Prevenzione dell obesità e corretti stili di vita

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1 Prevenzione dell obesità e corretti stili di vita Progetto di Sorveglianza Nutrizionale ed Educazione Alimentare nella Popolazione Scolastica dr.ssa Gabriella Colao Resp. SIAN ASUR ZT6 dr. Luca Belli- Biologo Nutrizionista

2 INTRODUZIONE Attualmente l'obesità, rappresentando una malattia ad andamento cronico caratterizzata da elevata prevalenza con costante aumento dei casi, costituisce una seria preoccupazione per gli organismi politici e sanitari, tanto da essere definita dall OMS epidemia globale. I profondi mutamenti connessi allo stile di vita che hanno caratterizzato la nostra società in uno spazio di tempo alquanto limitato gli ultimi 50 anni - hanno provocato effetti di gran lunga importanti ; il cambiamento dei consumi alimentari che hanno privilegiato scelte di alimenti ad alta densità energetica e la scarsa attività fisica hanno indotto un bilancio energetico sempre più positivo con costante incremento del peso corporeo. L obesità costituisce purtroppo un fattore di rischio per l'insorgenza di numerose altre patologie metaboliche, cardiovascolari, respiratorie, motorie, oncologiche ed epatiche contribuendo, in modo sempre maggiore, ad un aumento della morbilità e della mortalità ed all'incremento della spesa della Sanità Pubblica. La sedentarietà ed un modello alimentare scorretto sono purtroppo atteggiamenti che vanno assolutamente modificati! I bambini e gli adolescenti spesso con il problema opposto eccessiva magrezza - appaiono i soggetti più a rischio privilegiando modelli alimentari non sempre adeguati alle loro esigenze ed uno stile di vita troppo sedentario. Essi sono inoltre più facilmente influenzabili dai messaggi mediatici che impongono mode e non educano ad un consumo consapevole e libero da condizionamenti. Poiché il trattamento dell'obesità risulta scarsamente efficace nel lungo termine e la maggior parte degli adulti obesi non riesce a risolvere il problema dell'eccesso ponderale in modo definitivo e soddisfacente, appare quanto mai importante il ruolo della prevenzione, soprattutto nell'età evolutiva, ove la presenza di abitudini alimentari e di stili di vita ancora non ben consolidati rende i soggetti più recettivi ad eventuali cambiamenti. L informazione gioca quindi un ruolo fondamentale se rivolta alla collettività ed ancora di più sicuramente se si inizia già in età precoce : modelli alimentari e stili di vita corretti, specialmente se appresi fin dall età evolutiva, promuovono una crescita sana e prevengono problemi sanitari sia nell immediato che nella vita adulta. 2

3 ATTUAZIONE DEL PROGETTO - ANNO SCOLASTICO Destinatari del progetto sono stati in totale 470 alunni del terzo anno della scuola dell infanzia, della seconda e quarta classe della scuola primaria e della seconda classe della scuola secondaria di primo grado - 5,7,9,12 anni - corrispondenti al 32,3% della popolazione scolastica delle fasce d età interessate. Gli obiettivi perseguiti nell articolazione del progetto sono stati : o conoscitivi acquisire l anamnesi alimentare quale strumento atto a conoscere le abitudini alimentari del bambino e della famiglia o educativi trasmettere conoscenze di base sulla corretta alimentazione al fine di promuovere, con il coinvolgimento delle famiglie, uno stile alimentare sano ed equilibrato o comportamentali promuovere,attraverso il cambiamento degli atteggiamenti, un corretto stile di vita riducendo le occasioni di sedentarietà o di salute tendere,attraverso il cambiamento dei comportamenti, alla riduzione del rischio di incidenza e prevalenza di sovrappeso ed obesità. Più dettagliatamente all interno delle classi partecipanti, parallelamente all attività di sorveglianza nutrizionale che ha visto il rilevamento, attraverso somministrazione di un apposito questionario, di abitudini e consumi alimentari e la raccolta di dati antropometrici ( peso, altezza, IMC indice di massa corporea ), è stato attuato dai docenti scolastici, con la collaborazione sempre offerta dal SIAN, verso i ragazzi un intervento educativo rivolto alla percezione dell importanza per lo stato di salute di una sana alimentazione e alla promozione di modelli alimentari corretti scoraggiando comportamenti scorretti. Si è cercato cioè non solo di recepire e valutare lo status in essere ma anche di trasferire concetti e stimoli di cambiamento. MASCHI % MASCHI FEMMINE %FEMMINE TOTALE % CLASSI D'ETA' MATERNE 10 37,0% 17 63,0% 27 11,8% 2 ELEMENTARE 50 58,1% 36 41,9% 86 21,9% 4 ELEMENTARE 69 51,1% 66 48,9% ,7% 2 MEDIA 95 42,8% ,2% ,1% TOTALE ,8% ,2% ,3% TAB. 1. adesioni per sesso e classi frequentate 3

4 Dai dati ottenuti dalla misurazione del peso e dell altezza dei soggetti si è ricavata, attraverso il calcolo dell indice di massa corporea, la percentuale dei normopeso, dei sovrappeso e di obesità ossia l andamento dello stato nutrizionale del campione. TAB. 2. stato nutrizionale del campione in relazione all IMC ed al sesso SESSO NORMOPESO SOVRAPPESO OBESO TOTALE MASCHI % 68,6% 21,6% 9,8% 100% FEMMINE % 74,6% 20,7% 4,7% 100% TOTALE % 71,74% 21,13% 7,13% 100% GRAFICO 1. stato nutrizionale del campione in relazione all IMC ed all età 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% NORMOPESO SOVRAPPESO OBESO 5 anni 7 anni 9 anni 12 anni TAB. 3. stato nutrizionale del campione rappresentativo dei bambini dell ultimo anno della scuola dell infanzia - 5 ANNI in relazione al sesso SESSO NORMOPESO SOVRAPPESO OBESO TOTALE MASCHI % 50,0% 30,0% 20,0% 100% FEMMINE % 64,7% 35,3% 0,0% 100% TOTALE % 59,3% 33,3% 7,4% 100% 4

5 TAB. 4. stato nutrizionale del campione rappresentativo del bambini del secondo anno della scuola primaria - 7 ANNI- in relazione al sesso SESSO NORMOPESO SOVRAPPESO OBESO TOTALE MASCHI % 70,0% 22,0% 8,0% 100% FEMMINE % 80,6% 16,7% 2,8% 100% TOTALE % 74,4% 19,8% 5,8% 100% TAB. 5. stato nutrizionale del campione rappresentativo dei bambini del quarto anno della scuola primaria 9ANNI in relazione al sesso SESSO NORMOPESO SOVRAPPESO OBESO TOTALE MASCHI % 59,4% 25,0% 15,6% 100% FEMMINE % 64,1% 29,7% 6,2% 100% TOTALE % 61,72% 27,34% 10,94% 100% TAB. 6. stato nutrizionale del campione rappresentativo dei ragazzi del secondo anno della scuola secondaria di primo grado - 12 ANNI - in relazione al sesso SESSO NORMOPESO SOVRAPPESO OBESO TOTALE MASCHI % 78,6% 17,1% 4,3% 100% FEMMINE % 81,3% 13,5% 5,2% 100% TOTALE % 80,1% 15,1% 4,8% 100% 5

6 Grafico 2. Distribuzione della popolazione scolastica in relazione all IMC ed al sesso nelle classi di età 5,7,9,12 anni 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE 5 anni 7 anni 9 anni 12 anni OBESO SOVRAPPESO NORMOPESO Dalla elaborazione ed analisi dei dati raccolti e presentati nelle precedenti tabelle, è emerso che : un terzo circa della popolazione campionata 28,26% - si trova in una condizione di sovrappeso/obesità la fascia d età dei 9 anni presenta un 38,28% di casi di deviazione dalla condizione di normalità per la condizione di sovrappeso si assiste ad un considerevole aumento dei casi nel IV anno della scuola elementare - 9 anni - con un picco del 27,34% per la condizione di obesità il picco maggiore si è riscontrato a 9 anni I dati relativi all ultimo anno della scuola dell infanzia 5 anni - mostranti un 33,3% di casi di sovrappeso, considerata l esiguità del campione, non sono sufficientemente rappresentativi. Comunque rafforzano il convincimento che la deviazione dalla condizione di normopeso sia un problema a comparsa sempre più precoce e a diffusione sempre più ampia anche nell età giovanile, come vedremo poi per gli adulti, l incidenza del sovrappeso e dell obesità è maggiore nel sesso maschile che non in quello femminile. 6

7 ABITUDINI ALIMENTARI E STILI DI VITA Analizzando i dati ricavati dai questionari sulle abitudini alimentari dei soggetti sono state evidenziate delle associazioni interessanti tra le scelte alimentari ed il proprio stile di vita e la comparsa delle condizioni di sovrappeso/obesità. Tra le molte problematiche riscontrate scarso consumo di frutta e verdura, limitato consumo di pesce e legumi, elevato apporto energetico rispetto al limitato dispendio connesso alla scarsa attività fisica - è emerso che circa un 20% di ragazzi ( 63 su 321) non consuma la prima colazione o la consuma solo a volte, spesso in maniera non adeguata. E stato infatti osservato che dei 321 soggetti a cui è stato somministrato il questionario, il 33,3 % degli obesi non consuma mai o lo fa a volte la prima colazione contro il 18 % di coloro che sono nella condizione di normopeso, così come il 12,7% di coloro che non consuma mai o lo fa a volte la prima colazione risulta obeso rispetto al 6,2% di chi consuma sempre o quasi la prima colazione. TAB. 7. Distribuzione dei ragazzi in relazione all IMC ed alla frequenza con cui fanno la prima colazione COLAZIONE NORMOPESO SOVRAPPESO OBESO TOTALE SEMPRE- QUASI SEMPRE % colonna 82,0% 79,7% 66,7% 80,4% % riga 72,5% 21,3% 6,2% 100% A VOLTE MAI % colonna 18,0% 20,3% 33,3% 19,6% % riga 65,1% 22,2% 12,7% 100% TOT Dal momento della prima colazione lungo tutto l arco della giornata conseguono a cascata inoltre comportamenti scorretti. Gli alunni che non consumano la prima colazione hanno a scuola una più rapida caduta di attenzione e un calo di rendimento. Per chi ha bevuto a colazione al massimo una tazza di latte e caffè diviene quasi inevitabile, rinnegando ogni buon proposito dietetico, avventarsi a merenda su qualsiasi alimento: dalla pizza, panini imbottiti, ad ogni genere di merendine e spuntini, senza alcuna attenzione ai contenuti e alla quantità. C è poi l' ulteriore ricaduta negativa di non avere più fame a mensa che è l altro momento educativo per le scelte e gli equilibri nutrizionali. Ed ancora a casa, spesso trascorrendo troppe ore al computer o davanti la televisione, si assumono pasti non adeguati. In definitiva la valutazione complessiva dei dati raccolti ha permesso di mettere in evidenza una serie di errori commessi da gran parte dei ragazzi. Tali risultati evidenziano quanto ancora molto si può e si deve fare nella prevenzione ed educazione sanitaria. 7

8 Altro dato interessante è stato valutare l influenza dell attività fisica sull IMC. I dati hanno evidenziato come lo svolgimento di esercizio fisico per almeno 5 ore settimanali sembra essere un buon fattore di prevenzione dell eccesso ponderale nella popolazione infantile analizzata (p < 0,001) Partendo da queste evidenze vanno sensibilizzati i ragazzi e le loro famiglie ad una costante attenzione sulla scelta e la giusta distribuzione quotidiana degli alimenti in particolare evitando di : - dare poca importanza alla colazione del mattino - far spesso ricorso a merendine, pizze e panini con salumi alla merenda del mattino, dimenticando quasi totalmente la frutta - non consumare verdure, pesce e legumi - trascorrere troppe ore davanti alla tv o al computer - consumare snack dolci dopo cena - non praticare attività fisica STATO NUTRIZIONALE DEI GENITORI Particolare attenzione è stata rivolta alla situazione dello stato nutrizionale della popolazione adulta rappresentata dai genitori dei ragazzi oggetto della indagine. I dati relativi al peso e all altezza sono stati raccolti da un apposito questionario rivolto ai genitori. TAB. 8. Valori soglia internazionali dell IMC indice massa corporea - per la valutazione dello stato nutrizionale nell adulto. (WHO 1995 ;WHO, 1998) Classificazione IMC* Sottopeso < 18,5 Normopeso 18,5-24,9 Soprappeso 25-29,9 Obeso =30 *IMC= Peso in Kg /(altezza in m) 2 TAB. 9. Distribuzione dei genitori in base all indice di massa corporea e al sesso. IMC SESSO < ,99 =30 TOTALE MASCHI % MASCHI 43,65% 44,95% 11,40% 100% FEMMINE % FEMMINE 75,60% 18,15% 6,25% 100% TOTALE % TOTALE 60,34% 30,95% 8,71% 100% 8

9 Nonostante i limiti rappresentati dalla non ufficialità delle misure basate su dichiarazioni spontanee dei genitori, i dati se valutati alla luce di quelli nazionali indicano che nel nostro territorio tra la popolazione adulta c è una incidenza di obesità dell 8,7% - più elevata rispetto al dato nazionale 7,3%. In analogia con il trend nazionale anche nel territorio fabrianese si osserva una maggior percentuale sia di soggetti in sovrappeso che di obesi tra i maschi. Un altro dato interessante derivato dall analisi dello stato nutrizionale della popolazione adulta è dato dalla distribuzione delle condizioni di sovrappeso ed obesità suddivisa per classi d età, che mostra un andamento simile a quello rilevato a livello nazionale con una crescita dell incidenza del sovrappeso e dell obesità con l avanzare dell età. TAB 10. Distribuzione dei genitori secondo l IMC e le classi d età IMC Età Genitori < ,99 =30 Totale < 39 ANNI RIGA % 68,15% 22,22% 9,63% 100% COLONNA % 47,79% 30,15% 46,43% 42,19% TRA 40 E 49 ANNI RIGA % 56,67% 36,06% 7,27% 100% COLONNA % 48,57% 59,80% 42,86% 51,56% 50 ANNI E OLTRE RIGA % 35,00% 50,00% 15,00% 100% COLONNA % 3,64% 10,05% 10,71% 6,25% TOTALE RIGA % 60,16% 31,09% 8,75% 100% Mettendo in relazione lo stato ponderale dei figli con quello dei genitori è emerso che i ragazzi classificati in eccesso ponderale (in condizioni di soprappeso /obesità) hanno un + 22,7% di genitori nelle stesse condizioni. Nella tabella 11 vengono messi in relazione i dati relativi allo stato nutrizionale dei ragazzi provenienti da famiglie dove entrambi i genitori presentano un IMC = 25 con quelli dei soggetti appartenenti a famiglie in cui entrambi i genitori presentano un IMC <25. Tab. 11. Stato nutrizionale dei ragazzi con entrambi i genitori con IMC < 25 o IMC = 25 IMC < 25 IMC = 25 Totale IMC genitori IMC Ragazzi Normopeso 83 ( 83,8% ) 19 ( 43,2 %) 102 Soprappeso 16 (16,2% ) 18 ( 40,9% ) 34 Obeso 0 ( 0% ) 7 ( 15,9% ) 7 Totale 99 ( 100% ) 44 ( 100% ) 143 In definitiva il dato che emerge in maniera chiara è l influenza del contesto familiare ove i genitori eccesso ponderale hanno una grande probabilità di avere figli nella stessa condizione. Come in 9

10 evidenziato nella tab.11 si nota un 56,8 % di soggetti in eccesso ponderale appartenenti a famiglie di genitori sovrappeso/obesi contro un 16,2% appartenenti a famiglie di genitori normopeso. L insieme dei dati mette in evidenza ancora una volta come sia importante assicurare una assidua informazione sul corretto stile di vita a tutta la popolazione, rivolgendo soprattutto alle famiglie con l aiuto della scuola una efficace educazione sanitaria sulla corretta impostazione dell alimentazione e del comportamento individuale nella moderna vita quotidiana. 10

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