L area delle Cure Primarie e il ruolo del Distretto. Indagine ACP sulle diverse realtà regionali
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1 L area delle Cure Primarie e il ruolo del Distretto. Indagine ACP sulle diverse realtà regionali Antonella Brunelli Roma 6 Marzo 2009
2 Perché una indagine ACP L organizzazione presente è in grado di svolgere un piano delle azioni per la salute materno infantile atte ad intercettare bisogni speciali e ad organizzare risposte adeguate?
3 Quale organizzazione: le domande 1. Esiste nelle ASL della Regione un Dipartimento di Cure Primarie (DCP)? 2. In quale area funzionale sono collocate la Pediatria di Famiglia, i CF e la Medicina Generale? 3. Qual è lo stato attuale delle graduatorie regionali per la Pediatria di Famiglia e quale ne è la reale credibilità? 4. La NPI è collocata nel DCP, in altra area di cure primarie o fa parte dell area DSM? 5. La prevenzione vaccinale è una funzione dell Igiene pubblica o di altro servizio? Quale?
4 1. Esiste nelle ASL della Regione un Dipartimento di Cure Primarie (DCP)? Confusione di ruolo istituzionale Piemonte Lombardia Emilia Romagna Toscana Marche Umbria Roma B Roma C Roma E Molise Campania Puglia Calabria Sicilia Sardegna no, esistono i DMI si si no, esistono le UCP no, nelle Marche c è una sola ASUR Solo nella carta, in pratica non c è nulla no no, c è il DMI no, c è il DMI no, ci sono i Distretti no no, c è il Distretto Solo a livello regionale no si
5 2. In quale area funzionale sono collocati la Pediatria di Famiglia, i CF e la Medicina Generale? Confusione di tipo contrattuale Piemonte Lombardia Emilia Romagna Toscana Marche Umbria Roma B Roma C Roma E Molise Campania Puglia Calabria Sicilia Sardegna la Pdf, e la MMG sono all interno del SAST, i CF SAST o DMI afferiscono al servizio ASSI (Assistenza Socio-Sanitaria Integrale) PdF,CF e MMG, sono nel DCP nella medicina territoriale senza particolari collegamenti fra loro nel Dipartimento territoriale, con i Distretti, il Consultorio il SerT PdF e MMG stanno nella UOC medicina dei Servizi dentro ai Distretti. Il consultorio invece sta nel DMI i PLS sono funzionalmente collegati al DMI. I Consultori Familiari stanno nel DMI I consultori fanno parte del DMI ma all interno dei Distretti la pdf non fa parte del DMI ma di quello di medicina di base (pdf + MMG) la pediatria di famiglia e MMG stanno nell area di assistenza di base, i consultori nei DMI I Consultori fanno parte del Distretto. Nel distretto In sedi separate senza collegamenti neppure funzionali in rete funzionale fra loro
6 3. Qual è lo stato attuale delle graduatorie regionali per la pediatria di famiglia e quale ne è la reale credibilità? Confusione di ruolo personale Piemonte Lombardia Emilia Romagna Toscana Marche Umbria Roma B Roma C Roma E Molise Campania Puglia Calabria Sicilia Sardegna scarsa Non so buona medio bassa medio bassa non lo sa nessuno sindacato non so la realtà è sempre più sorprendente della fantasia incerta non ci sono dati sulla credibilità buona media media media
7 4. La NPI è collocata nel DCP, in altra area di Cure Primarie o fa parte dell area DSM? Confusione di tipo funzionale Piemonte Lombardia Emilia Romagna Toscana Marche Umbria Roma B Roma C Roma E Molise Campania Puglia Calabria Sicilia Sardegna DMI DSM DSM DSM UMEE (Unità Multidisciplinare dell età evolutiva) Scollamento con NPI H UO a sè stante. Esiste un DSM adulti DMI DMI DMI DSM DMI-DSM DSM Distretto DSM (ruolo certificativo) DSM
8 5. La prevenzione vaccinale è una funzione dell Igiene pubblica o di altro servizio? Quale? Confusione di tipo strategico Piemonte Lombardia Emilia Romagna Toscana Marche Umbria Roma B Roma C Roma E Molise Campania Puglia Calabria Sicilia Sardegna Igiene pubblica Igiene pubblica Pediatria di Comunità del DCP Igiene pubblica Igiene pubblica Igiene pubblica Medicina Preventiva dell'età Evolutiva (DMI) DMI principalmente Centro unico vaccinale per la prevenzione delle MI e di medicina preventiva internazionale Igiene pubblica Igiene pubblica, DMI Igiene pubblica Igiene pubblica Centri Vaccinali ASL Igiene Pubblica
9 Dove c è coerenza organizzativa (meglio dire: dove le relazioni funzionano ) Back to back 90% Screening neonatale sordità 8 bb di cui IC Profilassi malattie infettive Seggiolino/cintura/casco Percorsi assistenziali 1 morbillo 3 pertossi 6 parotiti 1 incidente mortale m.croniche, disabili, DCA, abuso Cesena. Popolazione 0-18 aa: , nuovi nati 2007: 1.894
10 Difficoltà di progettazione a lungo termine 1. Politica: mancanza di documenti programmatici e, quando presenti, della loro concreta applicazione; 2. Organizzativa e gestionale: aziendalizzazione con politiche locali ad effetto immediato e scarso controllo di gestione economica e di attività 3. Professionale: residua visione per professionista e per servizio e non di presa in carico e di integrazione fra servizi
11 Possibili interventi Politici: strumenti di programmazione semplici ed efficaci ed integrati con valutazione per obiettivi di salute; Strumenti: promuovere una programmazione integrata (Piano per il benessere) Organizzativi-gestionali: rinnovamento organizzativo specie sul territorio con modelli assistenziali validi sull urgenza e sulla cronicità con valutazione economica e di attività; Strumenti: rivedere il modello organizzativo e contrattuale (Medicina di comunità e non solo individuale) Professionali: definizione dei ruoli nei percorsi assistenziali con valorizzazione delle professioni sanitarie e aumento dell efficienza
12 Strategie possibili Ragionare per livelli di assistenza Urgenza e continuità assistenziale Presa in carico e percorsi integrati m. croniche e ad alta complessità Promozione della salute ed educazione sanitaria Valutazione epidemiologica e profilo di comunità Rivedere le competenze e valorizzare i ruoli, le professioni sanitarie ed il terzo settore Attività di salute: ASV/IP, ostetrica, ortottista; Gestione del cronico: IP, ADI, logopedista, psicomotricista; Sostegno e promozione alla salute: terzo settore
13 Proviamo a pensare Il singolo....nel Gruppo (pediatri di famiglia).. Per quali livelli di assistenza Urgenza e continuità assistenziale Presa in carico e percorsi integrati di m. croniche e ad alta complessità Promozione della salute ed educazione sanitaria Modello organizzativo Sede unica, informatizzazione orizzontale (pls, CA,) e verticale (lab,rad, UO ped, PS ) accessibilità diurna e continuità assistenziale. Personale comune: di segreteria per gestione degli appuntamenti, accoglienza, pratiche amministrative; infermieristico per attività a supporto diagnostico (stick urine,prick test, bilirubina) o nella gestione delle malattie croniche (glicemia, spirometria )
14 ..nelle Unità di Cure Pediatriche (pdf e professionisti di comunità).. Per quali livelli di assistenza Presa in carico e percorsi integrati m. croniche, ad alta complessità, alle situazioni di disagio psicologico e sociale Promozione della salute ed educazione sanitaria Valutazione epidemiologica e profilo di comunità Modello organizzativo Sede funzionale di riferimento Relazioni con area materno infantile territoriale (CF, NPI) ospedaliera (Ped, Ost), col sociale (AS, Centri per le Famiglie) col volontariato e il terzo settore.
15 fino al Nucleo di Cure Primarie (PdF, MMG, CF, AS..) Temi organizzativi: condivisione di modelli accessibilità ai servizi, continuità dell assistenza, politiche di buon uso; Temi assistenziali: genitorialità, famiglie multiproblematiche, adolescenti, passaggio in cura di malati cronici Temi formativi e di ricerca: strategie vaccinali, ed. alla salute
16 ..e Oltre Dipartimento o Programma Materno infantile Collegio di Direzione Ufficio di Direzione Distrettuale Tavoli tecnici di programmazione integrata
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