90ª sessione del Consiglio oleicolo internazionale Madrid (Spagna), giugno ª riunione del Comitato economico

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1 6 maggio 2004 ITALIANO Originale: SPAGNOLO Diff.: LIMITATA 90ª sessione del Consiglio oleicolo internazionale Madrid (Spagna), giugno ª riunione del Comitato economico RAPPORTO SULLE QUESTIONI ECONOMICHE (punto 10 dell'ordine del giorno provvisorio della sessione) La 60ª riunione del Comitato economico si terrà mercoledì 16 giugno 2004, dalle ore alle ore 16.00, presso la sede del Consiglio oleicolo internazionale (Príncipe de Vergara 154, Madrid, Spagna), nel quadro della 90ª sessione del Consiglio oleicolo internazionale. I lavori del Comitato saranno presieduti da un rappresentante della Tunisia. La vicepresidenza spetterà a un rappresentante di Israele. Il presente documento introduttivo è stato redatto dalla Segreteria esecutiva del COI per agevolare i lavori del Comitato economico. I. Adozione dell'ordine del giorno Si presenta ai membri del Comitato, per adozione, il documento CE/R.60/Doc. n. 1, del 14 aprile 2004, allegato al presente rapporto e recante l'ordine del giorno provvisorio della 60ª riunione del Comitato economico. Il documento è stato distribuito ai membri del Comitato.

2 pagina 2 II. Il mercato mondiale degli oli d'oliva - situazione Per redigere i progetti di bilancio allegati al presente rapporto la Segreteria esecutiva ha utilizzato i dati nazionali comunicati dai diversi paesi mediante gli appositi questionari. Per i paesi che non hanno compilato i questionari si è fatto ricorso ai dati comunicati in occasione della 89ª sessione del Consiglio (Madrid, Spagna, dicembre 2003). Una volta ricevute le risposte ai questionari, la Segreteria esecutiva redigerà un addendum contenente le ultime informazioni disponibili, da distribuire nel corso dei lavori del Comitato economico. Sono stati presi in considerazione anche i dati EUROSTAT relativi agli scambi tra i paesi della CE, i dati dei servizi doganali di alcuni paesi membri, e le informazioni rese note da pubblicazioni specializzate del settore olivicolo mondiale. I dati della CE non comprendono i paesi che hanno aderito alla Comunità il 1º maggio I Membri del COI e i paesi non membri interessati al mercato oleicolo sono invitati a formulare le correzioni e modifiche che considerano opportune e a comunicare quanto prima alla Segreteria esecutiva i nuovi dati, al più tardi nel corso della 60ª riunione del Comitato economico. 1. Progetto di bilancio definitivo per la campagna Alla luce delle correzioni apportate ai dati del bilancio provvisorio della campagna adottato nel corso della precedente riunione del Comitato e prendendo in considerazione i dati relativi agli scambi commerciali effettivamente realizzati, indichiamo di seguito gli elementi generali del bilancio mondiale definitivo , che non presenta grandi differenze rispetto al bilancio provvisorio per quanto riguarda le scorte di inizio campagna, le importazioni e le esportazioni, mentre presenta cambiamenti di maggiore importanza per quanto riguarda la produzione, il consumo e le rimanenze finali. Nota: [Nota: Indichiamo tra parentesi i dati modificati rispetto al progetto di bilancio adottato durante la scorsa riunione del Comitato economico.] a) Le scorte di inizio campagna ammontano a t ( t), in base ai nuovi dati comunicati da Turchia ( t) e CE (-500 t). b) La produzione mondiale ammonta a t e registra una diminuzione di t, a seguito delle modifiche apportate da CE ( t) e Turchia ( t).

3 pagina 3 Turchia: t; 7% Siria: t; 7% CE: t; 75% Tunisia: t; 3% Marocco: t; 2% Giordania: t; 1% Algeria: t; 1% Altri: t; 4% PRODUZIONE MONDIALE DI OLIO DI OLIVA Campagna totale: t c) il consumo mondiale si attesta su t e fa registrare un importante aumento ( t). Aumentano i consumi in Siria ( t), CE ( t), Tunisia ( t), Canada ( t) e Messico ( t). In calo rispetto alle previsioni i consumi negli USA ( t), in Giappone ( t) e nel Libano ( t). USA: t; 7% Siria: t; 5% CE: t; 70% Turchia: t; 3% Marocco: t; 2% Australia: t; 1% Tunisia: t; 1% Giappone: t; 1% Canada: t; 1% Brasile: t; 1% Algeria: t; 1% Altri: t; 7% CONSUMO MONDIALE DI OLI DI OLIVA Campagna Totale: t

4 CE/R.60/Doc. n 2 pagina 4 d) scambi internazionali: Il totale delle importazioni ammonta a t, con un aumento di t rispetto ai dati provvisori. Dati rivisti al rialzo per CE ( t), Marocco ( t), Australia ( t), Messico ( t) e Canada ( t). Diminuiscono invece le previsioni di importazione per il Brasile ( t), gli USA ( t), il Giappone ( t), il Libano ( t) e per alcuni Paesi unicamente importatori ( t). Il dato relativo alle esportazioni totali, t, non si discosta molto dal quantitativo previsto ( t): le revisioni di maggiore importanza sono quelle comunicate dalla Siria ( t), dagli USA ( t), dalla CE ( t) e dalla Tunisia ( t). Il divario tra i quantitativi importati e quelli esportati a livello mondiale è di t e riconferma la tendenza registrata nelle scorse campagne. Tale divario può essere dovuto al fatto che i dati statistici utilizzati dal COI provengono da più di una fonte, e al metodo abitualmente seguito per l'elaborazione dei bilanci nazionali: per le importazioni vengono presi in considerazione i dati che figurano nelle statistiche dei paesi destinatari, per le esportazioni vengono ripresi i dati raccolti nei paesi di provenienza del prodotto esportato. La Segreteria esecutiva del COI ha cercato di chiarire le ragioni di questo divario consultando gli esperti competenti a livello di amministrazioni nazionali e gli operatori interessati; finora, tuttavia, non è stato possibile trovare una spiegazione. A titolo orientativo indichiamo che nel 2003 l'aliquota del dazio applicata negli USA agli oli di oliva in confezioni di contenuto inferiore ai 18 kg è pari a "5 cent/kg su contenuto e contenitore". Per dare un'idea delle incertezze che questa circostanza introduce nei bilanci basti ricordare che tra le campagna e la differenza cumulativa tra i dati delle importazioni e quelli delle esportazioni mondiali ammonta a t.

5 pagina 5 SCAMBI INTERNAZIONALI Turquie: Turchia: t; 15% CE: t; t; 69% 66% CE: t; 19% USA: t; 40% Tunisia: Tunisie: t;8% Syrie: Siria: t; 4% 8% Autres: Altri: t; 4% t; 5% Australia: t; 6% Giappone: t; 6% Canada: t; 5% Brasile: t; 4% Altri: t; 20% EXPORTATIONS ESPORTAZIONI MONDIALES MONDIALI Totale: Total: tt IMPORTAZIONI MONDIALI Totale: t e) Alla luce delle osservazioni esposte, e utilizzando per elaborare il bilancio il metodo abituale, le rimanenze finali per la campagna raggiungerebbero quota t, con un calo molto importante rispetto al bilancio provvisorio precedente ( t). Le modifiche più significative si registrano nei dati relativi alle rimanenze presso la CE ( t), la Siria ( t) e il Marocco ( t). Le rimanenze finali dovrebbero superare di t quelle di inizio campagna ( t). Il dato relativo alle rimanenze finali mondiali non risente di quanto osservato nei paragrafi che precedono su un'eventuale sopravvalutazione delle importazioni mondiali, che verrebbe comunque compensata dalle cifre corrispondenti al consumo mondiale. Le rimanenze finali superano ampiamente le normali esigenze di saldatura tra campagne, che ammontano approssimativamente a t. f) Alla luce di quanto sopra indicato, la tabella che segue presenta i dati del bilancio globale per la campagna : t. scorte inizio campagna produzione consumo importazioni esportazioni rimanenze di fine di campagna

6 pagina 6 2. Nuovo bilancio provvisorio per la campagna I dati del primo bilancio provvisorio per la campagna , adottato dal Comitato economico durante la sua precedente riunione, sono stati oggetto di numerose modifiche, quasi tutte basate sulle informazioni fornite dai paesi che hanno risposto al questionario del COI. I principali paesi produttori hanno già provveduto a comunicare i loro dati, ma eventuali nuove informazioni saranno oggetto di un addendum che verrà distribuito durante la riunione del Comitato economico. a) scorte di inizio campagna: t, con un calo di t rispetto al quantitativo indicato durante l'ultima riunione del Comitato economico e di t rispetto alla campagna precedente. b) produzione: nella campagna dovrebbe ammontare a t, con un aumento di t rispetto al volume previsto. La produzione mondiale si annuncia pertanto molto superiore a quella della campagna ( t) e potrebbe raggiungere un massimo storico, superando per la prima volta il tetto dei tre milioni di tonnellate. Rispetto alla campagna precedente la produzione aumenta nella CE ( t), in Tunisia ( t), in Marocco ( t) e in Algeria ( t). Diminuisce invece in Turchia ( t), Siria ( t), Giordania ( t), Palestina ( t) e Israele ( t). Concludendo, secondo le previsioni le disponibilità di prodotto totali a livello mondiale durante la campagna , ossia la somma delle scorte iniziali e dei quantitativi prodotti, ammontano a t, con un aumento di t rispetto alla campagna precedente. Tunisia: t; 8% Siria: t; 4% CE: t; 79% Marocco: t; 3% Turchia: t; 2% Algeria: t; 1% Giordania: t; 1% Altri: t; 2% PRODUZIONE MONDIALE DI OLIO DI OLIVA Campagna totale: t (provv.)

7 pagina 7 c) consumo mondiale: t, con un aumento di t rispetto alla campagna Previsti aumenti del consumo in Algeria ( t), nella CE ( t), in Marocco ( t), in Tunisia ( t) e negli USA ( t), mentre dovrebbero diminuire i consumi in Siria ( t) e Turchia ( t). USA: t; 7% CE: t; 70% Siria: t; 4% Marocco: t; 3% Turchia: t; 2% Tunisia: t; 2% Algeria: t; 1% Giappone: t; 1% Australia: t; 1% Canada: t; 1% Brasile: t; 1% Altri: t; 7% CONSUMO MONDIALE DI OLI DI OLIVA Campagna Totale: t (provv.) d) Secondo le previsioni gli scambi internazionali ammonteranno a t; l'aumento è dovuta alle maggiori disponibilità di prodotto in alcuni paesi produttori principalmente esportatori. Secondo le previsioni le importazioni ammonteranno a t, un livello simile a quello della campagna precedente ( t). Le variazioni più significative dovrebbero prodursi in Marocco ( t), Australia ( t), USA ( t) e Israele ( t). Il dato di previsione relativo alle esportazioni, t, farebbe registrare un aumento di t rispetto alla campagna precedente; da segnalare il ruolo della Tunisia ( t), del Marocco ( t) e della CE ( t). In calo invece le esportazioni della Turchia ( t). Va segnalato il notevole divario tra importazioni ed esportazioni previste ( t): le previsioni riflettono pertanto intenzioni di esportazione, che possono concretizzarsi o meno nel corso della campagna.

8 pagina 8 SCAMBI INTERNAZIONALI Tunisie: Tunisia: t;8% t; 29% Turchia: Syrie: t; t; 4% 6% CE: t; Autres: 69% t; 4% Siria: t; 6% CE: t; 53% Altri: t; 6% CE: t: 19% Giappone: t; 6% Australia: t; 5% Canada: t; 5% Brasile: t; 4% USA: t; 41% Altri: t; 20% EXPORTATIONS ESPORTAZIONI MONDIALES MONDIALI Totale: Total: t (provv.) t IMPORTAZIONI MONDIALI Totale: t (provv.) e) le rimanenze di fine campagna dovrebbe ammontare a t, con un forte incremento rispetto alle scorte di inizio campagna ( t). Ancora una volta, le rimanenze previste superano ampiamente il livello necessario a garantire la saldatura tra campagne, che si calcola a circa due mesi e mezzo del fabbisogno mondiale e ammonta a t. f) La tabella che segue presenta il bilancio globale previsto per la campagna e le variazioni rispetto alla campagna precedente: Variazione/ campagna precedente Parametri 000 t 000 t %. scorte d'inizio di campagna 691,0-200,0-22,4. produzione 3.032,5 556,5 +22,5. consumo 2.752,0 62,5 2,3. importazioni 496,5 4,0 0,8. esportazioni 625,0 146,0 30,5. rimanenze di fine campagna 843,0 152,0 22,0

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10 pagina 10 In definitiva, le disponibilità mondiali e comunitarie della campagna, ossia la somma delle scorte iniziali e della produzione, ammontano rispettivamente a t e t. Il consumo mondiale previsto per la campagna ammonta a t, t in meno rispetto alle disponibilità di prodotto totali. In questo contesto, nei mercati di riferimento la campagna olivicola ha avuto inizio con un movimento al rialzo nel periodo novembre/dicembre 2002; nel prosieguo della campagna i prezzi hanno continuato ad aumentare sul mercato di Jaén, si sono stabilizzati a Bari e sono invece scesi sul mercato di Iraklion/Messinia. Nel marzo 2003 le quotazioni di Jaén e Iraklion/Messinia risultano quasi in pareggio (195,3 e 193,0 euro/100 kg), ben al di sotto di Bari (250,0/100 kg), confermando una tendenza tradizionale. Nel mese di aprile i tre mercati restano stabili. Nel periodo maggio/giugno si ha un importante aumento delle quotazioni, che prosegue nel periodo giugno/settembre. In settembre le quotazioni giungono a 322,5 euro/100 kg (Bari), 270,2 euro/100 kg (Jaén) e 239,0 euro/100 kg (Iraklion/Messinia/). Il mese di ottobre è stato caratterizzato da uno scarso numero di operazioni e dalla flessione dei prezzi; ha fatto eccezione il mercato di Bari, ove si è registrata la quotazione più alta della campagna, 335,0 euro/100kg, che ha anticipato l'arrivo sul mercato dell'olio prodotto nella campagna La tabella che segue riporta i dati relativi all'andamento dei prezzi e agli indici per le ultime campagne: Piazza 1999/ / / /2003 euro In euro In euro In euro In Bari 226, , , , Iraklion/Messinia 185, , , ,70 77 Jaén 191, , , ,62 79 MEDIA ARITMETICA 200,98 190,18 212,94 230,12 (100,0) (94,6 (106,0) (114,5) Durante la campagna sono stati registrati sui tre mercati prezzi medi superiori a 200 euro/quintale che hanno rappresentato i valori massimi del periodo. Solo a Iraklion/Messinia le quotazioni massime sono state registrate nella campagna

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12 pagina 12 Nella campagna i prezzi degli oli di oliva raffinati hanno seguito un andamento analogo sui due mercati, ma a differenza di quanto è accaduto per l'olio extra vergine di oliva il divario tra i valori delle quotazioni è stato molto minore, e nel periodo novembre 02-aprile 03 le quotazioni praticate sui due mercati sono piuttosto vicine. I prezzi medi alla raffineria aumentano del 14% durante la campagna, e il divario medio tra i prezzi si situa attorno ai 7,3 euro/quintale nella campagna Nei primi cinque mesi della campagna su entrambi i mercati si è assistito a un declino delle quotazioni, seguito dal recupero che abbiamo visto, e si osserva un incremento del differenziale; nel mese di marzo i prezzi ammontano a 258,20 euro/quintale e 245,14 euro/quintale a Bari e in Andalusia. Il grafico seguente illustra l'andamento dei prezzi degli oli d'oliva raffinati (alla raffineria) durante le ultime campagne. Euro/quintale Piazza euro In euro In euro In euro In Bari 202, , , , Cordova/Siviglia 198, , , ,98 97 MEDIA ARITMETICA 200,47 179,79 195,68 219,63 INDICE (100,0) (89,7) (97,6) (109,6) c) Prezzi degli oli di oliva vergini e raffinati Per illustrare con maggiore chiarezza l'andamento dei prezzi all'origine nei primi mesi della campagna , comparandolo con la campagna precedente, riproduciamo accanto al grafico che riporta i dati di Bari (extra vergine) quello relativo ai dati di Cordova/Siviglia (raffinato).

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14 pagina 14 Nel primo periodo della campagna (novembre gennaio 2001) si è avuta una lieve ripresa dell'euro nei confronti del dollaro. In seguito l'euro ha dato nuovamente chiari segni di debolezza, e la valuta europea ha raggiunto livelli minimi tra giugno e luglio del 2001, per poi stabilizzarsi a una quotazione leggermente inferiore a 0,90 dollari/euro. Il tasso di cambio medio durante la campagna è stato di 0,89 dollari/euro. Nel primo semestre della campagna olivicola prosegue la debolezza dell'euro, e il tasso di cambio medio del periodo, 0,88 dollari/euro, è addirittura inferiore alla media della campagna precedente. A partire da maggio si assiste tuttavia a una ripresa della valuta europea, le cui quotazioni giungono a 0,98 dollari/euro tra giugno e ottobre Durante la campagna l'euro continua a rafforzarsi nei confronti del dollaro, raggiungendo valori superiori ai 1,15 dollari /euro, con un tasso di cambio medio di 1,10 dollari/euro. Nel periodo novembre 03-aprile 04, la quotazione media del dollaro è stata di 1,23 euro. L'euro mantiene le sue posizioni anche rispetto allo yen, e nella prima parte della campagna (tasso di cambio 129,8 yen/euro) si conferma la ripresa registrata durante la campagna olivicola precedente ( ). Nel periodo novembre 03-aprile 04 la situazione sembra tornare nuovamente stabile, con un tasso di cambio medio di 131,9 yen/euro. L'andamento dei tassi di cambio medi dell'euro nelle ultime campagne è illustrato dalla tabella che segue: Campagna $/ I. Yen/ I , , , , , , , , (nov. 03/aprile 04) 1, ,9 131 La tabella seguente riporta i prezzi degli oli raffinati praticati nelle ultime campagne, espressi in dollari USA.

15 pagina 15 Campagna $/100 kg , , , , (nov./aprile) 293,71 In conclusione, la flessione dei prezzi sui più importanti mercati di produzione della CE, nella prima parte del quadriennio / , unita alla debolezza dell'euro rispetto alle monete dei principali mercati di esportazione in cui il COI svolge attività promozionale potrebbero aver favorito le esportazioni, che nella campagna hanno raggiunto quota t. Nella seconda parte del periodo la tendenza al ribasso dei prezzi si interrompe, e le attività promozionali del COI vengono sospese; nello stesso periodo si registra una stagnazione, e talvolta un retrocesso, delle esportazioni. t Paese USA Canada Giappone Australia Brasile TOTALE

16 pagina 16 IV. Analisi dei principali parametri del mercato oleicolo mondiale durante le ultime cinque campagne Per fornire alle delegazioni un quadro di riferimento globale sull'evoluzione dei più importanti parametri del mercato oleicolo e permettere un esame più approfondito degli elementi specifici di ogni campagna è sembrato utile, sul modello dell'ultimo rapporto del Comitato economico, analizzare le previsioni di sviluppo per la campagna e accanto alla sintesi dei risultati delle quattro campagne immediatamente precedenti: / a. Produzione Nel quadriennio di riferimento la produzione media mondiale (campagne ) è stata pari a t, un quantitativo record, grazie all'ottimo raccolto della campagna Per questo la distanza tra i valori estremi (produzione massima e minima) rispetto alla media è aumentata in modo sensibile rispetto ai valori registrati nei periodi precedenti (+10,4%) e (-7,3%) ('000 t) Media / 02-03: 2.560, (provv.) Produzione 2.374, , , , ,5 EVOLUZIONE DELLA PRODUZIONE DI OLIO DI OLIVA Secondo i calcoli, la produzione della campagna dovrebbe raggiungere quota t: un livello record, che per la prima volta oltrepassa la barriera dei tre milioni di tonnellate. Il raccolto dovrebbe aumentare del 18,4% rispetto alla media del quadriennio di riferimento e del 5% rispetto al raccolto della campagna precedente.

17 pagina 17 Il grafico che segue riporta la produzione media di riferimento suddivisa per paesi e mette in evidenza il peso della CE (+79,8%), seguita dalla Siria (4,9%), dalla Turchia (4,7%) e dalla Tunisia (4,3%), la cui quota è minore rispetto agli anni precedenti a causa degli effetti della siccità. Siria: t; 5% Turchia: t; 5% CE: t; 79% Tunisia: t; 4% Marocco: t; 2% Algeria: t; 1% Giordania: t; 1% Altri: t; 3% PRODUZIONE MONDIALE DI OLIO DI OLIVA MEDIA / totale: t b. Consumo Il consumo medio nel quadriennio di riferimento (campagne 99-00/ ) è stato di t. È evidente una costante tendenza all'aumento; i quantitativi minimi e massimi sono infatti situati nelle campagne estreme del periodo. Secondo le previsioni, nella campagna il consumo ammonterà a t, con un aumento del 6,6% rispetto alla media del periodo di riferimento e del 2,3% rispetto alla campagna precedente. Nel periodo considerato i principali consumatori sono CE, USA e Siria, con un totale pari all'82,5% del consumo medio mondiale.

18 pagina ('000 t) Media / 02-03: 2.582, (provv.) Consumo 2.442, , , , ,0 EVOLUZIONE DEL CONSUMO DI OLIO DI OLIVA USA: t; 7% Siria: t; 4% CE: t; Turchia: t; 2% 72% Marocco: t; 2% Tunisia: t; 2% Giappone: t; 1% Algeria: t; 1% Altri: t; 9% CONSUMO MONDIALE DI OLIO DI OLIVA MEDIA / totale: t

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20 pagina 20 Per la campagna olivicola si prevede che le esportazioni raggiungeranno un livello di t circa. Va comunque tenuta presente l'esistenza di un forte divario rispetto ai dati di importazione ( t). 700 ('000 t) Media / 02-03: 454, (provv.) Esportazioni 444,5 502,0 391,5 479,0 625,0 EVOLUZIONE DELLE ESPORTAZIONI DI OLIO DI OLIVA I dati suddivisi per paesi attribuiscono alla CE, alla Tunisia e alla Turchia il 93,7% delle esportazioni medie mondiali nel quadriennio. L'aumento della percentuale comunitaria e la diminuzione di quella tunisina sono dovuti alle ragioni sopra indicate. Tunisia: t; 15% CE: t; 68% Turchia: t; 11% Siria: t; 3% Argentina: t; 1% USA: t; 1% Altri: t; 1% ESPORTAZIONI MONDIALI DI OLIO DI OLIVA MEDIA / totale: t

21 pagina 21 L'ingente volume di esportazioni effettuate dalla CE non sarebbe stato possibile in base alle disponibilità teoriche della Comunità (produzione/consumo). A tali esigenze si è fatto fronte ricorrendo a importazioni effettuate in regime di traffico di perfezionamento attivo (TPA), specie per le campagne caratterizzate da tensione nei prezzi comunitari, in particolare la campagna ( t, rispetto alle t registrate nella campagna ). Le importazioni medie nel quadriennio 99-00/ ammontano a t; il 59,1% delle importazioni totali mondiali viene effettuato dalla CE e dagli USA. Nei quattro paesi in cui il Consiglio ha realizzato attività di promozione le importazioni effettuate superano il 5% della media mondiale delle importazioni. Gli USA sono in testa alla "graduatoria" mondiale degli importatori di oli di oliva, con una media pari a t (39,4%) nel periodo di riferimento: nelle ultime campagne si è tuttavia assistito a un mutamento di tendenza. Nel quadriennio la differenza tra i quantitativi importati e quelli esportati è stata pari a t. Secondo le stime le importazioni totali della campagna ammonterebbero a t. Gli USA con t e la CE, con t, effettuerebbero importazioni per il 59.6% del totale mondiale. CE: t; 20% USA: t; 39% Giappone: t; 6% Australia: t; 6% Canada: t; 5% Brasile: t; 5% Altri: t; 19% IMPORTAZIONI MONDIALI DI OLIO DI OLIVA MEDIA / totale: t

22 pagina 22 d. Rimanenze di fine campagna Il dato relativo alle rimanenze mondiali di fine campagna si ricava dal confronto tra le cifre della produzione e quelle del consumo. Nel quadriennio 99-00/ , la media delle rimanenze è stata pari a t e ha toccato il livello massimo durante la campagna ( t). In tutte le campagne del quadriennio, le rimanenze sono state molto superiori alle necessità di saldatura. Secondo le stime, le rimanenze finali della campagna olivicola in corso ( ) ammonteranno a t, livello molto superiore alle scorte di saldatura normali ( t circa). Le rimanenze aumenterebbero del 18% rispetto alla media del periodo e del 22% rispetto alla campagna precedente ('000 t) Media / 02-03: 712, Riporti 639,5 629,5 891,0 691,0 843,0 OLIO DI OLIVA - EVOLUZIONE DEI RIPORTI A LIVELLO MONDIALE e. Sintesi del periodo / : La tabella che segue riprende i dati citati nei paragrafi precedenti e riporta i valori medi dei parametri considerati. (1.000 t) Media Campagna Variazione/ / periodo rif. (%) Produzione ,5 +18,4 Consumo 2.582, ,0 +6,6 Importazioni 481,4 496,5 +3,1 Esportazioni 454,3 (625,0)* (+37,6)* Rimanenze di fine campagna 712,8 843,0 +18, (provv.) (*) Da notare la forte divergenza rispetto alle previsioni di importazione.

23 pagina 23 In conclusione, il quadriennio di riferimento appare caratterizzato da un certo equilibrio complessivo tra domanda e offerta, ottenuto forse grazie a un livello di prezzi non soddisfacente per il settore della produzione. Lo squilibrio tra importazioni ed esportazioni introduce inoltre un elemento di incertezza quanto all'esattezza dei dati del bilancio. D'altro canto, la tendenza all'aumento dei prezzi all'origine sui mercati rappresentativi della CE e la posizione forte dell'euro nei confronti del dollaro rischiano di ostacolare l'accesso dell'olio ai nuovi mercati durante la campagna attuale ( ). Nonostante la situazione di equilibrio dei mercati nel periodo esaminato, di fronte al crescente aumento della produzione mondiale di olio d'oliva e al di là delle circostanze delle singole campagne, è opportuno ricordare il ruolo fondamentale che l'aumento del consumo di olio di oliva, sia nei paesi produttori che in quelli non produttori, può svolgere per salvaguardare l'equilibrio dei mercati oggi e in futuro. È pertanto opportuno proseguire, rafforzandole, le misure volte al miglioramento della qualità della produzione, vera chiave di volta di una politica di promozione del consumo che richiede sotto tutti gli aspetti il coinvolgimento e l'impegno delle istituzioni e dei diversi agenti economici del settore. V. Designazione dei membri dell'ufficio di presidenza del Comitato Conformemente all'articolo 5 del suo regolamento interno, il Comitato designa ogni anno un Ufficio di presidenza, costituito da un presidente e un vicepresidente scelti tra i rappresentanti dei membri. Il mandato del presidente ha la durata di un anno e può essere rinnovato una volta sola. Allo scadere del mandato (un anno, due in caso di rinnovo) è il vicepresidente in carica ad assumere la presidenza. Al termine dei lavori della presente riunione l'attuale ufficio di presidenza, composto da un rappresentante della Tunisia (presidente) e da un rappresentante di Israele (vicepresidente), giunge al termine di un anno di mandato. Il mandato dell'ufficio di presidenza, in base a quanto dispone il regolamento interno, potrà essere rinnovato dal Comitato per un secondo anno.

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