Le Case delle Salute in Emilia-Romagna: COSA SONO
|
|
- Giovanna Carbone
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Le Case delle Salute in Emilia-Romagna: COSA SONO Servizio Assistenza Territoriale Direzione Generale Cura della persona, salute e welfare Regione Emilia-Romagna Convegno Il ruolo del terzo settore nelle Case della Salute Bologna, 30 marzo 2016
2 Sono l esito della riorganizzazione dell assistenza territoriale Le Case della Salute sono l esito di un percorso di riorganizzazione dell assistenza territoriale avviato negli anni 90 orientato allo sviluppo del coordinamento e integrazione tra servizi (territoriali e ospedalieri, sanitari e sociali) e professionisti (équipe multiprofessionali e interisciplinari) per facilitare l accesso alle persone e garantire una risposta unitaria ai bisogni e la continuità delle cure 2
3 Sono un nodo della rete dei servizi e delle strutture dell assistenza territoriale 3
4 Sono una nuova modalità di organizzazione a supporto della integrazione tra servizi e professionisti Le Case della Salute rappresentano una nuova modalità di organizzazione dei servizi dell assistenza territoriale che cerca di rendere concreta quella idea di integrazione tra servizi e tra professionisti, che si intendeva perseguire fin dagli anni 90 con la riorganizzazione dell assistenza territoriale, e che fino ad oggi è andata particolarmente a rilento Nella realizzazione delle Casa della Salute occorre rispettare la necessaria capillarità dei servizi a garanzia dell equità di accesso della popolazione. In alcuni contesti locali (es. aree montuose, aree rurali con popolazione particolarmente dispersa) la soluzione organizzativa ottimale per rispondere ai bisogni della popolazione può non essere la Casa della Salute, ma piuttosto il Nucleo di Cure Primarie
5 Gli obiettivi della Case della Salute 1. Accesso all assistenza sanitaria, socio-sanitaria e socioassistenziale in un luogo visibile e facilmente raggiungibile dalla popolazione di riferimento 2. Valutazione del bisogno della persona e l accompagnamento alla risposta maggiormente appropriata, programmabile e non programmabile 3. Risposta alla domanda di salute della popolazione almeno nelle 12 ore giornaliere (h24 livello distrettuale) 4. Presa in carico della persona secondo il paradigma della medicina d iniziativa 5. Attivazione di percorsi di cura multidisciplinari, che prevedono la integrazione tra servizi sanitari, ospedalieri e territoriali, e tra servizi sanitari e sociali 6. Partecipazione della comunità, delle associazioni di cittadini, dei pazienti e caregiver. 5
6 Sono una soluzione organizzativa complessa Nel 2010 sono state approvata dalla Giunta Regionale dell Emilia-Romagna le prime indicazioni sulla realizzazione delle Case della Salute (DGR 291/2010) Nelle indicazioni regionali sono state previste 3 tipologie di Casa della Salute (piccola, media, grande) con livelli crescenti complessità delle funzioni assistenziali garantite (dalla piccola - bassa complessità, alla grande elevata complessità) Ogni Casa della Salute deve essere declinata sulla base delle peculiarità locali per rispondere ai bisogni specifici di quella comunità di riferimento. 6
7 Le funzioni assistenziali della Casa della Salute Nella tabella vengono descritte TUTTE le funzioni potenzialmente garantite L insieme e la complessità delle funzioni assistenziali garantite NELLA SINGOLA Casa della Salute DIPENDERA DALLO SPECIFICO CONTESTO LOCALE. Prevenzione e promozione della salute Assistenza sanitaria e sociosanitaria Assistenza Sociale Servizi di supporto Strutture sanitarie e socio-san. Gruppi di educazione alla salute Progetti di comunità su stili di vita salutari Vaccinazioni Screening. MMG (H 12) Continuità assistenziale PLS Infermieristica per prestazioni Infermieristica per gestione cronicità Coord. ADI Benessere riproduttivo, cure perinatali, inf. e giovani (Consultorio Familiare) Problemi salute mentale e dip. patologiche (NPIA, CSM, Sert) Assistenza specialistica (eventualmente chirurgia ambulatoriale) Riabilitazione Diagnostica di 1 livello (eventualmente 2 ) Sportello sociale Ass.te Sociale Punto prelievi Distribuzi one farmaci Distribuzi oneausili protesici Osp. Comunit à Hospice CRA CD MMG: Medico di Medicina Generale; PLS: Pediatra di Libera Scelta; ADI: Assistenza Domiciliare Integrata; NPIA: Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza; CSM: Centro Salute Mentale; Sert: Servizio per le Tossicodipendenza; CRA: Casa Residenza Anziani; CD: Centro Diurno
8 I tanti protagonisti Gli attori che concorrono alla progettazione e realizzazione delle attività della Casa della Salute sono tanti - Dipartimenti territoriali (sanità pubblica, cure primarie, salute mentale e dipendenze patologiche) - Medicina convenzionata (medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali) - Dipartimenti ospedalieri - Servizio sociale territoriale - Comunità e associazioni di cittadini -. L insieme di protagonisti coinvolti dipenderà dalla complessità della singola Casa della Salute 8
9 Il minimo comun denominatore: la comunità di professionisti Equipe multiprofessionale e interdisciplinare: medico di medicina generale pediatra di libera scelta medico specialista di riferimento infermiere assistenti sociale che lavora per programmi / percorsi e secondo la medicina d iniziativa (oltre a garantire le funzioni della medicina di attesa per bisogni occasionali e non complessi) che collabora con paziente / caregiver, associazioni di cittadini e più in generale con la comunità In sostanza l dea alla base dello sviluppo dei Nuclei di Cure Primarie a fine anni 90
10 Dal 2011 ad oggi viene condotta a livello regionale una attività di monitoraggio riguardo allo sviluppo delle Case della Salute attraverso: - raccolta di informazioni strutturate - visite sul campo Il monitoraggio regionale - confronto e riflessioni con TUTTI gli attori coinvolti a livello locale Aziende Unità Sanitarie Locali - Direzioni Generali, Direzioni di Distretto, Direzioni di Dipartimento e singoli professionisti Enti Locali - Sindaci, Assessori, Responsabili Servizi Sociali e singoli assistenti sociali Medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici specialisti ambulatoriali Comunità Associazioni di pazienti e di cittadini. 10
11 Le Case della Salute funzionanti e programmate (Dati al ) 80 Case della Salute funzionanti: 61 % (49) medie/grandi (20 grandi + 29 medie) 39 % (31) piccole 42 Case della Salute programmate*: 51 % (21) medie/grandi (7 grandi + 14 medie) 41 % (18) piccole * 3 Case della Salute tipologia non dichiarata 11
12 La distribuzione territoriale delle Case della Salute Area geografica Case della Salute funzionanti N % Città 9 11 Area rurale - pianura Area rurale - collina Area rurale - montagna 8 10 Totale * Città Capoluogo di Provincia 12
13 La popolazione di riferimento delle Case della Salute 41% popolazione residente in Regione potenzialmente accede alle Case della Salute ( / abitanti) Popolazione di riferimento Casa della Salute Piccola: ab. (in media) (min ab. / max ab.) Casa della Salute Media/Grande: ab.(in media) 13
14 I medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta Rispetto ai medici di medicina generale che operano in Regione (43%) medici di medicina generale operano nel territorio di riferimento delle Case della Salute Di cui 507 operano DENTRO le Case della Salute, per tutta (290 MMG) o parte dell attività Rispetto ai 611 pediatri di libera scelta che operano in Regione 271 (44%) pediatri di libera scelta operano nel territorio di riferimento delle Case della Salute Di cui 58 operano DENTRO le Case della Salute 14
15 Il Servizio Sociale Territoriale In più del 70% delle 80 Case della Salute funzionanti è presente l assistente sociale Sono coinvolti più di 100 assistenti sociali Nel 30% delle 80 Case della Salute funzionanti è presente lo sportello sociale 15
16 Le associazioni di volontariato Nel 70% delle 80 Case della Salute funzionanti sono presenti collaborazioni con associazioni di volontariato (es. AUSER) Le principali attività di collaborazione riguardano: orientamento e informazioni, iniziative di promozione della salute, attività di trasporto utenti, e tante altre compreso donazione e raccolta sangue (AVIS). 16
17 L esigenza di coordinamento per favorire l integrazione In questi 5 anni si è lavorato maggiormente all hardware e alla logistica: disporre un ampio insieme di servizi all interno di un unica struttura. E giunto il momento di sviluppare il software, ovvero di sviluppare quegli elementi organizzativi che consentano di supportare maggiormente l integrazione tra servizi e professionisti Nelle nuove indicazioni regionali in corso di stesura si sta ipotizzando per le Case della Salute a maggiore complessità assistenziale (tipologie medie/grandi) la presenza di: 1. Responsabile organizzativo della Casa della Salute; 2. Board direttivo 3. Referenti di area 17
18 Gli strumenti di integrazione per le comunità di professionisti nelle Case della Salute A livello regionale sono stati elaborati diversi programmi e percorsi integrati (territorio-ospedale, sanitario-sociale), i quali rappresentano uno dei principali strumenti nelle mani dei professionisti per lavorare come èquipe multiprofessionale e interdisciplinare: percorso nascita; percorso diagnostico assistenziale per il bambino con diabete mellito1; percorsi diagnostici terapeutici assistenziali per le condizioni croniche (diabete scompenso cardiaco cronico, broncopneumopatia cronico ostruttiva, insufficienza renale cronica); percorso per la gestione dei pazienti in terapia anticoagulante orale; percorsi per le gravissime disabilità acquisite percorsi diagnostici terapeutici assistenziali per le neoplasie, a cominciare da tumore della mammella, del collo dell utero e del colon retto; programmi di cure palliative; percorso per la gestione dei pazienti con frattura di femore; dimissioni protette in particolare per le persone anziane (domicilio, ospedale di comunità, etc.) 18
19 Lo sviluppo della medicina d iniziativa: l ambulatorio infermieristico per la cronicità Nell ambito dei percorsi condivisi con Medico di Medicina Generale, Specialisti, Assistente Sociale, Fisioterapisti, Identificazione e reclutamento con Medico di Medicina Generale* (modello predittivo rischio di osp./decesso, registri, lettura integrata del rischio cardiovascolare, etc) Chiamata attiva dei pazienti Accoglienza, presa in carico e follow up Educazione terapeutica finalizzata all Empowerment del paziente Addestramento a paziente e caregiver Continuità assistenziale ospedale-territorio * Lo specialista (in rapporto di convenzione con il Servizio Sanitario Regionale o di dipendenza) partecipa alla stadiazione e definizione del percorso assistenziale dei pazienti 19
20 La valutazione dell impatto per supportare il cambiamento Avviato un percorso di lavoro per valutare l impatto delle Case della Salute: «cosa» valutare? «con» quali metodi e strumenti? La valutazione di quali cambiamenti le Case della Salute abbiano prodotto rappresenta un tassello fondamentale nello stimolare quel cambiamento culturale, delle istituzioni, professionisti, e anche della popolazione e dei suoi rappresentanti, necessario affinchè le Case della Salute possano realmente definirsi «una nuova» modalità di risposta alla complessità dei bisogni della comunità.
Le case della salute
La riorganizzazione delle cure primarie Le case della salute nella Regione Emilia Romagna e nell az. USL di Reggio Emilia M. Pinotti, 06.02.2013 1 Le case della salute in Emilia Romagna Presidio del Distretto
DettagliLa programmazione delle Case della Salute nel Distretto Sud Est
La programmazione delle Case della Salute nel Distretto Sud Est Rossella Emanuele Dipartimento Cure Primarie Distretto Sud Est Modena 26 Gennaio 2013 La mappa delle case della salute del Distretto Sud
DettagliIl modello gestionale della casa della salute dell'emilia Romagna. L'esperienza di Castelfranco Emilia - AUSL Modena.
Il modello gestionale della casa della salute dell'emilia Romagna. L'esperienza di Castelfranco Emilia - AUSL Modena. Antonella Dallari, Maria Luisa De Luca, Emanuela Malagoli, Massimo Fancinelli, Ilaria
DettagliSviluppo del modello assistenziale Case della Salute nel Distretto di Parma
Sviluppo del modello assistenziale Case della Salute nel Distretto di Parma Dr.ssa Elena Saccenti (Direttore Generale Ausl Parma) Dr.ssa Giuseppina Ciotti (Direttore Distretto Parma) 25 Gennaio 2016 AUSL
DettagliLa casa della salute: Il centro del sistema delle cure territoriali
La casa della salute: Il centro del sistema delle cure territoriali Il modello della Regione Emilia Romagna e la sperimentazione dell Azienda Sanitaria di Ferrara M.Chiara Tassinari VIII Congresso Nazionale
DettagliRiguarda la gestione dei processi di cambiamento attraverso la ri-definizione di:
ASST Vimercate/Piano Locale Cronicità Riguarda la gestione dei processi di cambiamento attraverso la ri-definizione di: Organizzazione dei servizi: Macro-organizzazione aziendale (POAS) a supporto del
DettagliCase della Salute: indicazioni regionali per il coordinamento e lo sviluppo delle comunità di professionisti e della medicina d iniziativa
Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare Case della Salute: indicazioni regionali per il coordinamento e lo sviluppo delle comunità di professionisti e della medicina d iniziativa 1 Indice
DettagliCase della Salute: indicazioni regionali per il coordinamento e lo sviluppo delle comunità di professionisti e della medicina d iniziativa
Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare Case della Salute: indicazioni regionali per il coordinamento e lo sviluppo delle comunità di professionisti e della medicina d iniziativa 1 Indice
DettagliL INTEGRAZIONE TRA I SERVIZI PER LA CONTINUITA ASSITENZIALE DELLA PERSONA FRAGILE
L INTEGRAZIONE TRA I SERVIZI PER LA CONTINUITA ASSITENZIALE DELLA PERSONA FRAGILE L ospedale e il territorio: opportunità e criticità nell integrazione socio-sanitaria Francesca Busa Direttore Distretto
DettagliIl welfare è di casa Incontri di presentazione e ascolto sul decreto Case della Salute e proposta di legge regionale sui servizi sociali
Il welfare è di casa Incontri di presentazione e ascolto sul decreto Case della Salute e proposta di legge regionale sui servizi sociali CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO Teresa Petrangolini 23 giugno 2014
DettagliInaugurazione. della Casa della Salute di San Secondo.
Inaugurazione Inaugurazione della Casa della Salute di San Secondo. Cerimonia di ringraziamento agli Amici del Cuore per la doppia donazione. Lunedì 29 ottobre 2012 ore 11.00 Piazza Martiri della Libertà,
DettagliRazionale. Casa della Salute. Sostenibilità SSR Appropriatezza organizzativa Equità d accesso alle cure. Potenziamento assistenza territoriale
Casa della Salute Razionale Sostenibilità SSR Appropriatezza organizzativa Equità d accesso alle cure Potenziamento assistenza territoriale «intesa come l insieme delle attività e prestazioni sanitarie
Dettagliobiettivi di miglioramento: AREA PREVENZIONE
DPCS 2012 Il documento di programmazione sottolinea in particolare le aree e gli obiettivi di miglioramento. Gli obiettivi di miglioramento riferiti al Cittadino, sono stati costruiti con riferimento alla
DettagliPERCORSI DI INNOVAZIONE NELLE CURE PRIMARIE Convegno Nazionale Parma, Ottobre 2011
PERCORSI DI INNOVAZIONE NELLE CURE PRIMARIE Convegno Nazionale Parma, 21-22 Ottobre 2011 Integrazione ospedale territorio come strumento per l accesso alle cure e garanzia di continuità dell assistenza
DettagliL integrazione Professionale per l assistenza a domicilio: Infermieri e Fisioterapisti a confronto. Paola Raimondi Mercury Longhi
L integrazione Professionale per l assistenza a domicilio: Infermieri e Fisioterapisti a confronto Paola Raimondi Mercury Longhi Il contesto ASL di Bologna 6 Distretti 9 Ospedali Popolazione: 836.697 Territorio
DettagliGabriella Viberti L evoluzione del ruolo della medicina di famiglia nella sanità nazionale e regionale
Gabriella Viberti L evoluzione del ruolo della medicina di famiglia nella sanità nazionale e regionale Evoluzione della medicina di famiglia: fino al 2000 Prima metà degli anni 2000: le forme di integrazione
DettagliLa trasformazione delle Cure Primarie nel Servizio sanitario italiano. Un analisi di progetti ed esperienze di Case della Salute in Emilia Romagna
Pierpaola Pierucci Laboratorio Paracelso Università degli Studi di Ferrara pierpaola.pierucci@unife.it La trasformazione delle Cure Primarie nel Servizio sanitario italiano. Un analisi di progetti ed esperienze
DettagliModelli e risultati nello sviluppo dei servizi territoriali
Convegno Regionale Modelli e risultati nello sviluppo dei servizi territoriali L esperienza delle Case della Salute di Arezzo Branka Vujovic Direttore Sanitario ASL 8 Arezzo dalla sperimentazione.a modello
DettagliPICASSO: Progetto di Integrazione delle Continuità e Appropriatezza Socio-Sanitaria e Ospedaliera
12 a Conferenza Nazionale GIMBE Per una sanità al centro dell agenda politica Bologna, 3 marzo 2017 PICASSO: Progetto di Integrazione delle Continuità e Appropriatezza Socio-Sanitaria e Ospedaliera Elide
DettagliStato dell arte AFT nell Ulss 4. Dott. Mario Righele Direttore Cure Primarie
Stato dell arte AFT nell Ulss 4. Dott. Mario Righele Direttore Cure Primarie Mappa AFT Obiettivi Riorganizzazione della medicina generale verso la MGI per tutti i medici Nel nostro territorio entro i primi
DettagliL esperienza delle Case della Salute di Empoli
Toscana Empoli 19 febbraio 2015 L esperienza delle Case della Salute di Empoli Nedo Mennuti direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli Ed i servizi Territoriali? !" #$$ $ % $ $ &#!& '( ( (')* +,-.!!/
DettagliL INTEGRAZIONE CON LA RETE DEI SERVIZI TERRITORIALI E LA CONTINUITA DI CURA OSPEDALE TERRITORIO
L INTEGRAZIONE CON LA RETE DEI SERVIZI TERRITORIALI E LA CONTINUITA DI CURA OSPEDALE TERRITORIO Alberto Aronica MMG ATS Milano Cooperativa Medici Milano Centro Milano, 21 dicembre 2016 The difference of
DettagliCITTA DELLA SALUTE PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
CITTA DELLA SALUTE PRESENTAZIONE DEL PROGETTO Area destinata all'università Area a destinazione Socio Sanitaria Area oggetto di PUA (Piano Urbanistico Attuativo) PROGRAMMAZIONE SANITARIA A CONA Tutti i
DettagliI percorsi di presa in carico delle persone fragili. L esperienza della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento.
Congresso CARD Regioni Nord Italia Trieste 7 dicembre 2012 I percorsi di presa in carico delle persone fragili. L esperienza della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento. Paola Maccani Direzione
DettagliLo sviluppo della contrattualistica locale della medicina generale in Emilia Romagna
Lo sviluppo della contrattualistica locale della medicina generale in Emilia Romagna Servizio Assistenza Distrettuale Medicina Generale, Assessorato Sanità e Politiche Sociali della Regione ER Antonio
DettagliEsempi di gestione della cronicità nell Azienda USL di Parma
Esempi di gestione della cronicità nell Azienda USL di Parma 1 Cure Primarie: Facciamo il punto e condividiamo le strategie Bologna, 27 gennaio 2012 Giuseppina Rossi Direttore Servizio Sviluppo ed Integrazione
DettagliL offerta territoriale per la gestione della cronicità nei Distretti dell Emilia Romagna
L offerta territoriale per la gestione della cronicità nei Distretti dell Emilia Romagna M.P. Biondi L.Boattini Le malattie croniche L OMS (2009) riferisce che le stime del carico mondiale di malattia
DettagliIl governo dell assistenza primaria nel nuovo contesto del servizio socio sanitario lombardo Ruolo di indirizzo e governo dell ATS
Il governo dell assistenza primaria nel nuovo contesto del servizio socio sanitario lombardo Ruolo di indirizzo e governo dell ATS Marco Bosio Direttore Generale ATS Milano Città Metropolitana 2 Popolazione
DettagliLe Cure Palliative erogate in Rete
Le Cure Palliative erogate in Rete La normativa nazionale e regionale Codigoro - 29 settembre 2012 Mauro Manfredini Focus sulla Rete No Terapia del dolore No Cure Palliative Pediatriche LEGGE n. 39 26
DettagliAmbulatorio Infermieristico Telemedicina
Ambulatorio Infermieristico Telemedicina Dott. Orsatti Vincenzo Direttore N.O.D. Distretto n. 1 ASL 2 Abruzzo Dott. Falasca Pasquale Responsabile U.O. Integrazione Ospedale Territorio ASL 2 Abruzzo IL
DettagliL ACCESSO AI SERVIZI SANITARI: SCENARI DI EVOLUZIONE. Lorenzo Sornaga Responsabile Sanità LAZIOcrea S.p.a.
L ACCESSO AI SERVIZI SANITARI: SCENARI DI EVOLUZIONE Lorenzo Sornaga Responsabile Sanità LAZIOcrea S.p.a. Un CUP regionale, il ReCUP 18 aziende 760 sportelli 250.000 h di back office oltre 12.000.000 prenotazioni
DettagliProgetto Valduce Home Care. Milano, 11 Novembre 2016
Progetto Valduce Home Care Milano, 11 Novembre 2016 Contesto: Progetto Valduce Home Care L Ospedale Valduce si configura come un City Hospital, Ospedale di riferimento per i cittadini dell area urbana
DettagliLE CURE PRIMARIE nella provincia di Modena.
LE CURE PRIMARIE nella provincia di Modena. Rassegna di esperienze del medico di famiglia : Attività e progetti della medicina generale ghassan daya Modena 24-02-2007 le tappe del percorso del medico di
DettagliLa Casa della Salute in Emilia Romagna
Gestire la salute al di fuori degli ospedali: reti, spazi e pratiche di cura Trento, 20 marzo 2015 La Casa della Salute in Emilia Romagna Pierpaola Pierucci Laboratorio Paracelso Dipartimento di Studi
DettagliVenezia, 13 dicembre 2005 Workshop I Patti Aziendali e la Medicina Convenzionata III edizione NUOVE FORME ORGANIZZATIVE TERRITORIALI
Venezia, 13 dicembre 2005 Workshop III edizione NUOVE FORME ORGANIZZATIVE TERRITORIALI PER LA MEDICINA CONVENZIONATA Relatore Corrado Pertile Coordinatore Distretti Socio Sanitari Azienda ULSS n. 4 Alto
DettagliNedo Mennuti : Direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli
Nedo Mennuti : Direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli 1 Il nuovo welfare Empoli 15 Giugno 2012 Nedo Mennuti : Direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli 2 Transizione epidemiologica - Italia - 1890-1997
DettagliLe Case della Salute in Emilia-Romagna: Il Progetto regionale, le azioni di sistema, il confronto con i protagonisti del cambiamento
Le Case della Salute in Emilia-Romagna: Il Progetto regionale, le azioni di sistema, il confronto con i protagonisti del cambiamento Clara Curcetti Ferrara, 10 aprile 2013 Le Case della Salute: una scelta
DettagliU.C.C.P. San Giorgio del Sannio: presentazione primi dati di attività
Emergenza cronicità in Campania: nuovi modelli organizzativi AFT e UCCP U.C.C.P. San Giorgio del Sannio: presentazione primi dati di attività Dott. Alessandro Cataffo Resp.le UOC Assistenza Sanitaria Distretto
DettagliIL RUOLO PROATTIVO DEGLI AMBULATORI INFERMIERISTICI PER LA CRONICITÀ
IL RUOLO PROATTIVO DEGLI AMBULATORI INFERMIERISTICI PER LA CRONICITÀ Casa della Salute di San Secondo Parmense Paola Cavalli Coordinatore Infermieristico di NCP CARATTERISTICHE L AMBULATORIO INFERMIERISTICO
DettagliInterventi per Strutture polifunzionali socioassistenziali per la popolazione PSR SPESA AMMISSIBILE CONTRIBUTO CONCESSO
Interventi per Strutture polifunzionali socioassistenziali per la popolazione PSR 2014-2020 N. ordine graduatoria BENEFICIARIO SEDE DELL'IMMOBILE OGGETTO DI FINANZIAMENTO IMPORTO TOTALE DEL PROGETTO SPESA
DettagliLA RETE OSPEDALE-TERRITORIO PER LA LOTTA AL DOLORE
LA RETE OSPEDALE-TERRITORIO PER LA LOTTA AL DOLORE 23 MAGGIO 2012 BOLOGNA Relatore: Penna Pietro Giuseppe MMG Referente d area Hospice e Case Protette Nel 1989 nasce nell area Nord della provincia di Reggio
DettagliLO SVILUPPO DELLA CASA DELLA SALUTE: IL LAVORO IN TEAM
LO SVILUPPO DELLA CASA DELLA SALUTE: IL LAVORO IN TEAM Le professioni sanitarie assistenziali nelle cure primarie: alcune esperienze in Regione Ferrara, 10 Aprile 2013 Maria Rolfini Direzione generale
DettagliPresidi Territoriali di Assistenza
REGIONE PUGLIA Azienda Sanitaria Locale BR Via Napoli, 8 72100 BRINDISI - centralino 0831 536111 C.F./P.IVA 01647800745 Web www.sanita.puglia.it RIORGANIZZAZIONE ATTIVITA TERRITORIALI E RICONVERSIONE OSPEDALI
DettagliTERRITORIO OSPEDALE RESIDENZ.
continuità posti letto appropriatezza risorse cure intermedie presidi cure primarie Sanità di iniziativa e CCM rete gestita volumi minimi mediabassa compless. osp. di giorno osp. di notte centri elevata
DettagliPERCORSI DI PRESA IN CARICO DEI PAZIENTI NELLE CASE DELLA SALUTE PIEMONTESI
PERCORSI DI PRESA IN CARICO DEI PAZIENTI NELLE CASE DELLA SALUTE PIEMONTESI Ovvero come lavorare nella Rete senza restarvi impigliati Gabriella Viberti - Ires Piemonte XV Congresso nazionale Card Italia
DettagliU.T.A.P. VALLE DEL CHIAMPO 1/11/2007
U.T.A.P. VALLE DEL CHIAMPO 1/11/2007 MEDICINA DI GRUPPO INTEGRATA VALLE DEL CHIAMPO 1/09/2017 CURE PRIMARIE GESTISCONO CRONICITA COMPLESSITA ACCESSO AL SERVIZIO SANITARIO ORIENTAMENTO DEL PAZIENTE NEL
DettagliPLUS IGLESIAS PUNTO UNICO D ACCESSO
\ PLUS IGLESIAS Provincia di Carbonia/Iglesias Azienda Sanitaria Locale n. 7 Comuni di : Iglesias, Musei, Villamassargia, Domusnovas, Gonnesa, Fluminimaggiore, Buggerru. REGOLAMENTO SERVIZIO DISTRETTUALE
DettagliPDTA. Gruppi Multidisciplinari. Continuità assistenziale tra servizi ospedalieri e territoriali (cure palliative,mmg).
ASSICURARE LA PRESA IN CARICO DELL ASSISTITO NELL INTERO PERCORSO ASSISTENZIALE GARANTIRE LA SICUREZZA DELLE PRESTAZIONI AL PAZIENTE, STRETTAMENTE CORRELATA ALL EXPERTISE CLINICA E AD UNA ADEGUATA ORGANIZZAZIONE
DettagliI luoghi dell integrazione: PUA e UVM
SEMINARIO L integrazione sociosanitaria e il Punto Unico di Accesso. Strumenti per la presa in carico delle persone fragili e non autosufficienti 8 maggio 2012 I luoghi dell integrazione: PUA e UVM Paola
DettagliLa Programmazione delle Case della Salute nella provincia di Parma
La Programmazione delle Case della Salute nella provincia di Parma 1 Age n d a 2 3 Casa della Salute 4 5 Chronic Care Model 6 Parma Fid e n z a Sud-Est Valli T-C A z i e n d a Popolazione Ind. Vecchiaia
DettagliGUARDANDO AL NEFROPATICO ASSISTENZA INFERMIERISTICA SUL TERRITORIO
GUARDANDO AL NEFROPATICO ASSISTENZA INFERMIERISTICA SUL TERRITORIO BRESCIA 17/18 Marzo 2016 Edda Porteri Coord. Inf. ASST Spedali Civili Il percorso del paziente non termina al momento della dimissione
DettagliIL CASO DEL DIPARTIMENTO ATTIVITA SOCIO-SANITARIE
IL CASO DEL DIPARTIMENTO ATTIVITA SOCIO-SANITARIE Caso a cura di Andrea Martone Le situazioni descritte non intendono rappresentare un paradigma di comportamento, né l autore vuole formulare giudizi sulle
DettagliNuove strutture di cure intermedie e riorganizzazione dei posti letto di temporaneità
Nuove strutture di cure intermedie e riorganizzazione dei posti letto di temporaneità Bassano del Grappa, martedì 4 novembre 2014 Le strutture di cure intermedie e le Cure Primarie Francesca Busa Direttore
DettagliAZIENDA SANITARIA LOCALE (ASL)
AZIENDA SANITARIA LOCALE (ASL) Governo della ASL Ogni azienda sanitaria è diretta da una «triade» Direttore Generale Direttore Sanitario Direttore Amministrativo Compito della ASL Garantire i LEA, provvedendo
DettagliPRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative
PRP 2010-2012 Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative Cagliari maggio 2011 Premessa Obiettivo: Prevenzione e riduzione
DettagliLa continuità assistenziale
Le reti oncologiche regionali Presente, problematiche e prospettive future La continuità assistenziale Giuseppe Nastasi U.O.C. Oncologia Medica A.O. Bolognini - Seriate (BG) Camera dei Deputati - Palazzo
DettagliSERVIZIO TOSSICODIPENDENZE
SERVIZIO TOSSICODIPENDENZE Dipartimento salute mentale e dipendenze patologiche 1/6 Premessa Il Dipartimento salute mentale e dipendenze patologiche è la struttura aziendale che ha come finalità la promozione
DettagliIl PDTA Clinico - Assistenziale Paziente Diabetico. V i n c e n z o O r s a t t i R o s a Borgia P a s q u a l e F a l a s c a A s l 2 Abruzzo
RIORGANIZZAZIONE DELLE CURE PRIMARIE IN RETE Il PDTA Clinico - Assistenziale Paziente Diabetico V i n c e n z o O r s a t t i R o s a Borgia P a s q u a l e F a l a s c a A s l 2 Abruzzo Significativo
DettagliTra ospedale e territorio: ruolo delle cure intermedie
Percorsi di salute: nelle cure primarie, tra territorio e ospedale. Integrazione, sostenibilità e PDTA territoriali Tra ospedale e territorio: ruolo delle cure intermedie dott. Fortunato Rao Azienda ULSS
DettagliNuovo Sistema Informativo. Bolzano, 29 Febbraio 2016
Nuovo Sistema Informativo Bolzano, 29 Febbraio 2016 Nuovo Sistema Informativo Medici cure primarie Cittadini / e Tutte le unità operative e i reparti dell Azienda Sanitaria Medici ospedalieri e del territorio
Dettaglila complessità assistenziale, concettualizzazione, modello di analisi e metodologia applicativa
Infermieri che n@vigano verso il futuro Stato dell arte, attualità, centari futuri della professione 31 maggio, 1 e 2 giugno 2014 Villasimius la complessità assistenziale, concettualizzazione, modello
DettagliASL VC VERCELLI PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE ORGANIGRAMMA
ASL VC VERCELLI PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE ORGANIGRAMMA 1 ASL VC - VERCELLI LEGENDA AL PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DIREZIONE GENERALE FUNZIONE DIPARTIMENTO relazione gerarchica -----------------
DettagliCase della Salute: indicazioni regionali per il coordinamento e lo sviluppo delle comunità di professionisti e della medicina d iniziativa
Case della Salute: indicazioni regionali per il coordinamento e lo sviluppo delle comunità di professionisti e della medicina d iniziativa 1 Indice 1.Le Case della Salute in Emilia-Romagna...3 1.1.Le finalità
DettagliLe Case della Salute nella percezione dei cittadini
CASE DELLA SALUTE: LA PROPOSTA DELLA GIUNTA REGIONALE Le Case della Salute nella percezione dei cittadini Anna Baldini segretario regionale Cittadinanzattiva Emilia Romagna Bologna 18 febbraio 2017 Casa
DettagliLa Continuità Assistenziale nelle Cure Palliative
Guia Castagnini Cure palliative e Terapia del Dolore La Continuità Assistenziale nelle Cure Palliative Regione Lombardia Modello di Ospedalizzazione Domiciliare DGR VIII/6410 del 27 /12/2008 DGR VIII/7180
DettagliCASE DELLA SALUTE IN UMBRIA
CASE DELLA SALUTE IN UMBRIA Dott. Stefano Lentini Distretto Media Valle del Tevere USL Umbria 1 Dott.ssa Paola Menichelli Distretto di Foligno USL Umbria 2 Roma, 24 aprile 2015 ELEMENTI DI CONTESTO Popolazione:
DettagliL area delle Cure Primarie e il ruolo del Distretto. Indagine ACP sulle diverse realtà regionali
L area delle Cure Primarie e il ruolo del Distretto. Indagine ACP sulle diverse realtà regionali Antonella Brunelli Roma 6 Marzo 2009 Perché una indagine ACP L organizzazione presente è in grado di svolgere
DettagliIl Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione
Il Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione 06/12/07 Mario Paganessi e Angela Daniela Stabilini 1 Definizione Il Case Management è un metodo di gestione integrato per il quale viene assegnata
DettagliCentrale Operativa Territoriale: supervisione, monitoraggio e supporto del percorso Ospedale Territorio per i pazienti fragili
Accredited - Agréé CONVEGNO CARD TRIVENETO L Autonomia professionale, la Responsabilità e l Innovazione San Bonifacio 7 ottobre 2016 Centrale Operativa Territoriale: supervisione, monitoraggio e supporto
DettagliLe prospettive di sviluppo dell Assistenza sul territorio: l assistenza d iniziativa e il Case Management Fabia Franchi
Il senso di un percorso dalle esperienze in corso alle nuove prospettive per il malato cronico e l anziano fragile 20 settembre 2012 Le prospettive di sviluppo dell Assistenza sul territorio: l assistenza
DettagliIl raccordo con il territorio: il ruolo del Medico di Medicina Generale
Il programma regionale contro la sofferenza: l Ospedale senza dolore Bologna, 21 maggio 2004 Il raccordo con il territorio: il ruolo del Medico di Medicina Generale Gaetano Feltri Medico di Medicina Generale
DettagliCorso SITI Il SSL un anno dopo: un primo bilancio possibile Il ruolo del Direttore Sociosanitario nell evoluzione del SSR: obiettivi e strumenti
Corso SITI Il SSL un anno dopo: un primo bilancio possibile Il ruolo del Direttore Sociosanitario nell evoluzione del SSR: obiettivi e strumenti Annamaria Indelicato 28 ottobre 2016 Riequilibrio dell'asse
DettagliLE CASE DELLA SALUTE
1 LE CASE DELLA SALUTE La normativa sulle Cure Primarie 2 Unione Europea DG Sanco 2014 risposta alla maggioranza dei problemi di salute della comunità servizi universalmente accessibili, erogati da team
DettagliGiovanni Pavesi Direttore Generale Azienda Ulss 8 «Berica» 5 Luglio 2017
Giovanni Pavesi Direttore Generale Azienda Ulss 8 «Berica» 5 Luglio 2017 2 3 Sviluppo delle Medicine di gruppo integrate (MGI) nell Azienda ULSS n. 8 «Berica» Al 31/12/2015 Al 31/12/2016 Sviluppo al 31/12/2017
DettagliNuovi orizzonti per la prossima convenzione nazionale della Medicina e Pediatria di Famiglia. Ovidio Brignoli MMG Brescia
Nuovi orizzonti per la prossima convenzione nazionale della Medicina e Pediatria di Famiglia Ovidio Brignoli MMG Brescia La disciplina della medicina generale ha le seguenti caratteristiche: 1. è normalmente
DettagliMariella Martini Direttore Generale AUSL Reggio Emilia
FORUM della PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Roma - 10 maggio 2005 GOVERNO CLINICO QUALE INSIEME DI STRUMENTI E METODOLOGIE PER IL PERSEGUIMENTO DELLA CONTINUITA ASSISTENZIALE Mariella Martini Direttore Generale
DettagliConferenza Territoriale Sociale e
La programmazione dell assistenza territoriale e della rete ospedaliera nell area metropolitana di Bologna: stato avanzamento Conferenza Sociale e Distretto dell Appennino bolognese Azione programmata
DettagliEQUIPE TERRITORIALE. DIPARTIMENTO CURE PRIMARIE U.O. ASSISTENZA SANITARIA Via Montescaglioso Matera Tel. 0835/ Fax 0835/253538
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE - REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO CURE PRIMARIE U.O. ASSISTENZA SANITARIA Via Montescaglioso - 75100 Matera Tel. 0835/253630 - Fax 0835/253538 EQUIPE TERRITORIALE L ACN che
DettagliLa Geriatria: punto di incontro tra territorio e ospedale nella gestione della fragilità e della complessità di cura
La Geriatria: punto di incontro tra territorio e ospedale nella gestione della fragilità e della complessità di cura L Organizzazione dell Assistenza territoriale agli Anziani nei sistemi sanitari regionali
DettagliPolo sanitario di Fornovo
INAUGURAZIONE Polo sanitario di Fornovo 10 maggio 2008 - ore 15.00 Via Solferino, 37 - Fornovo Intervengono: Fiorenzo Bergamaschi, sindaco Comune di Fornovo Roberto Ventura, presidente Comitato distretto
DettagliChiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale
Chiara Volpone I PDTA: A come Assistenziale in un contesto ad elevata complessità e con risorse limitate come quello del SSN, la Pianificazione e la Programmazione sono di estrema rilevanza ai fini del
DettagliI PIANI REGIONALI DI PREVENZIONE Dott.ssa Maria Paola Ferro
I PIANI REGIONALI DI PREVENZIONE 2005-2007 Dott.ssa Maria Paola Ferro Ambiti di intervento Prevenzione cardiovascolare - Fattori di rischio cardiovascolari - Sovrappeso e obesità - Recidive eventi cerebro
DettagliCase mediche e Case della salute
Una nuova organizzazione dei servizi territoriali: Case mediche e Case della salute L.Campolo Board Assessorato Welfare CdM Passato e futuro del sistema sanitario lombardo A differenza di altre regioni,
DettagliMETODICHE DIDATTICHE
Università degli Studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia - Dipartimento di Pediatria C.L. Triennale Infermieristica Pediatrica A.A.2007/2008 CORSO INTEGRATO SCIENZE UMANE PSICOPEDAGOGICHE METODICHE
DettagliLE CURE A DOMICILIO, PARADIGMA DI UNA «CARITA IN USCITA» E DI UN MODELLO INNOVATIVO DI WELFARE
Roma 17 maggio 2016 LE CURE A DOMICILIO, PARADIGMA DI UNA «CARITA IN USCITA» E DI UN MODELLO INNOVATIVO DI WELFARE Assistenza Domiciliare Integrata ( ADI ): l esempio Lombardia Dott. ANGELO MAININI Direttore
DettagliF O R M A T O E U R O P E O
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo ROBERTA CHIESA Telefono 030/3998531 Fax 030/303300 E-mail direttore.sociosanitario@asst-spedalicivili.it
DettagliI Servizi Sanitari Regionali del nord-est
Il valore salute Attualità e prospettive future di buona sanità in uno scenario europeo. Modelli socio sanitari del nord-est a confronto. I Servizi Sanitari Regionali del nord-est Dott. Paolo Bordon Direttore
DettagliIl Ruolo dell Infermiere nel network
Il Ruolo dell Infermiere nel network Una testimonianza multidisciplinare dello scompenso cardiaco Ercole Vellone, PhD, FESC Ricercatore di Scienze infermieristiche Università di Roma Tor Vergata INCONTRO
DettagliL idea UN PROGETTO INNOVATIVO DI WELFARE INTEGRATO. Una gamma di soluzioni a valore aggiunto nell area dei servizi alla persona, a casa propria.
Un progetto di welfare integrato Medici e operatori sanitari per l assistenza e la cura a casa propria Bologna, gennaio 2015 Chi è ONEFAMILY ONEFAMILY è una start up che amplia i confini dell attività
DettagliCase di promozione e tutela della salute
Case di promozione e tutela della salute LA SANITA PENITENZIARIA DOPO LA RIFORMA IL MODELLO DELL EMILIA ROMAGNA ED ALTRE ESPERIENZE REGIONALI Bologna 30 Maggio 2013 Un nuovo approccio alla tutela della
DettagliSTRATIFICAZIONE DELLA DOMANDA
N. Soggetti potenziali 150.000 1.300.000 1.900.000 STRATIFICAZIONE DELLA DOMANDA 3.000.000 3.500.000 Tipologia Pazienti Domanda Bisogni Fragilità clinica (quattro o più patologie) Cronicità polipatologica
DettagliI PATTI AZIENDALI NELLA PROGRAMMAZIONE REGIONALE
Venezia, 13 dicembre 2005 Workshop Medicina Convenzionata III edizione I PATTI AZIENDALI NELLA PROGRAMMAZIONE REGIONALE Dott.. ANGELO LINO DEL FAVERO Direttore generale ULSS n. 7 Pieve di Soligo Coordinatore
DettagliLa residenzialità per gli anziani: possibile coniugare sociale e business?
Annual Meeting Welfare Integrato «Quando le buone pratiche e le eccellenti esperienze migliorano il welfare integrato: bilanci, iscritti e sistema Paese» La residenzialità per gli anziani: possibile coniugare
DettagliAccoglienza Medica Avanzata per i Disabili
PROGETTO DAMA Accoglienza Medica Avanzata per i Disabili Maria Cristina Cocchi DISTRETTO PIANURA EST 1 Premessa Il Progetto DAMA è un modello assistenziale 'intorno' al disabile grave ed è un modello di
DettagliIl CAP di Castellamonte del Distretto di Cuorgnè (ASL TO4) come modello di gestione della BPCO e di costruzione di PDTA.
Il CAP di Castellamonte del Distretto di Cuorgnè (ASL TO4) come modello di gestione della BPCO e di costruzione di PDTA. Anselmo E., Dellarole F., Varello G., Testa A., Toso C., Mortoni L. DISTRETTO di
DettagliProgetto didattico Corso Integrato Sperimentale Insegnamento della Medicina Generale e delle Cure Primarie nel CdL in Medicina e Chirurgia
Progetto didattico Corso Integrato Sperimentale Insegnamento della Medicina Generale e delle Cure Primarie nel CdL in Medicina e Chirurgia Obiettivi, contenuti, programma e valutazione. 1.Premessa Allo
DettagliPraticare l integrazione tra le Aziende: suggestioni da un esperienza in corso
LA SANITÀ TERRITORIALE ED I SUOI SVILUPPI MEDICINA DI COMUNITÀ E AFT CONFRONTO E INTEGRAZIONE Praticare l integrazione tra le Aziende: suggestioni da un esperienza in corso Dr.ssa Simona Dei Siena, 25
DettagliLe strutture fisiche nelle «terre di mezzo»
Le strutture fisiche nelle «terre di mezzo» Mario Del Vecchio, Valeria Rappini e Anna Prenestini Public Management and Policy Strutture: universo confuso e variegato Ospedale Strutture «intermedie» Domicilio
Dettagli11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE
11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE La legge 38 del 2010 La rete delle cure palliative Il CeAD Il Dipartimento Interaziendale di Cure Palliative LEGGE 38 DEL 15 MARZO 2010
DettagliConvegno Annuale AISIS
Convegno Annuale AISIS ICT Masterplan 2016-2018 Piano per lo sviluppo strategico delle tecnologie informatiche dell Azienda Sanitaria dell Alto Adige Ing. Christian Steurer Cagliari, 13 e 14 ottobre 2016
Dettagli