Igiene Ospedaliera. Anno Accademico

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Igiene Ospedaliera. Anno Accademico"

Transcript

1 Igiene Ospedaliera Anno Accademico

2 Igiene Igiene e Sanità Pubblica Tutto ciò che può portare a migliorare l uomo, aumentare il suo benessere fisico e morale, la sua attività somatica e psicologica, interessa e riguarda direttamente l Igiene, così da superare i limiti definiti dalla medicina. Biologia, antropologia, legislazione, storia dell umanità diventano le basi e il campo specificio dell Igiene. (Proust 1877) La scienza che si preoccupa di difendere la salute e di promuovere il buon sviluppo e la buona esistenza dell individuo (Bertarelli, 1938) Il ramo della scienza medica che studia le malattie nelle loro cause e nella loro incidenza e cerca i metodi per prevenirle;.si interessa anche di rendere salubre l ambiente di vita dell uomo, rende la vita più sicura, più sana e più bella l Igiene tende alla promozione della salute. (Mazzetti, 1948) Disciplina che ha come obiettivo la sicurezza sanitaria delle popolazioni. Si realizza attraverso l identificazione e misura dei fattori di rischio, la progettazione e realizzazione di interventi di prevenzione, l organizzazione e gestione delle strutture sanitarie (Vanini, 1996)

3 Sanità Pubblica Igiene e Sanità Pubblica E la scienza e l arte di prevenire la malattia, di prolungare la vita e di promuovere la salute e l efficienza fisica tramite sforzi comunitari organizzati per: -l igiene dell ambiente; -il controllo delle infezioni comunitarie; -l organizzazione dei servizi medici e infermieristici per la diagnosi precoce ed il trattamento preventivo delle malattie; -l educazione del singolo ai principi dell igiene personale: -lo sviluppo della struttura sociale che assicuri a ciascuno nella collettività uno standard di vita adeguato per il mantenimento della salute (Winslow, 1920 e 1951)

4 Storia della medicina Educazione alla salute Igiene del Lavoro Igiene dell ambiente Igiene dell alimentazione Igiene Ospedaliera Salute Prevenzione Sanità Pubblica Demografia/Statistica Ingegneria sanitaria Medicina di Comunità Economia sanitaria Legislazione Sanitaria Organizzazione e progr, Epidemiologia Scienze del comportamento Discipline biologiche Clinica Scienze Economiche Scienze matematiche

5 IGIENE CLINICA Cause INTERESSE Effetti (dei fenomeni Salute e malattia) (degli eventi morbosi) Salute OGGETTO DI Malattia STUDIO Popolazione CAMPO DI Individuo ATTIVITA Epidemiologia METODO DI Semeiotica Descrittiva OSSERVAZIONE Epidemiologia METODO DI Diagnosi Costruttiva ANALISI

6 IGIENE CLINICA Statistici STRUMENTI Tecnologici DI INDAGINE Ricomposizione CRITERIO Frammentazione CULTURALE Multidisciplinare STILE Iperspecialistico FORMATIVO Interdisciplinare STILE Settoriale OPERATIVO Sanità Pubblica MODELLO DI Farmacologia INTERVENTO Chirurgia

7 Programma del corso di Igiene I) Principi di edilizia ospedaliera. Evoluzione architettonica dell Ospedale e principali tipologie di Ospedale (a padiglioni, monoblocco, a piastra-torre, ecc.). La camera di degenza: le diverse tipologie. I principi ispiratori del nuovo Ospedale: il Decalogo di Renzo Piano. II) Caratteristiche delle zone degenza, diagnosi e cura e servizi generali. Flussi e percorsi. III) Generalità su: blocco operatorio (struttura; requisiti minimi); terapia intensiva (struttura; requisiti minimi); centro immunotrasfusionale; laboratorio analisi.

8 Programma del corso di Igiene IV) Principi di programmazione ospedaliera: il panorama ospedaliero italiano; ricoveri impropri: accenni al P.R.U.O.; il poliambulatorio; il Day-hospital; il Day-Surgery; la Preospedalizzazione. V) I rischi in ambito ospedaliero: a) Rischi fisici (microclima, illuminazione, rumore, vibrazioni, elettricità, radiazioni ionizzanti e non ionizzanti); b) Rischi chimici (in Laboratorio; in Reparto; in Sala operatoria; da Gas Anestetici; da Chemioterapici Antiblastici; da Glutaraldeide, Ossido di Etilene, ecc. VI) Epidemiologia. I tempi della prevenzione: primaria, secondaria, terziaria. Lo screening. VII) Le Infezioni Ospedaliere VIII) Profilassi e prevenzione delle malattie infettive; principi di Isolamento VIII) Igiene degli alimenti in Ospedale

9 L evoluzione dell ospedale L ospedale si è adeguato, nel corso dei secoli, ai caratteri della società del tempo in cui esso è sorto. Esso nasce nel Medioevo come luogo di carità e di ospitalità (hospes = colui che accoglie temporaneamente altri nella propria dimora). E solo a partire dal Rinascimento che sorge un nuovo e specifico concetto di ospedale, fino alle nuove trasformazioni del 1800, quando la struttura di assistenza acquista una sua autonomia istituzionale, funzionale e tipologica.

10 L evoluzione architettonica Dal lato architettonico, si passa dallo schema planimetrico a crociera (1400) all ospedale a padiglioni ( ) uniti o separati, mentre nel contempo vengono meglio definite le corsie, i reparti speciali e i servizi. Si arriva poi al sistema del monoblocco del secolo XX, l ospedale cioè a sviluppo essenzialmente verticale (parallelo alla nascita del grattacielo nelle città americane). Da esso è successivamente derivato il sistema poliblocco, modello che comprende un numero ristretto di edifici raggruppati e collegati, mediamente alti (5-7 piani) in cui vengono collegati servizi, cure e degenze.

11 L evoluzione architettonica L ulteriore evoluzione del poliblocco è rappresentata dall ospedale a raggiera, che permette la contrazione delle distanze tra reparti e servizi, con eliminazione di corridoi e di volumi superflui, e dall ospedale a piastra-torre, che consente un migliore collegamento delle 3 zone essenziali (degenza, servizi di diagnosi e cura, servizi generali), nel quale le degenze sono collocate in torre a sviluppo verticale, mentre cure e servizi generali trovano posto in una parte basamentale a tipo piastra.

12

13

14 Edilizia ospedaliera-la degenza Tipo inglese: corsie aperte Tipo americana: stanze singole Tipo europea: 4 posti per stanza; l ottimale sarebbe una soluzione a 2 posti per stanza In Italia, le norme del 1939 fissano a 6 mq a persona per le camere a più letti e a 9 mq per le singole; il numero ottimale di degenti per reparto è di 32 posti letto (D.M. 1/9/88)

15 La degenza Alcuni particolari tipi di degenza richiedono una soluzione edilizia particolare Infettiva Ostetrica Psichiatrica Terapia intensiva Pediatria colori vivaci, pavimenti e arredi diversi, decorazioni, ecc.

16 I principi ispiratori del nuovo ospedale La salute come bene irrinunciabile e la consapevolezza dei cittadini dei propri diritti, nuove norme o L.G., impongono all ospedale una maggior attenzione ai propri assistiti. Si impongono alcuni concetti nuovi: - Umanizzazione - Socialità - Interattività - Qualità percepita - Diritto all informazione, alla scelta

17 I principi ispiratori del nuovo ospedale Cambia quindi il concetto di ospedale Luogo a misura d uomo Ospedale come luogo incentrato sulla persona e sui suoi bisogni; luogo della speranza, della accoglienza, della fiducia, oltre che luogo della tecnologia, della diagnosi, della terapia.

18 Il malato al centro del sistema Non è più il paziente con la sua malattia che si deve adattare alle esigenze dell organizzazione, ma: Il malato è visto come persona nella sua interezza (rapporto umano in ogni momento del suo percorso assistenziale). Dalla CURA al concetto di PRENDERSI CURA

19 Al modello tradizionale basato su funzioni e competenze (verticale) si sostituisce un modello basato su processi, integrazioni multidisciplinari, plurispecialistiche (orizzontale, dipartimentale). RENDERE COMPATIBILI gli aspetti di umanizzazione, accoglienza, ospitalità, centralità della persona con gli aspetti della macchina ospedale che eroga prestazioni diagnostiche-terapeutiche disumane, ostili, fredde

20 L ospedale di Renzo Piano La Commissione Ministeriale presieduta dal Ministro Veronesi e da R. Piano, nel 2001 ha definito i principi guida. Principi accettati anche a livello comunitario. La ASSR ha elaborato il progetto di ricerca (pubblicato 2003) sui Principi Guida Tecnici Organizzativi e Gestionali per la realizzazione e gestione di ospedali ad alta tecnologia.

21 Il Decalogo di Renzo Piano I UMANIZZAZIONE: centralità della persona II URBANITA : integrazione col territorio e con la città III SOCIALITÀ: appartenenza e solidarietà IV ORGANIZZAZIONE: efficacia, efficienza e benessere percepito V INTERATTIVITÀ: completezza e continuità assistenziale

22 Il Decalogo di Renzo Piano VI APPROPRIATEZZA: correttezza delle cure e dell uso delle risorse VII AFFIDABILITÀ: sicurezza e tranquillità VIII INNOVAZIONE: rinnovamento diagnostico, terapeutico, tecnologico, informatico IX RICERCA: impulso all approfondimento intellettuale e clinico-scientifico X FORMAZIONE: aggiornamento professionale e culturale

23 Edilizia ospedaliera Unitamente alla tipologia architettonica, essenziale è anche la disposizione delle 3 zone principali dell ospedale: zona degenze (nursing zone) a prevalente carattere assistenziale ed alberghiero; zona diagnosi e cure (clinical zone) caratterizzata da un continuo processo di innovazioni tecnologiche e sanitarie; zona servizi generali (support zone) come cucina, lavanderia, sterilizzazione, officine, depositi, ecc.

24 La zona degenza (nursing zone) Si è passati dalla tradizionale corsia a posti letto e più, quella più ridotta (15-18 posti letto), fino alla suddivisione in camere separate da due o quattro-sei letti (più favorita la soluzione in camere a 2 letti con bagno), ovvero in camere singole prevalenti negli ospedali privati (il Ministero della Salute ne fissa il 10% per gli ospedali pubblici). In base all evoluzione scientifica e terapeutica si è fatto però avanti un nuovo sistema basato sulle cure graduate e progressive che richiede l introduzione di settori differenziati di cura: unità di cure intensive e sub-intensive, di cure minime o per lungodegenti (assistenza graduata).

25 La zona diagnosi e cura (clinical zone) Nel passato facevano parte di un unico spazio assistenziale: negli ultimi decenni, l avvento della tecnologia riguardante sia il blocco operatorio che i vari laboratori di analisi, i reparti radiologici, le terapie intensive, il pronto soccorso hanno determinato un fabbisogno sempre più pressante di locali e di risorse umane e materiali.

26 La zona diagnosi e cura (clinical zone) Tale problema vedrebbe nel Dipartimento la soluzione più idonea per un sistema di lavoro interdisciplinare. Tale soluzione trova tuttavia un forte ostacolo nella scarsa flessibilità delle strutture edilizie italiane. In genere la maggior parte di questi servizi diagnostico-terapeutici possono trovare adatta collocazione in piastra a sviluppo orizzontale, facilmente accessibile sia dall esterno che dai reparti interni, in modo da figurare l ospedale aperto al territorio.

27 La zona dei servizi generali (support zone) Comprende una svariata serie di servizi sussidiari ed indispensabili per la vita dell ospedale e che vanno dal cibo, all energia, ai materiali, alla manutenzione, ai magazzini e depositi, ecc. Servizi che di solito trovano collocazione nei piani inferiori o seminterrati dell ospedale, ovvero in edificio separato ma sempre collegato alla struttura principale. In questi ultimi decenni si è preferito centralizzare i vari servizi, creare cioè un unico centro di servizi facilmente gestibile secondo una logica industriale. Nel contempo però si è preferito anche decentrare a ditte esterne specializzate alcuni servizi, tra cui la lavanderia, la sterilizzazione, la cucina (outsourcing).

28 I percorsi L ospedale è un insieme di flussi di persone e cose che si devono intersecare e connettere secondo regole prestabilite, sia come localizzazione che come procedure. La complessità e le differenziazioni dei flussi hanno una tale rilevanza che il complesso dei percorsi ha un incidenza del 20-30% su tutti gli spazi dell ospedale. I collegamenti, e quindi il movimento, devono assicurare rapidi spostamenti di persone e cose tra i vari settori, ed evitare nel contempo possibilità di contaminazioni infettive migranti attive e passive tra i settori stessi, con danno ovvio del paziente, del personale di assistenza, del visitatore.

29 Classificazione dei percorsi ospedalieri 1) PER TIPO DI PERCORRENTE a) persone: - autonome (visitatori, pz. ambulatoriali) - accompagnate (pz. non deambulanti) b) cose: - autonome (acqua, gas medicali, vapori) - accompagnate (vitto, biancheria, farmaci, rifiuti)

30 Classificazione dei percorsi ospedalieri 2) PER NATURA DEL MATERIALE TRASPORTATO a) pulito: distribuzione del vitto, della biancheria pulita, dei farmaci, dei presidi chirurgici, ecc. b) sporco: rifiuti, biancheria sporca, avvio delle salme al servizio mortuario, ecc. 3) PER TIPOLOGIA DELL OSPEDALE a) orizzontali (gallerie e corridoi) b) verticali (scale, ascensori, montacarichi, ecc.)

ELEMENTI DI PROGETTAZIONE OSPEDALIERA: CARATTERI DI EVOLUZIONE TIPOLOGICA E TECNOLOGICA

ELEMENTI DI PROGETTAZIONE OSPEDALIERA: CARATTERI DI EVOLUZIONE TIPOLOGICA E TECNOLOGICA ELEMENTI DI PROGETTAZIONE OSPEDALIERA: CARATTERI DI EVOLUZIONE TIPOLOGICA E TECNOLOGICA Può sembrare uno strano principio da affermare, che il primo vero requisito di un ospedale sia quello di non fare

Dettagli

REGIONE DEL VENETO AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA. - il complesso ospedaliero è caratterizzato dall elevata

REGIONE DEL VENETO AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA. - il complesso ospedaliero è caratterizzato dall elevata REGIONE DEL VENETO AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE n. 970 del 29.12.2006 OGGETTO: Nuovo ospedale di Padova. Il Direttore Generale, considerato che: - il complesso ospedaliero

Dettagli

REGIONE VENETO / Segreteria regionale Sanità e Sociale- ARSS Agenzia Regionale Sanitaria e Sociosanitaria

REGIONE VENETO / Segreteria regionale Sanità e Sociale- ARSS Agenzia Regionale Sanitaria e Sociosanitaria Lista di verifica REQUITI MINIMI SPECIFICI E DI QUALITA' PER L'AUTORIZZAZIONE 1 - REQUITI STRUTTURALI DEG01.AU.1.1 L'area di degenza dispone almeno dei seguenti locali: DEG01.AU.1.1.1 - locale per visita

Dettagli

PROFILO PROFESSIONALE

PROFILO PROFESSIONALE ALLEGATO AVVISO PUBBLICO DIREZIONE DELLA STRUTTURA OPERATIVA COMPLESSA DIREZIONE MEDICA DI PRESIDIO PRESSO L AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA S. MARIA DELLA MISERICORDIA DI UDINE PROFILO PROFESSIONALE

Dettagli

A. O. SAN GERARDO DI MONZA

A. O. SAN GERARDO DI MONZA A. O. SAN GERARDO DI MONZA Il Dipartimento Infermieristico Tecnico Riabilitativo Aziendale DITRA Mission e vision Anna Maria RAIMONDI 13 novembre 2007 1 A. O. SAN GERARDO DI MONZA PRESIDI OSPEDALIERI PRESIDIO

Dettagli

Chiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale

Chiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale Chiara Volpone I PDTA: A come Assistenziale in un contesto ad elevata complessità e con risorse limitate come quello del SSN, la Pianificazione e la Programmazione sono di estrema rilevanza ai fini del

Dettagli

Nuovo polo chirurgico dell Ospedale civile maggiore di Borgo Trento a Verona

Nuovo polo chirurgico dell Ospedale civile maggiore di Borgo Trento a Verona Michele Ambrosin Allen Dudine Valentina Fernetti Nuovo polo chirurgico dell Ospedale civile maggiore di Borgo Trento a Verona Presentazione generale Committente: Progettisti: Azienda Ospedaliera Regione

Dettagli

Per un Ospedale Sicuro: l approccio del Policlinico di Modena

Per un Ospedale Sicuro: l approccio del Policlinico di Modena Per un Ospedale Sicuro: l approccio del Policlinico di Modena Stefano Cencetti Direttore Generale Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico Modena In collaborazione con Direzione Sanitaria Direzione

Dettagli

L Azienda Ospedaliera di Verona

L Azienda Ospedaliera di Verona Verona 11-12-09 L Azienda Ospedaliera di Verona in La Sanità Veronese e il Sistema Sanitario della Regione Veneto ATTIVITA ASSISTENZIALE ASSISTENZIALE POSTI LETTO ORDINARI: 1543 POSTI LETTO DAY HOSPITAL:

Dettagli

Nuovo Ospedale dei bambini

Nuovo Ospedale dei bambini Nuovo Ospedale dei bambini Realizzazione di un nuovo volume ospedaliero e interventi di adeguamento e accreditamento di alcune aree Milano, DESCRIZIONE DELL INTERVENTO Realizzazione di un nuovo edificio

Dettagli

DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 521 DEL 14/06/2016

DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 521 DEL 14/06/2016 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 521 DEL 14/06/2016 OGGETTO: Attivazione Modulo Logistico Dipartimentale - Area Medica

Dettagli

Concetti generali sull Igiene e la Sanità Pubblica e prevenzione

Concetti generali sull Igiene e la Sanità Pubblica e prevenzione Concetti generali sull Igiene e la Sanità Pubblica e prevenzione Sanità pubblica Insieme degli sforzi organizzati della società per sviluppare politiche per la salute pubblica, la prevenzione delle malattie,

Dettagli

Disposizioni in materia di sicurezza - coordinamento e cooperazione delle misure di prevenzione e protezione

Disposizioni in materia di sicurezza - coordinamento e cooperazione delle misure di prevenzione e protezione RISCHI INTRODOTTI DALL ATTIVITA OSPEDALIERA All. 1 Disposizioni in materia di sicurezza - coordinamento e cooperazione delle misure di prevenzione e protezione Le prestazioni oggetto del presente contratto

Dettagli

I ANNO. I Anno 60 I SEMESTRE 31 II SEMESTRE 29. CFU Esame/Prova in Itinere. in Itinere

I ANNO. I Anno 60 I SEMESTRE 31 II SEMESTRE 29. CFU Esame/Prova in Itinere. in Itinere I ANNO I Anno 60 I SEMESTRE 3 II SEMESTRE 29 Anatomia Umana (I) 5 Prova Biochimica (I) 6 Prova Biologia e Genetica (I) 5 Prova Biologia e Genetica (II) Chimica e Propedeutica Biochimica 9 Esame Fisica

Dettagli

Il malato al centro dell'ospedale per intensità di cura. M. Feri -Arezzo-

Il malato al centro dell'ospedale per intensità di cura. M. Feri -Arezzo- Il malato al centro dell'ospedale per intensità di cura M. Feri -Arezzo- Ospedale per intensità di cura da dove nasce? In Toscana la legge n. 22 (8/3/2000) e la successiva n. 40 (24/2/2005) prevedono

Dettagli

L area delle Cure Primarie e il ruolo del Distretto. Indagine ACP sulle diverse realtà regionali

L area delle Cure Primarie e il ruolo del Distretto. Indagine ACP sulle diverse realtà regionali L area delle Cure Primarie e il ruolo del Distretto. Indagine ACP sulle diverse realtà regionali Antonella Brunelli Roma 6 Marzo 2009 Perché una indagine ACP L organizzazione presente è in grado di svolgere

Dettagli

C O R S O D I L A U R E A I N I N F E R M I E R I S T I C A S E D E D I U D I N E

C O R S O D I L A U R E A I N I N F E R M I E R I S T I C A S E D E D I U D I N E C O R S O D I L A U R E A I N I N F E R M I E R I S T I C A S E D E D I U D I N E 1 anno Fondamenti di infermieristica e della 8 96 05.10.15 relazione assistenziale - Psicologia generale 1 12 M-PSI/01

Dettagli

Infermieristica Pediatrica (First Degree in Pediatric Nursing) Dipartimento

Infermieristica Pediatrica (First Degree in Pediatric Nursing) Dipartimento La presente scheda di approfondimento si riferisce ai corsi a immatricolazione nell a. a. 2015-2016. Per ulteriori informazioni si rimanda all Ufficio Professioni Sanitarie (tel. 0321/660601 660627 660568)

Dettagli

C O R S O D I L A U R E A I N I N F E R M I E R I S T I C A S E D E D I U D I N E ATTIVITÀ FORMATIVE CFU S.S.D. DIDATTICO

C O R S O D I L A U R E A I N I N F E R M I E R I S T I C A S E D E D I U D I N E ATTIVITÀ FORMATIVE CFU S.S.D. DIDATTICO Medicina Laurea in Infermieristica 59 C O R S O D I L A U R E A I N I N F E R M I E R I S T I C A S E D E D I U D I N E 1 anno Fondamenti di infermieristica e della 8 06.10.2014 relazione assistenziale

Dettagli

REALIZZAZIONE CENTRALE DI STERILIZZAZIONE NEL NUOVO OSPEDALE F. MIULLI DI ACQUAVIVA DELLE FONTI

REALIZZAZIONE CENTRALE DI STERILIZZAZIONE NEL NUOVO OSPEDALE F. MIULLI DI ACQUAVIVA DELLE FONTI REALIZZAZIONE CENTRALE DI STERILIZZAZIONE NEL NUOVO OSPEDALE F. MIULLI DI ACQUAVIVA DELLE FONTI Dott. Alessio NITTI Direttore Sanitario Ospedale F. Miulli Acquaviva delle Fonti (BA) INTRODUZIONE L Ospedale

Dettagli

Antonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche.

Antonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche. Antonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche antonellamrt@gmail.com 1 negli USA vengono introdotti i DRG con l obiettivo di

Dettagli

1.1 Generalità dell interessato (Indicare Nome e Cognome. I dati anagrafici completi sono contenuti nella Domanda Unica) IL SOTTOSCRITTO

1.1 Generalità dell interessato (Indicare Nome e Cognome. I dati anagrafici completi sono contenuti nella Domanda Unica) IL SOTTOSCRITTO ALLEGATO A-5 Dichiarazione di conformità dell impianto alle vigenti norme CONFORMITA ALLE NORME IN MATERIA DI REQUISITI STRUTTURALI, TECNOLOGICI E ORGANIZZATIVI DELLE STRUTTURE SANITARIE 1. Dati generali

Dettagli

Calcolo del fabbisogno infermieristico

Calcolo del fabbisogno infermieristico Organizzazione della Professione Infermieristica Calcolo del fabbisogno infermieristico Docente Francesco Cervasio L Organizzazione Mondiale della Sanita sottolinea quanto sia importante. assicurare la

Dettagli

Corso di Laurea in infermieristica Piano Didattico (D.M. 270/2004) Insegnamenti 1 anno Sem SSD Moduli CFU Ore

Corso di Laurea in infermieristica Piano Didattico (D.M. 270/2004) Insegnamenti 1 anno Sem SSD Moduli CFU Ore Insegnamenti anno Sem SSD Moduli CFU Ore Infermieristica generale e metodologia applicata Fondamenti biomolecolari della vita Fondamenti morfologici e funzionali della vita Promozione della salute e della

Dettagli

CONFERENZA STATO REGIONI SEDUTA DEL 26 NOVEMBRE 2003

CONFERENZA STATO REGIONI SEDUTA DEL 26 NOVEMBRE 2003 CONFERENZA STATO REGIONI SEDUTA DEL 26 NOVEMBRE 2003 Repertorio Atti n. 1868 del 26 novembre 2003 Oggetto:Accordo tra il Ministro della salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano

Dettagli

Pronto Soccorso AO Fondazione Macchi di Varese

Pronto Soccorso AO Fondazione Macchi di Varese Pronto Soccorso AO Fondazione Macchi di Varese Considerazioni generali Le criticità della AO sono da riferirsi esclusivamente al PS del presidio Macchi per la sua attrattività, che determina un eccessiva

Dettagli

Insegnamento Sem Es CFU CFU Modulo SSD Ore

Insegnamento Sem Es CFU CFU Modulo SSD Ore PIANO STUDI a.a. 06-07 PRIMO ANNO Insegnamento Sem Es CFU CFU Modulo SSD Ore Infermieristica Generale -Infermieristica generale, clinica e metodologia applicata I S/0 7 Metodologia clinica infermieristica

Dettagli

L infermiere punto d unione tra il Paziente, il MMG ed il Diabetologo

L infermiere punto d unione tra il Paziente, il MMG ed il Diabetologo L infermiere punto d unione tra il Paziente, il MMG ed il Diabetologo Rosangela Ghidelli Coordinatore Infermieristico Caposala U.O. S. Diabetologia e Endocrinologia Azienda Ospedaliera S. Anna Como Presidio

Dettagli

Dalla cartella clinica alla cartella clinica integrata: l evoluzione necessaria

Dalla cartella clinica alla cartella clinica integrata: l evoluzione necessaria Cartella clinica integrata Dalla cartella clinica alla cartella clinica integrata: l evoluzione necessaria Maria Grazia Stagni Direzione Sanitaria Azienda USL Forlì Bologna 5 dicembre 2013 Da dove veniamo

Dettagli

LA TUA SALUTE AL CENTRO

LA TUA SALUTE AL CENTRO LA TUA SALUTE AL CENTRO A DI CURA PRI CASA DI CURA PRIVATA SANATRIX CLINICA SANATRIX LA CLINICA La Clinica Sanatrix è una casa di cura privata in grado di rispondere ai più innovativi requisiti in termini

Dettagli

1. Dati generali dell intervento

1. Dati generali dell intervento ALLEGATO A-5 Dichiarazione di conformità dell impianto alle vigenti norme CONFORMITA ALLE NORME IN MATERIA DI REQUISITI STRUTTURALI, TECNOLOGICI E ORGANIZZATIVI DELLE STRUTTURE SANITARIE 1. Dati generali

Dettagli

Tecnologia, Sanità e Industria: uno sguardo sulla strategia di governance della relazione ospedale fornitore

Tecnologia, Sanità e Industria: uno sguardo sulla strategia di governance della relazione ospedale fornitore Tecnologia, Sanità e Industria: uno sguardo sulla strategia di governance della relazione ospedale fornitore Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo Pavia 22 febbraio 2010 " L organizzazione L dipartimentale

Dettagli

Il welfare è di casa Incontri di presentazione e ascolto sul decreto Case della Salute e proposta di legge regionale sui servizi sociali

Il welfare è di casa Incontri di presentazione e ascolto sul decreto Case della Salute e proposta di legge regionale sui servizi sociali Il welfare è di casa Incontri di presentazione e ascolto sul decreto Case della Salute e proposta di legge regionale sui servizi sociali CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO Teresa Petrangolini 23 giugno 2014

Dettagli

PROFILO E DESCRIZIONE DELL U.O.

PROFILO E DESCRIZIONE DELL U.O. MISSION La mission dell'unità Operativa Complessa di Geriatria, inserita nel Dipartimento di Patologia dell Invecchiamento, è la tutela della salute dell Anziano, in termini di prevenzione, diagnosi e

Dettagli

parte i Nozioni fondamentali

parte i Nozioni fondamentali 9 Introduzione... pag. 17 parte i Nozioni fondamentali 1. Gas medicinali...» 21 1.1. Generalità...» 21 1.2. Principali caratteristiche dei gas medicali maggiormente utilizzati...» 25 1.2.1. Ossigeno (O

Dettagli

Interventi strutturali negli. favorire la riorganizzazione per intensità di cura Dott. Silvano Nola

Interventi strutturali negli. favorire la riorganizzazione per intensità di cura Dott. Silvano Nola Interventi strutturali negli ospedali aziendali per favorire la riorganizzazione per intensità di cura Dott. Silvano Nola Ospedale di Cento Area Intensiva Area Medica (Lungodegenza) Area Medica (Medicina

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O

F O R M A T O E U R O P E O F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome MELONI ORLANDO Indirizzo PIAZZA ROMA 1, 09013 CARBONIA Telefono 0781. 694277/278 Fax 0781.64039 E-mail Nazionalità

Dettagli

Claudia Runci. Supporto alla Didattica per il C.d.L. in Infermieristica Pediatrica

Claudia Runci. Supporto alla Didattica per il C.d.L. in Infermieristica Pediatrica INFORMAZIONI PERSONALI Claudia Runci ESPERIENZA PROFESSIONALE Settembre 2015 marzo 2016 informazioni docenti e studenti; pianificazione tirocini; certificati per docenti e studenti; consegna divise per

Dettagli

FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA

FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA Corso di Laurea in Infermieristica PRESENTAZIONE L infermiere è il professionista della salute responsabile dell assistenza infermieristica e come tale svolge funzioni di

Dettagli

Nuove modalità organizzative, per intensità di cure

Nuove modalità organizzative, per intensità di cure Nuove modalità organizzative, per intensità di cure Bologna 27 Gennaio 2012 Monica Paciotti Coordinatrice Assistenziale Medicina B Barbara Guadi Medicina C/Endoc. Ospedale Maggiore Dipartimento Medico

Dettagli

11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE

11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE 11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE La legge 38 del 2010 La rete delle cure palliative Il CeAD Il Dipartimento Interaziendale di Cure Palliative LEGGE 38 DEL 15 MARZO 2010

Dettagli

Inaugurazione nazionale della rete della Gastroenterologia Italiana Gastroepatonet.org

Inaugurazione nazionale della rete della Gastroenterologia Italiana Gastroepatonet.org L organizzazione, in senso economico, è un sistema che elabora informazioni e risolve problemi essa si esprime Intervento a cura di Giovanna Baraldi con la capacità di trasformare le informazioni dei suoi

Dettagli

LA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE: IL MODELLO PAI

LA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE: IL MODELLO PAI LA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE: IL MODELLO PAI GIAMPIETRO GASPARINI U O C Oncologia Medica A.C.O. San Filippo Neri Roma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA:OBIETTIVI Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimento

Dettagli

La realtà piemontese. Carla M. Zotti Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche. Università di Torino

La realtà piemontese. Carla M. Zotti Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche. Università di Torino La realtà piemontese Carla M. Zotti Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche. Università di Torino ITALIANI STRANIERI 4 focolai in ambito scolastico; 56 casi in focolai epidemici;

Dettagli

RIORGANIZZAZIONE PER INTENSITA DI CURE IN UNA MEDICINA: S.O.C. Medicina P.O. Gemona

RIORGANIZZAZIONE PER INTENSITA DI CURE IN UNA MEDICINA: S.O.C. Medicina P.O. Gemona RIORGANIZZAZIONE PER INTENSITA DI CURE IN UNA MEDICINA: S.O.C. Medicina P.O. Gemona Palmanova, 17 dicembre 2011 Dott.ssa Paola Zuliani ESEMPIO PRATICO- anno 2009- Obiettivo di Budget: Sperimentare un organizzazione

Dettagli

1. Dati dell intervento 1.1 Ubicazione intervento

1. Dati dell intervento 1.1 Ubicazione intervento Spazio per la vidimazione da parte del SUAP ALLEGATO A-5 Dichiarazione di conformità dell impianto alle vigenti norme (L.R. n 3/2008, art. 1, comma 21) CONFORMITA ALLE NORME IN MATERIA DI REQUISITI STRUTTURALI,

Dettagli

REQUISITI SPECIFICI DI AUTORIZZAZIONE E ACCREDITAMENTO AMBULATORIO CHIRURGICO

REQUISITI SPECIFICI DI AUTORIZZAZIONE E ACCREDITAMENTO AMBULATORIO CHIRURGICO Per ambulatorio chirurgico (o ambulatorio per interventi chirurgici) si intende la struttura intra o extra-ospedaliera nella quale sono eseguiti interventi chirurgici o anche procedure diagnostiche o terapeutiche

Dettagli

Linee Guida per la Profilassi Antimicrobica in Chirurgia

Linee Guida per la Profilassi Antimicrobica in Chirurgia Linee Guida per la Profilassi Antimicrobica in Chirurgia Manuela Pioppo Direttore, Direzione Medica Ospedaliera Azienda Ospedaliera di Perugia APPROPRIATEZZA: Correttezza delle cure e dell uso delle risorse.

Dettagli

L/SNT1 - Professioni Sanitarie, Infermieristiche e Professione Sanitaria Ostetrica Ordinamento D.M. 270/04 Accesso

L/SNT1 - Professioni Sanitarie, Infermieristiche e Professione Sanitaria Ostetrica Ordinamento D.M. 270/04 Accesso La presente scheda di approfondimento si riferisce ai corsi a immatricolazione nell a. a. 202-20. Per ulteriori informazioni si rimanda al numero telefonico : 02 660 646 Dott. Maurizio Pietroni. Corso

Dettagli

Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate PROGETTO PER SVILUPPO E POTENZIAMENTO DELL AREA EMERGENZA URGENZA DEL P.O. CARATE BRIANZA

Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate PROGETTO PER SVILUPPO E POTENZIAMENTO DELL AREA EMERGENZA URGENZA DEL P.O. CARATE BRIANZA Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate PROGETTO PER SVILUPPO E POTENZIAMENTO DELL AREA EMERGENZA URGENZA DEL P.O. CARATE BRIANZA Maggio 2013 Il presente progetto di Sviluppo e potenziamento dell area

Dettagli

Razionale. Casa della Salute. Sostenibilità SSR Appropriatezza organizzativa Equità d accesso alle cure. Potenziamento assistenza territoriale

Razionale. Casa della Salute. Sostenibilità SSR Appropriatezza organizzativa Equità d accesso alle cure. Potenziamento assistenza territoriale Casa della Salute Razionale Sostenibilità SSR Appropriatezza organizzativa Equità d accesso alle cure Potenziamento assistenza territoriale «intesa come l insieme delle attività e prestazioni sanitarie

Dettagli

L integrazione dei servizi tecnico-gestionali per l Azienda Ospedaliera Universitaria

L integrazione dei servizi tecnico-gestionali per l Azienda Ospedaliera Universitaria CONVEGNO FACILITY MANAGEMENT: LA GESTIONE INTEGRATA DEI PATRIMONI PUBBLICI. Innovazioni, esperienze & best practice. Genova, 6 luglio 2010 L integrazione dei servizi tecnico-gestionali per l Azienda Ospedaliera

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE FACOLTÀ DI SCIENZE MEDICHE L INFERMIERE DI SALA OPERATORIA : EVOLUZIONE DEI MODELLI ORGANIZZATIVI. 1A PARTE. Relatore: Prof. MASSAI DANILO Laureando: CHIARA VANNOZZI A.A.

Dettagli

Collegio di Direzione

Collegio di Direzione Collegio di Direzione Libro Bianco della Sanità Ligure 04 marzo 2016 Nuovo ospedale: Lean Hospital- Green Hospital Il processo Lean dal punto di vista architettonico Il nuovo ospedale nella gestione della

Dettagli

LA PROGRAMMAZIONE SANITARIA ED I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA

LA PROGRAMMAZIONE SANITARIA ED I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA LA PROGRAMMAZIONE SANITARIA ED I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA Programmazione Programmare significa adattare od orientare un sistema organizzato affinché produca determinati risultati: predisponendo

Dettagli

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Prot. n. (VET/05/30983) LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Visti: - il T.U.LL.SS. 27 luglio 1934, n. 1265; - il Regolamento di polizia veterinaria approvato con D.P.R. 8 febbraio 1954, n. 320; - il

Dettagli

Ieri. storia. storia Il 15 maggio 1965 viene inaugurata la nuova sede. La nostra

Ieri. storia. storia Il 15 maggio 1965 viene inaugurata la nuova sede. La nostra Ieri Doman Oggi La nostra storia Ieri 1965 storia Il 15 maggio 1965 viene inaugurata la nuova sede dell Arcispedale Santa Maria Nuova. Composto dai tre corpi di fabbrica paralleli, l Ospedale ospita 14

Dettagli

C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Cognome e Nome GAROFALO CINZIA MILANO, 4 NOVEMBRE 1970 TEL. 335 5793855 Email cinzia.garofalo@policlinico.mi.it ESPERIENZA PROFESSIONALE Date Dal 1.07.2015

Dettagli

La gestione del paziente diabetico dalla dimissione ospedaliera alla presa in carico da parte del Servizio Diabetologico: aspetti infermieristici

La gestione del paziente diabetico dalla dimissione ospedaliera alla presa in carico da parte del Servizio Diabetologico: aspetti infermieristici LA COMPLESSITA' ASSISTENZIALE DELLA PERSONA CON DIABETE IN OSPEDALE E SUL TERRITORIO: UN UPDATE SULLE PIU' RECENTI ACQUISIZIONI DI GOVERNO CLINICO E GESTIONE DELLA TERAPIA. Cento 28 maggio 2016 La gestione

Dettagli

Gruppo di Lavoro della Conferenza sulla Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche

Gruppo di Lavoro della Conferenza sulla Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche Gruppo di Lavoro della Conferenza sulla Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche C O N F E R E N Z A P E R M A N E N T E D E L L E C L A S S I D I L A U R E A D E L L A P R O F E S S

Dettagli

LA CARTELLA INTEGRATA: ESPERIENZA DI FABRIANO

LA CARTELLA INTEGRATA: ESPERIENZA DI FABRIANO LA CARTELLA INTEGRATA: ESPERIENZA DI FABRIANO I.P. Coordinatrice Cinzia Giacometti CARTELLA CLINICA Strumento informativo individuale finalizzato a rilevare tutte le informazioni anagrafiche e cliniche

Dettagli

Cartella Clinica Elettronica Integrata: l esperienza dell Azienda ULSS 18 di Rovigo

Cartella Clinica Elettronica Integrata: l esperienza dell Azienda ULSS 18 di Rovigo Cartella Clinica Elettronica Integrata: l esperienza dell Azienda ULSS 18 di Rovigo Alessio Gasparetto Referente tecnico per l informatizzazione dei processi clinici SOC Innovazione e Gestione delle Tecnologie

Dettagli

IE Illuminazione ambienti ospedalieri ottobre 2016

IE Illuminazione ambienti ospedalieri ottobre 2016 IE 102 Illuminazione ambienti ospedalieri ottobre 2016 Riferimenti normativi CEI 648/7710 Ambienti ed applicazioni particolari" e nello specifico alla Sezione 710 "Locali ad uso medico". UNI EN 124641

Dettagli

I FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA DELLE PROFESSIONI SANITARIE TECNICHE DIAGNOSTICHE Sede di Latina

I FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA DELLE PROFESSIONI SANITARIE TECNICHE DIAGNOSTICHE Sede di Latina I FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA DELLE PROFESSIONI SANITARIE TECNICHE DIAGNOSTICHE Sede di Latina Presidente del corso Prof. Esterina Pascale Vice-Presidente Prof. Annarita

Dettagli

La psicologia clinica e di comunità, strumenti ed opportunità per l'integrazione socio-sanitaria. sanitaria. 14 Maggio Roma

La psicologia clinica e di comunità, strumenti ed opportunità per l'integrazione socio-sanitaria. sanitaria. 14 Maggio Roma La psicologia clinica e di comunità, strumenti ed opportunità per l'integrazione socio-sanitaria sanitaria 14 Maggio 2009- Roma Dr.ssa Maria M. Russo Direttore Programma di Psicologia AUSL Rimini 1 Riferimenti

Dettagli

L OSPEDALE UNICO DELLA VAL D ARDA

L OSPEDALE UNICO DELLA VAL D ARDA L OSPEDALE UNICO DELLA VAL D ARDA LA VOCAZIONE ATTUALE DEL PRESIDIO UNICO DELLA VAL D ARDA IL PRESIDIO UNICO DELLA VAL D ARDA,strutturato in due Padiglioni prospicienti denominati BLOCCO A (Nuovo Padiglione)

Dettagli

Modello di Supporto alle Decisioni per la Progettazione di Ospedali da Campo

Modello di Supporto alle Decisioni per la Progettazione di Ospedali da Campo Bioingegneria Modello di Supporto alle Decisioni per la Progettazione di Ospedali da Campo Roberto Miniati Università degli Studi di Firenze e-mail: roberto.miniati@unifi.it tel : 0039 3286017001 Bioingegneria

Dettagli

CASA DEL SORRISO MARIA SS.DELLE GRAZIE GENZANO DI LUCANIA (PZ)

CASA DEL SORRISO MARIA SS.DELLE GRAZIE GENZANO DI LUCANIA (PZ) CASA DEL SORRISO MARIA SS.DELLE GRAZIE GENZANO DI LUCANIA (PZ) - - - - - - - - - - - - - - - GHS srl (Divisione Residenze per Anziani) LA STUTTURA La Casa di Riposo Maria S.S. delle Grazie è ubicata al

Dettagli

A. O. SAN GERARDO DI MONZA

A. O. SAN GERARDO DI MONZA A. O. SAN GERARDO DI MONZA Il Dipartimento Infermieristico Tecnico Riabilitativo Aziendale DITRA politica della qualità del DITRA verso l accreditamento all eccellenza Cinzia Regazzoni 13 novembre 2007

Dettagli

Legislazione psichiatrica in Italia (1)

Legislazione psichiatrica in Italia (1) Legislazione psichiatrica in Italia (1) Legge 36 del 1904 "pericolosi a sé o agli altri" di "pubblico scandalo (1904) o Esigenze di sicurezza > necessità terapeutiche Isolamento della psichiatria dal resto

Dettagli

PARTE PRIMA Il contesto: i principali modelli organizzativi 1

PARTE PRIMA Il contesto: i principali modelli organizzativi 1 Indice Autori Introduzione XV XVII PARTE PRIMA Il contesto: i principali modelli organizzativi 1 CAPITOLO 1 Generalità sulle organizzazioni e principali teorie organizzative 3 Introduzione 3 L evoluzione

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Allegato n. 2 alla delibera n. 1429 del 30 dicembre 2004 REGIONE DEL VENETO UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 8 via Forestuzzo, n. 41, Asolo (TV) L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE ASSETTO ORGANIZZATIVO UNITÀ LOCALE

Dettagli

Costi e benefici nelle sale operatorie del futuro

Costi e benefici nelle sale operatorie del futuro Sostenibilità ed organizzazione tecnologica ospedaliera: guardare con altri occhi costi, indicatori di efficienza ed esiti Costi e benefici nelle sale operatorie del futuro DOT T. LUCA CARPINELLI 1 Strutture

Dettagli

REGIONE SICILIANA Universitaria Vittorio Emanuele, Ferrarotto, S. Bambino Catania ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE - I PARTE -

REGIONE SICILIANA Universitaria Vittorio Emanuele, Ferrarotto, S. Bambino Catania ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE - I PARTE - 199 6. GESTIONE, VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ 6.4 200 I requisiti relativi alla richiedono che quanto definito sia formalizzato in una serie di documenti che forniscano l evidenza oggettiva

Dettagli

AZIENDA SANITARIA LOCALE - VITERBO I RISCHI LAVORATIVI IN CAMERA OPERATORIA: PREVENZIONE E PROTEZIONE

AZIENDA SANITARIA LOCALE - VITERBO I RISCHI LAVORATIVI IN CAMERA OPERATORIA: PREVENZIONE E PROTEZIONE AZIENDA SANITARIA LOCALE - VITERBO CORSO DI FORMAZIONE OBBLIGATORIA (accreditato presso E.C.M. Min. Sanità) OBIETTIVI: I RISCHI LAVORATIVI IN CAMERA OPERATORIA: PREVENZIONE E PROTEZIONE 1) Fare acquisire

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA. MANIFESTO DEGLI STUDI anno accademico 2003/2004

CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA. MANIFESTO DEGLI STUDI anno accademico 2003/2004 CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA MANIFESTO DEGLI STUDI anno accademico 00/00 Presentazione del corso Il Corso di Laurea in Infermieristica della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell Università degli

Dettagli

Distretto Sanitario di Enna Distretto Sanitario di Piazza Armerina Distretto Sanitario di Nicosia Distretto Sanitario di Agira

Distretto Sanitario di Enna Distretto Sanitario di Piazza Armerina Distretto Sanitario di Nicosia Distretto Sanitario di Agira L ambito territoriale dell ASP di Enna corrisponde a quello della provincia di Enna, nonché del Comune di Capizzi (ME), con una popolazione di circa 180.000 abitanti distribuiti in 2.563,13 Kmq. di superficie

Dettagli

Allegato2 : elenco insegnamenti deserti Bando Rep. 32 Prot. 216 del 23/03/2016. Denominazione Attività Formativa. Ssd Insegn

Allegato2 : elenco insegnamenti deserti Bando Rep. 32 Prot. 216 del 23/03/2016. Denominazione Attività Formativa. Ssd Insegn 2 8879 ASSISTENZA SANITARIA 4 8859 BIOTECNOLOGIE MEDICHE MEDICINA DI COMUNITÀ: PROMOZIONE DELLA SALUTE E PREVENZIONE (PRIMARIA, SECONDARIA) BIOCHIMICA PATOLOGICA E BIOTECNOLOGIE PSICOLOGIA CLINICA M-PSI/08

Dettagli

Università degli Studi dell Insubria. Facoltà di Medicina e Chirurgia. Corso di Laurea in IGIENE DENTALE

Università degli Studi dell Insubria. Facoltà di Medicina e Chirurgia. Corso di Laurea in IGIENE DENTALE Disciplina: IGIENE GENERALE Docente: Prof.ssa Anna IADINI Igiene e Medicina Preventiva: definizione e scopi dell Igiene definizione di Salute fattori che condizionano il passaggio dalla salute alla malattia

Dettagli

L importanza del Blocco Operatorio in una Azienda Sanitaria pubblica e privata: a chi affidarne la gestione

L importanza del Blocco Operatorio in una Azienda Sanitaria pubblica e privata: a chi affidarne la gestione 1 Congresso Nazionale A.I.S.O. Pesaro 17-18 aprile 2015 L importanza del Blocco Operatorio in una Azienda Sanitaria pubblica e privata: a chi affidarne la gestione Dr. Antonio Aprile Direttore Generale

Dettagli

Dipartimenti di Salute Mentale del Veneto: utenza, attività e personale indicatori per la valutazione Area Sanità e Sociale

Dipartimenti di Salute Mentale del Veneto: utenza, attività e personale indicatori per la valutazione Area Sanità e Sociale Dipartimenti di Salute Mentale del Veneto: utenza, attività e personale indicatori per la valutazione Area Sanità e Sociale Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria SETTORE TUTELA SALUTE MENTALE DIPARTIMENTI

Dettagli

Strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private in possesso dell'accreditamento Istituzionale al 16 settembre 2014.

Strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private in possesso dell'accreditamento Istituzionale al 16 settembre 2014. Strutture Pubbliche di Diagnostica per Immagini e di Laboratorio 060 Perugia AO PG n. 563 Prestazioni di diagnostica per immagini e di laboratorio in regime ospedaliero come di seguito specificato: Area

Dettagli

I ruoli per l integrazione La cogestione dei programmi

I ruoli per l integrazione La cogestione dei programmi Laboratorio sull organizzazione per programmi centrati sul destinatario. Emilia Romagna Canada: un confronto I ruoli per l integrazione La cogestione dei programmi Barbara Curcio Rubertini Katia Prati

Dettagli

DIREZIONE GENERALE OIV. Comitato Etico. Consiglio dei Sanitari. Commissione per l uso appropriato del Farmaco e della Diagnostica

DIREZIONE GENERALE OIV. Comitato Etico. Consiglio dei Sanitari. Commissione per l uso appropriato del Farmaco e della Diagnostica ORGANIGRAMMI Organigramma 1 Collegio Sindacale DIREZIONE GENERALE Collegio di Direzione OIV Comitato Etico Medicina del Lavoro Aziendale Consiglio dei Sanitari Commissione per l uso appropriato del Farmaco

Dettagli

Dal Curare al Prendersi Cura

Dal Curare al Prendersi Cura Dal Curare al Prendersi Cura Dr. Responsabile Coordinamento Clinico Unità di Cure Palliative ASL AL Asti 26 Settembre 2014 Quality of Life..è la condizione dello star-bene ed è costituito da due componenti:

Dettagli

PROGETTO SUBINTENSIVA. Progetto elaborato: Dott.ssa S.FAVETTA Dott.ssa M. MORELLO Dott. G. PRESTA Dott. P. PORTALE Dott. R.

PROGETTO SUBINTENSIVA. Progetto elaborato: Dott.ssa S.FAVETTA Dott.ssa M. MORELLO Dott. G. PRESTA Dott. P. PORTALE Dott. R. PROGETTO SUBINTENSIVA Progetto elaborato: Dott.ssa S.FAVETTA Dott.ssa M. MORELLO Dott. G. PRESTA Dott. P. PORTALE Dott. R. RECUPERO Corso Clinical Governance 2009 Ciriè: accessi DEA: 44.000 Ivrea: accessi

Dettagli

L organizzazione dipartimentale

L organizzazione dipartimentale L organizzazione i dipartimentale RIPARTIZIONE AGGREGAZIONE Il DIPARTIMENTO è.. una federazione di unità operative/servizi che mantengono la loro autonomia, indipendenza responsabilità, così come quella

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O

F O R M A T O E U R O P E O F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo ROBERTA CHIESA Telefono 030/3998531 Fax 030/303300 E-mail direttore.sociosanitario@asst-spedalicivili.it

Dettagli

Gli strumenti operativi per la ri-organizzazione dell ospedale per intensità delle cure e complessità assistenziale 29 Marzo 2012.

Gli strumenti operativi per la ri-organizzazione dell ospedale per intensità delle cure e complessità assistenziale 29 Marzo 2012. Gli strumenti operativi per la ri-organizzazione dell ospedale per intensità delle cure e complessità assistenziale 29 Marzo 2012 Isabella Giusepi 1 Agenda Coerenza della risposta idonea al bisogno di

Dettagli

ASL VC VERCELLI PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE ORGANIGRAMMA

ASL VC VERCELLI PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE ORGANIGRAMMA ASL VC VERCELLI PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE ORGANIGRAMMA 1 ASL VC - VERCELLI LEGENDA AL PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DIREZIONE GENERALE FUNZIONE DIPARTIMENTO relazione gerarchica -----------------

Dettagli

REGIONE EMILIA ROMAGNA Cartella Clinica Integrata. Bologna 5 dicembre 2013

REGIONE EMILIA ROMAGNA Cartella Clinica Integrata. Bologna 5 dicembre 2013 REGIONE EMILIA ROMAGNA Cartella Clinica Integrata Bologna 5 dicembre 2013 L esperienza della Cartella Clinica Integrata Elettronica nell Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda Lorenzini A. Rovere A.

Dettagli

ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE AREA DEGENZA

ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE AREA DEGENZA L area di degenza è il luogo di permanenza del paziente durante il ricovero nella struttura e degli ambienti relativi alle attività ad esso correlate. Le seguenti disposizioni sono da ritenersi applicabili

Dettagli

Posto Medico Avanzato Centro Medico di Evacuazione

Posto Medico Avanzato Centro Medico di Evacuazione ARGOMENTI STRUTTURE MATERIALI PERSONALE Posto Medico Avanzato Centro Medico di Evacuazione Il Sistema operativo Nazionale: Posto Medico Avanzato di I livello Posto Medico Avanzato di I livello rinforzato

Dettagli

Esperienza professionale. Dal 1 febbraio 2015 al 31 dicembre 2019 CHIARA BOVO ITALIANA. Cadoneghe (PD) BVOCHR62L46G224A.

Esperienza professionale. Dal 1 febbraio 2015 al 31 dicembre 2019 CHIARA BOVO ITALIANA. Cadoneghe (PD) BVOCHR62L46G224A. Curriculum Vitae Europass Informazioni personali Nome / Cognome CHIARA BOVO Cittadinanza ITALIANA Data di nascita 06.07.1962 Luogo di Residenza Cadoneghe (PD) E-mail mcq142002@yahoo.it C.F. BVOCHR62L46G224A

Dettagli

ARGOMENTI IN TEMA DI INFEZIONI

ARGOMENTI IN TEMA DI INFEZIONI ARGOMENTI IN TEMA DI INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA SALA CONFERENZE POLO DIDATTICO INTEGRATO c/o Villaggio del Ragazzo 18 settembre 2015 S.Giroldi ELEMENTI STRATEGICI DEL COORDINATORE NEL CONTROLLO

Dettagli

Maristella Bertoldo. DO.MI.NO s.r.l., sede legale Dolo via XXIX Aprile 2. DO.MI.NO s.r.l., sede legale Dolo via XXIX Aprile 2

Maristella Bertoldo. DO.MI.NO s.r.l., sede legale Dolo via XXIX Aprile 2. DO.MI.NO s.r.l., sede legale Dolo via XXIX Aprile 2 F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Maristella Bertoldo Telefono Fax E-mail Nazionalità Italiana Data di nascita 18/05/1949 ESPERIENZA LAVORATIVA Dal 16/2/2011

Dettagli

Priorità di Governo Clinico. Esempio. Glossario. Glossario. Esempio. Survey. Progetti. Indicatori

Priorità di Governo Clinico. Esempio. Glossario. Glossario. Esempio. Survey. Progetti. Indicatori Convention Nazionale Clinical Governance e Management Aziendale Sostenibilità delle innovazioni organizzative nell era del federalismo sanitario Bologna, 15-16 ottobre 2010 OBIETTIVI Survey Priorità di

Dettagli

INNOVAZIONE TECNOLOGICA ED ORGANIZZATIVA NEI PROCESSI DI LAVORO NELLA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: RIFLESSI SUL WORKFLOW. Elisabetta Borello

INNOVAZIONE TECNOLOGICA ED ORGANIZZATIVA NEI PROCESSI DI LAVORO NELLA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: RIFLESSI SUL WORKFLOW. Elisabetta Borello INNOVAZIONE TECNOLOGICA ED ORGANIZZATIVA NEI PROCESSI DI LAVORO NELLA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: RIFLESSI SUL WORKFLOW Elisabetta Borello INNOVAZIONE TECNOLOGICA Passaggio da sistemi analogici a sistemi

Dettagli

DECRETO N Del 30/03/2015

DECRETO N Del 30/03/2015 DECRETO N. 2461 Del 30/03/2015 Identificativo Atto n. 74 DIREZIONE GENERALE SALUTE Oggetto APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO TECNICO FINALIZZATO ALLA DEFINIZIONE DEL PERCORSO DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO-ASSISTENZIALE

Dettagli

ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE

ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE Sono strutture socio-sanitarie residenziali presso le quali vengono accolti i soggetti affetti da AIDS e da patologie correlate, quando: a) non sia possibile attivare un trattamento a domicilio: b) se

Dettagli