BestPractice. Idratazione per via orale nell anziano.
|
|
- Fabio Tosi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PROGETTO ecceinfad BestPractice Informazioni evidence based per la pratica della professione infermieristica Idratazione per via orale nell anziano Questo numero di Best Practice si basa su una revisione sistematica pubblicata dal Joanna Briggs Institute intitolata Idratazione per via orale nell anziano. 1 I riferimenti bibliografici di questa pubblicazione sono gli stessi della revisione, disponibile on line all indirizzo Definizioni Osmole: numero di molecole contenute in un grammo-molecola di soluto non dissociato; per esempio: 1 grammo-molecola di NaCl (peso molecolare 58,5) equivale a 2 osmoli, perché il sale in soluzione si dissocia in Na (peso atomico 23) e Cl (peso atomico 35,5) e ogni particella in soluzione equivale a 1 osmole. Osmolalità: concentrazione di soluto descritto in termini di osmoli per kg di acqua. Osmolarità: concentrazione di soluto descritto in termini di osmoli per litro di acqua. NOTA: in soluzioni diluite come il plasma, le differenze fra osmolalità e osmolarità sono inferiori all 1%. Fattori di rischio Valutazione Gestione dell idratazione Raccomandazioni Premessa La disidratazione è lo squilibrio idroelettrolitico più comune dell anziano. Uno studio condotto su anziani ospiti in casa di riposo e ricoverati in ospedale per disturbi acuti ha riscontrato una disidratazione nel 34% dei soggetti. Un altro studio ha trovato che il 23% dei pazienti con più di 70 anni ricoverati in ospedale era disidratato. Questi dati sono preoccupanti poiché la mortalità degli anziani ricoverati per disidratazione è intorno al 45-46%. Non esiste una definizione universale e condivisa di disidratazione. Una definizione di lavoro è una perdita di peso rapida e superiore al 3%. La disidratazione è definita anche come un alterazione nel rapporto tra acqua ed elettroliti che insorge per perdita di acqua o per perdita di sodio accompagnata da acqua. Spesso viene definita in termini biochimici come condizione nella quale l osmolarità (vedi box Definizioni ) del sodio nel siero è uguale o superiore a 148 mmol/l o ancora il rapporto tra azotemia e creatinina è superiore o uguale a 25. La disidratazione può essere: isotonica, ipotonica o ipertonica (vedi tabella 1 alla pagina seguente). La disidratazione ipertonica nelle persone anziane, se non ci sono altre ragioni di natura fisiologica, può essere un segno di scarso apporto di liquidi, anche per ragioni di negligenza. Le persone anziane sono particolarmente suscettibili alla disidratazione a causa dei cambiamenti dovuti all età. In alcuni anziani la perfusione renale e la sensibilità all ormone antidiuretico (ADH) diminuiscono. Inoltre il senso della sete è ridotto anche nelle persone anziane in buona salute. La diminuzione della mobilità, la confusione mentale o la demenza e condizioni patologiche come l ipertensione, disturbi cardiaci o renali, rendono gli anziani ancora più sensibili agli squilibri di liquidi ed elettroliti. Anche se in numerosi articoli è stata discussa la gestione della disidratazione nelle persone anziane, non era ancora stata pubblicata una revisione sistematica. Questa revisione è stata progettata per identificare e riassumere le migliori ricerche disponibili su come mantenere l idratazione per via orale nell anziano. Livelli della prova Per la determinazione dei fattori di rischio sono stati inclusi solo studi di coorte e studi caso-controllo (livello III.2, vedi box Livelli delle prove alla pagina seguente). Per la determinazione dell efficacia dei protocolli di idratazione per bocca sono stati considerati solo gli studi randomizzati (livello II). In questa pubblicazione sono stati anche considerati studi sugli strumenti di valutazione. Tutte le altre informazioni incluse sono basate sull opinione degli esperti del gruppo di revisione. BestPractice 1 vol. 5 n. 1, 2001
2 TABELLA 1. Classificazione della disidratazione Disidratazione Descrizione Possibili cause Isotonica perdita di sodio = perdita di acqua digiuno completo episodi di vomito o diarrea Ipotonica perdita di sodio > perdita di acqua uso eccessivo di diuretici sodio sierico >135 mmol/l Ipertonica perdita di sodio < perdita di acqua sodio sierico >145 mmol/l febbre diminuzione dell assunzione di liquidi (casi iatrogeni) deprivazione di liquidi, possibile negligenza Obiettivi Gli obiettivi di questo numero di Best Practice sono descrivere i fattori di rischio più comuni per la disidratazione o la riduzione nell assunzione di liquidi negli anziani e il miglior metodo per identificare e gestire gli anziani a rischio di disidratazione o di apporto inadeguato di liquidi. Abbiamo presunto che l assunzione di liquidi non adeguata sia direttamente associata con il rischio di disidratazione, per questo l abbiamo considerata come esito. Abbiamo considerato solo protocolli per la gestione dell idratazione per bocca dato che la somministrazione di liquidi per via sottocutanea, endovenosa e con sondino nasogastrico sono meno comuni sul territorio o nelle case di riposo. Fattori di rischio Il primo passo per gestire la disidratazione nell anziano è identificare le caratteristiche o i fattori associati a un più alto rischio di disidratazione o di inadeguato apporto di liquidi. I possibili fattori di rischio sono l età, la mobilità e la capacità funzionale, il sesso, il calo della vista, la capacità comunicativa, l incontinenza e il numero di volte in cui vengono offerti liquidi. Età L effetto dell età sul rischio di disidratazione varia e dipende da dove vive il paziente. In una casa di riposo i soggetti disidratati erano significativamente più anziani rispetto a quelli idratati. Al contrario in un dipartimento di emergenza non abbiamo trovato una differenza significativa nell età tra soggetti disidratati e idratati. Quando abbiamo considerato l età come fattore di rischio, i risultati osservati erano controversi. In un gruppo di ospiti in casa di riposo abbiamo rilevato una relazione inversa tra età e assunzione di liquidi, mentre in un altro gruppo di ospiti sempre in casa di riposo l apporto di liquidi era simile in tutte le fasce d età. Mobilità e capacità funzionale Gli ospiti in casa di riposo allettati sembrano molto più a rischio di disidratazione rispetto ai soggetti non allettati. E stato rilevato invece lo stesso apporto di liquidi negli anziani che hanno bisogno di assistenza durante i pasti e in quelli autonomi, mentre l apporto di liquidi è inferiore in quelli solo in parte dipendenti durante i pasti. Il calo della vista è legato positivamente a un adeguata assunzione di liquidi, perché il personale si preoccupa di più di dare da bere agli anziani con questo deficit. Ciò vale anche per i pazienti con difficoltà nel parlare o evidente scialorrea. I pazienti più a rischio di disidratazione sono gli anziani solo in parte dipendenti che sembrano capaci di assumere liquidi ma che in realtà non lo sono. Di contro, un altra ricerca sui pazienti di un reparto di lungodegenza in un unità psicogeriatrica e in una di geriatria ha suggerito una relazione inversa tra grado di dipendenza e assunzione di liquidi, cioè tanto più dipendenti sono gli anziani tanto minore è l assunzione di liquidi. Sesso Non è ancora chiaro se il sesso sia un fattore di rischio di disidratazione o di diminuzione dell assunzione di liquidi. Si sostiene che le donne ospiti in casa di riposo siano disidratate più spesso degli uomini, ma non ci sono le prove a sostegno di questa affermazione. Le donne ospiti in casa di riposo avevano maggiori probabilità di introdurre meno liquidi rispetto agli uomini. Al contrario, gli uomini fra i 68 ei90anni nelle unità di lungodegenza e di geriatria ricevevano un minore apporto di fluidi rispetto alle donne, mentre gli uomini di un reparto psicogeriatrico sembravano riceverne di più. Tuttavia queste differenze non sono significative. Livelli delle prove 2 Tutti gli studi sono considerati in base alla forza delle prove classificate secondo i livelli riportati di seguito: Livello I Livello II Livello III-1 Livello III-2 Livello III-3 Livello IV Prova ottenuta da una revisione sistematica di studi randomizzati, tutti rilevanti. Prova ottenuta da almeno uno studio randomizzato ben progettato. Prova ottenuta da studi ben progettati ma non randomizzati. Prova ottenuta da studi di coorte o studi analitici caso-controllo ben progettati, preferibilmente condotti da più centri piuttosto che da un singolo centro o da un solo gruppo di ricerca. Prova ottenuta da serie di casi con o senza intervento. Risultati eclatanti in sperimentazioni non controllate. Opinioni di esperti basate su esperienza clinica, studi descrittivi o relazioni di commissioni di esperti. BestPractice 2 vol. 5 n. 1, 2001
3 Incontinenza Secondo uno studio condotto su anziani ricoverati in reparti di lungodegenza o ospiti in casa di riposo, l incontinenza non è un fattore di rischio per la disidratazione lo è invece per la minore assunzione di liquidi. Sembra che la diminuzione dell apporto di liquidi nei soggetti incontinenti sia una decisione cosciente per ridurre gli episodi di incontinenza. Stato mentale Lo stato mentale di anziani ricoverati è stato preso in esame come fattore di rischio per la disidratazione in un dipartimento di emergenza. I punteggi dello stato mentale erano inversamente proporzionali al grado di disidratazione. Quando si escludevano dagli studi i pazienti con stato cognitivo alterato si eliminavano anche molti pazienti disidratati. I pazienti nei reparti di lungodegenza e classificati secondo una scala di valutazione cognitiva come confusi assumevano nelle 24 ore meno liquidi rispetto ai pazienti lucidi. In un altro studio, controllando per 3 giorni l assunzione di liquidi e di cibo negli anziani ospiti in casa di riposo non si riscontrava alcuna relazione tra stato mentale e assunzione di liquidi. Altri fattori di rischio Studi osservazionali di piccole dimensioni hanno indicato altri fattori legata alla disidratazione o alla diminuita assunzione di liquidi: per esempio il numero di patologie, il numero di farmaci assunti, la frequenza dei pasti e l istituzionalizzazione. La presenza di più patologie o l assunzione di più farmaci pone gli anziani ospiti in case di riposo a rischio di disidratazione. L istituzionalizzazione è un fattore di rischio per la ridotta assunzione di liquidi: gli ospiti delle case di riposo assumevano meno liquidi rispetto agli anziani ospiti a casa. Se i liquidi sono disponibili e accessibili, gli anziani e i pazienti ne assumono una maggiore quantità. Altri possibili fattori di rischio per la disidratazione sono la difficoltà di mangiare o di bere, il vomito e la diarrea, le infezioni acute, le patologie multiple croniche, la depressione e la perdita di interesse nella cura della propria persona. Sintesi dei fattori di rischio Numerosi studi hanno suggerito fattori di rischio specifici per la disidratazione e per la ridotta assunzione di liquidi. Tuttavia molti risultati sono contraddittori, derivano da studi singoli di piccole dimensioni o si basano su opinioni di esperti. Valutazione Date le difficoltà nel definire i pazienti a rischio di disidratazione, si deve valutare se i pazienti assumono la quantità giornaliera raccomandata di liquidi e se hanno una idratazione adeguata. Misurazione dell assunzione di liquidi Per determinare l assunzione di liquidi negli ospiti delle case di riposo viene usato un modulo in cui si riportano i liquidi assunti e le eventuali situazioni che potrebbero comprometterne l assunzione. Questo strumento ha dimostrato un buon tasso di affidabilità. Non è stata riportata la validità, la sensibilità e la specificità di questo strumento e quindi non è possibile raccomandarne l uso. In base ai dati raccolti solo l 8% degli anziani rispettava o superava la quantità giornaliera raccomandata e la metà dei soggetti assumeva meno del 76% della quantità giornaliera raccomandata. Quantità giornaliera raccomandata di liquidi Dalle ricerche prese in esame emerge chiaramente che esistono molti metodi per definire la quantità giornaliera raccomandata di liquidi e di conseguenza la quantità considerata ottimale può variare. Per esempio, uno studio su anziani ospiti in casa di riposo ha confrontato la quantità di liquidi assunta con 3 parametri di quantità giornaliera raccomandata (vedi tabella 2) e ha rilevato che il quantitativo di liquidi assunto non era significativamente diverso da quello raccomandato dallo standard 1, ma era significativamente più alto di quello dello standard 2 e più basso rispetto allo standard 3. E stato anche osservato che alcuni pazienti ricevevano una importante porzione della quantità giornaliera raccomandata con l assunzione dei farmaci. Valutazione della disidratazione Valutazione con scheda Si può utilizzare una scheda che contenga sia l anamnesi sia i cambiamenti recenti nello stato di salute, i liquidi introdotti e l idratazione e gli eventi che aumentano il rischio di disidratazione. La scheda non identifica gli anziani disidratati, ma è utilizzata come strumento di screening per valutare la necessità di altre indagini. Non si fa riferimento all affidabilità, specificità o sensibilità né viene reso disponibile il valore predittivo positivo o negativo e quindi l uso di questo strumento non può essere raccomandato. Umidità ascellare Questo metodo determina l umidità cutanea ed è stato confrontato con un metodo biochimico per la valutazione della disidratazione (rapporto azotemia/creatinina, osmolalità di urine e plasma). Nel 57% dei casi lo strumento dava risultati conformi tra gli osservatori. Tuttavia identificava solo metà dei soggetti disidratati e l 82% dei pazienti che non lo erano. Pressione intraoculare Non è stata identificata nessuna correlazione tra pressione intraoculare e cambiamenti della osmolalità plasmatica o azotemia. Episodi febbrili Uno o più episodi febbrili (temperatura rettale 38,3 ) possono essere indicatori di disidratazione in atto o imminente. TABELLA 2. Calcolo della quantità giornaliera raccomandata di liquidi Standard Quantità 1 30 ml/kg di peso corporeo 2 1 ml liquido/caloria consumata ml/kg per i primi 10 kg 50 ml/kg per i successivi 10 kg 15 ml/kg per il peso rimanente BestPractice 3 vol. 5 n. 1, 2001
4 Valutazione infermieristica e medica Le caratteristiche di disidratazione individuate in un dipartimento di emergenza sono: lingua con solchi longitudinali, occhi infossati, secchezza delle mucose, debolezza dei muscoli della parte superiore del corpo, difficoltà di parola e confusione. Una valutazione clinica, in parte basata su risultati di esami di laboratorio (per esempio la natriemia) può sovrastimare il numero di anziani disidratati. Valutazione di laboratorio L accuratezza degli strumenti da usare al letto del paziente (come già TABELLA 3. Composizione di una soluzione reidratante per bocca (237 ml) Contenuto Quantità Calorie 70 Proteine Carboidrati Lipidi Calcio Magnesio Sodio Potassio Cloro 0 g 17 g 0 g 10 mg 6 mg 50 mg 45 mg 80 mg riportato) viene confrontata con uno o più parametri di laboratorio come gli elettroliti (o altri soluti) plasmatici o urinari. Il parametro biochimico di riferimento varia da studio a studio. Nel confronto tra il peso specifico delle urine e test di laboratorio come l ematocrito, l osmolalità sierica, il rapporto azotemia/creatinina, solo quest ultimo ha dimostrato di essere un indicatore accurato della disidratazione precoce. Sintesi della valutazione della disidratazione Segnare in cartella la quantità di liquidi assunti durante le 24 ore è il metodo in genere accettato per misurare l assunzione di liquidi. Stabilire se l assunzione di liquidi è adeguata dipende però dai valori di riferimento scelti. Bisogna ricordare che gli anziani ospiti in case di riposo assumono una proporzione importante di liquidi con i farmaci. Gli strumenti utilizzati al letto del paziente per identificare la presenza o il rischio di disidratazione non sono accurati o sono male utilizzati. I parametri di laboratorio sono ancora considerati il parametro di riferimento per la valutazione della disidratazione. Gestione dell idratazione La posizione (seduta o in piedi) di chi alimenta o che dà da bere agli anziani completamente dipendenti in case di riposo non influisce in alcun modo sull apporto di liquidi. Uno studio ha riscontrato un miglioramento significativo nell idratazione del paziente dopo la somministrazione aggiuntiva di una soluzione idratante per bocca (vedi tabella 3) per raggiungere la quantità giornaliera raccomandata; il miglioramento è stato valutato sulla base di esami di laboratorio. Come anche l idratazione (valutata secondo il peso specifico delle urine) aumenta negli ospiti non deambulanti in case di riposo ai quali durante la giornata veniva dato un bicchiere d acqua ogni 90 minuti rispetto ai soggetti che ricevevano la normale assistenza. Bibliografia 1 Hodgkinson B, Evans D e Wood J. Maintaining oral hydration in older people. The Joanna Briggs Institute for Evidence Based Nursing and Midwifery, 2001 Systematic Review No Sulla base dei livelli codificati in: National Health and Medical Research Council. A guide to the development, implementation and evaluation of clinical practice guidelines. 1999, Appendice B. RACCOMANDAZIONI BestPractice 4 vol. 5 n. 1, 2001
5 Non c è una chiara determinazione dei fattori di rischio per la disidratazione e la riduzione dell assunzione di liquidi; per questo sono necessari studi. Gli anziani totalmente dipendenti sono a rischio più alto di disidratazione, neanche i pazienti solo in parte dipendenti dovrebbero essere controllati per garantire un adeguata assunzione di liquidi (livello III.2). Non c è una quantità standard da assumere quotidianamente, il quantitativo per assicurare un adeguata idratazione in un soggetto anziano non dovrebbe essere inferiore a ml/24 ore (livello IV). Il metodo migliore per controllare l assunzione quotidiana di liquidi è una scheda in cui viene registrata la quantità di liquidi introdotti (livello IV). Raccomandazioni Il metodo più semplice e accurato per determinare lo stato di idratazione del paziente può essere il peso specifico delle urine (livello III.2). La presenza di mucose secche, lingua con solchi, occhi infossati, confusione e debolezza dei muscoli della parte superiore del corpo può indicare una disidratazione (livello III.3). Sono necessarie ulteriori ricerche per determinare il migliore metodo non invasivo per tenere idratate le persone anziane. L offerta di liquidi a tempi prestabiliti agli anziani allettati può garantire un adeguato livello di idratazione (livello II). Far assumere liquidi quando si somministrano farmaci è una delle modalità consigliate per aumentare l idratazione (livello IV). Joanna Briggs Institute for Evidence Based Nursing and Midwifery Margaret Graham Building, Royal Adelaide Hospital, North Terrace, South Australia, ph: (08) , fax: (08) Pubblicato da Blackwell Science-Asia Questa serie di BestPractice è distribuita in collaborazione con: Ringraziamenti La revisione sistematica è stata condotta sotto la guida di un gruppo di esperti che ha svolto un ruolo di consulenza durante il processo di revisione. I membri del gruppo di revisione sono: Bronwyn Jones, Julie Devey, Margaret McLean, Hillary Spacey, Sam Goodes, Viv Turner, Raquel Kneebone. Il Joanna Briggs Institute ringrazia per la consulenza durante la conduzione della revisione. Le procedure descritte in BestPractice devono essere usate solo da personale esperto. L applicabilità di ogni informazione deve essere valutata caso per caso. E stata posta molta attenzione nell assicurare che questo numero di BestPractice consideri tutte le ricerche disponibili e l opinione di esperti; è esclusa ogni responsabilità in caso di danni, costi o spese subite o incorse come conseguenza dell utilizzo delle procedure qui discusse. Per la versione italiana: Traduzione a cura di: Paolo Baldazzi Centro studi Evidence based nursing Azienda ospedaliera universitaria di Bologna Policlinico S. Orsola Malpighi, Redazione: Zadig srl, via Calzecchi 10, Milano, segreteria@zadig.it tel.: fax: Direttore editoriale: Pietro Dri Redazione: Nicoletta Scarpa Grafica: Luigi Bona BestPractice 5 vol. 5 n. 2, 2001
I compartimenti liquidi corporei
Bilancio idrico I compartimenti liquidi corporei E essenziale per l omeostasi mantenere costanti volume ed osmolalità dei liquidi corporei, attraverso il bilancio tra assunzione ed eliminazione di H 2
Evidence Based Practice Information Sheets for Health Professionals. Mantenimento dell idratazione per via orale nella popolazione anziana
BestPractice Evidence Based Practice Information Sheets for Health Professionals Fonte dell informazione Questo foglio informativo di Best Practice si basa su una revisione sistematica della ricerca pubblicata
I compartimenti liquidi corporei
Bilancio idrico I compartimenti liquidi corporei Mantenere costanti volume ed osmolarità dei liquidi corporei è essenziale per l omeostasi. Questo è possibile solo se assunzione ed eliminazione di H 2
BestPractice. Detersione delle ferite: soluzioni e tecniche
http://aifa.progettoecce.it PROGETTO ecceinfad BestPractice Informazioni evidence based per la pratica della professione infermieristica Detersione del: soluzioni e tecniche Questo numero di Best Practice
ANALISI DELLA COMPOSIZIONE CORPOREA. Metodica impedenziometrica
ANALISI DELLA COMPOSIZIONE CORPOREA Metodica impedenziometrica L impedenziometria è un metodo particolarmente diffuso nella pratica clinica per l elevato grado di affidabilità nell analisi della composizione
La definizione dell anagrafe dei suscettibili: L esempio di Roma. Mariangela D Ovidio Dipartimento di Epidemiologia ASL RM/E
La definizione dell anagrafe dei suscettibili: L esempio di Roma Mariangela D Ovidio Dipartimento di Epidemiologia ASL RM/E Definizione dell anagrafe dei suscettibili: Introduzione Diversi studi hanno
4ª UNITA DIDATTICA Modello Nutrizionale metabolico
4ª UNITA DIDATTICA Modello Nutrizionale metabolico Contenuti Modello Nutrizionale metabolico Sezione del modello: Equilibrio idro-elettrolitico e acido-base Assistenza alla persona con problemi relativi
BestPractice. Prevenzione e gestione del dolore di spalla nel soggetto emiplegico
BestPractice Informazioni evidence based per la pratica della professione infermieristica e gestione del dolore di spalla nel soggetto emiplegico http://aifa.progettoecce.it PROGETTO ecceinfad Questo numero
I compartimenti liquidi corporei
I compartimenti liquidi corporei Il mantenimento di un volume relativamente costante e di una composizione stabile dei liquidi corporei è essenziale per l omeostasi. In condizioni di equilibrio, l assunzione
IDRATAZIONE. GLI ANZIANI E LA SETE GLI ANZIANI E L ACQUA Vicenza 1 dicembre 2006
IDRATAZIONE GLI ANZIANI E LA SETE GLI ANZIANI E L ACQUA Vicenza 1 dicembre 2006 1 Dr. Fiorella Zago Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Dipartimento di Prevenzione ASL 12 Veneziana 2 IDRATAZIONE
Workshop Clinici Interattivi
Associazione Medici Endocrinologi AME 2003-3 Congresso Nazionale Palermo, 7-9 novembre 2003 Workshop Clinici Interattivi Evidenze scientifiche e pratica clinica Interventi efficaci Zona grigia Interventi
L Audit clinico come strumento di miglioramento continuo delle prestazioni assistenziali
L Audit clinico come strumento di miglioramento continuo delle prestazioni assistenziali WE CANNOT CHANGE THE PAST, BUT YOU CAN CHANGE THE FUTURE (Pat Patfoort) Miglioramento della pratica clinica Cercare
INCONTINENZA URINARIA
Università degli Studi di Padova Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Infermieristica Infermieristica Clinica in Aree Specialistiche Docente Dott. Fabris Pietro INCONTINENZA URINARIA Perdita
Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I
Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I Osmosi Scaricaricato da www.sunhope.it A B 30 mm 5 mm [Soluto] A [Soluto] B [H 2 O] A < [H 2 O] B Scaricaricato da www.sunhope.it
INSUFFICIENZA RENALE CRONICA ASPETTI ASSICURATIVI
Associazione Italiana di Medicina dell Assicurazione Vita, Malattia e Danni alla Persona Milano 6 ottobre 2015 GIORNATA DI FORMAZIONE SULL ASSUNZIONE DEL RISCHIO E LA GESTIONE DEI SINISTRI INSUFFICIENZA
Accertamento dello stato nutrizionale
Accertamento dello stato nutrizionale ACCERTAMENTO DELLO STATO NUTRIZIONALE (ASN) Obiettivo: predire la probabilità di un outcome in rapporto a fattori nutrizionali e la possibilità di un trattamento nutrizionale
MINISAL PROGRAM. Università degli Studi di Foggia - Clinica Pediatrica, Foggia, 2. Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Napoli, 3
Contenuto di sodio e potassio nella dieta abituale di bambini e adolescenti italiani: relazione con età, massa corporea e pressione arteriosa. DELLO STUDIO MINISAL-GIRCSI A. Campanozzi 1, S. Avallone 2,
Un caso non difficile ma ricco di spunti
U.O.C. Pediatria, Neonatologia e UTIN Ospedale Fatebenefratelli Benevento Un caso non difficile ma ricco di spunti Giuseppe Furcolo Benevento, 24 maggio 2011 ore 21:30 del 17 febbraio 2010 Richiesta di
Il gatto disidratato: come intervenire e quali fluidi utilizzare
Mestre, 25 settembre 2011 Il gatto disidratato: come intervenire e quali fluidi utilizzare Veronica Marchetti Ospedale Didattico Veterinario Mario Modenato Università di Pisa v.marche)@vet.unipi.it TOTAL
34 congresso nazionale
Villa G., Negro A., Scaramuzzi J., Luraschi L., Ciriolo E., Greco M., Giardina G., Pileggi C., Beretta L., Zangrillo A., Manara D.F. 34 congresso nazionale La sete è una sensazione soggettiva, strettamente
Acqua: nutriente essenziale
Acqua: nutriente essenziale Funzioni dell acqua 1. Solvente delle reazioni metaboliche; 2. Regola il volume cellulare; 3. Regola la temperatura corporea; 4. Permette il trasporto dei nutrienti; 5. Permette
La febbre. È un aumento della temperatura corporea. superiore a 37 C se misurata per via cutanea, o superiore a 37,5 C se. misurata per via interna.
LA FEBBRE La febbre È un aumento della temperatura corporea superiore a 37 C se misurata per via cutanea, o superiore a 37,5 C se misurata per via interna. La febbre Febbre 38 39 C Febbre alta 39-40 C
Il Sangue e il Plasma FGE
Il Sangue e il Plasma FGE 2016-17 Obiettivi 1. Funzioni e composizione del sangue 2. Sedimentazione e concentrazione: VES ed ematocrito 3. Ematocrito ed indici eritrocitari (principali e derivati) 4. Ematocrito
Quali standard di qualità per l assistenza infermieristica in Pronto Soccorso?
Quali standard di qualità per l assistenza infermieristica in Pronto Soccorso? 12 Novembre 2015 Riva del Garda Nicola Ramacciati Infermiere Coordinatore, S.C. Pronto Soccorso Accettazione OBI Ieri Quali
I pazienti con demenza
1 I pazienti con demenza La ricerca nelle popolazioni considerate fragili: quali esperienze, quali frontiere? Paola Di Giulio, DSAN, SUPSI 9 aprile 2014 2 Trattamento del dolore e disturbi comportamentali:
MI PUO CAPITARE! L URGENZA IN PEDIATRIA. sul territorio, in pronto soccorso, in reparto
MI PUO CAPITARE! L URGENZA IN PEDIATRIA sul territorio, in pronto soccorso, in reparto LA REIDRATAZIONE ORALE. INFERMIERA, BAMBINO, GENITORE; NON E SEMPRE FACILE Mariagrazia Nucci Gradi di disidratazione
VALORI DI RIFERIMENTO DELLA BIOTESIOMETRIA NELLA POPOLAZIONE ANZIANA PER LO SCREENING DELLA NEUROPATIA PERIFERICA
49 CONGRESSO SIGG VALORI DI RIFERIMENTO DELLA BIOTESIOMETRIA NELLA POPOLAZIONE ANZIANA PER LO SCREENING DELLA NEUROPATIA PERIFERICA R. Lavecchia, M. Di Bari, E. Mannucci, F. Ermini, A. Breschi, C. Pozzi,
L aggiornamento pubblicato nel marzo del 2007 è stato integrato con la pubblicazione della prima lista di farmaci essenziali ad uso pediatrico
Nel 1977, l Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) pubblica il primo report sui farmaci essenziali. Indicato con l acronimo WHO TRS 615, il report tecnico costituisce la prima lista di farmaci essenziali
PREVEZIONE ALIMENTAZIONE. Gallieno Marri
PREVEZIONE ALIMENTAZIONE Gallieno Marri L'OMS stima in circa 17 milioni il numero delle persone muoiono prematuramente ogni anno proprio a causa di una epidemia globale di malattie croniche e le previsioni
mini-hta delle Tecnologie
mini-hta delle Tecnologie DATI PRELIMINARI 1. Proponente Azienda Dipartimento- Struttura ASL 5 spezzino CAD, assistenza integrativa per diabetici 2. Identificazione della tecnologia proposta me, tipo,
Scuola di specializzazione In Fisica Sanitaria a.a. 2005/2006 Epidemiologia Prof. Maria Antonietta Penco
Scuola di specializzazione In Fisica Sanitaria a.a. 2005/2006 Epidemiologia Prof. Maria Antonietta Penco penco@fisica.unige.it 20/03/2006 Sensibilità e specificità di un test Consideriamo la seguente tabella:
mini-hta delle Tecnologie
mini-hta delle Tecnologie DATI PRELIMINARI 1. Proponente Azienda Dipartimento- Struttura ASL 5 spezzino CAD, assistenza integrativa per diabetici 2. Identificazione della tecnologia proposta me, tipo,
VALUTAZIONE DEL LIVELLO DELLA FUNZIONE RENALE
VALUTAZIONE DEL LIVELLO DELLA FUNZIONE RENALE La stima del Filtrato Glomerulare (FG) èil miglior indicatore complessivo della funzione renale. La sola creatininemia non deve essere usata come indice di
R.S.A : PREVENZIONE e GESTIONE INFERMIERISTICA dell IDRATAZIONE
CAPITOLO 3 R.S.A : PREVENZIONE e GESTIONE INFERMIERISTICA dell IDRATAZIONE 1-OBBIETTIVI Gli obbiettivi di questo studio è quello di descrivere i fattori di rischio più comuni per la disidratazione o la
Approccio Terapeutico all iperglicemia a digiuno e postprandiale. Irene Brandolin S.C. Medicina Interna E.O. Ospedali Galliera Savona, 23 Marzo 2013
Approccio Terapeutico all iperglicemia a digiuno e postprandiale Irene Brandolin S.C. Medicina Interna E.O. Ospedali Galliera Savona, 23 Marzo 2013 La triade glicemica nella gestione del diabete Glicemia
NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE CONCORDATA CON L AGENZIA EUROPEA DEI MEDICINALI (EMA) E L AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AIFA)
NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE CONCORDATA CON L AGENZIA EUROPEA DEI MEDICINALI (EMA) E L AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AIFA) Agosto 2012 Comunicazione diretta agli operatori sanitari sull associazione tra
Corso di Metodologia della Ricerca per infermieri
Corso di Metodologia della Ricerca La scheda raccolta dati, contenuti e forma Antonella Valerio Fondazione FADOI Dipartimento per la Ricerca Clinica Centro Studi I passaggi di uno studio clinico Definizione
Infermieristica basata sulle prove di efficacia
Corso di Laurea in: Infermieristica (Presidente Prof. G. La Torre) Infermieristica basata sulle prove di efficacia Prof.ssa Carolina Marzuillo Prof.ssa Alice Mannocci Prof. Giuseppe Catalano carolina.marzuillo@uniroma1.it
Indicatori di performance per le cure primarie nel FVG
Roma, 15 giugno 2004 Indicatori di performance per le cure primarie nel FVG Antonella Franzo ASS 6 Friuli Occidentale Scopo del progetto Sviluppare un set di indicatori di performance che valutino alcuni
un metodo efficace per la perdita e il mantenimento del peso corporeo. L Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) dà la sua approvazione.
un metodo efficace per la perdita e il mantenimento del peso corporeo. L Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) dà la sua approvazione. I pasti sostitutivi sono alimenti destinati a diete
ELABORARE PROGRAMMA NUTRIZIONALE ENTERALE. Da dove comincio???
ELABORARE PROGRAMMA NUTRIZIONALE ENTERALE Da dove comincio??? DOVE VOGLIO ANDARE??? Raccomandazioni pratiche L elaborazione di un piano terapeutico con la NA prevede: 1) L identificazione del soggetto
. L infezione può causare diarrea e vomito.
La gastroenterite virale è l infiammazione dello stomaco e dell intestino causata da un viru s L infezione può causare e vomito CAUSE: La gastroenterite virale è la causa principale di grave in adulti
Impariamo a mangiare bene. Scienze Motorie Prof.ssa Marta Pippo
Impariamo a mangiare bene 2 Scienze Motorie Prof.ssa Marta Pippo Un sistema di riferimento è stato codificato dagli americani con il nome di PIRAMIDE ALIMENTARE : si basa su un rapporto giornaliero tra
Viene definita osmolalità la concentrazione totale dei soluti in un liquido. Più specificamente, l osmolalità sierica riflette la concentrazione di
1 Viene definita osmolalità la concentrazione totale dei soluti in un liquido. Più specificamente, l osmolalità sierica riflette la concentrazione di osmoli per 1 kg di acqua plasmatica, mentre l osmolarità
Evidenze cliniche: punto d incontro fra ricercatore e clinico. 09/05/2004 Dr. Giovanni Filocamo Dipartimento di Neuroscienze - Aimef 1
Evidenze cliniche: punto d incontro fra 09/05/2004 Dr. Giovanni Filocamo Dipartimento di Neuroscienze - Aimef 1 Obiettivi del ricercatore Valutare: 1.La storia naturale della malattia e la gravità della
ADULTI IN TUTTO? Occorre esserlo anche osservando corretti stili di vita. La sorveglianza nutrizionale negli adulti dai 18 ai 70 anni
ADULTI IN TUTTO? Occorre esserlo anche osservando corretti stili di vita. La sorveglianza nutrizionale negli adulti dai 18 ai 70 anni Nell anno 2007 è stato avviato un progetto di sorveglianza nutrizionale
BestPractice. Tricotomia pre operatoria e incidenza di infezioni della ferita chirurgica
BestPractice Informazioni evidence based per la pratica della professione infermieristica Tricotomia pre operatoria e incidenza http://aifa.progettoecce.it PROGETTO ecceinfad Questo numero di Best Practice
SICUREZZA STRADALE E PREVENZIONE SINISTRI, MODALITA DEI CONTROLLI PER STUPEFACENTI (art. 187 c.d.s.) RELATORE:
SICUREZZA STRADALE E PREVENZIONE SINISTRI, MODALITA DEI CONTROLLI PER STUPEFACENTI (art. 187 c.d.s.) RELATORE: Dirigente Ufficio Sanitario Provinciale della Questura di Bergamo Medico Capo della Polizia
la diversità dei contesti: le priorità
Il parto cesareo: una scelta appropriata Bologna 2 dicembre 2011 Il parto vaginale dopo cesareo. Metodologia di lavoro: dai fattori di ostacolo agli strumenti per il loro superamento Dante Baronciani,
DIARREA ACUTA: PERDITA DI ACQUA CON LE FECI, SUPERIORE A 10 ml/kg/die E DI DURATA INFERIORE A 2 SETTIMANE
DIARREA ACUTA: PERDITA DI ACQUA CON LE FECI, SUPERIORE A 10 ml/kg/die E DI DURATA INFERIORE A 2 SETTIMANE DIARREA CRONICA: DIARREA CHE DURA DA 14 GIORNI O PIU DIARREA PROTRATTA: DIARREA CRONICA ASSOCIATA
Escrezione cataboliti, farmaci, droghe Regolazione equilibrio idrico Regolazione osmolarità concentrazione elettroliti Regolazione equilibrio
Il rene Escrezione cataboliti, farmaci, droghe Regolazione equilibrio idrico Regolazione osmolarità concentrazione elettroliti Regolazione equilibrio acido-base Regolazione Pressione Arteriosa Secrezione
DIABETE E IPERGLICEMIA
DIABETE E IPERGLICEMIA Il glucosio è fondamentale per l organismo poiché è il nutriente essenziale per tutte le cellule che lo prelevano direttamente dal sangue. La principale fonte di glucosio risiede
Valutazione stato nutrizione VALUTAZIONE INTROITO ALIMENTARE VALUTAZIONE COMPOSIZIONE CORPOREA
VALUTAZIONE DELLO STATO DI NUTRIZIONE Rationale Stabilire presenza di malnutrizione Valutare possibili cause Verificare se la dieta usuale rappresenta un rischio per la salute Pianificare eventuale terapia
OLYMPIC WATCH. Sorveglianza e controllo dei giochi paralimpici. Sintesi delle informazioni raccolte dal sistema di sorveglianza del giorno
Report dell 11 marzo 2006 OLYMPIC WATCH Sorveglianza e controllo dei giochi paralimpici Sintesi delle informazioni raccolte dal sistema di sorveglianza del giorno 11 marzo 2006 Ogni giorno alla valutazione
BestPractice. Contenzione del paziente
BestPractice Informazioni evidence based per la pratica della professione infermieristica Contenzione del paziente http://aifa.progettoecce.it PROGETTO ecceinfad Per molti anni la contenzione fisica dei
La medicalizzazione della gravidanza e del parto
Università degli Studi del Sannio Facoltà di Economia La medicalizzazione della gravidanza e del parto Tesi di Maria Giovanna Esposito Relatore: Prof. Paola Mancini a.a. 2008-09 INTRODUZIONE Il fenomeno
Indicatori dello stato complessivo di salute, stato funzionale e stato cognitivo dell ospite
Progetto Nazionale CCM "Il monitoraggio della qualità dell assistenza in RSA : obiettivi e metodi, ruolo e impegni della regione Toscana Firenze, 5 Ottobre 2011 Indicatori dello stato complessivo di salute,
Alimentazione. Qual è lo stato nutrizionale della popolazione? Quante e quali persone sono in eccesso ponderale?
Alimentazione Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio rilevante per le principali patologie
La vostra salute è conn conness s a sa
La vostra salute è connessa LA TUA SALUTE È CONNESSA Una gamma di prodotti che soddisfa le molteplici esigenze del consumatore Voglio monitorare la mia pressione arteriosa Voglio controllare la temperatura
Rapporti tra malnutrizione e salute
La nutrizione Rapporti tra malnutrizione e salute La nutrizione è uno dei più importanti determinanti della salute. Esiste una stretta correlazione tra alimentazione non corretta e insorgenza di numerose
ASSISTENZA PERIOPERATORIA
ASSISTENZA PERIOPERATORIA Fattori che influiscono sull assistenza La malattia e la risposta Intervento chirurgico Aspetti sociali e personali Interventi dei medici e infermieri FATTORE UMANO TIPI DI INTERVENTI
ALLEGATO N. 2. mini-hta delle Tecnologie
ALLEGATO N. 2 mini-hta delle Tecnologie DATI PRELIMINARI 1. Proponente Azienda Dipartimento- Struttura 2. Identificazione della tecnologia proposta Nome, tipo, campo di applicazione 3. La tecnologia proposta
Gravidanza oltre il termine. Dott.ssa S.Iarlori
Gravidanza oltre il termine Dott.ssa S.Iarlori definizione Si definisce gravidanza protratta una gravidanza di età gestazionale oltre la 42 settimana ( 294 giorni dall'ultima mestruazione ) o 14 giorni
Quali sono le novità nella terapia ormonale sostitutiva nell insufficienza delle ghiandole surrenaliche?
ANDREA GIUSTINA Direttore Cattedra Endocrinologia Università degli Studi di Brescia Quali sono le novità nella terapia ormonale sostitutiva nell insufficienza delle ghiandole surrenaliche? Come da determinazione
Appropriatezza nella valutazione di test diagnostici in Diagnostica
Appropriatezza nella valutazione di test diagnostici in Diagnostica Scegliere il test a maggiore significatività od accuratezza diagnostica Dismissione di test obsoleti Valutare l introduzione di nuovi
L esperienza del centro AISC itinerante Dott. Cristopher Bartoli, Medico Specializzando in Medicina d Emergenza-Urgenza, Università degli studi di
L esperienza del centro AISC itinerante Dott. Cristopher Bartoli, Medico Specializzando in Medicina d Emergenza-Urgenza, Università degli studi di Roma La Sapienza - Ospedale Sant Andrea - Roma La clinica
La Malnutrizione e il Paziente Anziano
La Malnutrizione e il Paziente Anziano La fragilità Invecchiamento avanzato Stato socio Ambientale critico Pluripatologie croniche Ridotta autonomia funzionale Politerapia farmacologica FRAGILITA : sindrome
Eliminare dall organismo prodotti di rifiuto e sostanze tossiche idrosolubili(soprattutto prodotti azotati e creatinina);
Funzioni del rene Eliminare dall organismo prodotti di rifiuto e sostanze tossiche idrosolubili(soprattutto prodotti azotati e creatinina); Regolare il volume e la composizione del liquido extracellulare;
Nursing Evidence-Based Core Curriculum
Nursing Evidence-Based Core Curriculum Daniela Mosci e Paolo Chiari Centro Studi EBN Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna Policlinico S. Orsola Malpighi Variabilità nell infermieristica La professione
Sessione 2 : Strumenti e modalità di monitoraggio del paziente anziano fragile
Sessione 2 : Strumenti e modalità di monitoraggio del paziente anziano fragile Instabilità Condizione di ciò che non è stabile Il nuovo Zanichelli 14/11/2010 Regione Veneto Il paziente fragile 2 Scala
Smettere di fumare è difficile. Ma aiutare qualcuno a smettere è facile
Smettere di fumare è difficile Ma aiutare qualcuno a smettere è facile Il personale sanitario dimostra scarso interesse ad affrontare il problema del fumo con i propri pazienti L evidenza scientifica dimostra
Acqua a ritmo di Benessere! Prof. Angelo Pulcini
Acqua a ritmo di Benessere! Prof. Angelo Pulcini 4/19/16 L obiettivo Abbandonare l uso comune dell acqua come elemento essenziale per la vita, per passare all uso dell acqua come strumento essenziale per
Antropometria e nutrizione
Antropometria e nutrizione Peso ideale Il peso ideale corrisponde al peso corporeo raggiunto alla fine di uno sviluppo armonico. Può essere definito anche come il peso al quale, statisticamente, un organismo
Corso: La Ricerca Bibliografica Biomedica con PubMed. La qualità delle pubblicazioni scientifiche
Corso: La Ricerca Bibliografica Biomedica con PubMed La qualità delle pubblicazioni scientifiche 23 maggio 2012 L organizazzione della documentazione La piramide delle 6 S Sistemi Summaries Sinossi delle
ERNIA DEL DISCO LOMBARE ANALISI DEL PERCORSO ALL INTERNO DELL AZIENDA SANITARIA OSPEDALIERA CTO MARIA ADELAIDE DI TORINO
3 Corso congiunto A.N.I.N. G.I.S. GLI INTERVENTI CHIRURGICI SULLA COLONNA E L ASSISTENZA PRE E POST OPERATORIA ERNIA DEL DISCO LOMBARE ANALISI DEL PERCORSO ALL INTERNO DELL AZIENDA SANITARIA OSPEDALIERA
Seconda Parte Specifica di scuola - Statistica Sanitaria e biometria - 31/10/2014
Domande relative alla specializzazione in: Statistica Sanitaria e biometria Domanda #1 (codice domanda: n.1341) : Se 2.5 mg/l è il 95 percentile della distribuzione dei valori di omocisteina nel gruppo
CAMPAGNA DI SICUREZZA IDRATAZIONE
Più acqua, meno bolle CAMPAGNA DI SICUREZZA IDRATAZIONE Hydration L importanza dell idratazione in immersione Cos è la disidratazione e come influisce sulla sicurezza subacquea La disidratazione si verifica
PROFILO GLUCIDICO E LIPIDICO IN UNA POPOLAZIONE GERIATRICA AD ALTO RISCHIO CARDIOVASCOLARE
Università Politecnica delle Marche Clinica di Medicina Interna Cattedra di Medicina Interna e Geriatria Direttore: Prof. Alessandro Rappelli PROFILO GLUCIDICO E LIPIDICO IN UNA POPOLAZIONE GERIATRICA
Scaricato da
-Equilibrio diffusivo (chimico): in seguito alla diffusione la concentrazione delle molecole è uguale in tutte le parti del sistema C 1 Equilibrio diffusivo Le membrane cellulari sono selettivamente permeabili,
DALL ACCOGLIENZA (CAS) ALLA PRESA IN CARICO (GIC): APPLICARE IL MODELLO DELLA PRESA IN CARICO
DALL ACCOGLIENZA (CAS) ALLA PRESA IN CARICO (GIC): APPLICARE IL MODELLO DELLA PRESA IN CARICO LINEE DI INDIRIZZO DEL GRUPPO INFERMIERISTICO DI RETE Torino, 9 Giugno 2016 Rita Reggiani CPSI CAS AO Ordine
Telemedicina, Diagnostica Medica e valutazione del quadro clinico
Telemedicina, Diagnostica Medica e valutazione del quadro clinico L.I.A. - Laboratori di Informatica Applicata - si occupa di ricerca nel settore della telemedicina e delle tecnologie applicate alla diagnostica
Il bambino con disordine funzionale gastrointestinale
Il bambino con disordine funzionale gastrointestinale (vomito ricorrente, probabile o improbabile reflusso gastroesofageo, dolore addominale ricorrente, sindrome dell intestino irritabile) Dalla letteratura:
FIRSTBEAT SPORTS EXAMPLE REPORTS
FIRSTBEAT SPORTS EXAMPLE REPORTS Rapporto sull'allenamento Persona: Data: 11.12.212 Informazioni di base Età 24 Altezza (cm) 184 Peso (kg) 79 34 a riposo massima Classe di attività 8 Athlete (Example)
Prof. Serge Colson Invecchiare con la CMT, l attività fisica può prevenire l invecchiamento muscolare?
Prof. Serge Colson Invecchiare con la CMT, l attività fisica può prevenire l invecchiamento muscolare? Nei paesi occidentali si assiste ad un progressivo invecchiamento della popolazione e ad una crescente
Le abitudini alimentari degli italiani sono ancora favorevoli alla prevenzione?
Le abitudini alimentari degli italiani sono ancora favorevoli alla prevenzione? Simona Giampaoli Istituto Superiore di Sanità Roma www.cuore.iss.it Alimentazione Mediterranea negli anni 60..la alimentazione
UNITEL - Università telematica internazionale. Allenamento e produzione ormonale
Allenamento e produzione ormonale 1 Sedentari-Allenati 2 Allenamento e risposta del GH 3 Asse Ipotalamoipofisario Le differenze di risposta si annullano se si considera il carico di lavoro effettuato non
AUSL RIMINI DIREZIONE INFERMIERISTICA E TECNICA U.O. PRONTO SOCCORSO MEDICINA D URGENZA. Gli indicatori di qualità assistenziale in area critica
AUSL RIMINI DIREZIONE INFERMIERISTICA E TECNICA U.O. PRONTO SOCCORSO MEDICINA D URGENZA Gli indicatori di qualità assistenziale in area critica Obiettivi Monitorare Valutare Migliorare l indicatore è una
regole d oro per la prevenzione della calcolosi renale
10 regole d oro per la prevenzione della calcolosi renale La calcolosi renale è una patologia frequente, ricorrente e potenzialmente pericolosa se non adeguatamente inquadrata, prevenuta e trattata. Se
PRINCIPI E RACCOMANDAZIONI NUTRIZIONALI PER IL DIABETE
PRINCIPI E RACCOMANDAZIONI NUTRIZIONALI PER IL DIABETE Andrea Scaramuzza Alessandra Bosetti Gian Vincenzo Zuccotti Clinica Pediatrica Università di Milano Ospedale Luigi Sacco PRINCIPI E RACCOMANDAZIONI
Diarrea e vomito: è possibile la consulenza telefonica? Analisi dei dati di uno studio pediatrico di gruppo
Diarrea e vomito: è possibile la consulenza telefonica? Analisi dei dati di uno studio pediatrico di gruppo B. Tagliabue, S. Coronini, L. Venturelli Studio pediatrico di gruppo, Bergamo OBIETTIVO Valutare
Diabete e nutrizione artificiale. Edoardo Guastamacchia Università degli Studi di Bari A. Moro
Diabete e nutrizione artificiale Edoardo Guastamacchia Università degli Studi di Bari A. Moro NUTRIZIONE ARTIFICIALE La Nutrizione Artificiale (NA) è una procedura terapeutica destinata alle persone in
MODULO DI RICHIESTA INTRODUZIONE TECNOLOGIE SANITARIE
MODULO DI RICHIESTA INTRODUZIONE TECNOLOGIE SANITARIE HTA 1 rev.0 pag. 5 anno 2010 Al Nucleo Operativo HTA PROPONENTE Dipartimento Unità operativa Struttura a valenza dipartimentale Tel. Fax e-mail 1.
Il paziente con alterazioni della diuresi. oliguria poliuria anuria
Il paziente con alterazioni della diuresi oliguria poliuria anuria Come valutare lo stato di idratazione (1) Valutare lo stato della mucosa orale (se è asciutta, o umida come di norma). Valutare lo stato
Corso di Chimica e Propedeutica Biochimica Reazioni in soluzione acquosa
Corso di Chimica e Propedeutica Biochimica Reazioni in soluzione acquosa Alcune immagini sono state prese e modificate da Chimica di Kotz, Treichel & Weaver, Edises 2007, III edizione 1 Ioni in soluzione
PASSAGGIO DI CONSEGNE IN TERAPIA INTENSIVA: UNO STUDIO OSSERVAZIONALE. Dott.ssa Francesca Pepe Infermiera
PASSAGGIO DI CONSEGNE IN TERAPIA INTENSIVA: UNO STUDIO OSSERVAZIONALE Dott.ssa Francesca Pepe Infermiera COSA SI INTENDE PER PASSAGGIO DI CONSEGNE Detto anche processo di handover, rappresenta il trasferimento
Stato nutrizionale e abitudini alimentari della popolazione della città di Rieti e della sua Provincia
Stato nutrizionale e abitudini alimentari della popolazione della città di Rieti e della sua Provincia Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione;
AUDIT CLINICI E INDICATORI DI QUALITA
IL GOVERNO CLINICO DEI PROCESSI ASSISTENZIALI: DALLA TEORIA ALLA PRATICA IPASVI Brescia, 08 ottobre 2011 AUDIT CLINICI E INDICATORI DI QUALITA Dott.a Patrizia Bevilacqua SITR P.O. Montichiari A.O. Spedali
Strumenti di valutazione del rischio di caduta. Villata Eugenia
Strumenti di valutazione del rischio di caduta Villata Eugenia Il rischio di caduta non può essere completamente eliminato ma può essere ridotto attraverso l attuazione di appropriati programmi di prevenzione.
Le abitudini alimentari dei bambini
Le abitudini alimentari dei bambini Una dieta ad alto tenore di grassi e con contenuto calorico eccessivo è associata ad aumento del peso corporeo, che nel bambino tende a conservarsi fino all età adulta.
Il muscolo scheletrico: un organo endocrino
Il muscolo scheletrico: un organo endocrino Il muscolo scheletrico produce una varietà di molecole denominate miochine, che agiscono in modo autocrino, paracrino e endocrino. Le più importanti tra queste