RICERCA SUI TAMPONI NASALI

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1 METODO STANDARD NAZIONALE RICERCA SUI TAMPONI NASALI BSOP 5 Emesso dalla Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Specialist and Reference Microbiology Division Riferimento no: 5.1 Data di emissione: Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 1 di 12

2 STATO DEI METODI STANDARD NAZIONALI I Metodi Standard Nazionali, che includono le standard operating procedures (SOPs), algoritmi e linee guida, promuovono l adozione di elevati livelli di qualità, contribuendo ad assicurare la possibilità di confronto delle informazioni diagnostiche ottenute in laboratori diversi Ciò consente la standardizzazione della sorveglianza sostenuta dalla ricerca, sviluppo e verifica, promovendo nello stesso tempo la salute pubblica e la fiducia del paziente nelle proprie strutture sanitarie. I metodi sono ben referenziati e rappresentano un buon standard minimo per la microbiologia clinica e per la salute pubblica. Comunque, utilizzando i Metodi Standard Nazionali, i laboratori dovranno tenere in considerazione le esigenze locali e potranno intraprendere ricerche addizionali. I metodi forniscono inoltre un punto di riferimento per un loro ulteriore sviluppo. I Metodi Standard Nazionali sono stati sviluppati, revisionati ed aggiornati con una procedura aperta di consenso ove le opinioni di tutti i partecipanti sono state tenute in adeguata considerazione ed i documenti elaborati riflettono il consenso della maggior parte degli stessi. I rappresentanti di alcune organizzazioni professionali, incluse quelle il cui logo appare sulla prima pagina, sono membri dei gruppi di lavoro che sviluppano i Metodi Nazionali Standard. L inclusione del logo di una organizzazione nella prima pagina implica sostegno agli obiettivi ed al processo di preparazione dei metodi standard. I componenti di queste organizzazioni scientifiche hanno partecipato allo sviluppo dei Metodi Nazionali Standard ma le loro opinioni personali non rispecchiano necessariamente quelle dell organizzazione di cui sono membri. L elenco attuale delle organizzazioni professionali partecipanti può essere ottenuto tramite all indirizzo standards@hpa.org.uk. Le prestazioni dei metodi standard sono condizionate dalla qualità di reagenti, strumentazione, procedure commerciali o prove messe a punto in loco. I laboratori dovrebbero assicurare che queste siano state validate e dimostrate idonee allo scopo prefissato. Devono essere adottate procedure di controllo di qualità interno ed esterno. Nonostante siano state osservate le più scrupolose attenzioni nella preparazione di questa pubblicazione, la Health Protection Agency o qualsiasi organizzazione di sostegno non può essere ritenuta responsabile dell accuratezza o dell utilizzo o di qualsiasi conseguenza derivante dall uso o da modifiche delle informazioni contenute in questo documento. Queste procedure sono intese solamente come una risorsa generale per i professionisti che esercitano in questo settore, operanti nel Regno Unito, pertanto si dovrà ricorrere ad altri consulenti quando ritenuto necessario. Se si apportano modifiche a questa pubblicazione, si deve porre in evidenza dove sono state apportate modifiche al documento originale. La Health Protection Agency (HPA) dovrà essere menzionata in ogni circostanza. La Health Protection Agency è una organizzazione indipendente che ha lo scopo di proteggere la salute della popolazione. Ad essa confluiscono esperienze professionali già appartenenti ad organizzazioni ufficiali. Maggiori informazioni riferibili alla HPA possono essere ottenute al sito La Health Protection Agency è un organizzazione che mira ad essere completamente in accordo con le direttive Caldicott. Ciò significa prendere ogni possibile precauzione per prevenire la diffusione non autorizzata di informazioni sui pazienti e di garantire che le informazioni relative agli stessi siano mantenute in condizioni di sicurezza 1. Maggiori dettagli possono essere ottenuti dal sito web. Contributi allo sviluppo dei documenti possono essere forniti contattando l indirizzo standards@hpa.org.uk. Per cortesia prendere nota che la bibliografia è attualmente formattata con il software Reference Manager. Se si modifica o si cancella il testo senza avere installato nel computer il Reference Manager, la bibliografia non sarà aggiornata automaticamente. Riferimento suggerito per questo documento: Health Protection Agency (2004). Investigation of nose swabs. National Standard Method BSOP 5 Emissione 5. Riferimento no: 5.1 Data di emissione: Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 2 di 12

3 INDICE STATO DEI METODI NAZIONALI STANDARD INDICE PROCEDURA DI MODIFICA SCOPO DEL DOCUMENTO INTRODUZIONE CONSIDERAZIONI SULLA SICUREZZA RACCOLTA DEL CAMPIONE TRASPORTO E CONSERVAZIONE DEL CAMPIONE PROCEDURA ANALITICA SUL CAMPIONE PRELIEVO DEL CAMPIONE TEMPO OTTIMALE PER IL PRELIEVO DEL CAMPIONE TIPO DI CAMPIONE APPROPRIATO E METODO DI PRELIEVO QUANTITA E NUMERO APPROPRIATO DI CAMPIONI TRASPORTO E CONSERVAZIONE DEL CAMPIONE TEMPO FRA PRELIEVO DEL CAMPIONE E PROCEDURA ANALITICA ACCORGIMENTI PARTICOLARI PER RIDURRE IL DETERIORAMENTO PROCEDURA SUL CAMPIONE SELEZIONE DELLA PROVA ASPETTO MICROSCOPIA COLTURA E MODALITA DI RICERCA IDENTIFICAZIONE PROVE DI SENSIBILITA AGLI ANTIBIOTICI PROCEDURA DI REFERTAZIONE MICROSCOPIA COLTURA PROVE DI SENSIBILITA' SEGNALAZIONI ALLA HPA (LOCALE ED AI SERVIZI NAZIONALI ED AL CENTRO CDSC PER LE INFEZIONI) BIBLIOGRAFIA Riferimento no: 5.1 Data di emissione: Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 3 di 12

4 PROCEDURA DI MODIFICA Documento di riferimento controllato BSOP 5 Titolo del documento controllato Procedura Operativa Standard per la ricerca su tamponi nasali Ciascun documento controllato possiede una registrazione separata con le correzioni specificate in modo dettagliato in questa Procedura di Modifica. Le precedenti modifiche sono disponibili presso la standards@hpa.org.uk. Sull emissione di pagine nuove o rivedute ciascun documento controllato deve essere aggiornato dal proprietario del Laboratorio Modifica Numero/ Data 6/ Emissione no. Scartata Inserita Emissione no Pagina Sessione(i) interessate Modifica 2 Prima pagina Stato del Documento Ridisegnata Revisionato 4 Pagina della procedura di modifica Ridisegnata Riferimento no: 5.1 Data di emissione: Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 4 di 12

5 PROCEDURE OPERATIVE STANDARD PER LE RICERCHE SU TAMPONI NASALI Tipo di campione: Tampone nasale SCOPO DEL DOCUMENTO Questa SOP descrive le procedura e la ricerca batteriologica sui tamponi nasali. INTRODUZIONE La colonizzazione da Staphylococcus aureus aumenta il rischio di infezione stafilococcica in altri distretti corporei quali le ferite postchirurgiche ed i siti di accesso per la dialisi 2. E inoltre associata ad infezioni ricorrenti cutanee ed ad infezioni nosocomiali nelle neonatologie e nei reparti ospedalieri. S. aureus rappresenta la principale causa di morbilità e di mortalità nei pazienti emodializzati 3 e la maggior parte è portatrice del microrganismo nella parte anteriore delle narici. L eradicazione dei portatori nasali di S. aureus può portare benefici in alcune condizioni cliniche, come le foruncolsi ricorrenti. Trattamenti sistemici, associati a quelli topici, sono appropriati per pazienti colonizzati in sede nasale che hanno manifestato infezione in altre sedi. Agenti antibatterici ad azione topica quali la mupirocina e la clorexidina/neomicina sono da preferirsi a medicamenti sistemici nel caso in cui un paziente sia riscontrato portatore 4. I tamponi nasali devono essere utilizzati per la ricerca dei portatori dello streptococco di gruppo A di Lancefield 5, 6 e dello Staphylococcus aureus Meticillino Resistente (MRSA) (consultare BSOP 29). Gli screening di sorveglianza dei neonati possono includere un tampone nasale (consultare BSOP 23). Non si dispone di una chiara interpretazione sul significato dell Haemophilus influenzae e dello Streptococcus pneumoniae isolati dal tampone nasale come indici predittivi di infezioni quali le sinusiti. Sebbene i tamponi nasali non rappresentino campioni particolarmente idonei per l esame della secrezione nasale, questi possono talvolta essere accettati. La secrezione nasale può essere indicativa per presenza di infezione difterica. Comunque, i tamponi nasali non sono utilizzati nella routine per la ricerca di Corynebacterium diphtheriae. I tamponi nasali non dovrebbero essere utilizzati per la ricerca di Bordetella pertussis 7. Il rinoscleroma, dovuto ad infezione da Klebsiella rhinoscleromatis, è una rara infezione granulomatosa cronica che interessa il tragitto nasale ed i seni e può anche estendersi al faringe ed alla laringe 8, 9. La malattia è progressiva e si manifesta con sviluppo di tipo simil tumorale con estensione locale. Sebbene sia frequente nell Europa Orientale, nell Africa Centrale, in America Latina e nel Sud Est asiatico, il rinoscleroma sembra essere scarsamente diffusibile. L ozaenia (ozena) è una rinite cronica atrofica 8. Questa condizione morbosa può condurre alla distruzione della mucosa ed è caratterizzata da una secrezione nasale cronica, di tipo purulento, e spesso maleodorante. La Klebsiella ozaenae può assumere un ruolo eziologico. Il Rhinosporidium seeberi, protozoo acquatico, causa la formazione di masse polipoidi che coinvolgono la mucosa nasale di persone che vivono in India, Sri Lanka e paesi del Sud Est asiatico, America, e nazioni dell Europa 10, incluse quelle dell Est Europeo. Per ottenere la diagnosi è richiesta una stretta collaborazione fra medici, otorinolaringoiatri, microbiologi ed istopatologi. I tamponi superficiali sono certamente inadeguati; materiale da raschiamento o da biopsia è più appropriato per l isolamento del microrganismo (Consultare BSOP 19). Riferimento no: 5.1 Data di emissione: Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 5 di 12

6 1.0 CONSIDERAZIONI SULLA SICUREZZA RACCOLTA DEL CAMPIONE N/D 1.2 TRASPORTO E CONSERVAZIONE DEL CAMPIONE Contenitori di plastica chiusi 1.3 PROCEDURA ANALITICA DEL CAMPIONE Livello di contenimento 2 Tutte le manipolazioni che si ritiene possano generare aerosol infettivi devono essere eseguite in cabine microbiologiche di sicurezza Fare riferimento alle vigenti linee guida sulla sicurezza per la manipolazione di tutti i microrganismi riportati questa SOP Le linee guida precedentemente esplicitate devono essere supplementate con la COSHH locale e con la valutazione del rischio E essenziale l adeguamento alle regolamentazioni della posta e del trasporto 2.0 PRELIEVO DEL CAMPIONE 2.1 TEMPO OTTIMALE DI PRELIEVO DEL CAMPIONE Prima della terapia antimicrobica se possibile 2.2 TIPO DI CAMPIONE E METODO DI PRELIEVO APPROPRIATI Utilizzare tamponi di cotone sterile. Raccogliere il campione dalla parte anteriore delle narici ruotandolo delicatamente sulla superficie della mucosa 2.3 QUANTITA ADEGUATA E NUMERO APPROPRIATO DI CAMPIONI N/D 3.0 TRASPORTO E CONSERVAZIONE DEL CAMPIONE 3.1 TEMPO FRA PRELIEVO DEL CAMPIONE E PROCEDURA ANALITICA I campioni devono essere trasportati e processati il più presto possibile 3.2 ACCORGIMENTI SPECIALI PER RIDURRE IL DETERIORAMENTO I tamponi devono essere inviati in terreno di trasporto di Amies con carbone 22 Se la semina è ritardata, si preferisce la conservazione refrigerata alla conservazione a temperatura ambiente Riferimento no: 5.1 Data di emissione: Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 6 di 12

7 4.0 PROCEDURA SUL CAMPIONE 4.1 SELEZIONE DELLA PROVA MRSA consultare BSOP ASPETTO N/D 4.3 MICROSCOPIA Standard La colorazione di Gram non è di solito consigliata ma può risultare utile in caso di sospetto di rinoscleroma 4.4 COLTURA E RICERCHE Pretrattamento N/D Procedura sul campione Inoculare ciascuna piastra con il tampone (consultare BSOP 54) Per ottenere colonie isolate, diffondere l inoculo con ansa sterile Riferimento no: 5.1 Data di emissione: Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 7 di 12

8 4.4.3 Terreni di coltura, condizioni e microrganismi Per tutti i campioni: Aspetti clinici/ condizioni Foruncoli Portatori di S. aureus Portatore di streptococco gruppo A di Lancefield Terreni standard Incubazione Temp C Atmosfera Tempo Lettura colture Agar sangue % CO ore 16 ore Microrganismo (i) ricercati S. aureus Streptococco gruppo A di Lancefield Per tutte queste situazioni aggiungere: Aspetti clinici/ condizioni Difterite nasale Terreni supplementari Agar tellurito di Hoyle Incubazione Temp C Atmosfera Tempo Lettura colture Microrganismo (i) ricercati aria ore giornaliera C. diphtheriae Rinoscleroma Agar CLED aria ore 16 ore K. rhinoscleromatis Per valutazioni di altri microrganismi MRSA (BSOP 29) 4.5 IDENTIFICAZIONE Livello minimo in laboratorio C. diphtheriae livello specie e prova di tossigenicità urgente (stesso giorno) Streptococco gruppo A di Lancefield livello di gruppo di Lancefield S. aureus livello di specie I microrganismi possono successivamente essere identificati su indicazione clinica o epidemiologica Nota 2: tutte le manipolazioni su isolati sospetti di C. diphtheriae che possono originare aerosol devono essere eseguite in cappe di sicurezza 11 Il medico microbiologo deve essere informato il più presto possibile di tutti gli isolati sospetti di C. diphtheriae (le prove di tossinogenicità sono disponibili lo stesso giorno da parte del laboratorio di riferimento) Inviare al Laboratorio di Riferimento C. diphtheriae per biotipizzazione e prove di tossinogenicità S. aureus per tipizzazione fagica se appropriata I criteri per l invio di isolati per la tipizzazione fagica sono messi a disposizione dal Laboratory of Health Care Associated Infection, SRMD, Health Protection Agency, Colindale Riferimento no: 5.1 Data di emissione: Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 8 di 12

9 Isolati associati ad epidemie o quando richiesta da valutazioni epidemiologiche Microrganismi con insolite ed inattese resistenze, ove sussista un problema di laboratorio o clinico o anomalie che richiedano approfondimenti 4.6 PROVE DI SENSIBILITA AGLI ANTIBIOTICI Fare riferimento alla SOP per le prove di sensibilità (BSOP 45) 5.0 PROCEDURE DI REFERTAZIONE 5.1 MICROSCOPIA Tempo per referto microscopico N/D 5.2 COLTURE Refertare la presenza o l assenza di microrganismi patogeni, ed anche i risultati delle ricerche supplementari Negativo Staphylococcus aureus NON isolato Streptococchi di gruppo A di Lancefield NON isolati Positivo Staphylococcus aureus isolato Segnalare inoltre tutte le prove supplementari Tempo di referto colturale Streptococchi di gruppo A di Lancefield isolati Referto scritto: ore segnalando, se appropriato, che verrà inviato un referto successivo Indagini supplementari: prova di tossicità per C. Diphtheriae MRSA consultare BSOP PROVE DI SENSIBILITA AGLI ANTIBIOTICI Refertare le sensibilità come clinicamente suggerito 6.0 SEGNALAZIONI ALLA HPA 23 (LOCALE ED AI SERVIZI NAZIONALI ED AL CENTRO CDSC PER LE INFEZIONI) Fare riferimento a: Singola SOP per l identificazione del microrganismo Pubblicazioni della Health Protection Agency: Reporting to the CDR: A guide for laboratories" Riferimento no: 5.1 Data di emissione: Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 9 di 12

10 Hospital infection control: guidance on the control of infection in hospital Memorandum esplicativo locale Fare riferimento alle linee guida attuali del CDSC ed alle indicazioni del COSURV Linee guida locali L isolamento di ceppi sospetti di C. diphtheriae dovrebbero essere segnalati immediatamente al CCDC Riferimento no: 5.1 Data di emissione: Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 10 di 12

11 BIBLIOGRAFIA 1. The Caldicott Committee. Report on the review of patient-identifiable information London, Department of Health NHS Executive. 2. Das T, Choudhury K, Sharma S, Jalali S, Nuthethi R. Clinical profile and outcome in Bacillus endophthalmitis. Ophthalmology 2001;108: Chow JW, Yu VL. Staphylococcus aureus nasal carriage in hemodialysis patients. Its role in infection and approaches to prophylaxis. Arch Intern Med 1989;149: Lipsky BA, Pecoraro RE, Ahroni JH, Peugeot RL. Immediate and long-term efficacy of systemic antibiotics for eradicating nasal colonization with Staphylococcus aureus. Eur J Clin Microbiol Infect Dis 1992;11: Holm SE, Christensen P. Epidemiology of group A streptococcal diseases. Proceedings of the VIII th International Symposium on Streptococci and Streptococcal Diseases. Reedbooks Ltd; p Cederna JE, Terpenning MS, Ensberg M, Bradley SF, Kauffman CA. Staphylococcus aureus nasal colonization in a nursing home: eradication with mupirocin. Infect Control Hosp Epidemiol 1990;11: Hoppe JE. Methods for isolation of Bordetella pertussis from patients with whooping cough. Eur J Clin Microbiol Infect Dis 1988;7: Eisenstein BI, Zaleznik DF. Enterobacteriaceae. In: Mandell GL, Bennett JE, Dolin R, editors. Mandell, Douglas and Bennett's Principles and Practice of Infectious Diseases. Edinburgh: Churchill Livingstone; p Richens J. Rhinoscleroma. In: Ledingham JGG, Warrell DA, editors. Concise Oxford Textbook of Medicine. Oxford: Oxford University Press; p Fredricks DN, Jolley JA, Lepp PW, Kosek JC, Relman DA. Rhinosporidium seeberi: A human pathogen from a novel group of aquatic protistan parasites. Emerg Infect Dis 2000;6: Advisory Committee on Dangerous Pathogens. Categorisation of biological agents according to hazard and categories of containment. 4th ed. Suffolk: HSE Books; Supplements 1, 1998 and 2, Public Health Laboratory Service Standing Advisory Committee on Laboratory Safety. Safety Precautions: Notes for Guidance. 4th ed. London: Public Health Laboratory Service (PHLS); Control of Substances Hazardous to Health Regulations General COSHH Approved Code of Practice and Guidance, L5. Suffolk: HSE Books; Health and Safety Executive. 5 steps to risk assessment: a step by step guide to a safer and healthier workplace, IND (G) 163 (REVL). Suffolk: HSE Books; Health and Safety Executive. A guide to risk assessment requirements: common provisions in health and safety law, IND (G) 218 (L). Suffolk: HSE Books; Health Services Advisory Committee. Safety in Health Service laboratories. Safe working and the prevention of infection in clinical laboratories and similar facilities. 2nd ed. Suffolk: HSE Books; NHS Estates. Health Building Note 15. Accommodation for pathology services. 1st ed. London: Her Majesty's Stationary Office (HMSO); (Out of print - 2nd edition in press). Riferimento no: 5.1 Data di emissione: Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 11 di 12

12 18. BS EN 12469: Biotechnology - performance criteria for microbiological safety cabinets. London: British Standards Institution (BSI); BS 5726: Microbiological safety cabinets. Part 2. Recommendations for information to be exchanged between purchaser, vendor and installer and recommendations for installation. London: British Standards Institution (BSI); BS 5726: Microbiological safety cabinets. Part 4. Recommendations for selection, use and maintenance. London: British Standards Institution (BSI); Advisory Committee on Dangerous Pathogens. The management, design and operation of microbiological containment laboratories. Suffolk: HSE Books; Barber S, Lawson PJ, Grove DI. Evaluation of bacteriological transport swabs. Pathology 1998;30: PHLS, CDSC. Reporting to the PHLS Communicable Disease Surveillance Centre: a reference for laboratories. May Riferimento no: 5.1 Data di emissione: Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 12 di 12

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