REGIONE AUTONOMA FRIULI-VENEZIA GIULIA COMUNE DI FIUMICELLO
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1 dott. AVELLINO MASUTTO Consulenze Geologico-ambientali REGIONE AUTONOMA FRIULI-VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI FIUMICELLO PERIZIA GEOLOGICA PER LA VARIANTE AL P.R.G.C. NR. 18 DENOMINATA FOSSAVECCHIA.. TECNICO: Dott. Geol. Avellino Masutto Tel cell RELAZIONE GEOLOGICA Redatto da: A. Masutto Pagina 0 di 2 PALMANOVA, ottobre 2011
2 PREMESSA Nel mese di ottobre 2011 è stato redatto uno studio geologico per la Variante al P.R.G.C., denominata Fossavecchia, del Comune di Fiumicello. Lo scopo di questo lavoro è quello di verificare se la nuova destinazione urbanistica proposta dalla Variante ( da zona E5 di preminente interesse agricolo e zona soggetta a nuovo impianto boschivo a Zona di sperimentazione agraria ) sia o meno compatibile con le condizioni geomorfologiche del territorio. Per la stesura di questo lavoro si è reso necessario: valutare le condizioni geomorfologiche ed idrologiche delle aree interessate dallo strumento urbanistico in progetto; ricostruire la situazione litostratigrafica dei terreni nei primi metri dal piano campagna; definire le eventuali pericolosità naturali incombenti sull area. L indagine è stata condotta in ottemperanza alla L.R. n. 27/88 e successivo DPRG Per la realizzazione di questo lavoro si é fatto riferimento ai precedenti studi geologici effettuati per la Variante Generale al P.R.G.C del Comune di Fiumicello e successive modifiche. La relazione geologica ha compreso, dopo una preliminare fase di documentazione e analisi critica dei dati già esistenti, un rilievo di dettaglio sul sito con particolare riguardo alle pericolosità naturali. Non si è ritenuto opportuno effettuare alcun altro tipo di indagini geognostiche poiché i dati a disposizione erano sufficiente per una puntuale identificazione dei sedimenti. L areale oggetto di Variante è delimitato dalla linea rossa. nell allegato A
3 SITUAZIONE MORFOLOGICA E GEOLOGIA L area oggetto di variante è ubicata, a sud dell abitato di San Lorenzo nella parte meridionale del territorio comunale, nella porzione sud orientale della Bassa Pianura Friulana, in sponda sinistra del fiume Isonzo. Essa è compresa tra il Canale Isonzatto a nord e i canali Cucchini e Tiel a sud est e sud ovest. La quota del piano campagna varia tra -0,3 m e -1 m s.l.m.m. nel settore settentrionale dell areale a nord della SP 63 del Fossalon, mentre la quota del p.c. dell areale a sud della SP 63 varia tra -0,5 e -1,4 m s.l.m.m.. La SP 63 interseca obliquamente l areale ed il suo piano di scorrimento è collocato a +0,4 m slmm. In questo settore la Bassa Pianura Friulana è stata costruita dalle acque di fusione del ghiacciaio tilaventino che, nel loro deflusso verso il mare, avevano perso progressivamente velocità ed energia di trasporto. Questi eventi determinarono un'originaria selezione granulometrica dei depositi, con l'abbandono verso valle di sedimenti via via più sottili e in quantità progressivamente più abbondanti rispetto a quelli medio-grossi (con cui risultano spesso commisti o in alternanza) fino a costituire un'estesa e potente massa di alluvioni sabbioso-limoso-argillose. Nei periodi successivi tali depositi vennero però rimaneggiati, sovralluvionati o terrazzati ad opera delle correnti fluviali dell isonzo e del sistema Torre Natisone, in conseguenza del divagare e operare sul piano delle acque fluviali; durante le grandi piene cospicue percentuali di ghiaie furono portate molto avanti verso il mare lungo fasce o strisce sottili che s'incuneano e talora s'interdigitano entro l'enorme volume di sedimenti fini. In questa zona, della bassa pianura perilagunare, la recente azione costruttiva dei corsi d acqua si è manifestata fondamentalmente sia col rivestimento di precedenti substrati 2
4 ghiaiosi e sabbiosi sia con la deposizione di più cospicue masse sabbioso limose. La litologia del sottosuolo è quindi costituita da un potente complesso alluvionale di sabbie e limi cui s'intercalano strati di ghiaia e/o banchi di argilla con strati di torba; nei livelli superficiali è presente una marcata eterogeneità dimensionale per la contiguità e alternanza di depositi lentiformi essenzialmente sottili (sabbia e limo). A conferma di quanto sopra esposto si confrontino anche le colonne stratigrafiche di alcune terebrazioni profonde eseguite nelle vicinanze tra cui il pozzo n 29 compreso nell elemento cartografico n Casa Valle Dossi della CTR ed estratto dal: "CATASTO REGIONALE DEI POZZI PER ACQUA E DELLE PERFORAZIONI ESEGUITE NELLE ALLUVIONI QUATERNARIE E NEI DEPOSITI SCIOLTI DEL FRIULI - Direzione Regionale dell'ambiente. Trieste, settembre 1990 vol 2 ". In generale i terreni di superficie vengono classificati come come Terreni spesso ancora organici riposanti su depositi fluviali o di fondo lagunare (Zona perilaguanre di bonifica cfr.: Carta geologica delle Tre Venezie F. n 40 Palmanova ). L area oggetto di questa Variante è caratterizzata dalla presenza in superficie di sedimi appartenenti alla classe granulometrica contrassegnate dalla sigla MS (argilla e limo con sabbia). IDROLOGIA. Il territorio comunale è delimitato ad oriente dal corso del Fiume Isonzo mentre il sito è ubicato in prossimità alla confluenza dei canali Isonzatto e Cucchini. L area interessata dal questo studio risulta posta a meridione della fascia delle risorgive, ove parte delle acque profonde che nell alta pianura costituiscono la ricca falda freatica, vengono a giorno e vanno ad 3
5 alimentare la circolazione idrica superficiale; il sito non è interessato direttamente da nessuno di questi corsi d acqua La restante parte di acque freatiche si distribuisce negli orizzonti del sottosuolo a granulometria sabbiosa o ghiaiosa, confinati sia superiormente sia inferiormente dai livelli meno permeabili. In questo modo entra gradualmente in carico, assumendo carattere di artesianità. Nella zona in studio è così possibile stabilire, riferendosi alla bibliografia (Ferruccio Mosetti "Sintesi sull'idrologia del F.V.G."1983; E. Feruglio "La zona delle risorgive,1925"; Risorse idriche sotterranee del FVG: sostenibilità dell attuale utilizzo, Regione FVG, Univ. Degli Studi di TS, 2011 ), la presenza di più falde sovrapposte, ospitate in sedimenti sabbiosoghiaiosi e separate da livelli limosi e argillosi. Ciò rappresenta una schematizzazione della realtà, che risulta essere, a causa della spiccata eterogeneità dei tipi litologici presenti, estremamente più complessa. La marcata variabilità dei valori di permeabilità, sia in senso orizzontale sia in senso verticale, comporta una circolazione idrica sotterranea molto frazionata, specialmente nei primi metri al di sotto del piano campagna, ove si possono individuare diversi livelli sovrapposti saturi d acqua. Tali livelli presentano granulometria relativamente più grossolana e possono essere tra loro intercomunicanti oppure costituire lenti ospitate all interno dei litotipi più fini. Nell area in studio è stata identificata la presenza, nei primi metri di sottosuolo, di un acquifero con un livello libero variabile in funzione delle intensità delle precipitazioni atmosferiche che può variare tra 0,5 e 1,5 m dal p.c. Dal punto di vista idraulico la zona è a scolo meccanico tramite idrovora (idrovora Tiel Mondina) gestita e costantemente monitorata dal Consorzio di Bonifica della Bassa Friulana. Nel passato, in occasioni di importanti eventi meteorici, l areale è stato oggetto di allagamento per difficoltà di scolo e/o per l esondazione dei canali di cui si è detto mentre le mareggiate o l acqua alta non hanno 4
6 possibilità di interferenza poichè la linea lagunare si trova ad alcuni (4) chilometri a sud. CARATTERISTICHE GEOTECNICHE. Per le finalità di questo studio si è ritenuto sufficiente utilizzare i dati a disposizione contenute nei lavori relativi alle Varianti di cui si è scritto. Dall'esame dai dati delle prove geognostiche emerge che le caratteristiche geotecniche dei sedimenti sono piuttosto scadenti. Per i sedimenti in questione si possono definire, a titolo indicativo, i valori medi dei principali parametri geotecnici: ϕ angolo d'attrito interno γ peso di volume 1.8 t/mc c coesione 0,3 0.5 t/mq In presenza di acqua superficiale i valori di questi parametri tendono a peggiorare ulteriormente. ZONIZZAZIONE GEOLOGICO TECNICA DEL TERRITORIO. Il territorio in studio appartiene alla zona Z4 in cui vengono raggruppati i depositi costituiti prevalentemente da "sabbia con limo e argilla" attribuibili alla classe C9. Sotto il profilo geotecnico questi terreni presentano caratteristiche piuttosto scadenti. Per quanto riguarda l'edificabilità in queste zone non sussistono limitazioni particolari di natura geologica purchè gli interventi edificatori siano preceduti da adeguate indagini geognostiche. 5
7 TABELLA DELLE COMPATIBILITA E DELLA ZONIIZZAZIONE La tabella, che segue, è stata suddivisa in tre colonne dove vengono indicati: 1) la variazione urbanistica; 2) la compatibiltà geomorfologica; 3) il grado di zonizzazione; COMMENTO SULLA VARIAZIONE URBANISTICA da zona E5 di preminente interesse agricolo e zona soggetta a nuovo impianto boschivo a Zona di sperimentazione agraria. COMPATIBILITA GEOMORFOLOGICA Compatibile ZONIZZAZIONE GEOLOGICA Z4 PERICOLOSITA NATURALI. Nel territorio esaminato l'unico aspetto da considerare, quale fattore di pericolosità naturale, è quello legato alla allagabilità dell area. L areale (Tavola B) è inserito in zona P1(zona a moderata pericolosità) del Progetto di Piano Stralcio per l assetto Idrogeologico del bacino del fiume Isonzo (D. Lgs ). Gli areali delimitati dal PAI rappresentano la sintesi storica delle pericolosità idrauliche verificatesi dalla fine dell'ottocento fino ai tempi recenti. In particolare tengono conto degli areali soggetti all'ultima inondazione del F. Isonzo verificatasi nel 1940 (STEFANINI S.,GERDOL S.,STEFANELLI A "Studio per la definizione dei pericoli naturali nella Regione Friuli-Venezia Giulia,alluvioni, mareggiate, frane e valanghe".regione AUTONOMA FRIULI-VENEZIA GIULIA, Trieste.) che ha interessato parte del territorio di Fiumicello. 6
8 Mentre per le inondazioni dell Isonzo non sussistono attualmente, come verificato negli uffici del Genio Civile di Gorizia, motivi di pericolo in seguito a bonifiche realizzate nel secolo scorso, resta persistente il pericolo di allagamento nel caso in cui si verifichino periodi di intense precipitazioni meteoriche. Nel corso delle indagini eseguite non sono state rinvenute situazioni morfologiche o geologiche tali da creare ulteriori pericolosità naturali. CONCLUSIONI. A seguito delle indagini eseguite risulta che le condizioni geomorfologiche ed idrologiche del territorio comunale sono compatibili con le previsioni dello strumento urbanistico a cui questa relazione fa riferimento con le seguenti prescrizioni: l area interessata da intervento edificatorio dovrà essere ricaricata per portare il piano di calpestio a una quota pari o superiore al livello medio del mare; dovrà essere esclusa la realizzazione di vani al di sotto di tale quota; le aree interessate da costruzione in cui sono previsti impianti non sommergili dovranno essere ricaricate di almeno ulteriori 50 cm rispetto al livello medio mare; si dovranno adottare adeguati sistemi di laminazione al fine di garantire l invarianza idraulica del sito. ogni intervento edificatorio dovrà essere accompagnato da opportuno studio geologico-tecnico come prescritto dalla normativa vigente. Palmanova, ottobre
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