenti fondamentali della Marina, quella aerea e quella navale, unitamente agli assetti del corpo delle Capitanerie di Porto e dell Aeronautica. Inoltre la decisione di trasbordare sul traghetto nelle fasi iniziali, tramite elicottero, due aerosoccorritori dell Aeronautica, seguiti da un pilota, un medico e un operatore sanitario della Marina, ha permesso di mantenere un contatto diretto, grazie a un telefono satellitare, e una visione effettiva e tempestiva di quello che succedeva a bordo della nave in fiamme. Il personale di Marina e Aeronautica è stato l ultimo ad abbandonare il traghetto, insieme al comandante della nave che, con grande competenza e dignità, ha svolto il suo ruolo fino in fondo. La Marina Militare ha concluso il suo impegnativo intervento quando, la sera del 30 dicembre, nave San Giorgio è giunta nel porto commerciale di Brindisi dove, in condizioni meteorologiche proibitive per la temperatura prossima allo zero, con neve e vento forte di grecale, ha svolto le operazioni di ormeggio al molo Costa Morena. A bordo aveva 215 naufraghi della Norman Atlantic, di cui 184 recuperati direttamente e 31 trasbordati da nave Durand de la Penne. Appena completate le operazioni di ormeggio, sia il comandante del traghetto, sia il suo equipaggio, hanno lasciato il San Giorgio per essere ascoltati dall autorità giudiziaria, mentre i naufraghi hanno potuto riabbracciare i propri cari o raggiungere le strutture dove sarebbero stati ospitati. La sera precedente, ultimate le operazioni di trasbordo dei naufraghi e con le unità ancora in pattugliamento per verificare la presenza di ulteriori dispersi, era stata organizzata una conferenza stampa congiunta con la partecipazione del ministro della Difesa, il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, il capo di Stato Maggiore della Marina, il comandante generale delle Capitanerie di Porto e un rappresentante dello Stato Maggiore dell Aeronautica. Nel corso del suo intervento l ammiraglio Giuseppe De Giorgi ha sottolineato come quella in corso fosse una delle operazioni più grandi che si siano verificate in questo tipo di interventi, e che il fatto di recuperare 427 persone, la maggioranza delle quali a mezzo di elicotteri, con venti che andavano intorno ai 40 nodi anche con una nave che era sotto incendio quindi con le fiamme che lambivano a volte anche i ponti superiori autorizzava a considerare l operazione di soccorso del traghetto Norman Atlantic un impresa storica. Mar Adriatico 29 dicembre Fase di salvataggio dei naufraghi del traghetto Norman Atlantic in fiamme con elicottero EH-101 dei Reparti Aerei della Marina MIlitare. Nella pagina a fianco, in alto nave Luigi Durand de La Penne, che ha contribuito alle operazioni di soccorso al traghetto. 9

7 La Marina Militare al Dialogue 2014 dell ONU a Ginevra di Giovanna Scotton Nostrum ha mostrato al mondo la migliore capacità professionale e il miglior volto umano Mare nella gestione di un emergenza umanitaria di proporzioni impressionanti. Noi ringrazieremo sempre la Marina Militare italiana per questo. Sono le parole con cui Antonio Guterres, Alto Commissario per i Rifugiati delle Nazioni Unite, ha accolto la delegazione della Marina Militare, invitata alla tavola rotonda Protection at Sea, nel corso dell iniziativa Dialogue 2014, organizzata nel palazzo dell UNHCR (l agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite) a Ginevra, dal 9 all 11 dicembre A raccogliere il tributo, il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe De Giorgi, che ha illustrato, ad oltre cinquecento tra delegati, rappresentanti di organizzazioni non governative e della stampa inter- Ginerva, 10 dicembre Dialogue Palazzo delle Nazioni Unite. Intervento del capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Giuseppe De Giorgi. (foto di Massimo Stotani) Vai alla notizia web sul sito: 11

8 nazionale, i dettagli di quest operazione, il cui coordinamento sinergico tra le diverse componenti istituzionali ha permesso di salvare la vita ad oltre essere umani. E non solo. Uno sforzo imponente ed efficace, come spiega l ammiraglio De Giorgi, che ha permesso di tenere sotto controllo aspetti sanitari e di sicurezza, che ha portato, nel contempo, anche all arresto di molti trafficanti di esseri umani. Un impegno che non termina con il passaggio del coordinamento all Operazione Triton, sotto l egida dell Unione Europea. La Marina Militare non smetterà di indirizzare i propri sforzi nel salvare vite umane in mare ha affermato l ammiraglio De Giorgi né di garantire la sicurezza di chi naviga, combattendo tutte le forme di traffici illeciti. Il Mediterraneo ha concluso non deve diventare un mare di morte». Una tregiorni intensa di incontri ed eventi per la Marina al Dialogue 2014 di Ginevra che ha preso il via con Sea Change, la sera del 9 dicembre. Protagonista della serata, organizzata dalla Rappresentanza Permanente d Italia e la Rappresentanza della Santa Sede presso l UNHCR, è stata la docufiction La scelta di Catia coprodotta da Rai Fiction, Corriere della Sera e H24 in collaborazione con la Marina Militare, presentata dal contrammiraglio Nicola De Felice e accolta da un applauso lungo e commosso. Successo anche, la sera del 10 dicembre, per l inaugurazione della mostra fotografica dedicata a Mare Nostrum, allestita nel foyer del Palazzo UNHCR e tenuta a battesimo dallo stesso Alto Rappresentante per i Rifugiati Antonio Guterres, dall ambasciatore d Italia Maurizio Serra e dal contrammiraglio De Felice. Una galleria di immagini toccanti e vivide, realizzate nel corso di Mare Nostrum, dal fotografo Massimo Sestini. Alcuni di questi scatti hanno guadagnato la copertina di alcune tra le testate internazionali più prestigiose, come il Times, consacrando Mare Nostrum tra le icone più nobili di intervento in un emergenza umanitaria. Ginerva, 10 dicembre Dialogue Palazzo delle Nazioni Unite (foto di Massimo Stotani) Mare Nostrum, modello da applicare su scala internazionale Tanti i partecipanti di spicco che hanno chiesto di studiare l esperienza di Mare Nostrum nel corso del Dialogue 2014 di UNHCR di Ginevra. Tra questi, il rappresentante speciale del Segretariato Generale dell ONU per le Migrazioni Peter Sutherland, il responsabile dell Unità Migrazione e Asilo dell Unione Europea Laurent Muschel, il ministro degli Affari Esteri della Libia Mohammed Dayri, il direttore dell Ufficio Regionale Europeo Vincent Cochetel. Mare Nostrum è un modello da esportare su scala internazionale ha affermato Peter Sutherland, sottolineando l eccellenza della Italian way nella gestione di emergenze umanitarie come quelle delle migrazioni via mare, presenti in tutti i mari del pianeta. Le migrazioni sono la storia del mondo, spesso dopo le guerre, le più tragiche Oltre le persone stimate, solo quest anno, in fuga via mare. Senza contare quelli che muoiono o spariscono senza che nessuno ne sappia più nulla. Con queste cifre l Alto Commissario per i Diritti Umani, Zeid Ra'ad Al Hussein, presenta i dati mondiali dell ONU sulle migrazioni, riconoscendo all Italia la capacità di aver saputo tradurre in azioni concrete anni di discussioni sulle strategie di salvaguardia delle migliaia di persone che migrano in massa attraverso gli oceani. Le migrazioni sono la storia del mondo e dell umanità. E spesso la più tragica, dopo le guerre afferma Al Hussein, spiegando che sono milioni le persone che da sempre partono alla ricerca di una vita degna di questo nome e che purtroppo, spesso, muoiono sulla strada della speranza. 13

9 Eventi ordinari (e straordinari) nello stretto di Sicilia Mentre non conosce sosta il fenomeno della migrazione dalle coste nordafricane, a bordo delle Unità della Marina impegnate a fronteggiare l emergenza nascono dei piccoli cittadini del Mediterraneo assistiti dal nostro personale medico. Dopo il termine dell operazione Mare Nostrum, lo scorso 31 ottobre, la Marina ha continuato a garantire nel Mediterraneo meridionale da una parte la maritime security, con il Dispositivo Navale di Sicurezza e Sorveglianza Marittima (DNSSM), dall altra il controllo dei flussi migratori provenienti dalle coste nordafricane, partecipando alla più recente operazione congiunta Triton, sotto l egida dell agenzia europea di controllo delle frontiere esterne Frontex, senza tralasciare l attività di presenza e sorveglianza storicamente assicurata con le operazioni Constant Vigilance e Vigilanza Pesca. Nell ambito di queste attività in mare si inseriscono degli interventi da non dimenticare, come il salvataggio dei 900 migranti alla fine del 2014, tra i quali si trovava la donna nigeriana che il giorno di Natale ha dato alla luce un bambino a bordo di nave Etna, assistita dal personale sanitario di bordo coordinato dal tenente di vascello medico Serena Petricciuolo in qualità di capo componente. Nei primi giorni del nuovo anno, il pattugliatore Libra, durante la partecipazione all operazione Triton, ha effettuato un intervento di ricerca e soccorso al largo delle coste libiche nel pomeriggio dell 8 gennaio, per poi ricevere a bordo 210 migranti soccorsi 105 miglia a sud di Lampedusa da nave Maestrale. Sempre nave Libra è poi intervenuta nella notte del 15 gennaio a sole 60 miglia da Tripoli per soccorrere due imbarcazioni ed accogliere altri migranti già tratti in salvo dal pattugliatore CP405 della Guardia Costiera, sottraendo al mare 490 persone. Anche in questo caso si sono verificate delle emergenze sanitarie per assistere due donne partorienti a distanza di poche ore una dall altra. Nonostante le difficoltà intrinseche legate alla piccola infermeria di bordo del pattugliatore e la giovane età del personale sanitario presente a bordo, il sottotenente di vascello medico Vincenzo Leone, assistito dal solo infermiere, capo di 3^ classe Angelo Vozza rispettivamente di 27 e 23 anni di Carlo Disma Stretto di Sicilia. Migranti a bordo di un mezzo da sbarco dell unità anfibia San Giorgio, sullo sfondo. (foto Corrado Carrubba). 15

10 hanno dato dimostrazione della propria competenza e i due parti hanno avuto esito positivo. In particolare, il primo episodio ha visto la partecipazione attiva del comandante della nave, tenente di vascello Alessandro Rispoli, intervenuto in supporto dello staff sanitario, mentre per il secondo caso è stata imbarcata un ostetrica della Fondazione Rava da Lampedusa, mostrando come la collaborazione sia realmente efficace tra i membri dell equipaggio e con le organizzazioni partner della Forza Armata. Mar Mediterraneo 16 gennaio 2015, hangar di nave Libra. In alto a sinistra: il medico di bordo sottotenente di vascello Vincenzo Leone e l infermiere capo di 3^ classe Angelo Vozza hanno appena assistito le donne partorienti; sopra: il comandante di nave Libra, tenente di vascello Alessandro Rispoli, assiste una donna partoriente. Nella immagine di sfondo: una fase del recupero di migranti trasportati a bordo di una unità della Marina. (foto di Corrado Carrubba). Intervista al tenente di vascello Serena Petricciuolo, ufficiale medico di nave Etna, che ha aiutato una migrante a partorire a bordo la notte di Natale di Palma Agosta Non lasciamo occupare lo spazio dell attenzione pubblica solo a italiani indegni, rendiamo omaggio a italiani esemplari come la dottoressa Serena Petricciuolo, medico della Marina Militare che la notte di Natale ha aiutato una profuga nigeriana a dare alla luce il suo bambino. Siamo orgogliosi di questi italiani campioni di cultura e di solidarietà. Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, durante il consueto discorso di fine anno, ha sorpreso il tenente di vascello medico Serena Petricciuolo, mentre si trovava a bordo di nave Etna, in infermeria con la sua componente sanitaria ad ascoltare, come milioni di italiani. L abbiamo incontrata, Serena, e lei ci ha raccontato come ha vissuto queste emozioni. Lei è il medico di bordo su nave Etna della Marina Militare, il giorno di Natale quale missione stavate svolgendo e cosa è accaduto? Ero imbarcata su nave Etna, a bordo della quale ricopro l incarico di medico, facevamo parte del Dispositivo Navale di Sorveglianza e Sicurezza Marittima. Era stata una giornata intensa come le giornate precedenti, con molti trasbordi di migranti, il mare era molto agitato e nella notte tra il 24 e il 25 dicembre le temperature si erano molto abbassate. Avevamo già recuperato centinaia di migranti, avevamo lavorato anche nelle ore della vigilia fino a notte fonda. Quella notte c è stata la gioia di un parto. Kate, una donna nigeriana che viaggiava con uno dei suoi figli, era già alla quarta gravidanza, era all ottavo mese e mezzo ed il piccolo è nato grazie al lavoro di tutta l équipe: uno splendido bambino di 3 chili e mezzo. Kate in onore dell Italia l ha chiamato Testimony Salvatore. Un immensa gioia arrivata a coronamento di un impegno senza sosta in mare durato giorni, aiutarla a far nascere il suo bambino è stata per me una felicità immensa che mi ha reso davvero orgogliosa del lavoro che faccio. Quella notte ci sono state tantissime attività da fare, effettuare il controllo sanitario dei migranti, coprirli, dargli da bere, farli mangiare con ordine. Se non si collabora, se non si è una vera famiglia non si può lavorare. A bordo, un grande esempio di squadra: il team sanitario della Marina, la meravigliosa dott.ssa Maita Sartori della Fondazione Rava con la dott.ssa Sara Modde del Corpo Italiano di Soccorso dell Ordine di Malta, le infermiere del corpo Infermiere Volontarie della Croce Rossa e i militari della Croce Rossa per il contenimento del rischio biologico, tutti insieme per un unico obiettivo: salvare vite umane in mare, e in questo caso avere l onore di vivere insieme l emozione di far nascere una nuova vita, una speranza per il futuro. Cosa ha provato quando il presidente Napolitano l ha citata tra gli italiani esemplari la notte del 31 dicembre? Dove si trovava? Ero a bordo, la nave era ormeggiata nel porto di Augusta al termine di un attività operativa, io e i miei colleghi avevamo deciso di passare il capodanno a bordo tutti insieme. Per puro caso ascoltavamo il discorso di Napolitano e quando lui mi ha citata l emozione è stata enorme. Mi trovato in infermeria con tutto il team sanitario. Un onore immenso. Il più bel Capodanno della mia vita. Poco dopo mi ha chiamata mio padre, commosso. Come è iniziata la sua passione per il mare e la decisione di arruolarsi in Marina? Io sono di Taranto ed è stato guardando le navi militari ormeggiate nel porto della mia città che mi sono innamorata della Marina sin da piccola. Il mio sogno era anche diventare un medico. Quando ho saputo, per caso, che c era la possibilità di diventare ufficiale medico in Marina ho partecipato al concorso per entrare in Accademia Navale e l ho vinto, iniziando l iter previsto per gli allievi ufficiali dei ruoli normali nel Ho completato gli studi nel 2011, laureandomi in medicina e chirurgia alla facoltà di Pisa. Avevo sempre guardato dal di fuori la Marina Militare e la medicina, come sogni: sono stata molto fortunata a poterli realizzare entrambi in una volta sola, diventando medico e ufficiale allo stesso tempo. 17

11 Giuramento in Accademia Navale di Giovanna Scotton Battezzati da una nuova stella, quella del nuovo programma navale, approvato proprio pochi giorni prima alla Camera. Sono i 105 allievi della 1 classe dell Accademia Navale, i 73 Ufficiali in ferma prefissata e i 4 piloti di complemento che hanno giurato il 6 dicembre 2014 nel piazzale dell Accademia Navale a Livorno e che vedranno entrare in linea nel prossimo decennio le nuove navi Livorno, 6 dicembre Momento del Giuramento degli allievi dell Accademia Navale di Livorno (foto di Silvio Scialpi). multiruolo della Marina Militare. Un annuncio dato direttamente dal capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe De Giorgi, davanti ad una madrina d eccezione, il ministro della Difesa Roberta Pinotti e al capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli. Navi e formazione, un binomio fondamentale in grado di creare quella flessibilità e quella capacità di fare squadra ha affermato il Ministro che sono il punto di forza della formazione in Marina e il migliore potenziale di sviluppo per il nostro Paese. E che nelle navi trovano il proprio habitat naturale. Questa che voi riceverete qui, in Accademia, ha detto il ministro Pinotti rivolta agli allievi è una formazione che dura 19

12 A giurare fedeltà alla Repubblica 105 allievi ufficiali della prima classe del corso normale, 73 del 14 corso in ferma prefissata e 4 del 14 corso allievi ufficiali piloti di complemento da 133 anni, un patrimonio prezioso non solo per la città di Livorno ma per l intera Nazione. L Italia ha bisogno di voi ha bisogno di nuovi leader, onesti servitori dello Stato ha concluso il Ministro - per garantire la libertà e la sicurezza del proprio Paese. Un pensiero quanto mai attuale, alla luce dei recenti sviluppi geostrategici internazionali, come ha ricordato all ammiraglio De Giorgi. Questo è il secolo marittimo queste le sue parole - e la nostra Marina Militare sta vivendo un momento di rinascita perché oggi abbiamo un nuovo programma navale. Voi siete il futuro, avrete la fortuna di essere imbarcati su navi moderne e quando porterete le vostre nuove navi nei porti lontani, porterete con orgoglio un pezzo d Italia e della sua millenaria civiltà. L orgoglio di una bandiera che ho avuto l onore di portare, proprio in questo stesso piazzale - ha ricordato il capo di Stato Maggiore della Difesa, nel definire la formazione il miglior investimento per lo sviluppo nazionale. In avanti e in anticipo, questo è il nostro migliore biglietto da visita continua l Ammiraglio - la migliore sintesi di assetti specialistici e naturale flessibilità d impiego delle navi, Livorno, 6 dicembre Momenti prima del Giuramento degli allievi dell Accademia Navale di Livorno (foto di Silvio Scialpi). M ARINA della 21

13 Livorno, 6 dicembre Cerimonia di giuramento degli allievi ufficiali dell Accademia Navale di Livorno. In basso: allievi defilano rendendo gli onori al palco delle Autorità. Sopra: particolare del brigantino interrato Alfredo Cappellini. Pagina a fianco, in alto: l ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, la senatrice Roberta Pinotti e l ammiraglio di squadra Giuseppe De Giorgi. (foto di Silvio Scialpi). L Italia ha bisogno di voi, per la libertà e la sicurezza del nostro Paese il Ministro della Difesa senatrice Roberta Pinotti 23

14 legati da un filo comune fatto di valori, come fedeltà, spirito di sacrificio e professionalità. E questa Università del Mare - così ha definito l Accademia - da sempre trasmette, oltre alla formazione professionale, i valori che portano alto il nome della Patria. Eroi silenziosi, così il comandante dell Accademia Navale, contrammiraglio Maurizio Ertreo, ha definito i futuri ufficiali, esortando gli Voi siete il futuro, avrete la fortuna di essere imbarcati su navi moderne e quando porterete le vostre nuove navi nei porti lontani, porterete con orgoglio un pezzo d Italia e della sua millenaria civiltà il capo di Stato Maggiore della Marina ammiraglio Giuseppe De Giorgi allievi a onorare quotidianamente il giuramento soprattutto nei suoi aspetti meno clamorosi e più ordinari. Il significato vero del vostro giuramento, al di là delle parole formali ha affermato - lo dovrete ricercare nelle due parole che vedete scritte di fronte a voi, sulla Torre dell Orologio di questo istituto: Patria e Onore. Guardatele bene. E scolpitele nella vostra mente e nel vostro cuore. Livorno, 6 dicembre Il Capo di Stato Maggiore, ammiraglio De Giorgi, passa in rassegna lo schieramento degli allievi durante la cerimonia del giuramento (foto Laboratorio Fotografico Accademia Navale). Vai alla notizia web sul sito : 25

15 Da Caimano a Leone Intervista al comandante della Brigata Marina San Marco di Marco Maccaroni Quali sono stati i cambiamenti e come è oggi la Brigata Marina San Marco, quali sono le peculiarità che la rendono speciale nello scenario anfibio nazionale ed europeo, quali sono le caratteristiche che si devono avere per entrare in un reparto d élite. E poi, tre anni trascorsi ad aspettare Massimiliano e Salvatore. Questi sono alcuni degli argomenti trattati nell intervista al comandante della Brigata Marina San Marco, contrammiraglio Rosario Walter Guerrisi G 9 gennaio 2015 Esercitazione di boarding e assetto Force Protection della Brigata Marina San Marco (foto di Valentina Catanese). M ARINA della uerrisi, dopo aver frequentato l Accademia Navale, diventa incursore di Marina nel 1984, con i caimani del Raggruppamento Subacquei e Incursori (Comsubin). Dopo aver trascorso circa 13 anni di carriera a Comsubin viene inviato presso la Marine Corps University per la frequenza del Command and Staff College, dove si specializza ufficiale anfibio. Da quel momento, nel 1997, la sua carriera prosegue a Brindisi, prima presso l allora Terza Divisione Navale, e poi al Raggruppamento Anfibio San Marco. Tra i leoni del San Marco, Guerrisi rimane fino al 2010, con l ultimo incarico da comandante del Reggimento. Oggi la Brigata Marina San Marco è reduce da un recente processo di riorganizzazione: è articolata su un organico di circa unità ed ha visto nascere il Comando della Forza Anfibia (Comforanf), alle dirette dipendenze del Comandante in Capo della Squadra Navale (Cincnav). Il compito del Comforanf è di fornire competenze specialistiche e supportare il processo di pianificazione e condotta delle operazioni anfibie e rappresenta il comando sovraordinato della Brigata Marina San Marco. Contestualmente, presso lo Stato Maggiore Marina, è nato il Reparto Anfibio, che si occupa di programmazione finanziaria, ammodernamento e potenziamento della componente e definizione delle linee guida su impiego e formazione del personale anfibio. 27

16 Ammiraglio, Lei è nel San Marco dal Ha ricoperto tutti gli incarichi di comando, vivendo i cambiamenti che il Reparto ha subito negli ultimi 15 anni. Ora torna a Brindisi dopo una parentesi di tre anni all'estero. Che sensazioni prova ad essere il comandante della Brigata Marina San Marco? Un misto di emozioni, in quanto consapevole di tornare in un reparto che con la nostra Forza Armata ha contribuito a scrivere pagine di storia militare del nostro Paese. Sono tornato tra gli uomini con cui ho condiviso buona parte della mia vita professionale, i cambiamenti, la continua voglia di migliorarsi, la voglia di contribuire con la Componente alla capacità operativa della nostra Marina per affrontare i variegati ed impegnativi compiti che ci attendono. Da Battaglione San Marco a Raggruppamento Anfibio, poi Forza da Sbarco e ora Brigata. Com'è oggi il San Marco? Oggi la Brigata Marina San Marco è una complessa unità dalle forti connotazioni marittime e dalla grande flessibilità d impiego che contribuisce, attraverso le sue componenti, a completare le capacità operative della Marina nello svolgimento di tutte quelle missioni a cui è chiamata a partecipare. La sua forza è rappresentata dai fucilieri di Marina, marinai che, attraverso il processo di formazione specialistica e l addestramento quotidiano, si integrano a bordo delle nostre unità navali per le missioni di tutti i giorni. Inoltre, in relazione alla precipua flessibilità, la Brigata è in grado di operare, anche con un minimo preavviso d impiego, in supporto alle popolazioni colpite da emergenze umanitarie o calamità naturali, grazie all intrinseca autonomia operativa e logistica conferitale dalla piattaforma navale da cui opera. M ARINA della Nello scenario odierno, le pedine principali della Brigata sono: Il Comando Brigata, che fornisce all ammiraglio comandante tutto il necessario supporto per la pianificazione e la condotta delle operazioni; Il 1 Reggimento San Marco, che rappresenta la principale unità di manovra della Brigata; Il 2 Reggimento San Marco, preposto principalmente alle operazioni navali; Il 3 Reggimento San Marco, responsabile della difesa di installazioni e delle aree portuali della Marina; Il Battaglione Scuole Caorle, organo deputato al delicato ed articolato compito della formazione per tutti i ruoli della Marina; Il Gruppo Mezzi da Sbarco, l indispensabile unità che assicura il movimento nave-terra, sia garantendo la condotta dei mezzi da sbarco, sia assicurando la gestione e l organizzazione della spiaggia di sbarco. Senza di esso un operazione anfibia non sarebbe possibile. Il Quartier Generale della Brigata Marina, che assicura il funzionamento delle infrastrutture e con il reparto tecnico, polo di manutenzione, assicura la capacità di primo intervento su tutte le apparecchiature elettroniche, optoelettroniche e di armamento sia sul suolo nazionale, sia in zona d operazione. Storicamente i fucilieri di Marina del San Marco hanno partecipato a tutte le missioni internazionali che hanno interessato le nostre FF.AA. Tale grande esperienza internazionale è una caratteristica peculiare della Brigata. Era il 2006, Operazione Leonte in Libano, dove Lei ha partecipato. A mio avviso, l'ultima operazione anfibia alla quale ha preso parte il San Marco. Qualche anno prima gli stessi Marines USA avevano iniziato operazioni prettamente terrestri, durate per più di un decennio, come Iraqi Freedom/Antica Babilonia in Iraq e ISAF in Afghanistan. Oggi, nella propria vision, il corpo dei Marines ha rappresentato l'esigenza di riacquistare la cosiddetta amphibiousity ( anfibiosità ). Il San Marco sente la stessa necessità? L operazione in Libano del 2006 è stata una chiara espressione delle caratteristiche della forza anfibia della Marina Militare: la forza aero-navale a connotazione anfibia era stata approntata molto rapidamente e, raggiunta la zona d operazione, in pochissimi giorni è riuscita a trasferire a terra le unità operative dell at- Un team ispettivo della Brigata Marina San Marco. I movimenti di ogni elemento sono studiati per assicurare a tutto il team una copertura a 360. Pagina a fianco, in alto: il contrammiraglio Rosario Walter Guerrisi, comandante della Brigata Marina San Marco 29

17 tuale Brigata Marina San Marco, le quali, fin da subito, hanno cominciato ad operare, rinforzando così il dispositivo delle Nazioni Unite, ormai insufficiente a fronteggiare gli effetti del conflitto nel sud del Libano. E importante ricordare che il trasferimento di uomini e mezzi è avvenuto dal mare proprio sulla costa antistante la zona di operazioni assegnata. Ricordo il continuo via vai di elicotteri e mezzi navali che trasportavano uomini, mezzi terrestri e attrezzature; ricordo l abbraccio festoso della popolazione libanese che ci attendeva. Molti ragazzi per strada vestivano le maglie dei nostri calciatori, neo campioni del mondo. Un emo- dalla forza aero-navale presente nelle acque antistanti le coste libanesi. Come si ricorda, le unità operative del San Marco sono state poi rilevate da unità del nostro Esercito, che hanno continuato l operazione, tutt ora in atto. Sull anfibiosità : l Italia è un paese che si proietta sul mare con migliaia di chilometri di coste e si deve confrontare quotidianamente con eventi che si svolgono nel nostro mar Mediterraneo. Inoltre, la stessa popolazione mondiale è concentrata per la gran parte nella fascia costiera e quindi la maggioranza delle attività rilevanti avviene tra la costa ed il mare. Da qui emerge la necessità di una forza esperienza per aver partecipato praticamente a tutte le missioni militari degli ultimi decenni. I giovani fucilieri sono guidati grazie all esempio dei più anziani. Cosa direbbe a un giovane che intraprende la carriera in Marina per incoraggiarlo a far parte della famiglia del San Marco? Che caratteristiche deve avere un giovane per affrontare questa bellissima avventura in un reparto d'élite della Marina Militare? Il San Marco è una forza costantemente pronta a essere impiegata, e questo comporta che i suoi uomini e le sue donne debbano essere capaci di addestrarsi costantemare, perché quello è il suo teatro naturale, deve amare una vita molto attiva, avere un grande spirito di adattamento a dover saper vivere in condizioni sicuramente non confortevoli. A fronte di questo grande impegno ogni singolo elemento dell organizzazione è cosciente dell importanza dell opera che svolge in quanto, ogni singola azione, contribuisce alla sicurezza nazionale ed agli interessi del nostro Paese. La consapevolezza di essere una pedina che contribuisce all azione più importante affidata ad un militare, ovvero la difesa della Patria e degli interessi nazionali. zione unica. Questa capacità ci ha consentito di evitare uno sbarco amministrativo - con un ingente numero di mezzi tattici e logistici - e il conseguente attraversamento di lunghi tratti della viabilità libanese che avrebbe provocato inevitabili disagi alla popolazione, già vessata dalla situazione di difficoltà dovuta al conflitto. Al comando dell operazione era l allora ammiraglio di divisione Giuseppe De Giorgi, comandante della Task Force anfibia. Le unità della Brigata Marina San Marco, come in ogni operazione anfibia, sono state sempre supportate in grado di operare sul mare e dal mare. È ancora unico il San Marco? Quali sono, secondo Lei, quelle peculiarità che rendono ancora speciale il San Marco nello scenario anfibio nazionale ed europeo? Il San Marco è un unità particolarmente leggera, flessibile e mobile, in grado, grazie al supporto aeronavale, di concentrare un adeguata capacità operativa (ivi compresa una potenza di fuoco) dove necessario e opportuno. Con le sue unità imbarcate completa il sistema d arma delle nostre navi. I fucilieri del San Marco hanno una grande mente e pronti all azione anche con breve preavviso. Pertanto la caratteristica indispensabile per far sì che un giovane entri a far parte della famiglia del San Marco è sicuramente una condizione psico-fisica ottimale, che costituisce il vero e proprio fondamento di un fuciliere di Marina, ma non è sufficiente. Doti quali disponibilità, determinazione, lealtà, riservatezza, coraggio fisico e morale, nonché l altruismo, devono essere parte del carattere del marò che sarà poi impiegato in ogni attività/contesto in cui il Reparto è chiamato ad operare. Sono questi i valori del fuciliere di Marina. Deve amare il Siamo a tre anni, purtroppo, di permanenza forzata in India dei nostri due fucilieri Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Li conosciamo bene entrambi. Cosa vuole dire a Salvo e Max? Voglio soltanto dire loro che li aspettiamo in assemblea per intonare, come di consueto, l inno nazionale. Ammiraglio Guerrisi, la ringrazio per la Sua disponibilità, e mi consenta di concludere questa intervista con il motto dei leoni : per mare, per terram San Marco!!! Veicolo anfibio d assalto AAV7 (Marine Amphibious Assault Vehicles) durante un esercitazione. (foto di Giuseppe Micolani). 31

18 A sinistra: Golfo del Leone dicembre Un membro dell equipaggio del Duilio durante un rifornimento laterale nel corso dell esercitazione Gabian 2014, sullo sfondo la fregata francese Montcalm; sotto, una fase dell esercitazione con una motovedetta francese ed un gommone a chiglia rigida del Duilio insieme ad altre imbarcazioni al largo delle coste francesi meridionali. Il Caio Duilio alla Gabian Esercitazione congiunta con la Marina francese per il nostro cacciatorpedinere, unica unità straniera a partecipare, lo scorso dicembre nel Golfo del Leone capitano di vascello Giacinto Sciandra, è stata l'unica unità straniera invitata a partecipare alla quarta edizione dell importante esercitazione francese, durante la quale l'equipaggio ha svolto un intenso e proficuo addestramento con ritmi e difficoltà crescenti, affrontando scenari realistici che vanno dalla difesa e sicurezza marittima a operazioni a più alta intensità. Sia il Duilio che l unità francese Forbin appartengono alla classe Orizzonte, nata da Vai alla notizia web sul sito: una collaborazione italo-francese, che ha portato alla realizzazione di quattro unità innovative per la difesa aerea, due destinate alla nostra Marina e due a quella d oltralpe. La Gabian 2014 ha fornito anche l'occasione per uno scambio di esperienze tra gli equipaggi delle due unità gemelle, con una delegazione francese che ha trascorso un intera giornata a bordo del Duilio operando fianco a fianco con i colleghi italiani. di Pasquale Prinzivalli Il cacciatorpediniere Caio Duilio è rientrato nella base della Spezia, dopo un periodo di addestramento in mare congiuntamente alla Marine Nationale francese. L esercitazione Gabian, svoltasi nelle prime due settimane di dicembre, ha portato la nostra unità nelle acque del Golfo del Leone, tra Francia e Corsica. Nave Duilio, al comando del In alto: Golfo del Leone, dicembre Il cacciatorpedinere Caio Duilio in navigazione durante la partecipazione all esercitazione Gabian; A sinistra: esercitazione di tiro condotta dal Caio Duilio con uno dei suoi tre cannoni calibro 76/62 super rapido. 33

19 Andrea Doria contrasto alla pirateria e capacity building di Davide Galli Esercitazione dalla duplice finalità per il nostro caccia: addestramento antipirateria e attività di capacity building con la Coast Guard delle Seychelles, in supporto alla missione dell Unione Europea Eucap Nestor Il cacciatorpediniere Andrea Doria, in occasione della sosta alle Seychelles ai primi di gennaio, ha partecipato ad un esercitazione complessa con le forze armate locali. L attività addestrativa ha visto la partecipazione di un velivolo da pattugliamento delle forze aeree, un pattugliatore della Coast Guard e mezzi veloci della Maritime Police dello stato insulare africano congiuntamente alla nostra unità con il suo elicottero EH-101 ed il boarding team della Brigata Marina San Marco. L addestramento è consistito nella simulazione di un attacco da parte di un gruppo di pirati ad un peschereccio, in seguito al quale la Coast Guard delle Seychelles è intervenuta richiedendo il supporto di nave Doria per coordinare le ricerche e intercettare il mezzo sospetto. Una volta localizzata dai mezzi aerei l imbarcazione è stata intercettata e bloccata dal security team della nostra unità, consentendo l intervento della guardia costiera per l avvio della fase di raccolta di prove a carico dei presunti pirati, in seguito arrestati e trasferiti a bordo del caccia italiano. L esercitazione ha consentito all equipaggio dell Andrea Doria di addestrarsi nell applicare le procedure previste in simili circostanze nell ambito della missione Atalanta di cui è attualmente flagship, supportando al tempo stesso il processo di Capacity Building che la missione Eucap Nestor sta conducendo a favore della Coast Guard delle Seychelles. Oceano Indiano occidentale, gennaio In queste pagine, il cacciatorpedinere Andrea Doria durante alcune fasi dell esercitazione antipirateria condotta congiuntamente alla Guardia Costiera delle Seychelles in supporto alla missione Eucap Nestor. Sopra, da sinistra, il Force Commander dell operazione Atalanta, contrammiraglio Guido Rando, e il comandante di nave Doria, capitano di vascello Angelo Virdis, discutono dell esercitazione con un rappresentante governativo delle isole Seychelles a bordo del caccia itailano. Vai alla notizia web sul sito: 35

20 Varata nave Alpino Quinta Fregata Europea Multi Missione del programma italo-francese per la Marina Militare Riva Trigoso, stabilimento Fincantieri, 13 dicembre 2014: nasce nave Alpino, quinta di una serie di 10 unità Fregate Europee Multimissione della Marina Militare, commissionata nell ambito dell accordo di cooperazione internazionale italo francese con il coordinamento dell organizzazione congiunta per la cooperazione europea in materia di armamenti, e che andranno a sostituire le ormai datate fregate classe Lupo e Maestrale. Centoquarantaquattro metri di lunghezza, circa 20 di larghezza e un dislocamento di tonnellate, la nuova Fremm prende il nome di Alpino in onore di uno dei reparti storici dell Esercito Italiano, come ribadito dal capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli: Il nome di questa nuova unità suggella il forte legame tra marinai ed alpini e il concetto interforze. Nave Alpino è un fiore all occhiello della cantieristica e industria italiana. Dalla legge sulla tutela della capacità marittima ha aggiunto l ammiraglio Binelli Mantelli - deriverà un ulteriore beneficio all operatività delle Forze Armate e all economia nazionale. Unità versatili, che presto verranno costruite sempre a Riva Trigoso, nel programma di rinnovo della flotta approvato dal Governo, a cui l Italia ha sottolineato il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe De Giorgi - in questo momento contrassegnato dalla rilevante importanza del mare, non vuole rinunciare. Confermato con la legge di stabilità dello scorso anno ha chiosato il presidente della Commissione Difesa al Senato, Nicola La Torre, che ci impegnerà per i prossimi diciannove anni con un investimento di 5.4 miliardi, e adesso con il lavoro delle nostre commissioni parlamentari che sono arrivate al padi Rosario Naimo rere positivo per l articolazione del piano navale che ci permetterà di entrare nella fase pienamente operativa per l ulteriore salto di qualità della nostra Marina. Alla cerimonia presenti anche il capo di Stato Maggiore dell Esercito, generale di corpo d armata Claudio Graziano, e il segretario generale della Difesa e direttore nazionale degli armamenti, generale di corpo d armata Enzo Stefanini, nonché i vertici Fincantieri, il presidente Vincenzo Petrone e l amministratore delegato Giuseppe Bono. La nuova Fremm proseguirà, sotto la guida del comandante designato capitano di fregata Marcello Grivelli, le attività di allestimento al cantiere integrato navale militare al Muggiano e sarà consegnata nei primi mesi del Riva Trigoso 13 dicembre A destra: l intervento del capo di Stato Maggiore dell Esercito, gen. Graziano; sopra: la firma apposta sul libro d onore, al centro il capo di Stato Maggiore della Difesa ammiraglio Binelli Mantelli, il capo di Stato Maggiore della Marina ammiraglio De Giorgi e l Amministratore Delegato di Fincantieri Giuseppe Bono; in alto l ammiraglio De Giorgi passa in rassegna lo schieramento durante la cerimonia del varo. Vai alla notizia web sul sito: Riva Trigoso 13 dicembre Nave Alpino pronta al varo (foto di Gabriele Lenzi). 37

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