Normativa di riferimento Pag. 1
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1 Normativa di riferimento Norme relative a PRO_SAP Norme relative al Modulo geotecnico Approfondimento sulle normative implementate IMPLEMENTAZIONE EN EUROCODICE 3 IMPLEMENTAZIONE EN EUROCODICE 5 IMPLEMENTAZIONE UNI EN EUROCODICE 8 IMPLEMENTAZIONE D.M. 14/01/2008 Norme tecniche per le costruzioni Normativa di riferimento Pag. 1
2 Norme relative a PRO_SAP D.Min. Infrastrutture e trasporti 14 Settembre 2005 e allegate "Norme tecniche per le costruzioni". D.M. LL.PP. 9 Gennaio 1996 "Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche". D.M. LL.PP. 16 Gennaio 1996 "Norme tecniche relative ai <<Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi>>". D.M. LL.PP. 16 Gennaio 1996 "Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche". Circolare 4/07/96, n.156aa.gg./stc. istruzioni per l applicazione delle Norme tecniche relative ai <<Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi>> di cui al D.M. 16/01/96. Circolare 10/04/97, n.65 AA.GG. istruzioni per l applicazione delle Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche di cui al D.M. 16/01/96. D.M. LL.PP. 20 novembre 1987 "Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento. Circolare 4 Gennaio 1989 n Istruzioni in merito alle norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento. D.M. LL.PP. 11 Marzo 1988 Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l'esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione. D.M. LL.PP. 3 Dicembre 1987 Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo delle costruzioni prefabbricate. UNI Procedimento analitico per valutare la resistenza al fuoco degli elementi costruttivi di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso - edizione maggio 2001 Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n del 20 marzo 2003 Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica. Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n Modifiche ed integrazioni all ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n del 20 marzo D.M. 14 Gennaio 2008 Norme tecniche per le costruzioni. UNI EN 1990: /04/2006 Eurocodice 0 - Criteri generali di progettazione strutturale. UNI EN : /08/2004 Eurocodice 1 - Azioni sulle strutture - Parte 1-1: Azioni in generale - Pesi per unità di volume, pesi propri e sovraccarichi per gli edifici. UNI EN : /03/2005 Eurocodice 1 - Azioni sulle strutture - Parte 2: Carichi da traffico sui ponti. UNI EN : /10/2004 Eurocodice 1 - Azioni sulle strutture - Parte 1-3: Azioni in generale - Carichi da neve. UNI EN : /07/2005 Eurocodice 1 - Azioni sulle strutture - Parte 1-4: Azioni in generale - Azioni del vento. UNI EN : /10/2004 Eurocodice 1 - Azioni sulle strutture - Parte 1-5: Azioni in generale - Azioni termiche. UNI EN : /11/2005 Eurocodice 2 - Progettazione delle strutture di calcestruzzo - Parte 1-1: Regole generali e regole per gli edifici. UNI EN : /04/2005 Eurocodice 2 - Progettazione delle strutture di calcestruzzo - Parte 1-2: Regole generali - Progettazione strutturale contro l'incendio. UNI EN : /08/2005 Eurocodice 3 - Progettazione delle strutture di acciaio - Parte 1-1: Regole generali e regole per gli edifici. UNI EN : /08/2005 Eurocodice 3 - Progettazione delle strutture di acciaio - Parte 1-8: Progettazione dei collegamenti. UNI EN : /03/2005 Eurocodice 4 - Progettazione delle strutture composte acciaiocalcestruzzo - Parte 1-1: Regole generali e regole per gli edifici. UNI EN : /01/2006 Eurocodice 4 - Progettazione delle strutture composte acciaiocalcestruzzo - Parte 2: Regole generali e regole per i ponti. UNI EN : /02/2005 Eurocodice 5 - Progettazione delle strutture di legno - Parte 1-1: Regole generali Regole comuni e regole per gli edifici. UNI EN : /01/2005 Eurocodice 5 - Progettazione delle strutture di legno - Parte 2: Ponti. UNI EN : /01/2006 Eurocodice 6 - Progettazione delle strutture di muratura - Parte 1-1: Regole generali per strutture di muratura armata e non armata. Pag. 2 Normativa di riferimento
3 UNI EN : /03/2006 Eurocodice 6 - Progettazione delle strutture di muratura - Parte 3: Metodi di calcolo semplificato per strutture di muratura non armata. UNI EN : /02/2005 Eurocodice 7 - Progettazione geotecnica - Parte 1: Regole generali. UNI EN : /03/2005 Eurocodice 8 - Progettazione delle strutture per la resistenza sismica - Parte 1: Regole generali, azioni sismiche e regole per gli edifici. UNI EN : /08/2005 Eurocodice 8 - Progettazione delle strutture per la resistenza sismica - Parte 3: Valutazione e adeguamento degli edifici. UNI EN : /01/2005 Eurocodice 8 - Progettazione delle strutture per la resistenza sismica - Parte 5: Fondazioni, strutture di contenimento ed aspetti geotecnici. Norme relative al Modulo geotecnico LEGGE n 64 del 02/02/ Provvedimenti per le costruzioni, con particolari prescrizioni per le zone sismiche. D.M. LL.PP. del 11/03/ Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l'esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione. Eurocodice 1 - Parte 1 - Basi di calcolo ed azioni sulle strutture - Basi di calcolo. Eurocodice 7 - Parte 1 - Progettazione geotecnica - Regole generali. Eurocodice 8 - Parte 5 - Indicazioni progettuali per la resistenza sismica delle strutture - Fondazioni, strutture di contenimento ed aspetti geotecnici. Normativa di riferimento Pag. 3
4 Approfondimento sulle normative implementate IMPLEMENTAZIONE EN EUROCODICE 3 I tipi elementi differiscono per i seguenti aspetti: Verifica Aste Travi Pilastri 5.3 Classificazione X X X Trazione X X X Compressione X X X Taglio X X Flessione,taglio e forza assiale X X Membrature compresse X X X Instabilità flesso-torsionale X X Flessione e trazione assiale X X Flessione e compressione assiale X X Resistenza alla instabilità per taglio (taglio, X X momento e forza assiale) Angolari quali aste di parete in compressione X Membrature calastrallelate compresse X X X Membrature composte da elementi ravvicinati X X X Membrature in angolari calastrellati posti a X X X croce Stabilità agli spostamenti laterali X Stabilità del telaio X L insieme delle verifiche soprariportate è condotto sugli elementi purchè dotati di sezione idonea come da tabella seguente: Azione SEZIONI GENERICHE PROFILI SEMPLICI PROFILI ACCOPPIATI 5.3 Classificazione automatica L, doppio T, C, Tutti Da profilo semplice rettangolare cava, circolare cava 5.3 Classificazione di default 2 Circolare 5.3 Classificazione di default 3 restanti Trazione si si si Compressione si si si Taglio si si si Flessione,taglio e forza si si si assiale Membrature compresse si si per elementi ravvicinati e a croce o coppie calstrellate Instabilità flesso-torsionale doppio T simmetrica doppio T no Flessione e trazione assiale doppio T simmetrica doppio T no Flessione e compressione si si per elementi ravvicinati assiale e a croce o coppie Resistenza alla instabilità per taglio (taglio, momento e forza assiale) Angolari quali aste di parete in compressione Membrature calastrallelate compresse calastrellate doppio T simmetrica doppio T no L L no coppie calastrellate Pag. 4 Normativa di riferimento
5 IMPLEMENTAZIONE EN EUROCODICE 5 CAPITOLO 1 CAPITOLO 2 Paragrafo 2.1: Paragrafo 2.2: Paragrafo 2.3: Fattore parziale gammamfi per materiale, modificabile per ogni sezione. Fattore kmod posto pari a (da punto (5)). Fattore kfi per resistenze adottato 1.25 per legno massiccio, 1.15 per lamellare. Paragrafo 2.4 Implementato il metodo (1). CAPITOLO 3 Si implementa il metodo richiamato in 3.2 (1) : nello specifico il reduced cross-section method. Paragrafo 3.1: Paragrafo 3.2: Paragrafo 3.3: Paragrafo 3.4: Paragrafo Si utilizza il notional charring rate per sezioni senza spigoli arotondati di cui al punto (3) Paragrafo In riferimento al punto (2) formula 3.2 (dchar,n = betan * t), betan viene assunto dal materiale Paragrafo Le curve tempo-carbonizzazione come da figura 3.4, 3.5 e 3.6 (diagrammi tempo-carbonizzazione) sono assegnate a livello di sezione. CAPITOLO 4 Paragrafo 4.1: Si dichiara l applicabilità delle verifiche EN per le sezioni ridotte come da paragrafo 4.2 e 4.3. Paragrafo 4.2.2: Si utilizza la formula 4.1 (def = dchar,n + k 0* d0) con implementazione di quanto previsto in (2), (3) e (5). Paragrafo 4.3: Si osserva che per l applicazione delle verifiche può essere necessario modificare i criteri di progetto. Normativa di riferimento Pag. 5
6 IMPLEMENTAZIONE UNI EN EUROCODICE 8 CAPITOLO 1 CAPITOLO 2 CAPITOLO 3 Paragrafo 3.1 Tipi di suolo, v. OPCM 3274 e s.m.i. Paragrafo 3.2 Azione sismica, v. OPCM 3274 e s.m.i. in generale e in particolare: Paragrafo Implementato: prevede ag come prodotto di agr e gammai per cui si provvede a richiedere in input agr e gammai. Paragrafo Implementato: prevede spettri di tipo 1 e 2, tabelle diverse da opcm, un unica espressione per spettro di progetto orizzontale e verticale, caratterizzato da agv secondo tabella 3.4 di EC8. Paragrafo Paragrafo Definizione masse sismiche e combinazione delle azioni, v. OPCM 3274 e s.m.i. CAPITOLO 4 Paragrafo 4.1 Paragrafo 4.2 v. OPCM 3274 e s.m.i. in generale e in particolare: Paragrafo Paragrafo Elementi secondari non previsti Paragrafo Regolarità.Modificato metodo di calcolo di r, ls. inseriti nuovi parametri in relazione. Paragrafo Coefficienti psi2 e fi. v. OPCM 3274 e s.m.i. Paragrafo Fattore di importanza. Implementato: introdotto fattore importanza 0.8 Paragrafo 4.3 Analisi strutturale v. OPCM 3274 e s.m.i. in generale e in particolare: Paragrafo Modellazione. Paragrafo Effetti torsionali accidentali. v. OPCM 3274 e s.m.i. Paragrafo Metodi di analisi. v. OPCM 3274 e s.m.i. in generale e in particolare: Paragrafo analisi statica v. OPCM 3274 e s.m.i. Paragrafo stima di T1 con formula 4.6 da (3) Paragrafo distribuzione forze con formula 4.11 Paragrafo non previsto Paragrafo analisi dinamica modale e spettrale v. OPCM 3274 e s.m.i. Paragrafo controllo massa eccitata 90% non automatizzato Paragrafo previste CQC e SRSS Paragrafo combinazione delle componenti dell azione sismica v. OPCM 3274 e s.m.i. Paragrafo v. OPCM 3274 e s.m.i. per il controllo del risultato sismica 1000/H gli spostamenti indotti dall azione sismica vengono moltiplicati per il fattore di struttura e per il coeff. v definito in Paragrafo Elementi non strutturali v. OPCM 3274 e s.m.i. Pag. 6 Normativa di riferimento
7 Paragrafo Particolari prescrizioni per edifici con tamponamenti in muratura v. OPCM 3274 e s.m.i. in generale e in particolare Paragrafo tamponamenti con irregolarità in elevazione non implementata Paragrafo 4.4 Verifiche di sicurezza. v. OPCM 3274 e s.m.i. in generale e in particolare: Paragrafo Paragrafo Stati limite. v. OPCM 3274 e s.m.i. Paragrafo Limitazione del danno. v. OPCM 3274 e s.m.i. Per il controllo del risultato sismica 1000/H gli spostamenti indotti dall azione sismica vengono moltiplicati per il fattore di struttura e per il coeff v definito in Normativa di riferimento Pag. 7
8 IMPLEMENTAZIONE D.M. 14/01/2008 Norme tecniche per le costruzioni Premessa: materiali Sono previste le classi di DM08 e EC2, fck è 0.83 rck per DM08, fck è dalla classe per EC2 tutto il resto è analogo,attraverso il comando preferenze normative avanzate è possibile assegnare il legame costitutivo per il calcestruzzo, per l acciaio, le proprietà dell armatura e il coefficiente αcc per gli effetti di lunga durata. Capitolo 1 Non richiede implementazione Capitolo 2 Implementato. NOTA: non è necessario modificare la gestione dei solai in quanto si applica la nota (1) alla tabella 2.6.I. Capitolo 3 Paragrafo 3.1 Non richiede implementazione Paragrafo 3.2 Implementata l azione sismica automatica con calcolo delle coordinate geografiche in funzione del comune di appartenenza dell edificio oppure con input diretto di latitudine e longitudine da parte del progettista. Implementati i 4 stati limite (SLO, SLD, SLV e SLC), si veda tabella dei casi di carico. Paragrafo 3.3 Implementate le azioni del vento, disponibili con il comando dati di carico azioni sulla costruzione Paragrafo 3.4 Implementate le azioni della neve, disponibili con il comando dati di carico azioni sulla costruzione Paragrafo 3.5 Paragrafo 3.6 Incendio. Le curve di incendio sono personalizzabili. Esplosioni e Urti sono applicabili dal progettista. Capitolo 4 Implementata la progettazione degli elementi in cemento armato. Si vedano in seguito i dettagli per l implementazione in travi e pilastri. Capitolo 7 Implementata la progettazione per azioni sismiche di strutture in c.a.. Si vedano in seguito i dettagli per l implementazione in travi e pilastri. TRAVI Paragrafo Analisi elastica lineare, implementate le formule (4.1.1) e (4.1.2): limiti per la ridistribuzione travi. Paragrafo Resistenze di calcolo dei materiali, la formula (4.1.4) è implementata per le verifiche a taglio e per la flessione. I coefficienti di sicurezza sono impostabili nei criteri di progetto. Paragrafo Implementato, con le tre formulazioni. Paragrafo Si osserva che è richiesta la verifica con N costante (impostabile nei criteri di progetto). Paragrafo Verifiche per taglio (in pres. di armatura). Non implementato il controllo di cotg(teta1) per precompressione. NOTA: cotg(teta) è assunto pari a 1 nei seguenti casi: presenza di torsione, sagomati, alta duttilità. Paragrafo Verifica di fessurazione, formula (4.1.37) definizione del limite di formazione fessura impostato automaticamente. Pag. 8 Normativa di riferimento
9 Paragrafo Implementata differenziazione area minima inf. e area minima sup. Minimi da criterio di progetto. Implementati minimi passi staffe (la % di taglio a staffe da criterio) Paragrafo dettagli costruttivi Paragrafo travi Implementati i controlli dimensionali e la definizione delle zone critiche. Al progettista la verifica delle situazioni con pilastri in falso. Paragrafo pilastri Implementati i controlli dimensionali e la definizione delle zone critiche. Al progettista il controllo per le strutture fortemente deformabili. Paragrafo nodi Implementati i controlli dimensionali (disassamento trave pilastro). Paragrafo limitazioni di armatura Implementata la limitazione (7.4.25), fermo restando che nei criteri si deve introdurre 1,4/fyk e 3.5/fyk Implementata rocomp > ½ ro Implementata ¼ Af sup per tutta la luce Implementati passi raffittiti PILASTRI Paragrafo resistenze di calcolo dei materiali La formula (4.1.4) è implementata per le verifiche a taglio e per la flessione. I coeff. Di sicurezza sono da impostare nei criteri di progetto. Paragrafo Implementato, con le tre formulazioni. Paragrafo Si osserva che è richiesta la verifica con N costante (da selezionare nei criteri di progetto). Introdotta eccentricità minima per pilastri Paragrafo Non implementato il controllo di cotg(teta1) per precompressione. NOTA: cotg(teta) è assunto pari a 1 nel caso di alta duttilità. Paragrafo Verifiche di stabilità Implementato il controllo del LamdaLim Se LamdaLim è inferiore alla snellezza dell elemento si procede alla progettazione come elemento snello. 1) si introduce ulteriore eccentricità minima (l0/300). 2) si incementano azioni flettenti con metodo EC (precedentemente nominato colonna modello) da introdurre effetto viscosità (fi). Paragrafo dettagli costruttivi Implementato 10 % N all acciaio ( min Ac; max 0.04 Ac; da criterio). Implementati minimi passi staffe (12 * fi min e 250 mm). Non implementato diam 12 come minimo. Rimosso controllo diametro staffa/diametro longitudinale (lasciato al progettista). Paragrafo limitazioni di armatura Percentuali min-max da criterio. Passi staffe come indicato. Normativa di riferimento Pag. 9
10 Pag. 10 Normativa di riferimento
NORMATIVA DI RIFERIMENTO...
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